Perché Gesù è dovuto morire in croce per liberarci dal peccato originale?

Aperto da sterpiu, 02 Dicembre 2017, 10:26:44 AM

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Suttree

Citazione di: Socrate78 il 03 Aprile 2018, 18:18:52 PM
Ma davvero volete paragonare il Cristianesimo con i suoi valori di pace, giustizia, valori che anche un ateo può perfettamente esprimere nella sua vita con l'Islam? Io non ho problemi a definirmi assolutamente antislamico: Maometto fu tutto tranne che una brava persona, fu massacratore di ebrei e di avversari religiosi e politici, a mio avviso impostore e consapevole falsario, non ha fatto altro che copiare a man bassa dalla Bibbia imitando praticamente tutto, a cominciare dall'Arcangelo Gabriele che gli avrebbe dettato tutto il Corano. Maometto era violento, per la mia morale PEDOFILO (sposò Aisha a 9 anni!), ha portato solo odio e divisione nel mondo perché ha scatenato una serie di conflitti con la cristianità e con gli altri popoli che non condividevano l'Islam. Egli sapeva a mio avviso che tutto quello che proponeva era falso, voleva solo potere e sfruttava il suo notevole carisma per affermarsi, come farebbe un aspirante re o dittatore che non si fa scrupoli a schiavizzare, alterare la storia, sottomettere popoli, predicare l'odio per ottenere un impero! E poi NON è vero, assolutamente, che fu Paolo il vero inventore del Cristianesimo, il Cristianesimo è nato con Gesù, sono gli atei a sostenere che l'inventore fu Paolo per minare le fondamenta della religione cristiana.

Il cristianesimo trae la forza che lo tiene in piedi ancora oggi da Gesù, sono d'accordo con te. E' un ideale che non si è modificato in duemila anni.  Paolo ha contribuito a formare una religione istituzionalizzata.
E c'è una radicale differenza tra un uomo che chiede di perdonare, non giudicare, amare il prossimo, separare lo stato e Dio, fino ad arrivare con l'ultimo filo di voce al perdono di chi lo irride ed uccide, e Maometto. Poi che i cristiani si siano comportati come, e a volte anche peggio, dei musulmani è un altro discorso.

jsebastianB

Citazione di: Socrate78 il 03 Aprile 2018, 18:18:52 PMIo non ho problemi a definirmi assolutamente antislamico:

E io molto piu' di te !!

Ho vissuto per ben 4 (quattro) anni (!)  in Algeria (per lavoro.. logistica per grandi impianti industriali) e li conosco "abbastanza".
Il mio post semmai riguardava l' islam - ovvero la sua coerenza rispetto al cristianesimo.. che è ben diverso dal "simpatizzare con Mohammad.

                                                                                           ------------------------------
Tu scrivi: non ha fatto altro che copiare a man bassa dalla Bibbia imitando praticamente tutto, a cominciare dall'Arcangelo Gabriele che gli avrebbe dettato tutto il Corano.


E qui devo invece ricordarti l' imperdonabile "auto-gol" (!) da imputare proprio al (vincente) cristianesimo, avvero la ormai costituita ekklesia che considerava i recalcitranti quanto ostinati giudei-cristiani come ignobili "eretici" !
La loro gravissima colpa fu quella di rimanere fedeli all' Iddio monoteista - dunque di NON adeguarsi alla Nuova verita' del duo Tarso + Giovanni !

Questi ferventi quanto incorruttibili devoti dell' Iddio, pur riconoscendo il Gesu' storico come sublime Maestro.. tuttavia NON lo riconoscevano come avente un' entita' divina - peggio - per via di questi Nuovi figli della luce non fu solo divinizzato ma fecero in modo che "egli" oscurasse la Regalita' e la Signoria dell' Iddio-monoteista !

Ordunque per evitare la persecuzione da parte dei Nuovi credenti (bande urlanti di ex pagani!) _ questi malvagi "eretici" preferirono rifugiarsi nel sud della Giordania.. e... e.. anche nel sud dell' Arabia (!)    

