il perdono: quanto costa?

Aperto da Mario Barbella, 23 Aprile 2016, 22:38:29 PM

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Freedom

Citazione di: Ipazia il 27 Marzo 2023, 08:06:50 AMNon mi risulta che Giuda sia stato perdonato. Anche nell'empireo il pentimento non è opzionale.
Giuda non è stato perdonato perché non c'è stato sufficiente tempo. Purtroppo, sbagliando, ha ritenuto di averla fatta troppo grossa per ottenere il perdono. E si è ucciso.

Ma essendo l'amore del Padre infinito anche Giuda sarebbe stato perdonato. Doveva solo chiederlo. Almeno questo è l'insegnamento che ci è dato.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Socrate78

Giuda era invece già prima che commettesse il gravissimo peccato considerato dannato da Dio, poiché Gesù afferma testualmente: "Il Figlio dell'Uomo dovrà patire molto, essere riprovato dai suoi, essere consegnato alle autorità e morire. Ma guai a chi tradisce il Figlio dell'Uomo: sarebbe stato meglio per lui NON essere mai NATO!". Ora, se Gesù dice di Giuda che per lui era meglio non essere mai nato, significa che già sapeva che si sarebbe dannato e che era escluso dai piani di redenzione o no? Tutto è voluto e già predisposto da Dio, quando Dio ha creato Lucifero sapeva benissimo che sarebbe stato irremediabilmente cacciato dal Paradiso, ma siccome il male serve al bene, è necessario che nel piano di Dio ci siano i malvagi che non possano far altro che compiere il male.

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Socrate78 il 27 Marzo 2023, 17:00:37 PMGiuda era invece già prima che commettesse il gravissimo peccato considerato dannato da Dio, poiché Gesù afferma testualmente: "Il Figlio dell'Uomo dovrà patire molto, essere riprovato dai suoi, essere consegnato alle autorità e morire. Ma guai a chi tradisce il Figlio dell'Uomo: sarebbe stato meglio per lui NON essere mai NATO!". Ora, se Gesù dice di Giuda che per lui era meglio non essere mai nato, significa che già sapeva che si sarebbe dannato e che era escluso dai piani di redenzione o no? Tutto è voluto e già predisposto da Dio, quando Dio ha creato Lucifero sapeva benissimo che sarebbe stato irremediabilmente cacciato dal Paradiso, ma siccome il male serve al bene, è necessario che nel piano di Dio ci siano i malvagi che non possano far altro che compiere il male.
Giuda era già condannato? Meglio per lui sarebbe stato non nascere? Mi sembra assurdo. Come può un essere creato a immagine di Dio,  essere creato, sapendo che avrebbe tradito Gesù?
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Ipazia

Citazione di: Freedom il 27 Marzo 2023, 12:05:48 PMGiuda non è stato perdonato perché non c'è stato sufficiente tempo. Purtroppo, sbagliando, ha ritenuto di averla fatta troppo grossa per ottenere il perdono. E si è ucciso.

Ma essendo l'amore del Padre infinito anche Giuda sarebbe stato perdonato. Doveva solo chiederlo. Almeno questo è l'insegnamento che ci è dato.
Quindi il perdono va richiesto, non è così scontato e incondizionato. E la richiesta del perdono implica il pentimento

A questo punto i conti tornano e non si cade nell'aberrante colpevolizzazione dell'"egoismo" o "narcisismo" della "parte lesa".
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Socrate78

@Aspirante: Se Dio è onnisciente, sa quindi tutto prima, era previsto che tradisse Gesù, Dio conosce in anticipo le scelte che il soggetto creato porrà in essere. Ciò non significa che Dio influenza le scelte di ognuno, esse sono frutto del libero arbitrio, semplicemente Dio le conosce in anticipo, ma è in grado con la Sua potenza di piegare anche il male ai disegni del bene. Se Giuda non avesse tradito, ad esempio, non ci sarebbe stato il sacrificio redentore, e quindi quel tradimento è servito per il bene. Ma essendo comunque il tradimento un peccato gravissimo, esso meritava una punizione molto grave a prescindere di come Dio avrebbe usato il male per i suoi piani di salvezza.

Duc in altum!

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 26 Marzo 2023, 07:14:19 AMQuindi,  quando non si riesce a perdonare è Dio che non vuole il perdono? Mi pare strano, altrimenti, che quando qualcosa va bene sia merito di Dio, ma non altrettanto colpa Sua quando qualcosa va male!
Come, come?!?
Non si riesce a perdonare (alias: non si vuole!) e la colpa è di Dio!?
Altro che strano ...una bella scusa!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: Ipazia il 26 Marzo 2023, 17:26:32 PMPerdono senza pentimento ?
Per il cristiano autentico (credibile) non è indispensabile il pentimento dell'offensore per perdonare, non ha alternativa; almeno che non decida di essere un credulone.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

Citazione di: Ipazia il 27 Marzo 2023, 08:06:50 AMNon mi risulta che Giuda sia stato perdonato.
Se Dio convertisse tutti obbligatoriamente non saremmo creature a sua immagine, ma cyborg per il Suo mega videogioco universale.

Decidere di non accettare Dio e quindi tradire/ovviare/alterare (eventualmente esistesse) questa Sua misericordia/compassione/agape è il peccato con cui Giuda si è auto-condannato, e non che non è stato perdonato.

