Idoli e superstizioni.

Aperto da SaraM, 15 Gennaio 2017, 19:42:56 PM

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doxa

Duc ha scritto:
Citazionetra ebrei e cristiani sono già più o meno 4000 anni che adorano questo Dio

Duc, mi sembra che sbagli. Il Dio dei cristiani non è considerato tale dagli Ebrei. E' un altro "ente".

InVerno ha scritto:  
CitazioneL'ateismo non esiste, e essere atei non significa assolutamente nulla.

Questa mi è nuova ! L'alfa privativa indica che il soggetto non crede nell'esistenza di un dio. Il sostantivo "ateismo" è pregnante di significato.


Per Sara: hai aperto due topic, hai scritto due post che sono i tuoi manifesti ideologici, le tue illusioni verso la divinità e poi non partecipi alle discussioni ? Almeno Giona tra un diavolo e l'altro ha il tempo per dire la sua.  :)

Phil

Citazione di: Freedom il 17 Gennaio 2017, 16:31:52 PM
Citazione di: Phil il 17 Gennaio 2017, 16:05:46 PM
Temo che l'onere della prova appartenga solo alle affermazioni positive, altrimenti dovrei dimostrare che non esiste tutto ciò che non esiste, e questo sarebbe un lavoro infinito  ;D
E' infinito tutto ciò che non esiste ma lo è anche tutto ciò che esiste. Posto che non conosciamo se l'Universo è finito o infinito.
Ma solo rimanendo al buon senso trovo che sia del tutto ragionevole riconoscere che non siamo sicuri che Dio non esiste.
Il discorso non è così speculare: affermare che esiste un qualcosa in un determinato spazio e in un determinato tempo, non è come dimostrare la non-esistenza di infiniti enti (nello stesso spazio-tempo determinato). 
Tutti gli enti possibili non esistono, fino a prova contraria, oppure esistono già tutti, fino a prova contraria? Per questo l'esistenza positiva ha l'onere della prova, ma il suo negativo no.

Se poi ti dico che esiste il mio coinquilino, ma la sua caratteristica principale è di essere invisibile, impalpabile, introvabile, etc. sta a me dimostrare che esiste o a te dimostrare che non esiste? Se sta a me, me la cavo dicendo che una volta mi ha parlato o che mi ha lasciato un post-it sul frigo; se invece sta a te... buona fortuna! :)

P.s. Il rapporto con la divinità è strettamente personale, non è questione di logica o dimostrazione (dire "x esiste ma è indimostrabile" vuol dire poter rendere esistente qualunque cosa), per cui è ragionevole tanto il credere quanto il non credere...

jsebastianB

Citazione di: altamarea il 17 Gennaio 2017, 16:55:20 PM
Duc ha scritto:
Citazionetra ebrei e cristiani sono già più o meno 4000 anni che adorano questo Dio

Duc, mi sembra che sbagli. Il Dio dei cristiani non è considerato tale dagli Ebrei. E' un altro "ente".
 
Infatti non "sembra" - ma, il devoto, sbaglia decisamente !

Il dio Yahwè nulla ha da spartire con il dioTrinitario / e il Gesu' della storia ( "poi"  divinizzato ) venerava e adorava sempre e solo il dioYahwè ( quello di Israele ). - quei mitici e fatidici passi di Mt. 4.10  + Lc. 4.8 - sono "vera" aria fritta !!

Lapidario è l' ebreo H. Blom ( il correligionario del Gesu' della carne ):
- il dio del cristianesimo è assolutamente Inconciliabile con il dioYahwè - poichè il dioTrinitario è " greco " e il dioYahwè si oppone al pensiero greco !
e ancora nella sua impietosa analisi:
Nessun personaggio delle Scritture è stato "trasformato" in un' entita divinizzata - e dunque l' Unto/Messia/Krystos  ( piu' che il personaggio storico di Nazareth ) è un "dio" solo (!) cristiano e per nulla "mono-teista" e come tale emerge solamente da un popolo "ellenizzato" !
Il dioTrinitario è il risultato della " giustapposizione" di due nomi divini molto diversi fra loro: il dio ebraicoYahwè  + l' Unto-Krystos - e dunque c'è un abisso Profondo tra il personaggio storico ( il Gesu' della carne ) E il dioTeologo Krystos .

conclude l' ebreo H. Blom::
è impensabile - per un vero mono-teista - considerare che il dioYahwè e l' Unto/Krystos divinizzato siano della " stessa sostanza " - e il riferimento non puo' che essere per  quel 1.o  dogma sancito a Nicea (325) / quello della celeberrima consustanzialita'... cui seguira la famosissima trinita' / Costantinopoli ( anno 381) -

Blom cita poi il Corano - (il Libro sacro del mono-teismo islamico) che rigetta decisamente ( come altamente Blasfema ) la trinita' del (taroccato) cristianesimo.. riportando le corrispondenti sure ( 4.171  --  6.100  - - 17.22/23 ) !

