Oggi, qui da noi...

Aperto da Sariputra, 21 Aprile 2016, 23:12:56 PM

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cvc

Citazione di: Sariputra il 26 Aprile 2016, 10:44:39 AM



Un testo fondamentale del buddhismo antico , il Milindapanha, riporta proprio il famoso dialogo tra un monaco di nome Nagasena e il re Milinda, vissuto nel II sec. a.C.,identificato con Menandro che regnò intorno al 155-130 a.C. a Sagala.[font='Times New Roman', Times, serif]Le domande del re appaiono motivate da un sincero desiderio di conoscere il punto di vista buddhista sulle principali questioni filosofiche, relative alla natura dell'essere, del kamma, del Nibbana, delle virtù che devono essere sviluppate, ecc. E' uno dei testi più moderni a livello stilistico della letteratura antica buddhista. Ma le influenze della cultura greca sono riscontrabili soprattutto nell'architettura e nell'arte indiana antica , soprattutto nella regione del Gandhara. C'è un testo molto interessante di Rossana Delmastro "I contatti tra India e mondo classico" che si trova sul web (www.latinovivo.com).[/font]
[font='Times New Roman', Times, serif]La saggezza antica incarnava una felicità e una gioia data dall' esser liberi dalle cose del mondo. Concetto ribaltato nell'uomo attuale che invece persegue la felicità e la gioia proprio nel possesso delle cose del mondo e nel possesso delle persone. Pertanto il pre-giudizio appare come un giudizio sull'appetibilità delle cose con cui veniamo a contatto, se appaiono in grado di dare gioia e felicità se ce ne impossessiamo (fisicamente e mentalmente). Poi, una volta ritenute in nostro possesso, avviene la famosa catalogazione e l'importanza nel catalogo personale è data dalla maggiore o minore gioia che riteniamo ci diano.[/font]
[font='Times New Roman', Times, serif]Anche osservando la Natura, per tornare in tema col topic, pre-giudichiamo in base all'aspettativa di felicità che pensiamo ci possa dare. E allora...tutti al mare d'estate e tutti  a sciare d'inverno.[/font]
[font='Times New Roman', Times, serif]Ma quanti la osservano veramente?...[/font]
E' la questione fra essere e avere. L'avere tende a farla da padrone perché l'istinto di sopravvivenza è forte. Però mette in luce anche gli aspetti più egoistici dell'uomo che concentrandosi sul possesso diventa un po' come l'animale che marca il suo territorio. Visto che nati per viver come bestie non siamo, dovremmo concentrarci più sulla nostra vita morale e spirituale. Il che secondo me non significa assoluto ascetismo e disprezzo dei beni materiali, ma semplice consapevolezza di goderne sapendo di potersene separare da un momento all'altro. Che detto così sembra facile, in pratica poi...
Sui legami fra filosofia greca ed orientale trovo molto suggestiva l'immagine di Pirrone che, al seguito del grande Alessandro, osservò in India un gimnosofista darsi fuoco rimanendo impassibile, senza emettere un lamento. Da qui ebbe l'ispirazione per fondare lo scetticismo, la sospensione del giudizio. Ciò che ci fa soffrire non è il dolore in sé, ma il nostro giudizio riguardo alla tal cosa. 
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

acquario69

l'etimologia della parola ascesi e' esercizio,allenamento
e questo significato ha poi assunto connotazioni negative e pregiudiziali col cristianesimo,come sinonimo di sacrificio legato alla mortificazione e rinuncia del mondo

assolutamente nulla di tutto questo!

se si riporta al suo autentico significato e valore,l'ascesi non ha nulla di così straordinario,come se fosse qualcosa fuori dal mondo (questo e' il pregiudizio di prima) ma un più semplice approccio anche quotidiano e delle cose più semplici,ed e' infatti un concentrarsi sulle cose essenziali,tralasciando cio che al contrario non ci rende liberi

cvc

Citazione di: acquario69 il 27 Aprile 2016, 09:29:25 AMl'etimologia della parola ascesi e' esercizio,allenamento
e questo significato ha poi assunto connotazioni negative e pregiudiziali col cristianesimo,come sinonimo di sacrificio legato alla mortificazione e rinuncia del mondo

assolutamente nulla di tutto questo!

