La Pasqua e il Gesù storico

Aperto da myfriend, 08 Aprile 2017, 10:35:05 AM

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myfriend

Citazione di: donquixote il 08 Aprile 2017, 18:20:32 PM
Citazione di: myfriend il 08 Aprile 2017, 17:31:18 PMAltre due FALSE lettere di Paolo: Lettera agli Efesini e Lettera ai Colossesi I preti ne hanno fatte di cotte e di crude. Hanno falsificato la storia di Gesù creando testi sacri FALSI, ingannando milioni di persone e intere generazioni. Di fatto, oggi, molti cosiddetti "cristiani" fanno affidamento sulle visioni teologiche contenute nelle sacre scritture, senza sapere che molti di quei testi sono FALSI. Cioè quei testi sono stati creati da autori ignoti (preti!!!!) tra il I e II secolo che si sono firmati col nome di apostoli illustri (Pietro, Paolo etc..) che erano morti 50, 60, o 70 anni prima. Lo scopo di questi FALSI era quello di aggiustare la teologia Paolina per rimediare ai disastri e ai conflitti tra credenti avvenuti alla fine del I secolo, causati dal mancato compimento della promessa apocalitticista Paolina: l'imminente ritorno di Gesù e la vittoria del Regno di Dio su Satana.

Prima di tutto non si può falsificare ciò che non esiste: la "storia" come noi la conosciamo oggi è invenzione assai recente, e nel primo secolo questo concetto non sapevano nemmeno cosa fosse, per cui non è stato falsificato un bel nulla. Alcuni fatti fra quelli riportati sono veri e altri non lo sono: e allora? Coloro che si sono sentiti ingannati dai testi sacri perchè pensavano (e pensano) che questi dovessero essere perfettamente aderenti alla "verità storica" e coloro che li contestano per la medesima ragione possono andare a braccetto con quelli che credevano che Vanna Marchi e il suo amico mago togliessero il malocchio.

Secondo punto: anche ammesso che le lettere di cui parli non siano state scritte da Paolo ma da qualcun altro e a lui attribuite la questione non cambia di una virgola, perchè l'obiettivo di Paolo era esprimere la verità, e non una "sua" teologia, per cui se alcune cose che ha detto potevano essere mal interpretate sono state modificate in funzione dell'espressione della verità in modo magari meno ambiguo.

Come al solito tutti coloro che si accostano a questi argomenti con gli strumenti della scienza moderna non fanno altro che creare confusione anzichè chiarire delle "eventuali" questioni.
Il concetto di FALSO consiste nel fatto che qualcuno scrive una lettera dicendo "Io che vi scrivo sono Paolo", ma in realtà quella lettera fu scritta da un autore ignoto molti anni dopo che Paolo era morto.
Questa è la FALSIFICAZIONE e l'INGANNO.
E ci sono numerosissime testimonianze nel mondo antico che, già nel mondo antico, la falsificazione dei testi era una pratica conosciuta e ferocemente combattuta.
In sostanza, la falsificazione dei testi, era una pratica assai diffusa nel mondo antico (in cui non esisteva la stampa, nè il copyright, e i testi venivano scritti e copiati a mano e spesso e volentieri alterati e modificati). Era una pratica assai diffusa e ben conosciuta e combattuta ferocemente.

Le FALSE lettere di Paolo, non riportano i concetti di Paolo in "modo meno ambiguo". Ma modificano e stravolgono l'autentica teologia paolina. E la modificano proprio per far fronte al fatto che l'autentica teologia di Paolo era sbagliata.
Questo è stato appurato e provato scientificamente.

E non saranno certamente i tuoi vaghi giri di parole a cambiare questo fatto provato in modo inoppugnabile dalle moderne tecniche di analisi dei testi.  ;)
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

giona2068

Citazione di: myfriend il 08 Aprile 2017, 18:35:12 PM
Citazione di: donquixote il 08 Aprile 2017, 18:20:32 PM
Citazione di: myfriend il 08 Aprile 2017, 17:31:18 PMAltre due FALSE lettere di Paolo: Lettera agli Efesini e Lettera ai Colossesi I preti ne hanno fatte di cotte e di crude. Hanno falsificato la storia di Gesù creando testi sacri FALSI, ingannando milioni di persone e intere generazioni. Di fatto, oggi, molti cosiddetti "cristiani" fanno affidamento sulle visioni teologiche contenute nelle sacre scritture, senza sapere che molti di quei testi sono FALSI. Cioè quei testi sono stati creati da autori ignoti (preti!!!!) tra il I e II secolo che si sono firmati col nome di apostoli illustri (Pietro, Paolo etc..) che erano morti 50, 60, o 70 anni prima. Lo scopo di questi FALSI era quello di aggiustare la teologia Paolina per rimediare ai disastri e ai conflitti tra credenti avvenuti alla fine del I secolo, causati dal mancato compimento della promessa apocalitticista Paolina: l'imminente ritorno di Gesù e la vittoria del Regno di Dio su Satana.

