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La gioia!

Aperto da Freedom, 14 Giugno 2017, 09:10:46 AM

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Freedom

Citazione di: paul11 il 15 Giugno 2017, 00:56:53 AMma ribadisco il collegamento con la pace già lo trovo più idoneo, in uno
stato di serenità
Un utente del tuo spessore spirituale, umano, politico, culturale; non può assolutamente "sparare basso." Perdonami se rasento la piaggeria ma........era già un bel pezzo che volevo "tributarti" questo riconoscimento. Sarebbe stato più elegante fartelo in via privata ma ritengo che utenti come te, utenti cioè che alzano significativamente il livello qualitativo del Forum e dunque ci fanno dei doni importanti, meritano di essere insigniti pubblicamente del trofeo: "utente dell'anno". ;)  Mi sa che lo proporrò al Webmaster. :D  8)

Tornando a bomba: noi uomini pecchiamo di superbia e di chissà quali altre oscenità in modo indecoroso chiedendo e cercando di ottenere le cose più assurde, improbabili, dannose, etc. e poi, di fronte all'unica cosa giusta e saggia, di fronte ad una cosa che fa la differenza, cosa facciamo? I timidi?

Se hai fame c'è il cibo, se hai sete c'è l'acqua, se fai una domanda c'è una risposta, se hai un problema c'è la risoluzione, se vuoi la gioia c'è la gioia.

Un grandissimo abbraccio.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Freedom

Citazione di: giona2068 il 14 Giugno 2017, 19:14:08 PMCaro Freedom, non so se io abbia capito male, ma credo che che tu leggendo il mio post abbia inteso che propongo una vita senza obiettivi.
Certo che hai capito male: come puoi pensare che io pensi questo di te? :)
Tu senza obiettivi? Tu trasudi direzionalità da tutti i pori! ;)
Ciao! :)
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

paul11

ciao Freedom
arrossisco :-[ per le bellissime parole tanto più se vengono da una persona sincera,visto la frequentazione tua e mia in questo e il vecchio forum.
No, non sono un utente dell'anno, sono un semplice appassionato di molte discipline che ha scelto una sua dimensione di essere,
studio per i fatti mie da autodidatta praticamente da oltre quarant'anni. 
Conoscere significa anche scoprire dei limiti propri  e questo forum ,così come il vecchio, grazie a tutti voi, ha contribuito sicuramente a confronti, ad approfondire, indagare, ad ascoltare altre visoni, e questo aiuta a crescere.
Ognuno è utente dell'anno perchè dà quello che può  e questo anche se potrebbe essere poco a volte è tanto.
Ho imparato che ad un certo punto, con l'autunno della vita, cominci a capire cosa è più importante di altre cose, e si cercano i siginificati anche nelle piccole cose che prima ci sfuggivano.
Forse la gioia è proprio il sapere che ogni cosa ha un senso e un significato e impari ad accettare perchè le hai comprese in te, e se questo da pace e serenità al proprio animo indica probabilmente che la strada intrapresa è giusta
.Il sapere stare bene nel mondo e il sapere stare bene con i propri simili è in equilibrio quando sentiamo che siamo in pace con noi stessi, e questo è gioia in quanto il mondo lo affrontiamo con un sorriso


un abbraccio sincero

giona2068

Citazione di: paul11 il 15 Giugno 2017, 00:56:53 AM
ciao Freedom
trovo interessante averla relazionato alla pace.
Perchè c'è una gioia insaziabile, che arrivato allo scopo genera necessità di trovare altra gioia e potrebbe nascere da un'affettività non matura,
o una compulsione. Insomma quello che avevo precedentemente scritto era appunto la necessità di relazionarla a qualcosa affinchè gli togliesse ambiguità.perchè anche un pervertito ha gioia
Sono d'accordo che è umano, tanto più se motivato da una spiritualità, ma ribadisco il collegamento con la pace già lo trovo più idoneo, in uno
stato di serenità
Quando siamo difronte ad una "gioia" insaziabile, come tu l'hai chiamata, che genera il bisogno di trovarne un'altra più grande, siamo  difronte ad una falsa gioia. La gioia vera è il Signore Dio che ha creato le nostre anime e non poteva immettere in loro un bisogno più grande di Lui. Il bisogno di trovare una gioia più grande quando si è in quella chiamiamo gioia, ma che non è gioia vera, è un po' come l'asino e la carota. In questo caso però l'asino siamo noi la carota è un'altra falsa gioia e oltretutto chi tiene il gioco è satana che quando scopriamo il suo inganno ci fa credere che bisogna alzare l'asticella, così ci porta dove vuole.  In ogni caso pace, amore, serenità coraggio, umiltà, mitezza, dolcezza, sapienza ecc... sono tutte componenti di gioia perché nel loro insieme sono la vita la quale è gioia. La vita, quella vera, è gioia perché fummo creati completi. Il peccato purtroppo distrugge tutto se noi lo permettiamo.

