La psiche e la spiritualità sono riconducibili al mondo materiale e biologico?

Aperto da Alberto Knox, 21 Novembre 2022, 22:33:52 PM

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Alberto Knox

Ragazzi quando si parla di energia si parla di fisica eh. Cosa sappiamo dell energia ? 
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

viator

Citazione di: Alberto Knox il 03 Dicembre 2022, 19:28:20 PMStiamo pure sulla psiche per ora , la spiritualità la lasceremo per ultimo . Almeno così affrontiamo un problema alla volta. Hai detto che la psiche è riconducibile al mondo energetico e che agisce a livello biologico e poi umano giustamente perchè noi siamo organismi biologici infatti . Quando si parla di bios , biologia, si parla di vita. che sia vegetale o animale . questa psiche che tu riconduci al mondo energetico lo approvo ma quale tipo , cioè , quale energia? la vita? La vita è o non è una quantità di energia libera?
La vita è un fenomeno consistente nell'avvenuta/diveniente strutturazione di certe quali quantità di materia, le quali risultano organizzate in corpi/organismi la cui struttura e funzionamento sono talmente raffinati, evoluti, complessi ed efficienti da non poter venir compresi (ma solamente lambiti) da un cervello umano.

Pur essendo al vertice (cioè allo stadio più recente della evoluzione biologica) delle funzioni della vita nel suo insieme, il nostro cervello rappresenta solo una parte del fenomeno vita, quindi non può riuscire a svelare il funzionamento di ciò che lo ha generato (appunto la evoluzione dell'intero fenomeno vita) e che - ovviamente lo contiene.

La natura ha fatto la sintesi di alcuni miliardi di anni (noi), ma noi non riusceremo mai a fare l'analisi completa di ciò che ci ha fatti come siamo.

Quindi il tutto (la vita) include la parte (il cervello), mentre appunto la parte non può includere la (capacitarsi della-) parte.

La vita quindi è la manifestazione, e non la dimensione fisica (materia, energia, spazio o tempo).

L'alimento, il combustibile, della vita è invece appunto la dimensione fisica che si chiama energia, (la quale ovviamente può operare solo sulla base di una struttura materiale corporale, cioè degli organi e dei tessuti di un corpo) ovvero ciò che serve per produrre tutte le trasformazioni che "animano" il fenomeno "vita" di cui stiamo parlando. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

iano

Citazione di: Freedom il 03 Dicembre 2022, 19:50:17 PMSe i pensieri (ed anche i sentimenti) fossero flussi di energia essi sarebbero rilevati. Perchè sarebbero anche sostanziati in qualcosa di materiale.
L'includere l'energia nel pensiero materialistico è motivo di arricchimento, ma è vano sperare che tale inclusione porti a nuove e dirimenti prospettive.
E' una inclusione obbligatoria dopo che abbiamo acquisito la lezione di Einstein per cui materia ed energia si equivalgono.
Più esattamente dell'energia esistono diverse forme note, alle quali recentemente abbiamo aggiunto la materia, come forma di energia tra tante, nessuna delle quali ha particolari privilegi.
Ma a rigore un parallelo fra vita ed energia non funziona, perchè non esiste vita senza trasformazioni energetiche, cioè senza che i diversi tipi di energia si trasformino in altri tipi.
La vita quindi deve legarsi alle trasformazioni energetiche, e se ciò che conta sono le trasformazioni ne deriva che nessun tipo di energia, materia compresa, è privilegiato in questo legame.
Legare la vita all'energia significa cercare di capire la vita a partire da quel che sappiamo dell'energia.
Sappiamo ad esempio che la quantità di energia totale rimane costante, e quindi se potessimo parlare di" quantità di vita" ne risulterebbe pari costanza.
Ma se leghiamo più propriamente la vita alle trasformazioni energetiche, ciò significa che non esiste vita senza trasformazioni energetiche, e cioè che la vita è un fatto dinamico e non statico.
L'acqua in una diga non è vita finché non sia aprono le saracinesche e l'acqua precipita a valle trasformandosi da energia potenziale in energia cinetica che a sua volta si trasforma in calore che sua volta si trasformerà in altro.
Non c'è dunque per l'energia una fine , una morte , ma una trasformazione che passa per diverse fasi cui diamo diversi nomi.
Il lago dentro alla diga cadendo valle a muore?
Si, se ad una delle tante fasi di trasformazione vogliamo dare  un nome fra tanti , come ad esempio morte.
il lago però sembra avere un anima immutabile, perchè dopo la stagione delle piogge lo ritroviamo al punto di inizio.
Ma sarà sempre quel lago?
Il fare questa assunzione sembra ragionevole, ma si tratta comunque di una assunzione arbitraria.
Possiamo parlare comunque dello stesso lago senza alcuna conseguenza.

