Il "disegno intelligente" nell'evoluzione

Aperto da myfriend, 15 Novembre 2019, 11:29:22 AM

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myfriend

La Realtà (quella che noi chiamiamo "realtà visibile e materiale") prende forma sempre attraverso un processo evolutivo che si sviluppa nel tempo, a partire da un "nucleo" (seme) iniziale per arrivare alla piena manifestazione.
- c'è il seme dal quale nasce la pianta e poi arriva il fiore
- c'è l'organismo unicellulare dal quale nascono i pesci, poi i rettili, poi i mammiferi e infine l'homo
- c'è il nucleo di "singolarità iniziale" dal quale, attraverso il big bang, si sono svilluppate galassie poi i soli e poi i pianeti
- c'è la cellula fecondata, dal quale nasce il bambino che poi diventa homo adulto

Questo è un "modello di trasformazione" che ricompare sempre e ovunque nella Realtà.
E non è certo un caso.
Poichè il "caso" (inteso come evento che si verifica spontaneamente, senza una causa originaria, senza uno scopo e senza una logica che ne guida lo sviluppo) non esiste.

Perchè dunque la Realtà "prende forma" attraverso un processo evolutivo?
Qual è il "disegno intelligente" che sta dietro ogni processo evolutivo?
Il processo evolutivo è il modo attraverso il quale si manifestano le "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che è alla base dell'Universo.
Queste "qualità" o "caratteristiche" sono GIA' tutte presenti nella Coscienza cosmica nel suo stato di pura Coscienza immateriale.
Ma sono tutte presenti solo in uno stato potenziale o latente.

La Realtà visibile (materiale) è la manifestazione delle "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica.
E queste "qualità" o "caratteristiche" si manifestano (e diventano ciò che noi chiamiamo Realtà...o Universo) attraverso "processi di trasformazione" ai quali noi abbiamo dato il nome di "evoluzione".

Cioè, attraverso l'evoluzione, la Coscienza cosmica "dà forma nella materia" alle sue "qualità" o "caratteristiche" (cioè manifesta le sue "qualità" o "caratteristiche").
Da quelle primordiali o di base a quelle più sofisticate e complesse.
L'Universo quindi è composto da tutte le "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che si manifestano in varie "forme".
A queste "forme" noi diamo dei nomi: galassie, pianeti, soli, sassi, piante, animali, homo.
Ma in realtà tutte queste "forme" non sono altro che "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che escono da uno stato solo potenziale o latente e si manifestano.

Che cos'è l'evoluzione della vita?
La risposta si deduce dall'osservazione del processo evolutivo stesso: organismi unicellulari, pesci, anfibi, rettili, mammiferi, homo.
Questo è il tronco portante e principale dell'evoluzione (costituito anche da molte "diramazioni secondarie" e anche da "rami morti")
Attraverso l'evoluzione, la Coscienza cosmica che è alla base dell'universo è partita col manifestarsi con "qualità" o "caratteristiche" primarie o di base (alla quale noi diamo il nome di organismi unicellulari) ed è arrivata - fino ad ora - col manifestarsi con "qualità" o "caratteristiche" assai complesse e sofisticate (alle quali noi diamo il nome di intelligenza, creatività, compassione, libero arbitrio) che si sono manifestate con l'homo.

Questo è, dunque, il "disegno intelligente" che sta dietro l'evoluzione della vita: manifestare le "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica.
E questo processo di manifestazione dà origine all'Universo e a tutte le forme di vita in esso contenute.

Che cos'è il processo evolutivo di ciascuno di noi (nascita, crescita, morte)?
Ciascuno di noi è una particolare vibrazione o frequenza o fluttuazione della Coscienza cosmica.
Nella nostra particolare "vibrazione" c'è già tutto quello che siamo. Ma questo tutto esiste, inizialmente, solo a un livello potenziale o latente.
E' grazie al processo che noi chiamiamo "nascita" e "crescita" che la vibrazione che noi siamo si manifesta nel Reale e manifesta le sue qualità o caratteristiche. La nostra "individualità" esiste GIA' nella Coscienza cosmica a un livello solo potenziale o latente. E si manifesta nel nostro corpo/cervello con quella che noi chiamiamo "nascita" e "crescita".
Noi siamo la manifestazione di una particolare vibrazione della Coscienza cosmica.
Quando moriamo, il processo di "manifestazione" termina e noi ci trasformiamo in qualcosa d'altro. Ma di certo non "scompariamo"...perchè siamo Coscienza cosmica. E la Coscienza cosmica non scompare.

L'evoluzione non è certo finita con l'homo sapiens.
Esistono altre "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che ancora devono manifestarsi.
Queste "qualità" o "caratteristiche" ancora più sofisticate della Coscienza cosmica si manifesteranno nei prossimi "cervelli", cioè nei prossimi step evolutivi. Più evoluti e sofisticati del nostro. E percepiranno e vivranno la Realtà in un modo completamente diverso dal nostro.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Ipazia

#1
Giusta la collocazione nella sezione "spiritualità" perchè la "Coscienza cosmica" appartiene alla teologia e non alla scienza.

