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Immortalità

Aperto da daniele75, 10 Aprile 2020, 07:25:36 AM

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daniele75


Tutti alla nascita sono pura consapevolezza, viviamo nello stupore, nell'assenza di dualità. Questo dura circa due anni, prima che il bambino si distacchi illusoriamente dal tutto tramite i sensi e le esperienze. In età adulta l'uomo ha un ricco vocabolario duale, e spinto dalle pulsioni e dagli istinti, dimenticando la sua vera natura, la pura consapevolezza. I termini duali, la cultura e gli insegnamenti ricevuti formano un io, un ego, uno stato consapevole illusorio diretto dai cinque sensi che ci fa sperimentare la realtà. Una realtà farlocca, una realtà imposta, un sogno vigile che ci spinge a sopravvivere e a procreare. Diventiamo un programma, un software, diretto dalla cultura, dagli insegnamenti ricevuti. Dipendiamo dalla nostra concezione erronea duale della realtà. La paura fondamentale che dirige la nostra esistenza è la paura della morte. La morte unica cosa certa per l'ego ed il corpo, ci perseguita tutta la vita. Il comprendere l'illusione della realtà sconfigge la paura della morte, perche in realtà, siamo solo pura consapevolezza, un io vergine che abita in ogni corpo. Alla futura nascita questo io vergine si ripresenterà, esso è immortale, è della stessa sostanza di Dio, è Dio.
Non c'è separazione tra osservatore e osservato, tutto è uno, un immenso campo energetico in movimento senza scopo. La vita non ha scopo alcuno, è pura consapevolezza di esistere, il vivere, è esperienza. L'identificazione con l'ego è utile per sopravvivere e per procreare, e di natura animale, alberga nell'inconscio e ci condiziona tutta la vita. La caduta dell'ego è possibile esaminando la realtà ultima, la non dualita, siamo pura consapevolezza, l'io vergine, l'energia dell'universo. La paura della morte è la paura che ha l'ego di scomparire. Esso è illusione è scomparirà nella morte, insieme alla memoria e all'io vissuto, quello secondario, l'io degli insegnamenti, dei termini duali, della cultura. Il corpo segue una metamorfosi naturale di cambiamento continuo, sino alla completa dissoluzione. Ma  la consapevolezza primaria che è energia ritorna alla matrice, e alberghera in ogni futura vita. Vivere nel mondo duale è come stare in una gabbia. I temini opposti creano delle barriere, generando una complessa gabbia virtuale dove nasce la convinzione di realtà, non vediamo più oltre, il cielo viene offuscato dalla fitta rete di pensieri duali. Giusto/sbagliato, vero/falso, dolce/salato, bello/brutto, ogni termine con il suo opposto crea una realtà illusoria. Non esiste nessun confine, tutto è indivisibile, tutto è consapevolezza, noi siamo quella, non il corpo. Il corpo ci serve per fare esperienza.

daniele75

Ingabbiati in un mondo di termini, viaggiamo in maniera automatica. Ogni termine ha il suo opposto generato dalla cultura. Ogni paese ha la propria cultura, la propria concezione della dualità. In realtà niente è duale, tutto è variabile e aggiornabile, tutto è illusorio, tutto è limitante. Vivere nella gabbia dei termini significa morire nel proprio ego. Una pietanza ottima può essere anche sgradevole, una bevanda può essere gradevole e sgradevole allo stesso tempo. Cosi si formano i conflitti tra culture, ognuno getta l'acqua al suo mulino. Niente è costante, niente è assoluto. Questo paragrafo può sembrare banale, ma racchiude il perché della nascita dei conflitti. Una mente dormiente giace all'interno delle proprie credenze e combatte per mantenerle. Non c'è apertura mentale. Un mondo non duale non è vittima di conflitti, perché comprende l'illusione. Fuori dalla dualità c'è un mondo di pace e di scambio.

