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Immortalità

Aperto da daniele75, 10 Aprile 2020, 07:25:36 AM

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daniele75

Gli studiosi Stuart Hameroff e l'inglese Roger Penrose, hanno affermato che le anime si trovano in particolari locus, chiamati microtubuli, che sono a loro volta contenute nelle nostre cellule cerebrali. Essendo il cervello una sorta di computer biologico, è strutturato da una rete di informazione sinaptica composta da miliardi di neuroni. Ma cosa è la coscienza? È il risultato della interrelazione tra le informazioni quantiche e i microtubuli. Quando avviene la morte corporea, cioè del contenitore d'anima, i microtubuli non possiedono più lo stato quantico, ma quelle informazioni perse restano in vita e tornano alla sorgente, cioè al cosmo. [/size]

giopap

#31

Citazione
Inserito da: daniele75 « il: Oggi alle 06:35:25 »

       
  • Gli studiosi Stuart Hameroff e l'inglese Roger Penrose, hanno affermato che le anime si trovano in particolari locus, chiamati microtubuli, che sono a loro volta contenute nelle nostre cellule cerebrali. Essendo il cervello una sorta di computer biologico, è strutturato da una rete di informazione sinaptica composta da miliardi di neuroni. Ma cosa è la coscienza? È il risultato della interrelazione tra le informazioni quantiche e i microtubuli. Quando avviene la morte corporea, cioè del contenitore d'anima, i microtubuli non possiedono più lo stato quantico, ma quelle informazioni perse restano in vita e tornano alla sorgente, cioè al cosmo.
    Citazione



    Risposta di giopap

    Questa é pura gratuita fantasia filosofica (quale che sia l' autorevolezza scientifica dei proponenti).


    Nessuno straccio di prova empirica o di dimostrazione logica.


    Alla morte cerebrale accadono un' infinità di eventi biochimici nella materia encefalica e fintanto che i microtubili dei neuroni esistono (finché non vengono catabolizzati dai processi biochimici postmortem e di putrefazione) in essi avvengono interazioni quantistiche come sempre accade nella materia, vivente e non vivente.


    E comunque i risultati reali (realmente accadenti) delle interazioni chimiche fra i microtubuli é ben altra cosa che la coscienza, come ben altra cosa che la coscienza sono le, ben più interessanti in proposito, eccitazioni e inibizioni trans-sinaptiche e i potenziali d' azione a certe determinate "configurazioni" o realizzazioni particolari concrete (e non altre) dei quali eventi neurofisiologici necessariamente coesistono certi determinati eventi fenomenici di coscienza e non altri).


    Infatti microtubuli, sinapsi, assoni, ecc. facenti parte di cervelli, nonché le rispettive interazioni quantistiche fra le particelle-onde subatomiche di cui sono costituiti, sono eventi di coscienza i quali sono reali, che accadono realmente, nell' ambito di (ovvero che fanno realmente parte dei flussi di sensazioni fenomeniche costituenti) coscienze o esperienze fenomeniche coscienti, quelle "proprie" di determinati soggetti osservanti i cervelli stessi. Le quali ultime coscienze (dei soggetti osservatori dei cervelli) sono altre, ben diverse coscienze di quelle corrispondenti, coesistenti, codivenienti con i cervelli osservati (oggetto di osservazione), a certi determinati eventi neurofisiologici nell' ambito dei quali (e a nessun altro) necessariamente corrispondono - coesistono - coaccadono (e non invece: vi si identificano) certe determinate esperienze coscienti (e nessun altra), comunque diverse da quelle degli osservatori dei cervelli in questione stessi.


    Per esempio se tu osservassi il mio cervello necessariamente vi troveresti certi determinati eventi biochimici nell' ambito dei microtubuli dei neuroni (e nessun altra) e soprattutto certe determinate attivazioni e inibizioni trans-sinaptiche (e nessun altra) e certi determinati potenziali d' azione lungo certi determinati assoni (e nessun altro); ma tali eventi neurofisiologici ovvero biochimici (ovvero fisico-cimici, a cominciare da certe determinate transazioni quantistiche; e nessun altra), reali nell' ambito della tua coscienza, non sono affatto (non vi si identificano per niente, sono tutt' altre cose, per quanto necessariamente coesistenti - coaccadenti) le certe determinate esperienze coscienti (e nessun altra) che necessariamente in quei momenti io sto vivendo - esperendo - sentendo nell' ambito della mia di coscienza: la certa determinata montagna o il certo  determinato paesaggio marino, o i certi determinati sentimenti o i certi determinati ragionamenti (e nessun altra esperienza cosciente) che io in tali frangenti necessariamente sentirei nell' ambito della mia coscienza sarebbero "cose", enti ed eventi, completamente diversi da quelle altre "cose" che sono i processi biochimici e rispettive interazioni quantistiche che tu potresti rilevare, ma nell' ambito della tua e non nella mia di coscienza, nel mio cervello.

