Italia post cristiana

Aperto da doxa, 19 Luglio 2023, 22:21:49 PM

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doxa

Duc ha scritto
CitazioneDio non ci chiede se troverà la Chiesa, la religione, l'amore o l'essere umano di cui è l'inventore e il creatore, ma soltanto se ci sarà la fede in Lui, quindi in Cristo, ergo nella potenza divina del Paraclito), ma opto per andare nel merito di questa oggettiva realtà.
Ciao Duc,  ma è  proprio necessario fantasticare sulla venuta di Dio sulla Terra (da chissà dove) ?  Non riesco a immaginarlo nella sua indagine sociologica: "chiedere se ci sarà fede in lui".
 
Dici che
CitazioneLa cristianità è morta col CVI ed è stata seppellita dal CVII.
Mi puoi fare degli esempi che hanno indotto la morte del cristianesimo tra il Concilio Vaticano I e il Concilio Vaticano II ?
 
Citazionela cristianità è la "chiesa" ad essa associata è morta (anche se nelle associazioni e nella parrocchie ancora preferiscono pregare sulla bara) e le statistiche e le analisi risaltano un'Italia e un pianeta Terra già post-cristiana

Se il cristianesimo è già morto tu come ti consideri ? Ti ricordi dell'ultimo giapponese rimasto  per anni isolato nella foresta che credeva di dover combattere contro i nemici ma la guerra era terminata da molto tempo ? Non pensi di essere uguale a quel giapponese ?
 
Dai, non disperare, ci vorranno secoli per la sostituzione della Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane con un'altra religione adatta ai tempi. Perché parte dell'umanità ha bisogno della religione.

Il necessario "dimagrimento della Chiesa cattolica" ? Ben venga !

"Chi è causa del suo mal pianga sé stesso": il proverbio deriva da questo verso di Dante Alighieri: "credo ch'un spirto del mio sangue pianga la colpa che là giù cotanto costa" (vedi Inferno, canto XXIX, versi 20 – 21).


La Chiesa cattolica ne ha combinate troppe nei secoli e verso di lei è iniziata la resa dei conti.

Il sostegno le deriva soprattutto dalla religiosità popolare, che si esprime tramite riti, immagini, superstizioni, magie, frequentazioni di santuari, venerazione delle reliquie (di solito false), le espressioni del corpo (sono importanti il bacio, la genuflessione), le processioni accompagnate dagli stendardi delle confraternite e dal suono della banda musicale, il do tu des. Il resto è secondario.

E' meglio sorvolare sul commercio delle reliquie, sui miracoli, sui santi, sulle trasfigurazioni, assunzioni e ascensioni al cielo.

Ne ha raccontate troppe di balle per attirare fedeli terrorizzati, ha abusato e abusa della credulità popolare.

Un bel saluto Duc.


doxa

Socrate ha scritto
CitazioneSecondo me il problema dei credenti adulti (la stragrande maggioranza) è che non hanno praticamente mai letto la Bibbia, quindi alla fine di che cosa parliamo? Se si è adulti è un vero e proprio dovere intellettuale informarsi bene su ciò in cui si vuole credere, altrimenti non si è effettuata di fatto nessuna scelta e la fede diventa una superstizione idiota. E' idiozia infatti per un adulto credere in qualcosa senza informarsi, può andar bene in un bambino, ma in un uomo no. Io ad esempio ho scelto di credere leggendo la Bibbia ed informandomi e decidendo autonomamente anche quali passi della Bibbia siano veramente ispirati (secondo me) da dio e quali invece riflettono almeno in parte la cultura umana del tempo, ma sinceramente sono pochissimi i credenti che hanno fatto questa scelta consapevole.
Ciao Socrate, non dimenticare che fu Martin Lutero a "sdoganare" la lettura individuale  della Bibbia.  La Chiesa cattolica proibiva ai suoi fedeli di leggerla da soli.

Debbo dirti con sincerità che la lettura della Bibbia mi annoia, in particolare i libri che compongono l'Antico Testamento.

