La Pasqua e il Gesù storico

Aperto da myfriend, 08 Aprile 2017, 10:35:05 AM

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lorenzo

#60
Atti cap. 15
22 Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba: Giuda chiamato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli. 23 E consegnarono loro la seguente lettera: «Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! 24 Abbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi. 25 Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba e Paolo, 26 uomini che hanno votato la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo.».
Marco 8,21
E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare.
Luca cap 24
27 E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
44 Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: 46 «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni.

***
CitazioneSe dunque ( cosi' spiegano gli "specialisti") i fuoriusciti fuggiaschi, ovvero i cristiani-giudei perseguitati dagli zeloti,
Eh??
Gli USA importano merci ed esportano dollàri.

myfriend

#61
@jsebastian

Il docente ordinario del N.T. della Lateranense R. Penna rimarca spesso quanto sia determinante questo "PER" - essendo esso IL vero nocciolo (!) di tutto quello che POI si evolvera'  nel corso del tempo successivo.  
Solo dopo - avverra' la seconda tappa, il secondo pilastro dottrinario.. ovvero cosa rappresenterebbe quella strabiliante, indescrivibile ed irripetibile resurrezione ??


No Sebastian.
Quel "PER" non è il vero nocciolo della teologia paolina.
Il nocciolo della teologia paolina è la visione apocalitticista, all'interno della quale assumono signifcato - per Paolo - la morte e risurrezione di Gesù.
In altre parole, gli eventi della vita di Gesù non hanno dei significati slegati gli uni dagli altri e non si può dire che un significato singolo sia il nocciolo rispetto ad altri significati. Ma i significati vanno inquadrati all'interno della visione apocalitticista di Paolo, e tutti i significati hanno pari importanza. Perchè è la visione apocalitticista di Paolo il vero nocciolo; ed è da questo nocciolo che Paolo deduce i significati degli eventi della vita di Gesù.

Nella visione apocalitticista di Paolo, Dio avrebbe scatenato la sua ira nel Giudizio finale contro i peccatori e contro chi era sotto il domino del peccato. Sarebbero scampati all'ira divina solo i "giusti" davanti a Dio; ma chi sarebbe stato considerato "giusto" davanti agli occhi di dio? Chi si sarebbe salvato dall'ira divina nel Giudizio finale? Paolo, quindi, si chiede quale fosse il senso della morte di Gesù all'interno di questo quadro di riferimento. Ed è in questo quadro di riferimento che Paolo elabora l'idea che Gesù, con la morte in croce, si era addossato la maledizione che gravava su altri. In quanto servo di dio, Gesù si era accollato il castigo che altri meritavano. La morte di Gesù era servita come un sacrificio "PER" i peccati degli altri. In questo modo, chi avesse avuto fede in Gesù, poteva beneficiare di questo sacrificio e poteva essere considerato "giusto" davanti a dio e poteva, quindi, salvarsi dall'ira divina del Giudizio finale.

Allo stesso modo, la risurrezione di Gesù, era vista da Paolo come la prova che Gesù aveva sconfitto satana e il peccato. E la risurrezione di Gesù era la "primizia della risurrezione", cioè l'inizio della risurrezione che la teologia apocalitticista prevedeva che sarebbe avvenuta alla fine dei tempi.

Cosa voglio dire con questo?
Che non esiste per Paolo un singolo evento che sia il nocciolo della sua teologia. La sua teologia era l'apocalitticismo e, all'interno di questo quadro teologico,  ogni evento aveva un suo significato ben preciso. Non esiste un evento che sia più significativo di altri. Ma ogni evento aveva un suo significato ben preciso all'interno del vero nocciolo della sua visione teologica che era l'apocalitticismo.

Allo stesso modo, la "parusia" segnava il momento del Giudizio vero e proprio, quando cioè sarebbe stato instaurao il Regno di dio.

