MARKIO DELLA BESTIA 666 ORAMAI PROSSIMO?

Aperto da Elyah, 08 Aprile 2016, 16:42:45 PM

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taurus

Citazione di: green demetr il 28 Maggio 2024, 23:09:59 PMZaccaria


Nessuna novità ! 

Analoghi versetti erano GIA' riportati da altri autori nei secoli precedenti.

E comunque sempre con le stesse minacce per il suo popolo. Infatti il loro "iddio" pretendeva una perenne e costante adulazione, e guai a "servire" gli altri !
Quel servire non significava solo il culto ad altre divinita' _ ma comprendeva il dedicarsi principalmente alla vita mandana.

Se con Ezechiele, deutero-Daniele, Zaccaria... veniva prospettato l' avvento dell' era messianica purtuttavia - prima - della sua venuta si sarebbe verificato uno sconvolgimento.. catastrofico "purificatore" - in modo che l' Unto potesse instaurare il fatidico regno messianico !

Ma ma ma ma... prima ancora di questa futura catastrofe il proto-Isaia prospettava la celebre teologia del "Resto" _ quella stessa che varra' fatta propria anche dai successivi autori (Amos + Sofonia..ecc.ecc... )!

In pratica.. la doverosa catastrofe mirava a sterminare quel popolo dalla proverbiale "dura cervice"..

Ma Ma SOLO un residuo, una piccola parte sarebbe stata risparmiata dalla furia vendicativa del dio-Tribale (non essendo stato ancora elevato a dio-solo/unico/esistente..!).

Con questo Resto l' iddio avrebbe stabilito un altro Patto..(Geremia + Ezechiele) !

Fino al prossimo "nuovo ciclo".. 
Infatti i nuovi profeti/Inviati ripetevano le stesse minacce di terrificanti castighi (guerre, siccità, carestie, deportazioni..) e SOLO un Resto sarebbe stato risparmiato ! Ecco allora un NUOVO patto _ e ancora , ancora, ancora.... 
 
Gran parte del Tanak è zeppo di queste minacce, a cominciare dal Pentateuco (o Torah).

Lo scopo era terrorizzare l' ingenuo credente qualora non osservasse e praticasse i comandi, le regole, i precetti stabiliti e soprattutto imposti dal santo Abba' ! 

Quando si esaurirà il filone profetico _ con quel ricorrente quanto petulante  "Giorno di Yahwè" _ ecco che spuntano i piu' "fantasiosi" autori.. i  cosiddetti "apocalittici" - Ma la sostanza NON cambia !

Trattasi - sempre e comunque - di delirio "teocratico" mirante a soggiogare il semplice gregge !!

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green demetr

Citazione di: taurus il 29 Maggio 2024, 18:12:01 PMNessuna novità ! 

Analoghi versetti erano GIA' riportati da altri autori nei secoli precedenti.

E comunque sempre con le stesse minacce per il suo popolo. Infatti il loro "iddio" pretendeva una perenne e costante adulazione, e guai a "servire" gli altri !
Quel servire non significava solo il culto ad altre divinita' _ ma comprendeva il dedicarsi principalmente alla vita mandana.

Se con Ezechiele, deutero-Daniele, Zaccaria... veniva prospettato l' avvento dell' era messianica purtuttavia - prima - della sua venuta si sarebbe verificato uno sconvolgimento.. catastrofico "purificatore" - in modo che l' Unto potesse instaurare il fatidico regno messianico !

Ma ma ma ma... prima ancora di questa futura catastrofe il proto-Isaia prospettava la celebre teologia del "Resto" _ quella stessa che varra' fatta propria anche dai successivi autori (Amos + Sofonia..ecc.ecc... )!

In pratica.. la doverosa catastrofe mirava a sterminare quel popolo dalla proverbiale "dura cervice"..

Ma Ma SOLO un residuo, una piccola parte sarebbe stata risparmiata dalla furia vendicativa del dio-Tribale (non essendo stato ancora elevato a dio-solo/unico/esistente..!).

Con questo Resto l' iddio avrebbe stabilito un altro Patto..(Geremia + Ezechiele) !

Fino al prossimo "nuovo ciclo"..
Infatti i nuovi profeti/Inviati ripetevano le stesse minacce di terrificanti castighi (guerre, siccità, carestie, deportazioni..) e SOLO un Resto sarebbe stato risparmiato ! Ecco allora un NUOVO patto _ e ancora , ancora, ancora.... 
 
Gran parte del Tanak è zeppo di queste minacce, a cominciare dal Pentateuco (o Torah).

Lo scopo era terrorizzare l' ingenuo credente qualora non osservasse e praticasse i comandi, le regole, i precetti stabiliti e soprattutto imposti dal santo Abba' ! 