Ci vuole un bel coraggio a considerarli "sacri", ma "il fine giustifica i mezzi".  :)

Alberto Knox

Citazione di: baylham il 22 Luglio 2023, 17:54:29 PMQuando dalla Costituzione italiana sarà tolto ogni privilegio alla Chiesa cattolica, quando sarà eliminato l'8 per mille alle confessioni religiose, le organizzazioni sociali più inutili e dannose, quando sarà eliminata l'ora di religione cattolica dalla scuole pubbliche, quando saranno tolti i crocefissi dagli edifici pubblici, allora il cattolicesimo in Italia sarà finito.
Dubito che potrò assistere a questi buoni eventi.
i punti cardini su cui si regge l'esperienza spirituale non sono certo l'8 per mille , l'ora di religione in classe e un crocifissio appeso alla parete. Ma non c'è da preoccuparsi , la vostra filosofia ateo/materialista e la filosofia Nicciana di cui parlava Ipazia ha già vinto nel mondo, anzi ha stravinto. ha vinto in un mondo dove si cerca solo ed esclusivamente lo specchio, sì lo specchio. Specchio specchio delle mi brame chi è la più bella de reame? Tu mia regina sei la più bella , l'io. Tutto deve necesseriamente riportare a me! e non si vuole più far fatica, non si vuole leggere, non si vuole studiare e tutto questo ha necessariamente un risovolto politico, se volete poi approfondisco in che senso tutto questo ha un risvolto politico  ma ora vorrei leggervi un paio di brani del filosofo che io ritengo aver vinto nei nostri giorni, un filosofo che ha vinto alla grande, anche se molti ne sono inconspevoli, sto parlando di Friedrich Nietzsche. Attenzione, Nietzche , come tutti i grandi, è complesso, contradditorio, contiene vastità e quindi si contraddice ma nel senso bello del termine perchè uno pensa e poi ripensa e poi riconsidera e quindi non ha nessuna volontà di sistema euna volta dice una cosa una volta ne dice un altra. Le grandi idee Nicciane sono "oltreuomo" sono "l amor fati" sono "l'eterno ritorno dell uguale" e sono "la volontà di potenza" ecco oggi vince solamente il Nietzche della Wille zur Macht il Nietzche della volontà di potenza, della volontà di affermarsi riportando tutto a sè, è lo specchio specchio delle mie brame chi è la più bella del reame, è la volontà di seduzione , se-duzione condurre a sè. Quindi è un Nietzche ridotto ad uso e consumo del popolo , quel popolo che lui odiava così tanto, il gregge come lo definiva lui. Ma veniamo all aforisma che voglio condivedere, quello che vi sto leggendo è Gaia Scienza numero 2-8-3 aforisma 2-8-3 di gaia scienza;
"Credete a me, il segreto per raccogliere dall esistenza la fecondità più grande e il diletto più grande si esprime così; vivere pericolosamente" (Mi fermo un attimo e poi la continuo, cosa cercavano quei 5 ragazzi su quella lamborghini presa in affitto? quei 5 yutuber come borderline, ma il problema non sono loro , sono i like e cose del genere che raccolgono , loro e molti altri che fanno quelle cose lì, vivere pericolosamente , vestirsi pericolosamente ecc come si presentano oggi al festival di san remo? pericolosamente , ma son solo degli esempi per avere emozione, per avere spregio delle regole perchè le regole le rispettano i deboli, i buoni ...) continuo.." costruite le vostre città sul Vesuvio, spedite le vostre navi su mari inesplorati, vivete in guerra con i vostri simili a voi stessi , siate predatori e conquistatori finchè non potrete essere dominatori e padroni, voi uomini della conoscenza"
qual'è l'idea di conoscenza che passa qui? si rivolge a "voi uomini della conoscenza" e come la presenta la conoscenza? come cotemplazione, come adesione fedele al dato, come rispetto, come attenzione? no...come predazione , come conquista, come dominio, come padronanza! la conoscenza e da subito conquista. E lui era un filologo, aveva dalla sua la filologia perchè è anche così, è anche questa la conescenza sia chiaro, in latino capire si dice "capio", "capere" e capio e capere anzitutto significa afferrare, conquistare e "captus" in latino vuol dire sia la presa, l afferrare, conquistare, sia l'ingenio. Ma non solo in latino, anche in inglese "understand" che vuol dire afferrare e vuol dire capire, come il tedesco " Backgreifen " che significa capire e signifiva afferrare, prendere, possedere. E quindi si può essere vista così la conoscienza, come volontà di conquista è la filosofia anche antica alla maniere di Trasimaco , alla maniera di Callicle,alla maniera di Gorgia, certo sì , è la maniera che anche gli antichi greci avevano, alcuni antichi Greci avevano, certo sì si può pensare così, tutto è dominio , Callicle la pensava così. Socrate e Platone, che si determinano contro i sofisti, hanno un altra idea di conoscenza, che certo ha una dimensione di capire e di comprendere ma non per dominare, ma semmai per essere dominati, perchè tutte le cose importanti della vita avvengono al passivo, quando ti dilati e fai entrare quello che è più grande di te, la vastità del mondo , dell universo. E quindi cambia la prospettiva, non hai una volontà di potenza , di prepotenza, semmai hai una volontà di dedizione , di relazione . E di fronte al mistero di Dio ti poni non come chi vuole conquistare con la conoscenza , non come chi vuole risolvere ma come chi vuole essere risolto e conquistato. è un altra maniera di vedere le cose è la maniera di Parmenide, dI Socrate, Platone, Plotino , kant, Spinoza, De cartes e tanti altri che pensano che la conoscenza non sia conquista ma qualcosa su cui ci si fa, conquistare. Scusate il prolungamento del post, non ho ancora finito.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

