Passi violenti della Bibbia e messaggio evangelico

Aperto da Jacopus, 10 Aprile 2016, 19:08:12 PM

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donquixote

Citazione di: InVerno il 14 Aprile 2016, 07:52:42 AM
la sua lettura in chiave simbolica è solo una moderna interpretazione, un angolo del ring in cui i pugili religiosi sono stati spinti dalle evidenze storico-scientifiche dopo secoli in cui tutto il pantheon di pensatori cattolico-ebraici l'hanno intesa letteralmente, a giustificazione degli atti più macabri, dallo schiavismo alla culto della razza ariana. Ancora oggi soprattutto in America, soppravive un culto del creazionismo che ha del tragicomico, con musei dedicati dove Gesù cavalca i dinosauri presentati come verità storica, e dove il dibattito tra creazionismo-evoluzionismo è ancora estremamente acceso con dibattiti in sedi universitarie tra intellettuali di vario spessore. Comunque vedo con piacere che ora almeno "quelli che non possono capire" hanno anche una raffigurazione favolistica e colorata "le volpi che non arrivano all'uva", una schematizzazione che rappresenta queste persone (tra cui me, a cui si fa riferimento senza un dialogo diretto) come mosse dal risentimento dovuto alla propria bassezza, e alla loro incapacità di elevarsi all'uva. E' da questo piedistallo di autoreferenzialità che si opera compassione e misericordia sincera?

Fra le poche cose ancora sensate, peraltro sommerse da una serie interminabile di disposizioni, interpretazioni, affermazioni e spiegazioni alquanto confuse e perlomeno ambigue se non addirittura semplicemente contraddittorie che nella dottrina della Chiesa ancora sopravvivono vi è l'indicazione dei quattro livelli di interpretazione delle sacre scritture, rigorosamente considerati in ordine gerarchico: il primo e il più inferiore è quello letterale, poi quello allegorico, poi quello morale ed infine quello anagogico, che è quello superiore e più importante. Questo metodo è stato codificato svariati secoli orsono, almeno dai tempi di Dante, e rimane tuttora valido. La difficoltà nella redazione dei testi sacri sta appunto nel rendere ugualmente validi i quattro livelli di interpretazione, ma se in alcuni casi, per esprimere un insegnamento spirituale, non si possono evitare le contraddizioni ad un livello inferiore, si deve privilegiare ovviamente la correttezza dell'insegnamento profondo.
L'interpretazione esclusivamente letterale dei testi sacri è quindi dimostrazione di una progressiva degenerazione dell'intelligenza umana e non certo di un progresso, almeno per quanto riguarda le questioni spirituali. Questa degenerazione si mostra anche nelle manifestazioni che hai citato, ed è a mio avviso assai significativo il fatto che proprio nelle società più razionaliste, più materialiste e più "scientifiche" queste manifestazioni di folclore ed ignoranza insieme siano presenti più che altrove. D'altronde in ultima analisi le teorie creazioniste altro non sono che il rovescio della medaglia di quelle evoluzioniste, e derivano entrambe da una incomprensione di fondo.


Citazione di: InVerno il 14 Aprile 2016, 07:52:42 AM
Tra uno spagnolo e un italiano, non sempre è necessario che uno impari la lingua dell'altro, esiste sempre una lingua franca di riferimento attraverso la quale i due si possono incontrare a metà strada, sacrificando in un atto di umiltà la pretesa "nazionalistica" che l'altro debba imparare la lingua dell'altro perchè la propria è superiore. E' questa lingua franca è spesso la filosofia, l'amore per la conoscenza, l'amore per l'incontro, l'amore per la comunione e il confronto. Etichettare gli altri come volpi, è la fine della filosofia come atto di relazione, è la condanna per se stessi e gli altri, a vivere un monologo autoreferenziale dove gli altri sono sempre troppo stupidi per essere alla propria altezza.

