Natura inferiore e natura superiore

Aperto da myfriend, 01 Maggio 2017, 17:01:34 PM

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myfriend

Il nostro cervello è costituito da 3 strati:



Il cervello rettiliano risale a 200 milioni di anni fa.
Il cervello paleo-mammifero risale a 120 milioni di anni fa.
Il cervello neo-mammifero risale a 5 milioni di anni fa.

Questa immagine sintetizza le funzioni dei tre cervelli:




Il cervello rettiliano e il cervello paleomammifero sono la nostra "natura inferiore" e la nostra "mente inferiore".
Il cervello neomammifero è la nostra "natura superiore" e la nostra "mente superiore".
I termini "natura inferiore" e "natura superiore" derivano dalla posizione degli strati nel cervello. Gli strati inferiori e lo strato superiore.

Nella nostra "natura inferiore" c'è il rettile da cui discendiamo, c'è il leone (predatore) e la gazzella (preda) da cui disendiamo. Ovviamente il leone e la gazzella non sono nostri antenati. Con il termine "leone" e ""gazzella" si intendono i comportamenti (e i pensieri) del "predatore" che c'è in noi e i comportamenti (e i pensieri) della "preda" che c'è in noi. Leone e gazzella, infatti, discendono entrambi dal nostro antenato comune, il primo mammifero, che era una specie di topo. In esso erano presenti sia la natura (comportamenti e pensieri) del predatore sia la natura (comportamenti e pensieri) della preda, che poi, nell'evoluzione, si sono differenziati e specializzati in quelli che oggi sono il leone-lupo e la gazzella-pecora.

Dalla nostra "natura inferiore" nasce ciò che noi chiamaiamo "male". E cioè: egoismo, aggressivita, individualismo, violenza, superbia, codardia, paura. Comprendiamo, con questi termini, sia le emozioni che i pensieri che da esse derivano. I pensieri che derivano dalla nostra "natura inferiore" sono quella che definisco "mente inferiore".
Dalla nostra "natura superiore" nasce ciò che noi chiamiamo "bene". E cioè: creatività, compassione. Comprendiamo, con questi termini, sia le emozioni che i pensieri che da esse derivano. I pensieri che derivano dalla nostra "natura superiore" costituiscono quella che definisco "mente superiore".

Quello che noi chiamiamo "male", in realtà, non è "male".
Sono emozioni, pensieri, sensazioni della nostra "natura inferiore" o "mente inferiore" che sono serviti agli animali per sopravvivere in ambienti ostili (giungle e savane) per centinaia di milioni di anni. E servirebbero anche a noi se, per caso, ci ritrovassimo sperduti nella giungla.
Il punto è proprio questo: non siamo più sperduti nella giungla.
Tuttavia, continuare a vivere solo con la nostra "natura inferiore" riproduce la "legge della giungla" anche se viviamo in comode città e in comodi appartamenti.
La nostra "natura inferiore" ce l'abbiamo "gratis" poichè è radicata in noi grazie a 200 milioni di anni di evoluzione.
La nostra "natura superiore" c'è da poco tempo e quindi va coltivata e incoraggiata.

Il "cammino di crescita spirituale" consiste proprio nel coltivare e sviluppare la nostra "natura superiore", facendo in modo che i nostri comportamenti scaturiscano dalla nostra "mente suiperiore" e non solo dalla nostra "mente inferiore".
Il cervello è un muscolo e va esercitato.
Se non esercitiamo la nostra natura superiore ciò che prende il sopravvento sarà sempre la nostra natura inferiore.

Il male viene da satana?
Satana non esiste. Satana è una semplice rappresentazione umana del "male", fatta da chi ignora che il "male" è dentro ciascuno di noi, risiede nel nostro cervello, ed è il risultato di centinaia di milioni di anni di evoluzione. E in realtà il "male" non è "male", ma sono i comportamenti e i pensieri che noi abbiamo ereditato dalla evoluzione.
Il problema nasce quando noi ignoriamo che oltre a una natura inferiore abbiamo anche una natura superiore. E che lo scopo dell'homo sapiens è coltivare e sviluppare la nostra natura superiore per illuminare e trascendere la nostra natura inferiore.
E, quindi, partecipare al processo "creativo" con la "compassione".
Questa è la "consapevolezza". E si ottiene solo attraverso un percorso di "crescita spirituale".

