Il Principio e il mito biblico dell'Eden

Aperto da Carlo Pierini, 13 Agosto 2017, 16:53:14 PM

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Carlo Pierini

Citazione di: Jacopus il 14 Agosto 2017, 09:52:23 AM
Sulla possibilità e opportunità di comparare diversi miti e religioni credo che sia una forma di studio ormai accettata e molto istruttiva. A proposito dell'incipit biblico, mi è spesso apparso somigliante al mito di Edipo. Edipo non sa perchè la città di Tebe di cui è il re è sottoposta ad una pestilenza.
Interroga Tiresia, fa delle ricerche sempre più approfondite, finchè non scopre la verità, ovvero di aver ucciso suo padre e di aver sposato e generato dei figli con sua madre. Inorridito da questa scoperta si acceca e si impone l'esilio, ed inizia così a vagare per la Grecia.
La necessità di sapere, di interrogare il passato e la storia, per quanto dolorosa possa essere, è il tratto umano di Edipo, che lo fa perchè sinceramente preoccupato della carestia che sconvolge il suo popolo. Una volta conosciuta quella verità anche Edipo, come Adamo perde il regno e il suo benessere ed inizia il suo vagabondaggio mortale, in condizioni di cecità.
In entrambe le narrazioni viene detto che la conoscenza ha un prezzo salato da pagare e che non dovrebbe mai trasformarsi in hybris. Vi è altresì nella storia greca anche un certo senso di fatalità, perché si sa che già è tutto scritto e tutto avverrà come già è stato preordinato. In questo si differenzia la storia biblica, dove il libero arbitrio degli attori si associa al senso di colpa per aver fatto una cosa che non doveva essere fatta.
Però ha ragione Carlo, quando dice che tutto ciò richiama l'emancipazione del figlio rispetto al padre. Non mangiare il frutto del bene e del male avrebbe relegato l'uomo in una dimensione felice ma inconsapevole, da eterno bambino. Una condizione che caratterizza ogni epoca mitica e pre-storica, una condizione quindi che ci avvicina alla nostra origine animale. Il suo superamento avviene proprio contravvenendo gli obblighi di minorità o cercando una conoscenza terribile ma necessaria.

Anch'io trovo delle profonde assonanze col mito di Edipo. Uccidere il padre e sposare la madre è l'espressione simbolica di ciò che ha fatto la cultura illuminista-materialista: ha ucciso Dio-Padre e ha sposato madre-natura ("Materia" deriva da "mater", e la Scienza illuminista si occupa solo dello studio della Materia-Natura, nel totale disinteresse per lo Spirito). La "morte del padre" di Edipo corrisponde, nel mito edenico, con la "cacciata dal Paradiso", cioè, con la separazione da Dio; mentre la conseguente "carestia e peste" che affligge il popolo tebano corrisponde con la condizione di peccato di Adamo e della sua discendenza: l'umanità.  E persino la crudeltà esercitata dal padre Laio su Edipo bambino per liberarsi di lui può essere letta come la prefigurazione del tentativo da parte dello "Spirito" della Chiesa medioevale (la "Santa" Inquisizione) di liberarsi della nascente "Scientia Nova" e del pericolo rappresentato dalle sue idee "eretiche" e minacciose.

Carlo Pierini

Citazione di: Amphitrite il 13 Agosto 2017, 21:21:58 PM
La mia critica era diretta solamente verso il gesto finale di Adamo, tutto qui. Tentato o no dal desiderio di sapienza, questo non lo scusa da non aver ammesso il suo atto, la sua ambizione.