Jacopus

L'immersione nell'Uno è effettivamente un potente messaggio di pacificazione e di armonia. Basti pensare alla natura. Credere che ogni cosa è connessa e corrispondente in una relazione di simbiosi ci fa credere di vivere nell'armonia.
Finché non si scopre che il leucochloridium paradoxum non parassitizza le lumache di terra trasformando le sue antenne in protuberanze fosforescenti affinché gli uccelli possano mangiarle. In questo modo il parassita si replica nello stomaco dell'uccello.
Credo che sia più faticoso vivere nel conflitto duale, ma si tratta di una rappresentazione del mondo più realistica.
Una volta fatti i conti con le forze duali che sono anche dentro di noi ( odio-amore, generosità-avarizia, altruismo-egoismo, vanità-umiltà...) allora possiamo farci i conti e cercare di adoperarci per migliorare il mondo. Se neghiamo la dualità e i conflitti anche interiori, siamo destinati a ripeterli e a non liberarcene mai.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

daniele75

Citazione di: Jacopus il 10 Aprile 2020, 08:38:27 AM
L'immersione nell'Uno è effettivamente un potente messaggio di pacificazione e di armonia. Basti pensare alla natura. Credere che ogni cosa è connessa e corrispondente in una relazione di simbiosi ci fa credere di vivere nell'armonia.
Finché non si scopre che il leucochloridium paradoxum non parassitizza le lumache di terra trasformando le sue antenne in protuberanze fosforescenti affinché gli uccelli possano mangiarle. In questo modo il parassita si replica nello stomaco dell'uccello.
Credo che sia più faticoso vivere nel conflitto duale, ma si tratta di una rappresentazione del mondo più realistica.
Una volta fatti i conti con le forze duali che sono anche dentro di noi ( odio-amore, generosità-avarizia, altruismo-egoismo, vanità-umiltà...) allora possiamo farci i conti e cercare di adoperarci per migliorare il mondo. Se neghiamo la dualità e i conflitti anche interiori, siamo destinati a ripeterli e a non liberarcene mai.


Certo, la parte istintiva della nostra mente crea la dualità, ma è comunque illusoria, serve in parte per processo meccanico naturale, ma è un inganno per la mente razionale. È difficile comprenderlo, perché l'ego non vuole morire. 

Jacopus

Nel mio caso, parlo per me, accettare la dualità,  i conflitti interiori, i dilemmi, non nasce dall'istinto. Tutt'altro. E' stato un lungo lavoro intellettuale a farmi accettare l'ambivalenza come categoria interpretativa fondamentale del mondo. Una ambivalenza che si può e si deve aggiustare, tenere sotto controllo  poiché altrimenti sfocierebbe nella irrazionalità e nella indecibilità, ma che esiste inevitabilmente, come basso continuo della nostra esistenza.
Fingere che tutto sia penetrato dall"Uno è una finzione potente e consolatoria ma che non è realistica nella vita umana e nella natura, di cui siamo parte.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Freedom

Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 07:25:36 AM
Il comprendere l'illusione della realtà sconfigge la paura della morte, perche in realtà, siamo solo pura consapevolezza, un io vergine che abita in ogni corpo. Alla futura nascita questo io vergine si ripresenterà, esso è immortale, è della stessa sostanza di Dio, è Dio.
Non c'è separazione tra osservatore e osservato, tutto è uno, un immenso campo energetico in movimento senza scopo. La vita non ha scopo alcuno, è pura consapevolezza di esistere, il vivere, è esperienza. L'identificazione con l'ego è utile per sopravvivere e per procreare, e di natura animale, alberga nell'inconscio e ci condiziona tutta la vita. La caduta dell'ego è possibile esaminando la realtà ultima, la non dualita, siamo pura consapevolezza, l'io vergine, l'energia dell'universo. La paura della morte è la paura che ha l'ego di scomparire. Esso è illusione è scomparirà nella morte, insieme alla memoria e all'io vissuto, quello secondario, l'io degli insegnamenti, dei termini duali, della cultura. Il corpo segue una metamorfosi naturale di cambiamento continuo, sino alla completa dissoluzione. Ma  la consapevolezza primaria che è energia ritorna alla matrice, e alberghera in ogni futura vita. Vivere nel mondo duale è come stare in una gabbia. I temini opposti creano delle barriere, generando una complessa gabbia virtuale dove nasce la convinzione di realtà, non vediamo più oltre, il cielo viene offuscato dalla fitta rete di pensieri duali. Giusto/sbagliato, vero/falso, dolce/salato, bello/brutto, ogni termine con il suo opposto crea una realtà illusoria. Non esiste nessun confine, tutto è indivisibile, tutto è consapevolezza, noi siamo quella, non il corpo. Il corpo ci serve per fare esperienza.
Le cose che scrivi sono il prodotto di tue deduzioni, di studi da te effettuati, o cos'altro?
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

