Messe festive e prefestive

Aperto da Aspirante Filosofo58, 15 Aprile 2023, 09:03:14 AM

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Aspirante Filosofo58

Buongiorno, noto che diversi fedeli cristiani cattolici, scelgono di andare abitualmente alla messa prefestiva invece di quella festiva, perché hanno impegni domenicali o festivi e, pur rispettando gli obblighi lavorativi di qualche fedele, che a volte è di turno lavorativo proprio la domenica o in una delle feste comandate (penso alle forze dell'ordine, al personale ospedaliero, a chi lavora negli allevamenti, ecc... ma anche a chi deve partire per una vacanza, da domenica a domenica), che ciò avvenga abitualmente mi suona un po' strano. Le messe prefestive non dovrebbero essere un surrogato di quelle festive, e quindi essere utilizzate quando c'è un impegno importante? Oppure le messe prefestive sono come le festive a tutti gli effetti? Cosa ne pensate?  
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Freedom

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 15 Aprile 2023, 09:03:14 AMBuongiorno, noto che diversi fedeli cristiani cattolici, scelgono di andare abitualmente alla messa prefestiva invece di quella festiva, perché hanno impegni domenicali o festivi e, pur rispettando gli obblighi lavorativi di qualche fedele, che a volte è di turno lavorativo proprio la domenica o in una delle feste comandate (penso alle forze dell'ordine, al personale ospedaliero, a chi lavora negli allevamenti, ecc... ma anche a chi deve partire per una vacanza, da domenica a domenica), che ciò avvenga abitualmente mi suona un po' strano. Le messe prefestive non dovrebbero essere un surrogato di quelle festive, e quindi essere utilizzate quando c'è un impegno importante? Oppure le messe prefestive sono come le festive a tutti gli effetti? Cosa ne pensate? 
La risposta "come da catechismo" c'è e la puoi agevolmente trovare anche sul web.

Però le cose, per quello che capisco io, stanno un pò come affermato da Sant'Agostino e cioè "ama e fai quello che vuoi". Che ovviamente non significa di fare quello che ci pare, non è una licenza di andare in qualsiasi direzione.

E', al contrario, un invito a concentrarsi sul più grande comandamento cristiano: "ama Dio sopra tutto e gli altri come te stesso". Infatti il Signore dice che: "riconosceranno che siete miei discepoli da come vi amerete l'un l'altro".

Realizzato quello, andare a messa diventerà un desiderio di incontrare Dio, di corroborare la propria fede, di stare con gli altri e....di santificare le feste. Dedicando dunque la domenica al Signore, per amore. E non ottemperare ad un obbligo. Ma non ci saranno più dubbi sull'andarci di sabato e/o di domenica. Bensì ci si andrà una volta al giorno e dunque sia sabato che domenica. E, potendo, più di una volta al giorno!

Almeno così penso io.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

bobmax

Citazione di: Freedom il 15 Aprile 2023, 19:15:28 PMPerò le cose, per quello che capisco io, stanno un pò come affermato da Sant'Agostino e cioè "ama e fai quello che vuoi". Che ovviamente non significa di fare quello che ci pare, non è una licenza di andare in qualsiasi direzione.

Sono viceversa convinto che significhi proprio "licenza di andare in qualsiasi direzione".

La sola condizione è amare.
Cosa non facile, forse impossibile.

"Praticare l'Amore è grande fatica: si deve  essere come Dio, l'Amore stesso"
Angelus Silesius
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Freedom

Citazione di: bobmax il 15 Aprile 2023, 19:26:17 PMSono viceversa convinto che significhi proprio "licenza di andare in qualsiasi direzione".

La sola condizione è amare.
Cosa non facile, forse impossibile.

"Praticare l'Amore è grande fatica: si deve  essere come Dio, l'Amore stesso"
Angelus Silesius
Condivisibile.

Provo a precisare.

L'unica condizione posta cioè amare, ti farà andare necessariamente e spontaneamente verso azioni che incarnino questo amore. Come, per esempio, andare a messa.

Naturalmente da un punto di vista cristiano cattolico.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

bobmax

Citazione di: Freedom il 15 Aprile 2023, 19:35:53 PMCondivisibile.

Provo a precisare.

L'unica condizione posta cioè amare, ti farà andare necessariamente e spontaneamente verso azioni che incarnino questo amore. Come, per esempio, andare a messa.

Naturalmente da un punto di vista cristiano cattolico.

Scusami, Freedom, se sono invadente, ma vedo la tua ricerca sincera e così vorrei dire un mio parere.

In questa tua ultima considerazione: "Naturalmente da un punto di vista cristiano cattolico" percepisco un ostacolo nel tuo cammino.
Perché secondo te, se ami e sei cattolico, allora necessariamente vai a messa.

Ecco, quel "necessariamente" è del cattolico non dell'amore.
L'amore non dipende da alcunché che non se stesso.

Legandoli, leghi ciò che può coesistere ma pure no.
Cioè l'andare a messa può rivelarsi, nella sostanza, estraneo all'amore.