Quando si esaurirà il filone profetico _ con quel ricorrente quanto petulante  "Giorno di Yahwè" _ ecco che spuntano i piu' "fantasiosi" autori.. i  cosiddetti "apocalittici" - Ma la sostanza NON cambia !

Trattasi - sempre e comunque - di delirio "teocratico" mirante a soggiogare il semplice gregge !!

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Indubbiamente a livello storico e psicologico è così.

Ma dal punto di vista morale (grazie della spiegazione :)   ) questo moralismo d'accatto delle nazioni unite (zaccaria) mi fa sentire onorato di appartenere al resto.
Certo ci vorrebbe la fede per togliermi questa fastidiosa sensazione di putridume che sento dentro di me.
purtroppo appartengo a questo disgraziato paese, che pur avendo la cultura forse più alta del mondo, non capisce proprio mai niente.
zaccaria la sapeva lunga...e il grado di convinzione dei rabbì ha già prodotto strani fenomeni paranormali nella storia, sarei curioso di assistere ad uno di essi.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Kephas


Topic abbastanza datato, ma interessante. Senza però nessuna ricerca per una possibile spiegazione dei suddetti versetti.

  "Qui sta la Sapienza. chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia esso rappresenta un numero d'uomo. E tal cifra é seicentosessantasei,"
Apocalisse 13, 18

  "E che nessuno potesse comprare o vendere  senza avere tale marchio."
Apocalisse 13, 17

Questo versetto rimane un mistero, ma non è un mistero la spiegazione del numero seicentosessantasei.

S.Giovanni dice che è un numero d'uomo, dunque di un uomo cattivo, ma anche di un uomo buono, sempre uomo è.

Un innamorato della divina Sapienza ha scritto:

  "Spesso ci si trova a riflettere su alcune immagini presentate sull'Apocalisse che riguardano il tempo della fine.
Una di questa riguarda il numero 666 accreditato alla bestia che sale dal mare e devasta la Terra. Sull'interpretazione di questa figura, ovvero il suo nome, gli esegeti di ogni confessione religiosa trovano elementi per indicare e spiegare il significato secondo il pensiero umano.
Ma nella Nuova Rivelazione più volte viene indicato che nelle profezie ed in tutte le ammonizioni provenienti dall'Alto deve essere ricercato il senso della rispondenza, attraverso cui solo un uomo un pò rinato nello spirito può comprendere il senso spirituale nascosto delle parole comunicate.
Qui abbiamo una verifica inconfutabile, quale esempio spiegato da Gesù ai Suoi discepoli, quindi prima della stesura dell'Apocalisse di come comprendere se siamo buoni o cattivi uomini."

(Si tratta di una spiegazione data da Gesù al discepolo Giuda Iscariota, ad una domanda rivolta al Signore sull'insegnamento da Lui dato, di amare Dio, amare il prossimo ed in relazione amare se stessi)

  <<Ebbene Io voglio darti una misura secondo la quale tu o chiunque altro possiate sapere come devono stare le cose riguardo l'amore di se stessi, l'amore verso il prossimo e l'amore per Dio.
Prendi il numero 666, il quale in un buono e in un cattivo rapporto definisce o un uomo perfetto oppure un perfetto demone.
Dividi l'amore nell'uomo in 666 parti precise; di queste dona a Dio 600, al prossimo 60 e a te stesso 6.
Se tu però vuoi essere un perfetto demone, allora dona a Dio 6, al prossimo 60, e a te stesso 600.>>
G.V.G. vol.2° cap.77

Naturalmente secondo me sono i due estremi come il bianco e il nero, ma nel mezzo ci sono una infinità di grigi, senza essere ne santi ne demoni.

Ma come si deve interpretare il messaggio di amare Dio?
Dio non si vede, non si sente, questa domanda penso che tutti ce la siamo posta.

Io ho questa idea di Dio:  amare Dio vuol dire amare l'amore nella sua Essenza.
O come ha scritto il bravo utente Sariputra il 12 maggio 2016 : "amare l'amore per amore dell'Amore"

 
L'amore è come il mare in tempesta, che tutto travolge nei primi momenti, poi l'arcobaleno che tutto colora, i sogni ed i momenti, poi tutto con il tempo si placa, rimane l'onda tranquilla che torna e ritorna a lambire le sponde.

iano

#18
Citazione di: Kephas il 30 Agosto 2024, 17:20:03 PMMa come si deve interpretare il messaggio di amare Dio?
Dio non si vede, non si sente, questa domanda penso che tutti ce la siamo posta.



 
Mi viene in mente la citazione di un altro saggio:
''Caro amico ti scrivo, e siccome sei lontano, più forte ti scriverò''.
Quando l'oggetto dell'amore è lontano lo sia ama più forte.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

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