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LOGOS - Argomenti => Tematiche Spirituali => Discussione aperta da: Freedom il 14 Giugno 2017, 09:10:46 AM

Titolo: La gioia!
Inserito da: Freedom il 14 Giugno 2017, 09:10:46 AM
Ecco la quintessenza della spiritualità: la gioia eterna!
Se non mi date la gioia, e mi raccomando, che sia eterna! non mi date niente. Tutto il resto è fuffa o truffa. E' dunque questa la strada, l'obiettivo, il metodo, tutto.
Un abbraccio :)  :)
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: sgiombo il 14 Giugno 2017, 14:41:55 PM
Non capisco se l' affermazione é ironica.

Se da intendersi alla lettera, allora chi la fa si condanna inesorabilmente all' infelicità (fosse pure la persona più in salute, intelligente, colta, ricca, fortunata della terra).

Come ci insegnano gli antichi stoici ed epicurei (e probabilmente molte altre correnti di pensiero a me del tutto ignote, come -ne sono quasi certo- almeno alcune filosofie orientali), si può essere complessivamente contenti della vita, complessivamente felici solo se si sa accettare e sopportare dolori e avversità che inevitabilmente in qualche misura non é possibile evitare, oltre a godere di ciò che di bello e buono spontaneamente ci offre o in qualche misura se ne può ricavare con fatica più o meno dura.

Non  possibile avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: doxa il 14 Giugno 2017, 15:36:29 PM
No, no Sgiombo, Freedom non scherza. Da bravo cristiano crede nella "gioia eterna" donata dalla spiritualità o chissà da quale altra cosa. 

La "gioia eterna" è una psicopatologia ? Un perenne stato allucinogeno ? No, è soltanto un volo pindarico con la fantasia.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: cvc il 14 Giugno 2017, 16:23:01 PM
L'idea di una gioia eterna ultraterrena è una consolazione alle sofferenze della vita. Quindi implica un giudizio complessivamente negativo sull'aldiqua - se c'è bisogno di una consolazione....
Eppure io non sarei così severo verso la gioia eterna. Anche una consolazione è meglio di niente. E poi, visto che dobbiamo morire (non solo, dobbiamo anche vedere i nostri cari che se ne vanno), un giudizio complessivamente negativo sull'esistenza terrena è piuttosto plausibile, e l'idea della consolazione ultraterrena aiuta ad affrontare il pensiero della norte. Anche se ho la più grande ammirazione verso chi la affronta a testa alta senza neppure il bisogno di una consolazione.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: sgiombo il 14 Giugno 2017, 16:35:09 PM
Citazione di: altamarea il 14 Giugno 2017, 15:36:29 PM
No, no Sgiombo, Freedom non scherza. Da bravo cristiano crede nella "gioia eterna" donata dalla spiritualità o chissà da quale altra cosa.

La "gioia eterna" è una psicopatologia ? Un perenne stato allucinogeno ? No, è soltanto un volo pindarico con la fantasia.
CitazioneNon credo proprio si tratti di psicopatologia, ma di qualcosa che ha aspetti in comune con uno stato allucinoatorio: la falsità o non conformità alla realtà (dal mio punto di vista, ovviamente; nota che gli allucinogeni possono essere necessari e decisamente "benemeriti", come cure palliative, in caso di dolori insopportabili: sono sostanzialmente d' accordo con CVC).

Ma credo anche  che

"chi si contenta gode"

e che

"a caval donato non si guada in bocca".

Ovvero che si può essere pienamente paghi e contenti della vita (se si ha la fortuna di viverla felicemente; dunque anche la capacità di accettarne e superarne le avversità in qualche misura -purché non sia non eccessiva, ovviamente! Ci vuole anche culo!- inevitabili) anche essendo consapevoli della sua durata limitata.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Angelo Cannata il 14 Giugno 2017, 17:32:49 PM
Citazione di: Freedom il 14 Giugno 2017, 09:10:46 AMEcco la quintessenza della spiritualità: la gioia eterna!
C'è un punto di partenza di base riguardo alla spiritualità, che mi sembra il migliore: la definizione che ne risulta dai vocabolari (anche se ovviamente non è vietato metterli in discussione). Sui vocabolari viene a risultare che il significato della parola spiritualità è "vita interiore". Altri significati o sono pressoché tautologici, poiché rinviano al significato della parola "spirito", oppure introducono complessità che producono il risultato di ostacolare la chiarezza.
Dunque, spiritualità è essenzialmente, in partenza, vita interiore. "Vita interiore" non implica né gioia né eternità. Non le nega, ma non le implica.
Stando così le cose, non vedo in base a quale criterio tu pensi di poter affermare che la quintessenza della spiritualità è la gioia eterna.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giona2068 il 14 Giugno 2017, 19:14:08 PM
Per qualcuno il problema è sempre lo stesso: Parlare di qualcosa che non si è vissuto quindi non si conosce.
La cosa grave è che chi non esperito ciò di cui parla si affida alla fantasia, la quale, in un secondo tempo, viene scambiata per verità dagli stessi che vi si sono affidati.
La gioia è essenza umana, è l'uomo stesso, ma a condizione che rimanga puro.
Possiamo con altre parole dire che la gioia è la purezza, ma visto che la purezza è lo Spirito Santo e che lo Spirito Santo è lo Spirito del Signore Dio, la conclusione è che la gioia è il Signore Dio in persona nell'uomo.
L'errore di noi umani consiste nel cercarla nelle cose del mondo che, a tratti, creano momenti di felicità, la felicità è una temporanea illusione di questo mondo. Essa è destinata a finire mentre l'uomo è eterno.
In ogni caso gioia e felicità non sono la stessa cosa. anzi sono una l'antitesi dell'altra.
Alla gioia si arriva attraverso la rinuncia mentre alla felicità si arriva attraverso la soddisfazione dei propri desideri mondani.
Dico rinuncia, non astinenza perché la rinuncia consiste  nel cancellare ogni desiderio, mentre l'astinenza consiste, fino a quando riusciamo ad astenerci,nel  soffocare il desiderio stesso.
Quando non si riesce né a rinunciare né a soddisfare il desiderio mondano ci creiamo l'inferno nel corpo vivo vivendo da malati mentali.
La rinuncia, come sopra detto, ci fa scoprire la gioia del vivere senza desideri mondami, porta  quindi all'incontro con il mondo dei celesti che è la vera gioia, mentre la soddisfazione dei desideri ci porta lontano dalla gioia mediante il surrogato della gioia che è la temporanea illusoria felicità.
Personalmente ho esperito questo scoprendo la soddisfazione dei desideri toglie la pace dal cuore.
La natura umana è predisposta per desiderare solo il Signore Dio e trova gioia solo nell'incontrarsi e stare con Lui.
Purtroppo quando si crede che le cose che il mondo offre possono farci sentire meglio o ci lasciamo prendere dalla curiosità negativa accogliamo i desideri, quelli carnali in particolare, vedi fumo. Da quel momento non sarà più l'uomo a desiderare ma il desiderio/peccato/spiritonegativo illudendo la persona che se facesse quella determinata cosa sarebbe gioioso, ma non è vero.
Il segno che siamo caduti in una trappola è che viviamo senza pace e senza amore e oltretutto senza gioia.
Il Signore è la nostra salvezza, sempre.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Freedom il 14 Giugno 2017, 21:20:22 PM
Comprendo che qualcuno possa vivere senza darsi degli obiettivi. Se tuttavia qualcun altro volesse darsi un obiettivo mi domando quale possa essere. Una roba che valga la pena intendo. E che, essendo questo un Forum di Spiritualità, abbia a che fare con essa.

