La fede in Dio è slegata dalla bontà?

Aperto da Socrate78, 26 Maggio 2018, 19:38:22 PM

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green demetr

Citazione di: paul11 il 03 Giugno 2018, 01:01:37 AM


Dio è:           punto e niente appellativi o attributi.
la fede cristiana sostituisce la promessa .
La bontà è opera, comportamento, sapendo della convivenza con la malvagità e il male

Che Dio è, lo avevo intuito a 8 anni, nella totale isteria della mia maestra di religione. (che continuava a dire sì, ma è cosa? i miei amici ovviamente dicevano dio è il sole, il cielo, la bontà.)  ;D


La bontà è opera che si basa sulla malvagità e sul male. Questo è il cristianesimo.Una presunzione, come fosse verità, realtà in una sola parola come fosse Natura.
Nel frattempo è arrivata la scienza a falciarlo via. Ma mantenendo le sue cattive abitudini.
(per cui esistono scienziati sì e scienziati no).


MAH  :(
Vai avanti tu che mi vien da ridere

Kobayashi

Cit. Green Demetr: "[...] E invece io credo si possa conoscere il Gesù, forse non per fede, ma per analogia degli stati interiori, per questo ritengo la teologia una parte del discorso che si interroga della soggettività, e meglio della comunità". 

Molto interessante. È una tua idea? Una strategia alternativa sia all'analogia entis della Scolastica che all'analogia fidei di Barth?
Ammettiamo che attraverso di essa si riesca a progredire nella comprensione del Cristo. La cosa riguarda anche la propria fede?
Interrogativo insolubile, per cui io per adesso lascio perdere per non impantanarmi nei paradossi protestanti della grazia, e riparto dalla cristologia di Schillebeeckx, di cui a breve dovrebbe arrivarmi un testo, e da Giovanni, secondo le tue esplicite richieste.
A presto (se non chiudi per ferie...).

3èdcio3

Io Credo ,che fin quando ancora si riconosce un etichetta a catalogo della persona, non si è tanto vicini a Dio..
what's God??eeee qua ci si potrebbe perdere, non riuscendo ad apprezzarne il vero senso,oppure all'antitesi, stringere cosi tanto il discorso da riassumerlo con una parola.
Progetto.
Miei semplici e molto probabilmente inutili pensieri..
un'abbraccio a tutti e ricordate...non stanchiamoci di cercare...
c'è sempre una soluzione

paul11

Citazione di: green demetr il 03 Giugno 2018, 15:06:07 PM
Citazione di: paul11 il 03 Giugno 2018, 01:01:37 AM


Dio è:           punto e niente appellativi o attributi.
la fede cristiana sostituisce la promessa .
La bontà è opera, comportamento, sapendo della convivenza con la malvagità e il male

Che Dio è, lo avevo intuito a 8 anni, nella totale isteria della mia maestra di religione. (che continuava a dire sì, ma è cosa? i miei amici ovviamente dicevano dio è il sole, il cielo, la bontà.)  ;D


La bontà è opera che si basa sulla malvagità e sul male. Questo è il cristianesimo.Una presunzione, come fosse verità, realtà in una sola parola come fosse Natura.
Nel frattempo è arrivata la scienza a falciarlo via. Ma mantenendo le sue cattive abitudini.
(per cui esistono scienziati sì e scienziati no).


MAH  :(

penso che non hai ancora capito cosa significhi il semplice "Dio è"  basta, perchè diversamente non porresti delle domande che contrastano.
La bontà è un atteggiamento è opera sapendo che esiste anche la malvagità.
La scienza non incide proprio in nulla sul "Dio è",semplicemente finge d'ignorarlo e presuntosamente si erge come surrogato veritativo.
Il messianesimo è diverso dalla precedente legge, per cui la sola nascita all'interno di un popolo eletto attraverso il patto era già in sè indice di salvezza. e infatti l'ebreo non converte non fa apostolato.
La natura da qualche parte è stata creata se tu  o la scienza mi indicate una spiegazione ,vi ringrazio sentitamente.

viator

#19
Salve Paul11. "la natura da qualche parte è stata creata": tua affermazione, ed io sono d'accordo.

