Lo specchio della verità.

Aperto da Jean, 22 Giugno 2016, 14:46:51 PM

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Sariputra

#60
Chi è Dio? E' la domanda che si pone Jean.
Allora sentite questa...come sapete una delle mie bizzarrie è quella di visitare piccoli cimiteri di montagna semiabbandonati. Spesso si trovano addossati a chiesette di borgate, abitate da qualche vecchio che non vuole lasciare la sua terra. Si possono trovare indicazioni di vite vissute, piccoli poemetti scolpiti su lastre marmoree slavate dalla pioggia. Le fotografie, quasi sempre, sono in bianco e nero se non addirittura in quell'ocra antico che dà sull'arancio delle prime foto d'epoca. Domenica, solitario e ramingo,  passeggiavo lentamente in uno di questi sereni luoghi di riposo. L'aria era tersa e il cielo di un azzurro splendido. La temperatura mite di prim'ottobre, unita a qualche nota melodiosa di uccelli nascosti nei rovi e nelle abetaie attorno, rendevano quieta l'atmosfera. Ad un certo punto...un rumore insolito...incuriosito mi giro e vedo un piccolo ramarro verde ( quanto tempo era passato dall'ultima volta che ne avevo visto uno nella campagna attorno alla Villa?...). Subito la bestiola si è tuffata tra il groviglio di verde che copriva quasi interamente una tomba singola. Groviglio peraltro del tutto simile ad altri che infestavano le altre dimore funebri. Questo però aveva un che di insolito che mi attirava...un solo, solitario e principesco fiore giallo tra la massa verde.  Era un comune fiori di tarassaco che però si ergeva alto sopra tutto il fogliame, quasi a catturare la vista, a voler essere notato. Mi sono avvicinato e, guardando quel che si poteva ancora intravedere , scorsi la foto di una giovane ragazza sorridente, invero molto carina...c'era accanto scritto solo un nome: Vittoria, con due date 1936-1954,,,
La tomba di una bellissima fanciulla dai capelli corvini di soli diciotto anni! Allora mi inginocchio e osservo da vicino la vecchia, stinta fotografia...la fanciulla ha un viso sorridente: probabilmente una foto scattata nell'occasione di una festa  o di un compleanno. Forse lo stesso dei suoi diciotto anni...La tomba si presentava completamente occupata dal verde. Non c'era probabilmente più nessuno in vita per tenerla pulita. Così mi è venuta una strana voglia, un desiderio inconsueto...quello di ripulirla.  Mi sono levato il giubbino e ho strappato tutta l'erba con le mani, ho rassettato il terriccio e lavato la lapide con dell'acqua presa da un vecchio rubinetto arrugginito. Ho lasciato solamente la piantina di tarassaco e il suo impavido fiore giallo...
Mentre lavoravo nella tranquillità del luogo, alzando ogni tanto lo sguardo per dare un'occhiata alle cime intorno, ho cominciato ad immaginare questa ragazza in un convito in paradiso. Un paradiso fatto di conversazioni, di pettegolezzi con le amiche. Perchè, se mai ci fosse un paradiso, non lo si può che immaginare come un grande luogo di chiacchere e di condivisioni. Magari tutti in cerchio, così che non ci sia mai nessuno che viene "prima"  di un altro... In un luogo simile anche i santi non potrebbero che essere dei giovinetti scherzosi che fanno festa attorno ad una ragazza nuova appena arrivata. E Dio, verso sera, quando i canti si fanno più malinconici , viene a sedersi nel cerchio e allora spiega perché ha fatto questo e non quello, perché a questo è toccato quel destino e a quella ragazza un altro. E nessuno ci trova da ridire,anzi! A tutti sembra proprio che doveva andare così, che era la cosa giusta da fare...Poi il giardino del paradiso si fa buio e silenzioso, mentre Dio va a dormire, e allora , proprio quella ragazza, sogna di un uomo che la sta guardando  e che sta pulendo la sua tomba...e sogna la sua casa e la sua famiglia perduta, ma senza dolore, con serena consapevolezza data dall'amore che non divide...
Verso mezzogiorno son tornato e, mentre preparavo il pranzo, osservavo mia figlia che leggeva..i suoi capelli, i suoi occhi...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Jean

Chi è Dio?