daniele75

Citazione di: Freedom il 10 Aprile 2020, 10:22:29 AM
Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 07:25:36 AM
Il comprendere l'illusione della realtà sconfigge la paura della morte, perche in realtà, siamo solo pura consapevolezza, un io vergine che abita in ogni corpo. Alla futura nascita questo io vergine si ripresenterà, esso è immortale, è della stessa sostanza di Dio, è Dio.
Non c'è separazione tra osservatore e osservato, tutto è uno, un immenso campo energetico in movimento senza scopo. La vita non ha scopo alcuno, è pura consapevolezza di esistere, il vivere, è esperienza. L'identificazione con l'ego è utile per sopravvivere e per procreare, e di natura animale, alberga nell'inconscio e ci condiziona tutta la vita. La caduta dell'ego è possibile esaminando la realtà ultima, la non dualita, siamo pura consapevolezza, l'io vergine, l'energia dell'universo. La paura della morte è la paura che ha l'ego di scomparire. Esso è illusione è scomparirà nella morte, insieme alla memoria e all'io vissuto, quello secondario, l'io degli insegnamenti, dei termini duali, della cultura. Il corpo segue una metamorfosi naturale di cambiamento continuo, sino alla completa dissoluzione. Ma  la consapevolezza primaria che è energia ritorna alla matrice, e alberghera in ogni futura vita. Vivere nel mondo duale è come stare in una gabbia. I temini opposti creano delle barriere, generando una complessa gabbia virtuale dove nasce la convinzione di realtà, non vediamo più oltre, il cielo viene offuscato dalla fitta rete di pensieri duali. Giusto/sbagliato, vero/falso, dolce/salato, bello/brutto, ogni termine con il suo opposto crea una realtà illusoria. Non esiste nessun confine, tutto è indivisibile, tutto è consapevolezza, noi siamo quella, non il corpo. Il corpo ci serve per fare esperienza.
Le cose che scrivi sono il prodotto di tue deduzioni, di studi da te effettuati, o cos'altro?


Sono ragionamenti logici, confermati da molti filosofi e illuminati del passato. La mia cultura e la tua periranno con il corpo. Quello che rimane è la consapevolezza vuota, l io vergine presente in ogni corpo. Guarda un bimbo vedrai consapevolezza e una mente vergine. Noi siamo l'insieme di insegnamenti altrui. Ovviamente ho letto diversi testi sacri, giordano bruno lo diceva, come molti altri

Ipazia

L'immortalità umana esiste perchè c'è dualismo.

Il dualismo nasce dall'emergere nell'universo di una sua parte autocosciente che attraverso gli strumenti "tecnici" della coscienza realizza un veicolo capace di oltrepassare il limite fisico della morte. Tale veicolo si chiama cultura e su esso si fonda la civiltà (Kultur in tedesco). Sta nella cultura collettiva, che non perisce col corpo e il sapere individuale, riprodursi di progenie in pregenie, eternando l'immortalità possibile nella dimensione umana.

Sulla natura di tale dualismo si scanneranno in eterno filosofi e scienziati. Ma esso c'è, si interroga sul mondo e interagisce con esso producendo un secondo canale di realtà che si intreccia continuamente col canale originario di physis. La quale, come l'idealismo giustamente una volta tanto  :P  afferma, è essa stessa un concetto, ovvero una creatura duale. Carne e spirito allo stesso tempo. O forse in due tempi diversi. Perchè anche il tempo è concettuale.

Volendo farla più difficile, tutte le paturnie su monistico e duale se le mangia il plurale dei fatti, che in ciascuno dei due universi "principali" modifica la realtà. Sulla qual cosa già Eraclito disse cose definitive.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele75

Che la cultura si tramandi di generazione in generazione è ovvio. Io parlo della memoria, della cultura interiore, dell io. Niente è duale nella realtà ultima. Il dualismo è mentale, tratto dalla cultura tramandata.

