Lo specchio della verità.

Aperto da Jean, 22 Giugno 2016, 14:46:51 PM

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baylham

Citazione di: Jean il 05 Febbraio 2017, 21:46:23 PM
C'è ancor da dire che il "trovare" di qualcuno per altri può corrispondere ad un apparire (o meno) di qualcosa.

Un esempio, riprendo una mia domanda che non ha trovato risposta: come interpretare le migliaia di ex voto presenti nei numerosi santuari del nostro Paese?

Chi ha vissuto quegli episodi poi raffigurati in vari modi non ha dubbi d'aver "trovato" qualcosa, sicuramente a causa un intervento soprannaturale, per opera o intercessione di figure di culto.

A chi come me, stupito da tanta rappresentatività di tali interventi, si pone con umiltà a seguirne il disegno e leggerne la storia, quel qualcosa "appare".

A volte mi sembra che non si dia la giusta considerazione alle cose... queste migliaia di "prove" vorranno pur significare qualcosa, no?
Anche (o almeno) per la storia dell'arte, come affermato nel

Pensiero espresso nel 1980 dall'insigne storico dell'arte Federico Zeri:
"Nessuno ha mai sostenuto che si debba privilegiare gli ex voto a scapito della Cappella Sistina, ma se si vuole che la storia dell'arte sia veramente storia, allora è indispensabile prendere in esame tutti gli aspetti figurativi, e non solo quelli più alti ed elaborati.

Non dimentichiamo che il pubblico degli ex voto è infinitamente più numeroso di quello che fruisce della cappella Sistina o dei quadri di Giorgio Morandi".


Tutti questi ex voto saranno anch'essi frammenti dello specchio della verità?


Secondo voi?

Sono semplici analogie con i racconti miracolistici dei Vangeli, la logica è la stessa. Logica magica a cui la maggioranza è stata educata fin da piccola, che viene continuamente alimentata (santificazioni varie) e da cui è difficile liberarsi da adulti.  Ancor oggi quando un gatto nero mi attraversa la strada mi ritorna in mente la sciocca superstizione collegata, trasmessami da mia nonna paterna quand'ero bambino.

La vita è già interessante, affascinante, misteriosa di per sé, senza bisogno di alcun soprannaturale.

Jean

@baylam

Sono del tutto d'accordo con te che la vita sia straordinariamente interessante, come giri lo sguardo ci ritrovi ogni sorta di meraviglie, naturalmente per chi le sappia cogliere.

Personalmente apprezzo molto le piccole cose, gli avvenimenti minori, quelli a cui si getta una fugace occhiata e poi vengon dimenticati, per esempio sincronicità e coincidenze, che se per la maggior parte delle persone rivestono un blando significato legato al momento, per me son degli "indicatori" di qualcosa in atto.

Per questo genere di avvenimenti (e per tutti gli altri) non ho una risposta sicura, certamente ipotesi, ma difficili da confrontare con interlocutori che non ne siano avvezzi. 
Perché un conto è quando ti accade qualcosa una volta ed altro quando accadono quasi ogni giorno.
Pare quasi un processo di cristallizzazione, sviluppato il primo germe man mano, tridimensionalmente, il cristallo cresce. 

Parlando della cosa con amici e riportando parte del mio ormai vasto repertorio, sovente ne catturo l'attenzione (non di tutti, beninteso) e poi... fatalità, caso, o maggior attenzione... ecco che mi arriva una telefonata... sai, mi è successo questo... da non credere..! 
E poi la cosa continua, si espande... che significa?

Poco... quasi nulla per chi solo le ascolti... un po' come per gli ex-voto, tutti sanno cosa siano e tanti, come giustamente anche te, ne danno lettura, li interpretano.

Com'era per me sino a qualche anno fa... poi, durante una visita (solitamente dei luoghi di culto apprezzo maggiormente gli aspetti architettonici e i dipinti di una certa qualità) mi son fermato a leggerli, un disegnino a raffigurare il momento saliente e un semplice e solitamente scarno testo a descriverlo.

Strano, mi son quasi commosso... immedesimandomi per un momento nel fruitore (diretto o indiretto) dell'evento fuor dell'ordinario, quasi mi pareva di percepirne l'assoluta (per lui) certezza dell'origine... e il suo ringraziamento per l'aiuto (se non di più) ricevuto.

E come per le coincidenze, per quel cristallo che inizia a crescere attorno ad un germe, mi son dato a leggerne ancora... e tutti, al di là della forma e dell'evento, nel fondo avevano un tratto comune... rimandavano a qualcosa in atto per il quale le spiegazioni, se vi sono, saranno sempre parziali... perché posson convincere il mondo ma non incidono minimamente sul fruitore dell'evento.

Dammi fiducia se dico di non aver per nulla bisogno dello straordinario e di non ricercarlo affatto. 
L'età e le esperienze mi han condotto alla sensazione che i miei giochi siano fatti e che va bene così, esattamente così. 

Ma l'ordinario che ci circonda, che ci sovrasta in certi casi, talora entra senza bussare dalla nostra porta e si presenta in un modo differente da quello che immaginavamo.  
E come per un ospite inatteso, se prima quasi si cercava di trovar il pretesto per accomiatarlo in fretta, poi, ascoltandolo...
 


@Acquario

Ci accomuna la considerazione che entrambi abbiamo di Buzzati... proprio ier sera c'era un giovane nel mio treno che stava leggendo un libro... pareva la simpatica copertina della "Boutique del mistero", così gli ho chiesto se stesse leggendo Buzzati ma si trattava di un altro libro (la vista, a volte...).

