I modi migliori di vivere in questo mondo

Aperto da Angelo Cannata, 16 Luglio 2017, 12:01:34 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

InVerno

Sono molto d'accordo con quanto scritto da Sariputra e Angelo negli ultimi post, in effetti non avevo una formulazione mia e stavo aspettando una a cui accodarmi, e ora che è arrivata (o quasi) mi unisco volentieri al coro. Il "quasi" si riferisce al fatto che vi vedo tutti in odor di canonizzazione, io un posticino al "piacere" come parte del "non prendersi troppo seriamente" lo riserbo più che volentieri, anzi fa parte del mio quotidiano e fin'ora non l'ho avvertito come elemento di disturbo, ovvero non ho intenzione di cambiarlo  ;) .
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Angelo Cannata

Secondo me il piacere è una parte imprescindibile e positiva dell'esistenza. In tante religioni, spiritualità e filosofie viene purtroppo bandito, mi sembra per due difficoltà: perché crea conflitti con gli altri (per conquistare piaceri giungiamo perfino ad uccidere) e con se stessi (il piacere mette in crisi il nostro autocontrollo e la nostra autoconsapevolezza, le idee che ci facciamo su noi stessi). Piuttosto che bandirlo ritengo più fruttuoso perseguire vie che lo valorizzino e nello stesso tempo cerchino soluzioni positive, integrative, ai problemi che può creare.

giona2068

Citazione di: Freedom il 20 Luglio 2017, 12:39:02 PM
Ci puó essere una gioia derivante dal raggiungimento di un obiettivo ma io mi riferisco alla gioia nuda e cruda. Non proprio ad uno stato perenne ma qualcosa del genere. Un modus vivendi insomma. Se ci pensi bene é quello a cui tutti aspiriamo. Per quanto riguarda la sua eternitá sarebbe meglio e anche questo risponde all' aspirazione profonda dell'uomo. Di qualunque persona. Ma é logicamente una speranza. E' invece qualcosa di piú che una speranza ricercare la gioia qui ed ora. Scusami per i caratteri ma sto scrivendo fuori dalla mia abituale postazione.
Non bisogna confondere la GIOIA con la felicità. La GIOIA è la presenza del Signore Dio nell'uomo  che lo riempie di fiducia in se stesso  ed è per questo che l'uomo diventa gioioso e nello stesso tempo pieno di vita. Il raggiungimento di un obbiettivo, quando non  è deviante,  genera felicità la quale è terrena e quindi temporanea, e  questa è l'aspirazione profonda dell'uomo.  Ricercare la gioia/DIO  è possibile qui ora, anzi è lo scopo della della nostra esistenza.

Discussioni simili (5)