La mia l'ho detta. E, non essendo nè sciocco nè sprovveduto, non mi aspettavo questa grandissima condivisione.  :D Come detto da altri bisogna assaggiarla la cioccolata se si vuole discuterne. Mi sarei però aspettato altri contributi. Magari più condivisibili. In altre parole una controproposta sulla quintessenza della Spiritualità.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Freedom il 14 Giugno 2017, 21:31:46 PM
Citazione di: Angelo Cannata il 14 Giugno 2017, 17:32:49 PM
Citazione di: Freedom il 14 Giugno 2017, 09:10:46 AMEcco la quintessenza della spiritualità: la gioia eterna!
C'è un punto di partenza di base riguardo alla spiritualità, che mi sembra il migliore: la definizione che ne risulta dai vocabolari (anche se ovviamente non è vietato metterli in discussione). Sui vocabolari viene a risultare che il significato della parola spiritualità è "vita interiore". Altri significati o sono pressoché tautologici, poiché rinviano al significato della parola "spirito", oppure introducono complessità che producono il risultato di ostacolare la chiarezza.
Dunque, spiritualità è essenzialmente, in partenza, vita interiore. "Vita interiore" non implica né gioia né eternità. Non le nega, ma non le implica.
Stando così le cose, non vedo in base a quale criterio tu pensi di poter affermare che la quintessenza della spiritualità è la gioia eterna.
Oddio non mi sento di condividere la tua analisi perchè la definizione di spiritualità è "tutto ciò che ha a che fare con lo spirito". Mi pare più completo. La tua definizione di vita interiore è del tutto incompleta. Come minimo devi parlare anche di vita esteriore. Se poi tu lo trovi complicato me ne rammarico ma tantè. Se vuoi possiamo farci anche un thread. Ma è comunque irrilevante ai fini di quanto desidero affermare e cioè che se non c'è gioia non c'è niente. E se non è eterna parliamo di una roba prossima allo 0. Perchè se il soffio vitale che ci anima non è destinato a condurci alla goia eterna allora...........che parliamo a fare? Guarda bene dentro di te e lo troverai. Cosa? Ma l'anelito verso la gioia eterna! E' così naturale. Così ovvio. Come si fa a non prenderne atto?
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giona2068 il 14 Giugno 2017, 21:41:37 PM
Citazione di: Freedom il 14 Giugno 2017, 21:20:22 PM
Comprendo che qualcuno possa vivere senza darsi degli obiettivi. Se tuttavia qualcun altro volesse darsi un obiettivo mi domando quale possa essere. Una roba che valga la pena intendo. E che, essendo questo un Forum di Spiritualità, abbia a che fare con essa.

La mia l'ho detta. E, non essendo nè sciocco nè sprovveduto, non mi aspettavo questa grandissima condivisione.  :D Come detto da altri bisogna assaggiarla la cioccolata se si vuole discuterne. Mi sarei però aspettato altri contributi. Magari più condivisibili. In altre parole una controproposta sulla quintessenza della Spiritualità.
Caro Freedom, non so se io abbia capito male, ma credo che che tu leggendo il mio post abbia inteso che propongo una vita senza obiettivi. 
Forse non sono stato sufficientemente chiaro, ma quando dico che occorre vivere senza  interessi mondani, vuol dire darsi un obiettivo, che poi è lo scopo della nostra vita , cioè la salvezza, che  consiste nel vincere il mondo o, se preferisci, vincere il peccato per accedere alla gioia che è vita.  
Siamo stati cacciati dal paradiso terrestre con il peccato di Eva ed Adamo unito al nostro. Se vogliamo tornare da dove siamo venuti dobbiamo purificarci,  se ci riusciremo questa sarà la gioia massima.
Ti sembra un obiettivo che ne valga la pena oppure no?
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Angelo Cannata il 14 Giugno 2017, 22:00:23 PM
La spiritualità appartiene a tutti, perché tutti gli esseri umani di questo mondo hanno una vita interiore. Da qui consegue che non è possibile stabilire regole generali su come la si debba vivere, perché ciò significherebbe pretendere di dettare al resto del mondo le nostre regole. La spiritualità va anzitutto ascoltata dalle altre persone, da se stessi, dal mondo. Poi uno sceglie per sé le maniere a lui più congeniali su come coltivarla, portarla avanti.

Pensare di individuare la quintessenza della spiritualità significherebbe voler individuare qualcosa che debba valere per tutti. Ma questo significherebbe, come ho detto, di conseguenza voler dettare agli altri come devono vivere la loro spiritualità.

Puoi dire le stesse cose che hai detto semplicemente presentandole come tue sensibilità, tue esperienze, cose che per te sono state particolarmente costruttive, belle, profonde. Io senza dubbio ho da imparare dalle tue esperienze e dalla tua sensibilità, come da ogni altro essere di questo mondo. Ma se invece presenti le tue sensibilità non come cose tue, ma come quintessenza della spiritualità, cioè come cose che dovrebbero valere universalmente, allora stai cadendo nella tentazione, senza dubbio in buona fede da parte tua, magari senza che tu te ne accorga, di dettare agli altri come devono intendere la spiritualità, come devono viverla. Spesso purtroppo succede questo, cioè che, senza che lo vogliamo e senza che ce ne accorgiamo, il linguaggio che usiamo ci fa diventare presuntuosi, sebbene nel nostro animo non ci sia nessuna presunzione: sono le parole che usiamo a tradire spesso purtroppo ciò che in reltà volevamo dire.

Citazione di: Freedom il 14 Giugno 2017, 21:20:22 PMSe tuttavia qualcun altro volesse darsi un obiettivo mi domando quale possa essere.
Io da parte mia, da diverse decine d'anni, mi sono posto come obiettivo quello di camminare, cioè curare la formazione di me stesso, specialmente lì dove la scuola è stata carente e lì dove gli altri mi lasciano capire che dovrei migliorare. Non è che io ottenga grandi successi in ciò, ma finora lo trovo un criterio molto adatto a vivere una spiritualità seria. Se qualcuno ha da propormi criteri migliori è benvenuto, perché sono sempre in ricerca, sapendo che il mio non è certo il massimo, non esistono criteri perfetti, ognuno ha i suoi difetti e i suoi svantaggi, tanto più che poi ogni criterio va adattato alla propria personalità.
Citazione di: Freedom il 14 Giugno 2017, 21:31:46 PMCome minimo devi parlare anche di vita esteriore.
Su questo non ci sono dubbi: non può esistere una spiritualità che non abbia alcun riscontro nella vita esteriore.

Citazione di: Freedom il 14 Giugno 2017, 21:31:46 PMGuarda bene dentro di te e lo troverai. Cosa? Ma l'anelito verso la gioia eterna! E' così naturale. Così ovvio. Come si fa a non prenderne atto?
Il mondo è strapieno di persone persuase che ciò che a loro sembra naturale debba diventare naturale per tutti. Ma questa è presunzione. A uno può sembrare naturale l'egoismo, a un altro la gioia, a un altro Dio, a uno invece l'indifferenza. Che facciamo, ci mettiamo a passare il tempo meravigliandoci di come gli altri non trovino naturale ciò che invece lo sembra a noi? Io, giusto per fare un esempio estremo, potrei dire che per me è naturale odiare e uccidere, e potrei mevigliarmi di come facciano altri a non riscontrarlo in se stessi. Potrei perfino concludere che gli altri, non riscontrando ciò in se stessi, debbano avere per forza qualcosa che oscura il loro cuore o la loro sensibilità. Ma un modo di procedere del genere a che serve, a chi serve?
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giona2068 il 14 Giugno 2017, 22:40:36 PM
Carissimo Cannata, 
dalle tue parole si evince quanto la tua formazione sia  del genere "Fai da te". 
  Visto il tuo fervore in questo forum sono certo che veramente stai cercando qualcosa che ti dia più vita o comunque che ti aiuta ad essere una persona migliore, questo non è poco.
Nessuno ha la capacità di confezionare regole e ancor meno ha il diritto di imporle ad altri. 
Qualche dittatore  ci ha provato  ma alla fine ha pagato con la vita.
Noi non abbiamo bisogno di nuove  regole ne di scoprire cosa fare perché abbiamo le Sacre scritture che ci dicono già tutto, in particolare i comandamenti e il N. T.
In verità ti dico che basterebbe il primo comandamento per risolvere ogni nostro problema: Ama il Signore Dio con tutto te stesso.... 
Questo comandamento è speculare alla parola del Signore Gesù quando dice : Chi vuol venire dietro me deve odiare  le cose del mondo. 
Noi abbiamo tutta la certezza che le Sacre scritture sono secondo la natura umana perché chi le mette in pratica vive in pace e nella gioia. 
Prova più convincente non esiste.
Ma tu sei veramente disposto a mettere in discussione te stesso?
Se la risposta fosse sì, smettila di cercare il Signore Dio sui libri e comincia a cercarLo dentro di te. Scoprirai che è sepolto sotto  innumerevoli idoli e che la vera gioia/vita è Lui, solo LUI!!!
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: paul11 il 14 Giugno 2017, 22:46:14 PM
Citazione di: Freedom il 14 Giugno 2017, 09:10:46 AM
Ecco la quintessenza della spiritualità: la gioia eterna!
Se non mi date la gioia, e mi raccomando, che sia eterna! non mi date niente. Tutto il resto è fuffa o truffa. E' dunque questa la strada, l'obiettivo, il metodo, tutto.
Un abbraccio :)  :)
ciao Freedom,
penso che tu voglia dire, leggendo anche dalle risposte che hai dato ai vari interventi, che quì, nell'esistenza è possible intravvedere in ciò che ci da gioia, una verità che in qualche modo sia relazionata ad una eternità ed in quanto tale quella gioia diverrebbe eterna , proprio perchè nè è verità.