Il pervertito non può provare gioia perché nella sua perversione ha perso il Signore Dio della gioia. Per questo chiama gioia il piacere che è una cosa carnale dal quale S. Paolo dice di fuggire!!! 

Fharenight

#19
Ti stavo rispondendo già avantieri, ma alcune difficoltà tecniche mi hanno impedito di pubblicare il post.

Freedom ti sei innamorato?  :)
No perché la "scoperta" (momentanea) della gioia capita durante la fase di innamoramento...

Ma perché volate  sempre cosí in alto ogni volta? Volando troppo in alto rischiate di distaccarvi eccessivamente dalla realtà e quindi da ogni possibile esperienza.
Gioia  è una bellissima parola che preferisco  alla felicità anche come concetto. La parola gioia mi riporta subito il ricordo di una  persona che era la gioia personificata, col suo pronto sorriso, dal volto sempre gaio, ammiccante, sguardo attento, schietto, vispo,  dalla battuta facile, spiritosa, puntualmente azzeccata, ricca di sarcasmo ma mai offensivo, piuttosto sempre conciliante e cordiale, affabile. Persona sincera, carente di complimenti proprio perché sostanzialmente sincera. La sua presenza era come il sole che si affaccia dopo un temporale, come arrivava lei  portava sempre e ovunque allegria, letizia, gioia.
In qualsiasi luogo capitasse, in una serata tra amici, ad un matrimonio, ad una qualsiasi festa era lei a dare l'impronta della festosità, del riso, del divertimento, coinvolgendo gli altri. Persino in una stanza di ospedale o di una clinica, riusciva a trasmettere  agli altri degenti e al personale sanitario  buon umore; alla preoccupazione riusciva a sostituire serenità, al pianto ridava consolazione e speranza. Era una persona, come dice Giona, che non aveva aspettative, non desiderava nulla di chissà che, si accontentava di quel poco che aveva ma a cui sapeva dar valore giorno dopo giorno anche nelle piccole ed insignificati cose; era questa secondo me la fonte della sua gioia: sapeva trovare la bellezza nelle piccole cose. Bellissime e rare persone; è una fortuna incontrarle!
Secondo me la gioia è la quintessenza della vita e mette in risalto e alimenta la nostra spiritualità, ed ognuno dovrebbe vivere affrontando la vita (e la morte) cosí, con la gioia nel cuore. Se poi c'è un Aldilà ed un Dio amorevole e misericordioso dovrebbe donarci una gioia eterna e più completa. Certo, non è da tutti vivere così, certe persone, come quella da me descritta, forse hanno una predisposizione più forte, forse fa parte del loro temperamento, ciononostante credo che ognuno di noi possa allenarsi in modo da vivere con gioia.
La felicità è invece un concetto più astratto e quindi più fittizio.
Cerchiamo dunque di raggiungere la gioia non solo quando ci innamoriamo perché in quel caso è una gioia temporanea in quanto mirata alla predisposizione verso l'altro sesso; cerchiamo invece di indirizzarla verso tutto ciò che è vita, e allora saremo gioiosi sempre.

Freedom, Luigi Giussani, se ricordo bene, sosteneva proprio quello che tu dici! solo che lui la chiamava felicità.

paul11

ciao Giona,
penso che se la gioia trova una quiete in una pace interiore ,in una serenità,è un segno che qualcosa si è trovato,una strada.
D'altra parte Gesù non incontra, come scritto nei Vangeli, delle buone persone , pur non credendo in Dio, almeno fino ad allora,?

Penso, ma è solo un mio parere e potrei quindi sbagliarmi, che credere in Dio ha almeno due strade.
La prima è iniziare a credere e poi trovare conferme ; la seconda è iniziare da non credente e avere conferme che portano a Dio.
Ma ognuno ha una sua strada perchè l'intimità profonda è tanto importante come la  ricerca di una verità, alla fine dovrebbero coincidere
e questa strada porta gioia,pace, serenità.

giona2068

Citazione di: paul11 il 15 Giugno 2017, 18:25:44 PM
ciao Giona,
penso che se la gioia trova una quiete in una pace interiore ,in una serenità,è un segno che qualcosa si è trovato,una strada.
D'altra parte Gesù non incontra, come scritto nei Vangeli, delle buone persone , pur non credendo in Dio, almeno fino ad allora,?