La filosofia non è una lingua universale ma un metodo prettamente occidentale; Giorgio Colli, nel suo testo "La nascita della filosofia", scrive: «Platone guarda con venerazione al passato, a un mondo in cui erano esistiti davvero i "sapienti". D'altra parte la filosofia posteriore, la nostra filosofia, non è altro che una continuazione, uno sviluppo della forma letteraria introdotta da Platone; eppure quest'ultima sorge come un fenomeno di decadenza, in quanto "l'amore per la sapienza" sta più in basso della "sapienza". Amore della sapienza non significava infatti, per Platone, aspirazione a qualcosa di mai raggiunto, ma tendenza a recuperare quello che era già stato realizzato e vissuto». La filosofia dunque è un linguaggio diverso per rappresentare ciò che prima veniva rappresentato con il linguaggio del simbolo e del mito, più evocativo e meno freddamente razionale.  E l'amore per la conoscenza non c'entra punto con la relazione, il confronto, l'incontro. Un grande saggio come Agostino d'Ippona diceva giustamente "in interiore homine habitat veritas" e sul frontespizio del tempio di Delfi era scritto "conosci te stesso e conoscerai il mondo e gli dei. Lo stesso Nietzsche esalta la solitudine e il ritiro sull' "alto monte" invece che l'incontro con gli uomini come più salutare e produttivo in funzione appunto della conoscenza
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

baylham

L'esser messo in ridicolo è quello che ogni potere, ideologia teme. Chi riesce nell'impresa di ridicolizzare il potere, compreso quello religioso, compie un'azione valida, meritoria, geniale. Gli imbroglioni che ridicolizzano il re nudo della fiaba sono personaggi positivi, simpatici. L'elogio del riso fatto da Umberto Eco nel romanzo Il nome della rosa in questo senso è pienamente condivisibile.

Condividendo l'intervento del Webmaster aggiungo che la schiavitù è giustificata dai dieci comandamenti, che sono originariamente espressione di un uomo storicamente determinato: il legislatore era un maschio adulto egoista e benestante per i criteri dell'epoca.


Mi piacerebbe sulla scia dell'ammirevole panegirico di Benigni che apparisse sul servizio pubblico televisivo un comico capace di ridicolizzare i dieci comandamenti con altrettanta profondità e gaiezza. Lo stesso per i testi delle principali religioni, ateismo compreso, sarebbe indice di una società umana più gioiosa.

Freedom

Citazione di: baylham il 14 Aprile 2016, 18:27:40 PM
L'esser messo in ridicolo è quello che ogni potere, ideologia teme.
Non si stava parlando di ridicolizzare il potere o un'ideologia.
Ma le cose umane. E si sostiene il rifiuto delle idee altrui.
Citazione di: InVerno il 14 Aprile 2016, 11:23:49 AM
Eppure le umane cose progrediscono solo tramite l'atto violento della ridicolizzazione, non c'è progresso senza il rifiuto delle idee,
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

InVerno

Freedom forse ti è sfuggita la parte dove dico che non intendo legittimare la ridicolizzazione tra individui, non capisco perchè personifichi il discorso a una questione quasi di bon-ton. Da amante della satira non mi tirerei indietro davanti nemmeno a un interpretazione simile delle mie parole, ma ho specificato che penso non sia nostra responsabilità personale ridicolizzare l'altro(a patto di non essere satiri),ma un processo culturale di introspezione e riflessione culturale ineludibile.In soldoni, Darwin non ha mai inteso di studiare la natura per ridicolizzare la Genesi, eppure poi, la cultura l'ha fatto da se.

Mi trovo invece molto solidale con il post di Sariputra, al quale ho poco se non nulla da obbiettare.

La risposta di donquixote mi lascia perplesso..Perchè se vogliamo discutere del fatto che il medioevo fosse un epoca caratterizzata dal primato dell'interpretazione anagogica dei testi (o allegorica o tropica) , allora forse stiamo parlando di un universo parallelo o abbiamo studiato la storia in scuole molto diverse. Se invece ci si vuole accontentare che questo primato interpretativo sia stato teorizzato, e non ci curiamo sia poi rimasto lettera morta per secoli, o appannaggio di qualche santo, allora è tutto un altro discorso. D'altro canto nel medioevo si cantava tutti "alleluja!" come vorrebbe giona, non è bastato come esperimento? giona avrebbe voglia di riprovare.. io onestamente no, oggi nell'ateissima satanica e idolatra Europa fa scandalo un errore chirurgico, ai tempi del "primato anagocico" gli involcrui dell'anima scorrevano nei fiumi a pancia in su come pesci, in quotidiani olocausti. Ho letto anche io Santa Caterina da Siena e da Genova, Francesco di Sales, San Bernardo.. belle anime, bei pensatori, che rappresentavano una ristrettissima minoranza di primi, in una religione "per gli ultimi" che purtroppo non ci capivano niente, a quanto pare.

