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La disperazione

Aperto da SaraM, 19 Febbraio 2017, 19:14:36 PM

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SaraM

Il dramma peggiore nel mondo è la disperazione che è capace di far morire corpo e spirito dell'essere umano.La disperazione è l'arma migliore del male per annientare l'uomo nella sua dignità e nel suo valore per farlo suo.Al giorno d'oggi la disperazione si propaga velocemente includendo non solo alcune fasce della società ma un po' tutti e,sempre di più,i giovani.La disperazione,più che da una mancanza di beni materiali,viene da una solitudine interiore, da un'impossibilità di comunicare all'altro il proprio sentire,dal non sentirsi amati o per lo meno benvoluti:tutto ciò  porta ad un'insopportabilità del peso della vita.Si sa di persone a cui non mancavano ricchezze o successo in campo lavorativo,bellezza,approvazione altrui, amanti(gente dello spettacolo,del cinema,dello sport,della politica) e che pur si sono sentite sole e disperate.Ci sono due tipi di disperazione:quella di chi non è credente e quella di chi lo è.Sono tutte e due gravi ma la disperazione del credente è micidiale perchè è quella più voluta dal male.Chi crede in Dio e si dispera(per le delusioni della vita,degli affetti,per disgrazie,malattie miseria,incomprensioni)manifesta una mancanza di fede che porta ben presto alla morte spirituale, all'ateismo da insoddisfazione,all'indifferenza verso i valori più alti,alla ricerca di un'ideologia sostitutiva e palliativa.Esiste poi il livello più grave di disperazione che è quello di colui che credente si sente in grave colpa verso Dio avendo commesso cose ignobili a cui pensa di non essere più in grado di rimediare,che si sente un reietto,un rifiuto  per Dio e per gli uomini senza speranza di salvezza.Qui il male gioca la sua carta migliore,lo ha già nelle sue spire e aspetta solo il momento che costui si abbandoni ad una vita infima  di stravizi o al gesto estremo del suicidio.Il dramma di Giuda(e anche di tanta parte dell'umanità) non è tanto aver tradito Gesù ma aver disperato del suo perdono e della sua misericordia.Se guardiamo a Dio come a un Padre che ci sta a fianco e ci sostiene IN TUTTO non c'è spazio per la disperazione,Ritornando alla disperazione dovuta all'incomprensione umana è da considerare che nel mondo ogni essere umano è come un universo a se stante.Vediamo persone intorno a noi di cui non conosciamo niente,non sappiamo chi sono nè la loro storia;vediamo delle facce dei corpi che non ci dicono niente  che magari in un ambiente affollato ci sfiorano e ci procurano anche fastidio.Cataloghiamo le persone secondo determinati  parametri(talvolta estremamente personali): belli,brutti,giovani,vecchi,allegri,musoni ecc.Il corpo è una facciata che spesso inganna,una maschera che può nascondere il totalmente diverso interiore( lo Spirito non ha forma nè sesso nè età).Solo uno Spirito comune può permettere di capirci e di comunicare per alleviare la disperazione e formare un unico Ente:l Umanità.Accettare l'altro così com'è è un ottimo palliativo contro la disperazione!

giona2068

#1
Citazione di: SaraM il 19 Febbraio 2017, 19:14:36 PM
Il dramma peggiore nel mondo è la disperazione che è capace di far morire corpo e spirito dell'essere umano.La disperazione è l'arma migliore del male per annientare l'uomo nella sua dignità e nel suo valore per farlo suo.


Disperazione vuol dire mancanza di speranza,la quale induce l'uomo al rassegnamento nel senso di non combattere per un domani migliore o meno peggio.
La speranza è di per sé un profumo di vita.
La disperazione non è causa ma  effetto, non è la disperazione che fa morire l'uomo psicospiritualmente ma è l'uomo psicospirtualmente morto che si dispera. Essa è l'anticamera dell'omicidio e del suicidio. E' l'arma per annientare l'uomo, ma non è un arma nelle mani del male perché, se l'uomo non cede alle false lusinghe, il male non ha nessun potere su di lui. L'unico che il potere sull'uomo è l'uomo stesso. In ogni caso la disperazione  è il salario del peccato, intendendo per peccato l'attaccamento a tutto ciò che non sia il Signore Dio. Se l'uomo cade nella  disperazione è  perché ha peccato ma, sempre che sia consapevole del suo errore, tramite il pentimento e il perdono può riacquistare la speranza. Il Signore Dio è tutto in tutti. Ha la soluzione per ogni problema, ma a volte la Sua soluzione non è quella che l'uomo vorrebbe. In questo ultimo caso rimane disperato con tutto ciò che ci va dietro.





Al giorno d'oggi la disperazione si propaga velocemente includendo non solo alcune fasce della società ma un po' tutti e,sempre di più,i giovani.La disperazione,più che da una mancanza di beni materiali,viene da una solitudine interiore, da un'impossibilità di comunicare all'altro il proprio sentire,dal non sentirsi amati o per lo meno benvoluti:tutto ciò  porta ad un'insopportabilità del peso della vita.Si sa di persone a cui non mancavano ricchezze o successo in campo lavorativo,bellezza,approvazione altrui, amanti(gente dello spettacolo,del cinema,dello sport,della politica) e che pur si sono sentite sole e disperate.