Ma quella di Adamo è un'ambizione sacrosanta, non peccaminosa. L'aspirazione a diventare sapienti o santi (cioè, più simili a Dio) è una virtù, non un peccato, quindi il serpente non simbolizza l'inganno, ma l'impulso a crescere, a maturare a conoscere. Per cui la "cacciata dal Paradiso" non è la consegenza del "morso proibito", ma di qualcos'altro che il mito non rivela. Solo a posteriori, osservando i disastri spirituali causati dalla conoscenza scientifica, cominciamo a capire che il Sapere può essere anche estremamente velenoso e allontanarci da Dio. Ed è l'ultimo mito della Bibbia, quello del Cristo che risorge come Logos, come Verità ultima incarnata che fornisce all'uomo una capacità di giudizio ...universale (l'uomo scoprirà Dio come Principio universale di conoscenza e di verità?), a suggerirci che il "peccato di Adamo" (il materialismo sorto dalla Scienza, non la Scienza in sé) PUO' essere sanato e vinto per sempre.

E' questo che, secondo me, intende l'ebraismo quando afferma che il vero Messia non è ancora venuto, ed è ancora per questo che molti teologi cristiani parlano di una imminente "seconda venuta" di Cristo, interpretando versetti come i seguenti:

"Per certo tornerò a Sion e siederò in mezzo a Gerusalemme; e Gerusalemme sarà chiamata 'la città di verità'".  (Zaccaria: 8,3)

"Conoscerete la verità; e la verità vi renderà liberi".    (Giovanni, 8: 31)

"Poiché da me uscirà la Legge stessa, e farò sì che il mio giudizio riposi anche come una luce per i popoli".  (Isaia, 51: 4 )

"...E vidi un nuovo cielo e una nuova terra. ...E vidi la nuova Gerusalemme scendere dal cielo vestita come una sposa ornata per il suo amato. "Ecco, la tenda del Signore è col genere umano ed Egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro ed asciugherà ogni lacrima dai loro occhi". (Apocalisse, 21:1- 6)

Amphitrite

CitazioneE' questo che, secondo me, intende l'ebraismo quando afferma che il vero Messia non è ancora venuto
Potresti argomentare, per favore, cosa sarebbe per te il "vero" Messia? 
Ti faccio ricordare che gli antichi ebrei attendevano un "messia" che gli avrebbero salvati dalla dominazione romana; dunque, attendevano una salvezza materiale. Mentre Cristo è realmente venuto per la redenzione umana, una cosa al di là dei limiti ebraici di quel periodo (nonostante loro siano stati prima avvertiti dai loro profeti che il Figlio di Dio sarebbe venuto). Però, cosi come ho scritto inizialmente, loro attendevano un messia donatore di tesori effimeri. E invece, comunque, ora dopo più di 2500 anni, gli ebrei ancora rinnegano che Cristo sia il vero Messia e Figlio di Dio. Questa testardaggine è un difetto caratteriale a livello nazionale, difetto criticato persino da Cristo stesso.


Citazione"Per certo tornerò a Sion e siederò in mezzo a Gerusalemme; e Gerusalemme sarà chiamata 'la città di verità'" (Zaccaria: 8,3)
Citato dall'Antico Testamento. Cristo è infatti venuto dopo, nel Nuovo Testamento.


Citazione"...E vidi un nuovo cielo e una nuova terra. ...E vidi la nuova Gerusalemme scendere dal cielo vestita come una sposa ornata per il suo amato. "Ecco, la tenda del Signore è col genere umano ed Egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro ed asciugherà ogni lacrima dai loro occhi" (Apocalisse, 21:1- 6)
E' una citazione generica qui. San Giovanni non menziona solamente il popolo ebraico, ma l'intero "genere umano". La Nuova Gerusalemme può essere una metafora della santificazione dell'umanità decaduta.
"Aveva un temperamento insofferente della disciplina e temerario, non aveva rispetto né per gli dei né per gli uomini che dimostravano di non meritarlo (...) Non aveva alcuna considerazione per chi sapeva solo parlare senza essere capace di agire." (Su Dionisio I di Siracusa)