se si riporta al suo autentico significato e valore,l'ascesi non ha nulla di così straordinario,come se fosse qualcosa fuori dal mondo (questo e' il pregiudizio di prima) ma un più semplice approccio anche quotidiano e delle cose più semplici,ed e' infatti un concentrarsi sulle cose essenziali,tralasciando cio che al contrario non ci rende liberi
Quoto in pieno questa tua precisazione, l'ostentata ascesi del cristianesimo è stata più probabilmente un mezzo per conquistare l'egemonia da parte delle varie correnti interne al movimento. Il male non è nelle cose ma nei nostri giudizi riguardo alle cose. Viene da dentro, non da fuori. E questo lo disse anche Gesù, non è male ciò che entra nell'uomo ma ciò che esce dall'uomo.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Sariputra

Citazione di: acquario69 il 27 Aprile 2016, 09:29:25 AMl'etimologia della parola ascesi e' esercizio,allenamento e questo significato ha poi assunto connotazioni negative e pregiudiziali col cristianesimo,come sinonimo di sacrificio legato alla mortificazione e rinuncia del mondo assolutamente nulla di tutto questo! se si riporta al suo autentico significato e valore,l'ascesi non ha nulla di così straordinario,come se fosse qualcosa fuori dal mondo (questo e' il pregiudizio di prima) ma un più semplice approccio anche quotidiano e delle cose più semplici,ed e' infatti un concentrarsi sulle cose essenziali,tralasciando cio che al contrario non ci rende liberi

Quoto anch'io in toto questa tua precisazione sul vero significato dell'ascesi, come disciplina, allenamento a "stare mentalmente presenti alle cose". Quindi essenzialmente un esercizio di libertà dalla schiavitù delle cose stesse.
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Duc in altum!

**  scritto da cvc:
CitazioneSui legami fra filosofia greca ed orientale trovo molto suggestiva l'immagine di Pirrone che, al seguito del grande Alessandro, osservò in India un gimnosofista darsi fuoco rimanendo impassibile, senza emettere un lamento. Da qui ebbe l'ispirazione per fondare lo scetticismo, la sospensione del giudizio. Ciò che ci fa soffrire non è il dolore in sé, ma il nostro giudizio riguardo alla tal cosa.

Penso, secondo me, che non esista, a meno che uno non decida di auto-ingannarsi, la sospensione del giudizio. Perché se fosse possibile sarebbe come sedersi a bere un caffè con Dio al bar.

Se all'uomo fosse stato consegnato, metafisicamente, la facoltà di sospendere il giudizio, ossia di fermare la personale decisione su qualcosa o qualcuno in particolare, automaticamente esisterebbe, sempre metafisicamente, la sospensione, la rimozione dall'essere giudicato a sua volta per il giudizio espresso.
Quindi la probabilità dell'esistenza del noumeno (che io definisco lo Spirito Santo) sarebbe zero: 0.

Inoltre, e non per fare polemica, ma solo per esprimere la mia opinione, una persona che si dà fuoco senza emettere un lamento potrebbe anche non aver sospeso il giudizio, ma averlo perso completamente, più o meno come un kamikaze militare o terrorista.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Sariputra

