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Lotta all'idolatria

Aperto da Federico Mey2, 14 Aprile 2019, 14:26:58 PM

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Federico Mey2

Salve
Definizione
L'idolatria è definita come adorazione di un'immagine o di un oggetto, che diviene sacro e al vertice della spiritualità dell'uomo.
Così è infatti considerata dalle religioni più anti-idolatriche, e la Bibbia e il Corano citano situazioni di adorazione di cose tipo delle statue.
Tuttavia questo caso di porre degli oggetti al vertice della spiritualità, dal punto di vista dell'uomo che vuole tendere verso qualcosa di molto significativo, è evidentemente la meno interessante.
Il passo successivo, reso più facilmente possibile dalla modernità e le tecnologie, ma soprattutto più interessante, è che gli uomini stessi si trasformino in dèi.
Il prologo di ciò è il Cristianesimo stesso, che nel considerare Cristo come Dio commette la prima evidente idolatria, che però riferisce al passato, cioè ad un morto, e ciò rende meno forte l'impulso idolatrico di sentire la presenza attuale di un idolo, cioè di un Dio terreno.
La proposta lodevole del Profeta Maometto si basa a mio parere proprio sul contrasto a questa religione allora nascente criticandone principalmente questo elemento di idolatria in coerenza con la critica alle idolatrie del tipo citato dalla precedente Bibbia, in realtà meno importanti, perchè meno interessanti.

Idolatria "moderna"
Chiamando idolatria antica quella citata all'inizio, relativa a immagini e oggetti, quella moderna è a mio parere relativa alla deificazione di uomini viventi. Come potrebbe effettivamente realizzarsi?
Ci sono due strade: la passiva, in cui dei soggetti vengono, da parte degli altri, resi dèi per una convinzione generalizzata: si convincono tutti che alcuni soggetti siano da essere considerati in modo diverso, come ad esempio facenti parte di un universo parallelo per il quale esiste magari anche un linguaggio parallelo "tagliato" su di loro.
Il tentativi però fallisce se questi soggetti non si ritengono tali, e riescono a "normalizzare" la propria vita.
La strada attiva, è quella in cui altri soggetti si fanno dèi loro stessi, ciò avvenendo se essi riescono a porsi in diretta competizione con Dio, e in questo modo si mettono al livello più elevato della spiritualità e possono sentirsi dèi. Non si sentirebbero dèi soltanto quelli che lo fanno direttamente, ma anche tutti coloro che supportando questi atti si sentirebbero anch'essi di poter sostituire Dio e di esserlo loro.
Si tratta di atti che stanno nell'ambito della magia, ma il più significativo sarebbe quello, oggi tecnicamente possibile (mentre nell'antichità non lo era e per questo non poteva essere citato dai libri antichi, ma se gli autori vivessero oggi, evidentemente lo farebbero per proibirlo con ancora maggior forza) di "produrre" esseri umani.

Trasversalità della questione
Il problema riguarda tutti gli uomini, indipendentemente dal fatto che formalmente si dicano monoteisti, politeisti o ateisti. Anzi queste espressioni dovrebbero passare in secondo piano perchè si addicono soltanto alla dannosa politicizzazione della Fede, all'ostentare degli uomini il possesso di un tesserino di appartenenza religiosa che oscura la vera Fede, rendendo tutto l'argomento unicamente un gioco politico modano e non più spirituale e divino.
Bisogna soltanto chiedersi se la propria intima spiritualità apprezza o disprezza l'idolatria (che corrisponde alla materializzazione della propria Fede), o invece vuole esserne una oppositrice, cercando il vertice della propria spiritualità correttamente nel Cielo o in un profondo esame di coscienza (cose entrambe ugualmente assolute e spirituali).

Che fare?
Così moltissimi potenziali anti-idolatri potrebbero combattere una possibile idolatria, e anche se l'appello più esplicito proviene dal Profeta Maometto, molti altri potrebbero prendere la stessa posizione anti-idolatrica. Anche ad esempio una parte dei Cristiani che propendono per l'idea di un Cristo-Profeta e rifiutano quella del Cristo-Dio. Ed i Buddisti fanno lo stesso. Non conosco molto le altre.
Ma non bisogna essere legati troppo alla formalità delle religioni: si resterebbe invischiati in argomenti che si sorpassano facilmente, anche perchè bisogna considerare la modernità. Bisogna considerare lo spirito, l'intenzionalità ad esempio dei Profeti, non la letteralità di ciò che ci hanno trasmesso. Il loro spirito, la loro intenzione profonda, può restare e vincere, l'interpretazione letterale rischia di passare e perdere, o di restare in vita soltanto grazie alla falsità, e perdere comunque.
Se una idolatria moderna (cioè fatta di uomini-dèi, non di oggetti o immagini sacre) dovesse realizzarsi, importante sarebbe che tali uomini rifiutino questo ruolo: e il 50% della lotta sarebbe vinta. L'altro aspetto, la deità attiva, di chi (posso immaginare delle specie di Re-Strega-Mago) vuole diventare Dio compiendo atti eccezionali (ho citato la produzione di esseri umani, intendendo in modo illegale, senza i veri genitori) sarebbero gli anti-idolatri che la dovrebbero impedire, e sarebbe un 50% ancora da fare.

green demetr

Non mi sembra possibile unire questi 3 fenomeni come l'idolatria, lo stato psicotico maniacale, e la nascita assistita, come facenti parte della stessa idea.

Se gli umani possono essere riprodotti si farà, è così che va il mondo secolare.

Che senso ha dover trovare una motivazione religiosa per una azione politica, e assai poco religiosa, come il voler la morte che contraddistingue in calce al tuo avatar?

Mi pare che tu stia nell'ambito di una spiccata nevrosi, attento che non diventi una psicosi. attento che l'idolatra che vuol essere Dio, non lo diventi tu!!!

Comunque togliamo quel motto è contro qualsiasi netiquette, e contro il buon senso.
Se vuoi puoi argomentare, come qui, ma non puoi metterlo in calce all'avatar!
Vai avanti tu che mi vien da ridere