Menu principale

Perchè esisto?

Aperto da giudrago, 31 Marzo 2018, 12:20:30 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

giudrago

PERCHE' ESISTO
        
Una domanda indefinita che abbraccia tutto e non restringe nulla, che spinge il desiderio e vanifica la volontà, che ci sprona e ci sconvolge in una miriade d'incertezze e d'incognite. Eppure, il suo mistero ci coinvolge come trascinati da un vortice, in un immenso universo di perché. Se consideriamo, per esempio, la successione riguardo il nostro fisico, avente una complessa struttura, vive in questa terra e la terra è collocata nell'universo e l'universo? Ecco che la nostra conoscenza non sa più proseguire. Potremmo però continuare, se usiamo la nostra immaginazione o la capacità di sognare. Per presupposto, se utilizziamo questi mezzi metafisici, vuol dire che la nostra esistenza avverte anche quello che non riusciamo razionalmente a vedere, allora, il non presente starebbe tra il materiale e l'invisibile. Esso è assente ma è presente in un altro luogo. Se sono presente in un luogo, lì esisto, ma il resto del mondo, percepisce solo la mia esistenza in quel luogo, ma non mi vede. Così, tra il fatto che esisto in un luogo e la percezione della mia esistenza consapevole dagli altri, vi sarebbe un rapporto come il corpo e l'anima.  La somma di questi valori super-normali compone l'esistenza, che è identificata come "umanità", che sa di esistere, ma che non riesce a vedere sé stessa nella sua totalità. Se l'umanità fosse lasciata a sé stessa si distruggerebbe e l'immateriale occuperebbe il suo posto, cioè, tutto si ridurrebbe in una amorfa struttura non identificata ma non sarebbe così se esistiamo. Ecco che l'Ente che governa in armonia ciò che è invisibile e materiale, controlla in prima persona l'elemento esistenziale dell'uomo, permettendogli di avere una relazione con l'origine e la causa dell'esistenza, che è DIO.   Esistiamo, allora, perché l'Ente, che chiamiamo Dio, è per sua volontà in controllo di tutto, compreso l'universo. Alla domanda perché esisto, allora dovremmo invece dire: "Grazie Dio che esisto". Ecco che questo ringraziamento ci rende idonei alla partecipazione piena dell'esistenza e conoscere il segreto della vita.
Isaia 66:2 Tutte queste cose le ha fatte la mia mano e tutte quante sono venute all'esistenza, dice l'Eterno. Su chi dunque volgerò lo sguardo? Su chi è umile, ha lo spirito contrito e trema alla mia parola. Avendo, così, compreso l'esistenza, sentiamo di appartenere a Dio e al suo Amore. Non cercate, quindi, l'esistenza nella ragione, né nella sapienza, né nell'esperienza, ma solo Dio da risposta a tutte le nostre domande, mentre ci fa esistere. E se ci leghiamo a Gesù, ci farà avere anche la vita eterna, perché al suon di una tromba, Egli apparirà per condurci proprio dal Dio Padre. Il solo vero Dio.       
Pace e fede nel Signore.
 
 

viator

Salve giudrago. Appassionato inno all'esistenza, il tuo. Condivido in modo meno caloroso di te (sono un freddo cinicone) ma soltanto fino a metà testo. Giunti a ".....perché l'Ente, che chiamiamo Dio, è per sua volontà......." storco fortemente il naso.

Anzitutto Dio secondo me è una Entità (ciò che è in modo non conoscibile e non precisamente definibile) e non un Ente (ciò che è in modo noto e definibile), ma questa è solo una pedanteria.

Poi dici che Dio possiede una volontà (la volontà è una funzione ed una facoltà tipicamente umana, ma facciamo che Dio, nella sua Trascendenza ed Assolutezza, includa ANCHE ciò che è umano pur senza essere una persona).

