Esiste secondo voi un'evoluzione morale e spirituale dell'umanità?

Aperto da Socrate78, 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PM

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Socrate78

Secondo voi esiste un'evoluzione spirituale e morale dell'umanità, un progresso nella natura umana nel corso della storia? Oppure l'uomo è rimasto più o meno simile con i suoi difetti e le sue potenzialità? In effetti se si guarda alla storia del passato, anche recente, si nota come un tempo la guerra era vista come un normale (o quasi) mezzo di risoluzione delle controversie tra le nazioni, e ci sono stati innumerevoli conflitti per svariati motivi, sia economici e geopolitici sia ideologici: ora invece esistono organismi internazionali che si sforzano di evitare le guerre e si è diffusa dall'ultimo conflitto mondiale la coscienza secondo cui la guerra è sempre un male a prescindere dalle motivazioni.  Un tempo la pena di morte e la tortura erano viste come una normali punizioni per i criminali, la tortura era ritenuta un valido mezzo per estorcere confessioni, poi pian piano si è fatta strada l'idea che lo Stato non abbia il diritto di sopprimere la vita e che esistano diritti umani da cui non si può prescindere, e quindi c'è stato un progresso nella tutela della vita, lo stesso dicasi per il moltiplicarsi di associazioni che tutelano i diritti umani e denunciano le violazioni che molti Paesi purtroppo ancora mettono in atto. In passato l'infanzia non era tutelata ed era considerato normale lo sfruttamento del lavoro minorile, adesso invece non è più così.
Tuttavia vi sono però segnali secondo cui l'uomo continua ancora ad essere incline al male e all'egoismo, ad esempio ne è testimonianza lo sfruttamento del lavoro minorile e dell'uomo effettuato dalle multinazionali, e in un mondo capitalista è spesso il profitto ad essere la molla che spinge l'uomo ad agire, spesso a scapito della dignità dei suoi simili. Si direbbe quindi che i segnali di progresso sono smentiti da altri che indicano invece che i gravi difetti della natura umana sono ancora molto lontani dall'essere sanati.
Personalmente ritenete che ci sia stato un progresso morale e spirituale dell'uomo? Per "spirituale" non intendo qui una maggiore religiosità, ma una maggiore consapevolezza della dignità dell'altro e una maggiore disposizione dell'uomo a sentimenti di amore e compassione verso il prossimo.

Jacopus

Un tema classico di questo forum, insieme a "libero arbitrio" e "ateismo contro teismo". Brevemente direi sì, vi è stata una evoluzione morale positiva dell'umanità negli ultimi duemila anni. La prevaricazione, la violenza dall'alto è stata molto regolamentata, fatti salvi ordinamenti totalitari di varia estrazione. Alcuni processi sono stati importanti: la creazione di una "società delle buone maniere" (Elias), lo "stato di diritto" e le teorie economiche "liberali".
Non ritengo però questo processo a senso unico. Alla moralità si può facilmente sostituire l'immoralità e l'una quanto l'altra, oltre ad essere processi storici in una visione macro, sono anche processi di apprendimento. Se in famiglia le persone importanti affettivamente esprimono idee immorali, le nuove generazioni interiorizzeranno quelle idee, e non ci sarà scuola o telegiornale che tenga. Gli insegnamenti appresi attraverso la lente dell'affetto sono dentro di noi ed agiscono in modo molto potente.
Insomma non c'è alcuna predestinazione verso un futuro morale dell'uomo, ma la storia, nel lungo periodo, ci ha offerto molte prove di crescente civilizzazione.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Freedom

Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PM
Secondo voi esiste un'evoluzione spirituale e morale dell'umanità, un progresso nella natura umana nel corso della storia?
E' una domanda difficile.

E la risposta è piena di contraddizioni. Tutto vero quello che affermi ma è anche vero che:
Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PMsi nota come un tempo la guerra era vista come un normale (o quasi) mezzo di risoluzione delle controversie tra le nazioni, e ci sono stati innumerevoli conflitti per svariati motivi, sia economici e geopolitici sia ideologici: ora invece esistono organismi internazionali che si sforzano di evitare le guerre e si è diffusa dall'ultimo conflitto mondiale la coscienza secondo cui la guerra è sempre un male a prescindere dalle motivazioni.
Credo che la guerra non sia più praticata, almeno non con la frequenza e la dimensione del passato, perchè oggi c'è l'arma atomica che la rende troppo rischiosa anche per gli eventuali vincitori.
Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PMUn tempo la pena di morte e la tortura erano viste come una normali punizioni per i criminali,
La pena di morte è in calo ma l'aborto in crescita.......la tortura è anch'essa in calo ma solo perchè non più necessaria come un  tempo. E' stata sostituita da metodi più efficaci e meno compromettenti. Ma quando serve torna in auge. E alla grande, per esempio contro terroristi vecchi e nuovi.
Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PM
In passato l'infanzia non era tutelata ed era considerato normale lo sfruttamento del lavoro minorile, adesso invece non è più così.
In Occidente, forse e non del tutto. Ma solo perchè c'è eccedenza di mano d'opera.

