Menu principale

La centratura

Aperto da Ondina, 10 Febbraio 2023, 16:11:21 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

daniele22

Citazione di: Ondina il 17 Febbraio 2023, 11:18:36 AMGrazie per l'intervento. Probabilmente chi arriva a scrivere in questo forum ha voglia di riflettere; su cosa forse non è nemmeno rilevante nel senso che in generale vedo un atteggiamento attivo e non passivo. Questo direi che è quello che abbiamo tutti in comune. Le riflessioni di ciascuno poi portano contributi molto diversi, dovuti alla personalità, alle esperienze, alla propria cultura, diversità che sono sempre ricchezza.
Si dici bene, sembra esserci un confine tra ciò che è mio e ciò che è degli altri, ma non ne sono sempre sicura. Se un confine c'è assomiglia ad una membrana permeabile dove ciò che è dentro viene continuamente in contatto con ciò che è fuori e viceversa. Forse il lavoro che fa ciascuno è proprio quello di rendere più o meno permeabile questa membrana. Ma il giusto grado di equilibrio non è un punto fermo. O ci si chiude o ci si lascia attraversare senza criterio.
Tuttavia dal mio punto di vista la membrana è solo una metafora. Abbiamo una percezione generalmente che separa io, tu, voi, gli altri, per cui distinguiamo tra ciò che è nostro e ciò che è degli altri. Ma non credo affatto che il "confine" del mio io sia il corpo per intenderci, altrimenti tante impressioni e sensazioni non passerebbero tra persone, a volte anche a grande distanza. In un certo senso siamo artefici della nostra vita e di quella altrui, siamo co-creatore e non è semplice definire il mio ed il tuo.
Per fare un esempio se anche io mi alzassi ogni mattina irradiando e vivendo nella pace e nella serenità, ma nella mia casa ogni mattina ci fossero liti furiose, le vibrazioni di quel clima teso incresperebbero anche l'acqua del mio stagno perché infondo siamo tutti lo stesso mare. Ci vorrebbe un budda per non essere in alcun modo toccati, ma quello che posso fare è ritrovarmi ogni volta.
Ciao Ondina ...  In una spiaggia dei Paesi Baschi francesi mi capitò di vedere che il crescere della marea si sia mangiato nel giro di un paio d'ore un centinaio di metri di detta spiaggia; magari tu ne sai qualcosa dato pure il tuo nome. Vidi pure che un turista incauto steso sulla spiaggia mezzo addormentato fu svegliato dall'onda avanzante che lo colse spaventandolo. Nulla di grave.
Il mio territorio sarebbe dunque rappresentato da ciò che sta al di qua della linea dell'alta marea. In quel territorio di confine che si trova tra la linea della bassa e quella dell'alta marea si gioca poi la vita tua e quella dell'altro. Il rischio c'è e anche la sfortuna può concorrere a che tu stia forzatamente e costantemente costretta a vivere in quel bagnasciuga in modi che ognuno può immaginarsi come crede. Un saluto

green demetr

Come diceva il maestro Yogananda solo chi è arrivato al cancello del silenzio può iniziare il suo viaggio spirituale.
Quello che non accetto è che questo viaggio avvenga dentro una torre d'avorio, che è esattamente come tutti vedono la spiritualità.
Per me che sposo il pensiero mistico ebraico la verità del mio essere sta tutto nel fuori, nella strada, laddove vedo il male e devo confrontarmi con esso.
E' così che formo un io in conformità alla spinta interiore, che non è mia, ma è quella di Dio che chiede l'attraversamento del deserto senza fine che è la vita stessa.
Sottrarsi significa cadere nel dualismo del Mondo, giusto-sbagliato ,vero-falso e tutte le sciocchezze che continuano a decentrarci dal cammino, non dal rifugiarci nella torre, cosa che ormai aborro.
Vai avanti tu che mi vien da ridere