Prima di tutto non si può falsificare ciò che non esiste: la "storia" come noi la conosciamo oggi è invenzione assai recente, e nel primo secolo questo concetto non sapevano nemmeno cosa fosse, per cui non è stato falsificato un bel nulla. Alcuni fatti fra quelli riportati sono veri e altri non lo sono: e allora? Coloro che si sono sentiti ingannati dai testi sacri perchè pensavano (e pensano) che questi dovessero essere perfettamente aderenti alla "verità storica" e coloro che li contestano per la medesima ragione possono andare a braccetto con quelli che credevano che Vanna Marchi e il suo amico mago togliessero il malocchio.

Secondo punto: anche ammesso che le lettere di cui parli non siano state scritte da Paolo ma da qualcun altro e a lui attribuite la questione non cambia di una virgola, perchè l'obiettivo di Paolo era esprimere la verità, e non una "sua" teologia, per cui se alcune cose che ha detto potevano essere mal interpretate sono state modificate in funzione dell'espressione della verità in modo magari meno ambiguo.

Come al solito tutti coloro che si accostano a questi argomenti con gli strumenti della scienza moderna non fanno altro che creare confusione anzichè chiarire delle "eventuali" questioni.
Il concetto di FALSO consiste nel fatto che qualcuno scrive una lettera dicendo "Io che vi scrivo sono Paolo", ma in realtà quella lettera fu scritta da un autore ignoto molti anni dopo che Paolo era morto.
Questa è la FALSIFICAZIONE e l'INGANNO.
E ci sono numerosissime testimonianze nel mondo antico che, già nel mondo antico, la falsificazione dei testi era una pratica conosciuta e ferocemente combattuta.
In sostanza, la falsificazione dei testi, era una pratica assai diffusa nel mondo antico (in cui non esisteva la stampa, nè il copyright, e i testi venivano scritti e copiati a mano e spesso e volentieri alterati e modificati). Era una pratica assai diffusa e ben conosciuta e combattuta ferocemente.

Le FALSE lettere di Paolo, non riportano i concetti di Paolo in "modo meno ambiguo". Ma modificano e stravolgono l'autentica teologia paolina. E la modificano proprio per far fronte al fatto che l'autentica teologia di Paolo era sbagliata.
Questo è stato appurato e provato scientificamente.

E non saranno certamente i tuoi vaghi giri di parole a cambiare questo fatto provato in modo inoppugnabile dalle moderne tecniche di analisi dei testi.  ;)





Ma quali prove hai per affermare che la lettera o le lettere sono false? 
 Gli ebrei hanno sempre avuto l'interesse di sconfessare le scritture del NT e la storia continua.
Quale scientificità può esserci per affermare che le lettere sono false?
Forse qualche miscredenti alla tua maniera, ha fatto questo.
Trovo coerenza e amore in tutti gli scritti di S. Paolo e non mi sento degno neanche di leggerli dopo che lui è venuto in Italia, pur sapendo di essere ucciso nella terra di coloro che avevano ucciso il Signore, per portarci il Santo Vangelo.
Anche se, ammesso e non concesso, ci fosse una lettera falsa come tu dici, il falsario era nella stessa spiritualità, ma chi è in quella spiritualità non può essere falso!
Continui a non sentire quando ti dico non parlare di lui ma di te che non sei santo!

myfriend

#32
Citazione di: giona2068 il 08 Aprile 2017, 18:31:37 PM
Ma come fai a fare questi concentrati di sciocchezze?
Che il Signore Gesù fosse figlio del Signore Dio lo si evince dall'inizio cioè dal Suo concepimento per opera della Spirito Santo.
Il Figlio dello Spirito Santo figlio di potrebbe essere?
Nel Giordano dopo il battesimo: Questo è il mio figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo! IL figlio del Signore Dio secondo te non è il Signore Dio stesso!
La stessa cosa è detta in Giovanni.
I figli del leone sono pecore?
Con quale coraggio dici che San Paolo era un buon uomo, anche se quando era Saul era un assassino?
I cristiani non sono solo buoni. Sono luce del mondo e sale della terra, non portatori di tenebre come te, che amano il mondo e per amore sacrificano loro stessi.
Con quale coraggio affermi che fu un errore quello che lui diceva, come se parlassi di un filosofo o di un idealista?
Lui viveva nella verità e la verità parlava in lui.
Perché anziché giudicare il Signore Gesù  e i Suoi  santi non giudichi prima te stesso  che santo non sei?
Se tu conoscessi un minimo di storia ebraica - e lo dico senza nessuna superbia - sapresti che l'appellativo di "figlio di dio", nella cultura ebraica, non significava assolutamente dio-figlio.
Tu che ti dici cristiano, non sai nemmeno che l'appellativo di "figlio di dio" era attribuito, nella cultura ebraica, al Re di Israele. E' lo stesso appellativo che nel V.T. fu dato al Re Davide, che certamente non era dio.
L'appellativo "figlio di dio" era attribuito al Re di Israele e significava "uomo scelto da dio per compiere la sua volontà sulla terra".
Nell'ebraismo, "figlio di dio" non significava affatto "dio-figlio".