doxa

Scusa knox, a me sembra che il tuo post sia un pot-pourri scritto da una persona anziana che non accetta l'evoluzione, i cambiamenti, e pensa con nostalgia al "buon tempo antico", dominato dalla Chiesa cattolica, dal clero, con tutto quello che consegue.

Fra l'altro hai scritto

CitazioneMa non c'è da preoccuparsi , la vostra filosofia ateo/materialista e la filosofia Nicciana di cui parlava Ipazia ha già vinto nel mondo, anzi ha stravinto. ha vinto in un mondo dove si cerca solo ed esclusivamente lo specchio, sì lo specchio.

Noi cerchiamo lo "specchio" tu la trascendenza. Noi ti lasciamo  la libertà  di "pregare", tu invece "rosichi" per il nostro guardarci allo specchio. Concedici la nostra "liberta ateo-materialista", non pretendere erga omnes la devozione cristiana.  

Alberto Knox

Citazione di: doxa il 23 Luglio 2023, 12:24:53 PMScusa knox, a me sembra che il tuo post sia un pot-pourri scritto da una persona anziana che non accetta l'evoluzione, i cambiamenti, e pensa con nostalgia al "buon tempo antico", dominato dalla Chiesa cattolica, dal clero, con tutto quello che consegue.
forse però ti è sfuggito il post in cui dico :
Cit. " fin quando si parlerà di religioni non si sta ancora parlando di Dio in quanto Dio non è racchiudibile in una religione. E non si parla nemmeno di esperienza spirituale parlando di religione "

Citazione di: doxa il 23 Luglio 2023, 12:24:53 PMNoi cerchiamo lo "specchio" tu la trascendenza. Noi ti lasciamo  la libertà  di "pregare", tu invece "rosichi" per il nostro guardarci allo specchio. Concedici la nostra "liberta ateo-materialista", non pretendere erga omnes la devozione cristiana.  
Al contrario, dico che si può benissimo vivere senza un credo religioso, senza pregare, senza una vita spirituale e se tu ritieni di non avere un anima spirituale sappi che sono perfettamente d'accordo con te ,per me non c'è nessun problema a riguardo. Quello che ho voluto dire con lo specchio  è che la differenza fra di noi è esattamte fra chi fa riportare tutto a sè e chi invece sente di essere iscritto in qualcosa di molto piu grande e più importante di sè. Punto, chi è che rosica?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Attenzione, la differenza non è fra chi non crede in dio e chi ci crede. Conosco molti atei che hanno un senso di responsbilità , di etica , di umanità eccezzionale e daltro canto, conosco tanti uomini religiosi che definire etico il loro comportamento sarebbe imbarazzante.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Duc in altum!

Citazione di: doxa il 22 Luglio 2023, 18:16:07 PMCiao Duc,  ma è  proprio necessario fantasticare sulla venuta di Dio sulla Terra (da chissà dove) ?  Non riesco a immaginarlo nella sua indagine sociologica: "chiedere se ci sarà fede in lui".
No, non è necessario il Natale, la Pasqua e la Parusia per chi ha fede in altro che non sia Dio Gesù.