... ecccc. eccc... ecccc....

Duc in altum!

**  scritto da altamarea:
CitazioneDuc, mi sembra che sbagli. Il Dio dei cristiani non è considerato tale dagli Ebrei. E' un altro "ente".
Il mio riferimento era in smentita a chi ritiene che la devozione a una divinità dura solo alcuni secoli. 
Poi per quanto riguarda ciò che considerano gli ebrei è un loro problema, dacché per loro il tram è già passato, e hanno dimostrato, per convenienza e con ipocrisia, di credere nella "legge" e non in Dio.  :D  ;)  :D
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

#34
**  scritto da jsebastianB:
Citazioneconclude l' ebreo H. Blom::
è impensabile - per un vero mono-teista - considerare che il dioYahwè e l' Unto/Krystos divinizzato siano della " stessa sostanza "
Non solo, difatti per un ebreo è impensabile che il Messia lavori di sabato, che parli con una samaritana, che ceni con un pubblicano, che perdoni un'adultera, che si faccia toccare da una prostituta, che sani il servo di un centurione, che chiami suoi fratelli e sue sorelle i non circoncisi, che preghi per i propri nemici, che muoia crocifisso (il supplizio più ontoso e disonorante dell'epoca) per compiere la Santa Alleanza.  
Per credere questo si necessita fede! 8)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

InVerno

Citazione di: Freedom il 17 Gennaio 2017, 15:30:08 PM
Citazione di: SaraM il 15 Gennaio 2017, 19:42:56 PM
L'uomo non è mai ateo,è solo idolatra
Il Curato d'Ars affermava la stessa cosa che dici tu. Sosteneva infatti che gli uomini a cui avessero tolto la divinità si sarebbero messi ad adorare le capre. Perché il bisogno di adorazione è connaturato alla natura umana.

Parafrasando il celebre detto si potrebbe dire: "dimmi chi adori e ti dirò chi sei."

In buona sostanza senza punti fermi non andiamo da nessuna parte. Potranno anche essere sbagliati (qualcuno lo deve essere per forza perché spesso sono contrapposti!) ma ci servono.
Spetta l'onere della prova anche a chi afferma questo, e in particolare l'assioma della necessità obbligata di un padre\padrone. Questa sembrerebbe un affermazione più palpabile e tangibile rispetto alla divinità, più facilmente dimostrabile, eppure mi sa che la probazione di anche questa affermazione è un cul de sac. Oggigiorno abbiamo intere nazioni quasi completamente atee a fare da modello di studio, i paesi nordici, se affermazioni come queste (e altre, come "senza Dio tutto è permesso") fossero vere, ci sarebbero slavine di prove che scendono dalle montagne della verità e bagnano i fiordi... e invece..niente. Anzi, non credo che sia un fatto direttamente collegabile, ma paradossalmente si tratta delle nazioni con il miglior tenore di vita al mondo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Duc in altum!

**  scritto da InVerno:
CitazioneOggigiorno abbiamo intere nazioni quasi completamente atee a fare da modello di studio,
Modello de che? ...studio per chi?


Citazionei paesi nordici, se affermazioni come queste (e altre, come "senza Dio tutto è permesso") fossero vere, ci sarebbero slavine di prove che scendono dalle montagne della verità e bagnano i fiordi... e invece..niente. Anzi, non credo che sia un fatto direttamente collegabile, ma paradossalmente si tratta delle nazioni con il miglior tenore di vita al mondo.