Quindi, la morte, la risurrezione, la parusia...erano tutti eventi della vita di Gesù che avevano tutti pari importanza all'interno del vero nocciolo della visone teologica paolina che era l'apocalitticismo.
Se si analizzano i singoli eventi decontestualizzandoli dall'intero impianto teologico di Paolo - e cioè l'apocalitticismo, che era il vero nocciolo della visione di Paolo - non si capisce il perchè Paolo aveva attribuito determinati significati a tali eventi.

Se proprio vogliamo trovare il nocciolo della visione paolina, inteso come l'evento che per Paolo giustificava l'esattezza e la giustezza della sua impalcatura teologica, questo non era la morte di Gesù, ma era la sua risurrezione. E', infatti, la risurrezione di Gesù che convince Paolo del fatto che il Giudizio finale fosse iniziato e, quindi, conferma a Paolo di essere nel giusto e che tutto il suo impianto teologico, l'apocalitticismo, era - ai suoi occhi - vero e fondato e che era - secondo lui - il modo corretto di interpretare la vita di Gesù. Infatti Paolo, nella Prima lettera ai Corinzi, afferma che se Gesù non fosse risorto vana sarebbe stata la fede. Paolo sa benissimo che senza la risurrezione di Gesù, tutta la sua impalcatura teologica fondata sull'apocalitticismo, sarebbe crollata miseramente.

P.S.Gli zeloti non c'entrano nulla con le persecuzioni dei primi cristiani. Chi perseguitò i primi cristiani furono le gerarchie religiose e politiche ebraiche. E Paolo ne è la chiara dimostrazione. Paolo era un persecutore dei primi cristiani. Ed era un fariseo, non uno zelota.  ;)
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

myfriend

Citazione di: InVerno il 12 Aprile 2017, 10:55:28 AM
Per una volta sono d'accordo con Fharenight, o almeno parzialmente. Chi ha a cuore un determinato strato della realtà (quello impropriamente detto "scientifico", ma che in questo caso forse dovrebbe chiamarsi filologico) ha già operato determinate scelte esistenziali e morali. Per tutti gli altri è tempo fondamentalmente perso, innanzitutto perchè la religione in prima istanza è un lessico del proprio costrutto esistenziale. Se uno si abitua a chiamare determinate pulsioni o emozioni utilizzando il lessico religioso, è tempo perso dimostrare che queste entità confliggono nei testi, perchè le vive ogni giorno, basta che attacca la parolina a un emozione. A quel punto vivrà tutti i giorni di questo lessico, lo sentirà vero e suo tutti i giorni, la conflittualità dei testi rimarrà per lui un problema marginale di fronte al contatto quotidiano con quelle parole che sente cosi vere giorno dopo giorno. Quindi il problema sta a monte, prima dei testi.
La filologia è una scienza.  ;)
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

myfriend

#63
Citazione di: lorenzo il 12 Aprile 2017, 11:07:02 AM
Atti cap. 15
22 Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba: Giuda chiamato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli. 23 E consegnarono loro la seguente lettera: «Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! 24 Abbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi. 25 Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba e Paolo, 26 uomini che hanno votato la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo.».
Marco 8,21
E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare.
Luca cap 24
27 E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
44 Poi disse: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: 46 «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni.
Non  hai letto nemmeno una riga di ciò che ho scritto. Poco male.  :D
Se tu ti fossi preso la briga di leggere, sapresti che Luca, Marco, Paolo e tutti gli altri, non raccontano le vicende così come storicamente sono avvenute. Ma le raccontano inquadrandole all'interno del significato - o della visione teologica - che loro avevano attribuito a tali vicende.
E tra le due cose c'è una bella differenza.
Anche perchè la visione teologica all'interno della quale i fatti vengono narrati, spiegati e interpretati (cioè l'apocalitticismo, che venne elaborato da Paolo e sui quali gli altri autori si basarono per narrare le vicende di Gesù), è una visione teologica sbagliata. Ed è sbagliata perchè quanto Paolo aveva previsto non si è verificato. ;)
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

giona2068

Citazione di: myfriend il 10 Aprile 2017, 12:35:35 PM
Paradiso e inferno: una invenzione di Luca



Cioè, Luca è un bugiardo. Parola di Myfriend "spirito di verità" anche se è il messaggero dell'ingannatore!

jsebastianB

#65
Citazione di: myfriend il 12 Aprile 2017, 11:43:13 AM

Quel "PER" non è il vero nocciolo della teologia paolina.
Il nocciolo della teologia paolina è la visione apocalitticista, all'interno della quale assumono signifcato - per Paolo - la morte e risurrezione di Gesù.

