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La fede in Dio

Aperto da Eutidemo, 01 Dicembre 2024, 18:40:58 PM

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Jacopus

Citazione di: anthonyi il 22 Dicembre 2024, 12:14:33 PMPersonalmente non condivido l'idea che una qualche ribellione rispetto ai modelli educativi genitoriali possa portare alla formazione di approcci comportamentali socialmente ordinati. Le gerarchie sociali certamente devono essere fondate su principi razionali e condivisi, ma questa condivisione può nascere solo tra persone che hanno un'idea chiara di subalternità rispetto alla realtà sociale nel suo complesso, rispetto cioé a quello che Freud chiamava Super io.
Troviamo un segno di questa necessità anche nei 10 comandamenti. "onora il padre è la madre" é un comandamento la cui finalità sociale é di complessa comprensione.
Esso serve a fare in modo che il modello educativo ricevuto dai genitori si mantenga forte nella mente dei figli tramite l'onore attribuito ai genitori.
Naturalmente. Ma immagina il modello educativo dei genitori che sia fondato sull' infibulazione, sulla accettazione della schiavitù o sulla possibilità di vendere i propri figli al miglior acquirente. Insomma, ripeto "la trasmutazione" che Darwin proponeva per il processo di mutamento biologico, va applicato anche al mondo culturale, altrimenti dovremmo ancora accettare principi etici fortemente superati. Non è tanto il ribellismo fine a sè stesso che va coltivato, ma la capacità di conciliare il rispetto filiale che non discuto con la possibilità di trovare nuove vie. Rispetto al Super-Io. Naturalmente esso è necessario e si forma in parte attraverso l'ambiente ma in parte anche attraverso il centro di controllo delle nostre azioni (riflessività) che risiede pressapoco sopra i nostri occhi e che fa parte della sezione del cervello più recente. Ma se leggi Freud, egli stesso ti metterà in guardia da Super-Io troppo vigili e potenti, che rischiano di distruggere le parti creative e innovative delle nostre azioni. Edipo, che è al centro delle riflessioni di Freud è una chiara cartina da tornasole in questo senso.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 22 Dicembre 2024, 12:30:42 PMNaturalmente. Ma immagina il modello educativo dei genitori che sia fondato sull' infibulazione, sulla accettazione della schiavitù o sulla possibilità di vendere i propri figli al miglior acquirente. Insomma, ripeto "la trasmutazione" che Darwin proponeva per il processo di mutamento biologico, va applicato anche al mondo culturale, altrimenti dovremmo ancora accettare principi etici fortemente superati. Non è tanto il ribellismo fine a sè stesso che va coltivato, ma la capacità di conciliare il rispetto filiale che non discuto con la possibilità di trovare nuove vie. Rispetto al Super-Io. Naturalmente esso è necessario e si forma in parte attraverso l'ambiente ma in parte anche attraverso il centro di controllo delle nostre azioni (riflessività) che risiede pressapoco sopra i nostri occhi e che fa parte della sezione del cervello più recente. Ma se leggi Freud, egli stesso ti metterà in guardia da Super-Io troppo vigili e potenti, che rischiano di distruggere le parti creative e innovative delle nostre azioni. Edipo, che è al centro delle riflessioni di Freud è una chiara cartina da tornasole in questo senso.
Sollevi una questione grande, jacopus. Hai mai sentito parlare di genio e sregolatezza? La creatività umana rompe l'ordine tradizionale, forse per migliorarlo, forse no. Il punto é che in ogni caso l'ordine tradizionale difende se stesso e cerca di ridurre l'impatto della creatività in ogni caso, al limite cerca di assimilarla. 

iano

Citazione di: Duc in altum! il 21 Dicembre 2024, 23:40:43 PMNo, non è solo una personale interpretazione, ma una constatazione di fatto.
Se i miglioramenti che l'uomo ritiene di aver fatto senza Dio, non sono altro che mettere in pratica - involontariamente - il Vangelo, significa che forse questo suggerimento divino, ha voce in capitolo per la realizzazione di una società perfettamente autentica.
Considera anche l'uomo non agisce solo secondo volontà.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Freedom

Citazione di: Visechi il 21 Dicembre 2024, 21:40:52 PMun'ideologia che punta sull'uomo e sulla sua umanità
Ti chiedo scusa in anticipo perchè, un pò a causa del mio essere emiliano (prosciutto/parmigiano reggiano e anche un pochino di cultura che forse ancora scaturisce dall'università più antica del mondo); un pò per motivo delle continue accuse di prolissità anzi di logorrea che muovono :D dalla mia famiglia sto maturando una sintesi estrema.