L'unica coscienza attinente il discorso scientifico è quella contenuta in soggetti viventi con un sistema nervoso complesso. Essa ha un carattere individuale, che al massimo può essere esteso intersoggettivamente con locuzioni di tipo socioculturale: coscienza collettiva, di classe, professionale, ecologica, .... Postulare una coscienza cosmica, dal punto di vista scientifico o sociale, allo stato delle nostre conoscenze, è una bufala.

Il caso esiste ed è dato dalla coincidenza temporale di fattori che, ciascuno per sè, hanno una precisa causalità, ma messi insieme determinano un evento casuale. Perdo l'aereo che precipita, perchè ho forato andando all'aeroporto, è un evento casuale: fortunato assai. E' un caso altrettanto fortunato che la stazione spaziale catturi le particelle di antimateria con la strumentazione che Parmitano sta riparando. Il caso si verifica ogni volta che noi subiamo eventi su cui non abbiamo un controllo totale. Cosa ben nota anche a Machiavelli e agli antichi.

L'evoluzione dell'universo è una serie infinita di eventi casuali che hanno portato, ad esempio, all'evoluzione di vita intelligente in questo pianeta e non su Marte o Venere. Sarebbe bastato che il Sole fosse leggermente diverso da come è.

Il disegno intelligente può anche esistere. Ma non vorrei essere nei suoi panni. E comunque appartiene ad una visione animistica del reale, non ad una visione scientifica. Ammesso ciò, ognuno è libero di scegliere la visione del mondo che gli è più congegnale.
.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

myfriend

#2
@Ipazia

L'unica coscienza attinente il discorso scientifico è quella contenuta in soggetti viventi con un sistema nervoso complesso. Essa ha un carattere individuale. Postulare una coscienza cosmica, dal punto di vista scientifico, allo stato delle nostre conoscenze, è una bufala.

Allo stato attuale delle nostre conoscenze è una bufala?
A me risulta che un certo Hawking ha elaborato una teoria che prevede una cupola, la cosiddetta "cupola di Hawking", fatta di vuoto, e dalla quale, per "magia" ( ;D ) (chissà perchè torna sempre la magia) si sarebbe generato "casualmente" l'Universo (o i multiversi) per fluttuazione quantistica.
E' considerata a tutti gli effetti una "teoria scientifica". Sebbene allo stato attuale delle nostre conoscenze non la possiamo nè dimostrare nè falsificare.
La Coscienza cosmica è una bufala tanto quanto lo è la Cupola di Hawking.  ;D
O, se preferisci, la Cupola di Hawking è una bufala tanto quanto lo è la Coscienza cosmica.

A una mente aperta e priva di pregiudizi, il concetto della Coscienza cosmica appare una ipotesi scientifica come un'altra.
Prova a farti questa semplice domanda: perchè consideriamo la Cupola di Hawking ipotesi scientifica (anche se non la possiamo nè dimostrare nè falsificare) mentre consideriamo la Coscienza cosmica una bufala?
Per un evidente pregiudizio.
Un pregiudizio che nasce dalla convinzione errata che la Scienza si occupa solo della materia.
E questa convinzione è errata poichè è ormai ampiamente dimostrato che "ciò che definiamo materia, in realtà, non è fatto di materia".  ;D

Sei rimasta un po' indietro con i tuoi studi scientifici. E i tuoi pregiudizi nascono dalla scienza del XVIII secolo. Ora siamo nel XXI secolo.
E' ora - per te - di aggiornarti e superare i tuoi pregiudizi.  ;D



Il caso esiste ed è dato dalla coincidenza temporale di fattori che, ciascuno per sè, hanno una precisa causalità, ma messi insieme determinano un evento casuale. Perdo l'aereo che precipita, perchè ho forato andando all'aeroporto, è un evento casuale.


No sorella.
O meglio...possiamo definire "casuale" ciò che tu hai descritto ma SOLO nella accezione di Voltaire: "Il caso non può che essere una causa ignota di un effetto noto".
Se, invece, affermi che un determinato evento è "casuale" nel senso che avviene spontaneamente, senza una causa ben precisa, senza uno scopo e senza una logica stai facendo una affermazione di "merito". Cioè stai descrivendo "come" si è prodotto quell'evento (cioè "casualmente" nella accezione appena detta).
Quindi, siccome stai descrivendo un "come", stai facendo una affermazione scientifica.
E, in quanto affermazione scientifica, me la devi dimostrare con esperimenti di laboratorio.

Cioè mi devi dimostrare scientificamente con esperimenti di laboratorio (questo prevede, infatti, il metodo scientifico) che quell'evento si è verificato senza una causa, senza uno scopo e senza una logica.
Cosa che non potrai mai fare.  ;D

E sai perchè?

Perchè un certo Carl Gustav Jung - uno scienziato - a proposito dell'esempio che tu hai fatto, parlava di "Sincronicità"...cioè di eventi a-casuali.


