Lettera a chi muove i fili dell'umanità

Aperto da Aspirante Filosofo58, 16 Dicembre 2024, 20:04:47 PM

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Aspirante Filosofo58

Cara Esistenza, caro Universo, caro Dio... chiunque tu sia e comunque ti chiami....  da qualche tempo ho come l'impressione che tu voglia dirmi qualcosa, ma non capisco che cosa. Io credo di aver fatto il primo passo che consiste nell'aver riconosciuto di non essere solamente un corpo, bensì anche mente, anima e spirito. Ora credo che tocchi a te spiegarti meglio: non capisco la tua lingua e vorrei tanto comprenderla per poter realizzare la missione che mi hai affidato. Che senso ha, infatti, che tu parli una lingua che non conosco, a dispetto della mia volontà di conoscerla? Ecco, quindi... chiunque tu sia, cerca di essere "a prova di tonto" come si direbbe in informatica! Ok? Attendo tue informazioni più precise per poter contribuire a realizzare quello che credo essere innanzitutto il tuo disegno, oltre che quello della mia anima, ovviamente. Grazie.

Cosa ne pensate? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Duc in altum!

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 16 Dicembre 2024, 20:04:47 PMIo credo di aver fatto il primo passo che consiste nell'aver riconosciuto di non essere solamente un corpo, bensì anche mente, anima e spirito. Ora credo che tocchi a te spiegarti meglio: non capisco la tua lingua e vorrei tanto comprenderla per poter realizzare la missione che mi hai affidato.
Digli anche quale missione preferisci, visto che te la canti e te la suoni...
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

green demetr

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 16 Dicembre 2024, 20:04:47 PMCara Esistenza, caro Universo, caro Dio... chiunque tu sia e comunque ti chiami....  da qualche tempo ho come l'impressione che tu voglia dirmi qualcosa, ma non capisco che cosa. Io credo di aver fatto il primo passo che consiste nell'aver riconosciuto di non essere solamente un corpo, bensì anche mente, anima e spirito. Ora credo che tocchi a te spiegarti meglio: non capisco la tua lingua e vorrei tanto comprenderla per poter realizzare la missione che mi hai affidato. Che senso ha, infatti, che tu parli una lingua che non conosco, a dispetto della mia volontà di conoscerla? Ecco, quindi... chiunque tu sia, cerca di essere "a prova di tonto" come si direbbe in informatica! Ok? Attendo tue informazioni più precise per poter contribuire a realizzare quello che credo essere innanzitutto il tuo disegno, oltre che quello della mia anima, ovviamente. Grazie.

Cosa ne pensate?

Rispetto alle mie ultime indagini, devo dire che il mio viaggio spirituale finisce qui, oggi.
E infatti il Dio non solo non parla chiaro ma dice anche un sacco di inesattezze.
Credo che il problema sia proprio questa parola.
Ma la parola è soltanto uno strumento per esprimere qualcosa che ci abita dentro.
Dio non ha parola, è impossibile che ce l'abbia, come fa ad averla qualcosa che è informe.
Io invece credo che la parola sia quella da usare per noi stessi, per dare forma a quello spazio tra la nostra mortalità e quel senso ineffabile di trascendenza che ci porta per esempio a fare poesia.
E' dunque la poesia che ragiona con noi.
O i romanzi.
E' un pensiero talmente banale che mi stupisco che nessuno lo abbia mai pensato.
Sono deluso, molto deluso.
La parola siamo esattamente NOI, in quanto esseri imprigionati nell'altro mondo, quello dell'anima, noi sentiamo cose, spiriti, spettri.
Per questo quel luogo lo chiamiamo anima, ciò che è animato, ma non animale.
Ci inquieta sia l'animale che sta qua in terra, sia l'animale che sta su nel cielo.
Ma il cielo e la terra non parlano.
Siamo NOI a parlare, ossia noi ci distinguiamo attraverso la nostra parola, che attraversa cose reali, e che noi dobbiamo, a noi stessi prima di ogni cosa.
E poi per quel dono impossibile che è la comunicazione (cum muneo, dal latino con un dono) che diventa patrimonio, nel senso economico del termine, nel senso di capitale, si forma una merce che noi possiamo cominciare a chiamare umanità.
Purtroppo le toghe rosse e bianche, i giudici, allegoricamente parlando (non i professionisti, che semplicemente applicano delle norme) ci distruggono ogni capitale.
Mi pare veramente che siamo così poveri. Che mi viene triste pensarlo.
E allora l'inconscio che ci trapassa, e trapassandoci ci fa vedere figure, illuminazioni, ci da quelle forme di arricchimento, che ognuno di noi, lentamente, e intendo proprio a passettini che misurani però secoli, contribuisce a formare come capitale di parola.
La nostra di parola, non quella di entità inventate di sana pianta, e che capiamo che lo sono perchè....parlano....che roba triste!


