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La preghiera

Aperto da Freedom, 02 Agosto 2023, 14:15:18 PM

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Freedom

Se la sacra preghiera spirituale fosse soltanto maestra, come si è
detto, e indicatrice di ciò che giova alla virtù, non meriterebbe che se ne
facesse gran caso. Ora però, giacché essa non è affatto soltanto maestra e
indicatrice, ma è anche per natura consolazione in vista di ogni bene da
compiere, di quali sacre realtà non sarà essa più elevata e quali lodi non
oltrepasserà? Dato poi che la dottrina e la consolazione non conseguono
nulla se vi è infermità in chi viene ammaestrato e consolato, e hanno
bisogno di una corrispondente forza, allora cerca e troverai che proprio la
preghiera sa dar forza all'anima, in Spirito, in vista dell'operare

La Filocalia. pag 1.687
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

bobmax

L'autentica preghiera può essere una sola:
"Sia fatta la Tua volontà"

Che può declinarsi come:
"Che la Tua volontà sia la mia volontà"

La autentica preghiera non può che essere esaudita.
Perché è Dio che prega se stesso.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Alberto Knox

Citazione di: Freedom il 02 Agosto 2023, 14:15:18 PMpreghiera sa dar forza all'anima, in Spirito, in vista dell'operare
io penso che la preghiera è già  forza dell anima Spirituale in quanto atto di fede. Ma è anche un prendere rifugio, prendere rifugio dalle circostanze della vita, dalle avversità del mondo. Non è facile pregare, per questo dico che l'atto della preghiera è forza interiore . E penso che sia Sacra quando ci sentiamo al cospetto del grande mistero che è Dio e ci togliamo i calzari che vuol dire togliere l'ego , smettila per un attimo di calpestare smettila di usare, di consumare, di volere, deponi le tue ideologie  . Si riferiva a questo quando Dio disse a Mosè di togliersi i calzari perchè quello era un luogo Sacro. Qui non si calpesta, qui si depone tutto il tuo essere nel mondo e ci si presenta dinanzi a Dio per quello che si è nell interiorità. Sant'Agostino , rispondendo alla domanda di cosa sia la preghiera , non parla ne di Gesù, ne della Bibbia, ne della chiesa, ne della Religione, parla della preghiera come la luce dell uomo interiore. Ma noi lo abbiamo dimenticato , abbiamo innalzato Gesù a capo di una Religione e ci è servito per sacralizzare la nostra cultura , quando lui chideva solo di avere fede. Così, con l'Editto di Costantino è diventata la religione dell'impero romano; con Carlo Magno è diventata la religione del Sacro romano impero; con la scoperta del nuovo mondo, dove in suo nome s'era proceduto allo sterminio degli indigeni nativi , è diventata la sacralizzazione dell'imperialismo europeo e infine, con il Concilio vaticano II, è diventa la sacralizzazione della laicità. In tutto questo, la parola di Gesù.. è sparita.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Freedom

Citazione di: bobmax il 02 Agosto 2023, 15:58:57 PML'autentica preghiera può essere una sola:
"Sia fatta la Tua volontà"

Che può declinarsi come:
"Che la Tua volontà sia la mia volontà"
Hai espresso la vetta della preghiera. La conclusione, coronata dal successo, di un cammino.
Per noi....diciamo aspiranti "pregatori", sarebbe già un buon risultato imparare i rudimenti della preghiera.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Freedom

Citazione di: Alberto Knox il 03 Agosto 2023, 00:31:56 AMio penso che la preghiera è già  forza dell anima Spirituale in quanto atto di fede.  Non è facile pregare, per questo dico che l'atto della preghiera è forza interiore . E penso che sia Sacra quando ci sentiamo al cospetto del grande mistero che è Dio e ci togliamo i calzari che vuol dire togliere l'ego , smettila per un attimo di calpestare smettila di usare, di consumare, di volere, deponi le tue ideologie  . Si riferiva a questo quando Dio disse a Mosè di togliersi i calzari perchè quello era un luogo Sacro. Qui non si calpesta, qui si depone tutto il tuo essere nel mondo e ci si presenta dinanzi a Dio per quello che si è nell interiorità. Sant'Agostino , rispondendo alla domanda di cosa sia la preghiera , non parla ne di Gesù, ne della Bibbia, ne della chiesa, ne della Religione, parla della preghiera come la luce dell uomo interiore.
Mi sembra giusto e saggio quello che scrivi.
Mi permetto di introdurre una riflessione scaturita da queste tue parole:
Citazione di: Alberto Knox il 03 Agosto 2023, 00:31:56 AMMa è anche un prendere rifugio, prendere rifugio dalle circostanze della vita, dalle avversità del mondo.
E' certamente un rischio. Ed il mio pensiero è andato a San Paolo ed al suo invito: "pregate incessantemente".

Ho scelto queste parole che mi appaiono illuminanti:

1. la necessità della preghiera continua è predicata dal Signore.
Si legge nel Vangelo di Luca che Gesù "diceva loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai" (Lc 18,1ss).
Anche San Paolo esorta alla preghiera senza interruzione: "Pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa infatti è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi" (1 Ts 5,17)
Certo non è possibile materialmente dedicarsi alla preghiera ininterrottamente senza mai fare uno stacco.
La necessità della preghiera continua è stata intesa in vari modi.