Ma, Carl Gustav Jung era uno scienziato del XX secolo.
E tu, essendo rimasta alla scienza del XVIII secolo, ovviamente non lo conosci.  ;D

Da qui l'invito ad aggiornarti....hai circa tre secoli di scienza da recuperare per metterti alla pari con la modernità e superare i tuoi pregiudizi.
La brutta notizia è che hai molto da lavorare. La bella notizia è che ce la puoi fare....se ti metti di impegno.  ;D

L'evoluzione dell'universo è una serie infinita di eventi casuali che hanno portato, ad esempio, all'evoluzione di vita intelligente in questo pianeta e non su Marte o Venere. Sarebbe bastato che il sole fosse leggermente diverso da come è.


Anche qui hai fatto una affermazione di "merito". Hai descritto un "come". E quindi hai fatto una affermazione scientifica.
E, in quanto tale, me la devi dimostrare con esperimenti di laboratorio perchè questo prevede il metodo scientifico.
Cioè mi devi dimostrare con esperimenti di laboratorio che l'evoluzione è una serie di eventi casuali ed ha come prodotto finale un risultato casuale.
E anche qui ti devo dare una brutta notizia. Non lo puoi fare.  ;D

E allora la domanda fatidica: come mai nella tua testolina tu implicitamente pensi che le tue affermazioni siano verità scientifiche? Lo dai per scontato senza nemmeno domandarti se sono vere oppure no.
Perchè ciò che pensi è il risultato del lavaggio del cervello che ti hanno fatto già in tenera età a scuola...dove ti hanno inculcato la "religione del caso" che si basa su un dogma di fede indimostrato e indimostrabile (un po' come il dogma di fede della Immacolata concezione  ;D )...ma siccome te lo hanno ripetuto tante volte, alla fine tu ci credi e lo dai per scontato come se fosse vero.

Bè...mi spiace dirti che non lo è.
Forse ti sorprenderà saperlo...ma mai nessuno ha dimostrato scientificamente con esperimenti di laboratorio che quando hai perso l'aereo lo hai perso "per caso".
Mai nessuno ha dimostrato scientificamente con esperimenti di laboratorio che l'evoluzione è un susseguirsi di eventi casuali e produce risultati casuali.
Forse ti sorprenderà sapere che queste tue affrmazioni sono "dogmi di fede".  ;D Di una religione che si chiama "Religione del caso".
Ed è un po' come quella religione che prevedeva che i fulmini sul monte Olimpo fossero le ire di Zeus.  ;D
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

anthonyi

Il concetto di evoluzione già presuppone l'idea di finalismo insita nella tesi del "disegno intelligente". E' per questa ragione che tale concetto è sottoposto a posizioni critiche, che proporrebbero di sostituirlo con concetti meno finalistici come quello di "adattamento" e selezione delle specie.
Con questi concetti diventa possibile spiegare buona parte dei passaggi che hanno caratterizzato l'evoluzione della vita, passaggi che sono casualmente spiegabili all'interno di una certa ragionevolezza probabilistica, con difficoltà che si concentrano all'inizio (Formazione delle cellule), e negli ultimi tempi (Alcuni aspetti dell'Homo Sapiens).
Per quanto io sia un fans del "disegno intelligente" devo dire che si tratta di difficoltà insufficienti a sostenere una tesi di tale portata, anche perché si tratterebbe esclusivamente di argomenti negativi, nella totale assenza, almeno fino ad oggi, di prove positive.
Nel mondo dei pochi sostenitori del "disegno intelligente" circola il detto: "L'assenza di una prova, non è la prova di un'assenza." Purtroppo lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto per quelle parti dell'evoluzione della vita che sono difficili da spiegare da parte delle teorie della selezione della specie.
Un saluto

myfriend

#4
@Anthonyi

Purtroppo, o per fortuna, il metodo scientifico di dimostrazione di una teoria non si basa su modelli matematici.
I modelli matematici fanno parte di una teoria....non sono la dimostrazione di una teoria.
(Sarebbe un po' come dire che l'equazione E=MC^2 è la dimostrazione della Teoria della Relatività  ;D )
Per dimostrare una teoria occorre farlo con esperimenti di laboratorio. Esperimenti di laboratorio che devono dimostrare, tra l'altro, anche l'esattezza dei modelli matematici che fanno parte di una teoria. Questo prevede il metodo scientifico.

E, allo stato attuale delle cose, l'evoluzione casuale non è mai stata dimostrata in laboratorio. Quindi, da un punto di vista scientifico, è una bufala.
Tanto quanto lo è il "disegno intelligente" che, anche lui, non è ancora stato dimostrato in laboratorio.

Quindi abbiamo due teorie alternative...e nessuna delle due è stata mai dimostrata con esperimenti di laboratorio.
Vale la pena osservare che il sig. Darwin (padre della teoria evoluzionista) non ha mai parlato di "caso". Il concetto di "caso" è successivo a Darwin. Ed è, come ho detto nel post precedente, un "dogma di fede".
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Ipazia

Citazione di: Ipazia il 15 Novembre 2019, 18:42:27 PM
Il caso esiste ed è dato dalla coincidenza temporale di fattori che, ciascuno per sè, hanno una precisa causalità, ma messi insieme determinano un evento casuale.