Se fosse così c'è qualcosa di vero, spiritualmente .Il problema è la soggettività, non è detto che tutti interpretino la gioia come effetto di
un qualcosa percepito come verità.manca un'oggettività condivisa. Per questo a mio parere nacque l'etica.
Come si potrebbe mai convincere il cinico egoista che non è il potere o i denaro  la "vera" gioia?

Essendo d'accordo che l'esistenza ha e deve avere un senso, uno scopo (anche se  potrebbe anche essere sostenibile, non dico vero, il contrario, cioè si vive per vivere senza scopo e senza senso godendosi,gioiendo, il più possibile gli attimi fuggenti) ho comunque bisogno di punti di riferimento in modo tale che un comportamento, un atteggiamento sia coerente il più possible con una manifestazione emotiva come la gioia , che nasca da una profonda spiritualità,
Per questo penso sia necessaria una ricerca spirituale intima,che dura una vita, capace di coniugare la pratica del vivere con quel senso profondo spirituale che porta alla gioia. Forse è così che si costruisce una propria dimensione di senso nell'esistenza.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Freedom il 15 Giugno 2017, 00:03:01 AM
Citazione di: paul11 il 14 Giugno 2017, 22:46:14 PM
Citazione di: Freedom il 14 Giugno 2017, 09:10:46 AM
Ecco la quintessenza della spiritualità: la gioia eterna!
Se non mi date la gioia, e mi raccomando, che sia eterna! non mi date niente. Tutto il resto è fuffa o truffa. E' dunque questa la strada, l'obiettivo, il metodo, tutto.
Un abbraccio :)  :)
ciao Freedom,
penso che tu voglia dire, leggendo anche dalle risposte che hai dato ai vari interventi, che quì, nell'esistenza è possible intravvedere in ciò che ci da gioia, una verità che in qualche modo sia relazionata ad una eternità ed in quanto tale quella gioia diverrebbe eterna , proprio perchè nè è verità.

Non proprio.
L'anelito alla gioia è la caratteristica universale che contraddistingue il genere umano. E rispondo anche a chi ritiene questa affermazione un pò....come dire...dittatoriale. Non me ne stupisco poichè viviamo nel relativismo assoluto. Mi scuso per l'ossimoro. Ma se uno si guarda bene dentro ed ha il coraggio della verità si accorgerà presto che ho affermato una verità universale ed incontrovertibile. Ed anche, se ne faccia una ragione chi lo contraddice, di una semplicità disarmante.

Pur tuttavia, e rispondo a chi replica "di quale gioia stiamo parlando" ; affinchè la gioia sia autentica, deve rispondere ad alcuni criteri. Anch'essi molto semplici e di immediato riscontro: deve necessariamente essere duratura e suscitare, pace, vera pace. Ed essere accompagnata dai cosiddetti "doni dello spirito" contemplati, per esempio, ma non solo, dalla dottrina cristiana. Deve infine, affinchè non sia una presa in giro, essere eterna.

Spero di aver chiarito.  :)
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: paul11 il 15 Giugno 2017, 00:56:53 AM
ciao Freedom
trovo interessante averla relazionato alla pace.
Perchè c'è una gioia insaziabile, che arrivato allo scopo genera necessità di trovare altra gioia e potrebbe nascere da un'affettività non matura,
o una compulsione. Insomma quello che avevo precedentemente scritto era appunto la necessità di relazionarla a qualcosa affinchè gli togliesse ambiguità.perchè anche un pervertito ha gioia
Sono d'accordo che è umano, tanto più se motivato da una spiritualità, ma ribadisco il collegamento con la pace già lo trovo più idoneo, in uno
stato di serenità
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Freedom il 15 Giugno 2017, 08:30:42 AM
Citazione di: paul11 il 15 Giugno 2017, 00:56:53 AMma ribadisco il collegamento con la pace già lo trovo più idoneo, in uno
stato di serenità
Un utente del tuo spessore spirituale, umano, politico, culturale; non può assolutamente "sparare basso." Perdonami se rasento la piaggeria ma........era già un bel pezzo che volevo "tributarti" questo riconoscimento. Sarebbe stato più elegante fartelo in via privata ma ritengo che utenti come te, utenti cioè che alzano significativamente il livello qualitativo del Forum e dunque ci fanno dei doni importanti, meritano di essere insigniti pubblicamente del trofeo: "utente dell'anno". ;)  Mi sa che lo proporrò al Webmaster. :D  8)

Tornando a bomba: noi uomini pecchiamo di superbia e di chissà quali altre oscenità in modo indecoroso chiedendo e cercando di ottenere le cose più assurde, improbabili, dannose, etc. e poi, di fronte all'unica cosa giusta e saggia, di fronte ad una cosa che fa la differenza, cosa facciamo? I timidi?

Se hai fame c'è il cibo, se hai sete c'è l'acqua, se fai una domanda c'è una risposta, se hai un problema c'è la risoluzione, se vuoi la gioia c'è la gioia.

Un grandissimo abbraccio.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Freedom il 15 Giugno 2017, 08:35:23 AM
Citazione di: giona2068 il 14 Giugno 2017, 19:14:08 PMCaro Freedom, non so se io abbia capito male, ma credo che che tu leggendo il mio post abbia inteso che propongo una vita senza obiettivi.
Certo che hai capito male: come puoi pensare che io pensi questo di te? :)
Tu senza obiettivi? Tu trasudi direzionalità da tutti i pori! ;)
Ciao! :)
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: paul11 il 15 Giugno 2017, 13:09:03 PM
ciao Freedom
arrossisco :-[ per le bellissime parole tanto più se vengono da una persona sincera,visto la frequentazione tua e mia in questo e il vecchio forum.
No, non sono un utente dell'anno, sono un semplice appassionato di molte discipline che ha scelto una sua dimensione di essere,
studio per i fatti mie da autodidatta praticamente da oltre quarant'anni. 
Conoscere significa anche scoprire dei limiti propri  e questo forum ,così come il vecchio, grazie a tutti voi, ha contribuito sicuramente a confronti, ad approfondire, indagare, ad ascoltare altre visoni, e questo aiuta a crescere.
Ognuno è utente dell'anno perchè dà quello che può  e questo anche se potrebbe essere poco a volte è tanto.
Ho imparato che ad un certo punto, con l'autunno della vita, cominci a capire cosa è più importante di altre cose, e si cercano i siginificati anche nelle piccole cose che prima ci sfuggivano.
Forse la gioia è proprio il sapere che ogni cosa ha un senso e un significato e impari ad accettare perchè le hai comprese in te, e se questo da pace e serenità al proprio animo indica probabilmente che la strada intrapresa è giusta
.Il sapere stare bene nel mondo e il sapere stare bene con i propri simili è in equilibrio quando sentiamo che siamo in pace con noi stessi, e questo è gioia in quanto il mondo lo affrontiamo con un sorriso


un abbraccio sincero
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giona2068 il 15 Giugno 2017, 14:04:50 PM
Citazione di: paul11 il 15 Giugno 2017, 00:56:53 AM
ciao Freedom
trovo interessante averla relazionato alla pace.
Perchè c'è una gioia insaziabile, che arrivato allo scopo genera necessità di trovare altra gioia e potrebbe nascere da un'affettività non matura,
o una compulsione. Insomma quello che avevo precedentemente scritto era appunto la necessità di relazionarla a qualcosa affinchè gli togliesse ambiguità.perchè anche un pervertito ha gioia
Sono d'accordo che è umano, tanto più se motivato da una spiritualità, ma ribadisco il collegamento con la pace già lo trovo più idoneo, in uno
stato di serenità
Quando siamo difronte ad una "gioia" insaziabile, come tu l'hai chiamata, che genera il bisogno di trovarne un'altra più grande, siamo  difronte ad una falsa gioia. La gioia vera è il Signore Dio che ha creato le nostre anime e non poteva immettere in loro un bisogno più grande di Lui. Il bisogno di trovare una gioia più grande quando si è in quella chiamiamo gioia, ma che non è gioia vera, è un po' come l'asino e la carota. In questo caso però l'asino siamo noi la carota è un'altra falsa gioia e oltretutto chi tiene il gioco è satana che quando scopriamo il suo inganno ci fa credere che bisogna alzare l'asticella, così ci porta dove vuole.  In ogni caso pace, amore, serenità coraggio, umiltà, mitezza, dolcezza, sapienza ecc... sono tutte componenti di gioia perché nel loro insieme sono la vita la quale è gioia. La vita, quella vera, è gioia perché fummo creati completi. Il peccato purtroppo distrugge tutto se noi lo permettiamo.

