L'equilibrio nel possesso e nel rapporto con gli altri.

Aperto da SaraM, 07 Gennaio 2017, 21:04:37 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

SaraM

In questo mondo  la vera felicità non si raggiunge mai;si desidera sempre qualche cosa e,appena raggiunta,se ne desidera un'altra.Il segreto per vivere serenamente non è desiderare  ciò che si ama ma AMARE CIO' CHE SI HA ed averne cura.Un altro modo per vivere serenamente è creare un buon rapporto interpersonale con gli altri.Ciò non è facile perché ci sono incomprensioni,litigi,ingiustizie,vendette anche negli ambiti familiari.Il più delle volte uno vuole avere ragione sull'altro e imporre le sue idee.Peggio ancora è la presenza di chi agisce con malvagità desiderando il male altrui.Come comportarsi?Se consideriamo la vita osservandola  dal "gradino"inferiore la reazione al male è la vendetta:tutto finisce lì:vince il più forte, il più furbo( e non è detto che sia chi ha ragione!)Se  riusciamo,invece,a salire su un "gradino" superiore(quello spirituale) l'atteggiamento è diverso.Si sa che Gesù ha detto di amare il nemico ma che significa?I termini "amare" e "odiare" a quei tempi erano usati in modo diverso da noi. Amare il nemico non significa tanto abbracciarlo,baciarlo o inchinarsi a lui ma vuol dire continuare a trattarlo come se non fosse un nemico minimizzando,trascurando perdonando ciò che può aver fatto! Impossibile! Gesù era molto  equilibrato nei suoi insegnamenti e non chiedeva cose impossibili ma semplicemente coerenti con l'uomo spirituale! NON ABBIAMO IL DIRITTO DI CRITICARE MA ABBIAMO IL DOVERE DI CORREGGERE :ecco l'equilibrio!Criticando gli altri non otteniamo niente: è solo un nostro sfogo! Correggendo con pazienza si applica giustizia e affetto.La persona ò incorreggibile?Pazienza, abbiamo fatto del nostro meglio.Se facciamo del bene  e amiamo solo chi ci è amico e ci contraccambia spiritualmente non abbiamo nessun merito perché  anche i delinquenti fanno lo stesso.Se aiutiamo il nemico che ha bisogno e affrontiamo le provocazioni  concedendo più  di quanto ci è chiesto il livello di vita è superiore e siamo figli di Dio che offre le stesse cose ai giusti e agli ingiusti(tocca poi a loro farne un uso corretto)

giona2068

Citazione di: SaraM il 07 Gennaio 2017, 21:04:37 PM
In questo mondo  la vera felicità non si raggiunge mai;si desidera sempre qualche cosa e,appena raggiunta,se ne desidera un'altra.Il segreto per vivere serenamente non è desiderare  ciò che si ama ma AMARE CIO' CHE SI HA ed averne cura.Un altro modo per vivere serenamente è creare un buon rapporto interpersonale con gli altri.Ciò non è facile perché ci sono incomprensioni,litigi,ingiustizie,vendette anche negli ambiti familiari.Il più delle volte uno vuole avere ragione sull'altro e imporre le sue idee.Peggio ancora è la presenza di chi agisce con malvagità desiderando il male altrui.Come comportarsi?Se consideriamo la vita osservandola  dal "gradino"inferiore la reazione al male è la vendetta:tutto finisce lì:vince il più forte, il più furbo( e non è detto che sia chi ha ragione!)Se  riusciamo,invece,a salire su un "gradino" superiore(quello spirituale) l'atteggiamento è diverso.Si sa che Gesù ha detto di amare il nemico ma che significa?I termini "amare" e "odiare" a quei tempi erano usati in modo diverso da noi. Amare il nemico non significa tanto abbracciarlo,baciarlo o inchinarsi a lui ma vuol dire continuare a trattarlo come se non fosse un nemico minimizzando,trascurando perdonando ciò che può aver fatto! Impossibile! Gesù era molto  equilibrato nei suoi insegnamenti e non chiedeva cose impossibili ma semplicemente coerenti con l'uomo spirituale! NON ABBIAMO IL DIRITTO DI CRITICARE MA ABBIAMO IL DOVERE DI CORREGGERE :ecco l'equilibrio!Criticando gli altri non otteniamo niente: è solo un nostro sfogo! Correggendo con pazienza si applica giustizia e affetto.La persona ò incorreggibile?Pazienza, abbiamo fatto del nostro meglio.Se facciamo del bene  e amiamo solo chi ci è amico e ci contraccambia spiritualmente non abbiamo nessun merito perché  anche i delinquenti fanno lo stesso.Se aiutiamo il nemico che ha bisogno e affrontiamo le provocazioni  concedendo più  di quanto ci è chiesto il livello di vita è superiore e siamo figli di Dio che offre le stesse cose ai giusti e agli ingiusti(tocca poi a loro farne un uso corretto)