Bèh, non è detto che Green Demetr o la scienza o Viator riescano a darti una spiegazione. Ma ciò non significa certo che altri - te compreso - siano in grado di farlo.

Credo tu pensi che la creazione sia stata opera divina, ed io potrei fingere di essere d'accordo.

L' atto della creazione non può consistere nell'evocare, trarre qualcosa dal nulla. Spero tu sia d'accordo.

Quindi la creazione non può che essere consistita - da parte di Dio - nel trarre da sé una propria parte che l'uomo ha riconosciuto come distinta da Dio (altrimenti non l'avrebbe chiamata natura) ma che qualcuno poi ha iniziato a concepire come parte e manifestazione di Dio. Spero tu sia d'accordo.

La natura è indifferente ai destini umani. Spero tu sia d'accordo.

Questo non significa necessariamente che Dio, nella sua interezza, sia insensibile ai destini umani.

Quindi la natura potrebbe risultare solo uno strumento divino apparentemente contradditorio. Spero tu sia d'accordo.

Beh, ora vedi tu se riesci a dare a Green Demetr, a Viator od alla scienza una spiegazione di tale (magari solo apparente) contraddizione.

Non potrai darcela, e ciò non significa che qualcuno abbia ragione o torto. Spero tu sia d'accordo.

Vedi, gli uomini di fede possono chiedere agli scettici di rendere conto razionalmente del loro scetticismo.

Sono gli scettici che sanno benissimo quanto sia inutile chiedere agli uomini di fede la giustificazione razionale della loro fede. Spero tu sia d'accordo. Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

paul11

#20
Citazione di: viator il 03 Giugno 2018, 23:26:48 PM
Salve Paul11. "la natura da qualche parte è stata creata": tua affermazione, ed io sono d'accordo.

Bèh, non è detto che Green Demetr o la scienza o Viator riescano a darti una spiegazione. Ma ciò non significa certo che altri - te compreso - siano in grado di farlo.

Credo tu pensi che la creazione sia stata opera divina, ed io potrei fingere di essere d'accordo.

L' atto della creazione non può consistere nell'evocare, trarre qualcosa dal nulla. Spero tu sia d'accordo.

Quindi la creazione non può che essere consistita - da parte di Dio - nel trarre da sé una propria parte che l'uomo ha riconosciuto come distinta da Dio (altrimenti non l'avrebbe chiamata natura) ma che qualcuno poi ha iniziato a concepire come parte e manifestazione di Dio. Spero tu sia d'accordo.

La natura è indifferente ai destini umani. Spero tu sia d'accordo.

Questo non significa necessariamente che Dio, nella sua interezza, sia insensibile ai destini umani.

Quindi la natura potrebbe risultare solo uno strumento divino apparentemente contradditorio. Spero tu sia d'accordo.

Beh, ora vedi tu se riesci a dare a Green Demetr, a Viator od alla scienza una spiegazione di tale (magari solo apparente) contraddizione.

Non potrai darcela, e ciò non significa che qualcuno abbia ragione o torto. Spero tu sia d'accordo.

Vedi, gli uomini di fede possono chiedere agli scettici di rendere conto razionalmente del loro scetticismo.

Sono gli scettici che sanno benissimo quanto sia inutile chiedere agli uomini di fede la giustificazione razionale della loro fede. Spero tu sia d'accordo. Salutoni.
ciao viator,
c'è un testo interpretativo che dice che Dio prima creò il nulla e poi lo riempì con il creato.
Non mi hai dato risposte viator perchè sei tu che credi di venire dal nulla per finire nel nulla e vanificare il senso così della tua esistenza. per me ha senso l'esistenza solo vi è un Dio,se non ci fosse nulla NON  ha senso  la fatica umana di capire dolore e sofferenza sarebbe vana.sarebbe giusto essere giusti come essere ingiusti, perchè nessuna etica o morale sarebbe fondata se non come convenienza,adattabilità, sopravvivenza.
Mi fa buon gioco pensare che la decadenza umana sia infatti la perdita della verità in Dio per il nulla rappresentato dalle esistenze di chi non crede e si illude di dare un senso quando non c'è.Allora mi spiego come la malvagità o la bontà non siano più caratteristiche fondamentali per dare signifcati al senso del proprio destino, Allora sarebbe giusto, ripeto essere cinici e malvagi e così giustificare ogni ignominia umana, che non sarebbe più ignominia, ma solo giusta scelta in quanto conveniente.
Insomma io vedo la coerenza interna nella logica di chi sceglie di credere in Dio e di chi non lo sceglie.
Non basta dire che anche un ateo è un buono, perchè la sua bontà non ha senso dentro un'esistenza che viene dal nulla e sparisce con la putrefazione della sua carne,è solo convenienza sociale, è solo condizione di convenzioni sociali.