E' proprio qui la profondità e la complessità del ragionamento. Semplificando al massimo: come si può puntare sull'uomo che, per sua imprescindibile natura è animato sia dal bene che dal male. Quando in effetti si parla di un uomo cattivo o di un uomo buono in realtà si vuole affermare che in quel soggetto prevale un sentimento piuttosto del suo contrario. Cosa che tuttavia, fra l'altro! Non garantisce nemmeno che ciò avvenga in futuro tanto l'animo è......ballerino.

Ci vuole, per forza! Un elemento extra umano per sperare in qualcosa di meglio. A meno che, legittimamente per carità, uno non dica: le cose stanno così e basta. L'ateo classico chiama questo stato d'animo forza e la fede una debolezza. Non lo so, magari è davvero così: magari il credente è un semplice, uno che non si rassegna alla granitica durezza della vita e si dibatte e si dimena come un bambino al quale hanno tolto........bè non proprio il giochino però la gioia eterna. Perchè è di questo che si tratta.

Tuttavia non è solo al dopo vita che si rivolge la speranza del credente. Già qui, su questo amaro pianeta si può gustare qualcosa. La caparra credo la chiami San Paolo. Anche se, come giustamente rilevi, la morte, la vecchiaia e la clamorosa ingiustizia (nonchè dolore) che attraversano questo nostro mondo rendono tanto difficile accettare la presenza di un Dio buono.

Però, e qui la concludo con una nota ironica, mi sembrerebbe una posizione più accettabile di quella atea quella di qualcuno che crede nell'esistenza di un dio cattivo. :P 

Rimane per me davvero più probabile l'ipotesi che qualcuno abbia creato l'Universo che quest'ultimo si sia fatto da sè. Sono certamente due ipotesi entrambe legittime e impossibili (almeno attualmente) da verificare però, insomma, per creare la vita altro che miliardi di anni e combinazioni possibili! Caspita non mi convince il sig. Caso. Non cito la classica domanda: "chi ha creato il celeberrimo big bang e quello che comunque c'era prima" (perchè qualcosa ci doveva essere per forza) perchè giustamente tu ribatteresti: "chi ha creato Dio?"

Ma, non ho mai capito perchè, l'ateo sostiene che Dio non c'è perchè altrimenti dovrebbe essere cattivo. E se fosse? 8)
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Visechi

Citazione di: Freedom il 22 Dicembre 2024, 17:57:40 PMTi chiedo scusa in anticipo perchè, un pò a causa del mio essere emiliano (prosciutto/parmigiano reggiano e anche un pochino di cultura che forse ancora scaturisce dall'università più antica del mondo); un pò per motivo delle continue accuse di prolissità anzi di logorrea che muovono :D dalla mia famiglia sto maturando una sintesi estrema.

E' proprio qui la profondità e la complessità del ragionamento. Semplificando al massimo: come si può puntare sull'uomo che, per sua imprescindibile natura è animato sia dal bene che dal male. Quando in effetti si parla di un uomo cattivo o di un uomo buono in realtà si vuole affermare che in quel soggetto prevale un sentimento piuttosto del suo contrario. Cosa che tuttavia, fra l'altro! Non garantisce nemmeno che ciò avvenga in futuro tanto l'animo è......ballerino.

Ci vuole, per forza! Un elemento extra umano per sperare in qualcosa di meglio. A meno che, legittimamente per carità, uno non dica: le cose stanno così e basta. L'ateo classico chiama questo stato d'animo forza e la fede una debolezza. Non lo so, magari è davvero così: magari il credente è un semplice, uno che non si rassegna alla granitica durezza della vita e si dibatte e si dimena come un bambino al quale hanno tolto........bè non proprio il giochino però la gioia eterna. Perchè è di questo che si tratta.

