Idoli e superstizioni.

Aperto da SaraM, 15 Gennaio 2017, 19:42:56 PM

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Phil

Secondo me, al contrario, la realtà evidenzia ancora di più la differenza fra una metafora ed un'entità superiore: non credo sia il caso di indugiare sulla radicale differenza fra le problematiche/tematiche connesse al dio religioso (esiste autonomamente, detta legge, infonde amore, crea e distrugge cosmi, è eterno, etc.) e quelle del dio metaforico (che fuor di metafora, non è affatto un'entità, ma solo una priorità individuale radicalizzata, che in quanto tale non ha la minima rilevanza teologica, ontologica, escatologica, etc.).
Se non si mette bene a fuoco il confine della metafora, allora certo che l'ateo non è più tale, ma solo un "diversamente religioso", così come parlare del "dio denaro" diventa teologia, e dire che "il giardinaggio è la mia religione" diventa una professione di fede  ;D

P.s. Non a caso, gli "idoli" di Bacone (che forse hanno inaugurato una moda linguistica) erano definiti tali solo metaforicamente, giusto?  ;)

Duc in altum!

**  scritto da Phil:
CitazioneSecondo me, al contrario, la realtà evidenzia ancora di più la differenza fra una metafora ed un'entità superiore:
Ma sia la metafora, sia l'entità superiore, una volta divenute il Padre o il Padrone del nostro esistere, a secondo del beneplacito concessoci dal libero arbitrio, cessano di restare solo mere utopie, divenendo pate attiva e incisiva del nostro essere, del nostro operare, del fine del nostro servizio. Quindi l'unica differenza sarà l'esito finale  della libertà autentica che il Padre o il Padrone (toh, guarda caso, non c'è la terza alternativa), secondo i rispettivi punti di vista dell'altro, avranno davvero concesso.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Phil

Se l'assioma di partenza è che ognuno deve avere necessariamente o un Padre o un Padrone, e viene quindi esclusa a priori la terza via del "libero professionista" ( ;D ) che non ha Padre, ma solo un padre (biologico), allora è impossibile capire cosa significhi essere atei... ma, in fondo, non è poi necessario capirlo, se non lo si è  ;)

Duc in altum!

**  scritto da Phil:
CitazioneSe l'assioma di partenza è che ognuno deve avere necessariamente o un Padre o un Padrone, e viene quindi esclusa a priori la terza via del "libero professionista" ( ) che non ha Padre, ma solo un padre (biologico), allora è impossibile capire cosa significhi essere atei... ma, in fondo, non è poi necessario capirlo, se non lo si è  
Ma il "libero professionista" esiste ed è l'indifferente, o colui che si definisce in una certa maniera senza preoccuparsi della necessità di capire il perché aderisce a quella nomenclatura, solo che avevo escluso, precedentemente, i sotterfugi, e adesso, le velleità.

Purtroppo se potesse esistere qualcuno libero da questo dogma del Padre/Padrone da servire - dove uno dei due (prendendo spunto dal tuo esempio) è il "dio-denaro", e dove forse poi questo "dio-denaro" può anche non essere la menzogna, anzi, essere il vero buon Padre, rendendo Padrone e quindi idolatria quel che si riteneva "padre", ma che in realtà era solo un inganno paterno - allora sì che si potrebbe prendere come seria la considerazione dell'alternativa che davvero si può esistere anche come un senza-dio, senza sotterfugi o velleità.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

*****
"Né la Scienza né la Logica permettono di concludere che Dio non esiste. 
Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede.

Chi sceglie l'Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla. 
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla. "


ANTONIO ZICHICHI, FISICO.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

bluemax

Citazione di: Duc in altum! il 17 Gennaio 2017, 09:12:55 AM
*****
"Né la Scienza né la Logica permettono di concludere che Dio non esiste.
Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede.

Chi sceglie l'Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla. "


ANTONIO ZICHICHI, FISICO.
scusami l'intromissione ma Zichichi, secondo me, è meglio lasciarlo perdere. Non è un grande esempio di umiltà di logica e sopratutto correttezza intelletuale. Basta leggere qualche suo libro, cosa che ahime ho fatto, e si nota quanta confusione possa convivere in una "mente" umana.

