È passato tanto tempo dalla pubblicazione del libello "L'Anticristo" di F. W. Nietzsche e tante tragedie sono accadute anche in relazione ad esso, quali la dittatura nazista e l'Olocausto. Ciononostante, le chiese cristiane non sono cambiate molto, per quanto vi siano tentativi per questo. Dove sono accaduti mutamenti di fondo, in particolare tra i protestanti, assistiamo all'applicazione di una medesima morale, solo che al rovescio: caso emblematico l'etica sessuale di alcune chiese, che sembrando abbandonare l'omofobia l'ha invece ripresentata dietro l'accettazione di legami burocratici in realtà soffocanti la naturale instabile affettività omosessuale (i "matrimoni omosessuali"). Anche nel resto la tendenza è uguale: o nessun cambiamento o finti cambiamenti.
Come specifica la Bibbia stessa, dietro le figure e gli operati degli anticristi vi è anche una ragione che Dio accetta: la necessità che l'opposizione passi al vaglio i credenti ponendone alla prova le debolezze e dissuadendo coloro con una fede dal destino non sicuro. Questo significa che c'erano motivazioni, alla base della ostilità di Nietzsche (che d'altronde non si identificò del tutto con la figura dell'Anticristo), che non vanno considerate negativamente, per quanto si debba invece ritenere inaccettabile quella ostilità in se stessa. Voglio dire che il cristianesimo dei tempi e luoghi di Nietzsche era criticabile e anzi da criticare proprio in nome di quel vitalismo, contenuto nelle critiche nietzschiane, per questo distruttive non dell'intero fenomeno cristiano ma di una sua parte allora dominante. Questa osservazione non è nuova: l'aveva fatta a suo modo già Dietrich Bonhoeffer, che rimarcò la differenza tra semplice fede e religione. Che dire? Che la religione cristiana nelle sue maggiori "confessioni" ha fallito, che la fede cristiana dovrà continuare per essa stessa, senza religione, che la religione cristiana precipiterà nell'idolatria completa e dovrà essere rigettata, o forse può accadere ancora una rivoluzione religiosa, se non una progressiva evoluzione? E cosa ne sarà dei luoghi maggiormente interessati dal Cristianesimo, in particolare dell'Occidente? Dopo l'immane compiersi della attuale crisi, accadrà la nascita di una nuova religiosità cristiana, o prima di questo compiersi?
Sicuramente la situazione attuale non è buona. Non è un caso che da parte di quasi tutti si insiste col segno dell'uomo crocifisso in luogo del simbolo della croce e quasi nessuno si vuole avvedere che ciò è a discapito della vitalità che Dio stesso ci ha dato... Eppure Dio è il Vivente, Cristo è Vita, nessuna ragione v'è dunque di insistere su modalità che un tempo vivevano di altri contesti e avevano altri significati... È necessario dire che l'uomo crocifisso sta diventando sempre di più il segno del diavolo ma che il senso dell'evento cristiano ne è già oltre... e che son pochi a volere e a saper stare al passo coi tempi.
MAURO PASTORE
Salve Mauro. Una sola, piccola osservazione : non riesco a capire coloro che credono che il Mondo sia un Condominio ospitante sia Dio che l'Anticristo.
Mi sembra che l' antagonismo tra tali due figure/entità non possa che risultare limitante e relativizzante per entrambi.
Come se Dio risultasse mutilato della sua assolutezza, se la sua luce non riuscisse ad illuminare tutti gli angoli dell'esistente, lasciandone bui alcuni (quelli occupati dall'Anticristo). Tu che spiegazione ne daresti ?. Saluti.
Citazione di: viator il 02 Luglio 2022, 20:57:39 PMSalve Mauro. Una sola, piccola osservazione : non riesco a capire coloro che credono che il Mondo sia un Condominio ospitante sia Dio che l'Anticristo.
Mi sembra che l' antagonismo tra tali due figure/entità non possa che risultare limitante e relativizzante per entrambi.
Come se Dio risultasse mutilato della sua assolutezza, se la sua luce non riuscisse ad illuminare tutti gli angoli dell'esistente, lasciandone bui alcuni (quelli occupati dall'Anticristo). Tu che spiegazione ne daresti ?. Saluti.
Teologicamente si può dire che Dio per carità lascia che qualcosa possa esserGli avverso.
MAURO PASTORE
Citazione di: PhyroSphera il 03 Luglio 2022, 00:02:21 AMTeologicamente si può dire che Dio per carità lascia che qualcosa possa esserGli avverso.
MAURO PASTORE
E la carita' in cosa consisterebbe, visto che quello che e' avverso a Dio e' il male?
Lasciare esistere il male e' carita'?