Ma il ragazzo (trent'anni) nel suo risponder m'ha subito conquistato... nessuna barriera, quasi ci conoscessimo... e costui è un fior d'artista, un valente pittore... e via una serie incredibile di coincidenze...  e oggi nella tua risposta, nel racconto del Dino, ancor altre di notevoli... qualcosa in atto... fugaci riflessi di luce che colpiscono il nostro piccolo specchio...
 


@Myfriend

In questo forum ci son persone ben addentro al "metodo scientifico" per professione ed interesse e anch'io gli son grato poiché mi procura di che vivere...

La scienza è un vasto territorio, impossibile da esplorare completamente per il singolo... così necessariamente ci si specializza nelle discipline a noi più confacenti.

Ma anche così, almeno per il sottoscritto, è davvero tanta roba... anche una sola legge ha una storia, che origina in un dato momento storico cui corrisponde una certa visione (paradigma) del mondo e dell'esistenza.

Ad esempio il famoso principio d'indeterminazione di Heisenberg, tanto ostico al suo tempo quanto abusato nell'attuale... origina da considerazioni matematico-statistiche che riguardano i costituenti del  mondo sub-atomico. 
E in quel contesto ha la sua inoppugnabile  validità, mentre fuor di quello ha mera valenza discorsiva, propositiva e allusiva (al par di metafore).

Non mi pare questa la sezione adatta per trattare a livello approfondito del primo o degli altri principi della termodinamica, ma rilevo che sin dalla sua origine, del 1855... è riferito strettamente  ad un sistema chiuso... se lo riferiamo all'universo non possiamo ignorare che la visione (dell'universo) che se ne aveva un tempo   si sia alquanto modificata... e per l'attuale vi siano più ipotesi in gara.

Personalmente uno dei campi che più mi interessa è la topologia, che gli esperti (i pochi in grado di padroneggiarne le equazioni di Perelman) considerano la "prospettiva" scientifica maggiormente titolata ad esprimersi su forma e caratteristiche dell'universo (prima del suo avvento la "forma" dell'universo non era neppur considerata, mancando gli strumenti per farlo...).

Non è la stessa cosa se l'universo sia aperto, chiuso, ripiegato in più dimensioni, interconnesso ecc., poiché ne derivano proprietà diverse... per dire, la stessa "universalità" delle leggi che estrapoliamo nella piccola porzione che siamo in grado d'investigare potrebbe cambiare o non esser valida in un'altra...

Il risultato, non solo per me, è uno solo, ne sappiamo troppo poco per esprimerci in maniera definitiva su alcunché... ma se per te è sufficiente l'efficacia predittiva di una legge fisica, chimica o d'altro tipo per estrapolare il punto d'arrivo d'una realtà ultima, non ci trovo nulla di sbagliato, sin che son ipotesi, discorsi va bene... quando divengon forma di bandiera e suo esercito... sorry, not for me...
 

 
Un cordiale saluto

Jean

Jean

La primavera è la stagione dove affiorano i più dolci ricordi. 
Il passato ritorna a noi con il risveglio della natura dal sonno invernale. Il mutare della stagione, la luce che via via si rafforza , l'umore che migliora e progetta l'estate che già fa capolino nel cuore.
E il passare senza posa del tempo proietta a volte la mente nel passato. 

Spesso questo ritorno è luminoso, perché la bellezza vissuta è posata indelebile nella memoria, sovente ingannevole, poiché la memoria è uno specchio capriccioso.

Avviene che le immagini riflesse siano così lontane da non poterle scorgere. 
Altre volte per contro le offre così vicine al nostro sguardo, da illuderci di averle a portata di mano. 
La memoria è lo specchio degli inganni.

E qual è la mia "vera" memoria..?

Cosa mi appartiene, avendolo vissuto, e come distinguerlo da quel che ho tratto da ogni possibile fonte, alfine facendolo mio, com-prendendolo dentro di me?

Qual segno in quello specchio che m'indichi il mio e m'avverti dell'altrui?

Ci son davvero segni?

O anch'essi son memoria?  
 


J4Y

Jean

La primavera è la stagione dove affiorano i più dolci ricordi.
Il passato ritorna a noi con il risveglio della natura dal sonno invernale. Il mutare della stagione, la luce che via via si rafforza , l'umore che migliora e progetta l'estate che già fa capolino nel cuore.
E il passare senza posa del tempo proietta a volte la mente nel passato.
Spesso questo ritorno è luminoso, perché la bellezza vissuta è posata indelebile nella memoria, ma spesso ingannevole.
Capita allora che le cose vissute non siano esattamente le stesse.
Le coloriamo con le nostre impressioni.
Magari non sono le cose in se stesse, ma solo quello che noi vorremmo che fossero.
Mi è tornato così alla memoria un bellissimo romanzo di Yukio Mishima e ne propongo un brano che si confà:


"La memoria è uno specchio capriccioso. Avviene che le immagini riflesse siano così lontane da non poterle scorgere. Altre volte per contro le offre così vicine al nostro sguardo, da illuderci di averle a portata di mano. La memoria è lo specchio degli inganni."

Yukio Mishima LO SPECCHIO DEGLI INGANNI

Io mi inganno che quei dolci ricordi lo fossero veramente?

Com'ero quando li vivevo e come sono ora che li ricordo?
Sono veri o sono solo creati dal disperato bisogno di bellezza, e calore e continuità del mio vivere ?
Nel ricordo mi rivedo e rivedo tutti i volti che ho incontrato e spesso amato.
Ora però quel sentimento è svanito e mi sforzo artificiosamente di ricrearlo.
Mi sembra impossibile che non abiti più in me.
Nemmeno nello specchio della memoria.

Tutto ciò che nasce deve morire.