Ipazia

Citazione di: Davide il 11 Aprile 2020, 20:57:36 PM
È giusto, capisco ma non si tratta di complicare la vita fantasticandoci sopra ma cercare di capire come funziona la vita e tutto il resto

Riguardo a tale questione, che costituisce la ricerca fondamentale della condizione umana, ho constatato che esistono cervelli senza coscienza. E con l'epidemia ne abbiamo avuto una dimostrazione di grandi proporzioni al di là di ogni ragionevole dubbio. Ma in tutta la mia esistenza non mi è mai capitato di incontrare una coscienza senza cervello. Da ciò ho tratto la convinzione, empirica ed aperta, che prima venga il cervello e poi la coscienza. Se il microtubulo, o quant'altro, non è d'accordo batta pure un colpo a dimostrazione che non siamo in presenza di una verità del tubo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Davide

Sono d'accordo la coscienza per manifestarsi ha bisogno di una mente. Comunque io non sono nessuno, sono solo curioso e appassionato da questi argomenti ma sono convinto che ci sia una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici.

daniele75

Citazione di: Davide il 12 Aprile 2020, 11:47:29 AM
Sono d'accordo la coscienza per manifestarsi ha bisogno di una mente. Comunque io non sono nessuno, sono solo curioso e appassionato da questi argomenti ma sono convinto che ci sia una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici.


Confermo davide, ma ci vuole consapevolezza, non è questione di tubi. ;D

Davide

Si io penso sia sbagliato cercare qualcosa come l'anima in una parte del corpo

daniele75

Citazione di: Davide il 12 Aprile 2020, 12:00:03 PM
Si io penso sia sbagliato cercare qualcosa come l'anima in una parte del corpo


È pura energia, è dentro e fuori. Interagisce con la materia, è un tutt'uno con l'universo. La consapevolezza primaria non muore e non ha memoria, è solo vita. Se poi attraversa i microtubuli non lo so. Tubi o non tubi, sempre è onnipresente. Lo sapevano gia 3000 anni fa.

giopap

Ipazia:

Riguardo a tale questione, che costituisce la ricerca fondamentale della condizione umana, ho constatato che esistono [/size]cervelli senza coscienza. E con l'epidemia ne abbiamo avuto una dimostrazione di grandi proporzioni al di là di ogni ragionevole dubbio. Ma in tutta la mia esistenza non mi è mai capitato di incontrare una coscienza senza cervello. Da ciò ho tratto la convinzione, empirica ed aperta, che prima venga il cervello e poi la coscienza. Se il microtubulo, o quant'altro, non è d'accordo batta pure un colpo a dimostrazione che non siamo in presenza di una verità del tubo.

Risposta di giopap:

Esattamente allo stesso modo nemmeno potrebbe capitarti di trovare un cervello con in corso determinati eventi neurofisiologici propri della veglia (non in fase di sonno senza sogni, di coma e men che meno morto) senza coscienza.
Dunque si deve trarre correttamente la convinzione empirica ed aperta che né prima venga il cervello e poi la coscienza (ad esso correlata) né che prima venga la coscienza e poi il cervello (che ad essa é correlato), ma invece che coscienza e cervello coesistono in reciproca contemporaneità.
Ma delle due cose i cervelli si originano e di trovano nelle coscienze, mentre le coscienze, contrariamente a potenziali d' azione ed eccitazioni e inibizioni trans-sinaptiche, non si originano né si trovano nei cervelli.
E non le coscienze che sono correlate - coesistenti a determinati cervelli ma invece quelle che li contengono vengono prima di essi, dal momento che di fattole percezioni di cervelli non sono di certo mai le prime esperienze coscienti dei bambini.







Davide:
Sono d'accordo la coscienza per manifestarsi ha bisogno di una mente. Comunque io non sono nessuno, sono solo curioso e appassionato da questi argomenti ma sono convinto che ci sia una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici.

Risposta di giopap:

Secondo me la mente (la res cogitans) é parte della coscienza (altra parte essendo la res extensa, la materia).

Ma che in presenza di "legami chimici" (o meglio: di alcuni processi neurofisiologici cerebrali; con questi ultimi non affatto identificandosi, essendo "tutt' altre, sia pur necessariamente coesistenti, cose") una coscienza esiste é dimostrato scientificamente; invece che ci sia una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici é solo un' infondata credenza fideistica.






Davide:
Si io penso sia sbagliato cercare qualcosa come l'anima in una parte del corpo.

Risposta di giopap:

Anch' io lo penso.

Ma credo che la coscienza coesista al cervello (in certe situazioni fisiologiche).E che la coscienza correlata a ciascun cervello non gli sopravviva (nè lo preceda nell' esistenza reale); ma che nessuna coscienza sia contenuta in, o si origini da, alcun cervello, ma invece che tutti i cervelli siano contenuti in coscienze che li precedano (le percezioni materiali costituenti un cervello non sono mai di fatto la prima esperienza cosciente che si vive alla nascita).





Davide:
(Qualcosa come) L' anima È pura energia, è dentro e fuori. Interagisce con la materia, è un tutt'uno con l'universo. La consapevolezza primaria non muore e non ha memoria, è solo vita. Se poi attraversa i microtubuli non lo so. Tubi o non tubi, sempre è onnipresente. Lo sapevano gia 3000 anni fa.