Penso che un sistema di valori abbia successo in relazione a quanti frutti riesce a portare nella vita delle persone, e che al mutare del contesto e all'avanzare della storia, lo stesso sistema di valori porti naturalmente a rendimenti decrescenti, a meno che questo non venga continuamente adattato al mutare delle esigenze delle persone, compito che, non esplicitamente ma funzionalmente, in teoria sarebbe della teologia. C'è un limite a quanto però gli adattamenti possono portare avanti lo stesso sistema di valori, limite che è collegato a cosidetti "valori non negoziabili". Penso che il cristianesimo sia giunto a questo limite, sono anzi sorpreso che abbia fatto così tanta strada.. aspettare per duemila anni la venuta del regno senza vederne traccia, è stata sicuramente una prova di buona volontà da parte degli uomini, se Dio esiste, non dovrebbe meravigliarsi che si è giunti ad un punto di disillusione, ci ha dato appuntamento alla stazione, abbiamo aspettato per giorni e notti, nessuno si è presentato, aspettarsi che andasse avanti all'infinito mi fa propendere per l'idea che non ci conosca per niente, e che perciò non ci abbia neanche creato. Già, poi ci sarebbe il problema del male.. e mille altre cose.
Citazione di: InVerno il 03 Luglio 2022, 08:33:12 AMPenso che un sistema di valori abbia successo in relazione a quanti frutti riesce a portare nella vita delle persone, e che al mutare del contesto e all'avanzare della storia, lo stesso sistema di valori porti naturalmente a rendimenti decrescenti, a meno che questo non venga continuamente adattato al mutare delle esigenze delle persone, compito che, non esplicitamente ma funzionalmente, in teoria sarebbe della teologia. C'è un limite a quanto però gli adattamenti possono portare avanti lo stesso sistema di valori, limite che è collegato a cosidetti "valori non negoziabili". Penso che il cristianesimo sia giunto a questo limite, sono anzi sorpreso che abbia fatto così tanta strada.. aspettare per duemila anni la venuta del regno senza vederne traccia, è stata sicuramente una prova di buona volontà da parte degli uomini, se Dio esiste, non dovrebbe meravigliarsi che si è giunti ad un punto di disillusione, ci ha dato appuntamento alla stazione, abbiamo aspettato per giorni e notti, nessuno si è presentato, aspettarsi che andasse avanti all'infinito mi fa propendere per l'idea che non ci conosca per niente, e che perciò non ci abbia neanche creato. Già, poi ci sarebbe il problema del male.. e mille altre cose.
In teoria La Chiesa non si adatta al mondo, e' il mondo, che deve adattarsi alla Chiesa oppure essete dannato...
Sul regno dei cieli, potranno sempre sivicolare dicendo che e' un regno spirituale fintanto che non diventa con la seconda venuta anche materiale, quindi non ha senso lamentarsi per la lunghezza dell'attesa: se un singolo fa la volonta' di Dio o un gruppo di singoli fanno collettivamente la volonta' di Dio, il regno dei cieli viene per lui o per loro, anche se non viene per tutti...
Citazione di: niko il 03 Luglio 2022, 05:04:15 AME la carita' in cosa consisterebbe, visto che quello che e' avverso a Dio e' il male?
Lasciare esistere il male e' carita'?
Per abolire il male dal mondo, Dio abolirebbe il mondo; e ovviamente questo non lo fa.
MAURO PASTORE
Citazione di: PhyroSphera il 03 Luglio 2022, 15:05:21 PMPer abolire il male dal mondo, Dio abolirebbe il mondo; e ovviamente questo non lo fa.
MAURO PASTORE
E' lo stesso problema dell'aborto: dio non ha affatto bisogno di abolire il mondo, e di mostrare al mondo "carita' " astenendosi cortesemente dall'abolirlo pur potendo, finche' ha ANCHE l'opzione di non crearlo...
Quindi perche' lo ha creato?
Sarebbe un problema, per tutti noi, il problema di non esistere e non essere mai esistiti fin dall'inizio?
Giusto per gli antiabortisti, lo sarebbe...
Citazione di: PhyroSphera il 03 Luglio 2022, 00:02:21 AMTeologicamente si può dire che Dio per carità lascia che qualcosa possa esserGli avverso.
MAURO PASTORE
Salve Mauro. Purtroppo tu mi confondi invece di chiarirmi.
Se Dio è bene ed anche male (oppure se permette l'esistenza di un suo antagonista complementare e maligno).............. Esso/Egli non può avere caratteristiche di ASSOLUTEZZA......
Poi vedo che tu, parlando di Dio, usi un pronome personale (esserGli = essere a Lui), quindi vedo che tu consideri Dio una persona, quindi appunto una figura certamente NON ASSOLUTA.