Ma com'è difficile accettarlo e tenacemente mi aggrappo a questo specchio ingannevole per credermi eterno.
Per volermi eterno.
Ma non lo sono.
E presto la bella giornata primaverile si rabbuia.

Nuvole vengono veloci.
E piove sul mondo, come sempre...

https://www.riflessioni.it/forum/filosofia/14636-lo-specchio-degli-inganni.html

data inserimento 29-05-2015, 22.58.24




all'attenzione di Sari (e di tutti gli interessati),

non so se hai avuto il tempo (e le condizioni) per leggere il post precedente, nel quale "saccheggiavo" questo tuo del 2015 e te ne sia accorto.

L'ho fatto per diversi motivi, tra i quali:

-per rimarcare "l'assonanza" delle due discussioni, incentrate entrambe sullo specchio.
Ma la faccenda si complica in quanto lo specchio, che in un caso dovrebbe riportare la "verità" e nell'altro "ingannare", come tutte le cose inventate/nominate dall'uomo rivela (sovente non immediatamente)  la sua natura duale, come le due facce di una stessa medaglia.
Questo il primo spunto di riflessione.

-Di una stessa cosa si possono, analogamente, aver opinioni financo opposte... (forse) negativa nel caso lo specchio (la memoria) c'inganni e naturalmente positiva riuscissimo a veder in quello la verità delle cose... della vita.
Ma, come per tutti i discorsi, congetture, fantasie, ideali... il "soggetto" (noi stessi) tende ad esser messo in disparte, quasi non partecipasse al fenomeno in atto... quando invece ne è la causa prima.
Questo il secondo spunto di riflessione.

-Chi/cosa appartiene a chi/cosa?
Nel post con colori diversi ho evidenziato il tuo contributo, quello di Mishima ed il mio.
Per quanto non curato alla perfezione, risulterebbe difficile, ad una prima lettura in "nero" (unico colore) individuare i tre diversi coautori... quel "soggetto", dunque, quanto è "originale"?
Questo il terzo punto... (che, implicitamente, rimanda all'arte...).

-Quarto, sull'origine, appunto, delle cose... il mio "divertissement" (per chi ne rilevi il solo aspetto umoristico) nasce dal caso, dallo sfogliar un vecchio forum... e dal sentir vibrare qualcosa (in me) al legger il titolo d'una discussione... ormai morta e sepolta (virtualmente).
Un'intuizione m'ha preso la mano e guidato a far quel che ho fatto.
Quel che era metaforicamente "morto"  è così ritornato in vita... in parte con i suoi abiti e in parte diversi...

-Quinto, "non uccidere"... non uccidere la memoria che giace in te... indipendentemente dall'esito (e se ci si possa riuscire o meno) tutte le memorie ci accompagnano come un abito per il quale arriverà il tempo di dismetterlo... anche le "toppe" o gli "strappi" non rammendati son pienamente "proprietà" del titolare, il soggetto (noi stessi).

-Sesto... "l'eterno ritorno"... il 29-05-2015 alle  22.58.24
Sari avviò il dibattito e inizialmente pensavo di inserire la presente spiegazione e approfondimento domani 29-05-2017 alle  22.58.24 ... ma la stessa intuizione da cui originò il tutto m'ha suggerito d'indicarne la possibilità ma di (poco) non attuarla... così d'aver un altro spunto di riflessione...


Un cordiale saluto

Jean

Jean

Chi è Dio?
 
Sopra una libreria Ikea (quelle semplici di un tempo, a 16 scomparti uguali e quadrati) costretta ad abdicare al suo precipuo scopo salvo per un solo scomparto, ho posizionato una lampada tonda (di 30 cm di diametro) che mi hanno regalato.

È stata costruita (in oriente) usando unicamente conchigliette bianche incollate tra loro e disposte a formare delle rose su tutta la superficie, una lampadina la illumina dall'interno con un effetto spettacolare, sia per la trasparenza dei gusci, le loro nervature sottili e il rispetto della geometria.

Quando sovente mi assento da casa lascio chiuse le imposte e devo ammettere (vivendo solo) di non esser un maniaco della pulizia, così che "qualcosa" si accumula... d'altronde tutte le cose in realtà non sono che polvere... cosmica...

In occasione di un ritorno, vicino alla base di legno della lampada mi accorsi di un "deposito" invero un po' sostanzioso... erano le piccole carcasse di quelle piccole farfalline che si cibano di cereali, legumi e semi in genere... sia tal quali che elaborati sotto forma di pasta ecc.

Beh, mi accade di non sentirmi particolarmente minacciato dalla loro presenza, così che non do loro la caccia per scacciarle fuor di casa... hanno un ciclo di vita breve, in forma di farfalline... e certo, si riproducono, quando trovano un qualche alimento (magari non ben sigillato) dove deporre le uova... d'altronde tutte le cose in realtà provengono dall'uovo... cosmico...

Ogni tanto ripulisco la dispensa e il loro numero si riduce drasticamente... ogni ambiente, se ben lo osservate, è un ecosistema, non siete affatto soli... un'altra importante componente dell'ecosistema ove dimoro sono i ragni... principalmente quelli dalle zampe esili e filiformi che par si dipartano da un piccolo uovo e gli altri (mi garbano gli insetti e le piccole specie viventi), i ragni saltatori che talora, con pazienza, convinco ad atterrare sulla mia mano...  d'altronde tutte le attività non son che passatempi, in attesa...

Ma la limitata biocenosi non riguardava queste due specie di aracnidi... così dopo un'ispezione accurata mi son accorto che un'altra specie di ragnetto, dal corpo tondo e scuro, con le zampette tipiche dei tessitori, si era installato all'interno di una conchiglia della lampada ed attorno aveva disposta la tela per acchiappare le incaute farfallette... d'altronde tutti gli esseri viventi per sopravvivere devono nutrirsi di qualcosa...


