Eccolo qua, sta tornando anche quest'anno, arriva Natale!

Aperto da Freedom, 04 Dicembre 2016, 09:49:18 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Freedom

Tutti gli anni che torna Natale si apre un conflitto dentro di me. Il Natale cristiano, quello VERO, quello che parla di Cristo che viene a farsi ammazzare per salvare noialtri è quasi interamente ignorato e sostituito da riti pagani e umani che nulla hanno a che fare con lo Spirito. E' la festa della famiglia quando va bene. Ma, più frequentemente, è la festa del consumo. Il dio consumo, in tutte le salse e a tutte le latitudini, viene adorato. E gli auguri, le mangiate (sempre tristi perché si pensa a chi non c'è più e si pasteggia in situazioni spesso artificiose), i patetici scambi di regali inutili quando non dannosi: stantii e folcloristici usi e costumi ridondanti e fastidiosi. Non serve aggiungere altre parole perché è sotto gli occhi di tutti la realtà che ho sinteticamente esposto.

Ed allora mi chiedo: non sarebbe meglio rendere segreto o quantomeno riservatissimo l'adorazione del Natale. Festa, vera festa seconda solo alla Pasqua? Farla rientrare nei nostri cuori strappandola alle rozze mani di coloro che la profanano in maniera insopportabile?

Comprenderei una sola piccola eccezione: Babbo Natale per i bimbi. Oramai è troppo radicato in tutti noi e mi sentirei il Grinch a negarlo......  8)  ;D E poi in questo caso qualcosina di vicino all'essenziale lo si può ritrovare......

Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

giona2068

Citazione di: Freedom il 04 Dicembre 2016, 09:49:18 AM
Tutti gli anni che torna Natale si apre un conflitto dentro di me. Il Natale cristiano, quello VERO, quello che parla di Cristo che viene a farsi ammazzare per salvare noialtri è quasi interamente ignorato e sostituito da riti pagani e umani che nulla hanno a che fare con lo Spirito. E' la festa della famiglia quando va bene. Ma, più frequentemente, è la festa del consumo. Il dio consumo, in tutte le salse e a tutte le latitudini, viene adorato. E gli auguri, le mangiate (sempre tristi perché si pensa a chi non c'è più e si pasteggia in situazioni spesso artificiose), i patetici scambi di regali inutili quando non dannosi: stantii e folcloristici usi e costumi ridondanti e fastidiosi. Non serve aggiungere altre parole perché è sotto gli occhi di tutti la realtà che ho sinteticamente esposto.

Ed allora mi chiedo: non sarebbe meglio rendere segreto o quantomeno riservatissimo l'adorazione del Natale. Festa, vera festa seconda solo alla Pasqua? Farla rientrare nei nostri cuori strappandola alle rozze mani di coloro che la profanano in maniera insopportabile?

Comprenderei una sola piccola eccezione: Babbo Natale per i bimbi. Oramai è troppo radicato in tutti noi e mi sentirei il Grinch a negarlo......  8)  ;D E poi in questo caso qualcosina di vicino all'essenziale lo si può ritrovare......


Se vogliamo chiamare le cose con il loro vero nome, dobbiamo dire che il Santo Natale (quello vero) non viene vissuto solo paganamente, ma satanicamente. Infatti i pagani non sono satanici perché  spesso hanno conservato l'umanità e vivono secondo la loro non conoscenza. Quelli che dicono di essere cristiani e non lo sono, vanno in chiesa, fanno la cresima, la comunione ecc.. perché sono stati battezzati, non sono pagani, perché sanno buona parte delle cose, ma   non credono. Portano cioè una maschera. Ora portare questa maschera è paganesimo o satanismo? Il serpente satana non si accanisce con chi non sa, ma con quelli che vorrebbero allontanarsi dal mondo. Per questo suscita desideri mondani e modi di vivere secondo il mondo del quale è il principe. Ogni anno faccio questa domanda: Cosa c'è di cristiano in un mondo che festeggia il "natale" consumando di più, quando il Signore è venuto per insegnarci ad odiare le cose del mondo? Niente! Allora se si fa festa consumando di più, vuol dire che Lo si rifiuta, chi Lo rifiuta Lo crocifigge un'altra volta il giorno della Sua nascita. Ammettere questo vuol dire, da parte di chi si lascia andare ai consumi, ammettere che si è anticristo, ma questa ammissione non piace, allora si diventa lupi vestiti di agnello.
In tutto questo però c'è una possibilità: Nei nostri cuori possiamo vivere il Santo Natale secondo verità e questo nessuno può togliercelo al difuori di noi stessi. Saremo giudicati dalle nostre opere e non da quelle di altri.
Buona giornata.   