Freedom

Citazione di: InVerno il 14 Aprile 2016, 22:35:13 PM
Freedom forse ti è sfuggita la parte dove dico che non intendo legittimare la ridicolizzazione tra individui, non capisco perchè personifichi il discorso a una questione quasi di bon-ton.
Scusa se cito nuovamente ma tant'è.
Nessuna personalizzazione e nessuna riduzione a questioni di bon ton. Ho speso più di un post e, anche se in estrema sintesi, ho contraddetto questa tua convinzione che bisogna ridicolizzare le idee altrui. Di una o più persone è del tutto irrilevante. Di una idea o di una ideologia anche. Quello che non può passare è il principio di fondo che sottende il tuo ragionamento e che mi sembra di aver contraddetto con successo. Concludo dunque affermando che la crescita e l'arricchimento non sono conseguenti alla ridicolizzazione o al rifiuto.
Citazione di: InVerno il 14 Aprile 2016, 22:35:13 PMIn soldoni, Darwin non ha mai inteso di studiare la natura per ridicolizzare la Genesi, eppure poi, la cultura l'ha fatto da se.
Qui tenti di correggere affermando che la ridicolizzazione ed il rifiuto delle idee siano conseguenti ad un enunciato o a una scoperta. Lo dici adesso e non l'hai detto prima e certamente il concetto così espresso è più accettabile. Pur tuttavia, nel caso di specie che citi, è una tua personale idea che la Genesi sia ridicolizzata da Darwin. Forse ti riferisci a certi estremisti americani cosiddetti "creazionisti" e alla diatriba scaturita con la comunità scientifica ma quest'ultima non è la posizione ufficiale della Chiesa che è molto più articolata. Ma non è questione dibattuta nel presente thread e, se lo ritieni, se ne può aprire un ad hoc.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

giona2068

Avrei immaginato di poter leggere di tutto, ma non avrei immaginato che qualcuno /InVerno/
sarebbe arrivato a pensare che Darwin abbia, alla fine, messo in difficoltà la Sacra Bibbia nel libro della Genesi!
Chissà perché i non credenti si trovano sempre sono sulla stessa linea e credono in quello che i loro simili dicono.
Per loro la scienza prende il posto della sapienza divina. Ok alla scienza quando si sperimenta che la penicellina cura le infezioni, ma abbiamo la stessa certezza quando si blatera che l'uomo discende dalla scimmia?
In ogni caso se lui sente di essere un scimmione evoluto, buon per lui, ma non pretenda che anche altri lo siano!

InVerno è contrario all'obiezione di coscienza per i ginecologi che praticano l'aborto e giustifica l'aborto perché è lo stato che nella sua laicità  consente l'uccisione di  milioni di bambini (250.000 all'anno nel mondo). Sempre secondo Lui, addirittura i ginecologi obiettori di conoscenza andrebbero obbligati a farlo, pena il licenziamento, ma si scandalizza delle vittine del tempo del "primato anagocico".
Lascio stare la sua interpretazione dei pensieri dei santi del passato, fra l'altro chi si santifica è potente nel cuore non nei i pensieri.
Non sarebbe meglio se non si parlasse della dimensione altrui, nel nostro caso i santi, quando non abbiamo esperito ciò che loro hanno vissuto?

donquixote

Citazione di: InVerno il 14 Aprile 2016, 22:35:13 PM
La risposta di donquixote mi lascia perplesso..Perchè se vogliamo discutere del fatto che il medioevo fosse un epoca caratterizzata dal primato dell'interpretazione anagogica dei testi (o allegorica o tropica) , allora forse stiamo parlando di un universo parallelo o abbiamo studiato la storia in scuole molto diverse. Se invece ci si vuole accontentare che questo primato interpretativo sia stato teorizzato, e non ci curiamo sia poi rimasto lettera morta per secoli, o appannaggio di qualche santo, allora è tutto un altro discorso. D'altro canto nel medioevo si cantava tutti "alleluja!" come vorrebbe giona, non è bastato come esperimento? giona avrebbe voglia di riprovare.. io onestamente no, oggi nell'ateissima satanica e idolatra Europa fa scandalo un errore chirurgico, ai tempi del "primato anagocico" gli involcrui dell'anima scorrevano nei fiumi a pancia in su come pesci, in quotidiani olocausti. Ho letto anche io Santa Caterina da Siena e da Genova, Francesco di Sales, San Bernardo.. belle anime, bei pensatori, che rappresentavano una ristrettissima minoranza di primi, in una religione "per gli ultimi" che purtroppo non ci capivano niente, a quanto pare.