Citazione di: doxa il 22 Luglio 2023, 18:16:07 PMMi puoi fare degli esempi che hanno indotto la morte del cristianesimo tra il Concilio Vaticano I e il Concilio Vaticano II ?
Cristianità, non cristianesimo. Quest'ultimo non può morire, a meno che Gesù, il Cristo, sia una bufala.
_____________________
Cristianità = realtà socio-politica del cristianesimo (nasce nel IV sec d. C. dall'incontro dell'impero romano con il cristianesimo, dando origine alla società cristiana) || la cristianità si ispira e si fonda sul cristianesimo.
Cristianesimo = esperienza collettiva della realtà ecclesiale sorta sull'annuncio e la testimonianza del kerygma (incarnazione, vita, morte e risurrezione di Dio Gesù)

Quindi fine della cristianità è la conclusione dell'età costantiniana della Chiesa e affermazione progressiva del modello dello stato liberale (separazione fra Stato e Chiesa), che finirà per imporsi in tutti i paesi.
[tratto da Introduzione al CVII, Giovannoni-Cortesi, 2022]
_____________________

Citazione di: doxa il 22 Luglio 2023, 18:16:07 PMSe il cristianesimo è già morto tu come ti consideri ?
Ripeto, è la cristianità a essere deceduta.
Non c'è più un ordine politico cristiano che decreta le leggi e né un individuo che crede in Dio perché è la società che glie lo impone.

Io credo in Gesù cattolicamente.

Citazione di: doxa il 22 Luglio 2023, 18:16:07 PMLa Chiesa cattolica ne ha combinate troppe nei secoli e verso di lei è iniziata la resa dei conti.
Questo potrebbe essere possibile solo se la Chiesa fosse un'istituzione di matrice umana (come la Patria, l'Unione Europea, le Nazioni Unite), mentre c'è chi crede che Essa è fondata, diretta e resa inespugnabile dallo Santissima Trinità ("non praevalebunt").

Quindi capisco, anche se non giustifico, la rabbia che trapela dal tuo commento, ma sai, ci fu già qualcuno che 2000 anni fa suggerì di evitare una resa dei conti con il Nazareno, con queste semplici, ma sempre efficaci parole:
«Uomini di Israele, badate bene a ciò che state per fare contro questi uomini. Qualche tempo fa venne Tèuda, dicendo di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quanti s'erano lasciati persuadere da lui si dispersero e finirono nel nulla. Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse molta gente a seguirlo, ma anch'egli perì e quanti s'erano lasciati persuadere da lui furono dispersi. Per quanto riguarda il caso presente, ecco ciò che vi dico: Non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!».

Pace e Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Alberto Knox

Ma se io ho scritto queste cose è perchè sento che l'attualità di questo desiderio che vuole solamente se stesso , che vuole solamente l'emozione , il pericolo, lo spregio delle regole , lo spregio del bene comune che vuole la volontà di potenza che diventà volontà di prepotenza ,oggi, è l'emozione dominante . E la politica, oggi, vince quando sa interpretare l'emozione dominante . Un tempo l'emozione dominante , quando ero ragazzo e anche prima era ancora l'onda lunga della rivoluzione francese e poi dei sogni utopici del socialismo e del comunismo Libertà, fraternità, uguaglianza (variamente modulati) finito, l'emozione dominante non è più questa , non c'è più un desiderio che si sa coniugare politicamente qui inteso come polis, con il popolo ma vuole quell altra cosa che ho detto, stupire , dominare, essere stupefacenti e c'è tutto il mondo oggi che dice che non bisogna accontentarsi ma uno che non si sa accontentare non sarà mai contento e siamo divorati da questo desiderio che vuole e che vuole sempre di più . Io non ho niente contro il desiderio,  Sono d'accordo con Spinoza quando scriveva " Cupiditas est ipsa hominis essentia " la cupitidas , cioè il desiderio è la vera essenza dell uomo . E continuo ad essere d'accordo con lui quando dice che questo desiderio diventa "amor dei intellettualis " il desiderio, la cupidigia, alla fine si compie diventando amore di Dio intellettuale . Questo dice Benedetto Spinoza, lui non aveva in mente il Dio della chiesa, il Dio della Bibbia no lui aveva in mente "Deus sive natura" ma quello che veramente conta non è il tipo di Dio che voi avete in mente, ma qualche cosa di più importante dell io, questo è quello che veramente conta, quando voi trovate qualcosa di più importante dell io a cui la vostra cupitidas si consacra, si dedica , si coniuga  diventando amor , amor amoris , diventando amore, voi siete salvi.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

Knox, l'hai pure scritto: Nietzsche è contraddittorio, ma più esattamente è beffardo. Sfida l'umano a singolar tenzone provocandolo a "vivere pericolosamente", costruire sul Vesuvio ... e non era ancora al corrente di bombe atomiche e idioti artificiali.