Carlo Pierini

#18
Citazione di: Amphitrite il 29 Agosto 2017, 11:15:42 AM
CitazioneE' questo che, secondo me, intende l'ebraismo quando afferma che il vero Messia non è ancora venuto
Potresti argomentare, per favore, cosa sarebbe per te il "vero" Messia?
Per me il Messia che verrà non sarà un uomo in carne ed ossa, ma un Principio universale che si incarnerà nella cultura umana. Un Principio i cui attributi (trascendenza, trinità, onnipresenza, origine di tutto e fine-scopo della conoscenza, ecc.) corrispondono agli attributi di Dio e che sarà un vero e proprio criterio di giudizio ...universale. Per sapere di quale Principio si tratta, rileggi il post di apertura e poi il thread: "Guardate questa immagine sulla banconota da 1 dollaro...".

AMPHITRITE
Ti faccio ricordare che gli antichi ebrei attendevano un "messia" che gli avrebbero salvati dalla dominazione romana; dunque, attendevano una salvezza materiale.

CARLO
Questa è l'accezione di significato più restrittiva. In realtà l'atteso Messia avrebbe salvato non solo il popolo di Israele, ma l'intera umanità

AMPHITRITE
Mentre Cristo è realmente venuto per la redenzione umana, una cosa al di là dei limiti ebraici di quel periodo (nonostante loro siano stati prima avvertiti dai loro profeti che il Figlio di Dio sarebbe venuto).

CARLO
Ci sono tante buone ragioni per pensare che il Cristo evangelico non sia un personaggio storico, ma un mito (ispirato da Dio), un secondo annuncio (Vangelo significa "annuncio") della futura venuta del "vero" Messia, oltre gli annunci dell'A.T. (vedi i miei threads: "L'archetipo della Trinità" e "A proposito della non-storicità di Cristo...")

AMPHITRITE
Però, cosi come ho scritto inizialmente, loro attendevano un messia donatore di tesori effimeri. E invece, comunque, ora dopo più di 2500 anni, gli ebrei ancora rinnegano che Cristo sia il vero Messia e Figlio di Dio. Questa testardaggine è un difetto caratteriale a livello nazionale, difetto criticato persino da Cristo stesso.

CARLO
Io invece penso che abbiano ragione loro. Altrimenti, cosa dobbiamo pensare? ...Che è venuto un Gesù storico che ha fallito la sua missione, visto che dopo due millenni dalla sua venuta non c'è stata alcuna Redenzione, anzi, che la Sua Chiesa nel frattempo si è macchiata di gravi delitti, come quelli della "Santa" Inquisizione?

Citazione"Per certo tornerò a Sion e siederò in mezzo a Gerusalemme; e Gerusalemme sarà chiamata 'la città di verità'" (Zaccaria: 8,3)

AMPHITRITE
Citato dall'Antico Testamento. Cristo è infatti venuto dopo, nel Nuovo Testamento.

CARLO
...Oppure si riferisce al Salvatore che a tutt'oggi non è ancora venuto, visto che la seguente citazione di Giovanni (posteriore a Gesù) parla di un Signore del futuro.

Citazione"...E vidi un nuovo cielo e una nuova terra. ...E vidi la nuova Gerusalemme scendere dal cielo vestita come una sposa ornata per il suo amato. "Ecco, la tenda del Signore è col genere umano ed Egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro ed asciugherà ogni lacrima dai loro occhi" (Apocalisse, 21:1- 6)

AMPHITRITE
E' una citazione generica qui. San Giovanni non menziona solamente il popolo ebraico, ma l'intero "genere umano". La Nuova Gerusalemme può essere una metafora della santificazione dell'umanità decaduta.

CARLO
Appunto: la salvezza futura dell'intera umanità. Lo stesso Paolo (posteriore a Gesù) parla di un futuro "Secondo Adamo" che salverà il genere umano

Amphitrite

CitazioneIo invece penso che abbiano ragione loro. Altrimenti, cosa dobbiamo pensare? ...Che è venuto un Gesù storico che ha fallito la sua missione, visto che dopo due millenni dalla sua venuta non c'è stata alcuna Redenzione, anzi, che la Sua Chiesa nel frattempo si è macchiata di gravi delitti, come quelli della "Santa" Inquisizione?