Ma allora, secondo te..............togliendo di mezzo l'assolutezza di Dio.............cosa resta quale attributo fondamentale della sua esistenza ??. Saluti.
Citazione di: niko il 03 Luglio 2022, 15:12:27 PME' lo stesso problema dell'aborto: dio non ha affatto bisogno di abolire il mondo, e di mostrare al mondo "carita' " astenendosi cortesemente dall'abolirlo pur potendo, finche' ha ANCHE l'opzione di non crearlo...
Quindi perche' lo ha creato?
Sarebbe un problema, per tutti noi, il problema di non esistere e non essere mai esistiti fin dall'inizio?
Giusto per gli antiabortisti, lo sarebbe...
Non ha senso vivere e rimproverare la vita.
MAURO PASTORE
Citazione di: viator il 03 Luglio 2022, 15:19:05 PMSalve Mauro. Purtroppo tu mi confondi invece di chiarirmi.
Se Dio è bene ed anche male (oppure se permette l'esistenza di un suo antagonista complementare e maligno).............. Esso/Egli non può avere caratteristiche di ASSOLUTEZZA......
Poi vedo che tu, parlando di Dio, usi un pronome personale (esserGli = essere a Lui), quindi vedo che tu consideri Dio una persona, quindi appunto una figura certamente NON ASSOLUTA.
Ma allora, secondo te..............togliendo di mezzo l'assolutezza di Dio.............cosa resta quale attributo fondamentale della sua esistenza ??. Saluti.
Dio non è male. Dal fatto che permette di essere avversato non si deduce che Dio è male. Dio in ciò è datore di libertà.
In sé e per sé non è persona, il suo mostrarsi è detto dai teologi "persona".
MAURO PASTORE
Citazione di: PhyroSphera il 03 Luglio 2022, 15:38:48 PMNon ha senso vivere e rimproverare la vita.
MAURO PASTORE
Senza ego, non ci sarebbe neanche la necessita' egoica di essere personalmente felici.
Dio potrebbe non creare niente, esistere solo lui ed essere felice solo lui.
Per quanto mi riguarda, mi andrebbe benissimo.
Un programma ideale per tutta l'eternita'.
A me basta, per pronunciarmi in un giudizio etico ed esistenziale, che ci sia nel contesto, nel sistema preso in esame, della gioia, non deve necessariamente essere la gioia "mia".
Perche' io, in fondo, sono il flusso e sono il contesto.
La vita vive direttamente e inestricabilmente le emozioni, non gia' la "proprieta' " delle emozioni.
Gioia contro principio di individuazione, come dicevo altrove.
Citazione di: viator il 02 Luglio 2022, 20:57:39 PMSalve Mauro. Una sola, piccola osservazione : non riesco a capire coloro che credono che il Mondo sia un Condominio ospitante sia Dio che l'Anticristo.
Mi sembra che l' antagonismo tra tali due figure/entità non possa che risultare limitante e relativizzante per entrambi.
Come se Dio risultasse mutilato della sua assolutezza, se la sua luce non riuscisse ad illuminare tutti gli angoli dell'esistente, lasciandone bui alcuni (quelli occupati dall'Anticristo). Tu che spiegazione ne daresti ?. Saluti.
Non sono Mauro, però voglio rispondere a questa domanda
viator, certo che fai domande alquanto strane. :)
Gesù Cristo: "Io sono la VIA, la VERITA', la VITA"
Se Gesù Cristo è la Verità, l'Anticristo non può essere che la menzogna.
Se guardiamo ai nostri tempi attuali, quanti Anticristi (menzogne) ci vengono propinati in questo Condominio che è il Mondo.
Quindi.. secondo me.. la sola Via per una vera Vita è nella Verità e non nella menzogna.
Salve kephas e grazie. Io domando qualcosa circa il Padre e tu mi rispondi parlandomi del Figlio. Ma non è che stai facendo confusione teologica ?.
Non sapevo poi che i troppi sproloqui che ci sono in circolazione (compresi i tuoi) tu li chiamassi Anticristo. Saluti.
Non lo sai, viator, che per la teologia cristiana il padre è il figlio sono una sola cosa insieme allo spirito santo?
Anthonyi, sono sconvolto dalla tua dabbenaggine.
Io stavo parlando di filosofia, cioè di enti, entità, persone, personaggi, dei, deità, anticristi, padri, figli, parentele, bene, male, assolutezza.
I misteri della fede li lascio a chi vi crede. In particolare, quello della SS. Trinità altro non è che l'estensione a tre del "mistero delle due palle" così amabilmente trattato in questi giorni dall'amico Eutidemo. Bye.