La natura ha un compito fondamentale e infatti storicamente lo ha avuta, fare vedere attraverso la regolarità dei propri cicli che esistono leggi.Come ho scritto in qualche post non nella spiritualità, il nomos greco era legge riferito a qualche argomento penso di politica nel forum. L'uomo parametrava il governo delle organizzazioni umane guardando la natura e da quì che nasce il diritto di natura sia nella filosofia che nella teologia. La polis doveva corrispondere al nomos.Il passaggio deleterio è quando dalla polis si passò all'oikonomia,  Vale a dire quando gli uomini pensarono a ciò che conveniva loro senza più guardare il nomos, la legge inscritta nella natura con le sue regolarità.
Quindi Dio-natura-uomo hanno correlazioni in quanto le leggi del governo sono principi universali e non particolari come la scienza moderna perdendosi nelle particolarità ha compiuto.

Dipende cosa intendi per natura indifferente.Non è un soggetto senziente la natura.ma ripeto manifesta leggi.Essendo l'uomo anche corpo fisico è in relazione per sopravvivenza alla natura fisica: è ovvio. Se inserisci però il destino umano e per destino non intendo più solo il corpo fisico allora sì, l'uomo esce dal mondo naturale per ritornare allo spirito.

Dio lo antropomorfizzi? Il Dio sensibile o insensibile ai destini umani ha sensibilità umane?

Per quale motivo la natura è contraddittoria? Quale e come fai a trarre il giudizio?

Spiegami la contraddizione che io non vedo.


Personalmente sono indifferente agli scettici, se tu implicitamente fai capire di esserlo. Sono affari tuoi.
Ma come quel, tale  seguendo il tuo pseudo ragionamento che essendo ateo diceva, mi conviene credere in Dio, perchè se c'è sono salvo, e se non c'è amen. Nella tua logica io ho una possibilità in più che tu non hai, Perchè se riduciamo Dio ad una semplice sommessa se perdo al massimo sono come te, finisco in polvere, nel nulla e amen,Ma se ci fosse Dio? Affari tuoi.

3èdcio3

"Sono gli scettici che sanno benissimo quanto sia inutile chiedere agli uomini di fede la giustificazione razionale della loro fede. Spero tu sia d'accordo."

Fin quando sei convinto "DI QUANTO SIA INUTILE DOMANDARE", ti assicuro non riuscirai mai a comprenderne il senso(e sono felicissimo che tu, come me, abbia potuto scegliere Arbitrariamente a cosa credere o meno)...devi far conto che è la stessa cosa di tentar a spiegare il colore Rosso ad un non vedente.. 
come potrai mai farlo? 
come si fa a rendere Razionale cio che non lo è? ancora credo sia presto per l'umanita arrivare a tanto 
in fondo è la stessa cosa che tentano di fare le piu grandi menti razionali 
trovare l'equazione per unificare il tutto,unire fisica quantistica (irrazionale) con la fisica classica(razionale)

adesso non è il credente che non riesce ad essere persuasivo, ma è lo scettico che sceglie  di non poter/voler capire...
non è una questione di bravura o intelligenza o l'essere dotato di un qualcosa di "particorlamente speciale"...Anzi tutt'altro...

C'è sempre una soluzione...
sempre miei stupidi pensieri...

Kobayashi

#22
Citazione di: paul11 il 03 Giugno 2018, 01:01:37 AMLa croce è scandalo perché un essere puro diventa impuro per salvare gli impuri. Il messianesimo cristiano irrompe e rompe la legge. Se prima nella legge vi era la promessa e il patto per un popolo eletto fra i tanti in cui il segno della circoncisione era appartenenza segnica del significato; con la croce dall'elezione a popolo eletto su un patto legato ad una promessa si passa al sacrifico per santificare gli impuri. la croce rappresenta l'intersecazione fra paradiso e terra, fra divino e umano e avviene dolorosamente. Affinché il sacrifico avvenga deve esserci il momento in cui il puro diventa impuro per ridiventare puro e quindi una identificazione del bene con il male affinché sussistano dialetticamente.