Tuttavia non è solo al dopo vita che si rivolge la speranza del credente. Già qui, su questo amaro pianeta si può gustare qualcosa. La caparra credo la chiami San Paolo. Anche se, come giustamente rilevi, la morte, la vecchiaia e la clamorosa ingiustizia (nonchè dolore) che attraversano questo nostro mondo rendono tanto difficile accettare la presenza di un Dio buono.

Però, e qui la concludo con una nota ironica, mi sembrerebbe una posizione più accettabile di quella atea quella di qualcuno che crede nell'esistenza di un dio cattivo. :P

Rimane per me davvero più probabile l'ipotesi che qualcuno abbia creato l'Universo che quest'ultimo si sia fatto da sè. Sono certamente due ipotesi entrambe legittime e impossibili (almeno attualmente) da verificare però, insomma, per creare la vita altro che miliardi di anni e combinazioni possibili! Caspita non mi convince il sig. Caso. Non cito la classica domanda: "chi ha creato il celeberrimo big bang e quello che comunque c'era prima" (perchè qualcosa ci doveva essere per forza) perchè giustamente tu ribatteresti: "chi ha creato Dio?"

Ma, non ho mai capito perchè, l'ateo sostiene che Dio non c'è perchè altrimenti dovrebbe essere cattivo. E se fosse? 8)
Un credente in Dio non è un ingenuo infante con la testa fra le nuvole. Sarebbe come sostenere che l'essere innamorati rappresenti un infantilismo, una stupidaggine, essendo invece l'esperienza più arricchente che la vita ci offre.

Per quanto riguarda il Male, il discorso sarebbe davvero splendidamente complesso e lungo. Magari l'affronteremo. 

Duc in altum!

Citazione di: misummi il 22 Dicembre 2024, 04:06:30 AMSan Paolo dice,in pratica:"Se Cristo non fosse morto e risorto non sarebbe servito a niente"
Adesso ammettiamo che sia morto e basta,che cosa cambierebbe?
Che non sarebbe il Dio che è... non è difficile!

Citazione di: misummi il 22 Dicembre 2024, 04:06:30 AMDiceva Margherita Hack,tremenda atea:"Basterebbe mettere in pratica la frase" ama il tuo prossimo come te stesso" per fare di questa Terra un mondo migliore"
Quindi anche la signora astrofisica M. Hack - che non è di certo un esempio da seguire per il cristianesimo - ha compreso che per una società "migliore", basta mettere in pratica il Vangelo... chapeau!

"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Visechi

Se ti ho dato l'impressione di considerare un credente in Dio alla stregua di un ingenuotto da commiserare, ti domando scusa e pago pegno.
Ti offro un breve testo... spero sia sufficiente per fugare questo eventuale tua impressione:

Povero Figlio di Dio:
Amato, onorato e osannato,
Poi, subito dopo, tradito
E venduto per poco denaro.
T'hanno dato da bere un calice amaro.
Strappato all'abbraccio materno,
Diffamato in eterno,
Oltraggiato, frustato,
Consegnato al volgo in clamore
 
Rifiutato ogni atto d'Amor
 
Per ingiuria t'han cinto il capo di spine
ed offerto l'aceto da bere, infilzato perfin nel costato
e sul monte inchiodato a due miseri assi di legno, trafiggendoti i piedi e le mani.
 
Tutto avvenne perché il mondo non volevi per Regno.
 
Hai racchiuso le pene degli uomini dentro un piccolo scrigno dorato che hai sospeso nel cielo per sempre. Invocando esamine il Padre, sei spirato fra mille tormenti e, mentre morivi da uomo, supplicavi il perdono per tutti. Tutto questo per Amore degli altri, per seguire il volere del Padre.
E noi, vili, abbiam preso le tue sacre parole per contorcere ogni Tuo desiderio, ed usarle in ogni occasione per far quello che più ci piaceva, senza cura del fatto che ti abbiamo ogni volta inchiodato ad una nuova e più povera croce. Abbiam ucciso in Tuo nome, torturato e rubato, maledetto il Verbo incarnato e ogni volta siam stati più soli.
 