Il "caso" ha voluto che qualche mese fa, purtroppo per questa tua ipotesi (altro che slavine di prove e montagne della verità  ...ritorna tra noi!! :-[ ), vedessi questo documentario trasmesso da Rai3 con (non ricordavo ma che adesso riguardando il video desidero puntualizzare) un intervento finale di Zygmunt Bauman altamente riflessivo:
La teoria svedese dell'amore - (La società degli individui)    

https://www.youtube.com/watch?v=KNN_ucZFCFw
[fatevi violenza e uno sforzo per osservarlo tutto, anche se auspico che la sua visualizzazione non turbi e rattristica nessuno, ma è la slavina della catastrofica verità che senza Dio non solo tutto è permesso, ma che il vero e assoluto amore è solo idolatria]


Caro @InVerno, se questo è il risultato dell'Homo Sapiens per ottenere il miglior tenore di vita, ringrazio Dio di avermi fatto napoletano, italiano e cattolico!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

InVerno

L'ho già visto, non mi illumina, Bauman centra il punto dicendo che una società senza difficoltà porta alla noia autolesionista. Cosa c'entra Dio in questo? E' Dio la difficoltà, Dio è un cubo di rubrik per non annoiarsi? Non esistono paradisi terrestri (in senso di perfezione assoluta) e i paesi nordici non sono un eccezione, di certo la qualità della vita media è superiore alla nostra, addirittura così superiore da portare alla noia e all'autolesionismo. Tu puoi pure preferire che tuo figlio nasca a Napoli a farsi strada tra disoccupazione criminalità corruzione (e altre amenità Italiche) ma se è la difficoltà quella che cerchi, ti consiglio di prendere una tenda un sacco a pelo e andarti a stabilire nel bosco. Io ogni tanto lo faccio, tanti lo fanno, per creare una difficoltà aggiuntiva e combattere la noia, se vuoi puoi farne uno stile di vita ed evitare il suicidio svedese. Ma Dio cosa c'entra? Siamo al paradosso di stabilire che Dio rende le società peggiori, e per questo non ci si annoia e ci si mantiene in forma? Allora la Nord Korea fa al caso tuo, senza rinunciare ai fornelli hai una divinità scesa in terra (con tanto di vangeli) che domina una nazione, e mette tutti i giorni i propri abitanti ad affrontare le più grandi difficoltà umane che possono essere vinte solo con la fede nel capo. E' evidente che il discorso sta degenerando. Dove sono gli idolatri svedesi e le loro chiese? Come mai in Svezia "non tutto è permesso?" Dov'è il padrone degli svedesi?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Sariputra

Citazione di: Duc in altum! il 18 Gennaio 2017, 13:09:56 PM** scritto da InVerno:
CitazioneOggigiorno abbiamo intere nazioni quasi completamente atee a fare da modello di studio,
Modello de che? ...studio per chi?
Citazionei paesi nordici, se affermazioni come queste (e altre, come "senza Dio tutto è permesso") fossero vere, ci sarebbero slavine di prove che scendono dalle montagne della verità e bagnano i fiordi... e invece..niente. Anzi, non credo che sia un fatto direttamente collegabile, ma paradossalmente si tratta delle nazioni con il miglior tenore di vita al mondo.
Il "caso" ha voluto che qualche mese fa, purtroppo per questa tua ipotesi (altro che slavine di prove e montagne della verità ...ritorna tra noi!! :-[ ), vedessi questo documentario trasmesso da Rai3 con (non ricordavo ma che adesso riguardando il video desidero puntualizzare) un intervento finale di Zygmunt Bauman altamente riflessivo: La teoria svedese dell'amore - (La società degli individui) https://www.youtube.com/watch?v=KNN_ucZFCFw [fatevi violenza e uno sforzo per osservarlo tutto, anche se auspico che la sua visualizzazione non turbi e rattristica nessuno, ma è la slavina della catastrofica verità che senza Dio non solo tutto è permesso, ma che il vero e assoluto amore è solo idolatria] Caro @InVerno, se questo è il risultato dell'Homo Sapiens per ottenere il miglior tenore di vita, ringrazio Dio di avermi fatto napoletano, italiano e cattolico!