A casa mia l'onere della prova che qualcosa "è" stà a chi fa una affermazione e non il contrario. Alrimenti anche BABBO NATALE puo' essere considerato DIVINO.

Considera che un DIO cessa di esistere quando nessuno puo' lo "adora". Questo è avvenuto moltissime volte nel corso dei secoli. :)

ciao :)

Duc in altum!

**  scritto da bluemax:
Citazionesi nota quanta confusione possa convivere in una "mente" umana.
Infatti: Chi sceglie l'Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.


CitazioneConsidera che un DIO cessa di esistere quando nessuno puo' lo "adora". Questo è avvenuto moltissime volte nel corso dei secoli.

Quindi per umiltà logica e correttezza intellettuale, in conseguenza di questa tua riflessione, tu stessi potresti (sempre se vuoi, libertà assoluta come sempre) confermare ciò che proclamò Gamaliele (dato che tra ebrei e cristiani sono già più o meno 4000 anni che adorano questo Dio): "...per quanto riguarda il caso di oggi, ecco quello che vi dico: non occupatevi più di questi uomini, lasciateli andare: perché se la loro pretesa e la loro attività sono cose solamente umane scompariranno da sé;  se invece Dio è dalla loro parte, non sarete certamente voi a mandarli in rovina. Non correte il rischio di dover combattere contro Dio..." -
Forse tra qualche secolo accadrà questa tua profezia, nel frattempo, possiamo solo scommettere e sperare: con Dio o senza-dio.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

bluemax

Citazione di: Duc in altum! il 17 Gennaio 2017, 10:11:26 AM
**  scritto da bluemax:
Citazionesi nota quanta confusione possa convivere in una "mente" umana.
Infatti: Chi sceglie l'Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.


CitazioneConsidera che un DIO cessa di esistere quando nessuno puo' lo "adora". Questo è avvenuto moltissime volte nel corso dei secoli.

Quindi per umiltà logica e correttezza intellettuale, in conseguenza di questa tua riflessione, tu stessi potresti (sempre se vuoi, libertà assoluta come sempre) confermare ciò che proclamò Gamaliele (dato che tra ebrei e cristiani sono già più o meno 4000 anni che adorano questo Dio): "...per quanto riguarda il caso di oggi, ecco quello che vi dico: non occupatevi più di questi uomini, lasciateli andare: perché se la loro pretesa e la loro attività sono cose solamente umane scompariranno da sé;  se invece Dio è dalla loro parte, non sarete certamente voi a mandarli in rovina. Non correte il rischio di dover combattere contro Dio..." -
Forse tra qualche secolo accadrà questa tua profezia, nel frattempo, possiamo solo scommettere e sperare: con Dio o senza-dio.
:D mi ha fatto sorridere la frase "questa tua profezia" :D 
No. Non voglio diventare profeta, ci mancherebbe, è semplicemente una cosa NATURALE che ciò avvenga :) 

ogni cosa che è PRODOTTA (sia dalla mente che dalla materia) ha la natura di essere IMPERMANENTE.
Questo vale non solo per gli OGGETTI (tutti) ma anche per i PENSIERI :) 

quindi... sia se consideri un DIO come una cosa oggettivamente REALE sia se lo consideri una semplice IDEA è comunque di natura IMPERMANENTE e quindi destinato ad estinguersi. Se nessuno crea questo Dio con la preghiera (o adorazione o semplicemente parlandone) questo cessa semplicemente di esistere.

ciao :) e grazie per il sorriso (non credere che penso che le tue siano barzellette comunque eh... era un semplice sorriso) ;)

InVerno

Citazione di: Duc in altum! il 17 Gennaio 2017, 09:12:55 AM
*****
"Né la Scienza né la Logica permettono di concludere che Dio non esiste.
Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e scientifico di colui che crede.