Ma nessuno ti ha vinto e avvilito: non il mondo o il dolore, non questi piccoli uomini vili.
Sei riuscito a sconfigger la morte, esaltando la croce ed il dolore, per donare speranza ed amore.  Hai voluto per fedeli compagni anzitutto i bambini e la gente più umile al mondo, ne hai difeso con forza la vita, contendendola in fiera battaglia agli spettri più cupi.
 
Se sia storia o leggenda ancor oggi s'ignora. Sei da sempre il Signore del mondo. Le tue belle parole hanno dato la voce ad ogni cuore ed un invitto messaggio d'Amore, che si eleva ogni giorno più limpido e puro, a vantaggio di tutti, a conforto dei miseri, che rincuora ogni giorno chi soffre. Mai nessuno potrà più sminuirne il valore, nonostante le nostre misere vuote parole.
 
Povero Figlio di Dio.

Duc in altum!

Citazione di: Jacopus il 22 Dicembre 2024, 11:41:12 AMIl cristianesimo ha esaltato il principio della solidarietà e della fratellanza, del perdono e della condivisione e fin qui tutto bene. Ma, mi domandavo mentre il pollo sfrigolava, a che prezzo? Un prezzo l'ho già sottolineato: il rischio di polarizzare il mondo in buoni e cattivi...
Alcune semplici considerazioni fondamentali, per dimostrare che senza cambiare idea, punto di vista (grazie alla fede), non si può ricevere la "grazia" di interpretare (comprendere) il Vangelo a un livello differente:

1) Non è il cristianesimo a esaltare la fratellanza, bensì Dio a essere unico Papà & Mamma per tutti (quindi tutti figli e fratelli e sorelle; con la libertà, poi, di poter decidere essere pure Caino o figliastri o figli di N.N.)

2) Idem per la solidarietà e la condivisione, che sono l'ipostasi e la ousia della Sua natura (alias: Amore) e non un programma di governo o una costituzione democratica applicata ai cittadini

3) Il cristianesimo che polarizza il mondo in buoni e cattivi è morto, sulla sua lapide c'è scritto qui giace la "cristianità" (ricoverata in sala di rianimazione con il CVI e sepolta dal CVII).

4) L'unica polarizzazione che Dio ha concesso al cristianesimo di dar voce, è quella tra chi crede (ossia chi applica durante la propria esistenza - anche involontariamente - il progetto divino sugli uomini ... da ciò che i pubblicani e le prostitute ci passeranno davanti) e tra chi non ha creduto.

5) La buona batttaglia nel mondo terrestre ed extraterrestre - che ripetutamente accenna san Paolo - non è tra i buoni e i cattivi (quella è opera eccelsa del maestro Sergio Leone), ma tra i veri (che io preferisco denominare autentici) e i falsi (i famigerati ipocriti segnalati/giudicati già in vita da Gesù), giacché Dio si definisce la Verità e non il Buono.

Citazione di: Jacopus il 22 Dicembre 2024, 11:41:12 AMEbbene, con la sola ubbidienza non si va lontano.
6) Ubbidire, per il cristianesimo, è in simbiosi con l'udire. Au-dire et ob-audire: propenso verso il dicere e prestare attenzione al dicere di chi ci è dinanzi. Quindi è importante il dicere, ma ancor di più l'autorevolezza di chi dicere di obbedire. E quando dinanzi c'è il Cristo, solo l'obbedienza può elargire una vita larga.