Angelo Cannata

Mi sembra un vecchio meccanismo del colpevolizzare perché non abbiamo  pace, colpevolizzare i consumi sottintendendo che essi siano degradazione di un'autenticità originaria. Questo ci tranqullizza, perché ci esonera dall'indagare su quest'autenticità originaria, che viene data per scontata e mai chiarita. Vogliamo provare ad indagare? Gesù si è fatto ammazzare per salvarci? E chi gliel'aveva chiesto? Io no di sicuro, né mi sento minimamente salvato dal suo sacrificio. Salvato da che? Non è che forse è proprio la delusione nei confronti di questa presunta salvezza a farci cercare valvole di sfogo? Non potendo sfogarci con l'autore di questa salvezza, il quale ci intimidisce con l'intoccabilità del suo essersi fatto vittima, andiamo a cercare colpevoli in tutte le direzioni e siamo felici di averne trovato uno: il consumismo. Chi si potrebbe mai permettere di criticare colui che fu violentemente ucciso? Ma è proprio questa la sorgente del nostro conflitto interiore: non riuscire a criticare la sorgente, perché essa si è barricata dietro l'inaccusabilità dell'essere stata vittima. E così il Natale diventa spinta a cercare capri espiatori, cercare colpevoli da accusare, insomma un Natale che ci rende nemici del mondo, nemici di noi stessi, perché la sorgente è riuscita a bloccare la criticabilità nei suoi confronti.

anthonyi

Citazione di: Freedom il 04 Dicembre 2016, 09:49:18 AM
Tutti gli anni che torna Natale si apre un conflitto dentro di me. Il Natale cristiano, quello VERO, quello che parla di Cristo che viene a farsi ammazzare per salvare noialtri è quasi interamente ignorato e sostituito da riti pagani e umani che nulla hanno a che fare con lo Spirito. E' la festa della famiglia quando va bene. Ma, più frequentemente, è la festa del consumo. Il dio consumo, in tutte le salse e a tutte le latitudini, viene adorato. E gli auguri, le mangiate (sempre tristi perché si pensa a chi non c'è più e si pasteggia in situazioni spesso artificiose), i patetici scambi di regali inutili quando non dannosi: stantii e folcloristici usi e costumi ridondanti e fastidiosi. Non serve aggiungere altre parole perché è sotto gli occhi di tutti la realtà che ho sinteticamente esposto.

Ed allora mi chiedo: non sarebbe meglio rendere segreto o quantomeno riservatissimo l'adorazione del Natale. Festa, vera festa seconda solo alla Pasqua? Farla rientrare nei nostri cuori strappandola alle rozze mani di coloro che la profanano in maniera insopportabile?

Comprenderei una sola piccola eccezione: Babbo Natale per i bimbi. Oramai è troppo radicato in tutti noi e mi sentirei il Grinch a negarlo......  8)  ;D E poi in questo caso qualcosina di vicino all'essenziale lo si può ritrovare......



Ti faccio una domanda, Dio, il Dio d'amore, è felice o no del fatto che noi facciamo festa, ci riuniamo con i nostri parenti, intoniamo e ascoltiamo belle canzoni, diamo rilievo a quel giorno e facciamo sentire i bambini un po' più felici. Secondo me è felice. Chi vuole vivere il Natale in maniera segretissima può farlo comunque. Io ho un solo rammarico, che il 25 dicembre tutti si scambiano gli auguri ma si dimenticano di farli all'unico che compie gli anni.

Freedom

Citazione di: anthonyi il 04 Dicembre 2016, 13:16:55 PM
Ti faccio una domanda, Dio, il Dio d'amore, è felice o no del fatto che noi facciamo festa, ci riuniamo con i nostri parenti, intoniamo e ascoltiamo belle canzoni, diamo rilievo a quel giorno e facciamo sentire i bambini un po' più felici. Secondo me è felice.
https://it.wikipedia.org/wiki/Felicit%C3%A0
Dunque il Dio d'Amore, per essere felice, deve come minino vedere i suoi figli salvi. Eternamente salvi.
Altrimenti parliamo d'altro, parliamo di sprazzi di luce (quelli che hai indicato tu) che, di fronte alle profonde tenebre (quelle che ho indicato io) vengono inghiottiti come in un abisso.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

