Etica nel regno animale

Aperto da ricercatore, 17 Dicembre 2021, 10:45:10 AM

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ricercatore

@viator
credo che lo scimpanzé che ha preso con se in adozione il piccolo orfano, abbia compiuto un atto di volontà (c'è uno Spirito in lui, dunque): ha deciso, in maniera "libera" di prendere sotto la sua protezione uno "scarto" della società.

ricercatore

@bobmax
sono d'accordo sul fatto che, usando solamente la ragione, non sia possibile scovare alcun senso ricadendo nel nichilismo.
neanche "ragionando" sul più nobile dei sentimenti, il bene fraterno, se ne esce.
"Beh, ho appreso che sono qui sulla Terra per aiutare gli altri. Quello che non ho ancora capito è perché gli altri siano qui"

tuttavia, mi sembra impossibile non usare la razionalità: senza di essa non posso pensare, ragionare, discutere.
pertanto mi sono fatto persuaso che il Bene indicato dall'Etica sia comunque un escamotage per venirne in qualche modo fuori, per sopravvivere al non-senso che altrimenti ci ucciderebbe.

la ricerca della verità finora mi conduce al nichilismo.
il nichilismo mi rende inquieto, pertanto vado alla ricerca di qualcosa che mi salvi.
la via del Bene sembra l'unica alternativa, tuttavia rimango con una sensazione di "sete" che non riesco a placare

ricercatore

@sapa
nell'aziende per cui ho lavorato finora, verso questo periodo dell'anno si fa sempre la stessa cosa: un incontro di Natale per fare il punto della situazione e scambiarsi gli auguri.
in questi incontri emerge sempre che "noi siamo i migliori", "noi siamo i protagonisti", "noi siamo i numeri uno": ce lo diciamo da soli e ci facciamo anche un bell'applauso finale.
per la serie "ce la cantiamo e ce la suoniamo"

similmente noi Sapiens pensiamo di essere il "fiore all'occhiello" di tutta la Creazione: ce lo diciamo da soli.
in questa fase della mia vita, lo trovo sarcasticamente buffissimo.

ricercatore

@Jacopus
chiarissimo, concordo con te.

sviluppando auto-consapevolezza, abbiamo iniziato a "notare" ciò che stavamo già facendo.
abbiamo provato ad articolarlo, usando forme di linguaggio via via più evolute.
il linguaggio è stato il fattore che ha aumentato in maniera decisiva la trasmissibilità della cultura tra le generazioni.
la cultura ha raffinato, secolo dopo secolo, il codice morale (ed etico) fino ad arrivare ai livelli di civiltà odierni.

abbiamo fatto un gran lavoro  :)
(ops sono cascato di nuovo nell'auto-celebrazione che dicevo poco fa  :-[ )

ricercatore

@Ipazia
per quello che riesco a capire, sono d'accordo con il tuo pensiero.

l'evoluzione crea l'Etica e l'Etica contribuisce a sua volta all'evoluzione.

bobmax

Citazione di: ricercatore il 23 Dicembre 2021, 17:28:00 PM
@bobmax
sono d'accordo sul fatto che, usando solamente la ragione, non sia possibile scovare alcun senso ricadendo nel nichilismo.
neanche "ragionando" sul più nobile dei sentimenti, il bene fraterno, se ne esce.
"Beh, ho appreso che sono qui sulla Terra per aiutare gli altri. Quello che non ho ancora capito è perché gli altri siano qui"

tuttavia, mi sembra impossibile non usare la razionalità: senza di essa non posso pensare, ragionare, discutere.
pertanto mi sono fatto persuaso che il Bene indicato dall'Etica sia comunque un escamotage per venirne in qualche modo fuori, per sopravvivere al non-senso che altrimenti ci ucciderebbe.

la ricerca della verità finora mi conduce al nichilismo.
il nichilismo mi rende inquieto, pertanto vado alla ricerca di qualcosa che mi salvi.
la via del Bene sembra l'unica alternativa, tuttavia rimango con una sensazione di "sete" che non riesco a placare

Se non riesci a placare la tua sete, mi sa che sei sulla buona strada.

Pensa se tu fossi riuscito a placarla... che significato avrebbe?

Non vi sarebbero forse che due possibilità per un tale risultato?

Una consisterebbe nell'illusione di aver colto la Verità. Quindi la sete placata da un rimedio, da un voler credere qualcosa pur di non soffrire più.

L'altra di essere davvero giunto alla Verità!
Ma in tal caso potresti tu ancora esserci?
O non dovresti necessariamente non esserci più?