Le "fedi" nascono dalla nostra natura inferiore e dalla nostra mente inferiore. Ed è per questo che le fedi, tutte le fedi, sono un ostacolo al processo di crescita spirituale. Compreso le fedi inculcate dalle religioni istituzionalizzate.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Fharenight

Myfriend dice: "Dalla nostra "natura inferiore" nasce ciò che noi chiamaiamo "male". E cioè: egoismo, aggressività, individualismo, violenza, superbia, codardia, paura. Comprendiamo, con questi termini, sia le emozioni che i pensieri che da esse derivano. I pensieri che derivano dalla nostra "natura inferiore" sono quella che definisco "mente inferiore".
Dalla nostra "natura superiore" nasce ciò che noi chiamiamo "bene". E cioè: creatività, compassione. Comprendiamo, con questi termini, sia le emozioni che i pensieri che da esse derivano. I pensieri che derivano dalla nostra "natura superiore" costituiscono quella che definisco "mente superiore".


La nostra "natura superiore" c'è da poco tempo e quindi va coltivata e incoraggiata.

Il "cammino di crescita spirituale" consiste proprio nel coltivare e sviluppare la nostra "natura superiore", facendo in modo che i nostri comportamenti scaturiscano dalla nostra "mente superiore" e non solo dalla nostra "mente inferiore".
Il cervello è un muscolo e va esercitato.
Se non esercitiamo la nostra natura superiore ciò che prende il sopravvento sarà sempre la nostra natura inferiore.

Il problema nasce quando noi ignoriamo che oltre a una natura inferiore abbiamo anche una natura superiore. E che lo scopo dell'homo sapiens è coltivare e sviluppare la nostra natura superiore per illuminare e trascendere la nostra natura inferiore.
E, quindi, partecipare al processo "creativo" con la "compassione".
Questa è la "consapevolezza". E si ottiene sono attraverso un percorso di "crescita spirituale".



Compassione... amore... koinonia...: ci vedo molto di Cristianesimo qui; a parte san Paolo...  :)

poi Vabbè, sono in parte d'accordo con questo:

"Le "fedi" nascono dalla nostra natura inferiore e dalla nostra mente inferiore. Ed è per questo che le fedi, tutte le fedi, sono un ostacolo al processo di crescita spirituale. Compreso le fedi inculcate dalle religioni istituzionalizzate."

Direi innanzitutto dalle religioni (istituzionalizzate o meno) che rimangono ancorate al monolitico "libro sacro" e che non crescono anch'esse secondo la "natura superiore".

myfriend

#2
@Fharenight

Compassione... amore... koinonia...: ci vedo molto di Cristianesimo qui; a parte san Paolo...

Infatti. Ritengo che la missione di Gesù sia stata e sia ancora importantissima e spiegherò perchè.
Ma ritengo anche che la visione e l'interpretazione che Paolo ha dato della missione di Gesù sia totalmente sbagliata. Il "libro sacro" è un testo scritto da uomini. Pieno di errori e falsi.
La missione di Gesù non c'entra nulla col peccato, satana, con la risurrezione dei morti, con la fine del mondo e il giudizio universale. Questi sono tutti concetti di Paolo e sono sbagliati. Sono sbagliati perchè niente di quello che Paolo aveva predetto si è verificato.
Paolo era un uomo. E ha interpretato la missione di Gesù da uomo del I secolo con le idee che c'erano nel I secolo.

