Perché Gesù è dovuto morire in croce per liberarci dal peccato originale?

Aperto da sterpiu, 02 Dicembre 2017, 10:26:44 AM

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myfriend

Citazione di: Socrate78 il 26 Giugno 2018, 13:22:27 PM
Ma allora se è così non ci sarebbe NIENTE, né redenzione, né premio per i buoni, non è quindi inutile fare riferimento a Cristo? E poi nessuno ha dimostrato che il Cristianesimo sia stato inventato da Paolo, determinate idee già circolavano, non sono nate dal nulla. La tesi che il cristianesimo sia stato fondato da Paolo di Tarso è tipica degli atei nostrani, Scalfari e Corrado Augias in testa: il professor José Miguel Garcia, che insegna storia del cristianesimo, afferma invece che molti temi ripresi da Paolo circolavano già nella comunità cristiana di Gerusalemme, tra cui il concetto di resurrezione del Cristo e di sacrificio sulla croce per liberarci dal peccato di Adamo.

Il cristianesimo, ovviamente, non è stato inventato da Paolo.
Come è a tutti noto, Paolo si convertì successivamente. I seguaci di Gesù erano già presenti e attivi tra Gerusalemme e Damasco, già prima della conversione di Paolo.
Ciò che deriva da Paolo è il cristianesimo come ci è pervenuto oggi. Il cristianesimo di oggi è basato sulle idee di Paolo, cioè sulla teologia "apocalitticista" di Paolo. Satana, il giudizio, il regno, la resurrezione dei morti...sono tutte idee di Paolo. Che non hanno nulla a che vedere col cristianesimo delle origini...(quello della chiesa di Gerusalemme capeggiata da Giacomo (che non prevedeva nessuna redenzione e nessun giudizio finale)) e che non hanno nulla a che vedere col messaggio originario del Gesù storico (i vangeli, infatti, sono stati scritti riprendendo le idee di Paolo, per veicolare la teologia di Paolo e per presentare un Gesù aderente alla visione teologica apocalitticista di Paolo).
Abbiamo numerose testimonianze storiche delle profonde divergenze che esistevano tra le idee di Paolo e le idee della chiesa di Geruslaemme capeggiata da Giacomo e Pietro.
Basta studiare i testi. :-)
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Socrate78

Quale sarebbe allora il messaggio originario di Cristo e che cosa prevederebbe? Sarebbe secondo te un messaggio per soli ebrei? Inoltre tieni conto che Giorgio Jossa, nel suo testo "Il cristianesimo tradì Gesù" sostiene che in realtà le idee di Paolo fossero già presenti nella tradizione della comunità di Gerusalemme e quindi Paolo si limiterebbe a riferire ciò che già circolava, senza inventare ex-novo. Giorgio Jossa non mi sembra uno sprovveduto, insegna storia del cristianesimo e delle religioni antiche presso l'Università di Napoli, mi sembra autorevole come figura e non vedo perché un ateo come Augias che sostiene invece la totale creazione paolina del cristianesimo debba essere più credibile.

myfriend

Citazione di: Socrate78 il 26 Giugno 2018, 17:39:06 PM
Quale sarebbe allora il messaggio originario di Cristo e che cosa prevederebbe? Sarebbe secondo te un messaggio per soli ebrei? Inoltre tieni conto che Giorgio Jossa, nel suo testo "Il cristianesimo tradì Gesù" sostiene che in realtà le idee di Paolo fossero già presenti nella tradizione della comunità di Gerusalemme e quindi Paolo si limiterebbe a riferire ciò che già circolava, senza inventare ex-novo. Giorgio Jossa non mi sembra uno sprovveduto, insegna storia del cristianesimo e delle religioni antiche presso l'Università di Napoli, mi sembra autorevole come figura e non vedo perché un ateo come Augias che sostiene invece la totale creazione paolina del cristianesimo debba essere più credibile.
Che le idee di Paolo fossero già presenti nella comunità di Gerusalemme è falso.