Ma è del tutto evidente che il tuo cristianesimo si basa sul catechismo insegnato alle elementari.
Chi si avvicina agli studi biblici, la prima cosa che impara , è che l'espressione "figlio di dio" era un attributo messianico. E non significava affatto che quella persona fosse dio.

Dicendo queste sciocchezze non fai altro che dimostrare che tutta la tua fede si basa sul catechismo delle elementari. E non hai MAI preso in mano nè la bibbia, nè un testo cosiddetto "sacro".  ;)

Per quanto riguarda la "nascita" dallo spirito santo, quello fu un episodio inventato da Matteo e che poi venne copiato e rielaborato da Luca.
Gesù non nacque a betlemme, ma nacque a nazareth.
Maria non era LA vergine, perchè dai vangeli e dalle lettere di Paolo sappiamo che Gesù aveva dei fratelli - tra cui Giacomo che era il capo della chiesa di Gerusalemme.
Gesù non nacque affatto dallo spirito santo, ma nacque in modo del tutto naturale.
Il racconto della natività di Matteo e Luca (che tra l'altro sono molto diversi tra loro) è figlio di una visione teologica e non è un resoconto storico.

Ti sei mai chiesto come mai, nel vangelo di Giovanni, che pure presenta Gesù come dio, non si accenna per niente alla nascita da inseminazione divina?  :D
E ti sei mai chiesto come mai Marco e Paolo non parlano mai di Gesù nato da inseminazione divina?
Ti sei mai chiesto come mai solo Matteo e Luca si sono inventati la nascita da inseminazione divina?
E ti sei mai chiesto qual è il reale significato teologico che sta dietro alla invenzione di Matteo e Luca della nascita da inseminazione divina?

Prova a farti qualche domanda ogni tanto....senza berti tutto d'un fiato le balle che ti sono state raccontate nel catechismo che hai seguito durante le scuole elementari.  :D

L'invenzione della nascita da inseminazione divina fatta da Matteo, fu creata per contrastare la teologia "adozionista".
Secondo la teologia "adozionista" che era quella di Paolo e di Marco, Gesù divenne "figlio di dio" (cioè uomo prescelto da dio) al momento del battesimo nel Giordano. E' per questo che nè Marco nè Paolo fanno mai riferimento a una inseminazione divina.
Matteo e Luca, invece, avevano una vsione teologica diversa. Per loro Gesù era figlio di dio (in senso ebraico) fin dal concepimento. Ed è per questo che si inventano la nascita da inseminazione divina.
Per Giovanni, invece, Gesù era dio. Ed era dio da sempre, fin dalla creazione del mondo. E' per questo che in Giovanni l'inseminazione divina scompare.  :D

Ti dirò di più.
C'è un punto in Marco in cui emerge chiaramente questo concetto. E' il famoso episodio del giovane ricco.
Mc 10,17: [17]Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?». [18]Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
E la stessa affermazione si trova sia in matteo che in luca che hanno copiato da marco.

Ma l'affermazione più chiara la troviamo negli Atti degli apostoli (scritti da Luca, lo stesso autore del vangeli).
All'inizio degli Atti, Pietro parla alla folla di Giudei a Gerusalemme e afferma (At 2,22):
[22]Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, [23]dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso. [24]Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. [25]

Per Luca, che riporta un discorso di Pietro, che evidentemente si è inventato (Luca scrive 50 anni dopo i fatti che sta raccontando), Gesù è un "uomo accreditato da Dio" e non Dio stesso. Che è esattamente ciò che pensavano TUTTI gli ebrei del I secolo riguardo alla figura del Messia (Cristo).

Gesù non fu l'unico a essere ritenuto un Figlio di Dio capace di operare miracoli, anche all'interno del giudaismo del suo tempo. I suoi pari più famosi furono Honi Hameaggel e Hanina ben Dosa, entrambi noti attraverso alcuni scritti rabbinici di epoca successiva.

Secondo queste fonti, Honi Hameaggel era un maestro di origine galilea che morì quasi cento anni prima di Gesù. Fu soprannominato il "disegnatore di cerchi" perchè, secondo le fonti, pregava Dio affinchè mandasse la pioggia tanto desiderata e disegnava un cerchio per terra intorno a sè, dicendo che non ne sarebbe uscito finchè Dio non avesse esaudito la sua richiesta. Per sua fortuna, Dio lo fece. Fonti successive ci dicono che Honi era un maestro riverito, che operava miracoli, che si definiva Figlio di Dio.
Come Gesù, fu martirizzato fuori dalle mura di Gerusalemme intorno alla Pasqua. Per punire gli ebrei che avevano voluto la sua morte, Dio mandò una terribile tempesta che devastò i raccolti.

Hanina ben Dosa era un rabbino nella Galilea della metà del I secolo dc, pochi anni dopo Gesù. Secondo le fonti, era noto come pio e potente operatore di miracoli, che poteva intervenire presso Dio per far cadere la pioggia, aveva il potere di guarire gli ammalati, ed era in grado di affrontare i demòni e costringerli all'obbedienza. Come Gesù, era stato chiamato Figlio di Dio da una voce che veniva dal cielo.