Hai mai sentito nominare il concetto di "Anticristo"? E' colui menzionato continuamente nell'Apocalisse di Giovanni. Essere umano che prometterà la Luna dal cielo nel nome di una dittatura universale. E questo per te il vero "messia"? Un essere dotato di cosiddetta sapienza che soddisfa le vostre esigenze da "intellettuali"? Per te, e per coloro che la pensano come te, una crocifissione e una Resurrezione e' un "fallimento"? In questo caso, provo veramente amarezza.
Spiritualmente parlando, Cristo non ha mai fallito. Il miracolo della sua Resurrezione accade ogni anno nella terra di Gerusalemme. Nessuna prova scientifica abbia mai rinnegato questo (strano) fenomeno.  Il fatto che la Chiesa ha interpretato a modo suo le parole di Cristo e' una questione totalmente diversa. Pero', da tipici esseri umani testardi e ciechi, siamo abituati a scagliare sempre la pietra contro il Divino pur di non ammettere i nostri errori. 
Ah, ma alla fine ognuno ha i suoi punti di vista. Non mi sono iscritta qui per fare catechismo a gente adulta né essere stuzzicata da sofisti.
"Aveva un temperamento insofferente della disciplina e temerario, non aveva rispetto né per gli dei né per gli uomini che dimostravano di non meritarlo (...) Non aveva alcuna considerazione per chi sapeva solo parlare senza essere capace di agire." (Su Dionisio I di Siracusa)

Sariputra

Citazione di: Amphitrite il 29 Agosto 2017, 18:29:34 PM
CitazioneIo invece penso che abbiano ragione loro. Altrimenti, cosa dobbiamo pensare? ...Che è venuto un Gesù storico che ha fallito la sua missione, visto che dopo due millenni dalla sua venuta non c'è stata alcuna Redenzione, anzi, che la Sua Chiesa nel frattempo si è macchiata di gravi delitti, come quelli della "Santa" Inquisizione?
Hai mai sentito nominare il concetto di "Anticristo"? E' colui menzionato continuamente nell'Apocalisse di Giovanni. Essere umano che prometterà la Luna dal cielo nel nome di una dittatura universale. E questo per te il vero "messia"? Un essere dotato di cosiddetta sapienza che soddisfa le vostre esigenze da "intellettuali"? Per te, e per coloro che la pensano come te, una crocifissione e una Resurrezione e' un "fallimento"? In questo caso, provo veramente amarezza. Spiritualmente parlando, Cristo non ha mai fallito. Il miracolo della sua Resurrezione accade ogni anno nella terra di Gerusalemme. Nessuna prova scientifica abbia mai rinnegato questo (strano) fenomeno. Il fatto che la Chiesa ha interpretato a modo suo le parole di Cristo e' una questione totalmente diversa. Pero', da tipici esseri umani testardi e ciechi, siamo abituati a scagliare sempre la pietra contro il Divino pur di non ammettere i nostri errori. Ah, ma alla fine ognuno ha i suoi punti di vista. Non mi sono iscritta qui per fare catechismo a gente adulta né essere stuzzicata da sofisti.

La "resurrezione" è una dimensione del cuore, non dell'intelletto logico-discorsivo. E' una vera follia per la ragione.  Questa resurrezione avviene ogni attimo che riusciamo ad andare avanti, a ri-nascere dalle nostre amarezze, dai nostri dolori e dalle nostre sconfitte.  :)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Carlo Pierini

Citazione di: Amphitrite il 29 Agosto 2017, 18:29:34 PM
CitazioneIo invece penso che abbiano ragione loro. Altrimenti, cosa dobbiamo pensare? ...Che è venuto un Gesù storico che ha fallito la sua missione, visto che dopo due millenni dalla sua venuta non c'è stata alcuna Redenzione, anzi, che la Sua Chiesa nel frattempo si è macchiata di gravi delitti, come quelli della "Santa" Inquisizione?