E in questo ( almeno x me ) , pur essendo scettico, prendo per buono quanto i vari autori (che avevo evidenziato ) del  post precedente - proprio perchè detti studiosi NON tutti appartengono alla "stessa" confessione.. ma si ritrovono sullo stesso "principio".

La resurrezione-salvezza semmai è la conseguenza della crocefissione-morte, quella che motivato proprio quella sua venuta. Questa ( sempre secondo "quegli" studiosi.. ) infatti era GIA' contemplata nel disegno divino ( sin dall' inizio del tempo ) e che aveva un valore ben piu' alto rispetto al "prospettato"  sacrificio di Abramo/Isacco ( ovviamente secondo la visione cristiana).
La RI-conciliazione, la Redenzione, la Liberazione e l' Espiazione PER Tutti(!) ha una valenza ben maggiore rispetto alla "dimostrazione"  della propria granitica fede.

Infatti anche Giobbe - malgrado le piu' indicibili sofferenze - "dimostro'" quanto salda fosse la sua fede.
Lo stesso per Abramo.. accettando / ubbidendo alla pretesa del dioYahwè, dimostro' la sua incrollabile fede/fiducia - pur essendo consapevole di privarsi di "quel" tanto sperato, agognato, desiderato, sospirato figlio.. della sua Sara, essendo ella ormai  "rassegnata" alla perenne sterilita'.

Due livelli di valore differenti..

                           -----------------------------------

Tu scrivi :   Nella visione apocalitticista di Paolo, Dio avrebbe scatenato la sua ira nel Giudizio finale contro i peccatori e contro chi era sotto il domino del peccato.


Anche qui.. non concordo.
GIA' nelle Scritture TUTTI i profeti - cosi' come tra gli stessi autori del Pentauteco - esortavano i devoti alla fedelta' del Patto, perchè il dioYahwè mai avrebbe tollerato l' infedelta', la trasgressione alla Sua volonta' !

Infatti nei veri Libri del Tanakh leggerai "frequentemente" la fatidica parola d'ordine: Giorno di Yahwè (!) e/o "in quel giorno" !

Questa era la minaccia delle catastrofi che si abbattevano sul popolo dalla dura cervice il quale, malgrado gli avvertimenti, le esortazioni a non "servire" (!) altri dei ( il significato è ben comprensibile..), perseverano nella loro trasgressione.
Da qui quelle catastrofi ( tradotto: i castighi divini ) quali:   guerre, siccita', distruzioni, lutti, invasioni.. deportazioni !

Purtuttavia i profeti prospettavano anche una "speranza"  proprio perchè il dioYahwè mai avrebbe abbandonato il "suo" popolo ! Da qui la teologia tanto cara ad Isaia - quella cosiddetta del "RESTO" e ripetuta da TUTTI gli Inviati e/o successivi profeti del dioYahwè !
Si trattava dei Rimanenti, dei Sopravvissuti, degli Scampati, dei Superstiti di quelle terrificanti sciagure. Con la Rimanente generazione il dioYahwè Rinnovava il Patto, infondeva in loro un "nuovo" cuore.. eccc. eccc.. da qui la ricorrente e abituale formula:
- ed essi ( il Resto, i Superstiti..) riconosceranno che, IO, sono il loro Dio e IO camminero' in mezzo a loro !

Se leggi il Tanak - non c'è autore che rimarca questo specifico:  - in quel Giorno e/o nel (terrbile) giorno di Yahwè -
cosi' come OGNI autore prospetti - pur sempre - una pur tenue "speranza" agli Scampati, al Resto ( del popolo )!
 