Io contestavo solo l'affermazione secondo la quale l'interpretazione in senso anagogico dei testi sacri fosse una pratica del tutto moderna, mentre invece è antichissima e in uso da sempre per tutti i testi di tutte le culture, e nel medioevo europeo tale interpretazione è stata anche codificata nei documenti ufficiali. Questo non significa che interpretazioni diverse fossero illegittime, ma solo di grado gerarchico inferiore. La cosa ovviamente fondamentale è saper cogliere lo "spirito" del testo per riuscire a fornire il corretto senso alle successive interpretazioni morali, allegoriche e letterali. Non mi sembra molto diverso dall'interpretazione delle leggi moderne che sono state emanate secondo un certo "spirito" (vedi Montesquieu) al quale è necessario attenersi per la loro interpretazione e conseguente applicazione, e non ad esempio cavillare su una parola ambigua o su un segno di punteggiatura per applicarle secondo il proprio comodo e non secondo l'intenzione che ne ha ispirato l'emanazione. Poi se si vuole parlare del medioevo e dei corpi che scorrevano nei fiumi a pancia in su o dell'Europa laica in cui fa scandalo un errore chirurgico si aprano appositi topic e sarò lieto di discuterne.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

Duc in altum!

** scritto da acquario 69:
Citazionee' nel momento che l'IO non si presenta più che non mi identifico più con niente e che scopro il "chi sono" ed e' a quel punto che si svela l'arcano.
Ma se ci si identifica con il niente c'è il rischio di pensare che io non sono niente, mentre io sono "qualcosa".
L'apostolo delle genti vi è giunto, e non da solo (altro problema dello scontro Ego/Dio è quello di illudersi di riuscire ad identificarsi stoicamente), in maniera semplice ed effettiva: «Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me»; l'abnegazione dell'Io per permettere allo Spirito Santo di dirigere totalmente la baracca dell'Io. Ma siamo nuovamente, e senza possibilità di poter farne ameno (secondo me), nel campo della fede, dell'Io credo in...


E' proprio nel momento che si sperimenta, per fede, che il servire è governare, che il servizio liberamente assunto in favore del prossimo è potere, che l'Io scopre il "chi sono" essendo più niente secondo i canoni e le leggi terrestri, ma diventa il Tutto, nella rigida logica del messaggio evangelico.





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**  scritto da Sariputra:
CitazioneI testi sacri dovrebbero essere semplicemente mappe per giungere al Diamante
Forse per gli altri ma non per la Bibbia.
Infatti, il Verbo si è fatto carne, sta proprio a rivelare che la scrittura e i decreti da soli, per millenni, non son serviti a niente affinché l'essere umano cambiasse attitudine.
Quindi Dio è dovuto scendere sulla terra, in carne e ossa, cioè, a dimostrare come si fa nei fatti ciò che è scritto nei testi.
Da ciò l'unicità e la specialità del messaggio evangelico che da compimento al Vecchio Testamento dei guerrafondai.
Tutti i testi sacri conducono l'individuo al cielo, al trascendente, all'eterno, a Dio, solo la Bibbia, invece, specialmente nel Nuovo Testamento indica che è Dio, l'eterno, il trascendente, il cielo, ad essere sbarcato tra noi.
La mappa non solo indica che il Diamante già, adesso, è in uno, ma che le coordinate precise sono la sequela al Cristo è e non all'Io sono.
Il Diamante non è più da cercare, visto che si è lanciato da solo tra i nostri piedi, ma da raccogliere e contemplare, da contemplare e sperimentare.


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**  scritto da baylham:
CitazioneMi piacerebbe sulla scia dell'ammirevole panegirico di Benigni che apparisse sul servizio pubblico televisivo un comico capace di ridicolizzare i dieci comandamenti con altrettanta profondità e gaiezza. Lo stesso per i testi delle principali religioni, ateismo compreso, sarebbe indice di una società umana più gioiosa.
Facile, per osservare la derisione delle 10 Parole, spegni la TV e guardati intorno per strada ...altro che comico!! :-[


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**  scritto da InVerno:
CitazioneIn soldoni, Darwin non ha mai inteso di studiare la natura per ridicolizzare la Genesi, eppure poi, la cultura l'ha fatto da se.
Infatti, per comprendere (e forse anche ridicolizzare) che la teoria dell'evoluzione libera e spontanea è fondata sulla fede nel Caso, basta un po' di cultura    ::)
Pensa l'ho capito io questo fondamento sulla fiducia che ho la licenza media ???
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Sariputra