L'interrogativo Chi è Dio? è riferito agli ultimi tre post nei quali ho cercato, riportando alcuni minimi eventi presi dal mondo di insetti e piccoli animaletti, di spostare per un breve spazio (o tempo) la prospettiva (connessa all'esistenza di un'entità creatrice) dall'occhio umano al loro.

Beh, con tutti gli esseri viventi condividiamo il medesimo mortale destino e come noi ci interroghiamo, forse a loro modo anch'essi s'interrogano... e in talune circostanze quando si palesa (per i più svariati motivi) una vicinanza - ancora forse - può venirne un'interazione, una condivisione... certo non attraverso parole o gesti umani...  

Gli utenti che abbiano letto codeste piccole narrazioni (le mie e l'ultima dell'amico Sari) forse non si rendono conto appieno che non si tratta di fantasia o mero esercizio letterario, altresì non c'è neppure l'intenzione di veicolare un messaggio qual che sia per condurre a una qualche forma codificata di religione, filosofia o credenza in genere.

No, il continuum che lega tal modo d'esprimerci opera ad un livello diverso, né migliore né peggiore d'altri... differente... forse con categorie non del tutto sovrapponibili a quell'altro continuum spaziotemporale ben conosciuto dai fisici.

Chi mi abbia un po' letto se ne sarà fatta (mi auguro) un'idea e qui (ringraziando Sari per il suo contributo davvero bello e ben scritto, che rivela una volta di più un indubbio talento per la scrittura) appunto, cercherò di illustrare tal diverso percorso che si svolge, in armonia con lo spirito del Logos, in veste di riflessione.
 


Adeva

Tempo fa ho notato che il mio compagno di solitudine (quale... se c'è compagnia..?) provvedeva sempre meno a svolger l'indispensabile opera di manutenzione della sua tela sino a cessarla del tutto... così che le già poche catture (una farfallina gli bastava per molti giorni) son diminuite. 


Non essendo codesto scritto un trattato naturalistico tralascio tutte le osservazioni che ho potuto fare... salvo una: Adeva nel tempo riconosceva (attraverso le vibrazioni, suppongo) la mia presenza così che (per quanto limitata) c'è stata un'interazione tra noi, a causa della quale ho scelto tra esso e alcune farfalline che ho indirizzato sulla sua rete bucata di vecchio pescatore...

Ho letto che un tal ragno può viver anche un paio d'anni e pur non conoscendo la sua età ho avuto la sensazione che non gli rimanesse molto.

Un giorno che tentai di rifornir la sua dispensa (le farfalline vivono qualche giorno e, salvo finir catturate da qualche altro ragnetto che approfitta della mia simpatia per loro, finisco per ritrovarle stecchite a terra) accadde che Adeva retrocedette verso le profondità del suo nascondiglio, tuttavia senza la consueta urgenza... con calma, oserei dire... tanto che ho avvertito un po' di quella sensazione che provo al salutar una persona che so di non rivedere...

Non l'ho più rivisto, infatti... e ormai passate alcune settimane so che quel giorno in qualche modo ci siamo salutati...
 

In mezzo a questo tempo ho incontrato la lucertolina... e, che bella coincidenza, un suo parente, il mitico e favoloso ramarro verde ha attirato l'attenzione di Sari... fossi stato con lui gli avrei ben volentieri dato una mano per ripulir la lapide... lo specchio della verità...  che misura e riflette ogni angolo del nostro essere (se non ci scostiamo).


Delle discussioni che ho aperto (mi scuso per l'immodesto numero) la più parte si è arenata, poche son in corso e... questa ha trovato il suo compimento  :D  e merita, come Adeva, di trovar pace... leggetela e dimenticatela.  

 

Un cordiale saluto

Jean

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