Citazione di: Duc in altum! il 27 Aprile 2016, 11:34:08 AM** scritto da cvc:
CitazioneSui legami fra filosofia greca ed orientale trovo molto suggestiva l'immagine di Pirrone che, al seguito del grande Alessandro, osservò in India un gimnosofista darsi fuoco rimanendo impassibile, senza emettere un lamento. Da qui ebbe l'ispirazione per fondare lo scetticismo, la sospensione del giudizio. Ciò che ci fa soffrire non è il dolore in sé, ma il nostro giudizio riguardo alla tal cosa.
Penso, secondo me, che non esista, a meno che uno non decida di auto-ingannarsi, la sospensione del giudizio. Perché se fosse possibile sarebbe come sedersi a bere un caffè con Dio al bar. Se all'uomo fosse stato consegnato, metafisicamente, la facoltà di sospendere il giudizio, ossia di fermare la personale decisione su qualcosa o qualcuno in particolare, automaticamente esisterebbe, sempre metafisicamente, la sospensione, la rimozione dall'essere giudicato a sua volta per il giudizio espresso. Quindi la probabilità dell'esistenza del noumeno (che io definisco lo Spirito Santo) sarebbe zero: 0. Inoltre, e non per fare polemica, ma solo per esprimere la mia opinione, una persona che si dà fuoco senza emettere un lamento potrebbe anche non aver sospeso il giudizio, ma averlo perso completamente, più o meno come un kamikaze militare o terrorista.


Nel caso dell'osservazione dello spettacolo della Natura cosa diresti Duc...è buona o è cattiva? O non è né buona né cattiva? Non sospenderesti il giudizio ?...
Non sto parlando di un giudzio che parte da una fede. Un giudizio così come ti viene...a sensazione...su quello che hai potuto osservare nella tua vita. Che effetto ti fa questa Natura?...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

cvc

Citazione di: Duc in altum! il 27 Aprile 2016, 11:34:08 AM

Penso, secondo me, che non esista, a meno che uno non decida di auto-ingannarsi, la sospensione del giudizio. Perché se fosse possibile sarebbe come sedersi a bere un caffè con Dio al bar.

Se all'uomo fosse stato consegnato, metafisicamente, la facoltà di sospendere il giudizio, ossia di fermare la personale decisione su qualcosa o qualcuno in particolare, automaticamente esisterebbe, sempre metafisicamente, la sospensione, la rimozione dall'essere giudicato a sua volta per il giudizio espresso.
Quindi la probabilità dell'esistenza del noumeno (che io definisco lo Spirito Santo) sarebbe zero: 0.

Inoltre, e non per fare polemica, ma solo per esprimere la mia opinione, una persona che si dà fuoco senza emettere un lamento potrebbe anche non aver sospeso il giudizio, ma averlo perso completamente, più o meno come un kamikaze militare o terrorista.
Io penso esattamente il contrario, ad auto ingannare sono i pregiudizi, non la sospensione del giudizio, che è possibilissima e rappresenta un atto di umiltà: sapere di non sapere. Anche bere un caffè con Dio al bar è in un certo senso possibile. Primo, perché Dio è ovunque. Secondo, uno può benissimo pensare a Dio mentre beve il caffè al bar, quindi in un certo senso sta bevendo un caffè con Dio al bar. Ancor di meno sono d'accordo con la tua opinione che il kamikaze avrebbe sospeso il giudizio, è esattamente il contrario. E' proprio il suo giudizio profondo e radicato di odio (verso di noi) a spingerlo a suicidarsi pur di sterminare quanti più infedeli possibile.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Duc in altum!

**  scritto da Sariputra:
CitazioneNel caso dell'osservazione dello spettacolo della Natura cosa diresti Duc...è buona o è cattiva? O non è né buona né cattiva? Non sospenderesti il giudizio ?...
Non sto parlando di un giudzio che parte da una fede. Un giudizio così come ti viene...a sensazione...su quello che hai potuto osservare nella tua vita. Che effetto ti fa questa Natura?...