Fino a quando ci poniamo come maestri e/o correttori di quelli che sbagliano i primi da correggere siamo noi perché per prima cosa ci poniamo al disopra di altri, superbia ed orgoglio, e poi  pensiamo che tutti sbagliano meno che noi, a meno che non siamo già santi. In ogni caso i santi non sono maestri ma testimoni di quello che hanno scoperto di loro ed esempio da seguire, senza pretesa di imporre la loro luce ma speranzosi che qualcuno l'accolga.
In un percorso spirituale non c'è spazio per amare quello che si ha, fra l'altro all'uomo è impossibile amare ciò che non sia il Signore Dio, a meno che un demone  non sia entrato in lui. Per questo desideriamo ma quando raggiungiamo la cosa desiderata non ci interessa più. In altre parole viviamo nell'inganno senza accorgerci.
Per avere equilibrio occorre il Signore Dio nel cuore, altrimenti vivremo sempre un equilibrio instabile che prima o poi ci farà crollare.

bluemax

Citazione di: SaraM il 07 Gennaio 2017, 21:04:37 PM
In questo mondo  la vera felicità non si raggiunge mai;si desidera sempre qualche cosa e,appena raggiunta,se ne desidera un'altra.Il segreto per vivere serenamente non è desiderare  ciò che si ama ma AMARE CIO' CHE SI HA ed averne cura.Un altro modo per vivere serenamente è creare un buon rapporto interpersonale con gli altri.Ciò non è facile perché ci sono incomprensioni,litigi,ingiustizie,vendette anche negli ambiti familiari.Il più delle volte uno vuole avere ragione sull'altro e imporre le sue idee.Peggio ancora è la presenza di chi agisce con malvagità desiderando il male altrui.Come comportarsi?Se consideriamo la vita osservandola  dal "gradino"inferiore la reazione al male è la vendetta:tutto finisce lì:vince il più forte, il più furbo( e non è detto che sia chi ha ragione!)Se  riusciamo,invece,a salire su un "gradino" superiore(quello spirituale) l'atteggiamento è diverso.Si sa che Gesù ha detto di amare il nemico ma che significa?I termini "amare" e "odiare" a quei tempi erano usati in modo diverso da noi. Amare il nemico non significa tanto abbracciarlo,baciarlo o inchinarsi a lui ma vuol dire continuare a trattarlo come se non fosse un nemico minimizzando,trascurando perdonando ciò che può aver fatto! Impossibile! Gesù era molto  equilibrato nei suoi insegnamenti e non chiedeva cose impossibili ma semplicemente coerenti con l'uomo spirituale! NON ABBIAMO IL DIRITTO DI CRITICARE MA ABBIAMO IL DOVERE DI CORREGGERE :ecco l'equilibrio!Criticando gli altri non otteniamo niente: è solo un nostro sfogo! Correggendo con pazienza si applica giustizia e affetto.La persona ò incorreggibile?Pazienza, abbiamo fatto del nostro meglio.Se facciamo del bene  e amiamo solo chi ci è amico e ci contraccambia spiritualmente non abbiamo nessun merito perché  anche i delinquenti fanno lo stesso.Se aiutiamo il nemico che ha bisogno e affrontiamo le provocazioni  concedendo più  di quanto ci è chiesto il livello di vita è superiore e siamo figli di Dio che offre le stesse cose ai giusti e agli ingiusti(tocca poi a loro farne un uso corretto)
Penso che in questo mondo "grossolano" sia impossibile raggiungere la felicità semplicemente perchè essa viene cercata in cose o persone che non hanno la natura stessa di donare la felicità. Non esiste alcun oggetto capace di "trasferire" felicità (altrimenti piu' siamo esposti a tale oggetto e piu' dovremmo provare felicità ma cosi' non avviene, oppure, se donassimo tale oggetto a tutti, tutti sarebbero felici). Non esiste, in egual misura, nessuna persona o idolo in grado di "dare" la felicità. Essa va semplicemente cercata altrove... e siccome la felicità è una esperienza "mentale" che nulla ha di materiale (è un processo) lascio trarre le conclusioni.
Cio' che invece genera INFELICITA' è l'ignoranza. Il voler attribuire ad oggetti, persone, dei, ecc... ecc...  il potere di rendere felicità. Ogni volta che la mente (DUALISTICA) viene in contato con la realtà, ecco che essa trasferisce sull'oggetto sperimentato il proprio IO. E' una espansione del proprio ego ed ecco che tale "oggetto" diventa bello, brutto, cattivo, buono... a seconda di chi giudica OSSIA IO; scordandosi che tale oggetto è semplicemente una manifestazione di cause e condizioni. E' tale proiezione che genera l'infelicità il non distaccarsi da esso, il divenire l'oggetto stesso.