Di modo che ben venga la sete, che ci spinge avanti.

E occorre pure prendere atto che il pensiero razionale è uno strumento.
Indispensabile, bisogna fare di tutto per rispettarlo.

Il principio di non contraddizione deve essere rispettato, sempre!
Lo richiede la nostra stessa fede nella Verità.
Ma nonostante tutto ciò, nonostante questo vincolo inaggirabile, dobbiamo andare oltre.

E oltre ci può condurre solo l'Amore.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Il leone che uccide i cuccioli di altri leoni spodestati lo fa perchè istintivamente sa che quei cuccioli faranno altrettanto con lui quando i rapporti di forza nel branco si invertiranno. Mentre ciò è molto meno probabile avvenga con la sua stirpe. È un atto di lungimiranza esistenziale, non un atto crudele gratuito o semplicemente finalizzato ad un rapido accoppiamento.

L'etica animale va indagata all'interno del branco, laddove si esercita il massimo di cooperazione e solidarietà.  È documentato il caso della sorella che allatta il cucciolo di una leonessa morta durante la predazione di un bufalo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Citazione di: ricercatore il 23 Dicembre 2021, 17:11:44 PM
@viator
credo che lo scimpanzé che ha preso con se in adozione il piccolo orfano, abbia compiuto un atto di volontà (c'è uno Spirito in lui, dunque): ha deciso, in maniera "libera" di prendere sotto la sua protezione uno "scarto" della società.
Salve ricercatore. Grazie. Ma quello che parlava di scimpanzè, all'inizio del "topic".......era SAPA, non io. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

Salve Ipazia. citandoti : "Il leone che uccide i cuccioli di altri leoni spodestati lo fa perchè istintivamente sa che quei cuccioli faranno altrettanto con lui quando...........................".
Beh, vediamo di non allargarci troppo...........attribuire all'istinto (una causa genetica) la previa prevedibilibilità delle proprie conseguenze (quindi un effetto etico) mi sembra veramente fuori d'ogni logica!!.

Istintivamente, nessuno SA benchè tutti possano o debbano AGIRE.Se poi subentra la "sfera umana" con le sue coscienze, conoscenze, arbitrii, speculazioni, previsioni, speranze etc. etc. etc......................diventa affar diverso.


Comunque, nel caso delle uccisioni dei cuccioli cospecifici credo proprio si tratti di meccanismi ormonali (tutti i potenziali avversari risultano privi di un certo quale odore parentale il quale - se presente - inibirebbe automaticamente l'aggressività all'interno della specie). Saluti.



Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Mi rendo conto che il sapere istintivo è un concetto ostico per la supponenza antropocentrica, ma mamma natura ne sa una più del diavolo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: Ipazia il 23 Dicembre 2021, 19:24:27 PM
Il leone che uccide i cuccioli di altri leoni spodestati lo fa perchè istintivamente sa che quei cuccioli faranno altrettanto con lui quando i rapporti di forza nel branco si invertiranno. Mentre ciò è molto meno probabile avvenga con la sua stirpe. È un atto di lungimiranza esistenziale, non un atto crudele gratuito o semplicemente finalizzato ad un rapido accoppiamento.

L'etica animale va indagata all'interno del branco, laddove si esercita il massimo di cooperazione e solidarietà.  È documentato il caso della sorella che allatta il cucciolo di una leonessa morta durante la predazione di un bufalo.
Il branco, la dinamica sociale, ha una connotazione diversa nei mammiferi rispetto agli altri, l'estensione e proiezione delle peculiarità del rapporto genitoriale all'interno delle dinamiche sociali crea un livello diverso di interazione sociale. Per esempio questa leonessa [1] che cerca di difendendere un guardiano dello zoo che ha avuto la saggia idea di sfidare con lo sguardo un leone, azzarderei si tratta di un comportamento piuttosto difficile da ricercare all'infuori dei mammiferi. Così come sarà difficile (impossibile?) trovare animali "domesticati" fuori dai mammiferi.

[1] https://9gag.com/gag/a21rw7Z
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

ricercatore

Citazione di: bobmax il 23 Dicembre 2021, 19:17:01 PM
Se non riesci a placare la tua sete, mi sa che sei sulla buona strada.

Pensa se tu fossi riuscito a placarla... che significato avrebbe?

Non vi sarebbero forse che due possibilità per un tale risultato?

Una consisterebbe nell'illusione di aver colto la Verità. Quindi la sete placata da un rimedio, da un voler credere qualcosa pur di non soffrire più.