Si è così. Questo è il frutto dell'attaccamento alle cose del mondo, sesso in particolare quale autostrada verso la disperazione.  La solitudine interiore è la mancanza del Signore Dio unico compagno fedele ed affidabile per  tutti. Nello stesso tempo è la conferma che siamo fatti per le cose di lassù e non per quelle di quaggiù! Comunque vogliamo girarla il risultato è che l'uomo è Dio dipendente, solo Lui è vita.
Non sentirsi amati è una conseguenza del non amore per noi stessi, ma  nello stesso  tempo è  la causa della disperazione. Non sentirsi amati è susseguente al non amare più se stessi e questo si proietta, non verso tutti  gli altri, ma solo verso quelli dai quali vorremmo essere amati.
Purtroppo in un mondo senza amare l'unica speranza di essere amati è credere che il Signore Dio ci ama, se lo amiamo.


Ci sono due tipi di disperazione:quella di chi non è credente e quella di chi lo è.Sono tutte e due gravi ma la disperazione del credente è micidiale perchè è quella più voluta dal male.Chi crede in Dio e si dispera(per le delusioni della vita,degli affetti,per disgrazie,malattie miseria,incomprensioni)manifesta una mancanza di fede che porta ben presto alla morte spirituale, all'ateismo da insoddisfazione,all'indifferenza verso i valori più alti,alla ricerca di un'ideologia sostitutiva e palliativa.Esiste poi il livello più grave di disperazione che è quello di colui che credente si sente in grave colpa verso Dio avendo commesso cose ignobili a cui pensa di non essere più in grado di rimediare,che si sente un reietto,un rifiuto  per Dio e per gli uomini senza speranza di salvezza.Qui il male gioca la sua carta migliore,lo ha già nelle sue spire e aspetta solo il momento che costui si abbandoni ad una vita infima  di stravizi o al gesto estremo del suicidio.Il dramma di Giuda(e anche di tanta parte dell'umanità) non è tanto aver tradito Gesù ma aver disperato del suo perdono e della sua misericordia.Se guardiamo a Dio come a un Padre che ci sta a fianco e ci sostiene IN TUTTO non c'è spazio per la disperazione.

Qui hai fatto un po' di confusione, ma il problema l'hai quasi centrato.
Non esistono due tipi di disperazione, essa è peculiare del non credente. Il credente non può cadere in disperazione perché nella sua fede/credere trova la soluzione ad ogni suo problema. Il non credente  cade nella disperazione ogni volta che non trova risposta al suo problema. Di solito da la colpa ad altri o alla malasorte se non alla vita stessa, pur non  sapendo cosa essa sia.
A volte però satana si veste da predicatore e convince il peccatore che ha peccato in modo grave (vedi Giuda) e che non sarà mai perdonato, così lo porta alla disperazione e/o suicidio. Se il pentimento è guidato dal Signore Dio fa vedere all'uomo i suoi errori ma nel contempo gli fa vedere la possibilità di essere perdonato, cioè la speranza che è il Signore Dio in persona.

bluemax

Citazione di: SaraM il 19 Febbraio 2017, 19:14:36 PM
Il dramma peggiore nel mondo è la disperazione che è capace di far morire corpo e spirito dell'essere umano.La disperazione è l'arma migliore del male per annientare l'uomo nella sua dignità e nel suo valore per farlo suo.

Vero... il dramma peggiore è la disperazione. Ma la disperazione non altro che è una interpretazione errata della realtà. La realtà è quello che è. Un semplice effetto determinato da cause senza alcuna disperazione. Tale "fattore mentale" altro non è quello che una mente disturbata, o meglio, ignorante (nel senso buono del termine eh) attribuisce alla realtà. La sofferenza, tutta, ha origini proprio nel vedere la realtà diversa da come il nostro IO pretende (assurdamente aggiungo) che debba essere. Il male a cui alludi non è nella "realtà" ma nella tua mente disturbata (non sto dicendo che sei ritardata eh... sto cercando di spiegare un semplice concetto) :)

Citazione di: SaraM il 19 Febbraio 2017, 19:14:36 PM
Al giorno d'oggi la disperazione si propaga velocemente includendo non solo alcune fasce della società ma un po' tutti e,sempre di più,i giovani.La disperazione,più che da una mancanza di beni materiali,viene da una solitudine interiore, da un'impossibilità di comunicare all'altro il proprio sentire,dal non sentirsi amati o per lo meno benvoluti:tutto ciò  porta ad un'insopportabilità del peso della vita.

Vero. La risposta è semplicissima. Le persone ormai sono abituate, anzi educate, a cercare la felicità in cose che non hanno alcun potere di dare felicità per la loro stessa natura.
Non esiste alcun oggetto al quale, se esposti, possa donare felicità (la felicità è immateriale, l'oggetto è materiale, i due karma possono solo influenzarsi ma non possono essere causa ed effetto l'uno dell'altro perchè di natura differente).
Non esiste alcuna persona in grado di donarti felicità per via dell'impermanenza (un amico di oggi è nemico di domani e viceversa)
Non esiste alcuna divinità che possa essere causa della tua felicità.

Citazione di: SaraM il 19 Febbraio 2017, 19:14:36 PM
Si sa di persone a cui non mancavano ricchezze o successo in campo lavorativo,bellezza,approvazione altrui, amanti(gente dello spettacolo,del cinema,dello sport,della politica) e che pur si sono sentite sole e disperate.Ci sono due tipi di disperazione:quella di chi non è credente e quella di chi lo è.Sono tutte e due gravi ma la disperazione del credente è micidiale perchè è quella più voluta dal male.

Qua la confusione è terrificante, scusami.
LA disperazione è semplicemente disperazione, spesso causata da ASPETTATIVE (uno dei 51 fattori mentali causa della sofferenza) mal riposte. Ricordo che ASPETTARSI ed essere disatteso  è uno dei maggiori fattori che determinano l'ignoranza della realtà. Ricordo che la realtà funziona solo per CAUSE ed EFFETTI. Indi per cui, se sperimenti sofferenza o disperazione, questa non dipende dal fatto che tu sia credente o meno, che "qualcuno" abbia deciso il tuo destino o altre amenità, ma semplicemente (osservando attentamente lo stato attuale ed andare a ritroso nel tempo) il maturare di semi (cause) piantate tempo fà che ora hanno prodotto il loro effetto. Fosse anche solo il fatto di essersi totalmente abbandonati alla divinità di turno per poi notare come questa divinità fosse solo "speranza".