Quindi quelle "visioni" apocalittiche erano GIA' "abituali" nella storia del plurisecolare ebraismo.
La Nuova ERA (!) per l' umanita' semmai è rappresenta proprio dalla venuta quaggiu' del "figlio" divino Per la Redenzione/Espiazione - Questa è la svolta "epocale" rispetto a TUTTA la storia del monoteismo ebraico ! ( ovviamente per il cristianesimo !) -

                                                                              ------------------------------

Tu scrivi:  Sarebbero scampati all'ira divina solo i "giusti" davanti a Dio; ma chi sarebbe stato considerato "giusto" davanti agli occhi di dio ?


Risposta secca: Giusto davanti al dioYahwè lo è NESSUNO !
A tal proposito, celeberrimi sono i significativi passi dei Libri Sapienziali:  - da Giobbe, al Salterio, a Qoelet !!

Quanto a "chi" potrebbe essere "salvato"  dai terribili castighi divini.. lo sara' SOLO il devoto che ha invocato ( meglio: avra' perseverato NELLA fede) il nome del dioYahè ( Gioele 3.5 ) -

Questo passo fa parte di quanto prima esposto: il giorno di Yahwè / Resto  !!

Infatti l' autore del Libro Gioele scrive DOPO l' esilio babilonese ( verso il 400 a.C.). La prima parte descrive le devastanti sciagure dell' esercito del dioYahwè ( le cavallette !) - mentre la seconda parte del Libro ricalca lo stile "apocalittico"..
Ecco dunque che al terrificante giorno di Yahwè  si "salveranno"  solamente chi ha riposto la sua fede/fiducia nel dioAbramitico.
Il Tarso non fa altro che appropriarsi di questo celeberrimo passo per riportarlo nella sua lettera ai romani ( Rm. 10.13 ) -
Quindi una "ripetizione" di quanto Gia' avvenuto nel tempo antico !        
 
                                                               -----------------------------------

Tu scrivi: Nella visione apocalitticista di Paolo, Dio avrebbe scatenato la sua ira nel Giudizio finale contro i peccatori e contro chi era sotto il domino del peccato.


Tutto questo era GIA' annunciato ben 700 ( settecento ) anni prima (!) dal capostipite dei profeti: Amos (!).
Questo ex mandriano "scelto-chiamato" dal dioYhawè è il Primo (!) che coniera' quel motto: Giorno di Yahwè / giorno del Signore (5.18..) ri-preso POI da tutti gli altri successivi profeti.
E' lui che per primo descrive come "quel giorno" sara' di Tenebre  e di terrore. Nessuno sara' risparmiato.. inutile quindi rifugiarsi negli inferi e/o nel cielo, poichè è impossibile sfuggire al tremendo dioYahwè !

Cosi' Amos ( cosi' come per il tardivo Giole ) è il Primo (!) che prospetta la salvezza, ma SOLO per chi "cerca" il volto di Yahwè.. con quel significativo passo:  CercateMi e vivrete , un RESTO si salvera' dalla distruzione ecc..eccc..( 5.6 )

Come dire.. il Tarso non ha inventato nulla riguardo i catastrofici scenari apocalittici, essendo questi GIA' contemplati ( e sperimentati) nella lunga storia dell' ebraismo - semmai la (sua) Novita' è aver presentato l' avvento del Messia/Cristo Pneumatico ( morto PER.. ) come l' inizio del NUOVO Tempo !
                                         -----------------------------------------------------------------------

Diverse sono le interpretazioni -  e dunque significativa la metafora del rabbino che a "tutti" riconosceva: "avete ragione.. avete ragione" /  che l' amico Sariputra  proponeva in questa discussione del 1.11.2016 :

https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/il-saggio-rabbino/msg5457/#msg5457

giona2068

Citazione di: myfriend il 11 Aprile 2017, 11:36:50 AM
Il vangelo di Giovanni: Gesù diventa dio

Il cristianesimo è nato nell'ambito dell'ebraismo.
Gesù era un ebreo. I suoi discepoli erano ebrei. Paolo era un ebreo.
Per gli ebrei, dio era UNO. E mai un ebreo del I secolo avrebbe potuto concepire l'idea di un uomo che era dio. Era un concetto totalmente estraneo all'ebraismo del I secolo.
Come mai, allora, alla fine del I secolo Gesù venne trasformato in dio?