Hai mai sentito nominare il concetto di "Anticristo"? E' colui menzionato continuamente nell'Apocalisse di Giovanni. Essere umano che prometterà la Luna dal cielo nel nome di una dittatura universale. E questo per te il vero "messia"? Un essere dotato di cosiddetta sapienza che soddisfa le vostre esigenze da "intellettuali"?

No, quell'Anticristo lì corrisponde con il materialismo scientifico che esercita una dittatura repressiva contro lo Spirito (la negazione di una natura ontologica della mente e dello Spirito).

AMPHIRITE
Per te, e per coloro che la pensano come te, una crocifissione e una Resurrezione e' un "fallimento"? In questo caso, provo veramente amarezza.

CARLO
Provi amarezza perché mi attribuisci affermazioni che non ho fatto. Sei pregata di commentare quello che scrivo, e non quello che tu pensi io voglia scrivere. Altrimenti non ne usciamo

AMPHIRITE
Spiritualmente parlando, Cristo non ha mai fallito. Il miracolo della sua Resurrezione accade ogni anno nella terra di Gerusalemme. Nessuna prova scientifica ha mai rinnegato questo (strano) fenomeno.  

CARLO
Di quale fenomeno parli?

AMPHIRITE
Il fatto che la Chiesa ha interpretato a modo suo le parole di Cristo e' una questione totalmente diversa. Pero', da tipici esseri umani testardi e ciechi, siamo abituati a scagliare sempre la pietra contro il Divino pur di non ammettere i nostri errori. 

CARLO
Non ho capito. CHI rimproveri di scagliare sempre pietre contro il Divino: me, la chiesa, o te stessa ("...siamo abituati a scagliare..."?

Carlo Pierini

Citazione di: Sariputra il 29 Agosto 2017, 18:43:14 PM
Citazione di: Amphitrite il 29 Agosto 2017, 18:29:34 PM
CitazioneIo invece penso che abbiano ragione loro. Altrimenti, cosa dobbiamo pensare? ...Che è venuto un Gesù storico che ha fallito la sua missione, visto che dopo due millenni dalla sua venuta non c'è stata alcuna Redenzione, anzi, che la Sua Chiesa nel frattempo si è macchiata di gravi delitti, come quelli della "Santa" Inquisizione?
Hai mai sentito nominare il concetto di "Anticristo"? E' colui menzionato continuamente nell'Apocalisse di Giovanni. Essere umano che prometterà la Luna dal cielo nel nome di una dittatura universale. E questo per te il vero "messia"? Un essere dotato di cosiddetta sapienza che soddisfa le vostre esigenze da "intellettuali"? Per te, e per coloro che la pensano come te, una crocifissione e una Resurrezione e' un "fallimento"? In questo caso, provo veramente amarezza. Spiritualmente parlando, Cristo non ha mai fallito. Il miracolo della sua Resurrezione accade ogni anno nella terra di Gerusalemme. Nessuna prova scientifica abbia mai rinnegato questo (strano) fenomeno. Il fatto che la Chiesa ha interpretato a modo suo le parole di Cristo e' una questione totalmente diversa. Pero', da tipici esseri umani testardi e ciechi, siamo abituati a scagliare sempre la pietra contro il Divino pur di non ammettere i nostri errori. Ah, ma alla fine ognuno ha i suoi punti di vista. Non mi sono iscritta qui per fare catechismo a gente adulta né essere stuzzicata da sofisti.

La "resurrezione" è una dimensione del cuore, non dell'intelletto logico-discorsivo. E' una vera follia per la ragione.  Questa resurrezione avviene ogni attimo che riusciamo ad andare avanti, a ri-nascere dalle nostre amarezze, dai nostri dolori e dalle nostre sconfitte.  :)

Anch'io la vedo così!

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