Magari saper leggere prima di commentare.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Saluti myfriend. Purtroppo, come stai notando, in questo forum esistono utenti culturalmente poco formati (come me) o poco aggiornati (come me ed Ipazia). Cerca di sopportare. Per parte mia intervengo per un'ultima volta sull'argomento "coscienza cosmica" ovvero "causa intelligente", poi mi ritirerò poichè non amo ripetermi continuamente.

Tu trovi - giustamente - che i meccanismi (o eventi) naturali, nella loro sfolgorante variegatezza e nel loro riuscire a mantenere vive le realtà che ci circondano, siano qualcosa di stupefacente che supera i poteri di qualsiasi intelligenza umana.
Quindi ne desumi che tutto ciò - mostrandosi ammirevole per un'intelligenza "inferiore" come la nostra sia stato generato da una intelligenza a noi "superiore".

Di qui il concetto di "causa (o disegno) intelligente".

Il problema però è che tale causa non la conosciamo, quindi sarebbe inappropriato il trovare intelligente o stupido chi o ciò che ignoriamo.

Nell'altro argomento (Dio, affermazioni.....etc.) ti avevo parlato del curioso ed imperversante fenomeno del capovolgimento confusionario tra le cause e gli effetti di certi scenari.
Ecco, siamo tornati ancora a quello.

La causa è quindi ignota, gli effetti sono noti, sono sotto i nostri occhi e sono meravigliosi. MA ALLORA SONO GLI EFFETTI AD ESSERE INTELLIGENTI !!

Il problema purtroppo è che il mondo è esistito per miliardi di anni in assenza dell'uomo. Prima della nostra comparsa non c'erano nè intelligenze nè intenzioni nè disegni nè coscienze.

Poi siamo arrivati noi e tra noi qualcuno che pretende che le nostre origini risultino il frutto di attributi (appunto intelligenze, intenzioni, disegni e coscienze) da noi sviluppati dopo la nostra comparsa !! E QUESTO APPUNTO E' UN'ALTRO ESEMPIO DI CAPOVOLGIMENTO TRA CAUSE ED EFFETTI. Saluti ed auguri.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

myfriend

Citazione di: Ipazia il 15 Novembre 2019, 20:36:40 PM
Citazione di: Ipazia il 15 Novembre 2019, 18:42:27 PM
Il caso esiste ed è dato dalla coincidenza temporale di fattori che, ciascuno per sè, hanno una precisa causalità, ma messi insieme determinano un evento casuale.

Magari saper leggere prima di commentare.
Ho capito benissimo.

Carl Gustav Jung pubblicò un'opera nel 1952 in cui parlava della teoria della sincronicità.
Cos'è la sincronicità? È quel concetto che sostiene che la maggior parte degli eventi, nella nostra vita, hanno un significato preciso e accadono per una ragione. In altre parole, nulla accade per caso.
Secondo la teoria della sincronicità di Jung, nessun avvenimento è un fatto accidentale ma la nostra vita è costellata di un insieme di coincidenze. O meglio, quelle che noi siamo abituati a considerare coincidenze ma che nella realtà non lo sono affatto.
Sarà capitato a tutti di pensare "ma guarda che coincidenza!" riferito ad un incontro, ad un evento, ad una frase letta su un libro, ad un ritrovamento inaspettato, ad una notizia che ci ha colto di sorpresa. E potrei continuare all'infinito. Sono molti i momenti in cui possiamo dire di vivere una "coincidenza".
Secondo la teoria della sincronicità, la coincidenza non esiste o meglio si tratta di coincidenze non casuali. La maggior parte degli eventi sincronici che avvengono nelle nostre vite rappresentano un messaggio, un segnale che ci indica la strada da percorrere.

Un evento sincronistico può racchiudere in sé diversi significati. Come tutti i simboli, anche gli eventi sincronistici hanno la funzione di rendere conscio l'inconscio.
L'originalità del contribuito di Jung consiste nel presupposto che l'inconscio non sia solo un magazzino personale ma un magazzino psichico del genere umano. È quello che Jung definì "inconscio collettivo" ovvero una raccolta di simboli che condividiamo con gli altri esseri umani e dei quali siamo all'oscuro.
Le coincidenze sono il prodotto di questi elementi presenti nell'inconscio collettivo che ci portano a rapportarci e a vivere esperienze con gli altri, ricche di significato e NON casuali.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

myfriend

#8
@viator

Bè...per semplificare potremmo fare questo esempio:
Sto camminando per il deserto e...azz!...inciampo su una pietra.
Comincio a scavare e scopro che quella pietra era la testa della scultura della Pietà di Michelangelo che era finita sotto la sabbia.

Ora...ho due scelte:
1- Osservo la scultura e dico: una scultura di questo tipo, così levigata e perfetta, piena di "informazioni", di "simboli" e di "significati" non può che essere il frutto di una mente intelligente...della mente e della abilità di uno scultore.
2- Osservo la scultura e dico: questa pietra si è formata per caso...per magia.