Chi sceglie l'Ateismo fa quindi un atto di Fede: nel nulla.
Credere in Dio è più logico e scientifico che credere nel nulla. "


ANTONIO ZICHICHI, FISICO.
Sarebbe cosa buona e giusta infatti che la smettessimo di parlare di ate-ismo, come fosse una sorta di pensiero organizzato o facente parte di qualche branca del pensiero o chessò altro. Se dovessimo inventarci una parola, o peggio un -ismo, per ogni cosa in cui NON crediamo, dai cavalli alati a Zeus a babbo natale ai folletti.. diventeremmo vecchi a fare l'elenco e sopratutto non avrebbe senso. Ovvio che essendo Dio una cosa importante è stata coniata una parola per rendere di facile comprensione la posizione di alcuni, ma questo non significa che si tratti dell'altra faccia della medaglia del teismo, sono due cose di grado completamente diverso e che non sono assolutamente sullo stesso piano, sebbene il soggetto sia lo stesso. L'ateismo non esiste, e essere atei non significa assolutamente nulla. Parlare di Dio è interessante perchè è un argomento onnicomprensivo, parlandone si può arrivare a parlare praticamente di tutto, e quando una persona esplica la propria religione si ha già un idea più o meno precisa di cosa siano i suoi principi etici e morali. Al contrario, sapere che una persona è atea non rivela praticamente niente di lui e dei suoi principi, se non il fatto che non riconosce Dio, e non uno specifico, ma il concetto stesso, quindi non si può nemmeno capire per antitesi quali principi di fede rifiuti.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Duc in altum!

**  scritto da InVerno:
CitazioneAl contrario, sapere che una persona è atea non rivela praticamente niente di lui e dei suoi principi, se non il fatto che non riconosce Dio, e non uno specifico, ma il concetto stesso, quindi non si può nemmeno capire per antitesi quali principi di fede rifiuti.
Ma noi non siamo i principi di fede che rifiutiamo o che crediamo non essere rilevanti nel personale percorso esistenziale, bensì, noi siamo, nei fatti (non c'è bisogno mica di esporre poi tanto verbalmente la propria fede per testimoniarla con la vita stessa), l'espressione dei principi e dei dogmi in cui abbiamo riposto le nostre speranze di nascita, di vita e di morte.

Quindi non è vero che una persona a-tea non manifesta niente di lui o dei suoi principi, giacché saranno le sue decisioni, le sue opere e i suoi comportamenti a smascherare chi cosa o chi ha scelto di essere o servire.
E' proprio in virtù di ciò che non basta il fatto di non riconoscere Dio, non uno specifico, ma il concetto stesso, a neutralizzare o far scomparire lo svolgimento pratico ed empirico dell'evoluzione ontologica, razionale e spirituale, dell'individuo.

Il problema nasce quando bisogna accettare lealmente che al posto dei principi divini, di chi decide, opera e si comporta servilmente a Dio, è impossibile non porre altri principi che determineranno altrettante speranze, altrettante fiducie, altrettante fedi, di chi obbedisce al diofaidate.


CitazioneL'ateismo non esiste, e essere atei non significa assolutamente nulla.

Amen e così sia!  :D
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Duc in altum!

**  scritto da bluemax:
Citazionemi ha fatto sorridere la frase "questa tua profezia"
No. Non voglio diventare profeta, ci mancherebbe, è semplicemente una cosa NATURALE che ciò avvenga  
ogni cosa che è PRODOTTA (sia dalla mente che dalla materia) ha la natura di essere IMPERMANENTE.
Questo vale non solo per gli OGGETTI (tutti) ma anche per i PENSIERI
Esatto, che è prodotta, ma Dio è sempre stato, quindi siamo al di là della fisica, della ragione, della cultura conosciuta.
Certo Dio potrebbe anche essere il prodotto di qualcosa o qualcuno senza esistere in realtà, ma siamo nel campo del forse, del chissà, quindi come facciamo a sapere se davvero avverrà questo svanire di Dio?