Duc, il concetto svedese dell'amore si fonda sull'INDIPENDENZA, sull'autosufficienza, sull'Autonomia. Tutti questi concetti hanno la loro base sulla concezione di identità assoluta, portata alle sue estreme conseguenze. Nella discussione "Cos'è un ente?ecc...." ho cercato di portare, nei miei limiti enormi, una critica radicale al sistema di pensiero occidentale che non può che portare, e porterà sempre di più nel futuro, a questi risultati e li imporrà, attraverso la tecnica, come unica visione globale dell'esistenza. Sono sempre di più convinto, e ho maturato lentamente questa convinzione, che proprio il concepire l'esistenza umana, di tutti noi, come entità autonome, in se stesse sufficienti, identitarie e che quindi hanno a cuore solo tutto ciò che appartiene all'Io, cioè al Mio ( mio piacere, mio tornaconto, mia soddisfazione, mia indipendenza, mio valore,ecc.) sarà alla fine la causa della nostra disintegrazione come autentici esseri umani ( esseri sociali con tutti i limiti che ne conseguono...). Alla fine, temo, sarà solo il trionfo dell'Io/Mio e anche tutte le nuove forme di spiritualità rischiano di incentrarsi sul "valore mio, della mia autonomia" ( e non è difficile scorgerlo già nei vari movimenti New Age...).
Però voglio anche lanciarti una provocazione: questa concezione non è stata proprio alimentata anche dalla visione dell'uomo che ci hanno dato le tre religioni abramitiche e la loro ibridazione con il pensiero ellenico? Non erano forse anche loro dei "semi" da cui sta crescendo questo albero maestoso che possiamo chiamare "Regno dell'IO/MIO?" Albero che sta fagocitando le sue stesse radici?
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

jsebastianB

Citazione di: Duc in altum! il 18 Gennaio 2017, 10:40:01 AM
**  scritto da jsebastianB:

Non solo, difatti per un ebreo è impensabile che il Messia lavori di sabato, che parli con una samaritana, che ceni con un pubblicano, che perdoni un'adultera, che si faccia toccare da una prostituta, che sani il servo di un centurione, che chiami suoi fratelli e sue sorelle i non circoncisi, che preghi per i propri nemici, che muoia crocifisso (il supplizio più ontoso e disonorante dell'epoca) per compiere la Santa Alleanza.  - - per credere questo si necessita fede!

il devoto mi contesta quanto postato - quasi fossi un osservante israelita..

Ordunque quelle (insensate) disposizioni / secondo il giudizio dell' appartenente alla "vera" religione / in verita'..  sarebbero state "ispirate", ai vari autori dei testi ( sedicenti) "sacri", proprio da quel dioTribale ! - a meno da considerare quelle stesse Scritture come: vera  aria fritta..
Come dire.. bisognerebbe allora RI-valutare quel fatidico ( ed impavido ) vescovo Marcione, colui che con  veemenza contestava quel dioArcaico come il Malvagio artefice della (taroccata) creazione !!
 
E purtuttavia quelle stesse Scritture - per la costituenda santa ekklesia - furono invece considerate come sua preziosissima eredita' e sacro patrimonio. Pertanto, quel nefasto vescovo,  fu dichiarato "eretico" e dunque indegno di appartenere alla comunita' dei credenti - e per questo meritava l' espulsione dal Nuovo popolo di "dio" !

Ordunque - piaccia o non piaccia al credente catto-cristiano DucAltum - GIA' nel Pentateuco / la mitica divina Torah ( espressione dello sconfinato amore RI-velato del dio delle varie tribu' israelitiche ) - cosi' come il successivo Libro di Giosuè e altri Libri del Tanakh.. veniva - esplicitamente - imposto il seguente divieto divino:
- Nessun estraneo / nessun forestiero / nessun Incirconciso  doveva contaminare "quel" popolo di esclusiva proprieta' del dio di Isaele !
Infatti era alquanto abominevole ed insopportabile, per il dio delle varie tribu' la " contaminazione" con  qualsiasi "forestiero" ( tradotto: NON circonciso ) !
Questi i passi ( contemplati "anche" nelle bibbie catto-cristiane): Es. 34.16  -  Deut. 7.3  -  Giosuoè 23.7 - Giosuè 23.12  -
Infatti è ben evidente come fosse vietato una qualsiasi "mescolanza" del popolo santo ( perchè santo era il loro "dio" ) con "altre" stirpi -
E come non ricordare l' ultimo Libro Sapienziale ( Siracide ) che seppur veniva esaltata la sublime figura di Salomone - tuttavia gli vien rimproverato la peccaminosa trasgressione della volonta' del dioYahwè ( cap. 47 )..e tutto quello che è seguito al grande Sapiente ?