Appare del tutto evidente che tu non hai mai fatto una seria analisi dei cosiddetti testi sacri. E sei ancora fermo al catechismo delle scuole elementari.  :D
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

myfriend

@giona

ahahahah  :D di prove del fatto che le lettere sono FALSE te ne ho date un casino.
Le ho messe tutte nei post precedenti.
Evidentemente non li hai letti o, se li hai letti, non li hai capiti.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

giona2068

Citazione di: myfriend il 08 Aprile 2017, 19:05:49 PM
@giona

ahahahah  :D di prove del fatto che le lettere sono FALSE te ne ho date un casino.
Le ho messe tutte nei post precedenti.
Evidentemente non li hai letti o, se li hai letti, non li hai capiti.
Ok allora hai guadagnato il paradiso.

myfriend

Citazione di: giona2068 il 08 Aprile 2017, 20:34:32 PM
Citazione di: myfriend il 08 Aprile 2017, 19:05:49 PM
@giona

ahahahah  :D di prove del fatto che le lettere sono FALSE te ne ho date un casino.
Le ho messe tutte nei post precedenti.
Evidentemente non li hai letti o, se li hai letti, non li hai capiti.
Ok allora hai guadagnato il paradiso.
il paradiso non esiste.
non l'hai ancora capito?
il concetto di paradiso è una invenzione umana. Una invenzione della mente umana. E, in quanto tale, non esiste.

Confido nel fatto che, prima o poi, ci arriverai a capirlo.  ;)
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Sariputra

Ciao JsebastianB
Poi le hai lette le famose quartine di O. Kayyham che ti avevo consigliato?... :D
Non sono ovviamente un biblista e quindi non mi avventuro certo a contestare le tue interpretazioni, ma prendo solo la tua parte finale che, al di là di tutte le varie posizioni, in un certo senso le riassume.


Tu scrivi: Poi l'interpretazione personale che possiamo dare di questa fede può variare e assumere forme e interpretazioni diverse, ma che credessero veramente mi sembra difficile da contestare.


Infatti gli storici evidenziano quella " convinzione " - la loro assoluta certezza di aver VISTO, e anche "parlato, bevuto, mangiato, camminato insieme.. con  il Messia/Cristo PNEUMATICO !
Quindi ?  La fede - e solo questa - permette l' inverosimile, il fantastico, l' indescrivibile, l' irripetibile.. eccc.. eccc...



Qui si riassume il senso di una Fede. Perché alla fine si è chiamati ad aver fiducia oppure no nella testimonianza e nell'interpretazione che danno questi uomini, che avevano la certezza di aver assistito all' "indescrivibie, inverosimile, ecc. Certezza che hanno portato fino alle estreme conseguenze. E' diverso dal caso che citi ( i Maccabei, ma potremmo dire di tutti quelli che arrivano persino ad uccidersi o uccidere in nome di una fede) perché questi arrivano al martirio in nome di un'idea o di una fede trasmessa da altri. I primi discepolo del Cristo affermano di aver visto e dato testimonianza di quello che avevano visto. La fede segue l'evento, non lo precede. Lo trovo profondamente diverso. L'incertezza sulla veridicità dei testi si risolve , a mio parere, proprio all'interno della fede. Va da sé che, se non si crede alla veridicità dei testi, non si ha fede. Al massimo un semplice interesse intellettuale ( da 'esterno' osservatore per intenderci). La domanda che il Cristo pone : "Voi chi dite che io sia?" interroga personalmente ognuno di noi e non siamo obbligati a dire "Sei il Figlio di Dio". Ognuno fortunamente , anche se costretto da un'istituzione, come nel Medioevo, alla fine , nel suo intimo faceva i conti con se stesso ( e qui nemmeno la Santa Inquisizione poteva farci niente...) e decideva se la parola e l'interpretazione di quegli uomini e di quei testi era veritiera ( degna di fede) o falsa.
Quasi come se, una sera come questa, ti si presentassero dodici uomini alla porta di casa e ti annunciassero che , lassù sulla montagna, hanno assistito a qualcosa di indescrivibile. Sicuramente tutti noi diremmo: "Siete pazzi! Dimostratemelo, altrimenti vuol dire che mi state prendendo in giro, che avete altri scopi, ecc.". Arriva una spietata polizia di uno stato dove vige la pena di morte e gli intima di dichiarare che è tutta una menzogna quello che vanno dicendo. Questi preferiscono addirittura essere messi a morte piuttosto che rinnegare quello che andavano dicendo. Questo non ti interroga? Sei lì sulla porta e vedi quello che gli succede. Penso che sia quello a cui hanno assistito e vissuto i protocristiani, che vivevano, ascoltavano e interagivano con questi uomini. Noi non c'eravamo nelle catacombe, nelle arene , nelle crocefissioni. Loro c'erano, hanno assistito e hanno deciso di credere. Ed è proprio in questo credere o no che si gioca la fede.
Ciao :)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

myfriend

#37
@jsebastian

Infatti gli storici evidenziano quella " convinzione " - la loro assoluta certezza di aver VISTO, e anche "parlato, bevuto, mangiato, camminato insieme.. con  il Messia/Cristo PNEUMATICO !
Quindi ?  La fede - e solo questa - permette l' inverosimile, il fantastico, l' indescrivibile, l' irripetibile.. eccc.. eccc...