Vai avanti tu che mi vien da ridere

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Duc in altum! il 17 Dicembre 2024, 18:35:24 PMDigli anche quale missione preferisci, visto che te la canti e te la suoni...
In che senso? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Aspirante Filosofo58

Citazione di: green demetr il 17 Dicembre 2024, 19:08:29 PMRispetto alle mie ultime indagini, devo dire che il mio viaggio spirituale finisce qui, oggi.
E infatti il Dio non solo non parla chiaro ma dice anche un sacco di inesattezze.
Credo che il problema sia proprio questa parola.
Ma la parola è soltanto uno strumento per esprimere qualcosa che ci abita dentro.
Dio non ha parola, è impossibile che ce l'abbia, come fa ad averla qualcosa che è informe.
Io invece credo che la parola sia quella da usare per noi stessi, per dare forma a quello spazio tra la nostra mortalità e quel senso ineffabile di trascendenza che ci porta per esempio a fare poesia.
E' dunque la poesia che ragiona con noi.
O i romanzi.
E' un pensiero talmente banale che mi stupisco che nessuno lo abbia mai pensato.
Sono deluso, molto deluso.
La parola siamo esattamente NOI, in quanto esseri imprigionati nell'altro mondo, quello dell'anima, noi sentiamo cose, spiriti, spettri.
Per questo quel luogo lo chiamiamo anima, ciò che è animato, ma non animale.
Ci inquieta sia l'animale che sta qua in terra, sia l'animale che sta su nel cielo.
Ma il cielo e la terra non parlano.
Siamo NOI a parlare, ossia noi ci distinguiamo attraverso la nostra parola, che attraversa cose reali, e che noi dobbiamo, a noi stessi prima di ogni cosa.
E poi per quel dono impossibile che è la comunicazione (cum muneo, dal latino con un dono) che diventa patrimonio, nel senso economico del termine, nel senso di capitale, si forma una merce che noi possiamo cominciare a chiamare umanità.
Purtroppo le toghe rosse e bianche, i giudici, allegoricamente parlando (non i professionisti, che semplicemente applicano delle norme) ci distruggono ogni capitale.
Mi pare veramente che siamo così poveri. Che mi viene triste pensarlo.
E allora l'inconscio che ci trapassa, e trapassandoci ci fa vedere figure, illuminazioni, ci da quelle forme di arricchimento, che ognuno di noi, lentamente, e intendo proprio a passettini che misurani però secoli, contribuisce a formare come capitale di parola.
La nostra di parola, non quella di entità inventate di sana pianta, e che capiamo che lo sono perchè....parlano....che roba triste!