Il vero scopo della missione di Gesù era quello di dare una svolta evolutiva all'umanità.
E infatti, a seguito della missione di Gesù e proprio grazie alla sua missione, l'umanità ha fatto un balzo evolutivo:
- nel giro di 400 anni è crollato l'impero romano
- è finito il politeismo che c'era da migliaia di anni
- si è diffuso il monoteismo
- sono nate le università, gli ospedali
- c'è stato il rinascimento
- abbiamo superato la schiavitù
- ci sono stati l'illuminismo e la rivoluzione francese
- è nata la scienza e la medicina
- la rivoluzione americana e la rivoluzione industriale
- la democrazia
- i viaggi spaziali

Non è un caso che tutto questo sia nato in occidente.
Tutto questo è il risultato della spinta evolutiva portata dalla missione di Gesù e grazie all'insegnamento di Gesù.
Chi dice che tutto questo sarebbe avvenuto comunque fa un errore clamoroso e non conosce come si sviluppa la storia. Qualunque storico, infatti, sa benissimo che la storia si sviluppa su una certa strada proprio perchè sono avvenute delle cose e non ne sono avvenute altre.

La missione di Gesù, quindi, va inquadrata in un'ottica evolutiva.
Questo è il vero senso della sua missione e lo possiamo dedurre proprio guardando la storia così come si è sviluppata dopo il I secolo.
Tutto l'universo si muove e si spiega in un'ottica "evolutiva".
E non esiste nessun elemento per ritenere che la missione di Gesù esca da questo "metodo" che è il metodo utilizzato dalla "Coscienza cosmica".

Per comprendere questo concetto è sufficiente pensare alla prima scimmia che decise di scendere dagli alberi e diede il via alla svolta evolutiva che ha portato all'homo sapiens.
Possiamo dire che Gesù ha svolto la stessa funzione che svolse la prima scimmia che decise di scendere dagli alberi e con quel gesto cambiò per sempre il corso dell'evoluzione. Con quel gesto, la prima scimmia, indicò alle altre scimmie un nuovo modo di essere e di comportarsi.
Gesù ha indotto l'umanità a percepire e usare la sua natura superiore o mente superiore.
Gesù ci ha detto: "Sveglia! Avete anche una natura e una mente superiore!"
Sono passati appena 2000 anni dalla missione di Gesù....e l'evoluzione si misura in centinaia di migliaia di anni, o in milioni di anni.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

anthonyi

Nella rappresentazione della natura umana si fa spesso l'errore di applicare la semplificazione dicotomica del contrasto razionalità- non razionalità.
Questa semplificazione spinge a confondere i concetti di istinto e di emozionalità che sono il prodotto di strutture differenti.
Myfriend, tu correttamente descrivi la presenza di tre cervelli: Amigdala, sistema limbico, corteccia. Poi però il bisogno di sintetizzare nella dicotomia superiore-inferiore fai un po' di associazioni improprie. Chi ha ucciso Falcone e la sua scorta era perfettamente razionale, magari il suo comportamento non denotava tensioni affettive nei confronti dei giudici ma questo non riguarda la razionalità bensì i sentimenti.
D'altra parte qualsiasi mamma si prende cura del suo bambino per effetto dell'istinto materno. A volte poi, per valutazioni razionali, qualche mamma decide di uccidere il suo bambino prima che nasca dominando il suo istinto materno.
Poi mi sembra che tu associ le fedi ai meccanismi istintivi, solo che le fedi sono legate a quei meccanismi astrattivi ed affettivi che, nella società umana, producono le civiltà, i sistemi istituzionali, le ideologie politiche (Tutte, da quella democratica e liberale, al Nazismo).
Sono solo dei piccoli esempi per dirti che le cose sono molto più complicate

myfriend

#4
@anthonyi

Chi ha ucciso Falcone e la sua scorta era perfettamente razionale, magari il suo comportamento non denotava tensioni affettive nei confronti dei giudici ma questo non riguarda la razionalità bensì i sentimenti.