Citazione di: SaraM il 19 Febbraio 2017, 19:14:36 PM
Chi crede in Dio e si dispera(per le delusioni della vita,degli affetti,per disgrazie,malattie miseria,incomprensioni)manifesta una mancanza di fede che porta ben presto alla morte spirituale, all'ateismo da insoddisfazione,all'indifferenza verso i valori più alti,alla ricerca di un'ideologia sostitutiva e palliativa.Esiste poi il livello più grave di disperazione che è quello di colui che credente si sente in grave colpa verso Dio avendo commesso cose ignobili a cui pensa di non essere più in grado di rimediare,che si sente un reietto,un rifiuto  per Dio e per gli uomini senza speranza di salvezza.Qui il male gioca la sua carta migliore,lo ha già nelle sue spire e aspetta solo il momento che costui si abbandoni ad una vita infima  di stravizi o al gesto estremo del suicidio.

Questa visione molto infantile nel voler incolpare l'aspettativa che non risponde alla realtà dei fatti è divertente :D grazie per il sorriso :)

PS. Se oltre a postare TESI al quanto dubbie, frutto di semplici indottrinamenti privi di alcun fondamento logico, tanto meno spirituale, quasi superstizioni direi, provassi anche ad interagire, forse la (tua ?) MISERIA (di cui parli) potrebbe essere "TRADOTTA".
Poi naturalmente fa come ti pare. Come si dice... ognuno in fondo ha quel che si merita, e pensa quel che la sua mente puo' pensare :)

ciao :)

giona2068

Dice  BLUEMAX:
Non esiste alcuna divinità che possa essere causa della tua felicità.



Ma tu hai provato a cercare la divinità e  hai conosciuto quello che ha da dare?

Se no, come prevedo, stai parlando a vuoto, nel senso che scarti la soluzione del problema perché non conosci né il problema né la soluzione.

In ogni caso la  felicità è qualcosa di terreno che dura finché dura e oltretutto non riempie il cuore neanche  nel tempo in cui permane, siamo fatti per la gioia che è eterna ed è vita, quindi è il Signore Dio.

Le aspettative della vita possono rendere più o meno piacevole la vita stessa ma non portano mai alla disperazione nella persona equilibrata.
La vera gioia umana nasce dalla fierezza/fiducia di noi stessi come figli del Signore Dio, l'autostima ci assomiglia ma non è la stessa cosa perché anch'essa è passeggera!
Chi vive questa verità non può essere disperato.

bluemax

#4
Citazione di: giona2068 il 20 Febbraio 2017, 13:04:56 PM
Dice  BLUEMAX:
Non esiste alcuna divinità che possa essere causa della tua felicità.



Ma tu hai provato a cercare la divinità e  hai conosciuto quello che ha da dare?

Se no, come prevedo, stai parlando a vuoto, nel senso che scarti la soluzione del problema perché non conosci né il problema né la soluzione.

In ogni caso la  felicità è qualcosa di terreno che dura finché dura e oltretutto non riempie il cuore neanche  nel tempo in cui permane, siamo fatti per la gioia che è eterna ed è vita, quindi è il Signore Dio.

Le aspettative della vita possono rendere più o meno piacevole la vita stessa ma non portano mai alla disperazione nella persona equilibrata.
La vera gioia umana nasce dalla fierezza/fiducia di noi stessi come figli del Signore Dio, l'autostima ci assomiglia ma non è la stessa cosa perché anch'essa è passeggera!
Chi vive questa verità non può essere disperato.
La divinità del momento storico (quindi per sua natura impermanente in quanto prodotta dall'uomo) non ha alcun potere di dare la felicità. La tua felicità dipende unicamente dal tuo stato mentale e tale stato puo' essere influenzato dall'ambiente esterno, puo' essere GESTITO da te, ma sicuramente non puo' essere DECISO da altre menti, tanto meno da una presuna divinità.
Se fosse altrimenti, chiunque venisse esposto a tale "divnità", sarebbe FELICE per sempre ma gli esempi abbondano anche tra coloro che pensano di essere stati "baciati" da tale spirito.
Tali persone continuano nnostante tutto e comunque al passare da momenti infelici e tristi a momenti felici e gioiosi. (e piu' uno è un fanatico religioso e piu' stati mentali disturbati sperimenta, visto il suo 'attaccamento' (quindi causa di sofferenza) ad un qualcosa che getta le basi stesse per essere infelici. Basta sperimentare la cosa, è facile :D )

Se tale divinità avesse tale potere, basterebbe esporre tutti a tale divinità e tutti sarebbero felici... ma è semplicemente errato :)
continueremmo ad avere persone felici e tristi, calme o irate, al di la della presenza o meno della divinità.