Citazionequindi... sia se consideri un DIO come una cosa oggettivamente REALE sia se lo consideri una semplice IDEA è comunque di natura IMPERMANENTE e quindi destinato ad estinguersi.
Come, come??  ...una considera Dio come oggettivamente reale, però poi è impermanente, l'Ente eterno che si estingue come un comune mortale...mah, non so che risponderti, davvero... :-[

CitazioneSe nessuno crea questo Dio con la preghiera (o adorazione o semplicemente parlandone) questo cessa semplicemente di esistere.

Sono d'accordo, forse un giorno nessuno pregherà più e quindi confermeremo che non esiste Dio. Nel frattempo attento alle suggestioni scaramantiche (la preghiera per l'a-teo ;D)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Freedom

Citazione di: SaraM il 15 Gennaio 2017, 19:42:56 PM
L'uomo non è mai ateo,è solo idolatra
Il Curato d'Ars affermava la stessa cosa che dici tu. Sosteneva infatti che gli uomini a cui avessero tolto la divinità si sarebbero messi ad adorare le capre. Perché il bisogno di adorazione è connaturato alla natura umana.

Parafrasando il celebre detto si potrebbe dire: "dimmi chi adori e ti dirò chi sei."

In buona sostanza senza punti fermi non andiamo da nessuna parte. Potranno anche essere sbagliati (qualcuno lo deve essere per forza perché spesso sono contrapposti!) ma ci servono.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Freedom

Citazione di: bluemax il 17 Gennaio 2017, 09:24:25 AM
A casa mia l'onere della prova che qualcosa "è" stà a chi fa una affermazione e non il contrario. Alrimenti anche BABBO NATALE puo' essere considerato DIVINO.
Naturalmente è vero anche se l'affermazione è "negativa". Se dunque affermo che Dio non è devo essere in grado di dimostrarlo. Altrimenti siamo nel campo delle ipotesi.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Phil

Citazione di: Duc in altum! il 16 Gennaio 2017, 23:29:28 PM
Purtroppo se potesse esistere qualcuno libero da questo dogma del Padre/Padrone da servire [...] allora sì che si potrebbe prendere come seria la considerazione dell'alternativa che davvero si può esistere anche come un senza-dio, senza sotterfugi o velleità.
Concordo, è una questione di pre-giudizi di partenza: se il mio assioma è che tutti hanno necessariamente un Padre o un Padrone, è logico che chi dice di non averne sarà per me qualcuno che ricorre a sotterfugi e velleità... se invece parto da un assioma differente, la spiegazione logica sara anch'essa differente (e magari mi si aprirà una terza via  ;) ).

Ci sono assiomi migliori di altri? Non si può dire, perché per giudicare gli assiomi occorre usare altri assiomi (il senso del mio discorso è infatti soltanto che è possibile essere atei, per quel poco che può significare una "posizione negativa", come già sottolineato da InVerno, come l'essere non-ballerini, non-tifosi o non-astemi...).

Citazione di: Freedom il 17 Gennaio 2017, 15:32:44 PM
Citazione di: bluemax il 17 Gennaio 2017, 09:24:25 AM
A casa mia l'onere della prova che qualcosa "è" stà a chi fa una affermazione e non il contrario. Alrimenti anche BABBO NATALE puo' essere considerato DIVINO.
Naturalmente è vero anche se l'affermazione è "negativa". Se dunque affermo che Dio non è devo essere in grado di dimostrarlo. Altrimenti siamo nel campo delle ipotesi.
Temo che l'onere della prova appartenga solo alle affermazioni positive, altrimenti dovrei dimostrare che non esiste tutto ciò che non esiste, e questo sarebbe un lavoro infinito  ;D

Freedom

Citazione di: Phil il 17 Gennaio 2017, 16:05:46 PM
Temo che l'onere della prova appartenga solo alle affermazioni positive, altrimenti dovrei dimostrare che non esiste tutto ciò che non esiste, e questo sarebbe un lavoro infinito  ;D
E' infinito tutto ciò che non esiste ma lo è anche tutto ciò che esiste. Posto che non conosciamo se l'Universo è finito o infinito.
Ma solo rimanendo al buon senso trovo che sia del tutto ragionevole riconoscere che non siamo sicuri che Dio non esiste.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.