Sbaglio o questa é la sezione "tematiche spirituali"? E allora se vuoi parlare della tua filosofia, alla quale evidentemente tu credi, viator, parlane nella sezione apposita, con quelli che ad essa credono come te.
Salve anthonyi. E' persino divertente la tua mancanza di pertinenza quando ti impegni nel difendere i tuoi personali punti vista. Credo tu possegga una grossa intelligenza, purtroppo non sempre ciò che è grosso è anche elastico.
Per quanto riguarda la tua osservazione, essa è tipicamente dogmatica e manichea.
Seguendone il senso, significherebbe che - a tuo parere - le sezioni dovrebbero venir accuratamente "blindate" e rese "impermeabili"...........conseguendone che agli spiritualisti e/o ai credenti........dovrebbe venir vietato l'accesso alla sezione filosofia. Bye bye.
Guarda che sei tu che manchi di elasticità, Viator, visto che non accetti una dialettica con un approccio differente dall'unico che ritieni corretto. Ma quello che é forte é che mi hai preso sul serio. ;D
Citazione di: PhyroSphera il 02 Luglio 2022, 20:12:57 PMÈ passato tanto tempo dalla pubblicazione del libello "L'Anticristo" di F. W. Nietzsche e tante tragedie sono accadute anche in relazione ad esso, quali la dittatura nazista e l'Olocausto. Ciononostante, le chiese cristiane non sono cambiate molto, per quanto vi siano tentativi per questo. Dove sono accaduti mutamenti di fondo, in particolare tra i protestanti, assistiamo all'applicazione di una medesima morale, solo che al rovescio: caso emblematico l'etica sessuale di alcune chiese, che sembrando abbandonare l'omofobia l'ha invece ripresentata dietro l'accettazione di legami burocratici in realtà soffocanti la naturale instabile affettività omosessuale (i "matrimoni omosessuali"). Anche nel resto la tendenza è uguale: o nessun cambiamento o finti cambiamenti.
Come specifica la Bibbia stessa, dietro le figure e gli operati degli anticristi vi è anche una ragione che Dio accetta: la necessità che l'opposizione passi al vaglio i credenti ponendone alla prova le debolezze e dissuadendo coloro con una fede dal destino non sicuro. Questo significa che c'erano motivazioni, alla base della ostilità di Nietzsche (che d'altronde non si identificò del tutto con la figura dell'Anticristo), che non vanno considerate negativamente, per quanto si debba invece ritenere inaccettabile quella ostilità in se stessa. Voglio dire che il cristianesimo dei tempi e luoghi di Nietzsche era criticabile e anzi da criticare proprio in nome di quel vitalismo, contenuto nelle critiche nietzschiane, per questo distruttive non dell'intero fenomeno cristiano ma di una sua parte allora dominante. Questa osservazione non è nuova: l'aveva fatta a suo modo già Dietrich Bonhoeffer, che rimarcò la differenza tra semplice fede e religione. Che dire? Che la religione cristiana nelle sue maggiori "confessioni" ha fallito, che la fede cristiana dovrà continuare per essa stessa, senza religione, che la religione cristiana precipiterà nell'idolatria completa e dovrà essere rigettata, o forse può accadere ancora una rivoluzione religiosa, se non una progressiva evoluzione? E cosa ne sarà dei luoghi maggiormente interessati dal Cristianesimo, in particolare dell'Occidente? Dopo l'immane compiersi della attuale crisi, accadrà la nascita di una nuova religiosità cristiana, o prima di questo compiersi?
Sicuramente la situazione attuale non è buona. Non è un caso che da parte di quasi tutti si insiste col segno dell'uomo crocifisso in luogo del simbolo della croce e quasi nessuno si vuole avvedere che ciò è a discapito della vitalità che Dio stesso ci ha dato... Eppure Dio è il Vivente, Cristo è Vita, nessuna ragione v'è dunque di insistere su modalità che un tempo vivevano di altri contesti e avevano altri significati... È necessario dire che l'uomo crocifisso sta diventando sempre di più il segno del diavolo ma che il senso dell'evento cristiano ne è già oltre... e che son pochi a volere e a saper stare al passo coi tempi.