Riguardo alla celeberrima "Samaritana" - sorprende - come il credente "Duc" non si sia ricordato del " mitico " passo di Matteo ( 10.5 ), allorquando il Gesu' della carne  comando' e/o obbligo' ( in modo inequivocabile ! ) ai suoi discepoli di NON entrare nelle citta' dei Samaritani (!) - ma di rivolgersi esclusivamente ai suoi correligionari / in quanto distratti dagli obblighi del Patto... //  ( una svista clamorosa ?? ) -

Per i vari divieti:  operare le varie faccende durante il giorno dello Shabbat, cosi' come quello di non frequentare le viziose donzelle.. ecc... erano disposizioni di "quel dioAssoluto - semmai bisognerebbe riferirsi agli autori se fossero (ancora) divinamente " Ispirati "..  

Quanto alla "diversa" considerazione verso il Nemico - e che il baldanzoso cristianesimo vorrebbe presentare come sua esclusiva Novita' ( sic! ) - in verita' è stato un magistrale copia-elaborazione-incolla di passi GIA' presenti nel Pentauteco e nei Libri Sapienziali. ( Es. 23.4/5  --  Prov. 25.21/22  )   e dunque il passo di Matteo ( 5.43 ) sicuramente non è la scoperta dell' acqua calda...  
In merito ala crocefissione per " compiere " la santa Alleanza - ovviamente riguarda solo ed esclusivamente gli appartenenti al cristianesimo - in quanto tale verita' è (ovviamente) rigettata / rifiutata dagli "altri" mono-teisti.

E comunque quello che "sorprende"  è che  l' illuminato/ispirato Mosè assolutamente vieta a chiunque di " cambiare, modificare, sostituire, annullare " quanto gli avrebbe "trasmesso" il suo dioYahwè ( Deut. 4.2  -  Deut. 13.1 - -  Prov. 30.5 ) - -  La stessa imposizione sara' ripetuta da Giov. ( Ap. 22.18/19 ) ma con l' aggravante che  il tardivo autore prospetta lo spauracchio di tremendi e terrificanti flagelli e mali divini che - inevitabilmente - colpiranno chi mai osasse alterare e/o aggiungere un qualcosa al ( nuovo ) sacro Libro - -

Chi dunque è piu' "serio" fra i due ??

Duc in altum!

**  scritto da jsebastianB:
Citazioneil devoto mi contesta quanto postato - quasi fossi un osservante israelita..

La prossima volta contesto a ignoti!  ;D  ;D  ;D
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

#41
**  scritto sa Sariputra:
CitazioneDuc, il concetto svedese dell'amore si fonda sull'INDIPENDENZA, sull'autosufficienza, sull'Autonomia. Tutti questi concetti hanno la loro base sulla concezione di identità assoluta, portata alle sue estreme conseguenze.
Bravo @Sariputra, estreme conseguenze, no grazie.


CitazioneNella discussione "Cos'è un ente?ecc...." ho cercato di portare, nei miei limiti enormi, una critica radicale al sistema di pensiero occidentale che non può che portare, e porterà sempre di più nel futuro, a questi risultati e li imporrà, attraverso la tecnica, come unica visione globale dell'esistenza.
Benissimo, sono d'accordo, ma potrà solo imporli dove ci sarà sempre un filo di fede/speranza in Dio. Quindi ci saranno anche nuovi martiri, dunque tutto regolare come la storia c'insegna.

CitazioneSono sempre di più convinto, e ho maturato lentamente questa convinzione, che proprio il concepire l'esistenza umana, di tutti noi, come entità autonome, in se stesse sufficienti, identitarie e che quindi hanno a cuore solo tutto ciò che appartiene all'Io, cioè al Mio ( mio piacere, mio tornaconto, mia soddisfazione, mia indipendenza, mio valore,ecc.) sarà alla fine la causa della nostra disintegrazione come autentici esseri umani ( esseri sociali con tutti i limiti che ne conseguono...). Alla fine, temo, sarà solo il trionfo dell'Io/Mio e anche tutte le nuove forme di spiritualità rischiano di incentrarsi sul "valore mio, della mia autonomia" ( e non è difficile scorgerlo già nei vari movimenti New Age...).
Condivido tutto meno che abbiamo a cuore solo tutto ciò che appartiene all'Io, questo forse è per chi ha elevato l'Io al rango di Dio, ma per chi Dio viene nel cuore prima del proprio Io, nel cuore concepisce l'Io insieme all'Io degli altri: la comunione dei santi.
Ritorniamo sempre al discorso fondamentale in che cosa o in chi affidiamo la nostra fiducia esistenziale, o come ben dice @Freedom: "dimmi chi adori e ti dirò chi sei".