Citazione di: Ipazia il 27 Marzo 2023, 11:27:19 AMRisultato che si ottiene col distacco, col passare oltre (...ma guarda e passa...)
Certamente, ma questa maniera di perdonare (con atarassia, se non erro) è altro dal perdono cristiano.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Alberto Knox

i cristiani son chiamati a perdonare sempre. Ma una riflessione umanistica del mondo laico mi induce a considerare se , a volte, sia necessario il non perdonare. Non perdonare come metodo educativo ad un ravvedimento e un cambiamento compotamentale. Questo è più severo del perdono per grazia ma questo non significa che non si possa sempre perdonare comunque. Ci sono i tempi del perdono anche da considerare . Perchè si fa presto a dire perdonare sempre e comunque. Ma poi nella realtà se fanno del male a tuo figlio o investono tuo figlio e poi senti che chi lo ha investito era ubriaco e che non si è fermato perchè credeva di aver urtato un sacco dell immondizia , tu non lo perdoni. Non è che dici "ah , bhè se era ubriaco non era neache colpa sua" no il cavolo, tu vuoi che paghi e che la paghi amaramente.  Queste cose accadono, ho riportato una notizia di cronaca con questo esempio. Allora è anche lecito non perdonare in certi casi.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Duc in altum!

Citazione di: Ipazia il 27 Marzo 2023, 17:45:14 PMQuindi il perdono va richiesto, non è così scontato e incondizionato.
Nei confronti di Gesù è più che logico: se io non riconosco (credendo in altro) l'esistenza di questo Dio e di sta storiella del mio peccato/errore/deficienza contratto e non commesso, per cui Lui si è sacrificato al mio posto, ma di che diamine (e a chi?) devo chiedere perdono?!

Solo che può accadere anche che per la fede (sincera) di uno, venga perdonato anche colui che non ha fede e che forse è - involontariamente - anche all'oscuro di tutta sta storia (evento accaduto già storicamente, secondo il discepolo Marco, nella sua versione del Vangelo al capitolo 2, versetti dall'1 al 12)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Aspirante Filosofo58

Citazione di: Duc in altum! il 27 Marzo 2023, 19:10:26 PMCome, come?!?
Non si riesce a perdonare (alias: non si vuole!) e la colpa è di Dio!?
Altro che strano ...una bella scusa!
Supponiamo: tu conosci una persona che di punto in bianco ti accusa di qualcosa, lasciandoti esterrefatto, perché tu ritieni di non averle fatto nulla di male; cerchi il dialogo per capire dove o cosa hai sbagliato; ti rendi disponibile a chiedere scusa per i tuoi errori e ti dici disposto a perdonare l'altro per i suoi errori; l'altra persona non vuol sentire ragione, convinta com'è, di aver subito un'offesa, e ti chiude ogni possibilità di dialogo: cosa fai? Avresti il coraggio di dire a questa persona ciò che hai scritto a me come risposta? 
La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Freedom

Citazione di: Ipazia il 27 Marzo 2023, 17:45:14 PMQuindi il perdono va richiesto, non è così scontato e incondizionato. E la richiesta del perdono implica il pentimento.

A questo punto i conti tornano e non si cade nell'aberrante colpevolizzazione dell'"egoismo" o "narcisismo" della "parte lesa".
Sono due prospettive diverse.

C'è quella di chi ha interrotto la relazione d'amore (questo è il peccato) e quella di chi subisce questa interruzione.

Chi interrompe la relazione d'amore deve necessariamente prenderne atto per pentirsi. Questo comporta un cammino. Dopo di che si può tentare di ripristinare la relazione d'amore.

Ma chi subisce l'interruzione della relazione d'amore è chiamato ad essere disposto a riallacciarla in qualunque momento. Anche un secondo dopo l'interruzione. E indipendentemente dal comportamento di colui che ha interrotto il rapporto.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Ipazia

D'accordo, la parte lesa è sempre disponibile, ma il pentimento è comunque necessario. Se non vi è pentimento e tentativo di ripristino della relazione, che senso ha parlare di perdono ? Al massimo è un perdono in potenza che potrebbe restare sempre tale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Freedom

Citazione di: Ipazia il 27 Marzo 2023, 21:28:57 PMD'accordo, la parte lesa è sempre disponibile, ma il pentimento è comunque necessario. Se non vi è pentimento e tentativo di ripristino della relazione, che senso ha parlare di perdono ? Al massimo è un perdono in potenza che potrebbe restare sempre tale.
No, il perdono non è in potenza bensì reale, agito.

Affinché tuttavia possa dispiegare tutto il suo potere "guaritore" è necessario il "si" di colui che ha interrotto la relazione d'amore. Cioè il suo riconoscere l'errore commesso. Ergo il suo pentimento. 
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Duc in altum!

Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 27 Marzo 2023, 20:33:18 PMSupponiamo: tu conosci una persona che di punto in bianco ti accusa di qualcosa, lasciandoti esterrefatto, perché tu ritieni di non averle fatto nulla di male; cerchi il dialogo per capire dove o cosa hai sbagliato; ti rendi disponibile a chiedere scusa per i tuoi errori e ti dici disposto a perdonare l'altro per i suoi errori; l'altra persona non vuol sentire ragione, convinta com'è, di aver subito un'offesa, e ti chiude ogni possibilità di dialogo: cosa fai?
Nulla (anche perché, come tu dici, non ho fatto nulla e sto bene con la mia coscienza), perché codesto è un fuori di testa!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

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