2. Il primo consiste in un atteggiamento di vita per cui pur compiendo il proprio dovere in qualsiasi ambito si tiene lo sguardo interiore rivolto a Gesù.
Il Signore ha detto: "Siate pronti con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze per aprirgli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se giungendo nel mezzo della notte o prima dell'alba li troverà così, beati loro! Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate" (Lc 12,35-50).
Commenta Maestro Eckhart: "Ogni uomo dovrebbe essere 'simile a coloro che aspettano il loro Padrone' (Lc 12,36). Coloro che aspettano in quel modo, siccome sono certamente sempre vigili, si guardano attorno per vedere da dove viene colui che aspettano e cercano di scorgerlo in tutte le cose che incontrano, per scoprire se eventualmente egli è in esse presente, per quanto strana possa risultare la cosa. In questo modo noi dovremmo coscientemente scoprire il nostro Signore in tutte le cose.
Ciò richiede molta diligenza perché esige uno sforzo totale dei nostri sensi e dei poteri della nostra mente: allora coloro che ci riusciranno saranno in uno stato salutare. Cercando Dio in tutte le cose nello stesso tempo lo trovano in tutto... Colui al quale Dio è così presente in tutte le cose possiede veramente il cielo" (Sermons and Treatises, vol. III, p. 20).

3. Per il Catechismo della Chiesa Cattolica "la vita di preghiera consiste nell'essere abitualmente alla presenza di Dio tre volte santo" (CCC 2556).

5. Nel Medioevo la Glossa (interpretazione) ordinaria commentava le parole di Gesù sulla preghiera continua (Lc 18,l) in questo modo: "Vivete sempre in grazia: infatti chi è in grazia, non cessa di pregare a meno che non cessi di essere in grazia; sempre dunque prega chi sempre agisce secondo virtù" (Glossa ordinaria in Lc 18,1).

6. Un secondo modo di intendere la preghiera continua consiste nella volontà di fare di ogni nostra azione un sacrificio spirituale gradito a Dio.
Per S. Ignazio di Loyola la preghiera continua consiste "nella perfezione delle opere realizzate puramente per amore di Dio, dirette a Lui e in Lui compiute" (S. IGNAZIO DI LOYOLA, Diario spirituale).
In questo senso Sant'Agostino diceva: "Pregare a lungo non è un pregare moltiplicando parole.
Una cosa è un lungo discorso, e altro un affetto prolungato.
Del resto del Signore stesso si legge che passava la notte in preghiera, e che pregò a lungo, per darci l'esempio" (Lettera a Proba ).
E ancora: "Loda Dio con tutta la tua vita. Lodalo non solo con la voce e col canto, ma col salterio delle tue opere buone. Tu lo lodi quando tratti un affare, lo lodi quando prendi cibo o bevanda; lo lodi quando riposi a letto, lo lodi quando dormi" (Enar. in Ps. CXLVI, 2).

7. Un terzo modo di intendere la preghiera continua è la cosiddetta "la preghiera del cuore".
Essa consiste nella ripetizione costante di una frase particolare che si fa poi strada nel cuore dell'orante. In questo modo è possibile interiorizzare la propria preghiera.
Per gli antichi monaci tale preghiera interiorizzata consisteva nel continuo ricordo di Dio o di Gesù, cioè nel mantenere la presenza di Dio o di Gesù mentre si lavora, si parla con gli altri, si mangia, ecc.
Esempio di questa preghiera è quella del pellegrino russo.

8. Per altri infine – ecco il quarto modo – consiste nell'adempimento dell'obbligo di pregare incessantemente tramite l'osservanza di ore stabilite di giorno e di notte è una pratica cristiana molto antica.
Lo si trova già nella Tradizione di Ippolito che esorta pregare alle nove, alle dodici, alle tre, prima di coricarsi, a mezzanotte e al canto del gallo, secondo ragioni che si riferiscono a eventi della vita di Cristo.
Tutt'oggi è ancora obbligatoria per i religiosi e per il clero: "L'ufficio divino, nella linea dell'antica tradizione cristiana, è pensato in modo tale che l'intero corso della giornata e della notte sia santificato dalla lode di Dio" (SC 84).
Preghiera continua dunque è quella fatta il più spesso possibile.

Un prete
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Socrate78

IO personalmente prego, ma non baso il mio rapporto con Dio sulle sensazioni che provo durante l'orazione, anzi, ritengo proprio che quando durante la preghiera non provo nulla sia il momento in cui sono più vicino al divino, perché appunto Dio è al di là dell'umano e delle emozioni dell'uomo. Paradossalmente l'assenza di sentimento durante la preghiera è per me segnale di vicinanza maggiore al divino, non il contrario, anche se può sembrare l'esatto opposto di quello che penserebbe quasi ogni credente. La preghiera è fede, non dev'essere sentimento, la Bibbia in realtà insegna a non fidarsi  dei sentimenti, infatti viene detto: "Ingannevole è il CUORE ed insanabilmente maligno: chi mai lo può conoscere?".

Freedom

Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

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