Penso, ma è solo un mio parere e potrei quindi sbagliarmi, che credere in Dio ha almeno due strade.
La prima è iniziare a credere e poi trovare conferme ; la seconda è iniziare da non credente e avere conferme che portano a Dio.
Ma ognuno ha una sua strada perchè l'intimità profonda è tanto importante come la  ricerca di una verità, alla fine dovrebbero coincidere
e questa strada porta gioia,pace, serenità.
Credere nel Signore Dio  è una cosa spontanea nel bimbo che nasce santo, puro e perfetto e non è frutto di di argomentazioni più o meno logiche perché è un sentire e non un sapere.  
Il Signore Dio è vita, chi ha la vita ha Lui che sa di essere e quindi di esistere. Chi perde il Signore Dio perde la vita e, San Paolo dice che il salario del peccato è la morte,  chi ha perso la vita non può credere neanche se studia tutta la teologia  esistente. 
Se non abbiamo perso proprio tutto, se anziché essere dei morti siamo dei malati spiritualmente  più o meno gravi, il Signore Dio ci chiama ricostituendo  la comunione con Lui, ma questo non vuol dire essere salvi (Tanti i chiamati pochi gli eletti), quindi non è ancora gioia bensì speranza - piccola gioia.
I chiamati dovrebbero dire subito: Eccomi Signore , come la Mamma Celeste, Samuele, Pietro ecc..., ma in questo tempo non succede quasi mai. 
La tecnologia e il materialismo nel suo complesso hanno scavato un grande abisso fra l
il Signore Dio e l'uomo. 
Comunque i chiamati che decidono di camminare verso di Lui, se voglio progredire per avvinarsi a Lui, devono scoprire cosa li divide da Lui e rimuovere/rinunciare a ciò che hanno messo al Suo posto. 
Questo sarà il miracolo più grande perché consiste nel cambiare il cuore dell'uomo stesso. 
In altre parole dobbiamo scoprire chi siamo perché l'uomo diventa quello che adora.
Quando  avrò scoperto chi sono in verità, devo scegliere se rinnegare me stesso a lasciar perdere. 
Esattamente lo stessa dilemma davanti al quale il Signore Gesù pose il giovane ricco.
Scoprire chi sono non vuol dire solo scoprire  quanto sbagliato sono, se così fosse qualcuno finirebbe in manicomio o si suiciderebbe come Giuda,  ma vuol dire anche scoprire di essere figli dell'onnipotente pronto a  perdonare chi si ravvede.
Il Signore Dio è giusto e nella Sua giustizia c'è il perdono per i pentiti, solo per loro, e questa è la vera gioia. 
Il "dio" bonaccione lasciamolo a quei religiosi ingannatori, se ci interessa la vera gioia che è vita..  

paul11

#22
ciao Giona

alcuni versetti biblici per riflettere

1Cronache 16:27
Splendore e maestà sono davanti a lui,
forza e gioia sono nella sua dimora.

Salmi 4:7
Tu m'hai messo in cuore più gioia di quella che essi provano
quando il loro grano e il loro mosto abbondano.

Salmi 5:11
Si rallegreranno tutti quelli che in te confidano;
manderanno grida di gioia per sempre.
Tu li proteggerai, e quelli che amano il tuo nome si rallegreranno in te,

Salmi 42:4
Ricordo con profonda commozione il tempo in cui camminavo con la folla
verso la casa di Dio,
tra i canti di gioia e di lode
d'una moltitudine in festa.

Salmi 51:12
Rendimi la gioia della tua salvezza
e uno spirito volenteroso mi sostenga.

Proverbi 12:20
L'inganno è nel cuore di chi trama il male,
ma per chi nutre propositi di pace c'è gioia.

Isaia 12:3
Voi attingerete con gioia l'acqua
dalle fonti della salvezza,

Geremia 32:41
Metterò la mia gioia nel far loro del bene
e li pianterò in questo paese con fedeltà,
con tutto il mio cuore, con tutta l'anima mia".

Giona 4:6
Dio, il SIGNORE, per calmarlo della sua irritazione, fece crescere un ricino che salì al di sopra di Giona per fare ombra sul suo capo. Giona provò una grandissima gioia a causa di quel ricino.
Matteo 13:20
Quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia,
Matteo 13:44
Il tesoro nascosto
Fl 3:7-11; Eb 11:24-26
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.