Ma tu senti cosa ci tocca sentire!
Il cristianesimo, secondo Myfriend l'illuminato dalle tenebre,  sarebbe nato nell'ambito dell'ebraismo, attenzione non fra gli ebrei ma nell'ambito dell'ebraismo cioè della cultura ebraica!
Ci vuole coraggio per dire una simile sciocchezza che neanche gli ebrei accetterebbero.
In quale scritto della cultura ebraica si trova una simile eresia?
Lasciamo stare l'aspetto spirituale, ma come si fa ad affermare questo se proprio gli ebrei hanno voluto la Sua crocefissione e ancora Lo rifiutano e se possono Lo perseguitano?
Il fatto che fosse nato in Giudea non vuol dire niente perché la carne non giova a nulla. Lui è il Figlio del Signore Dio e non è stato Giovanni a nominarLo tale, Giovanni, e non solo lui, si è solo limitato a trasmetterci ciò che aveva visto.
Se i suoi apostoli erano ebrei con la conversione non lo erano più perché la conversione fa morire l'uomo vecchio e fa risorgere l'uomo nuovo. Quando pensiamo a Paolo, Pietro, ecc.. pensiamo a Saul l'ebreo o pensiamo a Paolo? Quando pensiamo a Pietro pensiamo a quello che era Cefa o a quello che è lui ora?
I convertiti non sono più ebrei e non fanno più parte neanche delle loro comunità.
Se poi dobbiamo credere che Giovanni fosse un bugiardo e Myfriend è veritiero allora prendiamo atto che stiamo andando fuori strada, ma Ciò che è scritto sui Santi Vangeli è verità perché è l'unica via che porta alla Pace, Myfriend vuole togliere, a chi lo legge, questa speranza/certezza perché è guidato dal nemico della Pace, purtroppo per lui! 

lorenzo

Caro Giona,  evitiamo le battute troppo mordaci.
Gesù era un ebreo: oltre a Gesù l'ebreo di Geza Vermès, se vuoi documentarti ci sono un sacco di libri
https://www.google.it/search?q=libro+gesù+ebreo&client=aff-maxthon-maxthon4&hs=zYi&affdom=maxthon.com&channel=t26&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ved=0ahUKEwjQpcHPrp_TAhVCLZoKHcNHBuoQsAQIqAE&biw=1134&bih=651
ma gli ebrei non lo riconobbero
Marco 12,24
Rispose loro Gesù: "Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio?"
Giovanni 5:39
Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me.
Giovanni 20:9
Perché non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti.
***
Caro myfriend, in realtà rispondevo a Bach, anche se preferisco Haendel
https://www.youtube.com/watch?v=0coO23RGZDY
oppure
https://www.youtube.com/watch?v=EAP7j3B_yIY
Si sono accavallati vari messaggi, conosco la tua posizione: il cristianesimo è frutto della predicazione di Paolo, che si riflesse anche nella redazione dei vangeli, poi pure manipolati. Non la condivido, anche se la figura di Paolo è fondamentale, avendo egli fatto l'esperienza del Cristo risorto senza aver conosciuto il Gesù terreno.
Gli USA importano merci ed esportano dollàri.