Chissà se giunti a questo punto del racconto avete colto il nesso col titolo...

Nell'attesa del seguito vi auguro un buon ferragosto.

 

Jean

Carlo Pierini

#50
Citazione di: Jean il 22 Giugno 2016, 14:46:51 PM
La verità è uno specchio caduto dalle mani di Dio e andato in frantumi.
Ognuno ne raccoglie un pezzetto e sostiene che lì è racchiusa tutta la verità.

Così diceva nel 13° secolo il grande pensatore e poeta persiano sufi Jalaladdin Rumi.



Quando la Verità è Dio e il frammento è una creatura fatta a immagine e somiglianza di Dio, nel frammento c'è tutta la verità. La famosa "sineddoche", la "pars pro toto".

http://3.bp.blogspot.com/-LU1mNSC6IJ4/Ur1gsCiNB0I/AAAAAAAAHTQ/KhK2XVovZPg/s1600/591px-Anatomical_Man.jpg

http://risvegliodiunadea.altervista.org/wp-content/uploads/2015/01/19716898_uomo_cosmico.gif

https://previews.123rf.com/images/sergey7777/sergey77771509/sergey7777150900008/45266836-The-symbolic-image-of-the-mandala-as-a-link-man-with-the-cosmos-Stock-Vector.jpg

«Quel lume celeste che splende al di sopra di noi, che brilla di là di tutte le cose, di la' dell'universo, nei mondi superiori oltre ai quali non v'è più nulla, questa luce è senza dubbio quella stessa luce che irraggia dentro l'uomo.
Come un granello di riso o d'orzo o di miglio; così questo spirito è Sé nell'intimo, d'oro come una fiamma senza fumo; ed esso è più grande del cielo, più grande dello spazio, più grande di questa terra, più grande di tutti gli esseri. ESSO E' LA MIA ANIMA; in esso, in quest'anima io penetrerò al momento del trapasso». (Satapatha-Brahmanam, 10,6,3)


"Il Sé potrebbe venir definito come "il Dio in noi". Gli inizi di tutta la nostra vita psichica sembrano scaturire, inestricabili, da questo punto e tutte le mete ultime e supreme sembrano convergervi. [...] Il Sé ha a che fare con l'Io quanto il Sole con la Terra".  [JUNG: L'Io e l'inconscio - pg.162]



Jean

 
Semplicemente osservo,
 
che per la quasi totalità la prima pagina riporta il nome di Carlo quale autore dei post e ultimo intervento; anche se la sua firma avesse occupato le restanti poche posizioni non avrei alcun giudizio al riguardo poiché molte possono essere le spiegazioni, in primis la settimana di ferragosto ecc.
 
Ma qui, nella discussione ove si da conto che ogni frammento possa riflettere l'immagine dell'Artefice, se mi figuro d'esser io ad aver posto in questa sezione tutti i miei (sotto forma di post)... mi prende quel po' di disorientamento che ho provato nella sala degli specchi... siam molti o son solo?  :)
 

J4Y

Carlo Pierini

Citazione di: Jean il 18 Agosto 2017, 17:04:21 PM

Semplicemente osservo,

che per la quasi totalità la prima pagina riporta il nome di Carlo quale autore dei post e ultimo intervento; anche se la sua firma avesse occupato le restanti poche posizioni non avrei alcun giudizio al riguardo poiché molte possono essere le spiegazioni, in primis la settimana di ferragosto ecc.

Ma qui, nella discussione ove si da conto che ogni frammento possa riflettere l'immagine dell'Artefice, se mi figuro d'esser io ad aver posto in questa sezione tutti i miei (sotto forma di post)... mi prende quel po' di disorientamento che ho provato nella sala degli specchi... siam molti o son solo?  :)


J4Y

Quando me la pongo io questa domanda, la risposta è: "entrambe le cose". Siam molti, perché qualche interlocutore commenta e risponde; ma son solo, perché le idee nuove sono sempre sole, finché non le si conosce a fondo.
Comunque i mie post a raffica non saranno eterni. Io alterno qualche mese di studio e qualche incursione fulminea in qualche NG di listanti intelligenti; e quando non mi si fila più nessuno (come succede sempre), torno a studiare. Ma il mio "dovere" di mettere pulci nell'orecchio, l'ho fatto!  :)

Jean

Citazione di: Carlo Pierini il 18 Agosto 2017, 19:01:47 PM
Citazione di: Jean il 18 Agosto 2017, 17:04:21 PMSemplicemente osservo, che per la quasi totalità la prima pagina riporta il nome di Carlo quale autore dei post e ultimo intervento; anche se la sua firma avesse occupato le restanti poche posizioni non avrei alcun giudizio al riguardo poiché molte possono essere le spiegazioni, in primis la settimana di ferragosto ecc. Ma qui, nella discussione ove si da conto che ogni frammento possa riflettere l'immagine dell'Artefice, se mi figuro d'esser io ad aver posto in questa sezione tutti i miei (sotto forma di post)... mi prende quel po' di disorientamento che ho provato nella sala degli specchi... siam molti o son solo? :) J4Y
Quando me la pongo io questa domanda, la risposta è: "entrambe le cose". Siam molti, perché qualche interlocutore commenta e risponde; ma son solo, perché le idee nuove sono sempre sole, finché non le si conosce a fondo. Comunque i mie post a raffica non saranno eterni. Io alterno qualche mese di studio e qualche incursione fulminea in qualche NG di listanti intelligenti; e quando non mi si fila più nessuno (come succede sempre), torno a studiare. Ma il mio "dovere" di mettere pulci nell'orecchio, l'ho fatto! :)

Caro Carlo (... permetti?),
 
questo forum, che si propone d'invitare alla riflessione, mi è venuto di paragonarlo ad un Hotel (Logos) e pur se a posteriori mi son accorto che ne esiste uno nel mondo reale (in Versilia) ritengo che ci sia spazio per tutti ... a maggior ragione se trattasi di spazio virtuale...
 
