L'Anima: questa illustre sconosciuta

Aperto da Aspirante Filosofo58, 20 Marzo 2025, 09:30:54 AM

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Aspirante Filosofo58

Buongiorno a tutti. Leggo un po' qua e un po' là, relativamente all'Anima, posizioni diverse. E' l'Anima che si reincarna, o non è lei a reincarnarsi, bensì alcune parti; il Cristianesimo afferma che l'Anima nasce col corpo e può essere distrutta  in casi particolari; ecc.. ecc... secondo voi cos'è l'Anima? E' eterna o mortale? Si reincarna in toto, oppure solamente alcune sue parti, o ancora non si reincarna affatto? Cosa mi dite al riguardo? Grazie  ;)
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

niko

#1
Per il cristianesimo l'anima e' immortale, quindi indistruttibile.

Le parti dell'anima sono un po' un tentativo di superare, anche con un po' di immaginazione, la condizione tragica e sempre provvisoria dell'uomo e razionalizzare decisamente la vita e il tutto: infatti, immagginare che l'anima abbia "parti", diverse, potenzialmente in conflitto fra loro rende "sopportabile", la contraddizione, innegabile e propria dell'esistenza, tale per cui ogni persona, anima o no, vuole obbiettivamente cose diverse in conflitto tra loro.

Come e' possibile che una stessa persona, nello stesso "cuore" e nella stessa coscienza voglia, insieme, cose semplici e basse, proprie sostanzialmente dei desideri della specie, come il cibo o il sesso, e cose nobili e complesse, proprie della dimesione individuale e individuata, o di quella transindividuale e universale come la sapienza, e la gloria in battaglia, l'amore sentimentale e romantico o gli onori?

Platone risponde che tu vuoi mangiare e fare sesso (il desiderio che senti in te della specie come collettivita' definita) e insieme vuoi la gloria e gli onori (l'individuo nel suo volersi distinguere), e insieme vuoi anche la sapienza (l'universale e l'intersoggettivo) perche' l'anima non e' semplice, ha almeno tre parti, che vogliono in modo concepibilmente separato almeno queste tre cose.

E' chiaro che il successo enorme di questo discorso, non sia dipeso tanto dal discorso in se', quanto dal fatto che esso, che sia veritiero o no, rende piu' concepibile, e quindi piu' sopportabile (e supportabile) una reale ed effettiva contraddizione della vita, che tutti, ma proprio tutti, senza bisogno di essere Platone, se non sono proprio scemi o disattenti temono e conoscono: le persone non sono sempre al cento per cento coerenti con loro stesse ma sono agite, e agitate, da desideri contraddittori: sono oggi bestia e domani uomo, oggi filosofo e domani uomo d'azione e guerriero, spacconeria e ipocrisia a parte non possono mai dire, mai promettere, a loro stesse e agli altri come reagirebbero a una situazione di vera, e straordinaria emergenza finche' non ci si trovano (realmente); e spesso non sono mai contente perche' questi desideri contraddittori, sono anche contemporanei e avvertiti contemporaneamente in uno stesso individuo: per fare questo, devi rinunciare a quello, per essere questo, non puoi essere quello, se scegli una cosa, non scegli e quindi in un certo senso neghi, tutte le infinite altre, da cui l'angoscia, la sensazione di non avere infinito tempo per fare tutto cio' che si vorrebbe eccetera.

Le parti dell'anima, sono una pietosa bugia, o se vogliamo un bel sogno, per dire che le persone, tutte, sono contraddittorie, e non saranno mai pienamente affidabili verso gli altri, e nemmeno mai pienamente felici davanti a loro stesse e alla "ricapitolazione" della lori stessa vita , perche' agitate, da desideri da istinti oggettivamente contraddittori.

Se la mia anima ha piu' parti, io non sono davvero "contraddittorio" rispetto a me stesso e ai miei proggetti e ideali piu' o meno nobili di vita, ma sento in me effetti e pulsioni diverse, di parti della mia anima, diverse. E cosi' pure gli altri.

Quanto questo sia vero, e' quanto lo vogliamo credere vero. Il fatto e' che se l'anima fosse davvero semplice e unitaria, la complessita' stessa della vita, la contraddirrebbe e ridurrebbe a "favola" poco credibile in un attimo.


Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jean Jacques



Nell'Induismo e nel Buddhismo (ogni scuola che si è creata ha modificato i concetti originati e ognuno, sia Theravada  o Mahayana, ha una visione diversa) l'anima esiste e, alla morte del corpo fisico, trasmette la sua essenza o su un'altro piano dell'esistenza, o è un'entità quasi cosciente tale da comprendere il suo stato di anima (come nell'Hare Krishna) oppure entra in un nuovo corpo, umano o animale che sia.

Il concetto generale orientale è che, come uomini, siamo soggetti - come ha spiegato niko - a passioni, desideri, sentimenti, brame, e questo proprio perché fatti di carne, fisici. Alla nostra morte, l'anima non avrà bisogno di alcuno di questi elementi e quindi vivrà in modo diverso:
- potrà vagare nel modo terrestre sinché non troverà pace: questo andare quasi eterno è dovuto o a una morte violenta, o a questioni lasciate in sospeso in vita;
- si unirà a Dio, o all'Essere Creatore Universale (che non è necessariamente antropomorfo ma anche solo pura energia non visualizzabile né percepibile dall'uomo fatto di carne);
- si dissolverà divenendo energia pura, quella stessa energia che guida l'universo visibile e non visibile, l'energia e la materia oscura, le leggi della vita e della non-vita.

Questa questione mi tocca da molto vicino avendo appurato, con esperienza diretta, l'esistenza delle anime. Ma non lo racconto mai perché è normale non crederci, bisogna provarlo e vederlo con i propri occhi. Anche io ero scettico da giovane.

Un caro saluto a voi.
Non fatevi conquistare dall'odio: odiare significa guardare indietro. Magari sarebbe stato utile se la natura ci avesse posto un occhio dietro la testa affinché potessimo guardarci le spalle, ma non lo ha fatto. Siamo fatti per guardare avanti, verso l'avvenire, per avere speranza.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Jean Jacques il 20 Marzo 2025, 14:58:03 PM....Questa questione mi tocca da molto vicino avendo appurato, con esperienza diretta, l'esistenza delle anime. Ma non lo racconto mai perché è normale non crederci, bisogna provarlo e vederlo con i propri occhi. Anche io ero scettico da giovane.

Un caro saluto a voi.
Ciao, a me piacerebbe leggere la tua esperienza, capire perché questa questione ti tocchi da vicino. Se vuoi raccontare... leggerò volentieri. Grazie 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Aspirante Filosofo58

Citazione di: niko il 20 Marzo 2025, 12:56:02 PMPer il cristianesimo l'anima e' immortale, quindi indistruttibile.

Le parti dell'anima sono un po' un tentativo di superare, anche con un po' di immaginazione, la condizione tragica e sempre provvisoria dell'uomo e razionalizzare decisamente la vita e il tutto: infatti, immagginare che l'anima abbia "parti", diverse, potenzialmente in conflitto fra loro rende "sopportabile", la contraddizione, innegabile e propria dell'esistenza, tale per cui ogni persona, anima o no, vuole obbiettivamente cose diverse in conflitto tra loro.

Come e' possibile che una stessa persona, nello stesso "cuore" e nella stessa coscienza voglia, insieme, cose semplici e basse, proprie sostanzialmente dei desideri della specie, come il cibo o il sesso, e cose nobili e complesse, proprie della dimesione individuale e individuata, o di quella transindividuale e universale come la sapienza, e la gloria in battaglia, l'amore sentimentale e romantico o gli onori?

Platone risponde che tu vuoi mangiare e fare sesso (il desiderio che senti in te della specie come collettivita' definita) e insieme vuoi la gloria e gli onori (l'individuo nel suo volersi distinguere), e insieme vuoi anche la sapienza (l'universale e l'intersoggettivo) perche' l'anima non e' semplice, ha almeno tre parti, che vogliono in modo concepibilmente separato almeno queste tre cose.

E' chiaro che il successo enorme di questo discorso, non sia dipeso tanto dal discorso in se', quanto dal fatto che esso, che sia veritiero o no, rende piu' concepibile, e quindi piu' sopportabile (e supportabile) una reale ed effettiva contraddizione della vita, che tutti, ma proprio tutti, senza bisogno di essere Platone, se non sono proprio scemi o disattenti temono e conoscono: le persone non sono sempre al cento per cento coerenti con loro stesse ma sono agite, e agitate, da desideri contraddittori: sono oggi bestia e domani uomo, oggi filosofo e domani uomo d'azione e guerriero, spacconeria e ipocrisia a parte non possono mai dire, mai promettere, a loro stesse e agli altri come reagirebbero a una situazione di vera, e straordinaria emergenza finche' non ci si trovano (realmente); e spesso non sono mai contente perche' questi desideri contraddittori, sono anche contemporanei e avvertiti contemporaneamente in uno stesso individuo: per fare questo, devi rinunciare a quello, per essere questo, non puoi essere quello, se scegli una cosa, non scegli e quindi in un certo senso neghi, tutte le infinite altre, da cui l'angoscia, la sensazione di non avere infinito tempo per fare tutto cio' che si vorrebbe eccetera.