Citazione di: Duc in altum! il 15 Aprile 2016, 10:24:04 AM** scritto da acquario 69:
Citazionee' nel momento che l'IO non si presenta più che non mi identifico più con niente e che scopro il "chi sono" ed e' a quel punto che si svela l'arcano.
Ma se ci si identifica con il niente c'è il rischio di pensare che io non sono niente, mentre io sono "qualcosa". L'apostolo delle genti vi è giunto, e non da solo (altro problema dello scontro Ego/Dio è quello di illudersi di riuscire ad identificarsi stoicamente), in maniera semplice ed effettiva: «Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me»; l'abnegazione dell'Io per permettere allo Spirito Santo di dirigere totalmente la baracca dell'Io. Ma siamo nuovamente, e senza possibilità di poter farne ameno (secondo me), nel campo della fede, dell'Io credo in... E' proprio nel momento che si sperimenta, per fede, che il servire è governare, che il servizio liberamente assunto in favore del prossimo è potere, che l'Io scopre il "chi sono" essendo più niente secondo i canoni e le leggi terrestri, ma diventa il Tutto, nella rigida logica del messaggio evangelico. --------------- ** scritto da Sariputra:
CitazioneI testi sacri dovrebbero essere semplicemente mappe per giungere al Diamante
Forse per gli altri ma non per la Bibbia. Infatti, il Verbo si è fatto carne, sta proprio a rivelare che la scrittura e i decreti da soli, per millenni, non son serviti a niente affinché l'essere umano cambiasse attitudine. Quindi Dio è dovuto scendere sulla terra, in carne e ossa, cioè, a dimostrare come si fa nei fatti ciò che è scritto nei testi. Da ciò l'unicità e la specialità del messaggio evangelico che da compimento al Vecchio Testamento dei guerrafondai. Tutti i testi sacri conducono l'individuo al cielo, al trascendente, all'eterno, a Dio, solo la Bibbia, invece, specialmente nel Nuovo Testamento indica che è Dio, l'eterno, il trascendente, il cielo, ad essere sbarcato tra noi. La mappa non solo indica che il Diamante già, adesso, è in uno, ma che le coordinate precise sono la sequela al Cristo è e non all'Io sono. Il Diamante non è più da cercare, visto che si è lanciato da solo tra i nostri piedi, ma da raccogliere e contemplare, da contemplare e sperimentare. ---------------- ** scritto da baylham:
CitazioneMi piacerebbe sulla scia dell'ammirevole panegirico di Benigni che apparisse sul servizio pubblico televisivo un comico capace di ridicolizzare i dieci comandamenti con altrettanta profondità e gaiezza. Lo stesso per i testi delle principali religioni, ateismo compreso, sarebbe indice di una società umana più gioiosa.
Facile, per osservare la derisione delle 10 Parole, spegni la TV e guardati intorno per strada ...altro che comico!! :-[ ---------------- ** scritto da InVerno:
CitazioneIn soldoni, Darwin non ha mai inteso di studiare la natura per ridicolizzare la Genesi, eppure poi, la cultura l'ha fatto da se.
Infatti, per comprendere (e forse anche ridicolizzare) che la teoria dell'evoluzione libera e spontanea è fondata sulla fede nel Caso, basta un po' di cultura ::) Pensa l'ho capito io questo fondamento sulla fiducia che ho la licenza media ???