Il pervertito non può provare gioia perché nella sua perversione ha perso il Signore Dio della gioia. Per questo chiama gioia il piacere che è una cosa carnale dal quale S. Paolo dice di fuggire!!! 
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Fharenight il 15 Giugno 2017, 14:35:36 PM
Ti stavo rispondendo già avantieri, ma alcune difficoltà tecniche mi hanno impedito di pubblicare il post.

Freedom ti sei innamorato?  :)
No perché la "scoperta" (momentanea) della gioia capita durante la fase di innamoramento...

Ma perché volate  sempre cosí in alto ogni volta? Volando troppo in alto rischiate di distaccarvi eccessivamente dalla realtà e quindi da ogni possibile esperienza.
Gioia  è una bellissima parola che preferisco  alla felicità anche come concetto. La parola gioia mi riporta subito il ricordo di una  persona che era la gioia personificata, col suo pronto sorriso, dal volto sempre gaio, ammiccante, sguardo attento, schietto, vispo,  dalla battuta facile, spiritosa, puntualmente azzeccata, ricca di sarcasmo ma mai offensivo, piuttosto sempre conciliante e cordiale, affabile. Persona sincera, carente di complimenti proprio perché sostanzialmente sincera. La sua presenza era come il sole che si affaccia dopo un temporale, come arrivava lei  portava sempre e ovunque allegria, letizia, gioia.
In qualsiasi luogo capitasse, in una serata tra amici, ad un matrimonio, ad una qualsiasi festa era lei a dare l'impronta della festosità, del riso, del divertimento, coinvolgendo gli altri. Persino in una stanza di ospedale o di una clinica, riusciva a trasmettere  agli altri degenti e al personale sanitario  buon umore; alla preoccupazione riusciva a sostituire serenità, al pianto ridava consolazione e speranza. Era una persona, come dice Giona, che non aveva aspettative, non desiderava nulla di chissà che, si accontentava di quel poco che aveva ma a cui sapeva dar valore giorno dopo giorno anche nelle piccole ed insignificati cose; era questa secondo me la fonte della sua gioia: sapeva trovare la bellezza nelle piccole cose. Bellissime e rare persone; è una fortuna incontrarle!
Secondo me la gioia è la quintessenza della vita e mette in risalto e alimenta la nostra spiritualità, ed ognuno dovrebbe vivere affrontando la vita (e la morte) cosí, con la gioia nel cuore. Se poi c'è un Aldilà ed un Dio amorevole e misericordioso dovrebbe donarci una gioia eterna e più completa. Certo, non è da tutti vivere così, certe persone, come quella da me descritta, forse hanno una predisposizione più forte, forse fa parte del loro temperamento, ciononostante credo che ognuno di noi possa allenarsi in modo da vivere con gioia.
La felicità è invece un concetto più astratto e quindi più fittizio.
Cerchiamo dunque di raggiungere la gioia non solo quando ci innamoriamo perché in quel caso è una gioia temporanea in quanto mirata alla predisposizione verso l'altro sesso; cerchiamo invece di indirizzarla verso tutto ciò che è vita, e allora saremo gioiosi sempre.

Freedom, Luigi Giussani, se ricordo bene, sosteneva proprio quello che tu dici! solo che lui la chiamava felicità.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: paul11 il 15 Giugno 2017, 18:25:44 PM
ciao Giona,
penso che se la gioia trova una quiete in una pace interiore ,in una serenità,è un segno che qualcosa si è trovato,una strada.
D'altra parte Gesù non incontra, come scritto nei Vangeli, delle buone persone , pur non credendo in Dio, almeno fino ad allora,?

Penso, ma è solo un mio parere e potrei quindi sbagliarmi, che credere in Dio ha almeno due strade.
La prima è iniziare a credere e poi trovare conferme ; la seconda è iniziare da non credente e avere conferme che portano a Dio.
Ma ognuno ha una sua strada perchè l'intimità profonda è tanto importante come la  ricerca di una verità, alla fine dovrebbero coincidere
e questa strada porta gioia,pace, serenità.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giona2068 il 15 Giugno 2017, 19:19:39 PM
Citazione di: paul11 il 15 Giugno 2017, 18:25:44 PM
ciao Giona,
penso che se la gioia trova una quiete in una pace interiore ,in una serenità,è un segno che qualcosa si è trovato,una strada.
D'altra parte Gesù non incontra, come scritto nei Vangeli, delle buone persone , pur non credendo in Dio, almeno fino ad allora,?

Penso, ma è solo un mio parere e potrei quindi sbagliarmi, che credere in Dio ha almeno due strade.
La prima è iniziare a credere e poi trovare conferme ; la seconda è iniziare da non credente e avere conferme che portano a Dio.
Ma ognuno ha una sua strada perchè l'intimità profonda è tanto importante come la  ricerca di una verità, alla fine dovrebbero coincidere
e questa strada porta gioia,pace, serenità.
Credere nel Signore Dio  è una cosa spontanea nel bimbo che nasce santo, puro e perfetto e non è frutto di di argomentazioni più o meno logiche perché è un sentire e non un sapere.  
Il Signore Dio è vita, chi ha la vita ha Lui che sa di essere e quindi di esistere. Chi perde il Signore Dio perde la vita e, San Paolo dice che il salario del peccato è la morte,  chi ha perso la vita non può credere neanche se studia tutta la teologia  esistente. 
Se non abbiamo perso proprio tutto, se anziché essere dei morti siamo dei malati spiritualmente  più o meno gravi, il Signore Dio ci chiama ricostituendo  la comunione con Lui, ma questo non vuol dire essere salvi (Tanti i chiamati pochi gli eletti), quindi non è ancora gioia bensì speranza - piccola gioia.
I chiamati dovrebbero dire subito: Eccomi Signore , come la Mamma Celeste, Samuele, Pietro ecc..., ma in questo tempo non succede quasi mai. 
La tecnologia e il materialismo nel suo complesso hanno scavato un grande abisso fra l
il Signore Dio e l'uomo. 
Comunque i chiamati che decidono di camminare verso di Lui, se voglio progredire per avvinarsi a Lui, devono scoprire cosa li divide da Lui e rimuovere/rinunciare a ciò che hanno messo al Suo posto. 
Questo sarà il miracolo più grande perché consiste nel cambiare il cuore dell'uomo stesso. 
In altre parole dobbiamo scoprire chi siamo perché l'uomo diventa quello che adora.
Quando  avrò scoperto chi sono in verità, devo scegliere se rinnegare me stesso a lasciar perdere. 
Esattamente lo stessa dilemma davanti al quale il Signore Gesù pose il giovane ricco.
Scoprire chi sono non vuol dire solo scoprire  quanto sbagliato sono, se così fosse qualcuno finirebbe in manicomio o si suiciderebbe come Giuda,  ma vuol dire anche scoprire di essere figli dell'onnipotente pronto a  perdonare chi si ravvede.
Il Signore Dio è giusto e nella Sua giustizia c'è il perdono per i pentiti, solo per loro, e questa è la vera gioia. 
Il "dio" bonaccione lasciamolo a quei religiosi ingannatori, se ci interessa la vera gioia che è vita..  
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: paul11 il 15 Giugno 2017, 22:37:16 PM
ciao Giona

alcuni versetti biblici per riflettere

1Cronache 16:27
Splendore e maestà sono davanti a lui,
forza e gioia sono nella sua dimora.

Salmi 4:7
Tu m'hai messo in cuore più gioia di quella che essi provano
quando il loro grano e il loro mosto abbondano.