I pensieri e le emozioni si misurano da un pò ormai come trasformazioni energetiche, ma quelle misure non sono i pensieri, così come il metro non è lo spazio e il secondo non è il tempo, a meno che non si ammetta che sia il metro a creare lo spazio e gli orologi il tempo, cosa che non sembra del tutto irragionevole in effetti.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

viator

Salve Alberto. Dimenticavo : quale tipo di energia ?

Forse la corrente elettrica rilevata dagli elettroencefalogrammi ?. Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Alberto Knox

Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Citazione di: Freedom il 03 Dicembre 2022, 19:59:45 PMSecondo me tutto ciò che è afferente all'essere umano (per quanto riguarda pensieri/sentimenti) è inscindibile dalla componente chimica.

Ma anche dalle componenti elettriche e meccaniche, necessarie per trasportare i prodotti della biochimica laddove servono. E, se vogliamo fare una graduatoria di fondamenti, prima di tutto viene la biologia che trasmette il patrimonio ereditario inclusivo di quello che poi diventerà il sistema nervoso centrale, incluse le istruzioni per le reazioni biochimiche necessarie per far funzionare l'ambaradan.

CitazioneComunque non capisco perchè le trasformazioni materia/energia abbiano questa rilevanza nel problema trattato (vedi quanto detto in risposta a Viator)

Viator risponderà per la parte sua. Io osservo che la legge di conservazione di massa di Lavoisier ha dovuto essere corretta dalla legge di conservazione di massa+energia dopo Einstein.

Trovo però inutile incaponirsi fisicisticamente su una questione che confonde genesi ed ente, facendo ricadere pedissequamente le colpe del padre sui figli a venire. La parte più vitale del pensiero di Kant ha posto il carattere trascendentale di pensiero, intelletto, ragione, emozioni,... che compongono la parte psichica dell'unità psicosomatica. Ridurre fisicisticamente la psiche umana non porta da nessuna parte e Jacopus l'ha spiegato assai bene, proprio partendo dagli elementi fisicistici di tale emersione trascendentale. Di fronte alla quale, e al suo biricchino grado di libertà, non possiamo che prendere atto senza finzioni ipotetiche dure, limitandoci a ragionare sulla sua fenomenologia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Citazione di: Alberto Knox il 03 Dicembre 2022, 20:25:51 PMRagazzi quando si parla di energia si parla di fisica eh. Cosa sappiamo dell energia ?

L'energia, in qualunque sua forma si presenti, ha sempre la stessa ragion d'essere: il divenire.

Nessuna energia, nessun divenire.

Potrebbe sembrare che non valga il contrario. Cioè che vi possa essere energia senza alcun divenire.
Ma non è così.

Poiché la realtà o è diveniente o non è.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Alberto Knox

Citazione di: bobmax il 04 Dicembre 2022, 10:20:07 AML'energia, in qualunque sua forma si presenti, ha sempre la stessa ragion d'essere: il divenire.

Nessuna energia, nessun divenire.

Potrebbe sembrare che non valga il contrario. Cioè che vi possa essere energia senza alcun divenire.
Ma non è così.