MAURO PASTORE
Penso che la croce senza Gesù Cristo sia una tentazione. A dire il vero io stesso ci sono caduto, ricordo perfettamente quando regalai al mio parroco un'opera singolare di un'artista moderno: una croce senza Gesù Cristo. Era di legno e grande una 40 di cm. Basta con 'sta storia di vedere il povero Gesù afflitto e moribondo pensai. Facciamolo scendere dalla croce e magari prendiamo qualche simbolo di resurrezione. L'arte sacra ce ne ha messo a disposizione una ricca varietà. Lui accettò il dono ma rammento bene quello sguardo enigmatico: capii che non lo aveva entusiasmato. Forse era come dici tu: l'incapacità di adattarsi ai tempi nuovi. Tuttavia, considerando che non siamo immortali, mi pare opportuno riflettere sulla cosa. Se la esaminiamo con cura, ne ricaviamo che, uno dei massimi insegnamenti cristiani, è quello di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo. Rilevando poi l'andazzo attuale e cioè la negazione della morte e di qualsivoglia elemento che ne favorisca la riflessione sul tema e le conseguenze di essa, mi pare opportuno che qualcuno ce lo ricordi.
Io credo comunque che nessun anticristo e nessuna Chiesa non al passo coi tempi possano impedire al sincero ricercatore di accedere alla fede in Gesù Cristo.
Penso anche che la lettura e la messa in pratica della Bibbia possano aiutare la vita di chiunque. Anche poche parole possono fare tanto.
Per non parlare della preghiera e di tutti i suggerimenti dati dai santi. Ce n'è per tutti i gusti. Veramente per tutte le sensibilità.
Se fossi all'altezza di dare consigli, ma purtroppo non lo sono, mi verrebbe da dire che direzionare il proprio pensiero sui difetti della Chiesa in particolare e sulle vite degli altri in generale sia una tentazione. Il classico distrarre dalla retta via.
Citazione di: Kephas il 03 Luglio 2022, 16:23:08 PMGesù Cristo: "Io sono la VIA, la VERITA', la VITA"
Questa asserzione è un monumento della menzogna.
Filosoficamene la trovo ignorante, ottusa verso la vita.
"La naturale instabile affettività omosessuale" è una affermazione infondata.
Salve Freedom. Citandoti : " Se la esaminiamo con cura, ne ricaviamo che, uno dei massimi insegnamenti cristiani, è quello di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo".
Ah.........ecco allora spiegato il comportamento di molti i quali - appena si alzano dal letto il mattino - pensano subito a che fare per spassarsela prima che arrivi la sera !!.
Come vedi, nella realtà funziona solamente l'interpretazione del bicchiere mezzo pieno di piacere piuttosto che mezzo vuoto di sacrificio. Saluti.
Citazione di: viator il 04 Luglio 2022, 16:05:34 PMSalve Freedom. Citandoti : " Se la esaminiamo con cura, ne ricaviamo che, uno dei massimi insegnamenti cristiani, è quello di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo".
Ah.........ecco allora spiegato il comportamento di molti i quali - appena si alzano dal letto il mattino - pensano subito a che fare per spassarsela prima che arrivi la sera !!.
Come vedi, nella realtà funziona solamente l'interpretazione del bicchiere mezzo pieno di piacere piuttosto che mezzo vuoto di sacrificio. Saluti.
Ma tu cosa faresti se fosse il tuo ultimo giorno di vita?
Citazione di: Freedom il 04 Luglio 2022, 16:15:13 PMMa tu cosa faresti se fosse il tuo ultimo giorno di vita?
Relazionare la vita alla scarsita' del tempo non ha mai salvato nessuno, soprattutto, intendo, non ha mai salvato nessuno piu' di quanto questi non fosse gia', salvo.
C'e' una sottile differenza, tra il volere la rosa e il volere la permanenza della rosa nel tempo; solo il primo desiderio, dei due, permette alla volonta' stessa di divenire, insieme alla rosa che ne e' oggetto, (e, in un certo senso, insieme al tempo stesso, che anche, ne e' oggetto).
Con la rosa, mi sono permesso un piccolo rimando a un noto simbolo di "croce senza crocifisso", come appunto nella tradizione rosacrociana.
Un desiderio che si volga all'incompiuto, e quindi, nell'esempio che facevo prima, alla permanenza della rosa nel tempo, condanna chiunque osi desiderarlo alla sofferenza senza appello; solo in un desiderio che sia anche desiderio di compiutezza, di possibilita' di lasciare andare, c'e' minima speranza di emancipazione dalla sofferenza.
La morte ci sara' lieve, se riusciremo a volerla, come anche nell'evangelico: "E' compiuto".
In questo senso, contera come abbiamo vissuto tutta la vita, non come vivremo l'ultimo giorno, o il dettame morale e moralistico di vivere tutta la vita come se fosse l'ultimo giorno.
La vita stessa e' la rosa: ci sta davanti agli occhi come in un flusso, e noi scegliamo se volerla, intendo volerla in modo diretto, per quello che davvero essa e', e quindi diveniente, e inclinate naturalmente nel suo divenire verso la morte, oppure se, meno intelligentemente, volerne la permanenza nel tempo, e quindi essere nella metafisica, avere lo spauracchio della morte come forza moralizzatrice.