Salmi 5:11
Si rallegreranno tutti quelli che in te confidano;
manderanno grida di gioia per sempre.
Tu li proteggerai, e quelli che amano il tuo nome si rallegreranno in te,

Salmi 42:4
Ricordo con profonda commozione il tempo in cui camminavo con la folla
verso la casa di Dio,
tra i canti di gioia e di lode
d'una moltitudine in festa.

Salmi 51:12
Rendimi la gioia della tua salvezza
e uno spirito volenteroso mi sostenga.

Proverbi 12:20
L'inganno è nel cuore di chi trama il male,
ma per chi nutre propositi di pace c'è gioia.

Isaia 12:3
Voi attingerete con gioia l'acqua
dalle fonti della salvezza,

Geremia 32:41
Metterò la mia gioia nel far loro del bene
e li pianterò in questo paese con fedeltà,
con tutto il mio cuore, con tutta l'anima mia".

Giona 4:6
Dio, il SIGNORE, per calmarlo della sua irritazione, fece crescere un ricino che salì al di sopra di Giona per fare ombra sul suo capo. Giona provò una grandissima gioia a causa di quel ricino.
Matteo 13:20
Quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, è colui che ode la parola e subito la riceve con gioia,
Matteo 13:44
Il tesoro nascosto
Fl 3:7-11; Eb 11:24-26
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo.

Luca 2:10
L'angelo disse loro: «Non temete, perché io vi porto la buona notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà:
Luca 6:23
Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; perché i padri loro facevano lo stesso ai profeti.
Luca 15:7
Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento.
Giovanni 15:11
Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa.
Giovanni 16:22
Così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi toglierà la vostra gioia.
Giovanni 17:13
Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in se stessi la mia gioia.
Atti 2:28
Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita.
Tu mi riempirai di gioia con la tua presenza
".
Atti 2:46
E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,
Romani 14:17
perché il regno di Dio non consiste in vivanda né in bevanda, ma è giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo.


e per la spiritualità in generale

Brahmavhiara
Sono quattro stati mentali detti dimore divine.sono l'amore (metta), la compassione (karuna), la gioia compartecipe (mudita) e l'equanimità (upekkha).
il primo dei brahmavihara è la gentilezza amorevole (metta). con gentilezza amorevole si intende una morbidezza del cuore. la radice della parola pali metta è «mid», che significa «morbido». la parola mitra, in sanscrito, significa amico. il termine metta indica una morbida, amorevole benevolenza, gentilezza
I quattro brahmavihara rappresentano l'opposto degli stati mentali non salutari, i kilesa. quando sono presenti i brahmavihara, mancano le corrispondenti emozioni negative. Nel caso della metta esse sono l'odio e l'avversione in tutte le sue forme, dunque l'ira, la rabbia, i sentimenti di vendetta, l'ostinazione, la gelosia, la resistenza, lo spirito giudicante e i pregiudizi. L'amore inteso come passione, desiderio e attaccamento produce dolore ogniqualvolta la situazione data non corrisponde alle nostre aspettative, mentre l'amore inteso come metta produce apertura, equilibrio interiore e gioia e gratuità, accettazione, rispetto e stima incondizionati per creature e cose: così come sono. la metta è anche il l'auspicio che tutti gli esseri viventi possano essere felici e stare bene.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Freedom il 16 Giugno 2017, 10:28:16 AM
Citazione di: Fharenight il 15 Giugno 2017, 14:35:36 PM
Freedom ti sei innamorato?  :)
Un simpatico approccio, una felice intuizione (innamorato, sì, ma non di quello che pensi di tu 8) ) ma, anche, una grandissima verità: gioia e amore sono indissolubilmente legati.
Citazione di: Fharenight il 15 Giugno 2017, 14:35:36 PM
Ma perché volate  sempre cosí in alto ogni volta? Volando troppo in alto rischiate di distaccarvi eccessivamente dalla realtà e quindi da ogni possibile esperienza.
Hai, ovviamente, la totale libertà di pensare a tutto quello che vuoi e dunque anche che io sono "vittima" di un fenomeno autosuggestivo. Puoi anche pensare che sono sotto l'effetto di sostanze stupefacenti....... ;D  :) ma se vuoi avere la bontà di credermi.........ti sto parlando di realtà.
Citazione di: Fharenight il 15 Giugno 2017, 14:35:36 PMFreedom, Luigi Giussani, se ricordo bene, sosteneva proprio quello che tu dici! solo che lui la chiamava felicità.
Quello che vivo lo hanno vissuto, ritengo in maniera più completa e profonda, insomma a tutto tondo, tanti, tantissimi uomini più grandi, molto più grandi me.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Sariputra il 16 Giugno 2017, 11:08:37 AM
COME TANTI

Gioia, gioia, gioia
sopra monti di luce,
sopra distese di vento
aperte sul meridione.

Sono libero
da catene di paura
quando, solo,
osservo la vita.

Tutto è giusto, giusto, giusto.
Il finire come l'iniziare,
l'andare e il tornare
tra pietre spaccate ed amate.

Vorrei essere mille,
per partecipare come mille,
per sopportare ed osservare
come mille, mille tramonti.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Angelo Cannata il 19 Giugno 2017, 14:13:30 PM
Oltre a quanto ho già detto, ci sarebbe poi un'obiezione da un punto di vista umano, fisico, corporale: nell'esperienza umana la gioia si concepisce solitamente come l'emozione di momenti particolari. Mi sembra di poter dire che non si è mai visto al mondo un essere umano che viva 24 ore su 24 in un sentimento di gioia generalizzata: non sarebbe proprio fisicamente sopportabile per come è strutturato il nostro corpo, la nostra psiche; abbiamo anche bisogno di momenti di tranquillità in cui non essere invasi da emozioni troppo forti. Questo mi sembra sia condivisibile da chiunque.
A questo punto mi sembra che di solito si cominci a correggere il significato della parola gioia e si cominci a dire che essa sia qualcosa di più profondo, non necessariamente implicante emozioni forti, e quindi generalizzabile 24 ore su 24. In questo caso però mi sembra che il significato della parola gioia non sia più tanto chiaro.
Ma allora di cosa stiamo parlando?
Qualcosa di simile avviene se parliamo di eternità.
Cioè, mi sembra che quando pensiamo di individuare l'ideale, il massimo di esistenza umana, ciò che indichiamo non sia altro che una specie di maschera che nasconde il fatto che in realtà nessuno di noi sa cosa sia il meglio per ogni essere umano. Se lo sapessimo, lo staremmo già tutti praticando: chi infatti in questo mondo non vorrebbe vivere subito il massimo e il meglio che c'è? Ma cos'è, qual è il massimo e il meglio?
Allora alcuni risponderanno che tanti hanno la mente oscurata. Ma questa è un'accusa che chiunque può rivolgere a chiunque per sostenere che lui ha ragione e l'altro ha torto.
Dunque, se pensiamo di parlare di gioia eterna, di cosa stiamo parlando? Cosa sarebbe questa gioia eterna?
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Freedom il 22 Giugno 2017, 01:01:02 AM
Citazione di: Angelo Cannata il 19 Giugno 2017, 14:13:30 PMDunque, se pensiamo di parlare di gioia eterna, di cosa stiamo parlando? Cosa sarebbe questa gioia eterna?
La gioia è amare. E' del tutto evidente che non può essere un esercizio ininterrotto 24 ore su 24. I figli danno gioia ma quante volte li prenderesti a schiaffi? Eppure li ami sempre dunque provi sempre gioia.

Per quanto riguarda l'eternità è altrettanto evidente che è "una roba che non finisce mai."
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: myfriend il 22 Giugno 2017, 10:18:35 AM
Citazione di: Freedom il 22 Giugno 2017, 01:01:02 AM
Citazione di: Angelo Cannata il 19 Giugno 2017, 14:13:30 PMDunque, se pensiamo di parlare di gioia eterna, di cosa stiamo parlando? Cosa sarebbe questa gioia eterna?
La gioia è amare. E' del tutto evidente che non può essere un esercizio ininterrotto 24 ore su 24. I figli danno gioia ma quante volte li prenderesti a schiaffi? Eppure li ami sempre dunque provi sempre gioia.

