Le confessioni di S.Agostino (progetto Agostino)

Aperto da green demetr, 06 Dicembre 2024, 00:12:21 AM

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green demetr

Ieri stavo leggendo per la seconda volta la prolusione alle confessioni di S.Agostini.
Lo sto leggendo nelle annotazioni Bompiani.
Devo dire che queste annotazioni sono piuttosto povere di senso, al massimo possono ricondurre il testo a qualche forma di prassi letteraria.
L'invocazione a Dio, invocazione di benevolenza.
E come abbiamo visto in Matteo 1,1 le citazioni, tenute però al segreto, non enunciate, come invece in Matteo 1,1 (per cui sarebbe impossibile andare avanti, in quel caso).

Ad una prima lettura mi avevo investito questo afflato mistico, questo desiderio di unione a Dio, questo richiamarsi in nome suo alla sua unità.
Ma in una seconda lettura, ho cominciato a vedere il testo smarginarsi (si sto vedendo l'amica geniale, stagione quarta, in parallelo).
I contorni di quello che sembra ben definito cominciano a sfocarsi, si comincia a vedere il non detto, suprema missione che solo i grandissimi scrittori, sono in grado di suggerire.
Infatti il desiderio si trasforma in domanda, le cose che sono, diventano semplicemente il tramite, l'oggetto morto, cui il Dio soffia la vita, la linfa vitale, su cui poi la ragione, ravvivata dallo stesso moto, moto interiore a sè stessa, motore immobile, ci fa cercare il nesso, l'unità, la perfezione.
Ciò che era morto vive, e vivendo ci chiede di cosa è allora quell'essere morto che prima c'era.
Prima e dopo, imperfezione e perfezione.

Inizia poi l'opera vera e propria, la confessione, l'atto di rinuncia a sè stesi, per il perdono divino.
Ma è proprio dove la forma dovrebbe prendere il sopravvento, come nelle aride opere di Tommaso, è la vita caotica del singolo a irrompere, dentro la domanda, domanda stessa che ricordiamoci, è il divino, e non noi, a suscitarci.
L'inizio delle confessioni è allora di quelli che pongono una distanza incolmabile tra la psicologia contemporanea (mera esibizione di forme positive, a casaccio esposte) e l'osservazione.
L'ironia di Agostino che covava nella stranissima forma della scrittura del prologo, esplode, in una serie di considerazioni semplici di verità eterna.
L'uomo è colpevole dalla nascita, senza essere consapevolo se non lo fosse addirittura nella fase uterina.
Una descrizione che mi ha lasciato alienato quando parla di latte "ubertoso" strano aggettivo, che non compariva negli atti osservati nel bambino precedenti.
Si mischia così qualcosa di evidente (copertura) insiema a qualcosa di obliquo (la vera ricerca).
A presto per il continuo della lettura e del senso.
Puffiamo su per giù due mele poco più

misummi

Cristo ha detto:"i ladri e le prostitute passeranno davanti a voi per la porta dei Cieli"
Oltre a questo,Cristo andava volentieri nelle case dei cosiddetti peccatori e parlava con la gente comune e non con i Dottori della Legge,Scribi(gli istruiti) e i Farisei anche perché sarebbe stato tempo sprecato.
Quindi,chi si pente di essere umanamente umano,cerca di nascondere le sue cicatrici di "peccatore" e crede così di varcare quella porta,SI METTA IN FILA DIETRO UN NUMERO INCREDIBILE DI ESSERI UMANI RIMASTI TALI E QUALI!
eh eh eh e diciamolo,finalmente!


green demetr

Citazione di: misummi il 06 Dicembre 2024, 09:00:54 AMQuindi,chi si pente di essere umanamente umano,cerca di nascondere le sue cicatrici di "peccatore" e crede così di varcare quella porta,SI METTA IN FILA DIETRO UN NUMERO INCREDIBILE DI ESSERI UMANI RIMASTI TALI E QUALI!
eh eh eh e diciamolo,finalmente!
Bè certo, ma questo è esattamente l'effetto dell'omologazione umana alla normalità di un credo che non ha in sè alcuna spinta alla ricerca spirituale.
La fila di cui parli si dice cristiana, cattolica etc...etc...ma non solo non ha la scintilla del credo, ossia la ricerca spasmodica di ciò che si configura immediatamente come contradditorio.
Non ricordo più chi diceva che il cristianesimo si basa infatti su una aporia.
Io la vedo diversamente, se qualcosa si basasse sull'aporia, perchè dovrebbe esserci ricerca? Invece in Agostino è subito lacrime e sangue.
La descrizione psicologica dell'infante, il suo principio di piacere, anticipa Freud di millenni, liquida tutta la psicologia evolutiva con il paragrafo 9.
Il paragrafo 9, il paragrafo delle mazzate del maestro, è di nuovo ancora Freud.
Il cristianesimo si basa sulla protezione, Agostino con poche frasi denuda completamente qualsiasi falso moralismo, lo esplica per quello che è: una fuga dalla realtà, e insieme una critica feroce della società, la stessa società degli infanti, che punisce l'infanzia, in un delirio di malvagità che tutt'oggi dura.
Agostino non ci ha impiegato molto, siamo già ai suoi piedi, è già insieme ai più grandi pensatori che io abbia mai letto.
Mi da come l'impressione di un Kierkegaard, la comprensione della vita atea, a partire da un impulso arcaico, brutale, di selvaggia intelligenza, perchè non è semplice ateismo, semplice omologazione, è già lotta intellettuale con il Dio, non lotta radical chic.

Citazione di: misummi il 06 Dicembre 2024, 09:00:54 AMCristo ha detto:"i ladri e le prostitute passeranno davanti a voi per la porta dei Cieli"

Ma io non dubito che il messaggio di Cristo sia liberale, però è anche molto contradditorio, infatti sta scritto che non bisogna nemmeno pensare al desiderio.(matteo 1,1)
Cosa è prostitute e ladri non hanno desideri?


Almeno Agostino lo dice apertamente: oh Dio ma così nessuno si salva!

Un grande pensatore, un grande esegeta, fin da subito.

Problemi a casa, non riesco a meditare, spero di entrare al più presto in quel particolare stato di grazia, che ti fa studiare anche se stai male.

Salve!
Puffiamo su per giù due mele poco più

green demetr

Chiedo scusa dell'intollerabile ritardo.
D'altronde la mia procrastinazione seriale, non è quella sciocchezza che pensavo.
Spero di curarmi al più presto.
Saluti e scuse sentite ancora.
Puffiamo su per giù due mele poco più

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