Meno beffardo è quando esorta ad avere fede nella terra, nella physis che il filologo classico conosceva bene, come conoscevano e riconoscevano i filosofi classici non sedotti dai fantasmi dell'iperuranio platonico da cui, con Paolo, nascerà il cristianesimo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

Citazione di: Alberto Knox il 23 Luglio 2023, 14:17:39 PMma quello che veramente conta non è il tipo di Dio che voi avete in mente, ma qualche cosa di più importante dell io, questo è quello che veramente conta, quando voi trovate qualcosa di più importante dell io a cui la vostra cupitidas si consacra, si dedica , si coniuga  diventando amor , amor amoris , diventando amore, voi siete salvi.
L'importanza, il valore, il bene è attribuito dall'io, per cui l'io è più importante, speciale, unico, di ogni altra cosa. Soltanto l'io puo attribuire importanza o meno a Dio o a qualunque altra cosa. E l'io non può controllare sè stesso.

Il filosofo Nietzsche ha influito minimamente sulla cultura della società, la sua influenza sulla biologia e l'economia umana è pari quasi a zero, basta leggere un libro di storia per capirlo.
La volontà di potenza è puro idealismo, un ossimoro letterario, irrilevante ai fini della comprensione dei processi storici e sociali.
Importante, fondamentale, invece l'influenza positiva di Darwin sul tema in discussione. La filosofia e la scienza derivante da Darwin riescono in parte a spiegare la volontà, la psicologia, la cultura, il finalismo.

Proprio perchè ateo, come Dio o lo Spirito non esiste, così non esiste la Materia.
Nietzsche non è un mio riferimento, non condivido quasi nulla degli elementi essenziali della sua filosofia.
Non mi interessa nulla della vittoria dell'ateismo, è importante per me: mi interessa che lo Stato democratico non privilegi una qualunque religione.


Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 23 Luglio 2023, 16:47:44 PMKnox, l'hai pure scritto: Nietzsche è contraddittorio, ma più esattamente è beffardo.
infatti io e lui giochiamo entrambi in casa , anch'io sono beffardo.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

anthonyi

Citazione di: baylham il 23 Luglio 2023, 18:28:44 PMNon mi interessa nulla della vittoria dell'ateismo, è importante per me: mi interessa che lo Stato democratico non privilegi una qualunque religione.


Se lo stato é democratico, e la maggioranza é a favore di una data religione temo che questo privilegio sia nella logica delle cose. Perché la maggioranza dovrebbe adattarsi ai tuoi voleri? 

Alberto Knox

Citazione di: baylham il 23 Luglio 2023, 18:28:44 PML'importanza, il valore, il bene è attribuito dall'io, per cui l'io è più importante, speciale, unico, di ogni altra cosa. Soltanto l'io puo attribuire importanza o meno a Dio o a qualunque altra cosa. E l'io non può controllare sè stesso.
Non sto dicendo che non dobbiamo dare valore e importanza all io. La regola aurea impone di amare il prossimo come se stessi , questo significa che se non ami te stesso non puoi amare nessuno veramente.
Esaltare i valori dell anima non significa sminuire i valori del corpo e viceversa.
Citazione di: baylham il 23 Luglio 2023, 18:28:44 PMIl filosofo Nietzsche ha influito minimamente sulla cultura della società, la sua influenza sulla biologia e l'economia umana è pari quasi a zero, basta leggere un libro di storia per capirlo.
La volontà di potenza è puro idealismo, un ossimoro letterario, irrilevante ai fini della comprensione dei processi storici e sociali.
Sì, bhè dovresti almeno conoscerla la storia per dire questo, sei sicuro di quello che dici? se ne sei sicuro allora significa che la storia la sai , ebbene ho condiviso un aforisma del filosofo Nietzsche che si trova in Gaia scienza come ho detto, Gaia scienza si parla quindi del 1882 , quarantadue  anni dopo , precisamente il due agosto del 1924  a Roma, a palazzo Venezia durante il consiglio nazionale del partito fascista , il capo fondatore del fascismo , prende la parola e dice così; "Un filosofo Tedesco disse "vivi pericolosamente", vorrei che questa fosse la parola d'ordine del fascismo italiano, vivere pericolosamente , ciò deve significare di essere pronti a tutto ,a qualsiasi sacrificio , a qualsiasi pericolo , a qualsiasi azione quando si tratta di difendere la patria e il fascismo" Fine della citazione.
Naturalmente per lui era molto più importante il fascismo della patria altrimenti il 10 giugno del 1940 non avrebbe portato la patria in quel disastro che noi oggi conosciamo come seconda guerra mondiale con tutto quello che ne è scaturito in termine di morte , di distruzione di tanti italiani e di tante città italiane.
Ma ti leggo un altra frase di di Nietzsche: "Si deve acquistare quella enorme energia della grandezza per foggiare l'uomo futuro allevandolo, da un lato, e, dall'altro, annientando milioni di malriusciti: e non si deve venir meno per il dolore che si crea ...un dolore quale non fu mai visto finora". È l'aforisma 964 della Wille zur Macht, che Adolf Hitler leggeva con molta attenzione. Nietzsche era il suo filosofo preferito. Non so se vi suona una campanella fra l'anologia della frase Nicciana e l'olocausto compiuto  tra il 1933 e il 1945 .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