Le parti dell'anima, sono una pietosa bugia, o se vogliamo un bel sogno, per dire che le persone, tutte, sono contraddittorie, e non saranno mai pienamente affidabili verso gli altri, e nemmeno mai pienamente felici davanti a loro stesse e alla "ricapitolazione" della lori stessa vita , perche' agitate, da desideri da istinti oggettivamente contraddittori.

Se la mia anima ha piu' parti, io non sono davvero "contraddittorio" rispetto a me stesso e ai miei proggetti e ideali piu' o meno nobili di vita, ma sento in me effetti e pulsioni diverse, di parti della mia anima, diverse. E cosi' pure gli altri.

Quanto questo sia vero, e' quanto lo vogliamo credere vero. Il fatto e' che se l'anima fosse davvero semplice e unitaria, la complessita' stessa della vita, la contraddirrebbe e ridurrebbe a "favola" poco credibile in un attimo.



Se, viceversa, fosse l'Essere Umano a non comprendere in realtà che cosa sia l'Anima? 
Qui https://archaeus.it/anima-nella-storia-e-nelle-religioni/  ci sono diverse interpretazioni dell'Anima. Inoltre, nel libro Anime coraggiose di Robert Schwartz, che ho recensito nella sezione apposita di questo forum, si dà un'ulteriore descrizione dell'Anima, diversa dalle altre. Alla fine, quindi, mi pare di poter affermare che siano ben poche le persone a comprendere cosa sia l'Anima in realtà, forse perché non siamo stati addestrati in tal senso, non abbiamo mai pensato all'Anima e, ultimamente, siamo finiti lontani anni luce, perché, per dirla col Manzoni, siamo sempre più in altre faccende affaccendati: conosciamo praticamente quasi tutto ciò che riguarda il corpo umano, qualcosa della mente, ma di Anima e Spirito (che secondo alcuni, sono le parti più importanti dell'essere umano) che cosa conosciamo? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

iano

Citazione di: niko il 20 Marzo 2025, 12:56:02 PMinfatti, immagginare che l'anima abbia "parti", diverse, potenzialmente in conflitto fra loro rende "sopportabile", la contraddizione, innegabile e propria dell'esistenza, tale per cui ogni persona, anima o no, vuole obbiettivamente cose diverse in conflitto tra loro.
Quindi  Platone avrebbe anticipato le diverse chimiche che ci ''animano''!
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Aspirante Filosofo58

Qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Anima ci sono altre informazioni relative alla definizione dell'Anima, secondo le più svariate teorie di scuole filosofiche e religiose. 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Jean Jacques

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 20 Marzo 2025, 15:53:45 PMCiao, a me piacerebbe leggere la tua esperienza, capire perché questa questione ti tocchi da vicino. Se vuoi raccontare... leggerò volentieri. Grazie