Per quanto riguarda l'eternità è altrettanto evidente che è "una roba che non finisce mai."
Interessante.
Mi chiedo - e ti chiedo - solo una cosa: possiamo affermare di provare, qui e ora, gioia o dolore perchè li sperimentiamo e li viviamo sulla nostra pelle. Ma in base a cosa puoi affermare che qualcosa o qualucuno possa donarti la "gioia eterna"?
La "gioia eterna" è solo una idea o una fede. Perchè nessuno può affermare di avere sperimentato la "gioia eterna". Questo è ovvio.
Quindi, in base a cosa puoi affermare che qualcuno o qualcosa possa darti la "gioia eterna"?
Voglio proprio vedere dove vai a parare.  :D

Facciamo un esempio per chiarire il concetto. Io ti dico: indossa una cintura esplosiva e vai in un supermercato a farti esplodere; avrai 27 vergini e la GIOIA ETERNA.
Come puoi essere sicuro che la "gioia eterna" di questo individuo sia meno gioia della tua o sia meno eterna della tua?  :D

La gente pensa e dice una marea di sciocchezze senza neanche pensare a quello che dice.  ;)
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: Freedom il 22 Giugno 2017, 11:47:28 AM
Citazione di: myfriend il 22 Giugno 2017, 10:18:35 AM
Interessante.
Mi chiedo - e ti chiedo - solo una cosa: possiamo affermare di provare, qui e ora, gioia o dolore perchè li sperimentiamo e li viviamo sulla nostra pelle. Ma in base a cosa puoi affermare che qualcosa o qualucuno possa donarti la "gioia eterna"?
Non ho affermato nulla riguardo all'eternità. Ho semplicemente espresso una speranza.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: acquario69 il 22 Giugno 2017, 12:36:20 PM
Ma forse qui per gioia non si intende uno stato di ebete beatitudine ma una certa pace interiore (che a sua volta non va intesa nemmeno questa come la morte in vita o ad uno sterile lassismo)

E' riconoscere in se stessi l'eternità o l'infinito nel finito ( finito che e' il nostro, che e' "nel mondo" )
..secondo me giona ha in tal senso individuato i termini più appropriati:


CitazioneLa gioia è essenza umana, è l'uomo stesso, ma a condizione che rimanga puro.


L'errore di noi umani consiste nel cercarla nelle cose del mondo che, a tratti, creano momenti di felicità, la felicità è una temporanea illusione di questo mondo. Essa è destinata a finire mentre l'uomo è eterno.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: myfriend il 24 Giugno 2017, 11:21:36 AM
Citazione di: Freedom il 22 Giugno 2017, 11:47:28 AM
Citazione di: myfriend il 22 Giugno 2017, 10:18:35 AM
Interessante.
Mi chiedo - e ti chiedo - solo una cosa: possiamo affermare di provare, qui e ora, gioia o dolore perchè li sperimentiamo e li viviamo sulla nostra pelle. Ma in base a cosa puoi affermare che qualcosa o qualucuno possa donarti la "gioia eterna"?
Non ho affermato nulla riguardo all'eternità. Ho semplicemente espresso una speranza.
Speranza?
La speranza è qualcosa di soggettivo. Tieniti pure la tua speranza, fratello.
Io mi occupo del "qui e ora".  :D
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giona2068 il 24 Giugno 2017, 12:07:34 PM
Citazione di: myfriend il 24 Giugno 2017, 11:21:36 AM
Citazione di: Freedom il 22 Giugno 2017, 11:47:28 AM
Citazione di: myfriend il 22 Giugno 2017, 10:18:35 AM
Interessante.
Mi chiedo - e ti chiedo - solo una cosa: possiamo affermare di provare, qui e ora, gioia o dolore perchè li sperimentiamo e li viviamo sulla nostra pelle. Ma in base a cosa puoi affermare che qualcosa o qualucuno possa donarti la "gioia eterna"?
Non ho affermato nulla riguardo all'eternità. Ho semplicemente espresso una speranza.
Speranza?
La speranza è qualcosa di soggettivo. Tieniti pure la tua speranza, fratello.
Io mi occupo del "qui e ora".  :D

La speranza è vita, o è meglio il profumo della vita. Chi crede di non aver bisogno di sperare di solito è colui che vive nell'inganno quindi nella più nera della tenebre. Quasi sempre questo capita a chi pensa di avere già tutto e di non poter chiedere di più perché chiama gioia la felicità che è temporanea e oltretutto mondana. In ogni caso chi è in queste condizioni spera senza rendersene conto perché pensa e spera che quello che ha duri per sempre, ma non è vero! Bisognerebbe quindi parlare di illusione più che di speranza.
Quando arriva il giorno della verità cioè il giorno in cui l'uomo perde quello che ha o si rende conto che non lo gli da vita, iniziano le malattie mentali tipo depressione, esaurimento e simili  dalle quali non  si viene fuori tanto facilmente.
Per cui la persona intelligente non dirà mai: Tieniti pure la speranza fratello. Chi vive nelle tenebre parla così perché non sa quello che dice.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: myfriend il 24 Giugno 2017, 12:55:51 PM
La "speranza della gioia eterna" deriva dalla lettura che Paolo aveva dato della missione di Gesù. Secondo la lettura che Paolo aveva dato della vicenda di Gesù, Paolo pensava che la risurrezione di Gesù fosse l'inizio della risurrezione generale dei morti e, quindi, che fosse iniziato il "giudizio universale" con l'instaurazione del Regno di dio. Nella visione di Paolo, il "giudizio universale" era già iniziato - proprio con la risurrezione di Gesù - e l'instaurazione del Regno di dio si sarebbe compiuta molto presto, quando lui era ancora in vita.
Ma Paolo si era sbagliato. Il ritorno di Gesù, il giudizio e l'instaurazione del Regno di dio non avvennero. Le lettura che Paolo fece degli avvenimenti fu un colossale errore. Un abbaglio.
Allora i preti che vennero dopo Paolo, accortisi dell'errore, cambiarono la teologia di Paolo e spostarono il Regno di dio nell'aldilà, dopo la morte. E inventarono il "paradiso" dove ci sarà "gioia eterna". E così fu inventata la speranza nella vita eterna e nella gioia eterna nell'aldilà, nel paradiso, dopo la morte.
Questa è la tua fede. Una fede che si basa su un errore, quello di Paolo, e su una manomissione delle idee di Paolo operata dai preti che avevano ereditato la visione di Paolo.

Tutte sciocchezze. Tutte idee di uomini. Idee stupide basate sulla cultura e sulle conoscenze sull'uomo e sul mondo in voga nel I secolo in palestina.

Tieniti la tua speranza ridicola elaborata dal pensiero di un uomo, Paolo, vissuto 2000 anni fa e che della missione di Gesù non capì un bel nulla e si inventò una teologia rivelatasi errata. E' tutta tua.  :D
Io mi occupo del "qui e ora."  ;)
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giona2068 il 24 Giugno 2017, 14:18:26 PM
Citazione di: myfriend il 24 Giugno 2017, 12:55:51 PM
La "speranza della gioia eterna" deriva dalla lettura che Paolo aveva dato della missione di Gesù. Secondo la lettura che Paolo aveva dato della vicenda di Gesù, Paolo pensava che la risurrezione di Gesù fosse l'inizio della risurrezione generale dei morti e, quindi, che fosse iniziato il "giudizio universale" con l'instaurazione del Regno di dio. Nella visione di Paolo, il "giudizio universale" era già iniziato - proprio con la risurrezione di Gesù - e l'instaurazione del Regno di dio si sarebbe compiuta molto presto, quando lui era ancora in vita.
Ma Paolo si era sbagliato. Il ritorno di Gesù, il giudizio e l'instaurazione del Regno di dio non avvennero. Le lettura che Paolo fece degli avvenimenti fu un colossale errore. Un abbaglio.
Allora i preti che vennero dopo Paolo, accortisi dell'errore, cambiarono la teologia di Paolo e spostarono il Regno di dio nell'aldilà, dopo la morte. E inventarono il "paradiso" dove ci sarà "gioia eterna". E così fu inventata la speranza nella vita eterna e nella gioia eterna nell'aldilà, nel paradiso, dopo la morte.
Questa è la tua fede. Una fede che si basa su un errore, quello di Paolo, e su una manomissione delle idee di Paolo operata dai preti che avevano ereditato la visione di Paolo.

Tutte sciocchezze. Tutte idee di uomini. Idee stupide basate sulla cultura e sulle conoscenze sull'uomo e sul mondo in voga nel I secolo in palestina.