niko

#28
Scusate se rispondo sempre al Nietzsche "facile" di Albert Knox e di quelli che lo riducono a macchietta narcisista, youtubara o nazista.

Sedurre e dominare in Nietzsche avvengono pur sempre nell'impossibilita' di togliere (e quindi uccidere) dialetticamente; nell'impossibilita' di realizzare la solitudine assoluta di una specifica presunta elite di umani/uccisori (come quella nazista, per dire) con l'atto stesso dell'omicidio; insomma nell'impossibilita' di distruggere.

Una filosofia dell'eterno ritorno coglie -necessariamente- l'istanza predatoria e tirannica del male perche' siamo pur sempre sullo sfondo di un grande, e visionario, mondo degli indanneggiabili, siamo pur sempre in un mondo ciclico, in cui l'istanza propriamente omicida e distruttivo-negatrice del male, e dunque la possibita' della mancanza del rispetto come mancanza del re-spicio, della restituzione dello sguardo, (implicata dallo sguardo monistico e glaciale della figura dell'omicida, se e solo se postuliamo un tempo lineare e dell'irreversibile, quindi se e solo se usciamo da Nietzsche) di fatto non esiste.

E' difficile reggere lo sguardo di chi ha saputo guardare oltre la paura della morte, violenta e non, sua e altrui, ma tale lungimirante sguardo ha colto che, oltre la paura della morte, della morte di ogni singolo essere e di tutti gli esseri, l'istanza, diciamo cosi', propriamente negativa dell'alterita' e universalmente irrelata e irrelante del male (morale e non) dell'esistenza umana si dissolve, l'istanza sadico-nomotetica di quello stesso male viceversa si conserva, assumendo un nuovo valore per una nuova posta in gioco, che e' poi la plasmazione stessa del mondo eternamente ritornante.

L'elemento demonico della volonta' di potenza, e' mitigato dell'elemento "angelico" dell'eterno ritorno, eterno ritorno che e' poi cio' che unicamente e necessariamente tale volonta' (di potenza) soddisfa, translandola, anche nel peggiore dei casi, da una impossibile volonta' di distruzione a una, paga di se stessa, volonta' di dominio.

L'assassino, la figura finanche biblica di Caino, in tale grande visione "diventa" (o meglio, in realta' e' sempre stato) predatore e ordinatore, diventa cioe' capace di un basilare ed ineliminabile amore strumentale di fondo e di sottofondo per l'Altro, un Altro che non puo' annullare, e che sa di non poter annullare.

Da cui l'ossessione per il fagocitare, per il se-durre.

La vittima viene paradossalmente (e sadianamente) colpevolizzata, perche' muta, perche' minore dell'assassino, perche' non plasmativa del mondo,  perche' neanche di tale minimo amore strumentale (proprio dell'assassino) capace.

Cosi' come il bene, guardato oltre la paura della morte, non e' un discorso sulla salvezza, ma sul "volere la volonta' dell'altro" nel senso dell'obbedienza all'istanza morale dell'autodominio interiore e della Parola, e di tutto quello che attiene alla corrispondenza interiore ed esteriore dell'essente a una volonta' pre-formata e non alla plasmazione del mondo mediante la gerarchia delle volonta' e la posizione in alto della propria, di volonta', nell'ambito di tale gerarchia.