Su questo non siamo d'accordo.
Come ti è già stato fatto notare, un conto è credere a una idea di cui non sai se è vera o falsa (i Maccabei che tu hai citato o anche gli islamisti di oggi che si fanno saltare in aria per andare in paradiso o i cristiani di oggi che credono che la fede in Gesù li faccia andare in paradiso).
Altra cosa è credere a una idea che sai sicuramente che è falsa. Cioè dovremmo pensare che i primi apostoli avrebbero annunciato la risurrezione di Gesù e si sarebbero fatti ammazzare per questo, pur sapendo bene che la risurrezione era falsa perchè l'avevano inventata loro. Questo no. Francamente è troppo assurdo per poter sostenere che sia vero.

Però qui il punto è un altro. Il punto di questo 3d non è se credere o no alla morte e risurrezione di Gesù. Ma è se credere o no alla interpretazione - o lettura teologica - che Paolo ha dato della morte e risurrezione di Gesù.
Si può benissimo credere alla morte e risurrezione di Gesù perchè abbiamo evidenza storica di questo fatto.
Non si deve credere alla visione teologica che Paolo ha dato della morte e risurrezione di Gesù perchè abbiamo evidenza storica del fatto che tale visione teologica era sbagliata.

Elementare Watson.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

giona2068

Citazione di: myfriend il 08 Aprile 2017, 20:38:09 PM
Citazione di: giona2068 il 08 Aprile 2017, 20:34:32 PM
Citazione di: myfriend il 08 Aprile 2017, 19:05:49 PM
@giona

ahahahah  :D di prove del fatto che le lettere sono FALSE te ne ho date un casino.
Le ho messe tutte nei post precedenti.
Evidentemente non li hai letti o, se li hai letti, non li hai capiti.
Ok allora hai guadagnato il paradiso.
il paradiso non esiste.
non l'hai ancora capito?
il concetto di paradiso è una invenzione umana. Una invenzione della mente umana. E, in quanto tale, non esiste.

Confido nel fatto che, prima o poi, ci arriverai a capirlo.  ;)


Ma tu non avevi  detto di essere cristiano?

myfriend

@giona

Si.
Infatti paradiso e inferno non hanno nulla a che vedere con Gesù.
Sono una invenzione della mente umana.  ;)
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

myfriend

#40
Acquisire consapevolezza del colossale inganno

Nel capitolo 7 della Prima lettera ai Corinzi (una lettera autenticamente Paolina), Paolo afferma:

[1]Quanto poi alle cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare donna; [2]tuttavia, per il pericolo dell'incontinenza, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito.
[8]Ai non sposati e alle vedove dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io; [9]ma se non sanno vivere in continenza, si sposino; è meglio sposarsi che ardere.

[17]Fuori di questi casi, ciascuno continui a vivere secondo la condizione che gli ha assegnato il Signore, così come Dio lo ha chiamato; così dispongo in tutte le chiese. [18]Qualcuno è stato chiamato quando era circonciso? Non lo nasconda! E' stato chiamato quando non era ancora circonciso? Non si faccia circoncidere! [19]La circoncisione non conta nulla, e la non circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei comandamenti di Dio. [20]Ciascuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato. [21]Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; ma anche se puoi diventare libero, profitta piuttosto della tua condizione! [22]Perché lo schiavo che è stato chiamato nel Signore, è un liberto affrancato del Signore! Similmente chi è stato chiamato da libero, è schiavo di Cristo. [23]Siete stati comprati a caro prezzo: non fatevi schiavi degli uomini! [24]Ciascuno, fratelli, rimanga davanti a Dio in quella condizione in cui era quando è stato chiamato.

[25]Quanto alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. [26]Penso dunque che sia bene per l'uomo, a causa della presente necessità, di rimanere così. [27]Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei sciolto da donna? Non andare a cercarla. [28]Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella carne, e io vorrei risparmiarvele.

[29]Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero; [30]coloro che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero; [31]quelli che usano del mondo, come se non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo!

E' del tutto evidente che chi legge questo brano della Prima lettera ai Corinzi, senza conoscere il fondamento della teologia di Paolo, può rimanere un po' sconcertato.

Perchè Paolo dice: "è cosa buona per l'uomo non toccare donna"?
Perchè dice: "ai non sposati dico: è cosa buona per loro rimanere come sono io"?
Perchè dice: "ti trovi legato a una donna? non cercare di scioglierti. Sei sciolto da donna? non andare a cercarla"?
Perchè dice: "d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero"?
E perchè dice: "ciascuno, fratelli, rimanga in quella condizione in cui era quando è stato chiamato"?