La vita, che e' il trasformarsi del futuro in passato, deve poter "passare" anche come unita', deve poter essere compiuta.
In questo senso, piu' che alla scarsita' del tempo, bisogna guardare alla varieta' di ogni attimo, come varieta' infinita di differenze che ogni scarsita' sembra escludere.
Non essere per la morte, ma essere nonostante la morte.
Citazione di: Freedom il 04 Luglio 2022, 16:15:13 PMMa tu cosa faresti se fosse il tuo ultimo giorno di vita?
Salve Freedom. Con me non funzionano queste domande. Per la semplice ragione che esse sono insignificanti esattamente come le loro individuali ed isolate risposte.
Stiamo parlando di MASSIMI ED UNIVERSALI SISTEMI ED ETICHE..........e tu, essendo forse incapace di ragionare per generalità (come moltissimi altri qui dentro)...............vieni a chiedere ed a dire : .......ma TU cosa faresti.........ma IO farei..........ma bisognerebbe chiedere a Salvatore Esposito come la pensa. Saluti.
Citazione di: viator il 04 Luglio 2022, 19:19:35 PMSalve Freedom. Con me non funzionano queste domande. Per la semplice ragione che esse sono insignificanti esattamente come le loro individuali ed isolate risposte.
Stiamo parlando di MASSIMI ED UNIVERSALI SISTEMI ED ETICHE..........e tu, essendo forse incapace di ragionare per generalità (come moltissimi altri qui dentro)...............vieni a chiedere ed a dire : .......ma TU cosa faresti.........ma IO farei..........ma bisognerebbe chiedere a Salvatore Esposito come la pensa. Saluti.
Non c'è che un modo per capire come funziona una dinamica come quella che stiamo esaminando: provarla sulla propria pelle.
Altrimenti rimane sterile conversazione.
La spiritualità è una cosa pratica non teorica.
Perdonami ma appare troppo facile liquidare l'insegnamento: "vivi come fosse l'ultimo giorno" come un incitamento a non pagare la rata del mutuo.
Inoltre l'insegnamento cristiano, come poi la spiritualità in senso lato, non si occupa prevalentemente dei massimi sistemi e di discutere in linea teorica. Bensì di pratica volta a conseguire risultati.
Citazione di: PhyroSphera il 02 Luglio 2022, 20:12:57 PMÈ necessario dire che l'uomo crocifisso sta diventando sempre di più il segno del diavolo ma che il senso dell'evento cristiano ne è già oltre... e che son pochi a volere e a saper stare al passo coi tempi.
la croce è un simbolo fin quando rappresenta un Dio che muore, privato di questo non è più niente, perde la sua forza simbolica.
stare al passo coi tempi è importante , ma secondo me è ancora più importante guardare indietro per ricostruire il futuro. Riscoprire che cosa sono le virtù ad esempio, cosa che noto essere andate propio nel dimenticatoio eppure sono vita , esse sono il frutto delle nostre fatiche. Le quattro virtù cardinali si chiamano così perchè sono il cardine della vita per un credente e per un filosofo , perchè nell antica grecia sono quattro virtù della mente e del carattere esattamente con il medesimo valore della teologia cristiana. E quali sono,
phrónēsis, prudenza,
dikaiosýnē giustizia,
fortitudo fortezza,
sōphrosýnē temperanza. Lo detto in greco e poi in italiano apposta . Dove prudenza non significa "sii prudente nell attraversare la strada" no, ha che fare con la giuris-prudenza ed è la capacità di discernere la linea di condotta appropriata da intraprendere in una data situazione al momento opportuno. bazzecole senza nessun valore no? chissenefrega di saper discernere la condotta giusta da adottare? son cose vecchie, passate , la vita è un altra cosa oggi, non è come ieri. E nessuno sa più cosa sono . E le tre virtù teolegali? fede, speranza , carità. e allora cosa significa guardare indietro per affrontare il futuro? trarre insegnamento di vita
Panta rei. Anche le apologetiche connesse a personaggi storici, semimitici o mitici, si devono adeguare allo spirito e alla pratica dell'evoluzione antropologica.
La quale, rimestando sempre la stessa minestra fatta di bisogni e desideri umani, continua a nutrirsi delle ricette del passato che sappiano fornire risposte alle domande del presente.
Filosofi, profeti, vati, illuminati, redentori, continuano ad operare grazie agli aggiornamenti apologetici del pensiero loro attribuito e di ciò non provo scandalo alcuno.