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Pollo fritto?! ...m'è tornata la fame!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Jacopus

In ogni caso, senza farla tanto lunga, hai confermato le mie idee sull'argomento.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

#114
Citazione di: Freedom il 22 Dicembre 2024, 17:57:40 PMRimane per me davvero più probabile l'ipotesi che qualcuno abbia creato l'Universo che quest'ultimo si sia fatto da sè. Sono certamente due ipotesi entrambe legittime e impossibili (almeno attualmente) da verificare però, insomma, per creare la vita altro che miliardi di anni e combinazioni possibili! Caspita non mi convince il sig. Caso. Non cito la classica domanda: "chi ha creato il celeberrimo big bang e quello che comunque c'era prima" (perchè qualcosa ci doveva essere per forza) perchè giustamente tu ribatteresti: "chi ha creato Dio?"
Ipotesi più o meno probabili, ma che consideriamo in sostanza entrambe molto improbabili, come improbabile è ciò che essendo raro perciò vi attribuiamo un valore speciale.
Ma potrebbe essere vero anche il contrario, che solo perchè  attribuiamo un  valore perciò speciale alla vita perciò la consideriamo rara.
Ad esempio la sequenza 11111111 ha per noi un significato speciale rispetto a quella 11010001, per cui la prima riteniamo essere più improbabile verificarsi della seconda, e continuiamo a ritenerlo anche quando si può dimostrare che hanno la stessa probabilità di uscire per caso.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#115
La scienza smaschera la nostra miopia, ma anche così ci rifiutiamo di inforcare gli occhiali.
Però secondo me la lezione più interessante da trarre da quest'esempio  è che, se la scienza è cosa umana, allora è sostanzialmente miope.
La differenza sarebbe, a sentir Paolo Conte, che gli scienziati sbagliano da professionisti.
Insomma, non serve a niente fare uscire l'ipotesi divina dalla porta per farla rientrare dalla finestra, attribuendo alla scienza essenza sovrumana.
Il mio sospetto è che la verità potrebbe essere così banale da passarci continuamente sotto gli occhi senza che ce ne accorgiamo, perchè non è ciò che ci aspettiamo di vedere.
Se una cosa è molto improbabile, tipo uno su un miliardo, noi ci aspettiamo che debba passare molto tempo prima che si verifichi, quando invece si può verificare in modo immediato lanciando un miliardo di dadi.
Se l'universo è questo lancio di dadi in contemporanea, e se la vita si verifica quando esce 11111111, essa non perciò ha un significato speciale, ma siamo solo noi a darglielo, credenti o meno che siamo.
Non è ingenuo credere in Dio o in qualunque altra cosa, perchè questo universo in ogni caso ci appare per fede, grazie alla nostra capacità di credere.
Il vero problema è che, scienza o non scienza, non è facile inforcare , convinti o meno che lo si debba fare, gli occhiali giusti, se gli occhiali siamo noi.
Se pure io considero la mia vita come cosa speciale, non posso non considerare quanto poco valore abbia la vita, se io davvero fossi speciale.
Quale maggior valore può esserci del mettersi da parte in silenzio quando giunge il momento, considerando allo stesso tempo che finché ci siamo noi siamo il valore che diamo alla vita.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

daniele22

Citazione di: Duc in altum! il 22 Dicembre 2024, 09:33:28 AMEcco perché il cristianesimo, ossia il Vangelo, non è una religione, ma una Persona di cui ci si può solo fidare.
E qualsiasi decisione prenderanno gli essere umani per dare vita a una società giusta, serena e realizzata, cadrà sempre nell'area dei suggerimenti vissuti da quella Persona.

Ieri sera, proprio ieri sera, dicevo in parrocchia (dando fastidio, non solo qui su LOGOS): "quanto ebraismo c'è ancora nelle nostre sagrestie"; quindi è certo che la Chiesa, apostola di questo Vangelo, ha le sue pecche e i suoi "peccati", ma, come sempre, da 2000 anni, si corregge, chiede scusa per gli errori commessi (anche per i fratelli e sorelle estromessi... in stile giudaico), e diviene ancor più autentica e corrispondente dell'originale "buona notizia".

Ma questo non cambia o ridimensiona la dimensione che quella Persona accogliente e misericordiosa, è (e sarà) anche Giudice perfetto.
E anche questo dà molto fastidio... essere giudicati!