Ipazia

Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 11:53:23 AM
Che la cultura si tramandi di generazione in generazione è ovvio. Io parlo della memoria, della cultura interiore, dell io. Niente è duale nella realtà ultima. Il dualismo è mentale, tratto dalla cultura tramandata.

Ma agisce e agendo produce realtà. Come è realtà lo strumento per nulla originario, fatalmente duale, che stai usando per comunicare. Lo so anch'io che l'Universo è unico (e anche su questo si può dubitare). Ma su tale unicità non si può fare più affidamento che sulla possibilità di attingere al conto corrente di Bill Gates con la tua carta di credito.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele75

Citazione di: Ipazia il 10 Aprile 2020, 12:03:46 PM
Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 11:53:23 AM
Che la cultura si tramandi di generazione in generazione è ovvio. Io parlo della memoria, della cultura interiore, dell io. Niente è duale nella realtà ultima. Il dualismo è mentale, tratto dalla cultura tramandata.

Ma agisce e agendo produce realtà. Come è realtà lo strumento per nulla originario, fatalmente duale, che stai usando per comunicare. Lo so anch'io che l'Universo è unico (e anche su questo si può dubitare). Ma su tale unicità non si può fare più affidamento che sulla possibilità di attingere al conto corrente di Bill Gates con la tua carta di credito.


Le carte di credito sono figlie di una realtà strutturata nei secoli, fondate sulla divisione duale. Chi ti dice che se il mondo fosse formato nell uno, ci fosse un unico conto da dove tutti potevano accingere? Insomma devo usare la dualità per esprimermi, ma sto recitando, non ne sono schiavo, non sono con gli occhi chiusi dentro un ampolla di vetro duale

Ipazia

E un bel problema che per comunicare sia necessario recitare.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele75

Citazione di: Ipazia il 10 Aprile 2020, 13:06:01 PM
E un bel problema che per comunicare sia necessario recitare.


Tutti recitiamo, nessuno è spontaneo.

viator

Citazione di: daniele75 il 10 Aprile 2020, 13:22:38 PM
Citazione di: Ipazia il 10 Aprile 2020, 13:06:01 PM
E un bel problema che per comunicare sia necessario recitare.


Tutti recitiamo, nessuno è spontaneo.



La spontaneità infatti si può raggiungere solo attraverso il mutismo in quanto la parola - quando non è finzione, mistificazione, strumentalizzazione, riuscirà ad essere comunque solo una CONVENZIONE.
Al di fuori della parola poi, l'unica comunicazione veramente spontanea sarà quella gestuale preterintenzionale, cioè atti, reazioni, comportamenti di genere automatico e irriflessivo.


Quindi solo se soli o solo se perdiamo il nostro autocontrollo noi rinunceremo a un qualche genere di comunicazione artificiosa.
In tutte le altre circostanze, come afferma giustamente daniele75,  TUTTI SIAMO "COSTRETTI" A RECITARE UN RUOLO. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Davide

Sono d'accordo sul fatto che l'unica realtà sia l'Uno(Dio), la coscienza che c'era prima della creazione dell'universo con cui tutto si è diviso e quindi si è creata la dualità. Secondo alcune teorie di fisica quantistica quello che vediamo sarebbe una proiezione del nostro cervello, quindi non solo la dualità ma tutta la vita sarebbe un illusione nel senso che si tratta di una proiezione della propria coscienza. Sembra assurdo ma se si riflette e si medita forse non lo è poi cosi tanto. Forse non esistiamo come individui ma come proiezioni dell'Uno in tante parti che forma ogni cosa. Ogni cosa sembra avere coscienza propria ma è sempre parte dell'Uno anche se non ne ha consapevolezza. Del resto se è vero che prima dell'universo non c'era nulla quindi matematicamente 0 e dopo si è creato un +1 e - 1; +2 e - 2; +infinito e - infinito allora nulla esiste fisicamente, è solo un altro modo di scrivere 0 se la somma dà sempre quel risultato. Quello che è reale è che dà senso all'universo è la coscienza... Non mi spiego molto bene e forse mi sono anche perso nel discorso ma spero di aver dato un contributo 😅

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