Ciao.... che cos'è alla fine la parola, se non un mezzo per comunicare con chi parla la stessa lingua? Faccio un esempio: una trentina di anni fa mi trovavo ad un corso organizzato dall'allora CEE (l'UE è arrivata dopo  ;) ) che insegnava a chi ha una disabilità motoria o sensoriale il minimo indispensabile per potere essere peer counselor (tradotto mi pare che sua: consigliere alla pari). Tra noi c'era una ragazza colpita da una paralisi cerebrale ancor più forte della mia: i quattro (arti, per cui era inchiodata su una carrozzina) e l'uso della parola. Per comunicare col prossimo usava una piccola scrivente stile palmare, con cui stampava ciò che non poteva dire a voce. Era il suo unico modo per condividere le sue idee e per rispondere alle domande altrui. Quindi inprimis viene la comunicazione e la parola è uno dei sistemi di comunicazione, ma non l'unico. Dio non parla chiaro? Non parla? O siamo noi che non sappiamo ascoltarlo? Secondo me è più facile quest'ultima ipotesi. Poi, se ci chiediamo perché noi non siamo capaci di ascoltarlo, la risposta potrebbe essere che, in mondo in cui la velocità ha preso il sopravvento su tutto il resto (contano: i like, magari richiesti per avere più visibilità; il numero di risposte ai clienti al telefono, invece che la qualità delle risposte, perché i capi chiedono a quante telefonate rispondano i dipendenti, non quanti casi siano stati effettivamente risolti...ecc... ecc...). Ecco quindi che la parola di Dio, dell'Universo, dell'Esistenza, si può palesare unicamente mettendoci davanti a delle situazioni che, quanto poco, ci turbino, ci facciano riflettere. Anche qui occorre fare un distinguo: in un mondo sempre di corsa, può capitare chi, come me, non riesce a correre perché il suo sistema nervoso non è in grado di controllare i movimenti delle gambe, e allora, quel qualcuno, se non può andare di corsa, è obbligato a pensare, a riflettere, a capire. Ecco allora che quel qualcuno comprende che: caso, fortuna e sfortuna non esistano nella realtà, ma che siano solamente proiezioni mentali per giustificare il nostro comportamento ed evitarci sofferenze inutili. 

Se poi fosse veramente come ho letto, ossia che le nostre anime si incarnano, dopo essersi accordate sui ruoli da tenere in questa o quella incarnazione (come gli attori che recitano la loro parte in un'opera teatrale o in un set cinematografico) allora molte cose sarebbero più facilmente spiegabili e comprensibili. 

Ecco, checché ne dica @Duc in Altum io la penso così.  ;)

La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

misummi

e se Dio non sapesse leggere?
Non udisse parole?
Non fosse come noi vorremmo che fosse... al punto che,se lo vedessimo così com'è,la maggior parte di noi diventerebbe atea perchè "Oddio...ma Dio è davvero troppo buono per noi..."
Penso di essermi spiegato bene,naturalmente io non sono Dio e non pretendo di parlare in Suo Nome esista o meno. 
Se lo fossi dovrei essere davvero molto...troppo buono...per non fare della Terra un meraviglioso Parco Naturale privo o quasi di esseri umani. 
..

green demetr

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 18 Dicembre 2024, 08:09:28 AM
Ciao.... che cos'è alla fine la parola, se non un mezzo per comunicare con chi parla la stessa lingua? Faccio un esempio: una trentina di anni fa mi trovavo ad un corso organizzato dall'allora CEE (l'UE è arrivata dopo  ;) ) che insegnava a chi ha una disabilità motoria o sensoriale il minimo indispensabile per potere essere peer counselor (tradotto mi pare che sua: consigliere alla pari). Tra noi c'era una ragazza colpita da una paralisi cerebrale ancor più forte della mia: i quattro (arti, per cui era inchiodata su una carrozzina) e l'uso della parola. Per comunicare col prossimo usava una piccola scrivente stile palmare, con cui stampava ciò che non poteva dire a voce. Era il suo unico modo per condividere le sue idee e per rispondere alle domande altrui. Quindi inprimis viene la comunicazione e la parola è uno dei sistemi di comunicazione, ma non l'unico. Dio non parla chiaro? Non parla? O siamo noi che non sappiamo ascoltarlo? Secondo me è più facile quest'ultima ipotesi. Poi, se ci chiediamo perché noi non siamo capaci di ascoltarlo, la risposta potrebbe essere che, in mondo in cui la velocità ha preso il sopravvento su tutto il resto (contano: i like, magari richiesti per avere più visibilità; il numero di risposte ai clienti al telefono, invece che la qualità delle risposte, perché i capi chiedono a quante telefonate rispondano i dipendenti, non quanti casi siano stati effettivamente risolti...ecc... ecc...). Ecco quindi che la parola di Dio, dell'Universo, dell'Esistenza, si può palesare unicamente mettendoci davanti a delle situazioni che, quanto poco, ci turbino, ci facciano riflettere. Anche qui occorre fare un distinguo: in un mondo sempre di corsa, può capitare chi, come me, non riesce a correre perché il suo sistema nervoso non è in grado di controllare i movimenti delle gambe, e allora, quel qualcuno, se non può andare di corsa, è obbligato a pensare, a riflettere, a capire. Ecco allora che quel qualcuno comprende che: caso, fortuna e sfortuna non esistano nella realtà, ma che siano solamente proiezioni mentali per giustificare il nostro comportamento ed evitarci sofferenze inutili.