Ma come si fa a sapere che la nostra esistenza è frutto della volontà divina ? Più in generale, la volontà di Dio è scrutabile (conoscibile) od imperscrutabile (inconoscibile) ? E se è scrutabile, lo è completamente o lo è solo per alcuni aspetti ? E chi stabilisce quali aspetti della volontà divina siano conoscibili e quali no ??. Ecco i miei dubbi, ai quali ho sempre ottenuto risposte insoddisfacenti od assurde.

Infine, a proposito del "Grazie a Dio che esisto !"......beh, sono contento di sapere che sei soddisfatto della tua esistenza.
Ma mi viene in mente che esistono persone talmente (non dirò disgraziate, ma...)...svantaggiate che riuscirebbe loro ben ironico il ripetere un tal ringraziamento. "Grazie a Dio che la mie esistenza è un mare di sofferenza !!??".

Mi vengono in mente i miracoli confrontati con le disgrazie. I primi sembra sempre siano grazia di Dio, le seconde invece son sempre colpa del destino o dell'uomo stesso.

Forse che il Destino e l'Uomo sono incarnazioni del Diavolo ?? Salutoni
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

green demetr

Si esiste per essere salvati, non per rendere grazie di esistere.
Chi mai rende grazie di esistere??? Solo un folle!

Tra l'altro i robot non si chiedono nemmeno perchè esistono....ecco questo spiega molte cose!
Vai avanti tu che mi vien da ridere

giudrago

#3
Citazione di: viator il 01 Aprile 2018, 19:12:21 PM
Salve giudrago. Appassionato inno all'esistenza, il tuo. Condivido in modo meno caloroso di te (sono un freddo cinicone) ma soltanto fino a metà testo. Giunti a ".....perché l'Ente, che chiamiamo Dio, è per sua volontà......." storco fortemente il naso.

Anzitutto Dio secondo me è una Entità (ciò che è in modo non conoscibile e non precisamente definibile) e non un Ente (ciò che è in modo noto e definibile), ma questa è solo una pedanteria.

Poi dici che Dio possiede una volontà (la volontà è una funzione ed una facoltà tipicamente umana, ma facciamo che Dio, nella sua Trascendenza ed Assolutezza, includa ANCHE ciò che è umano pur senza essere una persona).

Ma come si fa a sapere che la nostra esistenza è frutto della volontà divina ? Più in generale, la volontà di Dio è scrutabile (conoscibile) od imperscrutabile (inconoscibile) ? E se è scrutabile, lo è completamente o lo è solo per alcuni aspetti ? E chi stabilisce quali aspetti della volontà divina siano conoscibili e quali no ??. Ecco i miei dubbi, ai quali ho sempre ottenuto risposte insoddisfacenti od assurde.

Infine, a proposito del "Grazie a Dio che esisto !"......beh, sono contento di sapere che sei soddisfatto della tua esistenza.
Ma mi viene in mente che esistono persone talmente (non dirò disgraziate, ma...)...svantaggiate che riuscirebbe loro ben ironico il ripetere un tal ringraziamento. "Grazie a Dio che la mie esistenza è un mare di sofferenza !!??".

Mi vengono in mente i miracoli confrontati con le disgrazie. I primi sembra sempre siano grazia di Dio, le seconde invece son sempre colpa del destino o dell'uomo stesso.