No Anthonyi, non faccio nessuna confusione.
Negli animali le pulsioni che vengono dalla loro natura inferiore (hanno solo quella) si tramutano in comportamenti istintivi.
Nell'homo, invecee, le pulsioni che vengono dalla natura inferiore (egoismo, violenza, sopraffazione, omicidio) si tramutano in "pensieri razionali". Chi ha ucciso Falcone lo ha fatto in modo assolutamente razionale. Ma la razionalità degli assassini nasceva a partire dalle pulsioni che si trovano nella natura inferiore.
Infatti, nell'homo i pensieri nascono nella neo-corteccia, ma i pensieri "razionalizzano" pulsioni ed emozioni che nascono dalla natura inferiore (e questi pensieri io li chiamo "mente inferiore" perchè razionalizzano pulsioni che nascono nella natura inferiore) o pulsioni ed emozioni che nascono dalla natura superiore, dove stanno la compassione e la creatività (e questi pensieri io li chiamo "mente superiore" perchè razionalizzano pulsioni che nascono dalla natura superiore).

Negli animali non c'è "compassione". Quando hanno fame uccidono. Negli animali c'è solo istinto (individuale e di specie).
L'homo invece ha la "compassione" che unità alla "creatività" (che - insieme alla razionalità - costituiscono la natura superiore presente esclusivamente nell'homo) consente all'homo di creare gli ospedali per animali feriti dove vengono curate le tartarughe o i delfini (per fare un esempio).

Poi mi sembra che tu associ le fedi ai meccanismi istintivi,

Non è così. La fede è un processo razionale (un insieme di pensieri) che però nasce dalla natura inferiore. E, più precisamente, la fede delle religioni istituzionalizzate nasce dalla pulsione della natura inferiore di appartenere a un "branco" e di "identificarsi" con esso (una chiesa, un gruppo, un partito etc etc). Negli animali questa pulsione d appartenenre a un branco e identificarsi con esso si traduce unicamente in comportamento istintivo. Nell'homo, invece, questa pulsione diventa pensiero razionale cioè "fede".

Noi possiamo usare la "mente superiore", cioè i pensieri che nascono dalla nostra natura superiore che razionalizzano le pulsioni della nostra natura superiore, o la "mente inferiore", cioè i pensieri che nascono dalla nostra natura inferiore che razionalizzano le pulsioni della nostra natura inferiore.
L'assassinio di Falcone è un pensiero razionale che nasce da una "fede". E questa fede è espressione della "mente inferiore" perchè razionalizza pulsioni che nascono dalla natura inferiore.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

acquario69

Citazione di: myfriend il 03 Maggio 2017, 18:10:19 PM
Negli animali le pulsioni che vengono dalla loro natura inferiore (hanno solo quella) si tramutano in comportamenti istintivi.

Non so fino a che punto sia vera la tua affermazione sopra.

personalmente non credo che gli animali abbiano solo istinto...ci sono casi che secondo me dimostrano pure qualcosa di diverso.

cosa pensare ad esempio di un cane che piange appostato nella tomba del suo padrone ...e' solo istinto "inferiore" ?

anthonyi

Citazione di: myfriend il 03 Maggio 2017, 18:10:19 PM
@anthonyi

Chi ha ucciso Falcone e la sua scorta era perfettamente razionale, magari il suo comportamento non denotava tensioni affettive nei confronti dei giudici ma questo non riguarda la razionalità bensì i sentimenti.

No Anthonyi, non faccio nessuna confusione.
Negli animali le pulsioni che vengono dalla loro natura inferiore (hanno solo quella) si tramutano in comportamenti istintivi.
Nell'homo, invecee, le pulsioni che vengono dalla natura inferiore (egoismo, violenza, sopraffazione, omicidio) si tramutano in "pensieri razionali". Chi ha ucciso Falcone lo ha fatto in modo assolutamente razionale. Ma la razionalità degli assassini nasceva a partire dalle pulsioni che si trovano nella natura inferiore.
Infatti, nell'homo i pensieri nascono nella neo-corteccia, ma i pensieri "razionalizzano" pulsioni ed emozioni che nascono dalla natura inferiore (e questi pensieri io li chiamo "mente inferiore" perchè razionalizzano pulsioni che nascono nella natura inferiore) o pulsioni ed emozioni che nascono dalla natura superiore, dove stanno la compassione e la creatività (e questi pensieri io li chiamo "mente superiore" perchè razionalizzano pulsioni che nascono dalla natura superiore).