La morte di Gesù potrebbe avere un altro significato che ricollega la bontà a Dio e alle azioni di chi ha fede in Dio.

Il cristiano nel cercare di comprendere Dio non può prescindere dalla vita di Gesù.
Gesù, nell'accettazione della morte in croce, mostra che quel Dio onnipotente di cui parla la religione non esiste. Non esiste più alcun Dio che ha potere sui fatti della storia. L'accettazione della morte significa che il Dio che Gesù manifesta è amore incondizionato all'uomo.
Per l'uomo sofferente Gesù infatti infrange le regole religiose (le guarigioni del sabato) ed è condannato a morte.
La risurrezione per il fedele significa che il Dio che è dedizione incondizionata all'uomo continua a vivere con lui nella figura dello Spirito, parola che rimanda a respiro, vita, creazione. Nel suo desiderio infinito di vita e pienezza, l'uomo che ha fede riconosce la presenza di Dio, e lasciandosi "attraversare" dallo Spirito rimette in movimento nel mondo quell'amore incondizionato che è Dio con opere, dal punto di vista umano, di bontà.

green demetr

cit Kobyashi
"Molto interessante. È una tua idea? Una strategia alternativa sia all'analogia
entis della Scolastica che all'analogia fidei di Barth?

Ammettiamo che attraverso di essa si riesca a progredire nella comprensione del
Cristo. La cosa riguarda anche la propria fede?"

Mi devo confrontare ancora con l'analogia entis del canone occidentale, dovevo
prima risolvere le problematiche introduttive alla filosofia e al filosofare.
Ho iniziato prima il lavoro sulla teologia, ma come ti ho detto sono fermo al
periodo post-barthiano, e sto parlando di conoscenza a livello "manuale", se il
livello interpretativo è come quello dei libri di filosofia, sarà un lavoro
comunque abbastanza inutile.
Così a livello intuitivo, mi pare Barth molto interessante, ma nello stesso tempo
mi pare troppo severo. E la severità di solito si accompagna ad una certa
incapacità di "aprire discorsi". (e se il discorso è chiuso: Lutero va contro
Muntzer...e anche questa è un altra storia).
Ma questo lo sà solo lui, perchè appunto lui parla molto di fede, mi par di
capire.
In modo implicito quindi ti rispondo anche rispetto alla crescita come fedele.
Non è detto cioè che la crescita analogica, sia pari a quella da fedele.
Ma non me la sento di escluderlo.
Ti posso parlare solo della mia fede, al mondo indiano, agli avatar, a Krsna.
In me non avviene! nel senso che quella fede rimane come incastonata, come una
pietra preziosa, nel mondo della infanzia, e della adolescenza.
Oggi quel mondo "viaggia" alla pari dei vari mondi, filosofico, sociale,
teologico, alchemico.
Ma tutti questi mondi sono mondi del soggetto.
Rientrano cioè nella riflessione filosofica. Essi progrediscono in una dimensione
forse più universale, certamente ogni mondo fa da risonanza all'altro.
In questo senso crescono, e continuano a crescere.
Torniamo alla comprensione del Cristo: in questi mesi, mi è sorta la domanda di
come possa un solo uomo in un solo determinato periodo storico, aver influenzato
una così ricca e vasta letteratura.
Mi sento naturalmente più portato al mondo ebraico, mi pare più ricco, e non di
meno, mi pare anche molto più malvagio.
Non ho mai visto un mondo patriarcale così vivido, così radicalmente legato alle
sue origini, sopratutto nei loro incontri filmati su Youtube.
Sono abituato socialmente alle evoluzioni storiche del cristianesimo, e ai suoi
cambi di paradigma, alla sua morbidezza attuale, figlia ovviamente della
secolarizzazione.
MA:
Oggi nessuno credo si aspetta che si torni a vivere secondo le leggi ebraiche del
tempo. Eppure Gesù lo diceva.
E allora dobbiamo capirci anche di che Gesù si parla.
Per me è veramente un arcano, mi affascina tantissimo perciò la sua tradizione
ermetica, che sfocia poi nell'alchimia.
Tradizione di salvezza....e di nuovo...ma da cosa? ;)