Gia' nel 1926 lo studioso tedesco  Adolf (!?!) Schlatter _ autore de:
- Geschichte der ersten Christenheit / ovvero storia del primitivo cristianesimo) -
riportava come la comunita' della chiesa di Gerusalemme (frequentata dai devoti giudei-cristiani.. quelli guidati dal famoso Giacomo il Giusto) si era estinta SOLO in Palestina - mentre diverse comunita' si erano rifugiate sia presso i Nabatei (Petra..), nella Decapoli e nel sudArabia.

Questo studioso deutscher Panzer Adolf rimarca ancora come.. la gerarchia della nuova religione MAI si sarebbe immaginata che la loro folle caccia all' eretico (l' incorruttibile monoteista) potesse Un giorno rivelarsi come un megagalattico Boomerang nei loro confronti !!
Infatti è proprio quello che è successo.. un cammelliere apprese la conoscenza (!) non solo da alcune tribu' israelite MA soprattutto dai discendenti di quei "malfamati, empi, diavoli incarnati"  dei giudei-cristiani !! (che sia dovuto all' insondabile disegno divino ??)-

Altri studiosi hanno riportato ricerche su questi fuggiaschi.. che ripararono in Arabia (come per esempio Cristoph Bueck e/o quell' altro Adolf (?!) von Harnack _ nel suo:   Lehrbuch der Dogmengeschichte -..eccc...ecccc....ecccc...

Quindi grazie alle persecuzioni degli ex paganiconvertiti.. che la storia ha preso questa piega !  

                                                                             --------------------------------      
Che poi tu scrivi:  fu copiato a man bassa dalla bibbia...

Questo lo fecero prima gli specialisti del nascente cristianesimo -
Cosi' ben prima fu fatto, a sua volta, "anche" dagli autori dei Libri del Tanak.. anch'essi hanno copiato e poi successivamente RI-elaborato la conoscenza dei Paesi circostanti !
 
Dunque ?   Niente di nuovo sotto il sole.

                                            ---------------------------

Tu scrivi: ha portato solo odio e divisione nel mondo perché ha scatenato una serie di conflitti con la cristianità e con gli altri popoli che non condividevano l'Islam.

Anche qui - la violenza, il NON tollerare e/o voler co-abitare con altre credenze è il tipico atteggiamento del Mono-teismo (sia esso ebraico - cristiano che islamico) !
L' intellorenza è la tipica specificita' insita nel DNA del monoteismo _ nelle sue 3 espressioni) .
                                        --------------------------

Tu scrivi:  E poi NON è vero, assolutamente, che fu Paolo il vero inventore del Cristianesimo,

Questa la tua opinione ? Buon per te.

Il Tarso - con la sua dottrina (a seguito delle sue varie "visioni") è il primo dottrinario della nascente religione.. tanto da autobeatificarsi come:
- l' esperto architetto dottrinario / e che sarebbe stato nientemeno "Chiamato" dall' Iddio _ sin da quando era nel grembo materno. Tutto questo perchè l' Iddio gli avrebbe RI-velato il mistero dei misteri / occultato sin dall' inizio del tempo..eccc..ecc..

Altro che.. "man bassa dalla Bibbia" _ il Tarso era uno specialista per i suoi frequenti copia-incolla _ vedasi in questo caso- i passi tratti dai Libri di Geremia e Isaia !
...eccc...ecccc...ecccc..... eccc...ecccc.....

Socrate78

Il professor Giorgio Jossa, professore universitario di storia della Chiesa e di storia del Cristianesimo, NEL TESTO "Il Cristianesimo tradì Gesù" sostiene che molte delle affermazioni presenti nella predicazione del Tarso circolavano già nelle prime comunità cristiane e che quindi Paolo non fu un predicatore che inventò di sana pianta una dottrina che prima non esisteva. Di conseguenza per l'autore non è vero che il Cristianesimo abbia tradito Gesù inventando una dottrina avulsa e slegata da ciò che c'era prima. In effetti l'idea che l'inventore del Cristianesimo fosse Paolo è secondo me ideologica e pregiudiziale: è sostenuta da studiosi sicuramente preparati ma atei, e che quindi hanno interesse per confermare il loro ateismo a trovare elementi che sleghino totalmente il Gesù della fede da quello storico, in modo da rendere tutto il Cristianesimo un mito umano, che si fonda in un'ultima analisi sul nulla.