Ma la cosa più grave di tutte è che c'è una perdita di prospettiva ideale soprattutto politica ma, anche, sociale e culturale da cui discende un vero e proprio abbruttimento della specie. Una inversione completa del motto dantesco: "fatti non foste per ricercare bontà e virtù ma per vivere come bruti". ;D
Citazione di: Socrate78 il 08 Dicembre 2020, 20:07:52 PMPer "spirituale" non intendo qui una maggiore religiosità, ma una maggiore consapevolezza della dignità dell'altro e una maggiore disposizione dell'uomo a sentimenti di amore e compassione verso il prossimo.
Al contrario. Direi che mai come oggi le condizioni oggettive dell'umanità (benessere economico e sanitario e assenza di guerre come mai è accaduto nella storia dell'umanità) dovrebbero promuovere amore e compassione verso il prossimo in quantità e qualità senza precedenti mentre invece il panorama è desolante.

Tutti i miglioramenti di cui godiamo sono semplicemente frutto del progresso tecnologico. Che tuttavia hanno peggiorato significativamente la nostra capacità di occuparci degli altri e della natura.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

InVerno

Spiritualmente l'occidente è alla deriva, non so se si stesse meglio prima (è irrilevante, secondo me) ma il numero di persone che hanno completamente abdicato alla cura del proprio spirito è veramente alto. Badare alla propria psiche non è considerato un attività "lecita" per le persone normali, ma qualcosa che fanno i soggetti appartenenti agli estremi e che seguono corsi di "yoga kundalini" o che credono nella "memoria dell'acqua", per tutti gli altri regna l'instabilità emotiva e psichica, l'irrazionalità travestita da razionalità funzionale, nel caso poi questa sfoci in problemi per gli altri (e che qualcuno se ne accorga) si manda giù una pillola o si paga profumatamente un "confessore" (che almeno prima era gratuito, anche se curava solo con preghiere). Ho un amica che fa la psicologa, che va dallo psicologo, e che nel frattempo ha in cura il figlio dello psicologo, non so se tra di loro si prescrivano pillole, spero almeno conguaglino le fatture. Pare che il pendolo vaghi tra due estremi, tra l'incuria totale della propria psiche, e il credere che forze magiche governino l'universo, tertium non datur (almeno per la maggioranza), trovare quella terza via, sarebbe un vero progresso morale per affrancarsi dalle morali assolute.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

viator

Salve InVerno. Intervengo inserendo miei commenti in grassetto :


Citazione di: InVerno il 09 Dicembre 2020, 07:46:49 AMSpiritualmente l'occidente è alla deriva, (e l'oriente (Cina esclusa), assieme al terzo, gli corre dietro) non so se si stesse meglio prima (prima si stava ed ora si sta............in modi relativamente diversi a livello collettivo ma assolutamente equivalenti a livello individual-esistenziale) (è irrilevante, secondo me) ma il numero di persone che hanno completamente abdicato alla cura del proprio spirito è veramente alto. (Aumenta il numero delle persone alle quali non viene insegnato o spiegato cosa lo spirito - secondo una certa cultura - possa mai essere). Badare alla propria psiche non è considerato un attività ("producente")"lecita" per le persone normali (le quali inseguono il successo attraverso l'apparenza, non l'invisibile psichismo) ma qualcosa che fanno i soggetti (marginali) appartenenti agli estremi e che seguono corsi di "yoga kundalini" o che credono nella "memoria dell'acqua", per tutti gli altri regna l'instabilità emotiva e psichica, l'irrazionalità travestita da razionalità funzionale, nel caso poi questa sfoci in problemi per gli altri (e che qualcuno se ne accorga) si manda giù una pillola o si paga profumatamente un "confessore" (che almeno prima era gratuito, anche se (incamerava - alla faccia della "privacy" - informazioni personalissime e poi) curava solo con preghiere). Ho un amica che fa la psicologa, che va dallo psicologo, e che nel frattempo ha in cura il figlio dello psicologo, non so se tra di loro si prescrivano pillole, spero almeno conguaglino le fatture. (Trovo strano un simile movimento contabilfiscale tra professionisti.........risulta infatti che le fatture siano tra le principali fonti di disagio psichico tra gli psicologi mentre invece risultino tra le principali fonti d'introito (in "nero") per le fattucchiere). Pare che il pendolo vaghi tra due estremi, tra l'incuria totale della propria psiche (infatti gli psicologi si occupano dell'altrui psiche, mica della propria !), e il credere che forze magiche governino l'universo (come infatti propongono le fattucchiere veramente professionali anche se poco fiscali), tertium non datur (almeno per la maggioranza), trovare quella terza via, sarebbe un vero progresso morale per affrancarsi dalle morali assolute.
Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