Se poi fosse veramente come ho letto, ossia che le nostre anime si incarnano, dopo essersi accordate sui ruoli da tenere in questa o quella incarnazione (come gli attori che recitano la loro parte in un'opera teatrale o in un set cinematografico) allora molte cose sarebbero più facilmente spiegabili e comprensibili.

Ecco, checché ne dica @Duc in Altum io la penso così.  ;)


Naturalmente devono esistere le reincarnazioni.
Quando infatti ascoltiamo attentamente la voce della trascendenza, essa parla attraverso la natura, si impara più da soli in un sentiero di montagna, guardando un monte, stando di fronte al mare.
Il senso di profondità ci chiede di indagare la nostra anima, ciò che sentiamo giusto e nobile.
E sappiamo benissimo come a questo non può bastare una vita.
O almeno io lo so. Gli altri invece ci vedono leggi karmiche e altre cose della giustizia, ossia della volontà di dominare l'altro che io aborro.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Aspirante Filosofo58

Citazione di: misummi il 18 Dicembre 2024, 09:46:49 AMe se Dio non sapesse leggere?
Non udisse parole?
..
Considerato che la Bibbia narra che l'uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, il fatto che il nostro Creatore non sappia leggere o udire parole, mi parrebbe preoccupante.
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

bluemax

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 16 Dicembre 2024, 20:04:47 PMCara Esistenza, caro Universo, caro Dio... chiunque tu sia e comunque ti chiami....  da qualche tempo ho come l'impressione che tu voglia dirmi qualcosa, ma non capisco che cosa. Io credo di aver fatto il primo passo che consiste nell'aver riconosciuto di non essere solamente un corpo, bensì anche mente, anima e spirito. Ora credo che tocchi a te spiegarti meglio: non capisco la tua lingua e vorrei tanto comprenderla per poter realizzare la missione che mi hai affidato. Che senso ha, infatti, che tu parli una lingua che non conosco, a dispetto della mia volontà di conoscerla? Ecco, quindi... chiunque tu sia, cerca di essere "a prova di tonto" come si direbbe in informatica! Ok? Attendo tue informazioni più precise per poter contribuire a realizzare quello che credo essere innanzitutto il tuo disegno, oltre che quello della mia anima, ovviamente. Grazie.

Cosa ne pensate?
Penso che in realtà tu ti rivolga a te stesso. Non capisci la TUA lingua illudendoti (fa comodo) che vi sia qualcuno con cui dialogare, un qualcuno a cui dare colpe od onori, qualcuno di diverso da te.

Per quanto mi riguarda... è un parlarsi allo specchio. Lo specchio parla e risponde se lo specchiato parla e risponde.  

saluti

Aspirante Filosofo58

Citazione di: bluemax il 19 Dicembre 2024, 16:30:05 PMPenso che in realtà tu ti rivolga a te stesso. Non capisci la TUA lingua illudendoti (fa comodo) che vi sia qualcuno con cui dialogare, un qualcuno a cui dare colpe od onori, qualcuno di diverso da te.

Per quanto mi riguarda... è un parlarsi allo specchio. Lo specchio parla e risponde se lo specchiato parla e risponde. 

saluti
Di quali colpe scrivi? Io non incolpo proprio alcuno, perché so che la mia Anima è la mia componente più importante. Soltanto ho voglia di conoscerne i piani per questa mia incarnazione,  per poterli onorare. Tutto qui!  :)
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

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