Scegli tu.  ;D

E' vero che noi ci siamo da soli 200mila anni....ma le leggi matematiche della fisica ci sono da 13miliardi di anni. LE figure geometriche perfette delle galassie o delle orbite dei pianeti intorno al sole ci sono da 13miliardi di anni.
Scelta 1 o scelta 2?
Se c'è un effetto intelligente, io deduco che c'è una causa intelligente.
Tu deduci che quell'effetto intelligente non abbia una causa e si sia prodotto spontaneamente e casualmente?
Puo essere.
Il punto è: è più razionale la scelta 1 (causa intelligente) o la scelta 2 (nessuna causa quindi il cieco caso e la "magia")?

Mah...che dirti? Io alla "magia" non ci credo.
Ci credevano i greci e i romani 2mila anni fa. Ora siamo nel XXI secolo.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Jacopus

Myfriend. Spiegami cosa c'è di intelligente nella estinzione dei dinosauri, o in quella del giaguaro occidentale. Questo processo evolutivo deve contemplare anche il virus della peste bubbonica o è solo un incidente di percorso? I bambini autistici fanno parte di questo disegno cosmico "progressista" o sono scarti di lavorazione? Come mai il dna è formato ( anche quello umano ) da parti ereditate da virus? La nostra perfezione prevede anche la nostra capacità di ammazzarci a vicenda su scala industriale o anche questo è un temporaneo difetto di fabbrica? La domanda fondamentale comunque è: eventualmente siamo ancora in garanzia e in quale centro di assistenza cosmico possiamo rivolgerci?
Ps: hai fatto bene a scrivere in tematiche spirituali, perché l'evoluzionismo darwiniano è un'altra cosa, ma questo, appunto, lo sai anche tu.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

myfriend

#10
@Jacopus

1- Estinzione dei dinosauri et affini.
L'estinzione non è una sciagura, poichè - se hai letto il post di introduzione del 3d - niente in realtà "nasce" e niente in realtà "muore" o si "estingue"...perchè tutto semplicemente E' in forme diverse. L'estinzione dei dinosauri è una "particolare manifestazione" della Coscienza cosmica che esce dal Reale. Ma non per questo cessa di esistere. Perchè in realtà nulla "nasce" e nulla "muore". Siamo noi che diamo alla morte - e all'estinzione - una valenza negativa perchè siamo intrappolati nella nostra natura inferiore che ci fa percepire le cose come se "svanissero" nel nulla. In realtà non svanisce niente nel nulla perchè tutto è Coscienza cosmica e manifestazione della Coscienza cosmica. Quindi tutto E' in "forme" diverse.
Si "estinguono" Soli, pianeti, supernove....e altri Soli, pianeti e supernove si manifestano. Le cose non scompaiono...semplicemente entrano ed escono dalla Realtà cambiando forma.

2-il virus della peste bubbonica.
Il virus della peste bubbonica è una manifestazione della Coscienza cosmica e segue le sue proprie leggi. Se vai a passeggio per la savana con le infradito, probabilmente incontri un leone. E quel leone....ti sbrana. Perchè il leone fa il leone. In lui si manifestano delle qualità della Coscienza cosmica (aggressività e violenza) e lui vive manifestando quelle qualità. Però se nello zainetto hai un fucile gli puoi sparare...perchè grazie alle qualità della Coscienza cosmica presenti nella nostra natura inferiore (di cui ho parlato in altro 3d) noi abbiamo l'istinto alla sopravvivenza. E, quindi, se hai un fucile gli puoi sparare.
Allo stesso modo se ti becchi un virus, crepi. Perchè il virus manifesta delle qualità della Coscienza cosmica che lo fanno vivere da virus.
Ma crepi anche se ti getti dal decimo piano di un palazzo. Perchè violi le leggi alle quali è sottoposto il tuo corpo.

Qui si apre l'argomento della nostra natura superiore e della nostra natura inferiore che ho trattato in altro 3d. Nell'homo sapiens si sono manifestate specifiche qualità della Coscienza cosmica nella nostra natura superiore...tra cui intelligenza e compassione. E altre qualità della Coscienza cosmica appartengono alla nostra natura inferiore (istinto di sopravvivenza). Grazie a queste qualità noi abbiamo sviluppato i vaccini e possiamo combattere i virus e salvare tante vite umane. In noi si sono manifestate queste qualità proprio per questo scopo. Gli altri animali non possono farlo....noi si.