Negli animali non c'è "compassione". Quando hanno fame uccidono. Negli animali c'è solo istinto (individuale e di specie).
L'homo invece ha la "compassione" che unità alla "creatività" (che - insieme alla razionalità - costituiscono la natura superiore presente esclusivamente nell'homo) consente all'homo di creare gli ospedali per animali feriti dove vengono curate le tartarughe o i delfini (per fare un esempio).

Poi mi sembra che tu associ le fedi ai meccanismi istintivi,

Non è così. La fede è un processo razionale (un insieme di pensieri) che però nasce dalla natura inferiore. E, più precisamente, la fede delle religioni istituzionalizzate nasce dalla pulsione della natura inferiore di appartenere a un "branco" e di "identificarsi" con esso (una chiesa, un gruppo, un partito etc etc). Negli animali questa pulsione d appartenenre a un branco e identificarsi con esso si traduce unicamente in comportamento istintivo. Nell'homo, invece, questa pulsione diventa pensiero razionale cioè "fede".

Noi possiamo usare la "mente superiore", cioè i pensieri che nascono dalla nostra natura superiore che razionalizzano le pulsioni della nostra natura superiore, o la "mente inferiore", cioè i pensieri che nascono dalla nostra natura inferiore che razionalizzano le pulsioni della nostra natura inferiore.
L'assassinio di Falcone è un pensiero razionale che nasce da una "fede". E questa fede è espressione della "mente inferiore" perchè razionalizza pulsioni che nascono dalla natura inferiore.

Quello che io contestavo era la semplificazione dell'associazione superiore/inferiore, bene/male. Tu nella tua risposta mi dai ragione perché comunque devi evidenziare la compresenza nelle scelte degli istinti e della razionalità.
Riguardo alla compassione hai comunque ragione sul fatto che sia insita nella corteccia, per effetto dei neuroni specchio. Detti neuroni sono alla base della gran parte delle interazioni sociali, in associazione con i meccanismi di gestione dell'affettività che chiamano in causa anche il sistema limbico. Comunque anche in questo caso abbiamo delle complicazioni, perché questi meccanismi che omogeneizzano il comportamento umano favoriscono (come dici tu razionalizzano) anche comportamenti collettivi di tipo violento tipo la guerra e il linciaggio.

myfriend

Citazione di: acquario69 il 04 Maggio 2017, 02:15:05 AM
Citazione di: myfriend il 03 Maggio 2017, 18:10:19 PM
Negli animali le pulsioni che vengono dalla loro natura inferiore (hanno solo quella) si tramutano in comportamenti istintivi.

Non so fino a che punto sia vera la tua affermazione sopra.

personalmente non credo che gli animali abbiano solo istinto...ci sono casi che secondo me dimostrano pure qualcosa di diverso.

cosa pensare ad esempio di un cane che piange appostato nella tomba del suo padrone ...e' solo istinto "inferiore" ?
Il cane che piange sulla tomba del suo padrone, piange sulla tomba del "capobranco". E' così, infatti, che il cane concepisce il suo padrone.
Il piangere è un atto estremo di sottomissione. E' la "sofferenza psicologica" che nasce dalla perdita del "capobranco".
Gli animali soffrono anche di "sofferenza psicologica".
Soffrono quando vengono feriti (sofferenza fisica). Ma soffrono anche quando vengono invasi nel loro territorio o quando muore il loro capobranco (sofferenza psicologica).
Non è una sofferenza che nasce dalla compassione. Ma è una sofferenza che nasce dalla sottomissione.

La compassione, infatti, è un sentimento molto più complesso e globale. L'homo, infatti, può piangere per la perdita di un suo "leader", ma è anche in grado di giudicare il comportamento del suo leader. Quando è morto Hitler (per fare un esempio) molti che prima lo adoravano non hanno pianto, perchè hanno valutato la follia dei suoi gesti e hanno provato compassione per le numerose vittime che ha causato.
Un cane non è in grado di fare questo tipo di analisi. Non è in grado, cioè, di provare compassione per le vittime causate dal suo padrone. Perchè non ha la compassione. Ha solo la sottomissione. La sottomissione al suo padrone.