Forse che il Destino e l'Uomo sono incarnazioni del Diavolo ?? Salutoni

Salve Viator, mi scuso di non averle risposto nei termini corretti. E' chiaro che la sua non totale condivisione di quanto esposto, in riguardo all'essistenza di Dio, come persona, non è accolta con pieno favore. Tuttavia, non sono a conoscenza, fino a oggi, se sia stato trovato un essere supremo diverso, poichè proprio del Creatore di tutte le cose si parla e se ne vuole scoprire la fonte e la motivazione della sua opera. Se il framework dell'universo e in specifica del sistema solare, si muove e sorge, con precisone ogni mattina il giorno, certo è che deve esserci una intellignaza superiore e non una entità che possa provocare a caso il tutto.  Partendo da questa premessa, mi sono accorto che se la temperatura dovesse mutare o collassare, poichè, ciò può anche accadere se il tutto si movesse senza un ordine, allora non saremmo qui e non avrebbe senso lo stesso universo. Le domande che facciamo, su base razionale, sarebbero come se vorremmo leggere senza vedere o vedere l'invisibile oltre la cortina del reale. Da questi presupposti, essendo Dio rivelatosi, come Spirito e Creatore di tutte le cose, ha manifestato la sua persona, essere l'archetipo dell'uomo. cioè l'uomo è la priezione di Dio sulla terra. Tutto ciò che si considera essere sinistro e a detrimento dell'essere umano, non è altro che un banco di prova e di tempera per essere idonei alla vita futura ed eterna che ci aspetta. Se Gesù è morto e vive l'uomo non può vivere e morire. Mi farebbe piacere  se potesse leggere alcuni passi del mio blog.  www.giudrago.blogspot.it

giudrago

Citazione di: giudrago il 06 Maggio 2018, 13:13:34 PM
Citazione di: viator il 01 Aprile 2018, 19:12:21 PMSalve giudrago. Appassionato inno all'esistenza, il tuo. Condivido in modo meno caloroso di te (sono un freddo cinicone) ma soltanto fino a metà testo. Giunti a ".....perché l'Ente, che chiamiamo Dio, è per sua volontà......." storco fortemente il naso. Anzitutto Dio secondo me è una Entità (ciò che è in modo non conoscibile e non precisamente definibile) e non un Ente (ciò che è in modo noto e definibile), ma questa è solo una pedanteria. Poi dici che Dio possiede una volontà (la volontà è una funzione ed una facoltà tipicamente umana, ma facciamo che Dio, nella sua Trascendenza ed Assolutezza, includa ANCHE ciò che è umano pur senza essere una persona). Ma come si fa a sapere che la nostra esistenza è frutto della volontà divina ? Più in generale, la volontà di Dio è scrutabile (conoscibile) od imperscrutabile (inconoscibile) ? E se è scrutabile, lo è completamente o lo è solo per alcuni aspetti ? E chi stabilisce quali aspetti della volontà divina siano conoscibili e quali no ??. Ecco i miei dubbi, ai quali ho sempre ottenuto risposte insoddisfacenti od assurde. Infine, a proposito del "Grazie a Dio che esisto !"......beh, sono contento di sapere che sei soddisfatto della tua esistenza. Ma mi viene in mente che esistono persone talmente (non dirò disgraziate, ma...)...svantaggiate che riuscirebbe loro ben ironico il ripetere un tal ringraziamento. "Grazie a Dio che la mie esistenza è un mare di sofferenza !!??". Mi vengono in mente i miracoli confrontati con le disgrazie. I primi sembra sempre siano grazia di Dio, le seconde invece son sempre colpa del destino o dell'uomo stesso. Forse che il Destino e l'Uomo sono incarnazioni del Diavolo ?? Salutoni Salve Viator, mi scuso di non averle risposto nei termini corretti. E' chiaro che la sua non totale condivisione di quanto esposto, in riguardo all'essistenza di Dio, come persona, non è accolta con pieno favore. Tuttavia, non sono a conoscenza, fino a oggi, se sia stato trovato un essere supremo diverso, poichè proprio del Creatore di tutte le cose si parla e se ne vuole scoprire la fonte e la motivazione della sua opera. Se il framework dell'universo e in specifica del sistema solare, si muove e sorge, con precisone ogni mattina il giorno, certo è che deve esserci una intellignaza superiore e non una entità che possa provocare a caso il tutto. Partendo da questa premessa, mi sono accorto che se la temperatura dovesse mutare o collassare, poichè, ciò può anche accadere se il tutto si movesse senza un ordine, allora non saremmo qui e non avrebbe senso lo stesso universo. Le domande che facciamo, su base razionale, sarebbero come se vorremmo leggere senza vedere o vedere l'invisibile oltre la cortina del reale. Da questi presupposti, essendo Dio rivelatosi, come Spirito e Creatore di tutte le cose, ha manifestato la sua persona, essere l'archetipo dell'uomo. cioè l'uomo è la priezione di Dio sulla terra. Tutto ciò che si considera essere sinistro e a detrimento dell'essere umano, non è altro che un banco di prova e di tempera per essere idonei alla vita futura ed eterna che ci aspetta. Se Gesù è morto e vive l'uomo non può vivere e morire. Mi farebbe piacere se potesse leggere alcuni passi del mio blog. giudrago.blogspot.it
Citazione di: viator il 01 Aprile 2018, 19:12:21 PM
Salve giudrago. Appassionato inno all'esistenza, il tuo. Condivido in modo meno caloroso di te (sono un freddo cinicone) ma soltanto fino a metà testo. Giunti a ".....perché l'Ente, che chiamiamo Dio, è per sua volontà......." storco fortemente il naso.