Rifuggo invece dalle leggi universali sovraccaricate di fideismo religioso o scientista, perché è lì che si annida il satanico umano.
Citazione di: niko il 04 Luglio 2022, 18:05:58 PMIn questo senso, contera come abbiamo vissuto tutta la vita, non come vivremo l'ultimo giorno, o il dettame morale e moralistico di vivere tutta la vita come se fosse l'ultimo giorno.
Non essere per la morte, ma essere nonostante la morte.
Non nego che l'argomento morte possa prestarsi a diverse interpretazioni. Tuttavia il pensare ad ogni giorno come se fosse l'ultimo non deve suscitare la sensazione che questa dinamica sia per la morte o favorevole alla morte. Purtroppo, a forza di luoghi comuni sul pensiero cristiano (non espressi da te che, anzi, hai fatto, a mio modesto avviso, un gran bel post) come il cercare la sofferenza, l'amare la morte, etc. non si capisce più nulla. E' vero che la storia contempla gli autoflagellatori, quelli che si facevano sbranare dalle fiere con il sorriso sulle labbra, etc. ma rappresentano casi limite. Episodi di altri tempi, in altri contesti e, soprattutto, sperimentati da una minoranza di persone. Magari tiriamo fuori anche l'inquisizione e le crociate e siamo a bolla. Eppure non pensiamo che lo Stato italiano sia da abbattere perché abbiamo avuto il fascismo, le leggi razziali, i proiettili sugli operai che pacificamente manifestavano, etc.
Scusa la digressione ma ci tenevo ad inquadrare il pensare ad ogni giorno come se fosse l'ultimo nella giusta dimensione.
Questa dinamica infatti, consente semplicemente di mutare la prospettiva di vita in maniera radicale. Non è una roba morale o moralistica.
Ma non è parlandone che si può comprendere, bisogna metterla in atto. O, almeno, immaginando con forza e cercando di intuirla. Come poi, d'altra parte, è appropriato affrontare il tema generale della spiritualità. Non se ne può disquisire come fosse una idea e basta. Bisogna fare.
Citazione di: baylham il 04 Luglio 2022, 11:05:31 AMQuesta asserzione è un monumento della menzogna.
Filosoficamene la trovo ignorante, ottusa verso la vita.
"La naturale instabile affettività omosessuale" è una affermazione infondata.
Sembra infondata se ci si lascia travolgere dalla psicologia di massa attuale che ovviamente non sarà mai una psicologia collettiva... È una affermazione della quale si ritrovano i fondamenti anche nella psicologia individuale di Alfred Adler oltre che nella psicologia analitica di Carl Gustav Jung... Certo gli inventori del "matrimonio omosessuale" non si sono attenuti ai veri dati psicologici ma solo a test inadeguati perché soggettivi... Ma soprattutto mi preme far notare che il contenuto dell'affermazione è formulabile anche in psicologia del senso comune... Per questo i costruttori della burocrazia del "matrimonio omosessuale" non hanno scusanti per lo sproposito che hanno commesso.
MAURO PASTORE
Citazione di: Freedom il 03 Luglio 2022, 23:24:53 PMSe la esaminiamo con cura, ne ricaviamo che, uno dei massimi insegnamenti cristiani, è quello di vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo.
In "Stumbling on Happiness" Daniel Gilbert replica ironicamente che gli assertori di questo insegnamento trascorrono l'ultimo giorno a dare sciocchi consigli.
l'unica legge universale che conosco è la legge cosmica e dice sostanzialmente ; relazione, armonia, bellezza, bene.
non fate altro che cercare punti cardini su cui costruire uniformità, punti sui quali si possa costruire una spiritualità conformativa , che vada bene e accettata da tutti gli uomini dotati di ragione, questo mi sembra. 2500 anni fa nell antica Grecia venne compiuto il primo tentativo sitematico di stabilire una sorta di terreno comune per i credenti. I Filosofi cercarono un modo di formalizzare il ragionamento umano fornendo delle regole inattaccabili di deduzione logica . Seguondo questo procedimento di argomentazioni razionali questi filosofi speravano di eliminare la confusione , l'incomprensione e le controversie che caratterizzavano le credenze religiose. L'obbiettivo finale di questo progetto era quello di giungere ad un insieme di assunzioni, o postulati, che sarebbero stati accettati da tutti gli uomini e le donne ragionevoli, e da cui sarebbe scaturita la soluzione di ogni conflitto nelle relazioni umane.
Bisogna dire che questo progetto, ammettendo che sia possibile, non è stato mai realizzato. Allora la domanda è ; è questo che state cercando di fare? non ci sono riusciti i filosofi antichi che vivevano in un mondo dove la vita era 1000 volte più a contatto con la natura e la bellezza di oggi . Fissare dei punti cardini per costruire una spiritualità al passo con i tempi può essere un lavoro svolto individualmente con nessuna pretesa di essere collettivo. questo volevo dire.