3-I bambini autistici fanno parte di questo disegno cosmico "progressista" o sono scarti di lavorazione?
I processi genetici sono una manifestazione della Coscienza cosmica e seguono le loro leggi. Ma le leggi funzionano all'interno di regole precise. Se bombardi una cellula con le radiazioni - violi le regole all'interno delle quali le leggi funzionano correttamente - queste generano una anomalia nelle leggi del processo di replica del DNA e probabilmente si sviluppa una tumore.
Allo stesso modo, il tuo corpo si comporta secondo precise leggi che sono valide all'interno di regole precise. Se cammini in riva al lago ti gusti una bella passeggiata. Ma se ti getti dal decimo piano - violi le regole che governano le leggi del tuo corpo - ti sfracelli sull'asfalto.
L'autismo, come altre malattie genetiche, si verifica per una anomalia dovute a cause ancora ignote, purtoppo.
Voglio dire...esistono delle leggi sul DNA, ma esistono anche delle regole all'interno delle quali quelle leggi funzionano. Se interviene qualcosa a perturbare quelle regole, si sviluppa una anomalia e le leggi vengono alterate....e lo sviluppo differisce dallo standard previsto generando quella che noi chiamiamo "malattia".

4- Come mai il dna è formato ( anche quello umano ) da parti ereditate da virus?
Il Dna cosiddetto "spazzatura", ereditato dai virus di un tempo, ci aiuta a combattere le infezioni di oggi.
Un team di ricercatori ha scoperto che i frammenti di geni virali che si pensava fossero "Dna spazzatura" hanno invece una funzione nella modulazione del sistema immunitario. E combattono contro i nostri nemici, batteri e virus.
https://www.focus.it/scienza/scienze/dna-virus-e-immunita

5- La nostra perfezione prevede anche la nostra capacità di ammazzarci a vicenda su scala industriale o anche questo è un temporaneo difetto di fabbrica?
Non ho mai detto che siamo perfetti. Ho detto che ogni "forma materiale" manifesta delle specifiche qualità o caratteristiche della Coscienza cosmica.
Noi homo sapiens abbiamo una natura inferiore (in cui si manifestano alcune qualità della Coscienza cosmica....cioè l'istinto animale...istinto di sopravvivenza, aggressività, competizione, violenza, egoismo) e una natura superiore (in cui si manifestano altre qualità della Coscienza cosmica...cioè intelligenza, creatività, compassione, libero arbitrio).
Negli individui che non coltivano e non sviluppano la propria natura superiore predomina la natura inferiore...e quindi predomina l'aggressività, la competizione, la violenza e l'egoismo. Cioè mettiamo la natura superiore (intelligenza, creatività, libero arbitrio) al servizio della natura inferiore. E questo genera le armi, la violenza, le guerre, la distruzione reciproca.

Minchia....quanto mi fai lavorare.  ;D
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

bobmax

Ogni evento può avvenire
o perché ha una causa
oppure, a darlo per possibile, per caso.
 
Tuttavia l'evento casuale, non avendo una causa (nota o ignota non importa), sarebbe nient'altro che la manifestazione del Caos.
Se un evento fosse infatti davvero casuale, con esso il Caos eromperebbe nel nostro mondo. Il Cosmo ne sarebbe lacerato e vano ogni nostro tentativo di comprendere alcunché.
 
Il caso non può comunque mai essere escluso definitivamente, dichiarandolo impossibile.
Sia perché è la negazione della necessità. E ogni negazione trova la sua ragion d'essere proprio in ciò che nega.
E sia perché seppur lo neghiamo nel presente, ce lo ritroviamo inevitabilmente all'origine del Tutto. Siamo qui per caso.
 
E' importante comunque considerare, a mio avviso, che a prescindere dall'esistenza o meno del caso, non vi è alcuna possibilità che esista il libero arbitrio.
In quanto tutto ciò che avviene o è l'effetto di una causa oppure del Caos.
 
D'altronde, sia l'ipotesi di un disegno intelligente, sia quella di un mondo casuale, non permettono alcuna libertà del singolo.
 
Questa impossibilità del libero arbitrio, non dipende dal ritenere valido il determinismo. Perché siamo a monte di qualsiasi determinismo o indeterminismo.
E' impossibile, il libero arbitrio, per la semplice constatazione che ciò che avviene deve avere una causa, oppure... è dovuto al caso (terzium non datur).
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

viator

Salve myfriend. Esiste un problema - tra i tanti - a questo mondo. La maggiore o minore apertura mentale. Tirato per i capelli ti faccio notare che la statua del Mosè di Michelangelo sarà certo stata fatta da qualcuno di simile a noi prima che noi passassimo dove la troviamo.
Questo secondo te vuol dire che tutta la vita, la natura, le entità fisiche che ci circondano, poichè le scopriamo dopo che esse sono state generate, sono opera di qualcuno di simile a noi che ci ha preceduto o di qualcosa di ESCLUSIVAMENTE o almeno SPECIFICAMENTE nostro (intelligenza, volontà, intenzione etc.) che esisteva prima delle realtà che ci circondano ? Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

myfriend

@bobmax

Il caso non può comunque mai essere escluso definitivamente, dichiarandolo impossibile.
Sia perché è la negazione della necessità. E ogni negazione trova la sua ragion d'essere proprio in ciò che nega.
E sia perché seppur lo neghiamo nel presente, ce lo ritroviamo inevitabilmente all'origine del Tutto. Siamo qui per caso.