Anzitutto Dio secondo me è una Entità (ciò che è in modo non conoscibile e non precisamente definibile) e non un Ente (ciò che è in modo noto e definibile), ma questa è solo una pedanteria.

Poi dici che Dio possiede una volontà (la volontà è una funzione ed una facoltà tipicamente umana, ma facciamo che Dio, nella sua Trascendenza ed Assolutezza, includa ANCHE ciò che è umano pur senza essere una persona).

Ma come si fa a sapere che la nostra esistenza è frutto della volontà divina ? Più in generale, la volontà di Dio è scrutabile (conoscibile) od imperscrutabile (inconoscibile) ? E se è scrutabile, lo è completamente o lo è solo per alcuni aspetti ? E chi stabilisce quali aspetti della volontà divina siano conoscibili e quali no ??. Ecco i miei dubbi, ai quali ho sempre ottenuto risposte insoddisfacenti od assurde.

Infine, a proposito del "Grazie a Dio che esisto !"......beh, sono contento di sapere che sei soddisfatto della tua esistenza.
Ma mi viene in mente che esistono persone talmente (non dirò disgraziate, ma...)...svantaggiate che riuscirebbe loro ben ironico il ripetere un tal ringraziamento. "Grazie a Dio che la mie esistenza è un mare di sofferenza !!??".

Mi vengono in mente i miracoli confrontati con le disgrazie. I primi sembra sempre siano grazia di Dio, le seconde invece son sempre colpa del destino o dell'uomo stesso.