Alla fine il trionfo dell'Io/Mio (solo sul pianeta terra e per un tempo ridotto) è già stato rivelato nel Libro dell'Apocalisse, quindi niente di nuovo, se non il vivere quell'esperienza (anche se penso/auspico che me la godrò dal divano sullo schermo del Regno  ;D ).


CitazionePerò voglio anche lanciarti una provocazione: questa concezione non è stata proprio alimentata anche dalla visione dell'uomo che ci hanno dato le tre religioni abramitiche e la loro ibridazione con il pensiero ellenico? Non erano forse anche loro dei "semi" da cui sta crescendo questo albero maestoso che possiamo chiamare "Regno dell'IO/MIO?" Albero che sta fagocitando le sue stesse radici?
Certamente, ma solo dai falsi profeti, il Regno dei Cieli del Cristo salvatore non è accessibile all'Io/Mio ...e non perché lo dico io!  ;)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

**  scritto da InVerno:
CitazioneL'ho già visto, non mi illumina, Bauman centra il punto dicendo che una società senza difficoltà porta alla noia autolesionista. Cosa c'entra Dio in questo?
C'entra perché un credente (autentico) non soffre di noia autolesionista.

CitazioneE' Dio la difficoltà, Dio è un cubo di rubrik per non annoiarsi?
Non sarà il cubo di Rubrik, ma il senso e la dignità che conferisce all'esistenza umana chi crede in Dio non concepisce la noia, la tristezza, l'ansia, la depressione.
Papa Francesco lo ripete ogni qualvolta che può: "Non siate mai uomini, donne tristi: un cristiano non può mai esserlo! Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento!", e ancora: «Come servitori della parola di Gesù siamo chiamati a non ostentare apparenza e a non ricercare gloria; nemmeno possiamo essere tristi e lamentosi. Non siamo profeti di sventura che si compiacciono di scovare pericoli o deviazioni; non gente che si trincera nei propri ambienti, emettendo giudizi amari sulla società, sulla Chiesa, su tutto e tutti, inquinando il mondo di negatività. Lo scetticismo lamentevole non appartiene a chi è familiare con la Parola di Dio».

CitazioneNon esistono paradisi terrestri (in senso di perfezione assoluta) e i paesi nordici non sono un eccezione, di certo la qualità della vita media è superiore alla nostra, addirittura così superiore da portare alla noia e all'autolesionismo.

Questo è relativo, se per te la qualità della vita è avere dei benefici materiali a scapito di sentimenti di condivisione con il prossimo, benissimo, anzi penso che tu perda tempo a restare in Italia, poiché la crisi sarà sempre peggiore rispetto ai paesi nordici. E ci vorranno almeno 3 o 4 secoli prima che si possa incominciare a concepire, nel Belpaese, di esistere nel pianeta terra senza abbracci o sfottò al bar.
Non aspettare, un monolocale con tutti i comfort, lavoro, auto e !phod, senza dover salutare i vicini o dare confidenza ai colleghi, insieme a una massiccia overdose di noia autolesionista ti aspetta in Scandinavia! Che Dio ti benedica!  ;D  ;)  ;D


CitazioneIo ogni tanto lo faccio, tanti lo fanno, per creare una difficoltà aggiuntiva e combattere la noia, se vuoi puoi farne uno stile di vita ed evitare il suicidio svedese.

Ma non esiste chi può evitare le difficoltà, già ne abbiamo discusso in vari Forum. La sofferenza è nel DNA umano. I personaggi del documentario soffrono il non saper (perché hanno accettato, quindi hanno voluto, di non amare se stessi nella condivisione con gli altri) relazionare gioiosamente e serenamente con il prossimo. Sanno stare solo da soli. E per di più senza preghiera! Quindi non c'è bisogno di andare nel bosco per evitare il suicidio, prima spirituale e poi biologico, svedese, basta vivere accettando che la vita è un dono, un regalo, e che un regalo è più bello quando si condivide con qualcuno che amiamo e che ci ama.


CitazioneMa Dio cosa c'entra? Siamo al paradosso di stabilire che Dio rende le società peggiori, e per questo non ci si annoia e ci si mantiene in forma?
Come può Dio rendere la società peggiore? Ma ti rendi conto che cosa stai alludendo?
Peraltro il suicidio non è da Dio, è contro Dio, è un gesto dove non c'è Dio, quindi se quella società è peggiore per mancanza di empatia, di senso della famiglia, di aiutarsi vicendevolmente, la colpa è solo dei soggetti che così hanno desiderato e costruito quel paradiso fittizio.