Loris Bagnara

Citazione di: Angelo Cannata il 02 Aprile 2018, 16:45:27 PM
[...] È un'operazione che ho visto compiere a tanti, partire dalla religione cristiana e poi proseguire la riflessione attenendosi a presupposti ad essa estranei, come per esempio il monismo a cui hai fatto riferimento. Non è vietato fare questo, ma bisogna anzitutto avere consapevolezza che si stanno applicando ad un contesto delle regole ad esso estranee; in secondo luogo, sarà senz'altro di giovamento alla discussione chiarire che si sta facendo quest'operazione, altrimenti si pesca nel torbido. In questo senso non è vietato che tu parta dal Cristianesimo e poi decida di proseguire applicandovi qualsiasi tua ideologia. È bene però aver chiaro che cosa si sta facendo, cioè non ti stai più muovendo nel Cristianesimo, ma stai producendo una tua libera creazione. Con operazioni del genere non ha senso poi lamentarsi col Cristianesimo per eventuali incoerenze che ne risultano: è ovvio che devono risultare delle incoerenze, perché hai deciso di applicare idee che al Cristianesimo sono estranee. [...]
Certamente Angelo, hai ragione. Infatti non intendo giudicare il Cristianesimo alla luce del monismo.
Io dico questo: ognuno di noi parte dall'esigenza di avere risposte ai problemi che sente più pressanti,
e per cercare queste risposte si trova di fronte ad una vasta "offerta" di religioni e dottrine filosofiche.
Ora, la prima cosa che io sento di dover fare è di scegliere una visione di fondo: monismo o dualismo?
(Per quanto mi riguarda, la mia scelta va al monismo.)
Da ciascuna delle due opzioni discendono poi diverse altre scelte più specifiche; ma è chiaro che una volta fatta la prima scelta,
non ha più senso confrontare fra loro dottrine e religioni che non appartengono allo stesso filone.

Angelo Cannata

Personalmente non mi considero né monista, né dualista, né altro, perché ritengo che siano tutte posizioni viziate di realismo, oggettivismo, cioè danno per scontato che il nostro modo umano di considerare la realtà come qualcosa di esterno a noi sia uno strumento adottabile, accettabile, per altre scelte come quella di fede, oppure di altro tipo.

Come ho detto prima, una scelta di fede non si può basare su una filosofia, né sul fatto che dia risposte ai propri problemi. Qualsiasi fede seria deve avere come base l'esperienza vissuta, la vita globale della persona. So che comunque questo tipo di consapevolezza non è affatto diffusa. Già quando ero prete vedevo che la stragrande maggioranza delle persone, ma anche di preti, vivono la loro fede senza interrogarsi su che cosa essa si debba basare.

Socrate78

@Angelo Cannata: Io sono convinto che esista una miriade di preti, vescovi e cardinali che non crede in quello che celebra nella Messa, infatti leggendo anche i loro articoli (pur di notevole spessore culturale) noto che essi tendono ad interpretare tutta la Bibbia in maniera simbolica, come se fosse un gigantesco mito equiparabile in tutto e per tutto a quelli della civiltà pagana. Deduco quindi che si tratta di atei/agnostici mascherati, poiché non possono dichiararlo apertamente. So che eri prete anche tu, avrai quindi notato la grande ipocrisia di cui parlo, giusto?

InVerno

Solo chi ha una visione della storia eroico\mitologica si può soprendere che l'apporto dei singoli non sia che la summa (e a volte il brusco avanzamento) di un sentimento corale e diffuso, l'eroe che "inventa" è stato sistematicamente smascherato dalla storia, che si tratti di Paolo o di Darwin non cambia niente.
Quello che si intende con "invenzione di Paolo" è più semplicemente la differenza del messaggio paolino da quello cristiano, a partire dell'ipotesi che (forse?) Cristo una Chiesa non l'avrebbe mai voluta in prima istanza. Ma è ovvio che quando si parla di "Paolo" non si parla della persona, ma della teologia, del frangente culturale che porta questo nome. E' la scoperta dell'acqua calda..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Socrate78