giona2068

Citazione di: lorenzo il 12 Aprile 2017, 19:13:14 PM
Caro Giona,  evitiamo le battute troppo mordaci.
Gesù era un ebreo: oltre a Gesù l'ebreo di Geza Vermès, se vuoi documentarti ci sono un sacco di libri
https://www.google.it/search?q=libro+gesù+ebreo&client=aff-maxthon-maxthon4&hs=zYi&affdom=maxthon.com&channel=t26&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ved=0ahUKEwjQpcHPrp_TAhVCLZoKHcNHBuoQsAQIqAE&biw=1134&bih=651
ma gli ebrei non lo riconobbero
Marco 12,24
Rispose loro Gesù: "Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio?"
Giovanni 5:39
Voi investigate le Scritture, perché pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me.
Giovanni 20:9
Perché non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti.
***
Caro myfriend, in realtà rispondevo a Bach, anche se preferisco Haendel
https://www.youtube.com/watch?v=0coO23RGZDY
oppure
https://www.youtube.com/watch?v=EAP7j3B_yIY
Si sono accavallati vari messaggi, conosco la tua posizione: il cristianesimo è frutto della predicazione di Paolo, che si riflesse anche nella redazione dei vangeli, poi pure manipolati. Non la condivido, anche se la figura di Paolo è fondamentale, avendo egli fatto l'esperienza del Cristo risorto senza aver conosciuto il Gesù terreno.
Anche tu non è che scherzi. 
Stando  quanto affermi,  il cristianesimo sarebbe  frutto della predicazione di Paolo come se San paolo fosse un pensatore di quel tempo. Il cristianesimo è luce del mondo e sale della terra perchè è la sapienza divina. Paolo non è che un microfono attraverso il quale il Signore Dio o lo Spirito Santo parlano. Il tutto è parola del Signore  Dio. Paolo ha messo solo la bocca. Lo Spirito è lo stesso che parla nel Signore, negli apostoli e nei profeti. So bene che anagraficamente il Signore Gesù è nato in Israele, ma degli ebrei ha solo la carne la quale non conta niente. Lo Spirito è uno ed è tutto in tutti. Questo se non vogliamo trasformare il cristianesimo in scienza sociale o filosofia di origine umana.

lorenzo

Giona, non occorre che ricopi tutto per rispondere.
- Guarda che riportavo il pensiero di Myfriend.
- Non capisco (ma temo non solo io) cosa intendi dire con
Citazione" il cristianesimo sarebbe  frutto della predicazione di Paolo come se San paolo fosse un pensatore di quel tempo."
Ciao.
Gli USA importano merci ed esportano dollàri.

giona2068

Citazione di: lorenzo il 12 Aprile 2017, 22:02:31 PM
Giona, non occorre che ricopi tutto per rispondere.
- Guarda che riportavo il pensiero di Myfriend.
- Non capisco (ma temo non solo io) cosa intendi dire con
Citazione" il cristianesimo sarebbe  frutto della predicazione di Paolo come se San paolo fosse un pensatore di quel tempo."
Ciao.
Vuol dire che il cristianesimo non è una congettura mentale di un pensatore, in questo caso S. Paolo, ma è rivelazione divina nel cuore/coscienza  dell'uomo suffragata da una vita vissuta secondo l'insegnamento trasmesso. Il cristianesimo non è neanche una scienza sociale che si occupa solo dei bisogni materiali degli uomini, ma si occupa innanzitutto della salvezza dell'anima pur non trascurando le necessità della nostra  parte vegetale. Per questo la parola di Paolo è in armonia con quella di Pietro e quella di Paolo e Pietro con il santo Vangelo.  Chi ispira è guida è sempre lo Spirito Santo.
Personalmente ritengo che la predicazione del papa attuale sia più una scienza sociale - lavoro, politica    ecc...,  la scienza sociale non è cattiva cosa, ma  non è a lui demandata.

lorenzo

Vabbé.
Buonanotte.
(non occorre che ricopi tutto il messaggio cui vuoi rispondere)
Gli USA importano merci ed esportano dollàri.

giona2068

Citazione di: lorenzo il 12 Aprile 2017, 23:47:54 PM
Vabbé.
Buonanotte.
(non occorre che ricopi tutto il messaggio cui vuoi rispondere)