Caro bobmax...certe affermazioni non le capisco e, per me, non hanno logica. Che significa "ogni negazione trova la sua ragion d'essere proprio in ciò che nega"?
In questo caso non significa nulla.
Noi abbiamo due affermazioni: A e B
A=un effetto che osserviamo è il risultato di un disegno intelligente (cioè si verifica a partire da una causa originaria - nota oppure ignota -, esiste un fine ed esiste una logica che, a partire dalla causa, produce l'effetto)
B=un effetto che osserviamo è il risultato del cieco caso (cioè si verifica spontaneamente, senza una causa originaria, senza un fine e senza una logica che, a partire dalla causa, produce l'effetto)

In matematica si dice che sono due affermazioni "mutualmente esclusive".
Se A è vera allora B è falsa
Se B è vera allora A è falsa
A e B non possono essere entrambe vere. E non possono neanche essere entrambe false.
Questa è la situazione.

Quindi, la tua frase "ogni negazione trova la sua ragion d'essere proprio in ciò che nega", in questo caso non significa nulla e non c'azzecca proprio.

E sia perché seppur lo neghiamo nel presente, ce lo ritroviamo inevitabilmente all'origine del Tutto. Siamo qui per caso.

E dove sta scritto? Chi lo dice?
Me lo devi dimostrare scientificamente, con prove di laboratorio. Altrimenti è una bufala.

E' importante comunque considerare, a mio avviso, che a prescindere dall'esistenza o meno del caso, non vi è alcuna possibilità che esista il libero arbitrio. In quanto tutto ciò che avviene o è l'effetto di una causa oppure del Caos.

Qui bisogna capirsi sui termini.
Libero arbitrio non significa che io compio una azione svincolata da qualunque contesto. O da qualunque causa.
Non è questo il concetto di Libero arbitrio.
Noi siamo calati in un corpo, che segue delle leggi e che interagisce con l'ambiente. E, da questa interazione o esperienza, si sviluppano delle situazioni o dei contesti.
Libero arbitrio significa che, in un determinato contesto/situazione, io posso agire in modo A, B, C, D, E o F.
E decido quale opzione scegliere.
E la mia scelta determina una nuova situazione e un nuovo contesto e una nuova esperienza.
La mia scelta deriva dal mio grado di consapevolezza.

Libero arbitrio non significa che la mia scelta è libera e svincolata da qualunque contesto, condizionamento o da qualunque causa.
Libero arbitrio significa che io decido quale opzione scegliere tra A, B, C, D, E o F.
E scelgo l'opzione in base al mio livello di consapevolezza.
La scelta della opzione deriva dal mio livello di consapevolezza.

C'è un testo di uno psicologo che spiega bene questo concetto....e lo fa a partire dalla rabbia.
Lo psicologo/psichiatra è M. Scott Peck.

La rabbia

La rabbia è una potente emozione che ha origine nel cervello (nella natura inferiore del nostro cervello). Tutto il cervello umano è attraversato da piccoli raggruppamenti di cellule nervose chiamati centri neuronali. E nella parte del cervello che ha nome mesencefalo questi centri sono preposti al controllo e alla produzione delle emozioni. I neurochirurghi hanno ricostruito la mappa su cui sono dislocati questi centri. Dopo aver sottoposto un essere umano ad anestesia locale possono inserire elettrodi o aghi finissimi nel cervello attraverso la cui punta possono trasmettere scosse elettriche da un millivolt.

Esiste, per esempio, un centro dell'euforia e se il neurochirurgo stimola elettricamente quella zona, il paziente sarà colto da euforia.
Non lontano dal centro dell'euforia ce n'è un altro che invece controlla un'emozione del tutto diversa: il centro della depressione. Se il neurochirurgo stimola elettricamente quella zona, il paziente sarà colto da depressione.
Allo stesso modo esiste un centro della rabbia. E se il neurochirurgo stimola elettricamente quella zona, il paziente sarà colto dalla rabbia.

Questi centri si sono instaurati nel cervello umano attraverso milioni di anni di evoluzione e sono lì per un motovo ben preciso. Per esempio, se in qualche modo disinnescate il centro della rabbia in un bambino in modo che non possa arrabbiarsi, avrete un essere molto passivo. E quel bambino, inserito nell'asilo o alla scuola elementare, sarebbe calpestato, gli altri bambini gli passerebbero proprio sopra, potrebbe persino essere ucciso. La rabbia serve a uno scopo: ne abbiamo bisogno per sopravvivere. Non è cattiva di per sè.

Il centro della rabbia negli esseri umani funziona esattamente come nelle altre creature (è una "memoria evolutiva" che noi abbiamo ereditato dagli animali che ci hanno preceduto nella evoluzione). Si tratta essenzialmente di un meccanismo territoriale e scatta quando un'altra creatura invade il nostro territorio. Non siamo diversi dal cane o dalla scimmia che litiga con un altro cane o con un'altra scimmia che s'insinua nel suo territorio, tranne che per il fatto che per noi umani la definizione di "territorio" è molto più complessa.