E' logico secondo me che Cristo volesse una comunità che ne continuasse il messaggio, e forse la voleva anche organizzata gerarchicamente per darle forza e ordine, chi può dire che non fosse nei suoi piani? Nessuno! Inoltre, è ben difficile che egli non desiderasse che ci fosse una comunità (gerarchica o egualitaria poco importa....) che continuasse il suo messaggio, altrimenti che senso avrebbe avuto dare degli insegnamenti se non ci fosse stato nessuno a continuarli? Gesù critica inoltre molte usanze ebraiche evidenziandone l'ipocrisia e il formalismo e, secondo me, forse tanto ebreo nemmeno si sentiva dentro di sé, non trovate?

InVerno

Citazione di: paul11 il 03 Aprile 2018, 11:58:30 AMIl risultato è che i testi antichi non sono trascendentali (è solo dopo che compaiono le spiritualità e le religioni),sono molto più
"materiali" di quanto la nostra cultura attuale li abbia interpretati.

La parte spirituale dei veda indiani nasce dopo .
Posto che bisogna chiarire per cosa si intende per trascendentale, io la metterei su un piano diverso seppur parzialmente concordando con te. Riguardo all'induismo ricordo per esempio che vige ancora oggi il divieto alle donne di accedere ai templi dedicati a certe divinità..alcune di esse persino femminili.. Il che non avrebbe  se nso se analizzato dal punto di vista teologico, ma ce l'ha dal punto di vista geografico. Sono infatti templi quasi sempre posizionati all'estremità della giungla(presente o passata) e risulta chiaro l'aspetto pratico: la donna con il mestruo è odorosa, e attira le tigri. Prima di ridere, ti ricordo che le tigri ci sono davveroe che hanno davvero un olfatto perspicace per le questioni di sangue. Ora questo è un esempio che mi rendo conto possa far ridere, ma ne potrei tirare fuori altri, e la mia impressione non è che sia la trascendentalità ad essere stata appiccita dopo, ma la morale, e la legge. La trascendentalità secondo me è insita nel voler trovare un ordine cosmologico, un alfa e un omega, che sta alla base anche del pensiero "primitivo". Quelli che credevano che i "primitivi" dovessero per forza di cose ricondurre la mitologia ad un aspetto pratico si sono dovuti ricredere quasi sempre, alcune tribù sono capaci di catalogare in maniera botanicamente accurata più di 8000 (leggasi ottomila) specie, di cui solo una parte può essere ricondotta ad un aspetto pratico, l'altra è curiosità, la voglia di capire il mondo e il bisogno di trascendere quell'imago mundi che si sono fatti. E qui si riaprirebbe uno spiraglio di una discussione accesa e vecchia che avemmo riguardo al "buon selvaggio", perchè continuo a pensare che l'etnocentrismo occidentale abbia fatto troppo velocemente ad accollarsi la responsabilità e la colpa dell'hybris.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

jsebastianB

Citazione di: Socrate78 il 04 Aprile 2018, 22:04:36 PM
Il professor Giorgio Jossa, professore universitario di storia della Chiesa e di storia del Cristianesimo, NEL TESTO "Il Cristianesimo tradì Gesù" sostiene che molte delle affermazioni presenti nella predicazione del Tarso circolavano già nelle prime comunità cristiane e che quindi Paolo non fu un predicatore che inventò di sana pianta una dottrina che prima non esisteva.

Mi hai citato l' autore Jossa.. benissimo.
Purtuttavia dovresti sapere che ognuno esprime la sua visione che comunque NON rappresenta la verita' assoluta.
Semmai è utile perchè incrementa la conoscenza e/o permette di comprendere meglio i testi.. essendo questi docenti, biblisti, docenti, teologi -  gli specialisti del settore.

Che comunque il Tarso NON ha inventato di sana pianta la sua dottrina è scontato - infatti lo "specialista" docente ordinario dell' N.T. presso l' universita' Pontificia Lateranense (R. Penna) e autore di diversi libri sul Tarso - riporta sovente il termine "debitore".