L'evoluzione c'è, ma va per conto suo ed è indipendente dai desideri e fedi personali, ancora ad uno stadio troppo conflittuale per aggregarsi in progetti universali condivisi; tra i quali quelli religiosi hanno fallito così come l'unico progetto globale non religioso che avesse un'etica a supporto.

Ha vinto il modello (non-)etico che prescinde da ogni valore non finalizzato all'accumulazione capitalistica per la quale l'umano è solo uno dei fattori, sempre più scarso e facilmente sostituibile, della produzione e, in successione storica "evolutiva", della distribuzione e del consumo. Le foglie di fico ideologiche non mancano, cominciando dalla DUDU, ma i loro contenuti rimangono subalterni all'"etica" del Capitale e generalmente vengono applicati più per motivi di ordine pubblico globale che di fede nel loro valore antropologico.

Come tutte le cose umane anche questo modello ha aspetti positivi accanto all'inumanità di fondo. Il primo è il venir meno su vasta scala delle guerre ideologiche, con l'unico residuo degli integralismi religiosi che tendono a funzionare però più come un sanguinario tifo calcistico ad usum vili che come fattore di sovversione regressiva del sistema: agli alti livelli perfino Israele e molti paesi islamici sono pappa e ciccia. E chi sta fuori, l'Iran, non lo è certo per motivi religiosi.

Altro risvolto della medaglia è la presenza delle armi di distruzione di massa, possedute da tutti i principali contendenti al dominio planetario, parimenti consapevoli che il loro uso sarebbe la fine di tutti. Per cui anche la guerra tra grandi potenze viene gestita altrettanto in maniera mirata in stile neocoloniale a bassa e periferica intensità.

Panem et circenses sono aumentati rispetto ai secoli passati ed anche su questo la gestione capitalistica del pianeta ha i suoi meriti. Con un surpluss di welfare, sempre comprimibile quando il profitto nol consente, che garantisce un valore aggiunto di pace e vigore produttivo e consumistico, benefici per l'accumulazione.

Questa è l'evoluzione reale. Quella etica emerge dalle contraddizioni e dal loro superamento e nessuno ne possiede l'imprimatur. Se cominciamo a mettere insieme aborto e morti ammazzati non se ne viene fuori. Si resta sempre al di sotto di quello che il discorso etico del momento esigerebbe, anche solo per scardinare di un pelo lo strapotere ideologico non-etico del Capitale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alexander

Sono d'accordo che c'è stata un'evoluzione , sotto alcuni aspetti, dell'umanità (forse a macchia di leopardo, però), ma anche un'unvoluzione sotto altri.Per esempio c'è attualmente una forte difficoltà, soprattutto tra i giovani, di mantenere l'attenzione per un tempo sufficiente ad approfondire gli argomenti e non solo per averne una semplice infarinatura. C'è una fortissima iperspecializzazione, imposta dal mercato del lavoro, che rende l'immagine di un'umanità parcellare e poco critica, assai disposta a bersi tutto e il contrario .Trovo poi che ci sia un sempre più forte e subdolo tentativo di controllo delle masse (proprio ieri la notizia di come Huawei stia sviluppando un software per riconoscere dai tratti fisiognomici le persone di minoranza musulmana uiguri).La pandemia ha accelerato questa trasformazione in quella che si potrebbe forse chiamare "umanità della sicurezza". La gente infatti, per la sicurezza, sembra disposta a rinunciare a tutto, anche a libertà fondamentale e alla propria privacy. Importante è vivere il più a lungo possibile, godendo di beni materiali, accettando limitazioni e controlli per questo nobile fine.

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