Nella tua affermazione ( "NON ABBIAMO IL DIRITTO DI CRITICARE MA ABBIAMO IL DOVERE DI CORREGGERE") posso vederci solo tantissimo EGO che porta ad infelicità sicura.
Anzi a dire il vero io la vedo esattamente al contrario. ABBIAMO IL DIRITTO DI CRITICARE (tale diritto nessuno lo puo' togliere, nemmeno una presunta divinità del periodo storico in cui è) me sicuramente non DOBBIAMO CORREGGERE NESSUNO. Tale "correzione" è una presunzione stupida di essere nel giusto. La presunzione di essere nel giusto crea DUALITA' (io, tu, noi, voi) e dalla dualità, quindi ignoranza si genera sofferenza.

Penso che ognuno abbia il suo personale percorso interiore da seguire, c'è chi è piu' avanti, chi piu' indietro ecc... ecc... ma a me il DOVERE DI CORREGGERE mette di cattivo umore... nasconde cose molto infelici. Pensa solo che una persona che sia "dietro" nel cammino spirituale decida di voler CORREGGERE chi è avanti a lui solo perchè ANCORA non è in grado di capire... ;)

ciao :)

giona2068

Giudicare, criticare, correggere, rimproverare ecc..., ma qual è la certezza che quando pensiamo di fare questo noi siamo migliori dei nostri fratelli che secondo noi sbagliano?
In ogni caso il Santo vangelo dice che quando un fratello sbaglia abbiamo il dovere di ammonirlo. Ammonire vuol dire avvisare, rendere testimonianza ecc..,  oltretutto l'ammonimento dev'essere fatto con amore, quindi occorre avere l'amore. Se ammonisco senza amore lo faccio per giudicare, disprezzare, umiliare ecc... perché sono un superbo e/o un frustrato. In particolare le persone senza autostima cercano di abbassare gli altri per tirarsi un po' su e non puntano mai il dito su loro stesse perché aggiungerebbero sofferenza a sofferenza

A questo punto occorre cominciare da noi stessi, superbia permettendo! 
Quando l'uomo pere l'autostima e la fierezza se vuole recuperare la fierezza, l'unica via sicura e veritiera è scoprire di essere figlia del Signore Dio e la Sua immagine e somiglianza.
In altre parole occorre scoprirsi un figliol prodigo. 
Psicologi e psichiatri in questi casi  possono fare molto poco perché il problema non è psicologico ma spirituale.

graziashadow1

Con tutto rispetto per Gesù  ,per quanto mi riguarda "Sapere aude" ;) .Adesso che ho citato il motto di Locke ,mi sento un tantino meglio,considerala se ti pare una presentazione in stile  ridotto,così ci capiamo.
>NON ABBIAMO IL DIRITTO DI CRITICARE MA ABBIAMO IL DOVERE DI CORRE Lo chiami >equilibrio ,io ci vedo l'ostentato intento di dare lezioni di vita,ponendosi 10scalini più alto.>Aiutare il nemico,come  si dice le parole non pesano ,vorrei vedere.Sei sui generi ,non mi consenti di approfondire facendo il giusto distinguo.
La sicurezza con cui ti poni,argomentandoti sui temi dell'esistenza  terrena e spirituale mi lascia perplessa.
Accetto la CRITICA  e mi permetto di CRITICARE. Ben venga! Sperando possa servire a costruire, non a demolire.
La ricerca della felicità è un meccanismo umano ,non ci vedo alcun male ,se male ad alcuno non fa ;D.Chiaramente se vogliamo farci su la retorica per  ciò che serve e ciò che non serve,in cosa consista la ricchezza interiore  non si finirebbe mai,tanto infinite sono le sfumature che la concernono.

Discussioni simili (5)