Te l'avevo già detto qualche anno fa, quando mi imbattei nel vangelo di Giuda
(considerato infatti gnostico): L'insegnamento di Gesù è contenuto nel vangelo di
Giovanni.
E quella è la mia meta. Naturalmente poi l'utente Bach però mi ha fatto notare che
il problema paolino e quello giovanneo sono praticamente identici.
In effetti sembra così. A questo punto non rimane che leggere fra le righe.
(per me è impossibile che sia così).
Sono mie teorie, ma credo fermamente che quando uno si dedica alla riflessione
seria, non si possa che imbattere in quelle stesse riflessioni che altri grandi
pensatori si sono imbattuti prima di me.
In questo senso la filosofia mi sta accompagnando da molti, moolti anni.
E' una questione di intuizioni, di intellezioni, ossia di pesca nel mare
dell'inconscio.



PS.
Sì, ti sono veramente grato delle tue ricerche.
E ovviamente se riesci a farle coincidere o comunque collegare con Giovanni lo sono ancora di più.
Chiudo il 18 per ferie ;)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

#24
Citazione di: paul11 il 03 Giugno 2018, 22:38:20 PM
Citazione di: green demetr il 03 Giugno 2018, 15:06:07 PM
Citazione di: paul11 il 03 Giugno 2018, 01:01:37 AMDio è:           punto e niente appellativi o attributi.
la fede cristiana sostituisce la promessa .
La bontà è opera, comportamento, sapendo della convivenza con la malvagità e il male
Che Dio è, lo avevo intuito a 8 anni, nella totale isteria della mia maestra di religione. (che continuava a dire sì, ma è cosa? i miei amici ovviamente dicevano dio è il sole, il cielo, la bontà.)  ;D  La bontà è opera che si basa sulla malvagità e sul male. Questo è il cristianesimo.Una presunzione, come fosse verità, realtà in una sola parola come fosse Natura.
Nel frattempo è arrivata la scienza a falciarlo via. Ma mantenendo le sue cattive abitudini.
(per cui esistono scienziati sì e scienziati no).
MAH  :(
penso che non hai ancora capito cosa significhi il semplice "Dio è"  basta, perchè diversamente non porresti delle domande che contrastano. La bontà è un atteggiamento è opera sapendo che esiste anche la malvagità. La scienza non incide proprio in nulla sul "Dio è",semplicemente finge d'ignorarlo e presuntosamente si erge come surrogato veritativo. Il messianesimo è diverso dalla precedente legge, per cui la sola nascita all'interno di un popolo eletto attraverso il patto era già in sè indice di salvezza. e infatti l'ebreo non converte non fa apostolato. La natura da qualche parte è stata creata se tu  o la scienza mi indicate una spiegazione ,vi ringrazio sentitamente.
E io penso che ti sei dimenticato chi è green demetr.
Non penserai veramente che confonda il DIO esistente con quello ebraico spero.
Men che mai ovviamente con quello cristiano.
La nostra discussione su cosa, meglio chi sia DIO, è ostacolata dalla tua visione  naturalista, teleologica, che a dispetto del fatto che tu lo neghi, è tipica della  teologia naturale.
Qua sto parlando del mio confronto con il Dio cristiano, è una relazione  analogica, che non può non giungere all'amara considerazione della falsità delle  sue pretese, AMPIAMENTE dimostrate nella storia, e per quel che mi riguarda anche  nella mia vita personale.
La mia apertura, essendo quella comunitaria, e dovresti saperlo, mi porta ad  aprire la discussione dalla sue inevitabile sabbie mobili, per un confronto sano,  su cosa sia una bontà divina.
Che è ovvio che non può che arrivare ad alcune considerazioni sull'altro(Levinas), se  l'altro è ciò che mi differisce, DIO è la mia differenza totale, lui da bravo  rabbino, crede che allora la tensione sia da risolvere nella parola del dogma,  come se la vita fosse una continua ricerca del nome.
E quindi una conferma della LEGGE.
Il cristianesimo sinceramente è fermo alla teologia naturale, meglio allora il  protestantesimo, con una approssimazione ai grandi temi dell'ebraismo.
Sinceramente io nel cristianesimo non vi trovo la ricchezza dell'ebraismo.
Ma entrambe le religioni sono niente, rispetto alla mia filosofia.
Ci tenevo a dirlo: credere nel dogma è veramente un errore imperdonabile.
Il messaggio messianico del Cristo io devo ancora capirlo, non lo posso fare a  livello di fede, come già detto a Kobayashi, non rimane che quello analogico, che  è poi quello che informa tutta quella tradizione che sento mia.
Orfismo, ermetismo, alchimia etc...
Il cristo-pesce salva, certo, ma da cosa?
Non mi sembra che tu risponda in alcun modo (e ovviamente non puoi farlo per via  del tuo teleologismo).
La nascita di qualcosa, è un tema che riguarda la conoscenza, ma la conoscenza,  come sono arrivato a capire finalmente alla fine di questo anno travagliato (come  tutti gli altri d'altronde) è una ontologia, ma a me interessa la metafisica.
Dal punto di vista metafisico, non esiste ontologia, il problema ontologico è  sommamente falso. Lo ha spiegato Kant in lungo e in largo, con le antinomie.
(io ho letto solo le prime quattro pagine della introduzione alla dialettica, e mi  è parso rigoroso e chiaro).
Se non siete in grado di seguirmi, lo farò per conto mio.