E' semplice.
Paolo non stava dettando delle regole di vita per gli uomini e le donne di tutti i tempi. Paolo non pensava affatto agli uomini e alle donne del VII secolo, o del X secolo o del XXI secolo.
Paolo stava dettando delle regole agli uomini e alle donne delle sue comunità nel I secolo; regole  da seguire nel breve tempo che mancava (secondo quel che pensava Paolo) all'imminente Giudizio finale. "Il tempo ormai si è fatto breve....sta passando la scena di questo mondo"!.

Paolo stava parlando agli uomini e alle donne del I secolo e parlava come uno che fissa delle regole da seguire nel brevissimo tempo che rimaneva - secondo lui - prima che si scatenasse il Giudizio finale.
Per Paolo il mondo era arrivato al termine. Era finito lì nel I secolo. Non ci sarebbe stato nè un II secolo, nè un VII secolo, nè un XXI secolo.
Paolo non stava parlando a noi uomini e donne del XXI secolo, ma stava parlando alle persone del I secolo, perchè per lui il XXI secolo non ci sarebbe proprio stato. Paolo era convinto che fosse iniziata "la fine del mondo" e che fosse giunta "la fine dei tempi".

Facciamo un esempio.
Una bella mattina sei seduto davanti alla TV e appare un'edizione straordinaria del telegiornale: "Attenzione! Sta arrivando uno tsunami. Arriverà entro poche ore. Prepararsi all'evaquazione!"
Allora tua figlia ti dice:"babbo...vado a fare shopping". Tu che gli dici? "Ma che shopping! non farai nessuno shopping!"
Tuo figlio ti dice: "ora esco e vado a cercarmi una ragazza". E tu che gli dici? "Ma che ragazza????!!!! Lascia perdere le ragazze."
L'altra figlia ti dice: "babbo....alle 15 mi devo sposare". E tu che gli dici? "Macchè sposare!!!!! E' meglio che non ti sposi."

Prendiamo le frasi che dice il babbo:
- "Ma che shopping! non farai nessuno shopping!"
- "Ma che ragazza????!!!! Lascia perdere le ragazze."
- "Macchè sposare!!!!! E' meglio che non ti sposi."

I preti prendono queste affermazioni e le considerano regole di vita generale per gli uomini e le donne di tutti i tempi.
I preti prendono le parole del babbo ed elaborano un codice morale che gli uomini e le donne di tutti i tempi dovranno seguire se vogliono essere "salvati".
Cioè, i preti decontestualizzano le frasi del babbo dalla situazione storica di emergenza in cui sono state dette e le elevano a regole generali di vita che tutti devono seguire.
Ma quelle regole sono valide esclusivamente all'interno di quella situazione storica di emergenza e, ancora più importante, assumono un senso solo per le persone direttamente interessate alle quali quelle parole sono state rivolte (cioè le due figlie e il figlio)...e non per tutte le genti di tutte le epoche!

Paolo pensava che fosse iniziata la fine del mondo e che il Giudizio finale fosse imminente.
Pensava che il mondo fosse giunto al capolinea. Pensava che il mondo fosse giunto al termine. Pensava che la storia dell'umanità fosse finita lì. E le sue parole assumono un senso solo se vengono lette in quest'ottica. Per Paolo non sarebbe esistito nè un II secolo, nè un VII secolo, nè un XXI secolo.
Il suo messaggio di fondo è :"lasciate le cose come stanno! di che vi state a preoccupare? tra qualche mese arriverà il giudizio e sarà instaurato il nuovo regno di Dio! Che state a preoccuparvi di sposarvi....di fidanzarvi...ma che vi importa di queste cose???!!!!! Tra un po' tutti saremo trasformati in angeli e tutte queste cose non ci saranno più! E voi vi state a preoccupare di sposarvi o di liberarvi dalla vostra condizione di schiavitù? Ma lasciate stare tutto così com'è! Tra un po' tutti saremo trasformati in angeli ed entreremo nel nuovo Regno di dio e non avremo più nessuna di queste preoccupazioni!"
Se non si conosce questa convinzione (SBAGLIATA) di Paolo e si decontestualizzano le idee di Paolo e le sue parole dalla fine che lui riteneva imminente (e si SBAGLIAVA), si arriva a delle conclusioni che fanno ridere persino i polli. E i polli dei polli!

La morale cristiana nasce dalla visione morale complessiva di Paolo.
Ma la visione morale di Paolo era una visione da "fine del mondo imminente."
E sulla base di una visione morale da "fine del mondo imminente", le chiese cristiane hanno elaborato la visione morale cristiana.
Tutto questo non ha alcun senso.

Questo è il commento, elaborato dalla chiesa di oggi, al brano della Prima lettera ai Corinzi che ho citato all'inizio:

Tutte le istruzioni che l'apostolo Paolo dà qui sono impregnate di santità. Le istituzioni di Dio previste per l'uomo innocente (Adamo) sono mantenute in tutta la loro integrità e autorità; e sono una salvaguardia contro il peccato (v. 2). Ma lo Spirito introduce una forza nuova che supera gli impulsi naturali, senza minimamente sminuire il valore del matrimonio. Vivere secondo questa forza e rinunciare a sposarsi è il meglio che ci sia: si vive al di fuori della sfera dove il peccato opera così facilmente.
Ma ci vuole un dono speciale di Dio, come aveva Paolo (v. 7).
C'è comunque un modo per piacere al Signore in ogni situazione: quello indicato nei vv. 29 a 31, «perché la figura di questo mondo passa».