Se non li mantieni separati, con la possibilità, ma solo possibilità di connessione, rischi di abortire la tua ricerca.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

anthonyi

Non é questione di quello che si pensa, Aspirante. La messa del vespro prefestivo domenicale é considerata messa festiva, non a caso ha le stesse letture. Poi per le altre festività ci sono regole particolari. 

Aspirante Filosofo58

Citazione di: anthonyi il 15 Aprile 2023, 20:26:19 PMNon é questione di quello che si pensa, Aspirante. La messa del vespro prefestivo domenicale é considerata messa festiva, non a caso ha le stesse letture. Poi per le altre festività ci sono regole particolari.
Ti riferisci a  me?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

anthonyi

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 15 Aprile 2023, 20:41:08 PMTi riferisci a  me?
E certo, sei tu che hai posto la questione delle messe prefestive.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: anthonyi il 15 Aprile 2023, 21:18:32 PME certo, sei tu che hai posto la questione delle messe prefestive.
La risposta era dopo l'intervento di Bobomax  perciò te l'ho chiesto. Mi era venuto un dubbio, perciò ho scritto quella domanda. 😏
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Freedom

Citazione di: bobmax il 15 Aprile 2023, 20:25:09 PMScusami, Freedom, se sono invadente, ma vedo la tua ricerca sincera e così vorrei dire un mio parere.

In questa tua ultima considerazione: "Naturalmente da un punto di vista cristiano cattolico" percepisco un ostacolo nel tuo cammino.
Perché secondo te, se ami e sei cattolico, allora necessariamente vai a messa.

Ecco, quel "necessariamente" è del cattolico non dell'amore.
L'amore non dipende da alcunché che non se stesso.

Legandoli, leghi ciò che può coesistere ma pure no.
Cioè l'andare a messa può rivelarsi, nella sostanza, estraneo all'amore.

Se non li mantieni separati, con la possibilità, ma solo possibilità di connessione, rischi di abortire la tua ricerca.
Non sei invadente, ci mancherebbe  :)

Tento di spiegare cosa intendo per necessariamente.

Se amo mia moglie necessariamente lo devo esprimere. E' una necessità, una dolce necessità. Persino nella circostanza, facendo un caso limite, quasi paradossale: qualcuno mi ha rapito e vuole estorcermi qualcosa e non sa che mia moglie è mia moglie. Che è accanto a me. Dopo svariate torture io resisto e, contestualmente, faccio finta di non conoscerla. Altrimenti i rapitori, visto che io non cedo nemmeno di fronte alla prospettiva di morire, cercherebbero certamente di vincere la mia resistenza minacciando lei.

Ecco che esprimo il mio amore per lei facendo finta di non conoscerla. Dunque anche il non esprimere il mio amore per lei viene in realtà agito esprimendolo col silenzio. L'amore deve necessariamente essere espresso. Se no che amore è?

Ed io lo lego all'andare a messa perché amo il Signore e andando a messa lo incontro nella comunione. Non è un obbligo bensì una necessità amorosa. Non è come mangiare e dormire che lo devi fare per forza. A messa ci vado perchè desidero andare. Se ami una donna la devi necessariamente vedere, ci devi parlare, la devi abbracciare. Ecco la mia necessità.

Se poi la parola "necessità" suscita fraintendimenti la posso cambiare. Spero di essere riuscito a spiegarmi.  :) 

P.S.
se una persona va a messa con lo stesso spirito col quale timbra il cartellino allora non penso che ne trarrà grande giovamento.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Freedom il 16 Aprile 2023, 20:18:57 PMNon sei invadente, ci mancherebbe  :)

Tento di spiegare cosa intendo per necessariamente.

Se amo mia moglie necessariamente lo devo esprimere. E' una necessità, una dolce necessità. Persino nella circostanza, facendo un caso limite, quasi paradossale: qualcuno mi ha rapito e vuole estorcermi qualcosa e non sa che mia moglie è mia moglie. Che è accanto a me. Dopo svariate torture io resisto e, contestualmente, faccio finta di non conoscerla. Altrimenti i rapitori, visto che io non cedo nemmeno di fronte alla prospettiva di morire, cercherebbero certamente di vincere la mia resistenza minacciando lei.

Ecco che esprimo il mio amore per lei facendo finta di non conoscerla. Dunque anche il non esprimere il mio amore per lei viene in realtà agito esprimendolo col silenzio. L'amore deve necessariamente essere espresso. Se no che amore è?

Ed io lo lego all'andare a messa perché amo il Signore e andando a messa lo incontro nella comunione. Non è un obbligo bensì una necessità amorosa. Non è come mangiare e dormire che lo devi fare per forza. A messa ci vado perchè desidero andare. Se ami una donna la devi necessariamente vedere, ci devi parlare, la devi abbracciare. Ecco la mia necessità.