Ma che il Dio , il Cielo, il trascendente sia "sbarcato tra noi" è ancora , per l'appunto,  un racconto scritto da un'organizzazione in un libro  che viene definito "sacro". Che il Diamante sia piombato ai nostri piedi non è di evidenza ai nostri sensi e alla nostra mente e rimane perciò un oggetto di fede BASATA proprio in quel racconto tramandatoci da altri. La domanda che ponevo è: "Ma questo Diamante, Dio,ecc. si rivela  A ME  senza la mediazione di un libro scritto da ALTRI ? Può rivelarsi a me senza che io abbia mai preso in mano e letto un qualsiasi libro sacro? Devo sottostare all'autorità spirituale di qualcuno per ottenere discernimento ? La risposta che spesso si sente è quella che l'amore, che si presenta spontaneamente nell'intimo, è la dimostrazione di questa presenza e questo è alla portata di tutti e che quindi Dio si manifesta a tutti, senza bisogno di alcun libro sacro. Ma l'amore, ammesso e non concesso che si possa ritenere sacro, è un sentimento privo di identità. L'amore non ha un nome ( di divinità o altro), non ha un'immagine, non ha una storia trascendente il mio percepirlo. E' l'autorità spirituale, il guru, il sacerdote, l'imam che gli dà un nome, lo definisce, lo pone esterno a me, nella trascendenza. Certo poi ti consiglia di vederlo "dentro di te", che "vive in te" ( se lo lasci vivere...), che ti visita se fai spazio nel tuo cuore. Ma allora ,se è in me, perchè dovrei pregarlo come se fosse esterno a me? Perchè costruire templi e altari sacrificali? Perchè alcuni si vestono di bianco, o di nero per distinguersi da altri ? ecc. E torniamo di gran carriera all'"Organizzazione del Sacro", al "Cosa ne facciamo del Diamante ?"... Questo mi appare paradossale.
Se il Diamante, il Sacro è in me, non dovrei aver bisogno di nulla, di nessun libro, di nessuna organizzazione. Dovrei solo liberarmi della melma che lo nasconde. La ricerca è proprio il lavoro di scavo nella palude. Ma quando finalmente lo pulisco ben bene avrò bisogno di dargli un Nome ? Di ricominciare a depositare sporcizia che ne offusca la Luce ?

P.s. Non è la Bibbia l'unico libro sacro in cui si narra l'incarnazione di una divinità. Nella Bhagavad Gita ( contenuta nel sesto libro del Mahabharata) si racconta l'incarnazione di Krishna e il suo insegnamento per l'umanità (III sec. a.C.) dato al suo fido auriga Arjuna. Ma ce ne sono altri (Manu,ecc.).
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

baylham

"Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti."

Questo testo è per ancora più violento, crudele ed ingiusto della schiavitù. Peccato che Benigni abbai sorvolato. 
Mettere in ridicolo questi testi è umanamente un piacere.

giona2068

Duc in Altum dice che e4 mi identifico con il niente divento, sono già, anzi già niente, ma la potenza sta proprio nella debolezza dell'io, a condizione che quando scopro questa verità scopro contemporaneamente che  lo Spirito  Santo mi stava aspettando per entrare in me e fare di me  un figlio del Signore Dio. Se scopro solo che sono niente finiscono in psichiatria.
E' vero che  abbiamo la mappa per arrivare a destinazione, ma i marinai quando consultano le carte nautiche prima fanno il punto nave, scoprono cioè dove sono. Chi vuol camminare verso il Signore Gesù occorre prima scopra chi è, cosa sta adorando, quanto ha sbagliato ecc... (ladrone di dx) ma nello stesso tempo occorre scoprire che siamo o eravamo l'immagine del Signore Dio. Purtroppo neanche questo basta perché i miei attaccamenti, piaceri carnali in particolare, che si sono incarnati in me e sono le esche si satana, in ogni caso spiriti negativi, non mi mollano. Gli attaccamenti, che sono sempre spiriti, mollano solo quando si sentono odiati/rifiutati. Nell'uomo dominato dagli attaccamenti l'odio verso il peccato è debolissimo per cui non si riesce a rinunciarvi neanche volendo. Vedi drogati.
Purtroppo quando l'uomo perde Dio perde l'amore, la pace ecc.. ma oltretutto perde  l'odio verso le cose del mondo. Per questo è scritto: Senza di me non potete fare nulla.  Chi vuol venire dietro di me deve odiare le cose del mondo, ma chi Lo ha perso dal proprio cuore non ha questo odio (biblicamente odio non sta per vendetta, omicidio suicidio ecc.., ma sta per non aprire il cuore). Se confidiamo in Lui che ci aiuterà ad odiare le cose che erroneamente amiamo, allora sì che troveremo il tesoro. Alleluja  Giona2068/Giuseppe


Quanto a Baylham, sappia che bestemmiando, pensi quello vuole e si prenda il "piacere" di bestemmiare, ma alla fine dovrà fare i conti l'onnipotente che lo ha creato. IO sto avvisando, chi ha orecchi per intendere intenda, gli altri si arrangino.