Per essere più chiaro, il cristianesimo non nasce dalla mente dell'uomo, ma dal cuore.
Per questo io mi astengo dal partecipare alle discussioni fatte da menti in piena la cui finalità è sfoggiare la cultura, la maestranza nell'uso della lingua e quant'altro serve a far gonfiare il proprio io.
Se vogliamo esaminarci per scoprire quanto ci interessa il cristianesimo, basta guardare quanto siamo disponibili a metterci in discussione davanti ad un giudice infallibile che si chiama S. Vangelo. Il cristianesimo è rinnegare se stessi per far spazio alla divina sapienza. 
Questo non vuol dire che disdegno la cultura teologica, ma quando essa non è accompagnata dalla vera fede che genera il desiderio di trovare una via per cambiare il proprio cuore, la cultura teologica non è solo inutile ma è deleteria perchè fa gonfiare l'io della superbia e dell'orgoglio che distruggono l'uomo.

InVerno

Citazione di: giona2068 il 13 Aprile 2017, 00:04:31 AM
Citazione di: lorenzo il 12 Aprile 2017, 23:47:54 PM
Vabbé.
Buonanotte.
(non occorre che ricopi tutto il messaggio cui vuoi rispondere)


Per essere più chiaro, il cristianesimo non nasce dalla mente dell'uomo, ma dal cuore.
Per questo io mi astengo dal partecipare alle discussioni fatte da menti in piena la cui finalità è sfoggiare la cultura, la maestranza nell'uso della lingua e quant'altro serve a far gonfiare il proprio io.
Se vogliamo esaminarci per scoprire quanto ci interessa il cristianesimo, basta guardare quanto siamo disponibili a metterci in discussione davanti ad un giudice infallibile che si chiama S. Vangelo. Il cristianesimo è rinnegare se stessi per far spazio alla divina sapienza.
Questo non vuol dire che disdegno la cultura teologica, ma quando essa non è accompagnata dalla vera fede che genera il desiderio di trovare una via per cambiare il proprio cuore, la cultura teologica non è solo inutile ma è deleteria perchè fa gonfiare l'io della superbia e dell'orgoglio che distruggono l'uomo.
Non vorrei essere pleonastico ne insinuatorio, ma il cuore è una pompa idraulica, non nasce niente da li, nasce tutto dalla mente.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

giona2068

Citazione di: InVerno il 13 Aprile 2017, 09:01:08 AM
Citazione di: giona2068 il 13 Aprile 2017, 00:04:31 AM
Citazione di: lorenzo il 12 Aprile 2017, 23:47:54 PM
Vabbé.
Buonanotte.
(non occorre che ricopi tutto il messaggio cui vuoi rispondere)


Per essere più chiaro, il cristianesimo non nasce dalla mente dell'uomo, ma dal cuore.
Per questo io mi astengo dal partecipare alle discussioni fatte da menti in piena la cui finalità è sfoggiare la cultura, la maestranza nell'uso della lingua e quant'altro serve a far gonfiare il proprio io.
Se vogliamo esaminarci per scoprire quanto ci interessa il cristianesimo, basta guardare quanto siamo disponibili a metterci in discussione davanti ad un giudice infallibile che si chiama S. Vangelo. Il cristianesimo è rinnegare se stessi per far spazio alla divina sapienza.
Questo non vuol dire che disdegno la cultura teologica, ma quando essa non è accompagnata dalla vera fede che genera il desiderio di trovare una via per cambiare il proprio cuore, la cultura teologica non è solo inutile ma è deleteria perchè fa gonfiare l'io della superbia e dell'orgoglio che distruggono l'uomo.
Non vorrei essere pleonastico ne insinuatorio, ma il cuore è una pompa idraulica, non nasce niente da li, nasce tutto dalla mente.
Ma tu senti!

Il cuore di cui si parla non è il miocardio, ma la sede dei sentimenti e della spiritualità dai quali parte tutto!

 Conosci solo la mente che è la sede dell'inganno nel quale vivono gli umani. 
Mente viene da mentire!

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