Infatti il Tarso è debitore non solo della chiesaMadre di Gerusalemme ma atresi' verso la comunita' di Antiochia.
E qui sta appunto la grande differenza (cosi' per l' insigne docente) -
Se dunque i primi devoti (i cristiani-giudei / i famosi "ellenisti") annunciavano semplicemente che il loro Maestro era morto, poi risorto e Ora siede alla destra del divinAbba' - Stop

Per il Tarso (dopo quella sconvolgente apparizione sulla celeberrima via di Damasco.. dopo aver a lungo meditato sul significato di quello strabiliante evento.. ecc...) si approprio' di quel rudimentale annuncio - apportandovi la sua "Personalissima" interpretazione (cosi' si scrive il docente pontificio) e dunque ponendo i pilastri fondanti di quell' imponente struttura dogmatica che conosciamo: il cristianesimo !

E' il Tarso - il Primo di qualsiasi altro - che da' la Motivazione (!) "mistica" di quella venuta (dall' alto..) di quel Rabbi (alla famosa pienezza del tempo) in quanto gia' PRE-stabilito dall' Iddiomonoteista..  per svolgere: cosa ??
Infatti PER Quale motivo è apparso su questa terra il (futuro) Nuovo Redentore-Salvatore ??

Per compiere quel mitico sacrificio mirante ad ottenere quei fantastici doni, i quali erano impossibili (!) da ottenere per chiunque !
E cio' perchè  l' uomo era come  incatenato dal maligno !

Quella crocefissione permetteva al (nuovo) credente di:
- RI-conciliarsi con il (burbero) Iddio /per via di quel (fantasioso) fattaccio del PRIMO Adam..
- e poi ancora e ancora: la Redenzione, Giustificazione, Liberazione..eccc.....
Il Tarso parla di quella crocefissione come scandalo della croce (ovviamente per i suoi correligionari)..eccc.e.cccc....ecccc..

Il secondo pilastro era rappresentato da quell' unica ed irripetibile (!) Resurrezione (dopo i fatidici 3 giorni.. secondo le Scritture ?!?) e che per il Tarso ha la valenza della tanto agognata "salvezza" -

Questo sacro binomio (morte/crocefissione  -  resurrezione/salvezza ), per l' eminente R.Penna, rappresenta la summa dottrinaria del Tarso.
Nessun altro - prima di lui - aveva sviluppato/elaborato/forgiato/  una dottrina cosi' profonda. L' autore del IV tardivo Libro sorgera' solo verso la fine del secolo... ma quello vola, vola,vola....  

Come vedi.. ognuni "specialista" da' la sua versione - che comunque poi ognuno puo' condividere o meno.

                                   --------------------------------------
Tu scrivi: In effetti l'idea che l'inventore del Cristianesimo fosse Paolo è secondo me ideologica e pregiudiziale: è sostenuta da studiosi sicuramente preparati ma atei, e che quindi hanno interesse per confermare il loro ateismo -


E qui ti devo smentire. Almeno secondo gli studiosi ebrei ( ora anche loro possono esternare il loro pensiero.. impensabile secoli fa ) è stato proprio questo araldo dottrinario l' inventore /fondatore/edificatore della Nuova religione.. e NON solo (è l' autore del virus "antisemita, antigiudaico, razzista religioso _ per via del suo nefasto 1 Tess. 2.15/16 ! causa di indicibili atroci sofferenze perpetrate,
nel corso dei secoli, dai credenti cristiani !!) -
E' quello che il (dissidente) cristiano Hans Kueng definisce l' ignobile antisemitismo Ekklesiale !!

Orbene sono invece proprio gli autori ebrei che, pubblicamente, accusano l' auto-designatosi apostolo NON solo come apostata - ma come colui che ha "Fondato" una religione contrapposta a quella praticata e osservata dal Rabbi della storia !
E questi NON sono atei - ma fedeli devoti del loro Iddio-monoteista !

Come per esempio rabbi Leo Baeck, colui che non accettava lezioni sul Rabbi da parte del panzer Adolf (.. funesto nome) von Harnack (partecipante alla 2.a fase di quel famoso Jesu-Forschung).
Il rabbino è autore di alcuni libri .. tra i quali: Il Vangelo _ un documento ebraico (La Giuntina) ove riporta che proprio il Tarso è il maggior repsonsabile della deriva anti-ebraica della chiesa primitiva.. colui che incarno' la spirito del paganesimo (!) a tal punto da far trionfare il paganeggiante cristianesimo sul giudeo-cristianesimo !