Se tale divinità avesse tal potere, inoltre, piu' le persone sono ESPOSTE a tale "presenza" e piu' dovrebbero aumentare la propria felicità. Mi spiace ma non è cosi'. Non è mai accaduto per alcuna divinità :)

La convinzione di una divinità ha un potere "temporaneo" sulla propria mente, una specie di "tranquillante" che pero' getta le basi per sofferenze future. In altre parole, l'attaccamento a tale IDEA sarà sicuramente motivo di sofferenza futura. La mente, essendo un flusso continuo di emozioni interdipendenti con l'intero universo è di natura instabile e non dipende dalla divinità. :) Ma unicamente dal proprio sforzo per GESTIRE e CONTROLLARE la mente e le sue emozioni, sapendo che ogni "AZIONE" (anche pensiero) genera una "CONSEGUENZA", (pensiero successivo) :)


ciao :D

giona2068

Caro Blumemax,
quanto da te postato a riguardo del rapporto fra  divino e felicità, è perfettamente vero ma solo per quelli che credono nel "dio" idea che dimora nella loro mente. Chi addirittura non crede neanche come idea non può comprendere questa verità.
Io non parlo però di questo modo do credere che in realtà è un inganno più grande di quello che vivono coloro che non credono.
Il Signore Dio dell'amore e della pace dimora nel cuore degli uomini e nulla ha a che fare con le idee e le elucubrazioni di chi crede come idee o mente  e meno ancora ha a che fare chi non crede neanche come idea.
IL  Signore Dio dell'amore e della pace è il Signore Dio della gioia, dimensione divina al contrario della felicità che è una dimensione terrena, ed ha creato noi uomini a Sua immagine e somiglianza.
Consegue che se Lui è gioia, lo siamo anche noi.
Se non viviamo nella gioia è perché abbiamo perso la grazia seguendo i nostri attaccamenti.
Quando ci libereremo di questi attaccamenti/idoli scopriremo non la gioia ma di essere noi stessi la gioia perché siamo stati creati completi, il Suo Santo Spirito  è tutto in tutti quelli che credono in Lui.
Per questo ho detto che chi crede veramente non può cadere in disperazione ed aggiungo che chiunque Lo cerca vive la speranza che è già il profumo della gioia.

Molte volte davanti ai supermercati mi soffermo a parlare con i ragazzi africani arrivati in Italia con mezzi di fortuna e molto giovani.
Costoro non hanno niente, non hanno casa, non hanno vestiti, non hanno il lavoro, non hanno i documenti, non hanno il permesso di soggiorno ecc..., ma hanno il sorriso, cosa impossibile da trovare sul volto dei nostri ragazzi nonostante il benessere in cui vivono?
Tu sai dirmi perché?

bluemax

Citazione di: giona2068 il 20 Febbraio 2017, 17:51:17 PM
Caro Blumemax,
quanto da te postato a riguardo del rapporto fra  divino e felicità, è perfettamente vero ma solo per quelli che credono nel "dio" idea che dimora nella loro mente. Chi addirittura non crede neanche come idea non può comprendere questa verità.
Io non parlo però di questo modo do credere che in realtà è un inganno più grande di quello che vivono coloro che non credono.
Il Signore Dio dell'amore e della pace dimora nel cuore degli uomini e nulla ha a che fare con le idee e le elucubrazioni di chi crede come idee o mente  e meno ancora ha a che fare chi non crede neanche come idea.
IL  Signore Dio dell'amore e della pace è il Signore Dio della gioia, dimensione divina al contrario della felicità che è una dimensione terrena, ed ha creato noi uomini a Sua immagine e somiglianza.
Consegue che se Lui è gioia, lo siamo anche noi.
Se non viviamo nella gioia è perché abbiamo perso la grazia seguendo i nostri attaccamenti.
Quando ci libereremo di questi attaccamenti/idoli scopriremo non la gioia ma di essere noi stessi la gioia perché siamo stati creati completi, il Suo Santo Spirito  è tutto in tutti quelli che credono in Lui.
Per questo ho detto che chi crede veramente non può cadere in disperazione ed aggiungo che chiunque Lo cerca vive la speranza che è già il profumo della gioia.

Molte volte davanti ai supermercati mi soffermo a parlare con i ragazzi africani arrivati in Italia con mezzi di fortuna e molto giovani.
Costoro non hanno niente, non hanno casa, non hanno vestiti, non hanno il lavoro, non hanno i documenti, non hanno il permesso di soggiorno ecc..., ma hanno il sorriso, cosa impossibile da trovare sul volto dei nostri ragazzi nonostante il benessere in cui vivono?
Tu sai dirmi perché?
Certo... pensavo di averlo spiegato :) 
E' perchè i nostri ragazzi, sono stati abituati a pensare che l'oggetto (materia) abbia la facoltà di dare la felicità, ma ahime non è nella sua natura dare felicità. 
Mi ripeto...
Se esistesse un oggetto in grado di "dare" felicità, basterebbe darlo a tutti... e tutti sarebbero felici... ma questo oggetto non esiste :) 
Inoltre... se un oggetto possedesse la facoltà di "dare" gioia... la sua esposizione alle persone farebbe si che la felicità aumenterebbe ... ma ahime... non è cosi :) 

Anzi... la brama dell'oggetto, pensando che esso possa dare felicità getta le basi per l'infelicità :) la gente cerca dove non deve cercare... ma sai... la sovraesposizione alle illusioni dell'epoca in cui viviamo è figlia (effetto) di errori del passato (cause).

considera che l'oggetto è qualsiasi cosa... divinità compresa :) 
La felicità è lo stato naturale della mente... questa non va "scoperta" o meglio... "trovata"... si deve soltanto togliere lo 'sporco' (ignoranza che genera infelicità) tramite la meditazione... per ritrovare la vera natura della mente. e capire che attaccamento, brama, odio, rancore ecc... ecc... sono solo CAUSE di future SOFFERENZE.

Per attaccamento intendo anche ATTACCAMENTO verso idee, preconcetti, idoli, ecc... ecc... 

spero di averti risposto.