Risposta di giopap:

Nulla che non sia materia può in alcun modo interagire col mondo (l' universo) fisico materiale, nemmeno in particolare i cervelli, se ne é possibile la conoscenza scientifica, la quale infatti implica necesariamente la ineluttabile, inviolabile successione ordinata di effetti da cause secondo leggi del divenire universali e costanti.

Davide

Davide: (Qualcosa come) L' anima È pura energia, è dentro e fuori. Interagisce con la materia, è un tutt'uno con l'universo. La consapevolezza primaria non muore e non ha memoria, è solo vita. Se poi attraversa i microtubuli non lo so. Tubi o non tubi, sempre è onnipresente. Lo sapevano gia 3000 anni fa.

Questo non l'ho detto io

Davide

Credere nell'esistenza di una coscienza superiore è un opinione che tu non condividi ma ci sono tante infondate credenze più diffuse, più assurde a cui molta gente crede quindi è questione personale. Diciamo che non vuol dire credere in un Dio che decide ogni cosa ma credere che il caso non esista e che ogni processo fisico non sia dato da una serie infinita di coincidenze, a partire dal l'espansione dell'universo con il big bang.

daniele75

Morire all'interno della dualità del raziocinio è un classico. Questa teoria di origine orientale va oltre la dualità.


Quando non c'è "io" c'è liberazione, e quando c'è io c'è schiavitù. Considerando questo scrupolosamente, non tengo a nulla e nulla rifiuto.


L'attaccarsi alla vita è erroneo, chi ha compreso, non si attacca, ma vive come un testimone, assapora tutto, ma sa che nulla è impermanente, non si attacca. Ma una madre non puo capire...un padre si.

giopap

Citazione di: Davide il 12 Aprile 2020, 16:43:22 PM
Davide: (Qualcosa come) L' anima È pura energia, è dentro e fuori. Interagisce con la materia, è un tutt'uno con l'universo. La consapevolezza primaria non muore e non ha memoria, è solo vita. Se poi attraversa i microtubuli non lo so. Tubi o non tubi, sempre è onnipresente. Lo sapevano gia 3000 anni fa.

Questo non l'ho detto io
Citazione


Sì, scusami, l' ha detto Daniele75



Davide:
(Questo l' hai scritto veramente tu)

Credere nell'esistenza di una coscienza superiore è un opinione che tu non condividi ma ci sono tante infondate credenze più diffuse, più assurde a cui molta gente crede quindi è questione personale. Diciamo che non vuol dire credere in un Dio che decide ogni cosa ma credere che il caso non esista e che ogni processo fisico non sia dato da una serie infinita di coincidenze, a partire dal l'espansione dell'universo con il big bang.

giopap:

Vero.

Però a me pare che un determinismo del divenire naturale, contrariamente a un Dio che decide ogni cosa, non sia identificabile coerentemente, senza contraddirsi, con l' esistenza di
una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici.







Daniele 75:
L'attaccarsi alla vita è erroneo, chi ha compreso, non si attacca, ma vive come un testimone, assapora tutto, ma sa che nulla è impermanente, non si attacca. Ma una madre non puo capire...un padre si.

giopap:

Secondo me l' attaccarsi eccessivamente alla vita, cioé non accettando la morte, che ne é parte integrante quanto la nascita, é erroneo. Nel senso che non consente una vita buona e felice.

E credo che lo possa capire una madre non meno che un padre.

Davide

Si il problema è che non sono in grado di definire il concetto di coscienza superiore, ammesso che si possa definire a parole. Quindi è difficile che abbia un fondamento riscontrabile me ne rendo conto.. Però non ci si può basare solo su quello che siamo in grado di misurare come reale e certo secondo me. Anche se viene definita solo fantasia

viator

Salve Davide. Secondo me ciò in cui dovrebbe consistere la "coscienza superiore" sarebbe (citando giopap) "una coscienza superiore che non muore quando finiscono i semplici legami biochimici".
Poichè la coscienza (di qualsiasi cosa) secondo me consiste prima di tutto nel potersi ricordare (almeno di esistere....poi magari anche del resto)........ecco che la memoria è LA BASE DELLA COSCIENZA.Quindi una "coscienza superiore" dovrebbe consistere in una memoria (le memorie di qualsiasi genere - indipendentemente dal SUPPORTO nel quale sono registrate - CONSISTONO IN UNA SERIE DI DATI IN SE' NON MATERIALI), cioè, ripeto, in una certa massa di conoscenze, sensazioni, DATI IMMATERIALI..........la quale può venir trasferita altrove alla morte dell'organismo (corpo) ed al disfacimento del supporto (nervi, cervello, neuroni) che ospitava tali DATI.La mia personale visione della cosa è un pochetto diversa da quanto ho appena accennato, che rappresenta una semplice estrapolazione di quanto detto da te e da giopap.Se volere, prendetelo pure come un suggerimento o un'analogia. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

daniele75

L'io vergine non ha memoria. È presente in ogni corpo alla nascita, poi con la nascita dell dgo avviene la sperimentazione, quindi l inizio della memoria

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