Buona domenica

Hola Duc! Sempre in forma smagliante eh ... cuor sereno il ciel l'aiuta. Ho visto che te la prendi un po' con l'ebraismo in sagrestia ... ricordo comunque ancora l'ultima volta in cui ci siamo visti in cui vestivo le vesti del diavolo. Successivamente però mi sono pure autonominato messia e anticristo ... pensa un po' che impudenza. Comunque, circa l'anticristo, mi chiedevo se la sua profetizzata venuta sia dottrinalmente ancora buona. Dato quindi che saremmo prossimi al santo Natale volevo innanzitutto rassicurarti, parola di anticristo, che non c'è nulla da temere da costui proprio per quello che hai detto tu. Se c'è infatti una cosa che in modo netto contesto a Gesù è solo quella di non avere abiurato la Torah, e vai a sapere che gli ebrei non l'abbiano riconosciuto messia proprio in ragione di ciò. Sostenere questo però equivale a dire che solo una ristretta elite di ebrei saprebbe che il riconoscimento del messia deriverebbe esclusivamente dalla sua forza di poter negare la legge. Un caro saluto 

Duc in altum!

Citazione di: daniele22 il 23 Dicembre 2024, 08:20:47 AMHo visto che te la prendi un po' con l'ebraismo in sagrestia ...
Hola @daniele22, quell'ebraismo è rivolto all'idea di pretendere che Dio è solo per una parte degli esseri umani, solo per i prescelti, solo per i "buoni", per i "bravi", per chi va a Messa o si sposa in Chiesa (e non in maniera antisemita!).

Come dimostrano i natali di Gesù che stasera tutto il mondo, inevitabilmente credente in "qualcosa", festeggia.

Buona nascita di Gesù, come maestro dell'Amore, in ognuno di voi... AUGURI!  O:-) 
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

daniele22

Citazione di: Duc in altum! il 24 Dicembre 2024, 16:52:51 PMHola @daniele22, quell'ebraismo è rivolto all'idea di pretendere che Dio è solo per una parte degli esseri umani, solo per i prescelti, solo per i "buoni", per i "bravi", per chi va a Messa o si sposa in Chiesa (e non in maniera antisemita!).

Come dimostrano i natali di Gesù che stasera tutto il mondo, inevitabilmente credente in "qualcosa", festeggia.

Buona nascita di Gesù, come maestro dell'Amore, in ognuno di voi... AUGURI!  O:-)
Avevo ben intuito il senso del tuo discorso, ma hai fatto bene a chiarire perché ci mettono un attimo a misurarti ... poi magari tre giorni dopo si dimenticano di quello che hai detto, ma da qualche altra parte saresti comunque già incasellato. Buon natale di Gesù allora e auguri Duc!, io ho già festeggiato tre giorni fa il solstizio .... ah ah ah aah! che balla! ... però l'ho notato ... alla prossima 