Se poi la parola "necessità" suscita fraintendimenti la posso cambiare. Spero di essere riuscito a spiegarmi.  :)

P.S.
se una persona va a messa con lo stesso spirito col quale timbra il cartellino allora non penso che ne trarrà grande giovamento.
Però non sono pochi i fedeli praticanti che vanno a messa perché la Chiesa ha stabilito che la domenica e alcune festività importanti, che possono cadere in giorni diversi dalla domenica (Natale per esempio), siano feste di precetto da rispettare con la presenza e, possibilmente, con l'Eucarestia. Tant'è che appena una festa (per esempio S
Stefano o Pasquetta) non è di precetto, non vanno a messa. 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Duc in altum!

Prefestiva è un termine improprio, sarebbe più opportuno dire: precetto o vespertina, visto che ogni celebrazione Eucaristica è una "festa".
"Soddisfa il precetto di partecipare alla Messa chi vi assiste dovunque venga celebrata nel rito cattolico, o nello stesso giorno di festa, o nel vespro del giorno precedente" (Can. 1248, §1).
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

bobmax

Citazione di: Freedom il 16 Aprile 2023, 20:18:57 PMNon sei invadente, ci mancherebbe  :)

Tento di spiegare cosa intendo per necessariamente.

Se amo mia moglie necessariamente lo devo esprimere. E' una necessità, una dolce necessità. Persino nella circostanza, facendo un caso limite, quasi paradossale: qualcuno mi ha rapito e vuole estorcermi qualcosa e non sa che mia moglie è mia moglie. Che è accanto a me. Dopo svariate torture io resisto e, contestualmente, faccio finta di non conoscerla. Altrimenti i rapitori, visto che io non cedo nemmeno di fronte alla prospettiva di morire, cercherebbero certamente di vincere la mia resistenza minacciando lei.

Ecco che esprimo il mio amore per lei facendo finta di non conoscerla. Dunque anche il non esprimere il mio amore per lei viene in realtà agito esprimendolo col silenzio. L'amore deve necessariamente essere espresso. Se no che amore è?

Ed io lo lego all'andare a messa perché amo il Signore e andando a messa lo incontro nella comunione. Non è un obbligo bensì una necessità amorosa. Non è come mangiare e dormire che lo devi fare per forza. A messa ci vado perchè desidero andare. Se ami una donna la devi necessariamente vedere, ci devi parlare, la devi abbracciare. Ecco la mia necessità.

Se poi la parola "necessità" suscita fraintendimenti la posso cambiare. Spero di essere riuscito a spiegarmi.  :)

P.S.
se una persona va a messa con lo stesso spirito col quale timbra il cartellino allora non penso che ne trarrà grande giovamento.

Penso di aver compreso ciò che intendi.
Vorrei osservare, che il tuo amore per tua moglie non dipende dal fatto che tu sei suo marito.
Che lei sia tua moglie è in definitiva irrilevante.

Infatti l'amore non ha un perché.
È esso stesso il perché.

Di modo che, l'amore per Dio non ha alcuna relazione con quello che tu sei o credi di essere. Cioè non c'entra nulla l'essere cattolico o meno.
Per cui la messa può senz'altro essere una occasione per esprimere il tuo amore. Ma in se stessa è inessenziale.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Duc in altum!

Citazione di: bobmax il 17 Aprile 2023, 07:03:37 AMPer cui la messa può senz'altro essere una occasione per esprimere il tuo amore.
Esatto.
Difatti, potendo anche odiare, l'amare è una scelta, quindi necessita di essere espresso; non di essere dimostrato, ma di essere elargito, vissuto, gustato.

Citazione di: bobmax il 17 Aprile 2023, 07:03:37 AMMa in se stessa è inessenziale.
Questo invece è errato, dacché è inessenziale solo per fede personale e non oggettivamente, come può esserlo per qualcuno (nell'amore per Dio) il mangiare cibi impuri o bagnarsi nelle acque del Gange.

Difatti, siccome la celebrazione Eucaristica è l'incontro con il mistero della salvezza (fondamentale per un credente in Gesù), e nessuno può salvarsi senza Gesù (altro elemento essenziale del cristianesimo), come potrebbe essere per un cristiano inessenziale in sé stessa la "Messa"?!

Stesso dire per la realtà di essere marito e moglie attraverso il sacramento del matrimonio.
Esso sarebbe irrilevante se non concedesse la grazia necessaria per quella stessa salvezza: "il sacramento è un segno sensibile ed efficace della grazia di Dio, attraverso il quale riceviamo la vita eterna" (alias sempre quella stessa salvezza già in vita).
Dunque, altro che irrilevante ...ma c'è bisogno di avere fede che davvero i sacramenti (ove il top è nella celebrazione Eucaristica, alias "Messa") siano essenziali per divenire uno/una che ama per davvero (infatti non è che tutti esistiamo e moriamo avendo amato ...anzi, basta guardarsi intorno!).

Quindi certo che l'amore non ha un perché visto che è esso stesso quel perché, ma ha un per chi (?), ed è lì che incomincia il discernimento spirituale che ci permette di credere (indirizzare la nostra fede) che la relazione con Dio sì dipende da "chi" sono e di fare quadrato intorno a chi ho deciso di essere.

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)