Per un periodo ho vissuto, per lavoro, in un'altra città, in un appartamento in affitto. Non ho idea se qualcuno fosse morto lì dentro o negli altri appartamenti, fatto sta che accadevano cose che una mente razionale (come era la mia) giudicherebbe come psicosi o allucinazioni.
Iniziò tutto con rumori tipo tocchi secchi e forti sulle porte (come quando batti la punta di una penna su un tavolo per un paio di volte consecutive), poi iniziai a trovare la televisione accesa al ritorno a casa nonostante l'avessi spenta. Controllai che non ci fosse l'accensione automatica, ma ogni tanto accadeva e io cercavo sempre la spiegazione razionale, sinché accadde quando ero in casa a leggere, sul divano. Decisi così di togliere le batterie dal telecomando e, non essendo accaduto più, rimasi nella mia tranquilla quiete razionalista.
Un giorno cadde dal porta frutta un limone per terra: lo vidi con la coda dell'occhio mentre stavo cucinando. Ero convinto l'avessi messo male. Non me ne importò più di tanto.
Ma un giorno vidi distintamente qualcosa, anzi, qualcuno. Era una notte fonda di inizio estate, le finestre sulla strada aperte tanto che entrava la luce dai lampioni. Sentii i soliti "tocchi" sulla porta e mi tirai su. Vidi un'ombra nera camminare e passare davanti la porta. Procedeva a passo sostenuto, né lento, né correva. D'istinto scesi dal letto scalzo di corsa convinto ci fossero i ladri ma non c'era nessuno, anche perché ero al quarto piano e la porta di casa era blindata.
Ammetto di esser rimasto seduto sul divano con la luce accesa sino alle 5:30 del mattino, essermi poi fatto la doccia, e uscito per andare a lavoro tornando a casa solo la sera, ripensando a ciò che avevo visto.
Ogni tanto sentivo i soliti rumori, ma non vidi altro. Ero più fuori casa che in casa.
Per fortuna stetti solo due anni e quando me ne andai, d'istinto lanciai l'ultimo sguardo come se volessi salutare qualcuno, anche se non so chi.
Non fatevi conquistare dall'odio: odiare significa guardare indietro. Magari sarebbe stato utile se la natura ci avesse posto un occhio dietro la testa affinché potessimo guardarci le spalle, ma non lo ha fatto. Siamo fatti per guardare avanti, verso l'avvenire, per avere speranza.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Jean Jacques il 22 Marzo 2025, 19:26:16 PMPer un periodo ho vissuto, per lavoro, in un'altra città, in un appartamento in affitto. Non ho idea se qualcuno fosse morto lì dentro o negli altri appartamenti, fatto sta che accadevano cose che una mente razionale (come era la mia) giudicherebbe come psicosi o allucinazioni.
Iniziò tutto con rumori tipo tocchi secchi e forti sulle porte (come quando batti la punta di una penna su un tavolo per un paio di volte consecutive), poi iniziai a trovare la televisione accesa al ritorno a casa nonostante l'avessi spenta. Controllai che non ci fosse l'accensione automatica, ma ogni tanto accadeva e io cercavo sempre la spiegazione razionale, sinché accadde quando ero in casa a leggere, sul divano. Decisi così di togliere le batterie dal telecomando e, non essendo accaduto più, rimasi nella mia tranquilla quiete razionalista.
Un giorno cadde dal porta frutta un limone per terra: lo vidi con la coda dell'occhio mentre stavo cucinando. Ero convinto l'avessi messo male. Non me ne importò più di tanto.
Ma un giorno vidi distintamente qualcosa, anzi, qualcuno. Era una notte fonda di inizio estate, le finestre sulla strada aperte tanto che entrava la luce dai lampioni. Sentii i soliti "tocchi" sulla porta e mi tirai su. Vidi un'ombra nera camminare e passare davanti la porta. Procedeva a passo sostenuto, né lento, né correva. D'istinto scesi dal letto scalzo di corsa convinto ci fossero i ladri ma non c'era nessuno, anche perché ero al quarto piano e la porta di casa era blindata.
Ammetto di esser rimasto seduto sul divano con la luce accesa sino alle 5:30 del mattino, essermi poi fatto la doccia, e uscito per andare a lavoro tornando a casa solo la sera, ripensando a ciò che avevo visto.
Ogni tanto sentivo i soliti rumori, ma non vidi altro. Ero più fuori casa che in casa.
Per fortuna stetti solo due anni e quando me ne andai, d'istinto lanciai l'ultimo sguardo come se volessi salutare qualcuno, anche se non so chi.
Interessante.  Dopo l'uscita dal corpo, di mio papà, mi capitò una notte, mentre mi stavo riaddormentando, di vedere contro il guardaroba una sagoma col viso di mio papà, però molto più piccola della statura corporea: come se fosse uno spirito, un fantasma o comunque qualcosa o qualcuno privo di corpo fisico. Rimasi imbambolato a guardare e poi mi addormentai. Ancora oggi, a volte mi chiedo cosa sia stato. 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Adalberto


Translator



Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 24 Marzo 2025, 15:51:09 PMInteressante.  Dopo l'uscita dal corpo, di mio papà, mi capitò una notte, mentre mi stavo riaddormentando, di vedere contro il guardaroba una sagoma col viso di mio papà, però molto più piccola della statura corporea: come se fosse uno spirito, un fantasma o comunque qualcosa o qualcuno privo di corpo fisico. Rimasi imbambolato a guardare e poi mi addormentai. Ancora oggi, a volte mi chiedo cosa sia stato.
Presumo si tratti di un normale  stato ipnagogico tipico delle fasi che precedono il sonno
https://it.wikipedia.org/wiki/Illusione_ipnagogica