Ciao :)

giona2068

Citazione di: bluemax il 20 Febbraio 2017, 18:26:10 PM
Citazione di: giona2068 il 20 Febbraio 2017, 17:51:17 PM
Caro Blumemax,
quanto da te postato a riguardo del rapporto fra  divino e felicità, è perfettamente vero ma solo per quelli che credono nel "dio" idea che dimora nella loro mente. Chi addirittura non crede neanche come idea non può comprendere questa verità.
Io non parlo però di questo modo do credere che in realtà è un inganno più grande di quello che vivono coloro che non credono.
Il Signore Dio dell'amore e della pace dimora nel cuore degli uomini e nulla ha a che fare con le idee e le elucubrazioni di chi crede come idee o mente  e meno ancora ha a che fare chi non crede neanche come idea.
IL  Signore Dio dell'amore e della pace è il Signore Dio della gioia, dimensione divina al contrario della felicità che è una dimensione terrena, ed ha creato noi uomini a Sua immagine e somiglianza.
Consegue che se Lui è gioia, lo siamo anche noi.
Se non viviamo nella gioia è perché abbiamo perso la grazia seguendo i nostri attaccamenti.
Quando ci libereremo di questi attaccamenti/idoli scopriremo non la gioia ma di essere noi stessi la gioia perché siamo stati creati completi, il Suo Santo Spirito  è tutto in tutti quelli che credono in Lui.
Per questo ho detto che chi crede veramente non può cadere in disperazione ed aggiungo che chiunque Lo cerca vive la speranza che è già il profumo della gioia.

Molte volte davanti ai supermercati mi soffermo a parlare con i ragazzi africani arrivati in Italia con mezzi di fortuna e molto giovani.
Costoro non hanno niente, non hanno casa, non hanno vestiti, non hanno il lavoro, non hanno i documenti, non hanno il permesso di soggiorno ecc..., ma hanno il sorriso, cosa impossibile da trovare sul volto dei nostri ragazzi nonostante il benessere in cui vivono?
Tu sai dirmi perché?
Certo... pensavo di averlo spiegato :)
E' perchè i nostri ragazzi, sono stati abituati a pensare che l'oggetto (materia) abbia la facoltà di dare la felicità, ma ahime non è nella sua natura dare felicità.
Mi ripeto...
Se esistesse un oggetto in grado di "dare" felicità, basterebbe darlo a tutti... e tutti sarebbero felici... ma questo oggetto non esiste :)
Inoltre... se un oggetto possedesse la facoltà di "dare" gioia... la sua esposizione alle persone farebbe si che la felicità aumenterebbe ... ma ahime... non è cosi :)

Anzi... la brama dell'oggetto, pensando che esso possa dare felicità getta le basi per l'infelicità :) la gente cerca dove non deve cercare... ma sai... la sovraesposizione alle illusioni dell'epoca in cui viviamo è figlia (effetto) di errori del passato (cause).

considera che l'oggetto è qualsiasi cosa... divinità compresa :)
La felicità è lo stato naturale della mente... questa non va "scoperta" o meglio... "trovata"... si deve soltanto togliere lo 'sporco' (ignoranza che genera infelicità) tramite la meditazione... per ritrovare la vera natura della mente. e capire che attaccamento, brama, odio, rancore ecc... ecc... sono solo CAUSE di future SOFFERENZE.

Per attaccamento intendo anche ATTACCAMENTO verso idee, preconcetti, idoli, ecc... ecc...

spero di averti risposto.

Ciao :)

Non sto parlando di felicità che è una dimensione terrena, ma di gioia che è la dimensione divina connaturata alla vita di noi uomini. Quello che non bisogna fare è considerare fra gli oggetti che si desidera la dimensione divina la quale porta verso la vita, mentre tutto il resto no. Chi desidera ardentemente la dimensione divina è già nel divino, è già nella gioia è già nella verità e, per finire, è già salvo.
Chi desidera la dimensione divina non sarà deluso e per questo non rischia la disperazione.
Il resto è un inganno e il padre dell'inganno è satana.

graziashadow1

Citazione.Se guardiamo a Dio come a un Padre che ci sta a fianco e ci sostiene IN TUTTO non c'è spazio per la disperazione,Ritornando alla disperazione dovuta all'incomprensione umana è da considerare che nel mondo ogni essere umano è come un universo a se stante.Vediamo persone intorno a noi di cui non conosciamo niente,non sappiamo chi sono nè la loro storia;vediamo delle facce dei corpi che non ci dicono niente  che magari in un ambiente affollato ci sfiorano e ci procurano anche fastidio.Cataloghiamo le persone secondo determinati  parametri(talvolta estremamente personali): belli,brutti,giovani,vecchi,allegri,musoni ecc.Il corpo è una facciata che spesso inganna,una maschera che può nascondere il totalmente diverso interiore( lo Spirito non ha forma nè sesso nè età).Solo uno Spirito comune può permettere di capirci e di comunicare per alleviare la disperazione e formare un unico Ente:l Umanità.Accettare l'altro così com'è è un ottimo palliativo contro la disperazione!