Tieniti la tua speranza ridicola elaborata dal pensiero di un uomo, Paolo, vissuto 2000 anni fa e che della missione di Gesù non capì un bel nulla e si inventò una teologia rivelatasi errata. E' tutta tua.  :D
Io mi occupo del "qui e ora."  ;)
Come al solito parlare con te è una perdita di tempo, ma speriamo che le mie parole siano utile a qualcuno che cerca la vita.
Innanzitutto hai il dovere di rispettare il credere delle persone , ma, entrando nel merito delle tue assurdità, se quello che dici fosse verità non si capirebbe perché un uomo che non vive nella verità ma di una sua teoria , abbia potuto offrire la sua vita come sacrificio vivo per testimoniare le sue "fantasie". Ancor meno si capisce come chi crede nei suoi scritti, secondo te falsi, possa trovare la pace e viverla amando il prossimo. Costui non era un barbone di  strada ma un sommo sacerdote che aveva vita facile secondo il mondo, ma ha accettato la croce. La stessa croce che è simbolo di speranza,  anche se ogni scrittura fosse una falsità, perché da sola spiega che attraverso la rinuncia al mondo si arriva alla gioia/vita. L'esatto contrario che gli ebrei come te credono dicendo: Io mi occupo di qui e ora!!!!
Sei come quel ricco che aveva riempito i granai e pensava di potersi occupare delle cose di quì e ora,   il resto lo sai e inutile che lo ripeta.
In ogni caso se a te della speranza, che non un invenzione dei preti perché sulla croce il Signore disse al ladrone di dx: Oggi sarai con me in paradiso, non interessa niente a causa della tenebra che ti ha offuscato la mente, perché vuoi toglierla a chi la cerca?
In questo caso chi guida i tuoi passi?
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: myfriend il 25 Giugno 2017, 10:01:31 AM
Citazione di: giona2068 il 24 Giugno 2017, 14:18:26 PM
Citazione di: myfriend il 24 Giugno 2017, 12:55:51 PM
La "speranza della gioia eterna" deriva dalla lettura che Paolo aveva dato della missione di Gesù. Secondo la lettura che Paolo aveva dato della vicenda di Gesù, Paolo pensava che la risurrezione di Gesù fosse l'inizio della risurrezione generale dei morti e, quindi, che fosse iniziato il "giudizio universale" con l'instaurazione del Regno di dio. Nella visione di Paolo, il "giudizio universale" era già iniziato - proprio con la risurrezione di Gesù - e l'instaurazione del Regno di dio si sarebbe compiuta molto presto, quando lui era ancora in vita.
Ma Paolo si era sbagliato. Il ritorno di Gesù, il giudizio e l'instaurazione del Regno di dio non avvennero. Le lettura che Paolo fece degli avvenimenti fu un colossale errore. Un abbaglio.
Allora i preti che vennero dopo Paolo, accortisi dell'errore, cambiarono la teologia di Paolo e spostarono il Regno di dio nell'aldilà, dopo la morte. E inventarono il "paradiso" dove ci sarà "gioia eterna". E così fu inventata la speranza nella vita eterna e nella gioia eterna nell'aldilà, nel paradiso, dopo la morte.
Questa è la tua fede. Una fede che si basa su un errore, quello di Paolo, e su una manomissione delle idee di Paolo operata dai preti che avevano ereditato la visione di Paolo.

Tutte sciocchezze. Tutte idee di uomini. Idee stupide basate sulla cultura e sulle conoscenze sull'uomo e sul mondo in voga nel I secolo in palestina.

Tieniti la tua speranza ridicola elaborata dal pensiero di un uomo, Paolo, vissuto 2000 anni fa e che della missione di Gesù non capì un bel nulla e si inventò una teologia rivelatasi errata. E' tutta tua.  :D
Io mi occupo del "qui e ora."  ;)
Come al solito parlare con te è una perdita di tempo, ma speriamo che le mie parole siano utile a qualcuno che cerca la vita.
Innanzitutto hai il dovere di rispettare il credere delle persone , ma, entrando nel merito delle tue assurdità, se quello che dici fosse verità non si capirebbe perché un uomo che non vive nella verità ma di una sua teoria , abbia potuto offrire la sua vita come sacrificio vivo per testimoniare le sue "fantasie". Ancor meno si capisce come chi crede nei suoi scritti, secondo te falsi, possa trovare la pace e viverla amando il prossimo. Costui non era un barbone di  strada ma un sommo sacerdote che aveva vita facile secondo il mondo, ma ha accettato la croce. La stessa croce che è simbolo di speranza,  anche se ogni scrittura fosse una falsità, perché da sola spiega che attraverso la rinuncia al mondo si arriva alla gioia/vita. L'esatto contrario che gli ebrei come te credono dicendo: Io mi occupo di qui e ora!!!!
Sei come quel ricco che aveva riempito i granai e pensava di potersi occupare delle cose di quì e ora,   il resto lo sai e inutile che lo ripeta.
In ogni caso se a te della speranza, che non un invenzione dei preti perché sulla croce il Signore disse al ladrone di dx: Oggi sarai con me in paradiso, non interessa niente a causa della tenebra che ti ha offuscato la mente, perché vuoi toglierla a chi la cerca?
In questo caso chi guida i tuoi passi?
Gesù non disse mai al ladrone di dx "oggi sarai con me in paradiso". Questo è ciò che Luca fa dire a Gesù sulla croce; ma questa era una idea di Luca che Luca ha messo in bocca a Gesù quando ha scritto il suo vangelo. L'idea del "paradiso" è una invenzione di Luca. Gesù non l'ha mai detto.
Se non hai capito questo, non hai capito nulla.
Luca rielabora le idee di Paolo, Marco e Matteo e si inventa il "paradiso dopo la morte" e fa dire a Gesù quelle che erano solo idee di Luca.
Infatti il concetto di "paradiso dopo la morte" lo troviamo per la prima volta in Luca.
Non c'è in Paolo e nemmeno in Marco e Matteo che scrivono i loro vangeli basandosi sulle idee di Paolo.

Provo solo pena per te, Giona. Una pena infinita.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giogio il 09 Luglio 2017, 17:41:18 PM
CitazioneGesù non disse mai al ladrone di dx "oggi sarai con me in paradiso". Questo è ciò che Luca fa dire a Gesù sulla croce; ma questa era una idea di Luca che Luca ha messo in bocca a Gesù quando ha scritto il suo vangelo. L'idea del "paradiso" è una invenzione di Luca. Gesù non l'ha mai detto

In realtà la risposta di Gesù fu: "Veramente ti dico oggi: Tu sarai con me in Paradiso". La punteggiatura fa differenza. 
La punteggiatura come la conosciamo noi non entrò nell'uso che verso il IX secolo dopo Cristo e anche se molte traduzioni hanno una virgola prima del termine "oggi", dando così l'impressione che il ladrone sia andato in Paradiso quello stesso giorno, non era tecnicamente possibile perché Gesù stesso morì e rimase nella tomba fino al terzo giorno, quindi venne risuscitato come "primizia" della risurrezione come si legge in 1Corinzi 15:20 - "Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono." Comunque nel resto delle Scritture non c'è nulla che sostenga un'idea del genere.
Gesù ha sempre sostenuto l'idea della risurrezione vedi per esempio Luca cap. 20 da 27 in poi e certamente non era invenzione di Luca o di altri apostoli o suoi discepoli che si sono solo limitati di mettere per iscritto un racconto della vita e del ministero di Gesù.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giona2068 il 16 Luglio 2017, 20:13:47 PM
Citazione di: myfriend il 25 Giugno 2017, 10:01:31 AM
Citazione di: giona2068 il 24 Giugno 2017, 14:18:26 PM
Citazione di: myfriend il 24 Giugno 2017, 12:55:51 PM
La "speranza della gioia eterna" deriva dalla lettura che Paolo aveva dato della missione di Gesù. Secondo la lettura che Paolo aveva dato della vicenda di Gesù, Paolo pensava che la risurrezione di Gesù fosse l'inizio della risurrezione generale dei morti e, quindi, che fosse iniziato il "giudizio universale" con l'instaurazione del Regno di dio. Nella visione di Paolo, il "giudizio universale" era già iniziato - proprio con la risurrezione di Gesù - e l'instaurazione del Regno di dio si sarebbe compiuta molto presto, quando lui era ancora in vita.
Ma Paolo si era sbagliato. Il ritorno di Gesù, il giudizio e l'instaurazione del Regno di dio non avvennero. Le lettura che Paolo fece degli avvenimenti fu un colossale errore. Un abbaglio.
Allora i preti che vennero dopo Paolo, accortisi dell'errore, cambiarono la teologia di Paolo e spostarono il Regno di dio nell'aldilà, dopo la morte. E inventarono il "paradiso" dove ci sarà "gioia eterna". E così fu inventata la speranza nella vita eterna e nella gioia eterna nell'aldilà, nel paradiso, dopo la morte.
Questa è la tua fede. Una fede che si basa su un errore, quello di Paolo, e su una manomissione delle idee di Paolo operata dai preti che avevano ereditato la visione di Paolo.