Poiché la realtà o è diveniente o non è.
Essere è divenire. questo dice il tuo intervento . Questo è dualismo, infatti essere è uno stato mentre il divenire è un processo ma senza l uno non esiste l altro, dualismo.
Si nasconde lo stesso problema metafisico di essere e divenire. "Io penso dunque sono" di Cartesio mette insieme processo e stato in un unico fenomeno.
Pensate al lavoro di miliardi di anni di processi fisici e poi biologici e poi chimici e le relazioni fra la materia e l energia a formare il gene e poi il genoma , dal protozoo ai sistemi di organismi pluricellulari e poi alle miliardi  interconnessioni neurali che si sono evoluti in altrettanti miliardi di anni che ci son voluti semplicemente per arrivare a dire , io sono.
abbiamo premi nobel per la fisica che dicono "tanto più l'universo appere comprensibile tanto più ci appare senza scopo" e un altro che si chiama Freeman Dyson che dice "tanto più l'esamino e studio i particolari della sua architettura tanto più numerose sono le prove che l'universo doveva già sapere che saremmo arrivati" da un opposto all'altro .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

iano

Citazione di: Alberto Knox il 04 Dicembre 2022, 13:10:22 PMEssere è divenire. questo dice il tuo intervento . Questo è dualismo, infatti essere è uno stato mentre il divenire è un processo ma senza l uno non esiste l altro, dualismo.
.
Il divenire è una successione di stati, che non sembrano prediligere un particolare essere, e più in generale una particolare sequenza di stati.
Il divenire è una successione di esseri, di stati discontinui, di quanti, che non potrebbero rappresentare la continuità del divenire, se non scegliendo in modo arbitrario segmenti considerati rappresentativi del continuo.
Contrariamente all'intuito corrente, la linea continua è fondamentale rispetto ai punti che la costituiscono, perchè non si può costruire la curva mettendo insieme infiniti punti, ma si possono estrarre punti in numero finito dalla curva che convenzionalmente possono assumersi come rappresentativi della curva, che venendo in tal modo arbitrario caratterizzata, può essere raccontata nominandola come la curva ABC.
Allo stesso modo attraverso una scelta di esseri raccontiamo il divenire, e se questo racconto non ci sembra arbitrario è perchè siamo dimentichi della convenzione che applichiamo, della scelta degli esseri A,B,C.
Fin qui tutto bene, se non fosse che la cosa ci prende la mano, ed esseri battezzati per essere i personaggi del racconto del divenire si perdono in un metaracconto, come quei personaggi che in un film di Woody Allen, ''La Rosa purpurea del Cairo'' escono dallo schermo.
Solo così la materia può raccontare lo spirito, in modo paradossale, perchè lo spirito è il narratore e la materia è uno dei personaggi del suo racconto.
L'errore consiste nell'attribuire a questo spirito un essere, quando l'essere è una sua creazione arbitraria sempre nuova per nuove storie che lo spirito racconta, a dimostrazione che è uno spirito in divenire, non statico.

Non vi è nulla di statico se non per finzione al fine di raccontare il divenire.
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iano

Si attribuisce ad un anima un destino, per affermare che se essa ha un destino , e quindi una meta finale statica del percorso del divenire, allora essa è, e pur di affermare ciò si è disposti decretarne la fine.
Abbiamo un bisogno disperato di affermare il nostro essere per sfuggire al destino di essere personaggi di un racconto arbitrario.
Raccontiamo la storia partendo dalla fine, per poter dire, se sono in grado di raccontare tutta la storia, se so già come và a finire , allora sono. Abbiamo bisogno di giustificare la percezione del noi, non accontentandoci della percezione.
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Alberto Knox

Non abbiamo ancora iniziato a parlare di spirito quindi risponderò solo sull essere in sintonia col pensiero di martin heidegger riguardo all essere; è solo attraverso l'analitica esistenziale che è possibile mostrare il vero significato dell'essere" in altre parole Solo l'ente (soggetto esistente) che si pone la domanda sull'essere può dare una risposta soddisfacente alla questione. il problema dell essere è nato perchè noi umini lo abbiamo pensato e abbiamo deciso che fosse immutabile, collegato all ente ma allo stesso tempo dotato di una forza che lo supera , che va oltre il divenire degli enti. l'essere è lo sfondo sul quale si manifestano gli enti. noi sperimentiamo (qualsiasi ente dotato di coscienza) la condizione dell esserci , dell essere qui , Ed è questo che ci fa diventare esistenti e non semplici presenze, un sasso è presente, un metallo, un pacchetto si sigarette, ma noi oltre che essere presenti siamo esistenza in divenire, siamo protesi in avanti, verso il futuro ed è questo che significa "essere" per cui essere non è immutabile in quanto esperienza mutabile dell ente cosciente. 
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Socrate78