Non solo abbiamo un territorio geografico e ci arrabbiamo quando una persona non invitata entra nella nostra proprietà e inizia a raccogliere i nostri fiori, ma ne abbiamo anche uno psicologico e ci arrabbiamo quando veniamo calpestati psicologicamente...cioè traditi, umiliati, sfruttati.
Possediamo anche un territorio ideologico, e tendiamo ad arrabbiarci anche quando vengono criticate le nostre convinzioni, le nostre idee, le nostre "fedi".

Dato che il "territorio degli umani" è così complesso e variegato, il nostro centro della rabbia è continuamente in funzione, e, spesso senza motivo, scatta in modo autonomo e incontrollato.
Dato che, come esseri umani, abbiamo un centro della rabbia in continua, e spesso scorretta, attività, dobbiamo imparare una serie complessa di modalità con cui affrontare questa rabbia.

A volte dobbiamo pensare che la rabbia è sciocca e immatura perchè non esiste nessuna reale minaccia alla nostra integrità fisica e psichica.
Oppure, a volte dobbiamo concludere che una persona è entrata nel mio territorio per puro caso. Quella persona non aveva intenzioni negative e non voleva farci del male. Quindi non c'è motivo di arrabbiarsi.
Oppure, altre volte dobbiamo pensare che, sì, quella persona ha effettivamente violato il mio territorio, ma non è niente di grave. Non vale la pena arrabbiarsi.
Altre volte, invece, dobbiamo riconoscere che, sì, quella persona ha deliberatamente violato il mio territorio con l'intento specifico di fare violenza...a me, o ai miei cari. A questo punto la rabbia va lasciata fluire in modo che ci spinga a reagire. Dobbiamo andare da quella persona e dirle: "Senti un po', ho un conto da saldare con te". E a volte può essere perfino necessario arrabbiarsi immediatamente e sistemare subito quella persona.

Quindi esistono almeno cinque modi diversi di risposta quando il nostro centro della rabbia scatta. Dobbiamo non solo conoscerli tutti, ma imparare anche quale tipo di risposta sia più appropriata in una data situazione. Si tratta di un compito estremamente complesso e quindi non stupisce che siano poche le persone che imparano a gestire bene la propria rabbia e che molti siano quelli che non imparano mai.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

anthonyi

Citazione di: myfriend il 15 Novembre 2019, 20:10:09 PM
@Anthonyi

Purtroppo, o per fortuna, il metodo scientifico di dimostrazione di una teoria non si basa su modelli matematici.
I modelli matematici fanno parte di una teoria....non sono la dimostrazione di una teoria.
(Sarebbe un po' come dire che l'equazione E=MC^2 è la dimostrazione della Teoria della Relatività  ;D )
Per dimostrare una teoria occorre farlo con esperimenti di laboratorio. Esperimenti di laboratorio che devono dimostrare, tra l'altro, anche l'esattezza dei modelli matematici che fanno parte di una teoria. Questo prevede il metodo scientifico.

E, allo stato attuale delle cose, l'evoluzione casuale non è mai stata dimostrata in laboratorio. Quindi, da un punto di vista scientifico, è una bufala.
Tanto quanto lo è il "disegno intelligente" che, anche lui, non è ancora stato dimostrato in laboratorio.

Quindi abbiamo due teorie alternative...e nessuna delle due è stata mai dimostrata con esperimenti di laboratorio.
Vale la pena osservare che il sig. Darwin (padre della teoria evoluzionista) non ha mai parlato di "caso". Il concetto di "caso" è successivo a Darwin. Ed è, come ho detto nel post precedente, un "dogma di fede".

Ciao myfriend, direi che restringere il metodo scientifico al solo metodo sperimentale è un po' restrittivo. Quando si studia il passato della terra e dell'universo si ragiona per modelli, per simulazioni, per dati statistici nei quali il caso, comunque lo si voglia interpretare, viene gestito con metodi evoluti.
Parlare di "dogma di fede" riguardo al caso vuol dire non avere coscienza dell'evoluzione del metodo scientifico negli ultimi 100 anni, da quando cioè la fisica quantistica ci ha detto che la probabilità è la norma per tutto ciò che esiste nell'universo.
Naturalmente tu sei libero di pensare che le teorie sull'adattamento ambientale delle forme viventi (Perché magari da Darwin in poi di strada ne è stata fatta tanta e quindi ci sono differenti visioni) siano insufficienti, comunque esse rappresentano le spiegazioni che oggi sono accettate come migliori dal mondo accademico specializzato, quando il "disegno intelligente" rimane un discorso che, per quanto affascinante, convince meno dell'1% di quello stesso mondo accademico.
Vedere in contrapposizione le due tesi, comunque, non mi sembra appropriato, in 4 miliardi di anni potrebbero aver agito entrambi i meccanismi causali solo che mentre i sostenitori delle tesi adattative fanno ricerche specifiche, per specie e per periodi storici, i pochi sostenitori del "disegno" si limitano a fare discorsi astratti su massimi sistemi tipo coscienza universale.
Un saluto