Illuminazione "il testimone"

Aperto da daniele75, 25 Ottobre 2019, 10:30:16 AM

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daniele75

Ognuno di noi ha delle credenze, una morale, un io e un ego, un inconscio e degli istinti. Le credenze non sono statiche  ma variabili, cambiano in continuazione in base alle esperienze, l'ego si attacca al mondo esterno, invitandoci continuamente a confrontarci e paragonarci con esso. La divisione mentale duale è utile per la sopravvivenza come individuo, è un meccanismo biologico, si ricerca l'altra metà per procreare, si sta attenti ai predatori, pericoli. La maggior parte delle valutazioni e azioni sono inconscie, istintive. Quello che ci rimane a disposizione è la mente pensante in parte da noi gestita. Valutando che le credenze sono dinamiche, che la personalità cambia nel tempo di conseguenza, possiamo dedurre che un io costante conoscitore della verità non esiste. È liquido, dinamico, mutevole, ingannevole. L'ego è contrario a tutto ciò, esso vuole competere e dominare, purtroppo anche il nostro sé. Ogni concetto è illusione, quello che ce di vero è che esiste uno stato mentale detto "il testimone". Uno stato passivo di distacco dal sistema mente attuabile se abbiamo compreso lo stato illusorio di una staticità mentale, praticamente inesistente. Lo chiamerei il guardiano, uno stato di benessere che accetta l'illusione e allenta la presa dell'ego. Tale stato è perenne, ma viene disturbato dalla parte primitiva del cervello che tramite istinti e pulsioni tende a destabilizzare lo stato acquisito. Per quello ci vuole comprensione e allenamento costante. La mente è un insieme di significati, regole e punti di vista che si stabilizzano generando un proprio concetto di stabilità e realtà, tutto ciò è illusorio, transitorio. Diamo significati ai termini, ci condizionano dall'esterno, formandosi di continuo, se noi siamo rapiti dalla mente, siamo persi. Comprendendo l'illusione si accede come ho già detto allo stato di testimone. Le emozioni saranno viste dall'esterno, e non se ne dipenderà in maniera impulsiva o diretta. Perché anche l'emozione è un punto di vista generato da fattori biologici e dal nostro stato mentale. Il corpo con i suoi cinque sensi diventerà un mezzo per sperimentare e valutare, non vivremo più automaticamente ma distaccati, calmi, consapevoli. L'esterno non genererà più conflitto, perché non c'e più competizione e conflitto. Il corpo muore  anzi cambia forma chimica, la mente di dissolve, il sé è eterno, un codice comune a tutti che si incarnera' di continuo, puro, senza memoria ma con concetti base eterni. La mente è illusione, l'attaccamento a pensieri e emozioni è illusione, dipende tutto dal modo in cui ci poniamo al cospetto del caos mentale. Allenarsi ad essere il testimone è duro lavoro, ma con il giusto impegno si ottengono ottimi risultati.

daniele75

Da sapere anche che:


le pulsioni danno origine a qualunque attività mentale; sono dotate di una forza che ci spinge all'azione, il loro scopo è soddisfare l'eccitazione e dunque tendono a un oggetto: ciò che le gratifica. Più dopamina c'è, più il tempo sembra passare velocemente. Meno dopamina, più il tempo scorre lentamente. Il segreto è lampante, più dopamina in circolo, più felicità. Il tempo scorre veloce. Senza azione, il tempo scorre lento, si abbassano i livelli di dopamina e si ha una sensazione negativa, che a sua volta ci porta a ricercarla raggiungendo l'oggetto o l'esperienza gratificante. È un meccanismo biologico atto a spingerci ad evolvere, sopravvivere e procreare. Questo meccanismo non ha fine, e lo stesso che porta alle dipendenze. Non per altro chi prova le droghe rischia la dipendenza, perché le droghe rilasciano grandi quantità di dopamina. La consapevolezza del funzionamento stesso ci regala una marcia in più. La felicità, la secrezione della dopamina è di breve durata, se così non fosse, ci chiederemo in una panchina senza fare niente godendosci il tempo che passa guardando il cielo, addio progresso. La natura è geniale ma anche un po' bastarda. Sulla rete esistono un sacco di ricette per raggiungere la felicità, ma nessuna è appagante. Buon viaggio.

daniele75

Immaginate il testimone come un saggio seduto sul cervello che guarda la mente muoversi e agire, nessuna scissione, solo pura consapevolezza. Questo stato darà pace. Ovvio serve conoscere la meditazione.