Luca 2:10
L'angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà:
Luca 6:23
Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; perché i padri loro facevano lo stesso ai profeti.
Luca 15:7
Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.
Giovanni 15:11
Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa.
Giovanni 16:22
Così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi toglierà la vostra gioia.
Giovanni 17:13
Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se stessi la mia gioia.
Atti 2:28
Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita.
Tu mi riempirai di gioia con la tua presenza
".
Atti 2:46
E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,
Romani 14:17
perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.


e per la spiritualità in generale

Brahmavhiara
Sono quattro stati mentali detti dimore divine.sono l'amore (metta), la compassione (karuna), la gioia compartecipe (mudita) e l'equanimità (upekkha).
il primo dei brahmavihara è la gentilezza amorevole (metta). con gentilezza amorevole si intende una morbidezza del cuore. la radice della parola pali metta è «mid», che significa «morbido». la parola mitra, in sanscrito, significa amico. il termine metta indica una morbida, amorevole benevolenza, gentilezza
I quattro brahmavihara rappresentano l'opposto degli stati mentali non salutari, i kilesa. quando sono presenti i brahmavihara, mancano le corrispondenti emozioni negative. Nel caso della metta esse sono l'odio e l'avversione in tutte le sue forme, dunque l'ira, la rabbia, i sentimenti di vendetta, l'ostinazione, la gelosia, la resistenza, lo spirito giudicante e i pregiudizi. L'amore inteso come passione, desiderio e attaccamento produce dolore ogniqualvolta la situazione data non corrisponde alle nostre aspettative, mentre l'amore inteso come metta produce apertura, equilibrio interiore e gioia e gratuità, accettazione, rispetto e stima incondizionati per creature e cose: così come sono. la metta è anche il l'auspicio che tutti gli esseri viventi possano essere felici e stare bene.

Freedom

Citazione di: Fharenight il 15 Giugno 2017, 14:35:36 PM
Freedom ti sei innamorato?  :)
Un simpatico approccio, una felice intuizione (innamorato, sì, ma non di quello che pensi di tu 8) ) ma, anche, una grandissima verità: gioia e amore sono indissolubilmente legati.
Citazione di: Fharenight il 15 Giugno 2017, 14:35:36 PM
Ma perché volate  sempre cosí in alto ogni volta? Volando troppo in alto rischiate di distaccarvi eccessivamente dalla realtà e quindi da ogni possibile esperienza.
Hai, ovviamente, la totale libertà di pensare a tutto quello che vuoi e dunque anche che io sono "vittima" di un fenomeno autosuggestivo. Puoi anche pensare che sono sotto l'effetto di sostanze stupefacenti....... ;D  :) ma se vuoi avere la bontà di credermi.........ti sto parlando di realtà.
Citazione di: Fharenight il 15 Giugno 2017, 14:35:36 PMFreedom, Luigi Giussani, se ricordo bene, sosteneva proprio quello che tu dici! solo che lui la chiamava felicità.
Quello che vivo lo hanno vissuto, ritengo in maniera più completa e profonda, insomma a tutto tondo, tanti, tantissimi uomini più grandi, molto più grandi me.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Sariputra

COME TANTI

Gioia, gioia, gioia
sopra monti di luce,
sopra distese di vento
aperte sul meridione.

Sono libero
da catene di paura
quando, solo,
osservo la vita.

Tutto è giusto, giusto, giusto.
Il finire come l'iniziare,
l'andare e il tornare
tra pietre spaccate ed amate.

Vorrei essere mille,
per partecipare come mille,
per sopportare ed osservare
come mille, mille tramonti.
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Angelo Cannata