Ah bhè,se vogliamo farla facile e risolvere alcune situazioni veramente ma veramente disperate ,( basta guardarsi intorno vedere il Tg) citando >Dio come Padre che ci sta al fianco e ci sostiene in tutto >allora va bene,vuol dire che un poveraccio  di qualsiasi età ,  esasperato ,disperato credente o non, non ha trovato tempo  per domandare sostegno a Dio,ammettendo che lo abbia fatto urlando il suo dolore ,come penso succeda nella maggioranza dei casi,come mai  il sostegno  divino è sordo? come si dice,situazioni di emergenza.
Discutere di disperazione come la intendi tu  è solo un dire pretenzioso , annaspando qua e là nel marasma umano,generalizzando ad personam , le parole non costano nulla, alcune come le tue fanno più  bene all'anima di chi le proferisce , e non di chi le riceve ,frutto di convinzioni  mentali ,massì spirituali , facilmente applicabile a chiunque.
Non fiori ma opere di bene ::)

giona2068

Citazione di: graziashadow1 il 23 Febbraio 2017, 16:50:07 PM
Citazione.Se guardiamo a Dio come a un Padre che ci sta a fianco e ci sostiene IN TUTTO non c'è spazio per la disperazione,Ritornando alla disperazione dovuta all'incomprensione umana è da considerare che nel mondo ogni essere umano è come un universo a se stante.Vediamo persone intorno a noi di cui non conosciamo niente,non sappiamo chi sono nè la loro storia;vediamo delle facce dei corpi che non ci dicono niente  che magari in un ambiente affollato ci sfiorano e ci procurano anche fastidio.Cataloghiamo le persone secondo determinati  parametri(talvolta estremamente personali): belli,brutti,giovani,vecchi,allegri,musoni ecc.Il corpo è una facciata che spesso inganna,una maschera che può nascondere il totalmente diverso interiore( lo Spirito non ha forma nè sesso nè età).Solo uno Spirito comune può permettere di capirci e di comunicare per alleviare la disperazione e formare un unico Ente:l Umanità.Accettare l'altro così com'è è un ottimo palliativo contro la disperazione!

Ah bhè,se vogliamo farla facile e risolvere alcune situazioni veramente ma veramente disperate ,( basta guardarsi intorno vedere il Tg) citando >Dio come Padre che ci sta al fianco e ci sostiene in tutto >allora va bene,vuol dire che un poveraccio  di qualsiasi età ,  esasperato ,disperato credente o non, non ha trovato tempo  per domandare sostegno a Dio,ammettendo che lo abbia fatto urlando il suo dolore ,come penso succeda nella maggioranza dei casi,come mai  il sostegno  divino è sordo? come si dice,situazioni di emergenza.
Discutere di disperazione come la intendi tu  è solo un dire pretenzioso , annaspando qua e là nel marasma umano,generalizzando ad personam , le parole non costano nulla, alcune come le tue fanno più  bene all'anima di chi le proferisce , e non di chi le riceve ,frutto di convinzioni  mentali ,massì spirituali , facilmente applicabile a chiunque.
Non fiori ma opere di bene ::)


C'è un errore alla base di quello che dici, cioè parti dall'idea che ci sia un "dio" guardaspalle che interviene a prescindere e che se lo chiamiamo deve obbedirci anche se ci mettiamo nei guai disobbedendo alla sua legge!!!!

In verità il Signore Dio ONNIPOTENTE è pronto ad intervenire per quelli che sono suoi - i benedetti - ed è molto buono con loro, ma è terribile, dico terribile - vedi diluvio universale - per quelli che non credono quindi non rispettano la Sua legge.
Tu sai bene che ha definito l'umanità come un campo dove c'è il grano e la zizania la quale farà la fine che sappiamo.
Prima di esaminare e criticare quello che Lui fa dobbiamo esaminare quello che noi abbiamo fatto e continuiamo a fare perché il "dio" bonacciane è un'invenzione del maligno.
Il Signore dell'amore e della pace è anche il Signore della giustizia, questo non dobbiamo dimenticarlo mai.
Ciao Giuseppe.

PS

Tu e Saram, per caso,siete la stessa persona?
Dall'impostazione grafica dei post sembra proprio di sì.


Le cose

graziashadow1

CitazionePS

Tu e Saram, per caso,siete la stessa persona? 
Dall'impostazione grafica dei post sembra proprio di sì.

No Giuseppe.
Io sono il  diavoletto ;D che ci mette la codina .Se non vado errata Riflessioni/Logos  consente di avere solo un nick,neppure volendo potrei avere delle opinioni e scriverne altre che poco  hanno a che fare con le originali.



CitazioneC'è un errore alla base di quello che dici, cioè parti dall'idea che ci sia un "dio" guardaspalle che interviene a prescindere e che se lo chiamiamo deve obbedirci anche se ci mettiamo nei guai disobbedendo alla sua legge!!!! 

In verità il Signore Dio ONNIPOTENTE è pronto ad intervenire per quelli che sono suoi - i benedetti - ed è molto buono con loro, ma è terribile, dico terribile - vedi diluvio universale - per quelli che non credono quindi non rispettano la Sua legge.
Tu sai bene che ha definito l'umanità come un campo dove c'è il grano e la zizania la quale farà la fine che sappiamo. 
Prima di esaminare e criticare quello che Lui fa dobbiamo esaminare quello che noi abbiamo fatto e continuiamo a fare perché il "dio" bonacciane è un'invenzione del maligno. 
Il Signore dell'amore e della pace è anche il Signore della giustizia, questo non dobbiamo dimenticarlo mai.
Ciao Giuseppe.


Ma benissimo! non ho mai pensato a Dio come ad un >guardaspalle.Purtroppo la realtà dei fatti parla chiaro,come la giri e come la volti non si può dire che a questo mondo "siamo" tutti peccatori ,per defilarlo quando non suggerisce nulla nell'orecchio dei disperati bisognosi di conforto.Credo ciecamente nella forza interiore ,come nella  fragilità umana,quella che poi induce alcune persone a distruggere sè stesse ,perchè convinte di  non avere più speranze.
Un giovane 23enne decide di porre fine alla sua vita perchè tutto sommato l'amava troppo(è successo qualche settimana fa)Comprendo che Dio non possa fare il miracolo ,l'universo che ci gira intorno è troppo grande, variegato ,egoista ,insensibile,per riuscire ad ordinarlo bilanciandolo,ma  neanche lontanamente pensare che chi compie un gesto disperato sia un ingiusto che mina le leggi di Dio.

ciao

Liliana :D

giona2068

Citazione di: graziashadow1 il 28 Febbraio 2017, 14:20:37 PM
CitazionePS

Tu e Saram, per caso,siete la stessa persona?
Dall'impostazione grafica dei post sembra proprio di sì.