Forse che il Destino e l'Uomo sono incarnazioni del Diavolo ?? Salutoni

bluemax

Citazione di: giudrago il 31 Marzo 2018, 12:20:30 PM
PERCHE' ESISTO

Una domanda indefinita che abbraccia tutto e non restringe nulla, che spinge il desiderio e vanifica la volontà, che ci sprona e ci sconvolge in una miriade d'incertezze e d'incognite. Eppure, il suo mistero ci coinvolge come trascinati da un vortice, in un immenso universo di perché. Se consideriamo, per esempio, la successione riguardo il nostro fisico, avente una complessa struttura, vive in questa terra e la terra è collocata nell'universo e l'universo? Ecco che la nostra conoscenza non sa più proseguire. Potremmo però continuare, se usiamo la nostra immaginazione o la capacità di sognare. Per presupposto, se utilizziamo questi mezzi metafisici, vuol dire che la nostra esistenza avverte anche quello che non riusciamo razionalmente a vedere, allora, il non presente starebbe tra il materiale e l'invisibile. Esso è assente ma è presente in un altro luogo. Se sono presente in un luogo, lì esisto, ma il resto del mondo, percepisce solo la mia esistenza in quel luogo, ma non mi vede. Così, tra il fatto che esisto in un luogo e la percezione della mia esistenza consapevole dagli altri, vi sarebbe un rapporto come il corpo e l'anima.  La somma di questi valori super-normali compone l'esistenza, che è identificata come "umanità", che sa di esistere, ma che non riesce a vedere sé stessa nella sua totalità. Se l'umanità fosse lasciata a sé stessa si distruggerebbe e l'immateriale occuperebbe il suo posto, cioè, tutto si ridurrebbe in una amorfa struttura non identificata ma non sarebbe così se esistiamo. Ecco che l'Ente che governa in armonia ciò che è invisibile e materiale, controlla in prima persona l'elemento esistenziale dell'uomo, permettendogli di avere una relazione con l'origine e la causa dell'esistenza, che è DIO.   Esistiamo, allora, perché l'Ente, che chiamiamo Dio, è per sua volontà in controllo di tutto, compreso l'universo. Alla domanda perché esisto, allora dovremmo invece dire: "Grazie Dio che esisto". Ecco che questo ringraziamento ci rende idonei alla partecipazione piena dell'esistenza e conoscere il segreto della vita.
Isaia 66:2 Tutte queste cose le ha fatte la mia mano e tutte quante sono venute all'esistenza, dice l'Eterno. Su chi dunque volgerò lo sguardo? Su chi è umile, ha lo spirito contrito e trema alla mia parola. Avendo, così, compreso l'esistenza, sentiamo di appartenere a Dio e al suo Amore. Non cercate, quindi, l'esistenza nella ragione, né nella sapienza, né nell'esperienza, ma solo Dio da risposta a tutte le nostre domande, mentre ci fa esistere. E se ci leghiamo a Gesù, ci farà avere anche la vita eterna, perché al suon di una tromba, Egli apparirà per condurci proprio dal Dio Padre. Il solo vero Dio.        
Pace e fede nel Signore.



Io porrei altra domanda...
Sei completamente sicuro di "ESISTERE" ? O meglio... quell'insieme di percezioni che ti fanno sentire un qualcosa di DISTINTO dal resto dell'universo, di UNICO, IMMUTABILE e soprattutto INDIPENDENTE dal resto del tutto che ti danno questa sensazione di ESISTENZA (che io chiamo EGO) sei sicuro che siano "reali" ?

Sai com'è... in fondo siamo la somma di tantissimi animaletti (cellule) che nascono e muoiono continuamente e continuamente sono DIPENDENTI da tutto quel che accade nell'universo, dalla stella piu' lontana alla cellula piu' vicina... e tutto questo genera quella strana sensazione di EGO fonte di ogni sofferenza...
quindi ripeto la mia domanda...

INNANZI TUTTO, sei sicuro di ESISTERE per come pensi di esistere ? :)

ciao max...

Suttree

Citazione di: bluemax il 07 Maggio 2018, 10:23:40 AM
Citazione di: giudrago il 31 Marzo 2018, 12:20:30 PM
PERCHE' ESISTO