Per qualche anno ho frequentato anche il precedente forum e l'interazione, qual sia stata, con i suoi ospiti mi ha arricchito e permesso di trovare il mio modo (ci sta che non piaccia a tutti, per carità) di interloquire, come uno specchio mi ha rimandato le mie motivazioni, fossero (a volte) il desiderio di metter in mostra o di prevalere ed altre di segno negativo (alla mia coscienza) unitamente, mi auguro, a quelle positive.
 
Ho visto cose... ospiti andare e venire... scomparire e ritornare magari per riscomparir ancor più in fretta... e mi son sempre più convinto di trovarmi davvero, qui, in un hotel, di muovermi tra i piani (sezioni) ed ascoltar le discussioni nelle sale comuni, a volte partecipandovi e sai, con l'esperienza (la lettura dei post e il loro tono) ho sempre più capito quali ospiti avrebbero riservato la loro stanza indefinitamente o se per un tempo determinato, dovuto all'esaurirsi delle loro motivazioni o semplicemente perché son stati di passaggio, giusto il tempo di disfar i bagagli... corsetta sulla spiaggia, colazione, recupero bagagli ed eventuale saluto...
 
Alcuni mi han sorpreso... Duc in Altum, per esempio... e per altri, paul11 su tutti, metterei la mano sul fuoco... potrei dir di ognuno, perché, in realtà, siam davvero pochi a creder nel senso della nostra partecipazione (il senso della vita son le relazioni... complimenti paul...) e pur se chi giunge (se ha "stoffa"...) vien leggermente scartavetrato... beh, mi insegni che son riti d'iniziazione, superati i quali s'aggiunge volentieri un posto a tavola, c'è cibo per tutti...
 
Tra le persone che frequentano l'Hotel ci son alcune, forse come te, che son venute per un ciclo di conferenze, per dir delle proprie scoperte e risponder alle domande al riguardo. 

Tutto l'Hotel è debitore per il loro impegno... aria nuova e fresca, pubblicità... volti diversi... così al par d'un vecchio mi siedo a guardar dalla finestra tutto questo movimento che si origina con la loro venuta... e gliene sono riconoscente, ti sono riconoscente, perché condividi in quella che un pochino considero la mia (provvisoria) casa un po' di quello che hai trovato nella tua vita...   
 
... tra le poche cose che ho trovato nella mia vita una è quella d'esserci (dovunque mi trovi), cercando d'accettare che proprio quello sia l'esatto posto per me (naturalmente da luoghi, situazioni e persone difficili me ne vorrei star ben lontano... ma non sempre si può scegliere) dove tutto il mio background, conscio e inconscio assieme, è messo alla prova dalla realtà. Molto difficile...
 
Così  m'è capitato d'approdar in questo albergo, oggi d'incontrar te, ieri inVerno e la sua (metallurgica) ironia cui ho contrapposto la mia... abbiam entrambi spalle per regger il confronto, con un sorriso, il sorriso dell'ignoto marinaio che vive in tutti noi...
 
"Tutta l'espressione di quel volto era fissata, per sempre, nell'increspatura sottile, mobile, fuggevole dell'ironia, velo sublime d'aspro pudore con cui gli esseri intelligenti coprono la pietà."
 
                                                 :)

Un cordiale saluto
 
Jean
  

Carlo Pierini

Citazione di: Jean il 18 Agosto 2017, 23:15:30 PMCaro Carlo (... permetti?),

questo forum, che si propone d'invitare alla riflessione, mi è venuto di paragonarlo ad un Hotel (Logos) e pur se a posteriori mi son accorto che ne esiste uno nel mondo reale (in Versilia) ritengo che ci sia spazio per tutti ... a maggior ragione se trattasi di spazio virtuale...

Per qualche anno ho frequentato anche il precedente forum e l'interazione, qual sia stata, con i suoi ospiti mi ha arricchito e permesso di trovare il mio modo (ci sta che non piaccia a tutti, per carità) di interloquire, come uno specchio mi ha rimandato le mie motivazioni, fossero (a volte) il desiderio di metter in mostra o di prevalere ed altre di segno negativo (alla mia coscienza) unitamente, mi auguro, a quelle positive.

Ho visto cose... ospiti andare e venire... scomparire e ritornare magari per riscomparir ancor più in fretta... e mi son sempre più convinto di trovarmi davvero, qui, in un hotel, di muovermi tra i piani (sezioni) ed ascoltar le discussioni nelle sale comuni, a volte partecipandovi e sai, con l'esperienza (la lettura dei post e il loro tono) ho sempre più capito quali ospiti avrebbero riservato la loro stanza indefinitamente o se per un tempo determinato, dovuto all'esaurirsi delle loro motivazioni o semplicemente perché son stati di passaggio, giusto il tempo di disfar i bagagli... corsetta sulla spiaggia, colazione, recupero bagagli ed eventuale saluto...

Alcuni mi han sorpreso... Duc in Altum, per esempio... e per altri, paul11 su tutti, metterei la mano sul fuoco... potrei dir di ognuno, perché, in realtà, siam davvero pochi a creder nel senso della nostra partecipazione (il senso della vita son le relazioni... complimenti paul...) e pur se chi giunge (se ha "stoffa"...) vien leggermente scartavetrato... beh, mi insegni che son riti d'iniziazione, superati i quali s'aggiunge volentieri un posto a tavola, c'è cibo per tutti...