Sin dall'antichità queste e altre tipologie  di visioni hanno trovato integrazione nelle diverse culture, a partire da quelle sciamaniche.
Altri fenomeni interessanti di questo tipo sono
le immmagini eidetiche: https://www.treccani.it/enciclopedia/immagini-eidetiche_(Enciclopedia-Italiana)/
 e la pareidolia : https://it.wikipedia.org/wiki/Pareidolia.
Ci son dei giorni smègi e lombidiosi...
ma oggi è un giorno a zìmpani e zirlecchi.
(Fosco Maraini)

Jean Jacques

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 24 Marzo 2025, 15:51:09 PMInteressante.  Dopo l'uscita dal corpo, di mio papà, mi capitò una notte, mentre mi stavo riaddormentando, di vedere contro il guardaroba una sagoma col viso di mio papà, però molto più piccola della statura corporea: come se fosse uno spirito, un fantasma o comunque qualcosa o qualcuno privo di corpo fisico. Rimasi imbambolato a guardare e poi mi addormentai. Ancora oggi, a volte mi chiedo cosa sia stato.

Ho approfondito l'argomento parecchi anni dopo, decidendo di capire come "funzionavano" le cose. Ho scoperto che sono tantissimi ad averle vissute e, seppur diverse, avevano similitudini. 

Situazioni di quel tipo accadono quando un 'individuo ha lasciato qualcosa in sospeso durante la vita, si tratti di una eredità o qualcosa da lasciare ai figli o nipoti, o qualcosa da dire, oppure aveva ancora progetti da realizzare...

Ricordando le abitudini di tuo padre, puoi capire anche perché tu l'abbia visto proprio lì.
Ho letto anche che, se accade di vederli appena dopo la morte, ad esempio in situazioni quotidiane (come nel caso di tuo padre che mi fa venire in mente una persona che sta prendendo gli abiti per uscire), è perché è come se avessero ancora residui della vita terrena che, con il tempo, si dissipano.
Non fatevi conquistare dall'odio: odiare significa guardare indietro. Magari sarebbe stato utile se la natura ci avesse posto un occhio dietro la testa affinché potessimo guardarci le spalle, ma non lo ha fatto. Siamo fatti per guardare avanti, verso l'avvenire, per avere speranza.

Jean Jacques

Citazione di: Adalberto il 24 Marzo 2025, 22:00:41 PMTranslator


Presumo si tratti di un normale  stato ipnagogico tipico delle fasi che precedono il sonno
https://it.wikipedia.org/wiki/Illusione_ipnagogica

Sin dall'antichità queste e altre tipologie  di visioni hanno trovato integrazione nelle diverse culture, a partire da quelle sciamaniche.
Altri fenomeni interessanti di questo tipo sono
le immmagini eidetiche: https://www.treccani.it/enciclopedia/immagini-eidetiche_(Enciclopedia-Italiana)/
 e la pareidolia : https://it.wikipedia.org/wiki/Pareidolia.


Anche io avrei risposto così parecchi decenni fa, ma ora ho la certezza che le spiegazioni razionali e scientifiche sono totalmente errate. 
Ripensando alle mie vecchie idee e a quelle esposte da altre persone razionali con le quali discorrevo, so che si tenta sempre una spiegazione che esuli dal "paranormale" perché si ha paura di ciò che non si può spiegare né toccare con mano.
Se si vede qualcosa di notte mentre si è a letto, si ricorre a espedienti di quel tipo, ovvero a "illusioni tra sonno e veglia" ma se accade ciò che è accaduto a me, se le spiegazioni normali non reggono, si ha persino il coraggio di presumere problemi psichici che conducono a vedere ciò che gli altri non vedono.