Una domanda indefinita che abbraccia tutto e non restringe nulla, che spinge il desiderio e vanifica la volontà, che ci sprona e ci sconvolge in una miriade d'incertezze e d'incognite. Eppure, il suo mistero ci coinvolge come trascinati da un vortice, in un immenso universo di perché. Se consideriamo, per esempio, la successione riguardo il nostro fisico, avente una complessa struttura, vive in questa terra e la terra è collocata nell'universo e l'universo? Ecco che la nostra conoscenza non sa più proseguire. Potremmo però continuare, se usiamo la nostra immaginazione o la capacità di sognare. Per presupposto, se utilizziamo questi mezzi metafisici, vuol dire che la nostra esistenza avverte anche quello che non riusciamo razionalmente a vedere, allora, il non presente starebbe tra il materiale e l'invisibile. Esso è assente ma è presente in un altro luogo. Se sono presente in un luogo, lì esisto, ma il resto del mondo, percepisce solo la mia esistenza in quel luogo, ma non mi vede. Così, tra il fatto che esisto in un luogo e la percezione della mia esistenza consapevole dagli altri, vi sarebbe un rapporto come il corpo e l'anima.  La somma di questi valori super-normali compone l'esistenza, che è identificata come "umanità", che sa di esistere, ma che non riesce a vedere sé stessa nella sua totalità. Se l'umanità fosse lasciata a sé stessa si distruggerebbe e l'immateriale occuperebbe il suo posto, cioè, tutto si ridurrebbe in una amorfa struttura non identificata ma non sarebbe così se esistiamo. Ecco che l'Ente che governa in armonia ciò che è invisibile e materiale, controlla in prima persona l'elemento esistenziale dell'uomo, permettendogli di avere una relazione con l'origine e la causa dell'esistenza, che è DIO.   Esistiamo, allora, perché l'Ente, che chiamiamo Dio, è per sua volontà in controllo di tutto, compreso l'universo. Alla domanda perché esisto, allora dovremmo invece dire: "Grazie Dio che esisto". Ecco che questo ringraziamento ci rende idonei alla partecipazione piena dell'esistenza e conoscere il segreto della vita.
Isaia 66:2 Tutte queste cose le ha fatte la mia mano e tutte quante sono venute all'esistenza, dice l'Eterno. Su chi dunque volgerò lo sguardo? Su chi è umile, ha lo spirito contrito e trema alla mia parola. Avendo, così, compreso l'esistenza, sentiamo di appartenere a Dio e al suo Amore. Non cercate, quindi, l'esistenza nella ragione, né nella sapienza, né nell'esperienza, ma solo Dio da risposta a tutte le nostre domande, mentre ci fa esistere. E se ci leghiamo a Gesù, ci farà avere anche la vita eterna, perché al suon di una tromba, Egli apparirà per condurci proprio dal Dio Padre. Il solo vero Dio.        
Pace e fede nel Signore.



Io porrei altra domanda...
Sei completamente sicuro di "ESISTERE" ? O meglio... quell'insieme di percezioni che ti fanno sentire un qualcosa di DISTINTO dal resto dell'universo, di UNICO, IMMUTABILE e soprattutto INDIPENDENTE dal resto del tutto che ti danno questa sensazione di ESISTENZA (che io chiamo EGO) sei sicuro che siano "reali" ?

Sai com'è... in fondo siamo la somma di tantissimi animaletti (cellule) che nascono e muoiono continuamente e continuamente sono DIPENDENTI da tutto quel che accade nell'universo, dalla stella piu' lontana alla cellula piu' vicina... e tutto questo genera quella strana sensazione di EGO fonte di ogni sofferenza...
quindi ripeto la mia domanda...

INNANZI TUTTO, sei sicuro di ESISTERE per come pensi di esistere ? :)

ciao max...

Ciao Max, se c'è una realtà innegabile è proprio l'esistenza.  Che senso ha la domanda: sei proprio sicuro di esistere?
Le cellule, a loro volta formate da atomi, a loro volta formati da protoni neutroni elettroni, a loro volta formati da quark, sono i mattoni dell'ente "uomo". Uomo che come singolo che non è "separato" dall'universo, visto che ne fa parte e ne subisce tutte le interazioni, ma che ne costituisce un ente innegabile.
Ad una risposta come la tua che diede un discepolo, un maestro zen rispose con una bastonata in testa. Al grido di dolore, il maestro sorrise ed invitò il discepolo a qualche altro anno di meditazione sul tema :)

Angelo Cannata

Ho sempre trovato sintomatico che coloro che intendono difendere l'esistenza della realtà facciano con molta facilità riferimento alla violenza: se questo maestro zen ha avuto bisogno di dare una bastonata, non è segno che c'è molto da sospettare sulla forza delle argomentazioni che lui riteneva di poter mettere in campo? Nel regolamento di questo forum si dice al punto 7 "Non verranno accettati messaggi privi di argomentazioni o con argomentazioni insufficienti". Se dare una bastonata è da considerare una delle migliori argomentazioni, questo forum è da denunciare immediatamente per istigazione alla violenza fisica!