Ivo Nardi

Gentile giona2068,
se la sua intenzione è quella di fare proselitismo le ricordo che il regolamento del forum non lo consente.
Possiamo dare infinite interpretazioni a un riflesso confuso nell'acqua,
ma l'immagine che dà origine a quel riflesso è soltanto una.

acquario69

Citazione di: Duc in altum! il 15 Aprile 2016, 10:24:04 AM
** scritto da acquario 69:
Citazionee' nel momento che l'IO non si presenta più che non mi identifico più con niente e che scopro il "chi sono" ed e' a quel punto che si svela l'arcano.
Ma se ci si identifica con il niente c'è il rischio di pensare che io non sono niente, mentre io sono "qualcosa".
L'apostolo delle genti vi è giunto, e non da solo (altro problema dello scontro Ego/Dio è quello di illudersi di riuscire ad identificarsi stoicamente), in maniera semplice ed effettiva: «Non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me»; l'abnegazione dell'Io per permettere allo Spirito Santo di dirigere totalmente la baracca dell'Io. Ma siamo nuovamente, e senza possibilità di poter farne ameno (secondo me), nel campo della fede, dell'Io credo in...


E' proprio nel momento che si sperimenta, per fede, che il servire è governare, che il servizio liberamente assunto in favore del prossimo è potere, che l'Io scopre il "chi sono" essendo più ni
forse non ci crederai ma quando ho riletto quello Che ti ho scritto mi sono reso conto Che mi era sfuggito un "piccolo" particolare e Che sarebbe sicuramente riemerso,perche Oggi per poter provare a comunicare,nella speranza Che il " messaggio" arrivi a destinazione vi e' la necessita, ( Ed energie Che non sempre si ha a proprio  disposizione) di considerare piu il pelo nell'uovo Che l'uovo stesso!

...il pelo nell'uovo sono Le virgolette Che non avrei messo su quel niente...

InVerno

#58
Lasciatevi dire che il sistema di quote di questo sito è perlomeno antipatico e scomodo.. preferisco così

@Freedom - Non è che ho corretto il tiro, ho semplicemente specificato meglio per la tua comprensione ciò che intendo, ma a quanto pare sono rimasto ancora lacunoso. Fortunatamente credo di aver capito da che punto di vista l'hai male intesa, e come la stai interpretando, e ti dico che allora sono d'accordo anche io con te in buona parte.

@Donquixote - Contestalo con più veemenza, se mi è permesso chiedere. Dimostrami che la pratica (e non la teoria lettera morta) comune della religione cattolica pre-illuminista fosse di tipo figurato. A quel punto dovrò cominciare a spulciare le encicliche, le bolle papali, ma anche solo le condanne a morte per eresia, e mi annoierò a morte. Davvero ne abbiamo bisogno? Qui hai giona, un testimone sincero della concezione medievale, biteista, vede il demonio come un diavoletto che si diverte a fare gli sgambetti ai bambini puri (se battezzati ovviamente), possiede i corpi, e che ha conquistato gli spiriti di gran parte del mondo e si appresta a chissà quale epilogo escatologico a braccetto coi cavalieri dell'apocalisse. Se non è questione di cavilli e virgole comunque sono sicuro che Jacopus è pronto ad essere illuminato sul significato anagogico della frase che ha citato. Sono sicuro (chissà perchè) si trasformerà in un messaggio positivo e seguente la morale odierna, tanto è alto il livello di astrazione dalle lettere scritte potrebbe anche voler dire "smettete di fumare tabacco". Stiamo parlando di un testo scritto nell'arco (si stima) di 1500 anni, attraversato in chissà quale quantità dalla tradizione orale, e da giganteschi errori di traduzione (sbaglio o ancora nel mondo cattolico si parla di vergini?) .. e da una base del genere, avrebbe senso astrarsi fino ad un livello dove il significato letterale completamente scompare? Il buon Dio ci ha dato anche tanta ingenuità..

@Duc in Altum - Evoluzione , Caso (maiuscolo, infilato nei ragionamenti come una divinità ellenica) e terza media. Hai detto tutto da solo, sono stato molto fortunato.

Riguardo alla Genesi-Darwin, passo, so che vi sto facendo divertire un mondo (che noia senza di me :)  sareste qui a cantarvela e suonarvela) però 1 contro 4 sta diventando stancante,  vi lascio con un ultima provocazione. Forse visto il clamore che suscitò ai tempi la storia di Salman Rushdie, racconterò una storia arcinota. Spreco tempo lo stesso. Esiste questa interpretazione minoritaria del Corano secondo la quale alcuni passi, completamente incongruenti nella loro violenza con il resto del testo, fossero stati ispirati a Maometto da Satana e non da Allah. Esiste qualcuno nel mondo cattolico che ha avanzato tale tesi? Considerando la comodità dell'argomentazione, la trovo un tappabuchi perfetto, in fondo in questo caso essendo ignoti la paternità dei testi, non esiste nemmeno un accusa "personale" ad un profeta preciso.