Ho parlato con persone che vedevano i loro defunti, altri che sono stati toccati fisicamente, o respiri o voci, oppure hanno visto oggetti muoversi da soli e tutto mentre erano svegli e vigili.
Non fatevi conquistare dall'odio: odiare significa guardare indietro. Magari sarebbe stato utile se la natura ci avesse posto un occhio dietro la testa affinché potessimo guardarci le spalle, ma non lo ha fatto. Siamo fatti per guardare avanti, verso l'avvenire, per avere speranza.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Jean Jacques il 25 Marzo 2025, 13:28:47 PMAnche io avrei risposto così parecchi decenni fa, ma ora ho la certezza che le spiegazioni razionali e scientifiche sono totalmente errate.
Ripensando alle mie vecchie idee e a quelle esposte da altre persone razionali con le quali discorrevo, so che si tenta sempre una spiegazione che esuli dal "paranormale" perché si ha paura di ciò che non si può spiegare né toccare con mano.
Se si vede qualcosa di notte mentre si è a letto, si ricorre a espedienti di quel tipo, ovvero a "illusioni tra sonno e veglia" ma se accade ciò che è accaduto a me, se le spiegazioni normali non reggono, si ha persino il coraggio di presumere problemi psichici che conducono a vedere ciò che gli altri non vedono.

Ho parlato con persone che vedevano i loro defunti, altri che sono stati toccati fisicamente, o respiri o voci, oppure hanno visto oggetti muoversi da soli e tutto mentre erano svegli e vigili.

Buongiorno, ammesso che si tratti di illusioni tra sonno e veglia, da cosa sarebbero causate? Già nei primi anni di vita dimostravo di essere sfacciatamente curioso e di non accontentarmi della prima risposta che gli adulti davano alle mie domande. Appena ricevuta quella risposta, io chiedevo nuovamente: perché? Quindi, se proprio vogliamo metterla sul razionale: perché avverrebbero queste illusioni? Cosa le causerebbe? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Jean Jacques

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 27 Marzo 2025, 08:45:27 AM
Buongiorno, ammesso che si tratti di illusioni tra sonno e veglia, da cosa sarebbero causate? Già nei primi anni di vita dimostravo di essere sfacciatamente curioso e di non accontentarmi della prima risposta che gli adulti davano alle mie domande. Appena ricevuta quella risposta, io chiedevo nuovamente: perché? Quindi, se proprio vogliamo metterla sul razionale: perché avverrebbero queste illusioni? Cosa le causerebbe?

Secondo le teorie razionaliste o scientifiche (non ho usato la congiunzione perché ci sono razionalisti non scienziati e scienziati che sono ovviamente razionalisti) si tratta di un problema dell'ipotalamo che causa allucinazioni e che rende reale ciò che non è reale.
Ci sono farmaci che realmente causano allucinazioni (nella fattispecie, la tipologia di neurolettici) e stati di malessere fisico che fanno vedere ciò che non c'è. Conoscevo una ragazza che mi disse (non stavamo parlando di paranormale, ma di problemi di salute) vedeva le galline sul letto quando da piccola, per colpa di un problema di salute, la febbre le si alzava a quasi 40. Lo raccontava ridendo però era così.

Ma quando accade un evento realmente tangibile, come qualcuno che ci tocca ma intorno a noi non c'è nessuno, oppure un oggetto che si muove da solo... come si può supporre un'allucinazione? 
A quel punto (e ho sentito anche queste teorie) si ricorre all'astronomia: si tratta (sempre "forse") di individui che si trovano in un altro universo e che, per qualche strano motivo ancora non scoperto, agiscono nel loro mondo spostando gli effetti nel nostro universo. Parliamo della teoria del multiverso.

Quindi, i razionalisti hanno tutte le risposte a tutte le domande, come ovviamente le hanno coloro che hanno depositato la razionalità nel baule in soffitta dopo averla usata troppo.
Purtroppo (o per fortuna) le esperienze extrasensoriali sono individuali e non (di)mostrabili a terzi, per questo o si accetta che sono vere e che chi parla non si inventi di sana pianta il tutto, oppure si prosegue a cercare spiegazioni razionali. Ognuno ha il pieno diritto di scegliere la sua strada.

P.S.:
in realtà ci sono stati casi non individuali come accadde a Fatima quando tantissima gente vide il sole "ballare" e cambiare colore. Non c'erano i cellulari moderni, quindi si può solo credere o meno al fatto che tantissime persone dissero di aver visto la stessa cosa.
Non fatevi conquistare dall'odio: odiare significa guardare indietro. Magari sarebbe stato utile se la natura ci avesse posto un occhio dietro la testa affinché potessimo guardarci le spalle, ma non lo ha fatto. Siamo fatti per guardare avanti, verso l'avvenire, per avere speranza.

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