Tra le persone che frequentano l'Hotel ci son alcune, forse come te, che son venute per un ciclo di conferenze, per dir delle proprie scoperte e risponder alle domande al riguardo.

Tutto l'Hotel è debitore per il loro impegno... aria nuova e fresca, pubblicità... volti diversi... così al par d'un vecchio mi siedo a guardar dalla finestra tutto questo movimento che si origina con la loro venuta... e gliene sono riconoscente, ti sono riconoscente, perché condividi in quella che un pochino considero la mia (provvisoria) casa un po' di quello che hai trovato nella tua vita...  

... tra le poche cose che ho trovato nella mia vita una è quella d'esserci (dovunque mi trovi), cercando d'accettare che proprio quello sia l'esatto posto per me (naturalmente da luoghi, situazioni e persone difficili me ne vorrei star ben lontano... ma non sempre si può scegliere) dove tutto il mio background, conscio e inconscio assieme, è messo alla prova dalla realtà. Molto difficile...

Così  m'è capitato d'approdar in questo albergo, oggi d'incontrar te, ieri inVerno e la sua (metallurgica) ironia cui ho contrapposto la mia... abbiam entrambi spalle per regger il confronto, con un sorriso, il sorriso dell'ignoto marinaio che vive in tutti noi...

"Tutta l'espressione di quel volto era fissata, per sempre, nell'increspatura sottile, mobile, fuggevole dell'ironia, velo sublime d'aspro pudore con cui gli esseri intelligenti coprono la pietà."

                                                :)

Un cordiale saluto

Jean


Grazie per il tuo caldo e amichevole benvenuto, che ricambio con un cordiale "ben-trovato".
E soprattutto grazie per quel brano finale davvero struggente! ...Di chi è?

lorenzo


Citazionehttps://www.riflessioni.it/netiquette.htm
Se rispondi ad un messaggio "con quotatura", evita di citare l'intero messaggio originale, togli tutto ciò che non è direttamente correlato alla tua risposta.
Gli USA importano merci ed esportano dollàri.

Jean

Carlo - Grazie per il tuo caldo e amichevole benvenuto, che ricambio con un cordiale "ben-trovato". E soprattutto grazie per quel brano finale davvero struggente! ...Di chi è?
 
Il sorriso dell'ignoto marinaio
Vincenzo Consolo 
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_sorriso_dell%27ignoto_marinaio
 
(come detto da qualcuno, il secondo sorriso più famoso dopo quello della Gioconda. In quanto all'opera dell'insigne letterato vien considerata un pilastro della nuova narrativa per l'innovazione e la sperimentazione di diverse modalità narrative).
 

Grazie a te e buon fine settimana 

(avevo letto di questa nota riportata su un registro di classe: le allieve A. e B. vengono richiamate poiché infastidiscono la loro compagna Sabatino Domenica chiamandola ripetutamente week end...) 
 

Jean

Jean

Chi è Dio?
 
Sopra una libreria Ikea (quelle semplici di un tempo, a 16 scomparti uguali e quadrati) costretta ad abdicare al suo precipuo scopo salvo per un solo scomparto, ho posizionato una lampada tonda (di 30 cm di diametro) che mi hanno regalato. 

È stata costruita (in oriente) usando unicamente conchigliette bianche incollate tra loro e disposte a formare delle rose su tutta la superficie, una lampadina la illumina dall'interno con un effetto spettacolare, sia per la trasparenza dei gusci, le loro nervature sottili e il rispetto della geometria.

Quando sovente mi assento da casa lascio chiuse le imposte e devo ammettere (vivendo solo) di non esser un maniaco della pulizia, così che "qualcosa" si accumula... d'altronde tutte le cose in realtà non sono che polvere... cosmica...

In occasione di un ritorno, vicino alla base di legno della lampada mi accorsi di un "deposito" invero un po' sostanzioso... erano le piccole carcasse di quelle piccole farfalline che si cibano di cereali, legumi e semi in genere... sia tal quali che elaborati sotto forma di pasta ecc.

Beh, mi accade di non sentirmi particolarmente minacciato dalla loro presenza, così che non do loro la caccia per scacciarle fuor di casa... hanno un ciclo di vita breve, in forma di farfalline... e certo, si riproducono, quando trovano un qualche alimento (magari non ben sigillato) dove deporre le uova... d'altronde tutte le cose in realtà provengono dall'uovo... cosmico...

Ogni tanto ripulisco la dispensa e il loro numero si riduce drasticamente... ogni ambiente, se ben lo osservate, è un ecosistema, non siete affatto soli... un'altra importante componente dell'ecosistema ove dimoro sono i ragni... principalmente quelli dalle zampe esili e filiformi che par si dipartano da un piccolo uovo e gli altri (mi garbano gli insetti e le piccole specie viventi), i ragni saltatori che talora, con pazienza, convinco ad atterrare sulla mia mano...  d'altronde tutte le attività non son che passatempi, in attesa...

Ma la limitata biocenosi non riguardava queste due specie di aracnidi... così dopo un'ispezione accurata mi son accorto che un'altra specie di ragnetto, dal corpo tondo e scuro, con le zampette tipiche dei tessitori, si era installato all'interno di una conchiglia della lampada ed attorno aveva disposta la tela per acchiappare le incaute farfallette... d'altronde tutti gli esseri viventi per sopravvivere devono nutrirsi di qualcosa...


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Provate a cambiare radicalmente prospettiva... immaginandovi d'esser quel ragno che ha trovato quel bel luogo per metter su casa... bello per noi, per lui è "funzionale", con tutte quelle rientranze offre un nascondiglio senza pari...