L' autore (ebreo) R. Calimani - autore sia di Gesu' ebreo (Rusconi) che un libro proprio sul Tarso - intitolato: Paolo _ l' ebreo che Fondo' il cristianesimo (Mondadori) - ove riporta la sua "allegra" dottrina, cosi' come la sua trasgressione alla divina Torah.

Lo studioso Lapide Pincas - che accusa il Tarso di stravaganze dottrinarie miranti ad abolire quella Torah che l' Iddio mono-teista avrebbe donato al popolo di "sua" esclusiva proprieta' (ovviamente  questo secondo gli autori biblici..)-

e poi ancora altri.. come Hyan Maccoby _ autore de: Il costrutto di miti / Saulo Paolo, colui che ha "Inventato" il cristianesimo -
...eccc..e.ccc...ecc...

Ma il piu' irriverente vesro questo personaggio.. proveniente dall' attuale Turchia è senza dubbio (almeno per me) Pedro Rodriguez - direttore di una clinica madrilena per malati mentali.
E' l' autore del:  Paolo, l' ebreo avventizio che Fondo' il cristianesimo a misura dei suoi deliri mistici e sue frustrazioni personali.  

Per Rodriguez questo Tarso era supponente, superbo, impresentabile perchè sgraziato, e in piu' affetto da paranoia -
Pretendeva di insegnare a coloro che con-vissero con il Maestro.. In realta' lo si dovrebbe compatire per via del suo stato cagionevole - affetto da frequenti attacchi epilettici - prova evidente l' evento verso Damasco.. il sole acuto di mezzogiorno è stato cosi' violento da farlo cadere per terra, battendo al testa...eccc...eccc.....ecccc.....  

Ovvio un giudizio fortemente negativo...

E comunque un diverso modo di interpretare "questo" personaggio.

Angelo Cannata

Citazione di: Socrate78 il 05 Aprile 2018, 17:56:44 PM
@Angelo Cannata: Io sono convinto che esista una miriade di preti, vescovi e cardinali che non crede in quello che celebra nella Messa, infatti leggendo anche i loro articoli (pur di notevole spessore culturale) noto che essi tendono ad interpretare tutta la Bibbia in maniera simbolica, come se fosse un gigantesco mito equiparabile in tutto e per tutto a quelli della civiltà pagana. Deduco quindi che si tratta di atei/agnostici mascherati, poiché non possono dichiararlo apertamente. So che eri prete anche tu, avrai quindi notato la grande ipocrisia di cui parlo, giusto?
Usi l'aggettivo "simbolica" in senso impoverente, ma in realtà nel Cristianesimo questa parola è pesantissima. Nel linguaggio corrente "simbolico" significa qualcosa che manca di concretezza ("faccio un'offerta simbolica", "ho dato una mia presenza simbolica"), a volte perfino una scusa per prendere gli altri per i fondelli. Nel Cristianesimo "simbolico" significa portatore di una realtà più estesa di quella che si vede ad occhio nudo. In questo senso, se diciamo che il racconto del peccato originale è simbolico, significa che quel racconto, al di là della favoletta che si può recepire prendendo il testo alla lettera, esprime la situazione concreta e ineluttabile in cui si trova tutta l'umanità, senza scappatoie. Oppure, quando la Chiesa dice "scambiate un segno di pace", quel segno significa che coloro che se lo scambiano sono convinti che si stanno scambiando la pace di Cristo, e quindi la presenza di Cristo stesso. Ancora più concretamente viene concepita la simbolicità nella Chiesa quando di tratta di riferirla all'ostia e al vino consacrati: in quel caso la simbolicità non significa che quel cibo rappresenta Gesù, rinvia a Gesù, fa pensare a Gesù; la Chiesa intende quella simbolicità nel senso di presenza che, rispetto a come Gesù fu presente duemila anni fa in Palestina, manca soltanto delle percezioni sensoriali; tutto il resto c'è; per la Chiesa quell'ostia è Gesù in persona, presente lì proprio in quel momento in cui quell'ostia è presente nella sua materialità.
In questo senso, se tu hai la percezione che preti, vescovi e cardinali, intendano la Bibbia in maniera simbolica, ciò, in realtà, va a tutto vantaggio della concretezza con cui la Bibbia viene intesa. Leggere il racconto di Adamo ed Eva in maniera simbolica significa, in questo senso, attribuirgli più concretezza di quanta possa averne leggendolo nel suo significato letterale. Infatti, nel suo significato letterale lo leggi come un racconto che sta parlando di quelle due persone di chissà quanti milioni di anni fa e di quel fatterello che successe tra loro e Dio. Nel suo senso simbolico invece lo leggi come un racconto che sta parlando di te, sta descrivendo te nella condizione esistenziale in cui ti trovi mentre lo stai leggendo: tu sei dentro quel racconto mentre lo leggi. Questo per la Chiesa significa l'essere simbolico di qualcosa che riguarda la fede.