Atti degli apostoli. Cap. 21
[17]Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente. [18]L'indomani Paolo fece visita a Giacomo insieme con noi: c'erano anche tutti gli anziani. [19]Dopo aver rivolto loro il saluto, egli cominciò a esporre nei particolari quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo. [20]Quand'ebbero ascoltato, essi davano gloria a Dio; quindi dissero a Paolo: «Tu vedi, o fratello, quante migliaia di Giudei sono venuti alla fede e tutti sono gelosamente attaccati alla legge. [21]Ora hanno sentito dire di te che vai insegnando a tutti i Giudei sparsi tra i pagani che abbandonino Mosè, dicendo di non circoncidere più i loro figli e di non seguire più le nostre consuetudini. [22]Che facciamo? Senza dubbio verranno a sapere che sei arrivato. [23]Fà dunque quanto ti diciamo: vi sono fra noi quattro uomini che hanno un voto da sciogliere. [24]Prendili con te, compi la purificazione insieme con loro e paga tu la spesa per loro perché possano radersi il capo. Così tutti verranno a sapere che non c'è nulla di vero in ciò di cui sono stati informati, ma che invece anche tu ti comporti bene osservando la legge. [25]Quanto ai pagani che sono venuti alla fede, noi abbiamo deciso ed abbiamo loro scritto che si astengano dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, da ogni animale soffocato e dalla impudicizia».

Paolo predicava la salvezza dall'imminente giudizio universale e dall'avvento del Regno. E, per Paolo, la salvezza si otteneva mediante la fede in Gesù e NON mediante la Legge.
La chiesa di Gerusalemme, invece, poneva al centro la Legge e l'osservanza della Legge. Nel brano che ti ho riportato, Giacomo (capo della chiesa di Gerusalemme) intima a Paolo di rinnegare la sua teologia e di sottomettersi alle opere della Legge.
C'è una forte differenza teologica tra le idee di Paolo e le idee della prima comunità di Gerusalemme.
Chiunque afferma il contrario lo fa sapendo di mentire.


Nella lettera ai Galati (cap. 2), Paolo scrive:

[11]Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto. [12]Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. [13]E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Barnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia. [14]Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?[15]Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori, [16]sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato nessuno».

Ora...la questione è questa:
Se il Gesù storico ha parlato della Salvezza...e ha detto che la Salvezza si ottiene osservando la Legge di Mosè...e se il Gesù storico ha detto di andare in tutto il mondo e battezzare tutte le genti indistintamente (quindi anche i pagani), come mai i testi (Atti, lettere di Paolo) ci dicono che la conversione dei pagani colse tutti impreparati e fu una sorpresa? Tanto che si dovette fare il concilio di Gerusalemme del 50? Se il Gesù storico aveva detto di rivolgersi ai pagani, come mai emerge chiaramente dagli Atti che, all'inizio, Pietro non voleva rivolgersi ai pagani?

Non aveva capito quello che aveva detto Gesù? Stava forse disobbedendo a Gesù?
E poi...se il Gesù storico aveva detto che la Salvezza si otteneva mediante la fede in lui - come sostiene Paolo - come mai Giacomo teorizza la supremazia della Legge? E come mai nei vangeli sinottici NON si dice affatto che la salvezza si ottiene mediante la fede in Gesù ma solo seguendo le opere della Legge?
E' solo in Giovanni che si afferma che la Salvezza si ottiene credendo in Gesù. Nei sinottici si dice chiaramente che la Salvezza si ottiene seguendo la Legge (e più precisamente lo "spirito" della Legge).

La realtà vera è che queste sono tutte diatribe teologiche nate DOPO la morte di Gesù...e sono cose di cui il Gesù storico NON AVEVA MAI parlato. Ed è proprio perchè non ne aveva mai parlato che nacquero visioni teologiche differenti...e i forti contrasti teologici tra Paolo, da una parte, e Giacomo e Pietro, dall'altra.
E' proprio perchè il Gesù storico non ne aveva mai parlato che Pietro era titubante sul portare il messaggio ai pagani.
E allora la fatidica domanda: ma se il Gesù storico non aveva mai parlato di queste cose, come mai nei vangeli emergono visioni così diverse su come ottenere la Salvezza? Come mai nei vangeli Gesù dice di "convertire tutte le genti battezzandole nel noime del padre, figlio e spirito santo"?
E' semplice.
Queste sono tutte cose inventate dagli evangelisti e messe in bocca a Gesù nei vangeli.
In sostanza...gli evangelisti avevano delle idee proprie sulla salvezza e sulla conversione dei pagani, e hanno messo le proprie idee in bocca a Gesù per dare autorevolezza alle proprie idee.

La realtà vera è che il Gesù storico NON HA MAI parlato di salvezza...di goiudizio finale...e di conversione dei pagani.

Il messaggio originario del Gesù storico era rivolto solo agli ebrei perchè Gesù propose e presentò sè stesso come il Messia ebraico.
Cioè come il "Re dei giudei".
LA salvezza...la conversione dei pagani...furono concetti teologici nati DOPO la morte di Gesù e che col messaggio del Gesù storico NON C'ENTRANO NULLA.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

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