ps.

Diverso il tema dell'origine, che rimane a livello trascendente per me, non trascendentale.
Per cui ritengo che anche in futuro possiamo trovare un compromesso.

Origine (DIO) =/= Nascita (Big Bang e similia)
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: 3èdcio3 il 03 Giugno 2018, 18:35:25 PM
Io Credo ,che fin quando ancora si riconosce un etichetta a catalogo della persona, non si è tanto vicini a Dio..
what's God??eeee qua ci si potrebbe perdere, non riuscendo ad apprezzarne il vero senso,oppure all'antitesi, stringere cosi tanto il discorso da riassumerlo con una parola.
Progetto.
Miei semplici e molto probabilmente inutili pensieri..
un'abbraccio a tutti e ricordate...non stanchiamoci di cercare...
c'è sempre una soluzione

Naturalmente sono d'accordo.

Anche se poi, non so se ci hai già pensato o meno, esistono differenze nella ricerca.

Ricerca della verità naturale, o della verità metafisica?

Penso che questo nodo rimane a chi voglia iniziare un percorso di studio o ricerca.

Certamente anche questa dualismo potrebbe essere una etichetta, ma a mio avviso le etichette scompaiono una volta che si va ai problemi effettivi. Ciascuno con il proprio.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

green demetr

Citazione di: 3èdcio3 il 04 Giugno 2018, 11:30:12 AM
"Sono gli scettici che sanno benissimo quanto sia inutile chiedere agli uomini di fede la giustificazione razionale della loro fede. Spero tu sia d'accordo."

Fin quando sei convinto "DI QUANTO SIA INUTILE DOMANDARE", ti assicuro non riuscirai mai a comprenderne il senso(e sono felicissimo che tu, come me, abbia potuto scegliere Arbitrariamente a cosa credere o meno)...devi far conto che è la stessa cosa di tentar a spiegare il colore Rosso ad un non vedente..
come potrai mai farlo?
come si fa a rendere Razionale cio che non lo è? ancora credo sia presto per l'umanita arrivare a tanto
in fondo è la stessa cosa che tentano di fare le piu grandi menti razionali
trovare l'equazione per unificare il tutto,unire fisica quantistica (irrazionale) con la fisica classica(razionale)

adesso non è il credente che non riesce ad essere persuasivo, ma è lo scettico che sceglie  di non poter/voler capire...
non è una questione di bravura o intelligenza o l'essere dotato di un qualcosa di "particorlamente speciale"...Anzi tutt'altro...

C'è sempre una soluzione...
sempre miei stupidi pensieri...

Certamente la posizione scettica, è una posizione filosofica se ce ne è una.

Il mio problema con quello è che la riflessione sulla realtà (sociale, politica, spirituale etc..) è come se fosse perennemente differita.