Perché dovrei sospendere il giudizio sulla Natura?  :o    ...per me è meraviglioso lo spettacolo della Natura, mi fa un effetto di sentirmi  sempre più consapevole che la mia speranza è certa...  ;)




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**  scritto da cvc:

CitazioneIo penso esattamente il contrario, ad auto ingannare sono i pregiudizi, non la sospensione del giudizio,

I pregiudizi, forse, ma non il giudizio; quello non solo non si può sospendere (giacché diventerebbe già in esso un auto-giudizio), ma è inevitabile nei propri confronti.
Senza contare che io non parlo di pregiudizi ma di giudizio.
CitazioneAncor di meno sono d'accordo con la tua opinione che il kamikaze avrebbe sospeso il giudizio, è esattamente il contrario

Ma io non ho detto che il kamikaze (o un gimnosofista) ha sospeso il giudizio, ma che l'ha perso completamente, che è diventato pazzo da legare, non è più in grado di giudicare, così come quando si rinchiude, purtroppo, qualcuno nel manicomio.


CitazioneE' proprio il suo giudizio profondo e radicato di odio (verso di noi) a spingerlo a suicidarsi pur di sterminare quanti più infedeli possibile.


...come volevasi dimostrare !!  :-[
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

cvc

Citazione di: Duc in altum! il 29 Aprile 2016, 20:15:32 PM**  scritto da Sariputra:
CitazioneNel caso dell'osservazione dello spettacolo della Natura cosa diresti Duc...è buona o è cattiva? O non è né buona né cattiva? Non sospenderesti il giudizio ?...
Non sto parlando di un giudzio che parte da una fede. Un giudizio così come ti viene...a sensazione...su quello che hai potuto osservare nella tua vita. Che effetto ti fa questa Natura?...

Perché dovrei sospendere il giudizio sulla Natura?  :o    ...per me è meraviglioso lo spettacolo della Natura, mi fa un effetto di sentirmi  sempre più consapevole che la mia speranza è certa...  ;)




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**  scritto da cvc:

CitazioneIo penso esattamente il contrario, ad auto ingannare sono i pregiudizi, non la sospensione del giudizio,

I pregiudizi, forse, ma non il giudizio; quello non solo non si può sospendere (giacché diventerebbe già in esso un auto-giudizio), ma è inevitabile nei propri confronti.
Senza contare che io non parlo di pregiudizi ma di giudizio.
CitazioneAncor di meno sono d'accordo con la tua opinione che il kamikaze avrebbe sospeso il giudizio, è esattamente il contrario

Ma io non ho detto che il kamikaze (o un gimnosofista) ha sospeso il giudizio, ma che l'ha perso completamente, che è diventato pazzo da legare, non è più in grado di giudicare, così come quando si rinchiude, purtroppo, qualcuno nel manicomio.


CitazioneE' proprio il suo giudizio profondo e radicato di odio (verso di noi) a spingerlo a suicidarsi pur di sterminare quanti più infedeli possibile.


...come volevasi dimostrare !!  :-[
Ma i giudizi sono viziati dai pregiudizi. Se poi uno vuole auto convincersi della incontrovertibilità dei propri giudizi, questo è certamente possibilissimo. Secondo me sulle cose che non si possono conoscere come Dio o cosa c'è dopo la morte, la sospensione del giudizio è l'opzione migliore.  Sempre meglio che dire' Dio ha detto questo', 'Dio ha detto quello'. Ma che ne sappiamo noi?!?!
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Duc in altum!

**  scritto da cvc:
CitazioneMa i giudizi sono viziati dai pregiudizi.

Anche dall'onestà intellettuale e dall'esperienza trascendentale.

CitazioneSecondo me sulle cose che non si possono conoscere come Dio o cosa c'è dopo la morte, la sospensione del giudizio è l'opzione migliore.

Hai appena espresso un giudizio, e secondo me neanche viziato dai tuoi pregiudizi, ma sì dalle tue esperienze spirituali.
A dimostrazione che è impossibile sospendere il giudizio, forse, pensandoci bene, rimandarlo un po' (Morte permettendo, anche se poi quel rinvio diventerebbe, casomai giungesse l'attimo finale, il nostro verdetto giudicabile, se per caso Dio e una vita post-mortem risulterebbero essere la verità che libera).
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
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(Benedetto XVI)

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