Oltre a quanto ho già detto, ci sarebbe poi un'obiezione da un punto di vista umano, fisico, corporale: nell'esperienza umana la gioia si concepisce solitamente come l'emozione di momenti particolari. Mi sembra di poter dire che non si è mai visto al mondo un essere umano che viva 24 ore su 24 in un sentimento di gioia generalizzata: non sarebbe proprio fisicamente sopportabile per come è strutturato il nostro corpo, la nostra psiche; abbiamo anche bisogno di momenti di tranquillità in cui non essere invasi da emozioni troppo forti. Questo mi sembra sia condivisibile da chiunque.
A questo punto mi sembra che di solito si cominci a correggere il significato della parola gioia e si cominci a dire che essa sia qualcosa di più profondo, non necessariamente implicante emozioni forti, e quindi generalizzabile 24 ore su 24. In questo caso però mi sembra che il significato della parola gioia non sia più tanto chiaro.
Ma allora di cosa stiamo parlando?
Qualcosa di simile avviene se parliamo di eternità.
Cioè, mi sembra che quando pensiamo di individuare l'ideale, il massimo di esistenza umana, ciò che indichiamo non sia altro che una specie di maschera che nasconde il fatto che in realtà nessuno di noi sa cosa sia il meglio per ogni essere umano. Se lo sapessimo, lo staremmo già tutti praticando: chi infatti in questo mondo non vorrebbe vivere subito il massimo e il meglio che c'è? Ma cos'è, qual è il massimo e il meglio?
Allora alcuni risponderanno che tanti hanno la mente oscurata. Ma questa è un'accusa che chiunque può rivolgere a chiunque per sostenere che lui ha ragione e l'altro ha torto.
Dunque, se pensiamo di parlare di gioia eterna, di cosa stiamo parlando? Cosa sarebbe questa gioia eterna?

Freedom

Citazione di: Angelo Cannata il 19 Giugno 2017, 14:13:30 PMDunque, se pensiamo di parlare di gioia eterna, di cosa stiamo parlando? Cosa sarebbe questa gioia eterna?
La gioia è amare. E' del tutto evidente che non può essere un esercizio ininterrotto 24 ore su 24. I figli danno gioia ma quante volte li prenderesti a schiaffi? Eppure li ami sempre dunque provi sempre gioia.

Per quanto riguarda l'eternità è altrettanto evidente che è "una roba che non finisce mai."
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

myfriend

#27
Citazione di: Freedom il 22 Giugno 2017, 01:01:02 AM
Citazione di: Angelo Cannata il 19 Giugno 2017, 14:13:30 PMDunque, se pensiamo di parlare di gioia eterna, di cosa stiamo parlando? Cosa sarebbe questa gioia eterna?
La gioia è amare. E' del tutto evidente che non può essere un esercizio ininterrotto 24 ore su 24. I figli danno gioia ma quante volte li prenderesti a schiaffi? Eppure li ami sempre dunque provi sempre gioia.

Per quanto riguarda l'eternità è altrettanto evidente che è "una roba che non finisce mai."
Interessante.
Mi chiedo - e ti chiedo - solo una cosa: possiamo affermare di provare, qui e ora, gioia o dolore perchè li sperimentiamo e li viviamo sulla nostra pelle. Ma in base a cosa puoi affermare che qualcosa o qualucuno possa donarti la "gioia eterna"?
La "gioia eterna" è solo una idea o una fede. Perchè nessuno può affermare di avere sperimentato la "gioia eterna". Questo è ovvio.
Quindi, in base a cosa puoi affermare che qualcuno o qualcosa possa darti la "gioia eterna"?
Voglio proprio vedere dove vai a parare.  :D

Facciamo un esempio per chiarire il concetto. Io ti dico: indossa una cintura esplosiva e vai in un supermercato a farti esplodere; avrai 27 vergini e la GIOIA ETERNA.
Come puoi essere sicuro che la "gioia eterna" di questo individuo sia meno gioia della tua o sia meno eterna della tua?  :D

La gente pensa e dice una marea di sciocchezze senza neanche pensare a quello che dice.  ;)
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Freedom

Citazione di: myfriend il 22 Giugno 2017, 10:18:35 AM
Interessante.
Mi chiedo - e ti chiedo - solo una cosa: possiamo affermare di provare, qui e ora, gioia o dolore perchè li sperimentiamo e li viviamo sulla nostra pelle. Ma in base a cosa puoi affermare che qualcosa o qualucuno possa donarti la "gioia eterna"?
Non ho affermato nulla riguardo all'eternità. Ho semplicemente espresso una speranza.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

acquario69

Ma forse qui per gioia non si intende uno stato di ebete beatitudine ma una certa pace interiore (che a sua volta non va intesa nemmeno questa come la morte in vita o ad uno sterile lassismo)

E' riconoscere in se stessi l'eternità o l'infinito nel finito ( finito che e' il nostro, che e' "nel mondo" )
..secondo me giona ha in tal senso individuato i termini più appropriati:


CitazioneLa gioia è essenza umana, è l'uomo stesso, ma a condizione che rimanga puro.


L'errore di noi umani consiste nel cercarla nelle cose del mondo che, a tratti, creano momenti di felicità, la felicità è una temporanea illusione di questo mondo. Essa è destinata a finire mentre l'uomo è eterno.