Mi chiedo se allora quella si possa chiamare ancora filolofia. (io sposo le tesi dell'idealismo kantiano-hegeliano  ;) ).
Vai avanti tu che mi vien da ridere

3èdcio3

green demetr
Il mio problema con quello è che la riflessione sulla realtà (sociale, politica, spirituale etc..) è come se fosse perennemente differita.

giusta e bella domanda...prova a ragionare alla Matrix (famoso film)..
11/9 pace a tutti coloro hanno perso la vita,ma è un fatto Reale o che prescinde il Reale, e si sposta a conseguenze puramente ideologiche di cio' che è davvero Reale?..
dov'è il confine fra Reale e ideologico? si sfrutta l'idea per creare Realtà?
e questa è la Realtà di cui hai dubbi?? bèh li avrei e li ho anch'io...
capisci la differenza che Io vedo fra idea di realta e realtà?

tutta la mia ricerca parte dalle inconcruenze ,"bug", che disorientano il pacifico prosiego dell'esistenza ,credo a differenza tua.
sono sempre miei stupidi pensieri  e rispetto ed accetto qualunque Idea voi abbiate..

Stephen Hawking ha passato la sua intera vita cercando La Teoria del Tutto per screditare  e far accantonare definitivamente l'idea di un Dio..
a 22 anni gli venne diagnosticata una grave malattia che nel giro di pochi anni l'avrebbe dovuto portare INEVITAlBILMENTE alla morte, poiche il 100% dei casi antecedenti al suo , non lasciavano altro finale oltre la morte...
E' morto a 75 anni...e per un altro mezzo secolo ha tentato invano di scrivere e trovare la famosa equazione Negazionista...
...senza accorgersi che il suo rimanere n vita , frutto altro non era che della volontà del Nostro Dio che Lui tentava di cancellare
La sua esistenza è stata un miracolo e Credo alla fine  ne abbia compreso il senso...
Riusciva a comprendere la realtà, o a qualunque costo difendette la sua idea che aveva della Realtà???

green demetr

Citazione di: 3èdcio3 il 04 Giugno 2018, 21:03:57 PM
green demetr
Il mio problema con quello è che la riflessione sulla realtà (sociale, politica, spirituale etc..) è come se fosse perennemente differita.

giusta e bella domanda...prova a ragionare alla Matrix (famoso film)..
11/9 pace a tutti coloro hanno perso la vita,ma è un fatto Reale o che prescinde il Reale, e si sposta a conseguenze puramente ideologiche di cio' che è davvero Reale?..
dov'è il confine fra Reale e ideologico? si sfrutta l'idea per creare Realtà?
e questa è la Realtà di cui hai dubbi?? bèh li avrei e li ho anch'io...
capisci la differenza che Io vedo fra idea di realta e realtà?

tutta la mia ricerca parte dalle inconcruenze ,"bug", che disorientano il pacifico prosiego dell'esistenza ,credo a differenza tua.
sono sempre miei stupidi pensieri  e rispetto ed accetto qualunque Idea voi abbiate..

Stephen Hawking ha passato la sua intera vita cercando La Teoria del Tutto per screditare  e far accantonare definitivamente l'idea di un Dio..
a 22 anni gli venne diagnosticata una grave malattia che nel giro di pochi anni l'avrebbe dovuto portare INEVITAlBILMENTE alla morte, poiche il 100% dei casi antecedenti al suo , non lasciavano altro finale oltre la morte...
E' morto a 75 anni...e per un altro mezzo secolo ha tentato invano di scrivere e trovare la famosa equazione Negazionista...
...senza accorgersi che il suo rimanere n vita , frutto altro non era che della volontà del Nostro Dio che Lui tentava di cancellare
La sua esistenza è stata un miracolo e Credo alla fine  ne abbia compreso il senso...
Riusciva a comprendere la realtà, o a qualunque costo difendette la sua idea che aveva della Realtà???

Guarda che ti capisco benissimo, quello che tu chiami bug nel sistema, io lo chiamo critica alla ideologia dominante.
Matrix è una ideologia.

Hawking era un folle  ;D  lo amiamo per quello più che altro.