Tutte sciocchezze. Tutte idee di uomini. Idee stupide basate sulla cultura e sulle conoscenze sull'uomo e sul mondo in voga nel I secolo in palestina.

Tieniti la tua speranza ridicola elaborata dal pensiero di un uomo, Paolo, vissuto 2000 anni fa e che della missione di Gesù non capì un bel nulla e si inventò una teologia rivelatasi errata. E' tutta tua.  :D
Io mi occupo del "qui e ora."  ;)
Come al solito parlare con te è una perdita di tempo, ma speriamo che le mie parole siano utile a qualcuno che cerca la vita.
Innanzitutto hai il dovere di rispettare il credere delle persone , ma, entrando nel merito delle tue assurdità, se quello che dici fosse verità non si capirebbe perché un uomo che non vive nella verità ma di una sua teoria , abbia potuto offrire la sua vita come sacrificio vivo per testimoniare le sue "fantasie". Ancor meno si capisce come chi crede nei suoi scritti, secondo te falsi, possa trovare la pace e viverla amando il prossimo. Costui non era un barbone di  strada ma un sommo sacerdote che aveva vita facile secondo il mondo, ma ha accettato la croce. La stessa croce che è simbolo di speranza,  anche se ogni scrittura fosse una falsità, perché da sola spiega che attraverso la rinuncia al mondo si arriva alla gioia/vita. L'esatto contrario che gli ebrei come te credono dicendo: Io mi occupo di qui e ora!!!!
Sei come quel ricco che aveva riempito i granai e pensava di potersi occupare delle cose di quì e ora,   il resto lo sai e inutile che lo ripeta.
In ogni caso se a te della speranza, che non un invenzione dei preti perché sulla croce il Signore disse al ladrone di dx: Oggi sarai con me in paradiso, non interessa niente a causa della tenebra che ti ha offuscato la mente, perché vuoi toglierla a chi la cerca?
In questo caso chi guida i tuoi passi?
Gesù non disse mai al ladrone di dx "oggi sarai con me in paradiso". Questo è ciò che Luca fa dire a Gesù sulla croce; ma questa era una idea di Luca che Luca ha messo in bocca a Gesù quando ha scritto il suo vangelo. L'idea del "paradiso" è una invenzione di Luca. Gesù non l'ha mai detto.
Se non hai capito questo, non hai capito nulla.
Luca rielabora le idee di Paolo, Marco e Matteo e si inventa il "paradiso dopo la morte" e fa dire a Gesù quelle che erano solo idee di Luca.
Infatti il concetto di "paradiso dopo la morte" lo troviamo per la prima volta in Luca.
Non c'è in Paolo e nemmeno in Marco e Matteo che scrivono i loro vangeli basandosi sulle idee di Paolo.

Provo solo pena per te, Giona. Una pena infinita.
Signor  Myfriend, sei pregato di citare la fonte  evangelica  dell'affermazione  che quanto detto da  San Luca è  una sua fantasia e non corrisponde alla parola del Signore Gesù. Se non lo fai sei tu che nascondi la verità anche se dovessi citare come fonte qualche  chiacchierone che hai rinvenuto  e che è un tuo pari.
Sarebbe anche opportuno che  tu rispondessi alla domanda del che ti ho fatto con il mio precedente post: Come mai un "bugiardo" seriale come San Paolo offre se stesso come sacrificio vivo per sostenere cose non vere e come mai le sue affermazioni portano alla Pace chi crede?
 In ogni caso il bugiardo sei tu quando dici che provi pena per me, perché chi non prova prima pena per se stesso non potrà mai provare pena per altri. Per quanto ti riguarda ragioni per provar pena per te stesso ne hai vendere, ma pur volendo non potresti.
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Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: sgiombo il 16 Luglio 2017, 20:54:51 PM
Citazione di: giona2068 il 16 Luglio 2017, 20:13:47 PM

Come mai un "bugiardo" seriale come San Paolo offre se stesso come sacrificio vivo per sostenere cose non veree come mai le sue affermazioni portano alla Pace chi crede ?
Citazione di: giona2068 il 16 Luglio 2017, 20:13:47 PM

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CitazioneA prescindere dall' esegesi del nuovo testamento, sulla quale non ho adeguate conoscenze, vorrei far notare che in generale il fatto di essere condannato a morte e giustiziato non garantisce affatto della sincerità di chi subisce questa sorte.
E  nemmeno il fatto che ci sia chi gli crede e ne é in qualche modo appagato.

Per esempio (fra molti altri possibili) anche Benito Mussolini fu condannato a morte e giustiziato e c' é ancora chi gli crede e ne é in qualche modo appagato, anche se sparò parecchie balle, che restano tali anche dopo la sua fucilazione e malgrado l' appagamento dei suoi seguaci, sia in pubblico che probabilmente nella sua vita privata.

Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: giona2068 il 16 Luglio 2017, 22:06:40 PM
Citazione di: sgiombo il 16 Luglio 2017, 20:54:51 PM
Citazione di: giona2068 il 16 Luglio 2017, 20:13:47 PM

Come mai un "bugiardo" seriale come San Paolo offre se stesso come sacrificio vivo per sostenere cose non veree come mai le sue affermazioni portano alla Pace chi crede ?
Citazione di: giona2068 il 16 Luglio 2017, 20:13:47 PM

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CitazioneA prescindere dall' esegesi del nuovo testamento, sulla quale non ho adeguate conoscenze, vorrei far notare che in generale il fatto di essere condannato a morte e giustiziato non garantisce affatto della sincerità di chi subisce questa sorte.
E  nemmeno il fatto che ci sia chi gli crede e ne é in qualche modo appagato.

Per esempio (fra molti altri possibili) anche Benito Mussolini fu condannato a morte e giustiziato e c' é ancora chi gli crede e ne é in qualche modo appagato, anche se sparò parecchie balle, che restano tali anche dopo la sua fucilazione e malgrado l' appagamento dei suoi seguaci, sia in pubblico che probabilmente nella sua vita privata.

Non so come tu ragioni, ma ti sembra possibile che una persona si lasci uccidere  per  testimoniare una verità  pur sapendo che è una bugia?
 Non occorre un'esegesi per leggere quello che il Signore  Gesù ha detto in maniera chiara, ma tu pur ammettendo di non avere conoscenza adeguata ti schieri con chi sostiene che quanto scritto non è vero.
In ogni caso la Pace non appagamento dei desideri di questo mondo,  ma è la rinuncia ad essi e il conseguente pentimento che ci consente di ricevere lo Spirito di Cristo Gesù che è la Pace in persona.
Titolo: Re:La gioia!
Inserito da: sgiombo il 16 Luglio 2017, 22:13:00 PM
Citazione di: giona2068 il 16 Luglio 2017, 22:06:40 PMNon so come tu ragioni, ma ti sembra possibile che una persona si lasci uccidere  per  testimoniare una verità  pur sapendo che è una bugia?

Citazione

CitazioneNon so come tu ragioni, ma so di certo che il fatto di essere condannati a morte e giustiziati non garantisce affatto necessariamente della propria buona fede.



Non occorre un'esegesi per leggere quello che il Signore  Gesù ha detto in maniera chiara, ma tu pur ammettendo di non avere conoscenza adeguata ti schieri con chi sostiene che quanto scritto non è vero.

Citazionesì, certo!



In ogni caso la Pace non appagamento dei desideri di questo mondo,  ma è la rinuncia ad essi e il conseguente pentimento che ci consente di ricevere lo Spirito di Cristo Gesù che è la Pace in persona.
CitazioneNon sono d' accordo e lo trovo del tutto irrilevante circa quanto da me osservato sulla possibilità che chi sia condannato a morte sia  un bugiardo