CitazioneDove sono gli idolatri svedesi e le loro chiese? Come mai in Svezia "non tutto è permesso?" Dov'è il padrone degli svedesi?
Leggi il post di @Sariputra che spiega in maniera egregia (come sempre nel suo affascinante stile) chi è il padrone degli svedesi e di chi come loro vivono con accidia d'animo.

E poi dove sta scritto che in Svezia non si può fare tutto?
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

InVerno

Io non credo che il benessere svedese stia solamente nell'avere un loft con tutti i comfort, sta anche nell'essere poveri ed essere approvvigianati dai più ricchi (e la più grande riserva aurea del pianeta, anche detta Chiesa, non fornisce gli stessi "comfort" dai tempi in cui l'agape si è trasformata in un ostia senza valore proteico, alla faccia di Francesco che ci prova) e in molte altre cose di carattere sociale e democratico. Democrazia che in Italia non è mai maturata, per una continua ricerca del capobastone dai poteri "provvidenziali". Ci sono anche li delle insofferenze, ci mancherebbe, ed è giustissimo analizzarle in un documentario e spero che gli svedesi facciano una seria autocritica quando necessario(Per inciso, i popoli nordici sono sempre stati invisi alla socialità ben prima delle politiche "indipendentiste" che sono solo l'estrema ratio di una cultura) . Ma da li a dire "si sta meglio a Scampia perchè c'è il signore" la strada è lunga.. Sariputra ci ricorda che c'è un intera porzione di emisfero "atea", che è quella orientale, e ci sono altri modi di intendere la spiritualità senza sentirsi "schiavi" (perchè quando c'è un padrone, c'è anche uno schiavo) di nessuno. Ed è altrettanto giusto, analizzare quella situazione, e chiedersi come mai sotto certi punti di vista (immateriali, visto che il loft non conta) non ci sia la follia più totale a governare quelle regioni (che è quello che dovrebbe succedere, se avere un padrone dovesse essere un obbligo).. Il mondo è grande, e più lo conosciamo più ci rendiamo conto che eventuali "terre promesse" non erano cosi esclusive, e formule diverse hanno avuto uguale se non maggiore successo di altre che si professavano "uniche e irripetibili". Questa è la sfida che internet e la globalizzazione pongono alle religioni monoteiste, la conoscenza del diverso, la nascita di ipotesi di sviluppo sempre più ampie, contro il "mono"padrone che sembra governare terre sempre più desolate e autoreferenziali.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

giona2068

E' vero che una società opulenta, ben organizzata ecc.... genera noia, ma non è assolutamente vero che per non annoiare le persone il Signore Dio rende la società meno buona.
Una società ideale in tutto, esempio quella svedese, anche se ha il più alto tasso di alcolisti e di omicidi, è tale perché i suoi componenti hanno sperato, quindi adorato, nel  materialismo come se fosse il Dio della vita. Ora posto che nessuno produce ricchezza se non spera in essa, condizione necessaria ma non sufficiente, quando il benessere materiale arriva, l'uomo si accorge che non è quello che gli da vita/gioia. Quindi subentra la noia, la depressione ecc.... che se non se ne scopre la causa porta all'alcolismo, la droga e/o al suicidio.
Un po' come il sabato del villaggio in cui la bellezza è l'attesa del momento di gioia.
Personalmente, quando ero tutt'altra persona, avevo interesse solo per la carriera con tutto quello che ne deriva. Un amico psicologo, che aveva capito tutto, un giorno mi regalò un libricino dal titolo: Attenti ad arrivare. In altre parole mi stava avvisando che il mio entusiasmo di arrivare era un inganno ed arrivando avrei scoperta che arrivare non era quello di cui aveva bisogno la mia anima, anche se lui non si riferiva all'anima ma all'io. Infatti non è credente. Diciamo che mi stava dando un paracadute contro la noia.
Per concludere la nostra anima ha bisogno del Signore Dio e solo di Lui, il resto è un inganno: Infatti in Lui non c'è noia perché Lui è vita/gioia.
Quanto detto non vuol dire che una società deve essere povera e mal organizzata, ma che le cose materiali non devono prendere il posto del Signore Dio.
Buona giornata.