E dopo d'averne preso possesso, gettando alfine la rete... ecco arrivar le prede... la possibilità di nutrirsi e vivere... e un domani, chissà... magari una ragnetta (o un ragnetto) entrando per un pertugio della porta non ermeticamente chiusa sentirà, nei modi lor propri, il suo richiamo...
 
Dite, son poi così diverse le nostre vite da quelle (nell'esempio) dei ragni?

Certo, l'intelletto... e primariamente il senso dell'io...

 
Ragionavo in tal modo quando mi son reso conto che il numero di farfalline era decisamente anomalo (per eccesso) così che m'è toccato di dar un'occhiata... alfine rilevandone il motivo: come che sia stato avevo appoggiato un sacchettino (di quelli biodegradabili e non trasparente) con qualche etto di noci in uno dei comparti Ikea... dimenticandomene del tutto.

Era bucherellato - le farfalline paiono apprezzare i nuovi materiali degradabili.. anche da loro - e apertolo leggermente ecco apparir il loro intero ciclo vitale... tralascio per le signore sensibili... che, se presenti, suppongo l'avrebbero prontamente messo fuor di porta...

Forse il ricordo dell'anello di Salomone del Lorenz, la pigrizia o quel che fu... ma lasciai lì dov'era quel brulicante ecosistema (mi sa che mi son alienato le simpatie, l'avessi causate, di una parte delle utenti femminili, notoriamente più inclini alla pulizia...).

Rimuginavo... io non sono uno scienziato, al più un artista improvvisato, e quindi mi permetto qualche libertà e "stilizzazione". Inoltre ritengo che queste libertà siano a volte necessarie, e che sia molto meglio attenersi, diversamente dai veri e propri lavori scientifici, semplicemente alle proprie considerazioni se si vuole dischiudere al lettore la bellezza del mondo animale...

https://it.wikipedia.org/wiki/L%27anello_di_Re_Salomone


Già, quale bellezza direte voi... seguite il pensiero...

Se tolgo le noci (a meno di provveder io stesso a fornir il pranzo, cosa che non farò perché non sento di dover scegliere tra farfalline e ragni) il ragnetto potrebbe non riuscir ad acchiappar a sufficienza... beh, pur non scacciandolo non l'avevo certo invitato... ci sta che nell'economia del creato anch'esso abbia a digiunar o trovar altro mercato... ma il vero motivo per cui non l'ho fatto sta nel titolo del post...

Riflettevo... a codesto ragno a volte accendo la "casa" (lampada), altre per giorni non entra luce... ma non par percepire la mia presenza... per lui son un'entità inconoscibile (a causa delle mie dimensioni e dei suoi recettori)... eppure la sua vita dipende dal mio comportamento e dalle mie scelte...

Potreste dire, quante storie per un ragnetto e la bellezza dove sta?

Io non so nulla di Dio, dei frammenti che gli somigliano e ne racchiudono tutta la verità... ma quel ragnetto, per una serie di fortuite coincidenze, sta vivendo nel mio universo-casa dove posso disporre d'ogni cosa, e pur se la sua vita non vien da me ne permetto lo svolgersi... chissà se nella sua aracnoide-coscienza anch'esso, al mattino, rivolga una aracnoide-preghiera per aver il pane (farfallina) quotidiano...

beh, il tutto m'è parso d'una gran bellezza (m'accontento)...



Ah, e le farfalline..?

Eh... che il nostro mondo e il nostro Dio (per ipotesi o per fede) son lesti a provveder ad ognuno?
   


Un cordiale saluto


Jean

Jean

Chi è Dio?

Sto leggendo con interesse il topic: Spiritualità e ascetismo, argomento che accompagna la storia dell'uomo sin dalle origini (mi par d'aver capito).

C'è davvero molto  da dire, fornire innumerevoli esempi (oltre quelli che han cominciato a proporre gli intervenuti) e entrar nel merito di vite fuor dell'ordinario... ma sicuramente (o quasi) coloro che han dedicato la loro vita per perseguire il nobile fine prima o poi si sarà posta la domanda qui sopra riportata... chi è Dio?

Fatalità o coincidenza è proprio quella mi figuravo si ponesse, nel suo aracno-pensiero, il ragnetto (reale eh, nulla d'inventato, spero mi crediate...) del raccontino che vo scrivendo...

... a cui si potrebbe dar un nome, a mò degli umani, per meglio  fissarlo nella memoria... purtroppo non saprei individuare il genere così che per cercar di contemperare la complementarietà degli opposti mi vedo costretto a fornirgliene uno che potrebbe sembrar ambiguo... mentre nelle intenzioni voleva vieppiù esser ambivalente... ho preferito Adeva (ad Evamo) che maggiormente dissimula il genere...

... Adeva forse a causa dei suoi geni e del comportamento colà codificato si risolse a viver solo come un asceta, un eremita... eleggendo a sua dimora una lampada (invero di pregevole fattura).

Avete letto delle condizioni (eccezionali) che gli permettono di nutrirsi... condizioni che per svariati motivi potrebbero venir meno, purtuttavia non me lo figuro preoccupato... quasi un sesto senso gli desse motivo di non temere il futuro, sì da poter usar il presente tempo e l'arco della sua (breve, rispetto alla nostra) vita per approfondir appunto questioni che alla moltitudine dei ragni neppur sovvengono alla loro aracno-coscienza.

Naturalmente tutto quel che leggete provien dal sottoscritto, dal narratore... ma c'è qualcosa nel mondo dell'uomo che non provenga da lui stesso dopo d'averlo vissuto e fatto proprio?

Oppure una piccola parte dell'esperienza, qual sia stata, riverbera al riproporla nel proprio precipuo modo?