Il matrimonio è un obiettivo posto dagli omosessuali per motivi pratici del tutto condivisibili, un istituto giuridico che favorisce relazioni affettive stabili.
Non vedo significative differenze tra relazioni omosessuali o eterosessuali dal punto di vista affettivo, amoroso, che giustifichi l'asserzione sulla "naturale instabilità affettiva omosessuale". Mi sembra invece che le dinamiche sessuali, amorose siano molto simili, analoghe.
Le teorie di Jung e Adler non sono certo fonti empiriche, statistiche.
Citazione di: baylham il 06 Luglio 2022, 00:26:05 AMIl matrimonio è un obiettivo posto dagli omosessuali per motivi pratici del tutto condivisibili, un istituto giuridico che favorisce relazioni affettive stabili.
Non vedo significative differenze tra relazioni omosessuali o eterosessuali dal punto di vista affettivo, amoroso, che giustifichi l'asserzione sulla "naturale instabilità affettiva omosessuale". Mi sembra invece che le dinamiche sessuali, amorose siano molto simili, analoghe.
Le teorie di Jung e Adler non sono certo fonti empiriche, statistiche.
Sia Jung che Adler avevano un approccio empirico. Gli attuali movimenti "gay" danno un'idea sbagliata dell'omosessualità e quindi bisogna andare oltre le apparenze suscitate da questi. Avendo capito il minimo necessario, diventa chiaro che la burocrazia dei "matrimoni omosessuali" è contro la naturale incertezza dei legami omosessuali, insomma fa da impedimento alle naturali possibilità della vita... È stata un'invenzione del moralismo.
MAURO PASTORE
Tutti i matrimoni sono una invenzione morali$tica. Fin dall'antichità. Gli omosessuali chiedono la par condicio nel connubio tra sentimento e affari. E non si può dare loro torto. In ogni caso sono liberi - ma vale pure per eterosessuali, bisessuali e varie ed eventuali propensioni sessuali - di preferire le "naturali possibilità della vita" e rinunciare al matrimonio.
Il matrimonio, monogamo o poligamo, è un istituto giuridico socialmente vantaggioso, intelligente, sia per i partecipanti che per la società. Come tutte le cose, anche questo istituto ha aspetti negativi, ma i positivi sopravanzano nell'insieme.
Se si osservano con attenzione le relazioni sessuali, amorose si capisce molto bene che l'"instabilità affettiva" è una necessità, su di essa si basa la selezione che sostiene la stabilità delle relazioni. Una volta instauratasi la "stabilità affettiva" dove finisce l'"instabilità affettiva" che ne è alla base?
Dato che le relazioni sessuali ed amorose hanno una dinamica molto simile tra eterosessuali e omosessuali, non vedo motivi di distinzione, per cui l'istituto del matrimonio va bene per entrambi e per la società in generale.
Citazione di: Ipazia il 06 Luglio 2022, 21:57:54 PMTutti i matrimoni sono una invenzione morali$tica.
Il matrimonio serve a favorire una stabilità nell'educazione della prole senza della quale non esisterebbe la civiltà.
Fin dai tempi di Romolo e Remo e su su alle famigghie mafiose mi permetti di dubitare che la famiglia abbia funzionato veramente così.
Anche la genealogia degli dei olimpici e nibelungici è eloquente sul significato della famiglia.
Non c'è un cristianesimo al passo con i tempi, ma dovrebbe esserci un cristiano che sa leggere i tempi in cui vive. Sapendo leggere vaglia, vagliando trova. Cosa trova? Adesso come allora trova il Povero. Cosa interessa al cristiano più del povero? Nulla. Cristo e il povero sono la stessa cosa. Quando trovo il povero e faccio un po' di strada assieme, cammino con Cristo. Per trovare il povero devo farmi povero in spirito anch'io e avere fame e sete di giustizia. Solo nell'incontro delle nostre povertà può esserci comunione.
Citazione di: Alexander il 08 Luglio 2022, 15:00:59 PMQuando trovo il povero e faccio un po' di strada assieme, cammino con Cristo. Per trovare il povero devo farmi povero in spirito anch'io e avere fame e sete di giustizia. Solo nell'incontro delle nostre povertà può esserci comunione.
certo anche questa è una via spirituale, San Francesco chiamava la povertà "sorella povertà" e le rendeva grazie. Poichè attraverso la povertà poteva riscoprire il vero tesoro dell uomo, lo spirito. In questo senso , San Francesco era un uomo ricco.