Freedom

Nel Forum precedente c'era un utente (Mirror) che era un grande sostenitore del testimone.

Se vuoi, e per chiunque voglia farlo, si può fare una ricerca e trovare vari post che trattano l'argomento.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

daniele75

Prova ad ascoltarti, proprio ora, ascolta la sensazione d'essere te stesso e nota che questo "te" non è altro che un oggetto nella consapevolezza. Non è neppure un vero soggetto è un altro oggetto nella consapevolezza. Questo piccolo "io" con i suoi pensieri sfila in parata davanti a te proprio come le nuvole attraverso il cielo. Che cosa è allora il vero "te" che sta osservando tutto questo? Chi sta osservando il tuo piccolo io? Chi o che cosa è?
Quando ti spingi indietro verso questa pura "Soggettività", questo puro osservatore, non lo potrai vedere come un oggetto, perché non è un oggetto. Non è nulla che tu possa vedere. Piuttosto se rimani calmo in questa consapevolezza osservante – testimone della mente, del corpo e della natura che fluiscono davanti a te – potresti incominciare a notare che quello che provi ora è semplicemente una sensazione di libertà, una sensazione di distensione, di non essere legato a nessuno degli oggetti che stai tranquillamente osservando. Non guardi nulla, semplicemente riposi in questa vasta libertà. Di fronte a te le nuvole passano in parata, i pensieri passano in parata, le sensazioni fisiche passano in parata, e tu non sei nessuna di queste cose. Tu sei il vasto espandersi della libertà attraverso la quale gli oggetti vanno e vengono. Tu sei un'apertura, un vuoto, un vasto spazio nel quale gli oggetti vanno e vengono Le nuvole vanno e vengono, le sensazioni vanno e vengono, i pensieri vanno e vengono, e tu non sei loro, tu sei il vasto senso di libertà, quel vasto "Vuoto" quella vasta apertura in cui sorge la manifestazione, resta per un po', poi se ne va.
Incominci a notare che "l'Osservatore" in te che è testimone di tutti gli oggetti è in sé stesso solo un vasto "vuoto". Non è una cosa, un oggetto, non è qualcosa che puoi vedere o afferrare. E' piuttosto una sensazione d'ampia libertà, non essendo nulla che possa entrare nel mondo obbiettivo degli oggetti, della tensione e dello sforzo... Questo puro Testimone è un puro Vuoto nel quale tutti questi soggetti ed oggetti individuali si manifestano, stanno per un po' e poi passano. Questo puro Testimone non è qualcosa che possa essere visto... Oggetti e soggetti possono indubbiamente essere osservati, ma l'Osservatore non può essere osservato. L'osservatore è assolutamente indipendente da loro, un'assoluta Libertà non può essere catturata dal loro trambusto, dai loro desideri, dalle paure e dalle speranze... Di certo abbiamo la tendenza ad identificarci con quei piccoli soggetti ed oggetti ed è esattamente questo il problema! Noi identifichiamo l'Osservatore con gracili piccole cose che possono essere viste. Questo è l'inizio del coinvolgimento e della schiavitù. Siamo in realtà un'ampia espansione di spazio libero, ma c'identifichiamo con oggetti e soggetti limitati e non liberi, che sono tutti osservabili, tutti vittime della sofferenza, e nessuno dei quali è ciò che noi siamo.

Patanjali dette la classica descrizione della schiavitù come "l'identificazione dell'Osservatore con gli strumenti dell'osservazione" con i piccoli soggetti ed oggetti, invece che con l'apertura, la vastità, il Vuoto in cui tutto sorge e si manifesta... Così quando risiedi nel puro Testimone sei invisibile. Non puoi essere visto. Nessuna parte di te può essere vista perché tu non sei un oggetto. Può essere visto il tuo corpo, può essere vista la tua mente, la natura può essere vista, ma tu non sei nessuno di questi oggetti. Sei la pura sorgente della consapevolezza e non alcunché che si manifesti in tale consapevolezza. Così tu sei consapevolezza. Le cose sorgono nella consapevolezza, vanno e vengono... Sorgono nello spazio si muovono nel tempo. Il puro Testimone non va e viene. Non sorge nello spazio e non si muove nel tempo. E' sempre presente ed immutabile. non è un oggetto la fuori e quindi non entra mai nella corrente del tempo, dello spazio della nascita e della morte ...

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