Un'alternativa al paradigma del riduzionismo materialista è quella che considera il cervello alla stregua di un televisore, che capta i segnali che provengono da quell'energia che è l'anima e li trasforma in sostanze chimiche (neurotrasmettitori) e segnali elettrici, allo stesso modo come un televisore trasforma in immagini e suoni i segnali provenienti dall'etere. L'anima secondo la mia visione sarebbe fatta di vibrazioni energetiche quantistiche (associate ad informazioni) che raggiungono il cervello, che è il mezzo con cui la vita dell'anima si manifesta. Di conseguenza il fatto che un individuo con un cervello danneggiato non abbia più coscienza o non riconosca i familiari non dimostra affatto che le funzioni psichiche superiori siano il PRODOTTO del cervello, ma semplicemente dimostra che è rotto il mezzo con cui l'anima/energia si rende manifesta: allo stesso modo come quando il televisore è rotto le immagini sono sfocate e non si vedono bene, ma è il mezzo che è rotto non è il programma, tanto che se tu accendi un televisore funzionante puoi benissimo vederlo! L'argomentazione dei materialisti che pretendono di dimostrare la derivazione delle funzioni psichiche dal cervello descrivendo ciò che accade quando il cervello non funziona è quindi a mio avviso fragile. Secondo il mio paradigma ogni sentimento o pensiero è associato ad una precisa vibrazione energetica dell'anima (misurabile in Hertz) e quindi l'amore, l'odio, l'indifferenza, la paura hanno determinate frequenze: quest'energia poi è captata dal cervello e il cervello come un televisore trasforma gli impulsi energetici in sostanze chimiche, in impulsi elettrici, per cui ad ogni configurazione della psiche (o anima) corrisponde una precisa configurazione chimica cerebrale.
Ma l'anima può esistere indipendentemente dal cervello, e questo si nota in racconti di persone che erano in coma profonda (giudicato a volte irreversibile) e hanno detto di poter sentire le conversazioni degli infermieri che erano attorno a loro mentre erano in coma (cosa impossibile secondo le attuali conoscenze), oppure persone in morte clinica con elettroencefalogramma piatto che hanno riferito di aver visto e sentito cose distanti dal luogo in cui il loro corpo si trovava e fuori dalla portata dei sensi, queste cose secondo me si possono spiegare solo con il seguente assunto: La psiche è una sostanza immateriale (energetica) connessa al corpo ma distinta da esso e può esistere anche indipendentemente dal soma (corpo)".

Ipazia

Basta fornire il programma, ovviamente funzionante "indipendentemente dal soma", e poi si può anche cambiare il televisore. Per ora pare che il programma (dna e suoi sviluppi) sia incorporato nel televisore. Sull'indipendenza e trasferimento del programma stanno lavorando pure i transumanisti, materialisti della specie più becera. Loro si occupano con passione anche di riprogrammazione, fosse mai che oltre al televisore necessiti anche una ripassatina al sw.


pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Duc in altum!

Citazione di: Ipazia il 03 Dicembre 2022, 14:07:47 PMSi accettano e caldeggiano prove di anime senza corpo.
Se può servire, ci sono le testimonianze di esperienza pre-morte o esistenza fuori dal corpo (ove per esistenza si specifica che è il Sé/anima che continua ad avere coscienza dell' Io/persona-individuo).
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Alberto Knox

Questa metafora del televisore/cervello che capta il segnale io l avevo sentita in riferimento alla coscienza . in questa visione l amina è il segnale stesso di coscienza che la macchina biocorporea capta come un computer che diventa cosciente grazie a un segnale energetico. È grazie a questo segnale che l io si sviluppa , pensa, sogna ,sente ,spera ,  è conscio ed inconscio ecc.
Secondo tale prospettiva non c è nessuna regione per ritenere che l anima\coscienza muoia assieme al corpo . Essa torna alla fonte del segnale e l io formato quando l anima era nel corpo fa esperienza trascendente , esce dalla caverna delle ombre ed entra nel mondo delle idee .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

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