Morpheus

"La speranza è l'ultima a morire" è diventata probabilmente la frase che fa, più di tutte, da simbolo alla parola speranza quasi come se sotto le lettere di questa bellissima parola fosse nascosto un significato ancora più importante della definizione presente sui dizionari moderni della parola stessa. Dante, nella parte del suo capolavoro intitolata «purgatorio», assegna a questo vocabolo un ruolo centrale e senza di essa l'intero purgatorio non avrebbe alcun senso e non verrebbe compreso da nessuno. La speranza, nonostante i valori cambino a seconda del tempo e del luogo in cui ci troviamo, è ancora una virtù dell'animo umano cioè un qualcosa che sotto certi punti di vista migliora e aiuta l'uomo. Infatti, se la inseriamo in un contesto moderno, noteremo subito che essa spinge le persone a non arrendersi davanti alle difficoltà poste dalla vita come: la speranza di trovare al più presto un buon lavoro, la speranza di rivedere il proprio figlio che sta combattendo una guerra per difendere il suo paese, la speranza di prendere un buon voto all'interrogazione su Dante e il Dolce Stil Novo... insomma, queste e altre mille situazioni! La speranza ci aiuta ad affrontare le avversità della vita e ci rende migliori; sono sicuro di questo poiché "Homo sum, humani nihil a me alienum puto" ed anch'io ho provato gli effetti benefici della speranza. Le situazioni che ho elencato precedentemente si possono dunque superare con la speranza dantesca: una forza che incoraggia gli animi delle persone in difficoltà ricordandogli che domani sarà un giorno migliore. È trentamila l'incredibile numero di persone coinvolte in casi di errori giudiziari! E questo numero comprende solo gli errori avvenuti tra il 1991 e il 2022. Cosa ha sostenuto queste persone ingiustamente incarcerate se non la speranza dell'essere giudicati, anche se solo dopo anni di detenzione, innocenti? E cosa sostiene le persone che in questo momento sono ingiustamente incarcerate? La speranza è l'ultimo baluardo di luce rimasto a chi ormai può solo aspettare; ma non pensate sia solo questo. La speranza è spesso vista come un qualcosa di passivo e che aiuta ben poco, ma non è così e tutte le situazioni che ho elencato dimostrano come la speranza sia quella forza, quell'energia, quella virtù che ci aiuta e ci fa andare avanti anche nei momenti più difficili poiché l'importante nella vita non è come colpisci, ma come incassi perché prima o poi tutti vanno al tappeto e l'importante è riuscire a rialzarsi sempre con il sorriso ed è proprio questo il ruolo della speranza: spingerci a combattere fino alla fine anche quando sappiamo per certo che perderemo. A questo punto potrebbe venire da chiedersi: in quali situazioni viene fuori la speranza? Essa può essere ritrovata in grandi e piccole cose; la speranza vive in situazioni futili e banali come un giorno di scuola più noioso di altri, una lunga pubblicità prima del nostro programma tv preferito, un sabato sera piovoso... ma vive e si manifesta in maniera più evidente nelle situazioni estreme quali un figlio in punto di morte, un naufrago disperso nell'Oceano Pacifico o un bambino con un tumore terminale; solo chi ha speranza nei momenti più bui può essere considerato coraggioso e sono ben pochi (ma esistono) i casi in cui può diventare illusoria o addirittura pericolosa come nelle persone che fondano la loro vita su di essa: speranza in un libro scritto dal popolo ebraico millenni fa, speranza che il fato ci dia tutto senza far niente, speranza che qualcuno morto torni in vita... sono questi i casi in cui la speranza diventa illusoria o addirittura pericolosa come un brutto sogno dal quale non riusciamo più a svegliarci. Qui potremmo già iniziare a fare una distinzione tra «speranza» e «fede». Sia la speranza che la fede sono mosse da un desiderio:
Desiderio di avere un bel voto all'interrogazione (speranza);
Desiderio che qualcuno malato guarisca (speranza);
Desiderio in una vita dopo la morte (fede);
Desiderio di avere un "senso" (fede);
La fede e la speranza sono due facce della stessa medaglia poiché, se si eccede troppo, si cade nella trappola della fede e si crede ciecamente a tutto e a tutti pur di soddisfare un desiderio insoddisfabile. Invece speranza e ottimismo, spesso accostati insieme, li ritengo due virtù differenti. "È meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione" è un aforisma di Albert Einstein che, in parte, condivido. Come è meglio affrontare la vita con il giusto quantitativo di speranza, è senza dubbio utile un po' di quel sano ottimismo sicuramente migliore del pessimismo cosmico di Leopardi; ma, come ho già detto, bisogna sottolineare che ottimismo e speranza, anche se spesso accostati insieme, sono due virtù differenti. L'ottimismo è più un atteggiamento nei confronti della vita che si manifesta nel guardare il lato positivo delle cose laddove è possibile farlo; la speranza invece è più un impeto intenso che ci spinge a non arrenderci di fronte alle difficoltà e auspicare in un domani migliore. Ci sono comunque delle analogie fra entrambe poiché anche l'ottimismo, se eccessivo, può diventare illusorio e pericoloso proprio come la speranza che diventa fede, ed è per questo che ci vuole equilibrio nell'esercitare queste due virtù così potenti da riuscire a cambiare l'uomo più vizioso e a riservargli un posto nel purgatorio dantesco.

In sostanza, la fede è l'altra faccia della medaglia su cui è presente la speranza. Quando si eccede si cade nella fede e da virtù si passa a vizio.
La mezzanotte si avvicina... buona fine e buon principio!!! ;D
Possiamo vedere infiniti motivi nel fatto che il cielo è azzurro, ma alla fine solo una è la verità: La Scienza.

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