Non confondiamo la sottomissione (che appartiene alla natura inferiore ed è rivolta esclusivamente al proprio padrone) con la compassione (che appartiene alla natura superiore ed è globale; cioè è rivolta a tutte le creature). E non confondiamo la sofferenza che nasce dalla sottomissione con la sofferenza che nasce dalla compassione.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

acquario69

Citazione di: myfriend il 04 Maggio 2017, 11:47:34 AM
Il cane che piange sulla tomba del suo padrone, piange sulla tomba del "capobranco". E' così, infatti, che il cane concepisce il suo padrone.
Il piangere è un atto estremo di sottomissione. E' la "sofferenza psicologica" che nasce dalla perdita del "capobranco".
Gli animali soffrono anche di "sofferenza psicologica".
Soffrono quando vengono feriti (sofferenza fisica). Ma soffrono anche quando vengono invasi nel loro territorio o quando muore il loro capobranco (sofferenza psicologica).
Non è una sofferenza che nasce dalla compassione. Ma è una sofferenza che nasce dalla sottomissione.

La compassione, infatti, è un sentimento molto più complesso e globale. L'homo, infatti, può piangere per la perdita di un suo "leader", ma è anche in grado di giudicare il comportamento del suo leader. Quando è morto Hitler (per fare un esempio) molti che prima lo adoravano non hanno pianto, perchè hanno valutato la follia dei suoi gesti e hanno provato compassione per le numerose vittime che ha causato.
Un cane non è in grado di fare questo tipo di analisi. Non è in grado, cioè, di provare compassione per le vittime causate dal suo padrone. Perchè non ha la compassione. Ha solo la sottomissione. La sottomissione al suo padrone.

Non confondiamo la sottomissione (che appartiene alla natura inferiore ed è rivolta esclusivamente al proprio padrone) con la compassione (che appartiene alla natura superiore ed è globale; cioè è rivolta a tutte le creature). E non confondiamo la sofferenza che nasce dalla sottomissione con la sofferenza che nasce dalla compassione.

Non mi convince molto che un animale e in questo caso specifico il cane non abbia pure altro dal solo istinto.

Tu stesso dicendo "sofferenza psicologica",sempre in relazione al cane,mi sembra già un  cambiamento di senso rispetto al solo e puro istinto (a meno che l'istinto non venga equiparato alla stessa stregua di qualcosa di psicologico..)

Obietto anche il fatto che il cane non sia in grado di fare, come dici tu, un analisi che non sia solo dettata da rigidi schemi istintivi per lui già predisposti in partenza...ritengo che un cane abbia invece una sua sensibilità o un suo modo per poter essere in grado di "giudicare"...certo non come noi, magari in forme che sono solo diverse,(ma non per questo "migliori" o "peggiori") e non secondo e solo il nostro stesso metro di giudizio che ci viene troppo facile volerlo estendere a tutto cio che ci circonda.

myfriend

@acquario

Infatti non esiste "migliore" o "peggiore". Il cane fa il cane secondo la propria natura. E va benissimo così com'è.
Il problema nasce quando l'homo fa il cane. Cioè quando l'homo ignora totalmente la propria "natura superiore" e vive solo seguendo la propria "natura inferiore".
Ho già detto che "superiore" e "inferiore" non sono sinonimi di "migliore" e "peggiore", ma attengono escusivamente al livello evolutivo.
E ce ne sono molti di individui umani che vivono seguendo esclusivamente la natura inferiore del cane, cioè la sottomissione - comunque e in ogni caso - al loro padrone. Sono tutti quelli che abbracciano una fede e si sottomettono ai leader del gruppo indipendentemente dall'analisi delle qualità dei propri leader e indipendentemente dalla "compassione" (che è globale e non solo rivolta ai propri leader).  Il mondo è pieno di questi individui. In campo religioso, politico....in qualunque campo.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

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