paul11

Citazione di: InVerno il 05 Aprile 2018, 20:28:03 PM
Citazione di: paul11 il 03 Aprile 2018, 11:58:30 AMIl risultato è che i testi antichi non sono trascendentali (è solo dopo che compaiono le spiritualità e le religioni),sono molto più
"materiali" di quanto la nostra cultura attuale li abbia interpretati.

La parte spirituale dei veda indiani nasce dopo .
Posto che bisogna chiarire per cosa si intende per trascendentale, io la metterei su un piano diverso seppur parzialmente concordando con te. Riguardo all'induismo ricordo per esempio che vige ancora oggi il divieto alle donne di accedere ai templi dedicati a certe divinità..alcune di esse persino femminili.. Il che non avrebbe  se nso se analizzato dal punto di vista teologico, ma ce l'ha dal punto di vista geografico. Sono infatti templi quasi sempre posizionati all'estremità della giungla(presente o passata) e risulta chiaro l'aspetto pratico: la donna con il mestruo è odorosa, e attira le tigri. Prima di ridere, ti ricordo che le tigri ci sono davveroe che hanno davvero un olfatto perspicace per le questioni di sangue. Ora questo è un esempio che mi rendo conto possa far ridere, ma ne potrei tirare fuori altri, e la mia impressione non è che sia la trascendentalità ad essere stata appiccita dopo, ma la morale, e la legge. La trascendentalità secondo me è insita nel voler trovare un ordine cosmologico, un alfa e un omega, che sta alla base anche del pensiero "primitivo". Quelli che credevano che i "primitivi" dovessero per forza di cose ricondurre la mitologia ad un aspetto pratico si sono dovuti ricredere quasi sempre, alcune tribù sono capaci di catalogare in maniera botanicamente accurata più di 8000 (leggasi ottomila) specie, di cui solo una parte può essere ricondotta ad un aspetto pratico, l'altra è curiosità, la voglia di capire il mondo e il bisogno di trascendere quell'imago mundi che si sono fatti. E qui si riaprirebbe uno spiraglio di una discussione accesa e vecchia che avemmo riguardo al "buon selvaggio", perchè continuo a pensare che l'etnocentrismo occidentale abbia fatto troppo velocemente ad accollarsi la responsabilità e la colpa dell'hybris.
ciao Inverno,
sarei tentato di spiegare per filo e per segno un'altra storia",da quella di antropologi,biologi evolutivi, scienziati moderni, che non capiscono un'accidenti di abiogenesi, così come coloro che conoscono i testi antichi (pochi e forse pochissimi) non vedono quello che dovrebbe invece essere visto e vedono solo ciò che gli fa comodo.
Ho sottolineato ciò che quindi non ritengo esatto.
Quando si sarà in grado di capire come un certo imperatore Shennong, abbia potuto inventare agricoltura, erboristeria, medicina  circa nel 2.500 a.C, o chi sono gli Elohim? Chi era davvero Yahweh? Chi era veramente a capo degli egizi^
Chi ha dato agli Ari tutta la conoscenza dei cicli, che se calcolati danno esattamente l'origine della terra, 3,5 milairdi di anni fa circa.,chi era lo sciamano Orfeo che con la musica guariva?
Eppure chi ha letto l'intera Bibbia, e se permetti l'ho fatto ,e si legge di "angeli caduti" che non avrebbero dovuto dare conoscenza a quegli umani tenuti in prigione" nell'EDEN, dove quattro fiumi (corrisponde ai due Tigri ed Eufrate, ma alla sorgente e non alla foce, vale a dire dove si originò proprio il popolo ebreo) ne segnavano il perimetro.
Qualcuno ha creato l'uomo da un ibridazione e la costola di Adamo,da cui nasce Eva e la stessa argilla non sono simboli.
Forse l'abiogenesi della nostra scienza, vale a dire lo studio di come nasce la vita,ci arriverà .
Quei primi umani erano in grado di capire e parlare e poco più. 
Le conocenze che qualcuno trasmise loro, si perse nella tradizione orale divenendo simboli.
Le prime forme di cosmogonie, non hanno nulla a che fare con gli dei.
Gli avevano insegnato che la volta celeste si muove, ma le stelle, pianeti i sono fissi.
Gli avevano insegnato che la manifestazione della natura era correlata ai movimenti dell'apparire e scomparire di di stelle e pianeti che richiamavano i cicli naturali.Come mai le ziggurat e le piramidi sono orientate esattamente su stelle e costellazioni?