L'altra di essere davvero giunto alla Verità!
Ma in tal caso potresti tu ancora esserci?
O non dovresti necessariamente non esserci più?

Di modo che ben venga la sete, che ci spinge avanti.

E occorre pure prendere atto che il pensiero razionale è uno strumento.
Indispensabile, bisogna fare di tutto per rispettarlo.

Il principio di non contraddizione deve essere rispettato, sempre!
Lo richiede la nostra stessa fede nella Verità.
Ma nonostante tutto ciò, nonostante questo vincolo inaggirabile, dobbiamo andare oltre.

E oltre ci può condurre solo l'Amore.


si è vero. essere "arrivati" a tenere in mano la Verità significa essere morti (spiritualmente/psicologicamente).

tuttavia riguardo la "sete" e quella sensazione di irrequietezza credo che possa essere, se non placata, perlomeno accettata.

mi piacerebbe arrivare a questo, prima di morire fisicamente  :)

ricercatore

Citazione di: viator il 23 Dicembre 2021, 20:58:37 PM
Salve ricercatore. Grazie. Ma quello che parlava di scimpanzè, all'inizio del "topic".......era SAPA, non io. Saluti.

ciao viator, in realtà mi riferivo alla definizione di Spirito che hai dato te:
"Facciamo che "Spirito" significhi "un'anima dotata della capacità di volere" (sei mai riuscito a concepire una entità od un "personaggio" od una apparizione che non volessero qualcosa.........magari anche solamente comunicarti la loro esistenza ??)."

anche con questa definizione, intravedo uno "Spirito" nello scimpanzé di cui parlavo nel primo post.

ricercatore

#28
Citazione di: Ipazia il 24 Dicembre 2021, 08:23:26 AM
Mi rendo conto che il sapere istintivo è un concetto ostico per la supponenza antropocentrica, ma mamma natura ne sa una più del diavolo.

il leone è stato "plasmato" da un processo evolutivo, che prevede l'uccisione dei figli delle leonesse che riesce a "reclutare" nel suo branco.

così facendo infatti, impone il suo codice genetico, che è evidentemente migliore di quello degli altri maschi che non sono stati in grado di proteggere le proprie leonesse e i propri figli.

non credo che il leone "sappia" tutto questo, credo che sia proprio parte dei circuiti neuronali del leone, o come dice viator, tramite ormoni o altri meccanismi biologici.

per fare un confronto con noi Sapiens.
facendo un discorso molto generico (e non adatto a tutte le casistiche), solitamente la donna è attratta dall'uomo di "successo", ovvero colui che eccelle in qualche ambito e che trasmette una certa "forza".

pare che Diego Armando Maradona, abbia avuto rapporti sessuali con 8000 donne diverse: se non avessero usato contraccettivi, Maradona avrebbe 8000 figli (vabbè un po' meno, ma comunque tantissimi) e a sua volta questi figli avrebbero generato ancora e così via. il codice genetico di Maradona si sarebbe diffuso in maniera importante perché essendo Maradona un uomo considerato di "valore" (nel suo campo), evidentemente tutta la specie umana ne dovrebbe trarre vantaggio.

probabilmente Maradona non è l'esempio migliore (data la nostra Etica "evoluta"), ma ci serve per capire: al posto di Maradona possiamo mettere personaggi di successo in altri ambiti (economico, scientifico, politico).

le 8000 donne "sapevano" questo? da qualche parte, scritto nel DNA, c'è la propensione a ricercare un uomo forte, di valore.
questo meccanismo porta la nostra specie a migliorare sempre di più: il codice genetico dei "migliori" va avanti, quello dei "peggiori" si estingue.

se non fosse così, oggi non saremmo qui a parlarne perché ci saremmo già estinti da un pezzo.
così come il leone non sarebbe qui, per lo stesso motivo.

prima agiamo, poi notiamo che stiamo facendo

Alexander

Buona vigilia Ricercatore


cit.si è vero. essere "arrivati" a tenere in mano la Verità significa essere morti (spiritualmente/psicologicamente).

E perché mai? Se la "verità" fosse qualcosa di vivo, di dinamico, di creativo sarebbe forse il contrario. Sarebbe come avere un booster, una possibilità di vedere la famosa realtà con occhi diversi, nuovi. Sarebbe fantastico! :)
Saremmo morti se pensassimo invece che la "verità" è solo una formula verbale, o una teoria del tutto, un esperimento riuscito, qualcosa di efficace.

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