Suttree

Citazione di: Angelo Cannata il 09 Maggio 2018, 12:13:06 PM
Ho sempre trovato sintomatico che coloro che intendono difendere l'esistenza della realtà facciano con molta facilità riferimento alla violenza: se questo maestro zen ha avuto bisogno di dare una bastonata, non è segno che c'è molto da sospettare sulla forza delle argomentazioni che lui riteneva di poter mettere in campo? Nel regolamento di questo forum si dice al punto 7 "Non verranno accettati messaggi privi di argomentazioni o con argomentazioni insufficienti". Se dare una bastonata è da considerare una delle migliori argomentazioni, questo forum è da denunciare immediatamente per istigazione alla violenza fisica!

Esagerato :D la bastonata non era violenta, solo un buffetto di cui son piene le storielle zen per provocare il satori nel discepolo. E poi anche Gesù prese a frustate i cambiavalute.

Angelo Cannata

Che vuol dire? Siccome Gesù ha usato violenza, allora vuol dire che si può fare? Quindi, se quello che fece Hitler l'avesse fatto Gesù, vuol dire che si poteva fare?

Ad ogni modo, la questione di fondo resta quella che dicevo: non esistono argomentazioni per dimostrare l'esistenza di alcunché, per cui la domanda posta da bluemax mi risulta più che sensata.

Suttree

Citazione di: Angelo Cannata il 10 Maggio 2018, 09:14:37 AM
Che vuol dire? Siccome Gesù ha usato violenza, allora vuol dire che si può fare? Quindi, se quello che fece Hitler l'avesse fatto Gesù, vuol dire che si poteva fare?

Ad ogni modo, la questione di fondo resta quella che dicevo: non esistono argomentazioni per dimostrare l'esistenza di alcunché, per cui la domanda posta da bluemax mi risulta più che sensata.

Bel paragone, niente da dire. Intendevo che un atto violento, ha un significato non necessariamente negativo. La favola che la violenza sia sempre da ripudiare, lasciamola raccontare a chi usa sempre indiscriminatamente la violenza come sopraffazione.

Angelo Cannata

Dallo Zingarelli:

violento Detto di chi è solito abusare della propria forza fisica spec. in modo incontrollato e impulsivo
abusare Fare uso cattivo, illecito, eccessivo di qualcosa

Mi viene a risultare che la violenza è cattiva per definizione, quindi è sempre negativa e sempre da ripudiare.

Angelo Cannata

Giusto per precisare: se io uso tutta la forza che ho su un martello, perché devo demolire un muro, quella non è violenza, è semplice dosaggio della forza necessaria a compiere un lavoro. La violenza, se è violenza significa che va oltre il necessario e quindi ha dietro qualche motivo diverso, motivo che non potrà mai giustificarla.