Ma adatto che la scienza moderna  vede ciò che il cuore non duole, e piega alla sue interpretazioni l'intera storia umana, ha tatto comodo spiegare in parallelo il progresso come evoluzione biologica e culturale.Così gli ultimi umani arrivati sono sempre più intelligenti di quelli di prima.Una corbelleria  che non stà nè in cielo e nè in terra

Quegli ominidi è chiaro che se sono dotati di linguaggio evolvono tecnicamente.
Potrei anche presumibilmente spiegare il perchè "solo"una parte seguirà lo sviluppo tecnico.
E ancora il Talmud viene in aiuto.

Molte cose non si vogliono dire d chi sa, molte cose non si vogliono spiegare, perchè non entrano in teorie che si vogliono passare  per "scientifiche".perchè fa comodo alle religioni, fa comodo alla cultura.

giudrago

Avendo Dio dato un ordine specifico ad Adamo di non mangiare il frutto della conoscenza del bene e del male gli ha posto il vingolo della vita e della morte. La condanna che Dio ha dato ad Eva e ad Adamo, é stata di una pena eterna, ciò significa che nessun uomo terreno avrebbe potuto sanare il peccato se non un divino. Gesù, in spirito, non poteva sanarlo perchè spirito, è stato necessario l'incarazione di Gesù, come uomo per confermare il secondo Adamo e annullare la pena aprendo la via della redenzione.

myfriend

Gesù è morto in croce.
E questo è un fatto storico.

Il fatto, invece, che Gesù sia morto per liberarci dal peccato originale è una invenzione "teologica" di Paolo.
E' una idea di Paolo....una invenzione teologica di Paolo. Che non ha nessun riscontro nella realtà vera delle cose.

Siamo noi che siamo stati indotti a pensare che ciò in cui credeva Paolo fosse la realtà vera delle cose.
Ma in realtà non è così.
Le idee di Paolo sono solo idee di Paolo. E non hanno alcun riscontro con la realtà vera delle cose.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Socrate78

Ma allora se è così non ci sarebbe NIENTE, né redenzione, né premio per i buoni, non è quindi inutile fare riferimento a Cristo? E poi nessuno ha dimostrato che il Cristianesimo sia stato inventato da Paolo, determinate idee già circolavano, non sono nate dal nulla. La tesi che il cristianesimo sia stato fondato da Paolo di Tarso è tipica degli atei nostrani, Scalfari e Corrado Augias in testa: il professor José Miguel Garcia, che insegna storia del cristianesimo, afferma invece che molti temi ripresi da Paolo circolavano già nella comunità cristiana di Gerusalemme, tra cui il concetto di resurrezione del Cristo e di sacrificio sulla croce per liberarci dal peccato di Adamo.

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