Il concetto Paolino del "mondo che passa" - che era inteso da Paolo come la fine imminente di questo mondo - viene rielaborato dai preti con il concetto di "morte del corpo", cioè come la "fine della mia vita".
Le regole che Paolo aveva dettato agli uomini e alle donne del I secolo per prepararsi alla fine imminente e al Giudizio universale, vengono trasformate in regole di santità che gli uomini e le donne di tutti i tempi devono seguire per vivere adeguatamente al fine di prepararsi al giudizio dopo la morte e poter entrare in paradiso.

Tutto è stato stravolto e manipolato, al fine di garantire ai preti (a degli uomini!!!) un potere di controllo perpetuo sul comportamento delle persone.
E la cosa paradossale è che c'è chi si sottomette volontariamente a questo potere di controllo.
C'è chi deliberatamente rinuncia alla difficoltà di comprendere la Vita e si sottopone deliberatamente al controllo morale di un pugno di uomini che si è autoattribuito in modo del tutto arbitrario e menzognero questo potere di controllo affermando di essere l'unico depositario della conoscenza del volere di dio e l'unico depositario delle regole da seguire per "salvarsi".
Questo è l'inganno che va denunciato e questa è la menzogna che va assolutamente combattuta: la visione teologica di Paolo era sbagliata. Non c'è nessun satana e non c'è nessun "salvatore", perchè non c'è nessun Giudizio, non c'è nessun Regno, non c'è nessun inferno, non c'è nessuna salvezza e non c'è nessuna condanna.
E quindi i preti non sono depositari di alcun potere salvifico. Perchè la salvezza e la condanna non esistono, il paradiso e l'inferno non esistono. Sono una colossale menzogna.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

giona2068

Citazione di: myfriend il 09 Aprile 2017, 09:06:42 AM
@giona

Si.
Infatti paradiso e inferno non hanno nulla a che vedere con Gesù.
Sono una invenzione della mente umana.  ;)
Scusa signor luce del mondo alias Myfiend, se l'inferno non esiste, il paradiso non esiste e satana non esiste a cosa serve il tuo "cristianesimo?

jsebastianB

Citazione di: Sariputra il 08 Aprile 2017, 21:13:20 PM
 La fede segue l'evento, non lo precede. Lo trovo profondamente diverso. L'incertezza sulla veridicità dei testi si risolve , a mio parere, proprio all'interno della fede. Va da sé che, se non si crede alla veridicità dei testi, non si ha fede.    

Caro Sariputra...  
E' vero per chi "era" presente in "quel" tempo -
 I testimoni (oculari) hanno POI trasmesso (!) alle successive generazioni quanto essi hanno assistito, veduto, udito.. prima "oralmente" e in seguito per iscritto. 
 
Ritorno dunque ai Maccabei.. è pur vero che essi NON sono stati testimoni oculari di quanto gli autori biblici antichi riportavano sull' Esistenza, sulla Provvidenza, sulla Benevolenza, sui Prodigi operati dal dioYahwè  a favore del Suo popolo "eletto" - purtuttavia proprio questa Fede ( incrollabile fiducia ) era stata a loro  "Trasmessa" e come tale recepita.. a tal punto da essere convintissimi che mai e poi mai avrebbero abiurato la loro "fede" - anche a costo della propria vita.

Come dire quegli eventi, seppur si sono ( o sarebbero ?!? ) verificati nel tempo passato ( Esodo - Giosuè.. l' "arresto" del moto del sole ) purtuttavia "quelle" testimonianze erano trasmesse alle successive generazioni, come prove incontestabili dell' operato, della proverbiale potenza del dioYahwè, e le Scritture "testimoniavano" gli eventi. 
 
Se dunque questi Maccabei senza alcun indugio hanno posto - incondizionatamente - la loro Fiducia/Fede nel dioYahwè.. che dire allora / e qui siamo al paradosso / di quel passo del Pentateuco - ove l' autore riporta quanto amara fosse stata la constatazione dello stesso dioYahwè (!)  riguardo proprio quegli "stessi testimoni" degli strepitosi eventi - purtuttavia - "ancora" mostravano  scetticismo e di conseguenza rifiutavano di porre la loro sincera Fede/Fiducia in Yahwè ?? ( Num. 14.11 ) - 
Per contro gli autori del Salterio denunciavano quei devoti "scettici-agnostici" come Insipienti..i quali pur avendo ricevuto ( come per i Maccabei) la "trasmissione" della conoscenza, della dottrina, della volonta' divina ( leggi: Torah ).. ecc.. eccc. e purtuttavia mostravano incredulita' ! 