Così che una minimissima parte della vita e del sentir d'Adeva per mio tramite possa giungervi, pur velata, dissimulata e confusa da quella che sovente è la nostra maggior pecca, l'interpretazione...

Che può sentir e provar un ragno..? O una formica..?

Dipende tutto dai geni o, come potete legger qui (nei commenti)
 
https://video.repubblica.it/natura/usa-l-unione-fa-la-forza-formiche-formano-colonie-galleggianti-per-sopravvivere-all-uragano-harvey/283444/284057?video&ref=RHPPBT-BS-I0-C4-P6-S1.4-T1

la faccenda è lungi d'aver risposta certa?

Invece è certo che ne' tempi attuali le cose si metton sempre peggio per l'umanità... l'asteroide fiorentino fortunatamente ci sfiorerà (astronomicamente parlando)... v'è più da temer per altri asteroidi nucleari d'umana fattura...

... ma Adeva ignora (forse) tal questioni, tra un po' si spengerà il suo sole e le farfalline rimarranno ferme... inutile provveder reti, è tempo di dormire, forse sognare... chi è Dio, che ha reso possibile tutto questo..?
 

Un cordiale saluto

Jean 

Jean

Chi è Dio?
 
Una decina di giorni fa ho fatto una passeggiata lungo l'argine di un piccolo corso d'acqua, trovando alfine, dopo una ventina di minuti, una panca di legno.

Avessi continuato sarei giunto in un bel parco, con dei grandi specchi d'acqua e prati, boschetti e un bel bar con la sua ampia pedana, tutto in legno... un piccolo paradiso in terra...

Pur se ultimamente risparmio le energie, nell'occasione non mi sarebbero mancate per raggiungere il parco... c'era il sole, la temperatura era deliziosa e, soprattutto, non avevo alcuna fretta...

... ma quella scalcinata panchina con le assi della seduta smozzicate da anni di esposizione alle intemperie che promettevano al più, collocando opportunamente le terga, giusto il sedersi e non certo la comodità (... delle seggiole del bar) mi ha attirato come una calamita... rungli-rungliot , come qualcuna scrisse...

 (http://speakingtigerbooks.com/books/rungli-rungliot-thus-far-and-no-further/

Così eccomi appunto colà collocato, col volto volto al mio lato destro per ridurre la superficie della pelle esposta al sole... a guardar gli alberi ed arbusti, l'erba verde (le ultime pioggie l'han rigenerata) e al contempo guardar (percepire) dentro di me colui che guarda fuor di me... e in tal gioco, se lo è, par vi sia un terzo soggetto... nascosto nell'ordito...

Comunque sia, qualunque cosa ci accada è sorprendente, a meno non sia traumatica e/o definitiva, come ci si possa non dico far l'abitudine ma perlomeno accettarla e financo, a volte, sorriderci (e altre, piangerci...).

Ad un punto rivolgo la mia attenzione all'alberello di noce che quasi s'appoggia alla panchina, misurerà circa quattro metri d'altezza per un diametro del fusto, alla base, di una decina di centimetri, che come tutte le giovani creature (vegetali, in questo caso) trasmette quel senso di (cieca) fiducia nel futuro che avrà ben modo d'esser messa alla prova nel prosieguo del tempo.

Toh... guarda guarda...

Una piccola lucertolina di appena sei centimetri (coda compresa) sta risalendo il bel tronco grigio cenere, levigato e compatto (... ah, la pelle giovane...) e anch'essa, al par del mio ragno Adeva, par non dar bada alla mia presenza... d'altronde me ne sto tranquillo e immobile.

Dove andrà?

Si muove lentamente e non sembra interessata ai minuscoli insetti e formiche che frequentano la pista da ballo, eventuali e potenziali prede, avesse fame...

Neppure dei rami che ad intervalli regolari si dipartono orizzontalmente e da quelli le belle foglie caduche ed alterne, con le foglioline minori comprese tra 5 e 11...

No, decisamente ma lentamente punta in alto e talora incontrando un ramo e spostandosi dalla longitudinale, la perdo di vista... va beh, buon viaggio... ma che ci andrai a fare lassù? E ci arriverai proprio alla cima?

Crediamo di conoscere abbastanza del mondo in cui ci troviamo... ma gli abitanti e le cose che contiene son così innumerevoli che basterebbe un insettino, un piccolo animaletto (... o una cellula con la vita che la anima...) a metter alla prova la nostra presunzione di sapere...

Beh, m'è venuto il pensiero che la lucertolina sia salita sulla cima del noce sì, per dar un'occhiata dall'alto...o per compier qualche rito d'iniziazione... o, addirittura... per provar di lì a scorger quel fattore che permette la vita d'ogni cosa, sua e mia compresa.

Non lo saprò mai (presumo) e accettando con un sorriso la mia ignoranza mi son disposto ad una breve pennichella sull'incomoda panchina... occhiali da sole e (ora) volto volto a quello...

Avrò smeditato (non è un errore, la meditazione l'ho praticata una vita addietro e poi l'ho dimenticata, così che non saprei a cosa ricondurre le situazioni di relativo rilassamento che m'accadono nel  tempo attuale) per una decina di minuti, accompagnato all'inizio dall'immagine di quella lucertolina che arrivata sulla cima del noce... pur non incontrando vis a vis l'Artefice... ne vien lambita dal leggero soffio...

Mi ridesto e proprio in quel momento... coincidenza... ecco riapparir la lucertolina di ritorno, adesso col muso verso il basso...


Beh, tempo di riassestar le membra e di prender una foto di panca e noce... in attesa che l'amico Patrick dipinga qualcosa di analogo per affidargliela...
 


Un cordiale saluto

Jean

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