Preferisco i deliri di Matrix ai suoi comunque.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

viator

Salve Paul11. Stiamo scrivendo nella sezione "Spiritualità" e quindi io ero intervenuto cercando di rispettare tale ambito, formulando una serie di affermazioni che personalmente magari non condividevo ma circa le quali chiedevo la tua opinione, che non hai esplicitato.
Stabilito che tu sia il credente ed io lo scettico (o mi sbaglio?), la tua risposta consiste nel chiedermi di giustificare alcune cosucce.
In realtà né tu né io dovremmo giustificare alcunché (tu perché la fede non richiede conferme, io perché sarei comunque scettico su tutto).
Andiamo invece avanti per amor di dialettica, almeno da parte mia. Cercherò ancora di pormi in ottica fideistica non negando le tue asserzioni. Col diritto di commentarle, però.
Cito : ".....dice che Dio prima creò il nulla e poi lo riempì con il Creato". Sarà pure vero. Una tale frase può però secondo me venir così svolta : All'inizio c'era Dio il quale un bel dì creò il nulla (cioè la mancanza di alcunché, incluso Dio stesso). Quindi Dio (che mancava, visto che un nulla non può esistere con dentro un Dio), decise di riempire il nulla con il Creato (il Mondo). A questo punto la frase da te citata implica che da quel momento prese ad esistere un Creato/Mondo privo del Creatore Dio, visto che quest'ultimo aveva deciso di riempire (=colmare completamente escludendo tutto il resto) il nulla senza quindi lasciare posto per sé.
A mio parere la fonte autorevole da te citata avrebbe potuto assai meglio scrivere " Dio (l'Assoluto) decise di trarre da sé una propria parte (il relativo) costituita dal Creato che in seguito l'Uomo riconobbe essere di origine divina benché distinta da Dio e chiamò Mondo".
Infatti l'atto creativo non ha proprio niente a che vedere con il nulla, dal quale è noto non si possa trarre alcunché.
Cito ancora : "....perché sei tu che credi di venire dal nulla....". Inoltre ed infatti io non penso affatto di venire dal nulla. Io mi considero un'umile frammento del Mondo dal quale provengo ed al quale torneranno sia la mia sostanza (il mio corpo) che la mia forma (la mia anima).
Ricito : "Dipende cosa intendi per natura indifferente. Non è un soggetto senziente la natura.". Infatti la natura non può essere empatica verso l'uomo dal momento che non è senziente. Essa non è contradditoria in sé. cioè al proprio interno. La contraddizione è tra un Dio che i credenti pensano empatico verso l'uomo quale sua creatura prediletta ed il fatto che Dio abbia voluto anche creare un tramite tra sé e l'uomo (la Natura/Mondo) che non mostra nessuna speciale predilezione per noi umani.
Ancora : "Dio lo antropomorfizzi ?". Mi stai dando del vostro. I miei ragionamenti precedenti, come ho detto, sono stati fatti nel tentativo di accettare e di esprimermi secondo una modalità fideistica che in realtà non condivido affatto.
Dio, cioè l'essere supremo e totalizzante, non può che includere tutto, quindi anche ciò che è umano. Quindi esso (egli?) è sovrumano nel senso che include - tra infiniti altri contenuti - anche l'uomo. Questa è la mia posizione. L'antropomorfizzazione la fanno i credenti che lo dipingono con la barba, lo fanno celibe ma con un figlio e pensano che passi una parte del suo tempo a sbirciare nelle camere da letto di credenti e non credenti.
Infine : "Nella tua logica io ho una possibilità in più che tu non hai, Perchè se riduciamo Dio ad una semplice sommessa se perdo al massimo sono come te, finisco in polvere, nel nulla e amen,Ma se ci fosse Dio? Affari tuoi.". Quindi sembra che la tua e non solo tua fede sia ispirata da un fine speculativo, opportunistico ?.
I fedeli credono in Dio solo perché sono afflitti dall'incapacità di concepire il mondo privo di sé stessi.
Per questa ragione accettano di essere nati ma rifiutano l'idea di dover morire.
Devo essere crudo. Perché mai l'uomo deve credere nell'immortalità propria, dei propri cari e dei propri simili e non si sogna di credere nell'immortalità di altre forme di vita? Semplice, perché è (magari comprensibilmente) egoista, vanitoso e superbo. Io (noi) semo er mejo e de li artri ce po' fregà dde meno !!.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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