Duc in altum!

#59
**  scritto da Sariputra:
CitazioneLa domanda che ponevo è: "Ma questo Diamante, Dio,ecc. si rivela  A ME  senza la mediazione di un libro scritto da ALTRI ? Può rivelarsi a me senza che io abbia mai preso in mano e letto un qualsiasi libro sacro? Devo sottostare all'autorità spirituale di qualcuno per ottenere discernimento ?
Sinceramente penso che si riveli a tutti, altrimenti non sarebbe il Diamante di tutti ma di una determinata e prescelta "casta", quindi intuibile e sperimentabile anche da uno yanomami o da un incolto (vedi me  :-[ ).
Cosa confermata (se può servire visto che è di parte) al n° 22 della GAUDIUM ET SPES: "...E ciò vale non solamente per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia (39). Cristo, infatti, è morto per tutti (40) e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina; perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale..."

CitazioneMa allora ,se è in me, perchè dovrei pregarlo come se fosse esterno a me?
Penso perché E' anche fuori di noi.
Ma vedi, interna od esterna, siamo già giunti alla preghiera, mezzo col quale si riconosce il nostro limite e l'inevitabile indispensabilità del trascendente, per raggiungere o ricevere la pace vera e l'allegria autentica. E per pregare c'è bisogno di fede.

CitazioneSe il Diamante, il Sacro è in me, non dovrei aver bisogno di nulla, di nessun libro, di nessuna organizzazione. Dovrei solo liberarmi della melma che lo nasconde. La ricerca è proprio il lavoro di scavo nella palude. Ma quando finalmente lo pulisco ben bene avrò bisogno di dargli un Nome ? Di ricominciare a depositare sporcizia che ne offusca la Luce ?
Concordo pienamente, ma come si fa a liberarsi della melma?!?! :-\
Ecco che siamo nuovamente a dover scegliere personalmente una Fede, sia anche quella, più che rispettabile, che sostiene di non dover liberarsi da un bel niente, sia quella che pensa di essere Mastro Lindo.  :o

L'oggetto di fede è obbligatorio, ma solo uno sarà vero, questa è la triste o meravigliosa realtà.


CitazioneP.s. Non è la Bibbia l'unico libro sacro in cui si narra l'incarnazione di una divinità. Nella Bhagavad Gita ( contenuta nel sesto libro del Mahabharata) si racconta l'incarnazione di Krishna e il suo insegnamento per l'umanità (III sec. a.C.) dato al suo fido auriga Arjuna. Ma ce ne sono altri (Manu,ecc.).
Grazie, non lo sapevo, sto leggendo adesso in Internet che addirittura c'è la "teoria" che Krishna era il padre di Abramo (Brahma). Come vedi è impossibile uscire dal costrutto dela Fede.


[al Webmaster: che fine hanno fatto le faccine che si abbracciavano?]

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**  scritto da acquario 69:
Citazioneforse non ci crederai ma quando ho riletto quello Che ti ho scritto mi sono reso conto Che mi era sfuggito un "piccolo" particolare e Che sarebbe sicuramente riemerso,perche Oggi per poter provare a comunicare,nella speranza Che il " messaggio" arrivi a destinazione vi e' la necessita, ( Ed energie Che non sempre si ha a proprio  disposizione) di considerare piu il pelo nell'uovo Che l'uovo stesso!

...il pelo nell'uovo sono Le virgolette Che non avrei messo su quel niente...
Non è una battuta: non capisco cosa intendi con questa tua riflessione.





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**  scritto da InVerno:
CitazioneEvoluzione , Caso (maiuscolo, infilato nei ragionamenti come una divinità ellenica) e terza media. Hai detto tutto da solo, sono stato molto fortunato.
Almeno io lo infilo nei ragionamenti, auspicando la riflessione critica costruttiva, c'è chi lo da per scontato e pensa d'essere nato per fortuna o per Caso. Quindi convalidando il pregiudizio: "...non è colpa mia se sono nato fortunato, è lui ad essere nato sfortunato..."
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

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