iano

#13
Citazione di: giudrago il 31 Marzo 2018, 12:20:30 PM
PERCHE' ESISTO

Una domanda indefinita che abbraccia tutto e non restringe nulla, che spinge il desiderio e vanifica la volontà, che ci sprona e ci sconvolge in una miriade d'incertezze e d'incognite. Eppure, il suo mistero ci coinvolge come trascinati da un vortice, in un immenso universo di perché. Se consideriamo, per esempio, la successione riguardo il nostro fisico, avente una complessa struttura, vive in questa terra e la terra è collocata nell'universo e l'universo? Ecco che la nostra conoscenza non sa più proseguire. Potremmo però continuare, se usiamo la nostra immaginazione o la capacità di sognare. Per presupposto, se utilizziamo questi mezzi metafisici, vuol dire che la nostra esistenza avverte anche quello che non riusciamo razionalmente a vedere, allora, il non presente starebbe tra il materiale e l'invisibile. Esso è assente ma è presente in un altro luogo. Se sono presente in un luogo, lì esisto, ma il resto del mondo, percepisce solo la mia esistenza in quel luogo, ma non mi vede. Così, tra il fatto che esisto in un luogo e la percezione della mia esistenza consapevole dagli altri, vi sarebbe un rapporto come il corpo e l'anima.  La somma di questi valori super-normali compone l'esistenza, che è identificata come "umanità", che sa di esistere, ma che non riesce a vedere sé stessa nella sua totalità. Se l'umanità fosse lasciata a sé stessa si distruggerebbe e l'immateriale occuperebbe il suo posto, cioè, tutto si ridurrebbe in una amorfa struttura non identificata ma non sarebbe così se esistiamo. Ecco che l'Ente che governa in armonia ciò che è invisibile e materiale, controlla in prima persona l'elemento esistenziale dell'uomo, permettendogli di avere una relazione con l'origine e la causa dell'esistenza, che è DIO.   Esistiamo, allora, perché l'Ente, che chiamiamo Dio, è per sua volontà in controllo di tutto, compreso l'universo. Alla domanda perché esisto, allora dovremmo invece dire: "Grazie Dio che esisto". Ecco che questo ringraziamento ci rende idonei alla partecipazione piena dell'esistenza e conoscere il segreto della vita.
Isaia 66:2 Tutte queste cose le ha fatte la mia mano e tutte quante sono venute all'esistenza, dice l'Eterno. Su chi dunque volgerò lo sguardo? Su chi è umile, ha lo spirito contrito e trema alla mia parola. Avendo, così, compreso l'esistenza, sentiamo di appartenere a Dio e al suo Amore. Non cercate, quindi, l'esistenza nella ragione, né nella sapienza, né nell'esperienza, ma solo Dio da risposta a tutte le nostre domande, mentre ci fa esistere. E se ci leghiamo a Gesù, ci farà avere anche la vita eterna, perché al suon di una tromba, Egli apparirà per condurci proprio dal Dio Padre. Il solo vero Dio.        
Pace e fede nel Signore.

Perché esisto? Perché ho un padre che ha voluto generarmi , e la cui volontà però è imperscrutabile , così che di fatto la domanda rimane inevasa.
Quindi , nella misura in cui la risposta però sembra soddisfare , viene  da pensare invece che la domanda abbia un altro scopo.
E qui nasce una nuova domanda.Non sarà  tutto ciò un alibi alla naturale voglia di non crescere?
Ciò è possibile , ma ad alcune condizioni.Che io riconosca sempre mio padre come tale.Che esso sia eterno , e , per corollario l aggiungo la speranza che anch'io possa esserlo in qualche modo in base ad un meccanismo di premi e punizioni l che sono gli strumenti educativi di ogni padre.
Quindi non ho bisogno di fare esperienza ,di usare ragione, di acquisire sapienza.Tutte cose che potrebbero anche mettermi in urto col padre , come di fatto avviene fra padri e figli umani.
Cose che portano alla rottura naturale del rapporto fra padre e figlio e che hanno come risultato  l'indipendenza di quest'ultimo , cosa necessaria non essendo il padre umano eterno , nel tantomeno onnipotente, anche se quando siamo piccoli così immaginiamo nostro padre.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Suttree

#14
Citazione di: Angelo Cannata il 10 Maggio 2018, 09:49:39 AM
Giusto per precisare: se io uso tutta la forza che ho su un martello, perché devo demolire un muro, quella non è violenza, è semplice dosaggio della forza necessaria a compiere un lavoro. La violenza, se è violenza significa che va oltre il necessario e quindi ha dietro qualche motivo diverso, motivo che non potrà mai giustificarla.

Guarda siamo totalmente ot, ma a mio avviso un atto violento è altra cosa. Può essere si sopraffazione, ma anche difesa di un diritto (della libertà, della vita, dei beni). In generale definisco violento un atto che reca danno ad un altro ente. La sua motivazione, poi, lo "colora" negativamente o meno. Altrimenti la non-violenza gandhiana perderebbe di qualunque significato, visto che sceglie di non rispondere alla violenza prevaricatrice con la violenza. Ma come puro atto, è slegato da qualunque connotazione morale. 
Nell'uso comune del termine poi posso esser d'accordo con te che si accosti alla sopraffazione.

Discussioni simili (5)