No Giuseppe.
Io sono il  diavoletto ;D che ci mette la codina .Se non vado errata Riflessioni/Logos  consente di avere solo un nick,neppure volendo potrei avere delle opinioni e scriverne altre che poco  hanno a che fare con le originali.



CitazioneC'è un errore alla base di quello che dici, cioè parti dall'idea che ci sia un "dio" guardaspalle che interviene a prescindere e che se lo chiamiamo deve obbedirci anche se ci mettiamo nei guai disobbedendo alla sua legge!!!!

In verità il Signore Dio ONNIPOTENTE è pronto ad intervenire per quelli che sono suoi - i benedetti - ed è molto buono con loro, ma è terribile, dico terribile - vedi diluvio universale - per quelli che non credono quindi non rispettano la Sua legge.
Tu sai bene che ha definito l'umanità come un campo dove c'è il grano e la zizania la quale farà la fine che sappiamo.
Prima di esaminare e criticare quello che Lui fa dobbiamo esaminare quello che noi abbiamo fatto e continuiamo a fare perché il "dio" bonacciane è un'invenzione del maligno.
Il Signore dell'amore e della pace è anche il Signore della giustizia, questo non dobbiamo dimenticarlo mai.
Ciao Giuseppe.


Ma benissimo! non ho mai pensato a Dio come ad un >guardaspalle.Purtroppo la realtà dei fatti parla chiaro,come la giri e come la volti non si può dire che a questo mondo "siamo" tutti peccatori ,per defilarlo quando non suggerisce nulla nell'orecchio dei disperati bisognosi di conforto.Credo ciecamente nella forza interiore ,come nella  fragilità umana,quella che poi induce alcune persone a distruggere sè stesse ,perchè convinte di  non avere più speranze.
Un giovane 23enne decide di porre fine alla sua vita perchè tutto sommato l'amava troppo(è successo qualche settimana fa)Comprendo che Dio non possa fare il miracolo ,l'universo che ci gira intorno è troppo grande, variegato ,egoista ,insensibile,per riuscire ad ordinarlo bilanciandolo,ma  neanche lontanamente pensare che chi compie un gesto disperato sia un ingiusto che mina le leggi di Dio.

ciao

Liliana :D

Cara mia, non è Lui che si defila e non suggerisce niente. Lui è la nostra coscienza e ci parla attraverso essa, il problema è che non c'è sordo peggiore di chi non vuol sentire. Lui ci sta parlando anche attraverso i post di questo forum, ma se noi non sentiamo o non vogliamo sentire la colpa è solo nostra. Dopo tutto si è fatto uomo ed  è venuto per salvarci, ma chi non crede condanna se stesso già in questo mondo.
Il mio consiglio è che dobbiamo scoprire perché non siamo santi, puri e perfetti, solo così possiamo cominciare a diradare le tenebre che offuscano la nostra vista e ci conducono alla disperazione.
Sei proprio sicuro che amasse la vita il giovane del quali parli? Si amava la vita secondo il suo intendimento, ma non era vita. Chi ama la vita ama il Signore Dio che ne è la fonte. Non so con quale criterio tu possa dire che non compia un gesto contro la di Lui volontà. Noi abbiamo il diritto di distruggere solo quello che abbiamo creato noi, cioè niente, distruggendo ciò che Lui ha creato ed ha affidato a noi diventiamo ribelli.

graziashadow1

CitazioneIl mio consiglio è che dobbiamo scoprire perché non siamo santi, puri e perfetti, solo così possiamo cominciare a diradare le tenebre che offuscano la nostra vista e ci conducono alla disperazione.
Sei proprio sicuro che amasse la vita il giovane del quali parli? Si amava la vita secondo il suo intendimento, ma non era vita. Chi ama la vita ama il Signore Dio che ne è la fonte. Non so con quale criterio tu possa dire che non compia un gesto contro la di Lui volontà. Noi abbiamo il diritto di distruggere solo quello che abbia creato noi, cioè niente, distruggendo ciò che Lui ha creato ed ha affidato a noi diventiamo ribelli.

Anche i puri sono disperati,la perfezione non è un opzione terrena,la santità è più unica che rara .Un essere perfetto non necessita di alcun supporto per vivere,sceglie in automatico le strade ideali da percorrere e le persone. 
La fragilità è di questo mondo,la solitudine è di questo mondo,la disperazione genera mute  sofferenze interiori insopportabili, quando portano a  gesti estremi .
Amare la vita non è banale,>intenderla secondo le "nostre" volontà è normale,trovami una persona di qualsiasi età che non abbia almeno cercato di vivere,secondo i propri desideri forzando la mano ad un destino avverso.Ci vuole fortuna anche ad avere dei bravi genitori ,dei buoni amici ,degli affetti sinceri.Tutto questo è terreno a misura di uomo ,non trascende nulla.
Non nego niente> ribelli si nasce,più si ama la vita più lo si diventa quando sfugge di mano.
Altro  paio di maniche per chi la getta via giorno dopo giorno disprezzandola pur avendo tutto.
Passi che ti sembri scriteriata,il Dio di cui tu parli non è comprensivo.