Insomma il bene, complementare del male, e' un discorso sul rispondere con il servizio in una qualche misura "volontario" e donativo a una soggiaciente  inesauribile istanza di dominio, che e' propria di un "male" , "di vivere", di fatto inesauribile e innocente.

La volonta' vuole se stessa, ma nella forma di una relazione reale, e dunque di una gerarchia possibile, tra "poli" della stessa volonta', nella forma di una volonta' servitrice e di una volonta' padrona.

In questo gioco, che e' solo un gioco eterno, si delinea, per l'uomo, l'illusione etica del bene e del male.

L'incubo schpenahueriano, di una volonta' inesausta come essenza del mondo, diventa un desiderio in in qualche modo soddisfabile, diventa un sogno.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Alberto Knox

Citazione di: niko il 23 Luglio 2023, 23:58:54 PMUna filosofia dell'eterno ritorno coglie -necessariamente- l'istanza predatoria e tirannica del male perche' siamo pur sempre sullo sfondo di un grande, e visionario, mondo degli indanneggiabili, siamo pur sempre in un mondo ciclico, in cui l'istanza propriamente omicida e distruttivo-negatrice del male, e dunque la possibita' della mancanza del rispetto come mancanza del re-spicio, della restituzione dello sguardo, (implicata dallo sguardo monistico e glaciale della figura dell'omicida, se e solo se postuliamo un tempo lineare e dell'irreversibile, quindi se e solo se usciamo da Nietzsche) di fatto non esiste.
Mi rendo perfettamente conto che Nietzsche contiene  vastità, profondità, misticismo, contraddizioni  che vanno oltre e al di l à di una esposizione superficiale di un paio di suoi di aforismi da me postati, ma l ho pienamente ammesso  all'inizio nella mia premessa mi pare. Ho parlato del desiderio, dell emozione dominante dei nostri giorni come volontà di potenza certo. Questa è la mia impostazione filosofica (che non è impeccabile). La mia impostazione non nega il desiderio e non lo vuole neanche reprimere , lo vuole orientare. Lo vuole orientare verso il bene, la bellezza , la giustizia, l'amore. Trovo qualcosa di più grande di me a cui il mio io si dedica per...per che cosa? per formare il noi, la coniugazione di cui parlavo. Non a caso uso la parola "coniugazione" che vuol dire mettere insieme , l unione, il sistema, l'armonia relazionale. E quindi diventa, tutto questo che vi ho detto , diventa non "vivo quindi desidero" ma "vivo quindi considero" devo considerare, devo considerare che cosa sono io, devo considerare che cosa sono gli altri e devo mettere il mio desiderio al servizio della considerazione. Perchè la mia specificità di essere pensante è esattamente il pensiero libero e responsabile, cioè un pensiero che sa rispondere , responsabile rimanda a risposta, un pensiero che ascolta . Ho evidenziato dove parlavi della mancanza di rispetto come mancanza di resitituzione dello sguardo bene io ora ti parlo di un pensiero che ascolta e risponde e a che cosa risponde , alle domande , perrchè tutti noi siamo una domanda, le persone che vivono accanto a noi sono una domanda per noi , tua moglie è una domanda, i tuoi figli sono una domanda , nostro padre è una domanda , i nostri vicini, gli alberi, il mare ..non c'è niente che non sia una domanda verso di noi e noi  tanto più siamo veri e intelligenti tanto più noi capiamo le domande degli altri e diventiamo risposte cioè, responsabili . Per questo hannah Arendt , e concludo con lei, diceva così , dice una frase che è conpletamente controintuitiva ma la si capisce alla luce di quanto ho detto fin ora immagino. Ovvero nel significato profondo di pensiero, laddove questo pensare non è semplicemente riflettere, escogitare, essere originali ma è il capire le domande e dare delle risposte, questo vuol dire pensare. Questo è il senso profondo del pensare filosofico no? essere uniti coi sistemi diversi con cui siamo e dare le risposte giuste . E cosa dice hannah Arendt nel suo libro più bello che si intitola "la vita della mente"? dice così ; " coloro che non sono innamorati della bellezza, della giustizia e della sapienza ...sono..incapaci...di pensiero" .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

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