Due situazioni contrapposte - 

Affine ai Maccabei invece sono quei martiri dei primi secoli d.C., che seppur NON furono testimoni degli eventi del Rabbi, purtuttavia recepirono la Nuova verita' del Messia/Cristo Pneumatico. Prontamente lo accolsero nel loro intimo.. ponendo IN lui l' incondizionata fede-fiducia / e pur di NON abiurarla, preferirono essere oggetto di "divertimento" per la plebaglia romana che si allietava nello spettacolo dei circhi..  

Cosi' nel nostro tempo.. sin dall' adolescenza vien introiettato un "credo" ( ma questa NON è fede - è indottrinamento coercitivo ! ) ma si è del tutto "inconsapevoli"  di quanto ricevuto. 
Solo maturando quanto " Trasmessoci "    evolvera'...eccc.. eccc....    
 


PS.  fantastica la tua memoria !
Infatti ti avevo ringraziato per il prezioso consiglio - perchè questo Omar Hayyam non lo conoscevo - e leggendo qualche sua massima ho riscontrato una qualche affinita' con il sublime Qoelet -     ciao  ;D

jsebastianB

Citazione di: giona2068 il 08 Aprile 2017, 18:31:37 PM

I cristiani non sono solo buoni. Sono luce del mondo e sale della terra,



Quando il Rabbi storico espresse questa frase - egli intendeva CHI ?  i ( futuri ) devoti del dioTrinitario ? 

Solo una breve riflessione..
Il passo citato ( Mt. 5.13) che "avrebbe" espresso il Gesu' storico - un pio giudeo di quel tempo -  non poteva che essere rivolto al "Suo" popolo..
Secondo gli autori delle Scritture sarebbe stato lo stesso dioYahwè a Scegliere quel determinato popolo tanto da riconoscerlo come "sua" esclusiva proprieta' - tanto da definirlo come figlio 
PRIMO-genito ( Es. 4.22 ). Cosi' anche per altri autori del Tanakh ( es. Ger. 31.9 )..eccc...

Il riferimento gesuno non poteva dunque alludere al popolo GIA' "santificato" - semmai avesse ottemperato completamente la volonta' divina ( tradotto: la Torah )??
Solo cosi' il popolo "santo" fungeva come sublime Modello per tutti i popoli della terra. 
Infatti GIA' nel Pentauteuco (e successivi Consacrati/Profeti inviati quaggiu' dal dioYahwè) martellante era la loro esortazione al popolo distratto di praticare la Sua volonta' / inteso pero' nel formalismo - bensi' nello "spirito" della Torah ( amerai il tuo IddioYahwè con tutto il cuore, tutta la tua anima, tutte le tue forze..) -
E proprio Isaia riporta come il popolo israelita fu: Chiamato, Educato, Preso per mano e stabilito come Alleanza ..  sara' - per tutti - Luce delle nazioni ( 42.1/6) - 
Trattasi in effetti del 1.o canto del Servo ove ben evidente è:
- a ) il ruolo di "Giacobbe" - in quanto discendente di Abramo - ovvero: il popolo - 
- b ) l Nome IsraEL - che lo stesso dioYahwè gli affibio' / a significare la "missione" da svolgere - ovvero annunciare a Tutti la Sua Unita'/Unicita' - 
In altri termini.. divulgare e/o  imporre il mono-teismo trionfante ! 

Lo stesso Isaia - nel suo terzo canto del servo - Ri-propone questa sua fissa.. ove il popolo israelita ( in quanto servo di Yahwè ) è portatore della volonta' divina ( la Torah ) ed essa  sara':   Faro di tutte le nazioni ( Isaia 51, 4 ) .. eccc.. eccc... 

Quindi, Ben prima del Gesu' della storia - il dioYhwè manifesto' e decreto' che la Torah / ovvero l' Insegnamento tramite la RI-velazione divina - diventasse la Guida per i popoli tutti !! 

Ora ( per i cristiani )  tutto è ribaltato - poichè questi fanno intendere la "loro" versione come  l ' assoluta verita' - 

è il solito guazzabuglio del monoteismo.....

myfriend

#44
Citazione di: giona2068 il 09 Aprile 2017, 14:21:36 PMScusa signor luce del mondo alias Myfiend, se l'inferno non esiste, il paradiso non esiste e satana non esiste a cosa serve il tuo "cristianesimo?
Serve per camminare nel cammino spirituale della Consapevolezza.
E serve per "salvare il mondo".

Il mondo non è minacciato dal Giudizio divino.
Il mondo è minacciato dalle "fedi" dell'uomo e dalla sua inconsapevolezza.
La vera sfida che abbiamo davanti a noi non è "salvare noi stessi". Perchè non esiste nessun Giudizio, nessun paradiso e nessun inferno.
La versa sfida che abbiamo davanti è salvare il mondo da noi stessi.

Se non sei consapevole di questo è solo perchè stai dormendo nel sonno profondo causato dall'anestetico della tua "fede".
Solo liberandoti delle tue "fedi" potrai risvegliarti e aprirti alla Consapevolezza e comprendere che cosa c'è davvero in ballo e qual è la vera sfida che abbiamo davanti a noi. Prima che sia troppo tardi.

SVEGLIAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

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