:-\

giona2068

Citazione di: graziashadow1 il 01 Marzo 2017, 16:32:25 PM
CitazioneIl mio consiglio è che dobbiamo scoprire perché non siamo santi, puri e perfetti, solo così possiamo cominciare a diradare le tenebre che offuscano la nostra vista e ci conducono alla disperazione.
Sei proprio sicuro che amasse la vita il giovane del quali parli? Si amava la vita secondo il suo intendimento, ma non era vita. Chi ama la vita ama il Signore Dio che ne è la fonte. Non so con quale criterio tu possa dire che non compia un gesto contro la di Lui volontà. Noi abbiamo il diritto di distruggere solo quello che abbia creato noi, cioè niente, distruggendo ciò che Lui ha creato ed ha affidato a noi diventiamo ribelli.

Anche i puri sono disperati,la perfezione non è un opzione terrena,la santità è più unica che rara .Un essere perfetto non necessita di alcun supporto per vivere,sceglie in automatico le strade ideali da percorrere e le persone.


La disperazione nasce dal mancato raggiungimento dello scopo prefissato, se vuoi dalla non soddisfazione di un desiderio o dalla scoperto che quella soddisfazione non soddisfa l'attesa. Il puro è per definizione persona senza desideri di questo mondo, come può allora essere disperato?
C'è comunque chi si sente puro perché è indifferente a tutto, ma non è indifferente perché non ha desideri bensì perché non ha speranza di soddisfarli. Questo crea un vuoto inspiegabile e genera disperazione. 
La perfezione non è di questo mondo non perché è impossibile raggiungerla bensì perché nessuno a quasi la cerca.





La fragilità è di questo mondo,la solitudine è di questo mondo,la disperazione genera mute  sofferenze interiori insopportabili, quando portano a  gesti estremi .

La fragilità è di questo mondo e genera sofferenze insopportabili perché adorando quello che secondo noi ci serve costruiamo la nostra casa sulla sabbia. Per essere più chiaro: Manca la fede nel Signore Dio.




Amare la vita non è banale,>intenderla secondo le "nostre" volontà è normale,trovami una persona di qualsiasi età che non abbia almeno cercato di vivere,secondo i propri desideri forzando la mano ad un destino avverso.Ci vuole fortuna anche ad avere dei bravi genitori ,dei buoni amici ,degli affetti sinceri.Tutto questo è terreno a misura di uomo ,non trascende nulla.

Ma benedetta, se le persone cercano di vivere secondo i propri desideri ma approdano alla disperazione, non vuol dire che è tutto sbagliato quel modus di desiderare? Solo quelli che desiderano il Signore Dio e lo adorano non fanno questa fine.



Non nego niente> ribelli si nasce,più si ama la vita più lo si diventa quando sfugge di mano.
Altro paio di maniche per chi la getta via giorno dopo giorno disprezzandola pur avendo tutto.
Passi che ti sembri scriteriata,il Dio di cui tu parli non è comprensivo.

In verità più si ama quella che il mondo chiama vita più si diventa ribelli perché si sta chiamando vita la morte. Chi ama la vera vita/Dio non si può ribellare perché trova ciò che cerca.
Il Signore Dio di cui parlo è comprensivilissimo con i suoi figli ma è terribile con quelli che non sono più suoi figli sponde loro.
Dice San Paolo: Chi non ha il Suo Spirito non gli appartiene.
Prima di cercare la Sua comprensione dobbiamo affidarci a Lui.
:-\

graziashadow1

CitazioneIl puro è per definizione persona senza desideri di questo mondo, come può allora essere disperato? 
C'è comunque chi si sente puro perché è indifferente a tutto, ma non è indifferente perché non ha desideri bensì perché non ha speranza di soddisfarli. Questo crea un vuoto inspiegabile e genera disperazione.  
La perfezione non è di questo mondo non perché è impossibile raggiungerla bensì perché nessuno a quasi la cerca.

Il puro eccelle per le sue virtù,non per mancanza di desideri.Il livello di vulnerabilità di ogni essere umano è causa ed effetto di un insieme di fattori indipendenti  dal livello di purezza di ciascuno. In realtà non abbiamo altre certezze/supposizioni  da esporre se non le nostre.La disperazione ha mille volti e mille sfumature,non è detto che un disperato qualsiasi, altro non sia che la vittima di turno entro una determinata situazione
Il vero indifferente,in quanto tale non si cura di nulla,sta bene così.
La mancanza di realizzazione personale,allunga le file dei depressi,e forse  poi, dei disperati,chi può dirlo? 
Suvvia Giona, credi veramente sia possibile raggiungere la perfezione? :o 
E chi sarebbero, se non chiedo troppo,coloro che la cercano? 





Citazione
Ma benedetta, se le persone cercano di vivere secondo i propri desideri ma approdano alla disperazione, non vuol dire che è tutto sbagliato quel modus di desiderare? Solo quelli che desiderano il Signore Dio e lo adorano non fanno questa fine.

Quello che a te  sembra sbagliato  ,ad un altro può apparire giusto e via dicendo ,nessuno è in grado di dirlo.
Siamo noi che cadiamo in errore,  mettendoci   nella testa degli altri pensando di sapere tutto.

CitazioneIn verità più si ama quella che il mondo chiama vita più si diventa ribelli perché si sta chiamando vita la morte. Chi ama la vera vita/Dio non si può ribellare perché trova ciò che cerca.
Il Signore Dio di cui parlo è comprensivilissimo con i suoi figli ma è terribile con quelli che non sono più suoi figli sponde loro.
Dice San Paolo: Chi non ha il Suo Spirito non gli appartiene.
Prima di cercare la Sua comprensione dobbiamo affidarci a Lui.


Mah,non aggiungo altro.
Il mondo è pieno di brava gente delusa,non dico disperata ,delusa.