giona2068

Citazione di: Angelo Cannata il 04 Dicembre 2016, 11:20:15 AM
Mi sembra un vecchio meccanismo del colpevolizzare perché non abbiamo  pace, colpevolizzare i consumi sottintendendo che essi siano degradazione di un'autenticità originaria. Questo ci tranqullizza, perché ci esonera dall'indagare su quest'autenticità originaria, che viene data per scontata e mai chiarita. Vogliamo provare ad indagare? Gesù si è fatto ammazzare per salvarci? E chi gliel'aveva chiesto? Io no di sicuro, né mi sento minimamente salvato dal suo sacrificio. Salvato da che? Non è che forse è proprio la delusione nei confronti di questa presunta salvezza a farci cercare valvole di sfogo? Non potendo sfogarci con l'autore di questa salvezza, il quale ci intimidisce con l'intoccabilità del suo essersi fatto vittima, andiamo a cercare colpevoli in tutte le direzioni e siamo felici di averne trovato uno: il consumismo. Chi si potrebbe mai permettere di criticare colui che fu violentemente ucciso? Ma è proprio questa la sorgente del nostro conflitto interiore: non riuscire a criticare la sorgente, perché essa si è barricata dietro l'inaccusabilità dell'essere stata vittima. E così il Natale diventa spinta a cercare capri espiatori, cercare colpevoli da accusare, insomma un Natale che ci rende nemici del mondo, nemici di noi stessi, perché la sorgente è riuscita a bloccare la criticabilità nei suoi confronti.

Ecco quello che succede quando l'uomo perde il Signore Dio dal Suo cuore!

Quanto a te caro Antony, il Signore è gioioso quando facciamo feste per una giusta ragione e nel modo giusto. Far festa consumando più di quanto ci serve ed adorando il modus vivendi di un mondo che Lui ha vinto per insegnarci a fare altrettanto,  non Lo farà certo contento!

InVerno

Citazione di: Freedom il 04 Dicembre 2016, 09:49:18 AM
Ed allora mi chiedo: non sarebbe meglio rendere segreto o quantomeno riservatissimo l'adorazione del Natale. Festa, vera festa seconda solo alla Pasqua? Farla rientrare nei nostri cuori strappandola alle rozze mani di coloro che la profanano in maniera insopportabile?

Che cosa dovrebbero dire quelli (purtroppo son tutti morti) che festeggiavano il Natale per la sua accezione originaria, celebrare il solstizio d'inverno, il sole nuovo che nasce e le giornate che cominciano ad allungarsi per prepararsi ad una nuova primavera, il creato che lentamente ritorna a risplendere dei raggi del sole, e la parabola solare del nuovo anno pronta a ricominciare? La sicurezza di una fertilità incombente che permetteva lo "spreco" delle riserve più vecchie (consumisti ante litteram!) e l'occasione di riunirsi per partecipare al dilapidarsi delle proprie riserve di cibo senza il terrore di un inverno infinito, di un sole che non tornerà più , ma con la gioia della speranza? Tutto questo soppiantato all'esatta data del solstizio, al sol fine di far dimenticare, di cancellare, come una qualsiasi chiesa edificata sopra un tempio di mitra, il culto del creato a favore del suo ipotetico creatore? Quale cattiveria vi spinse? Ti avrebbero probabilmente chiesto, perchè soppiantare questa festa del mondo intero con la festa del solo uomo? E di che ti sorprendi se poi la festa dell'uomo s'è trasformata nella festa dell'egoismo e del consumo? Non potevate farlo un altro giorno, e lasciare intatta la nostra festa del sole, non potevate farlo in silenzio come tu ora vai "riscoprendo"?
E non avrebbero ragione? La loro data era inscritta nelle stelle, la data cattolica è stata scelta arbitrariamente dall'uomo per soppiantare una tradizione preziosa, per eliminare un avversario in una stupida lotta di potere spirituale. Troppo tardi pentirsi oggi, e lamentarsi delle conseguenze di chi è in comunione con se stesso più che con il creato. I nodi vengono sempre al pettine.

giona2068

Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PM
Citazione di: Freedom il 04 Dicembre 2016, 09:49:18 AM
Ed allora mi chiedo: non sarebbe meglio rendere segreto o quantomeno riservatissimo l'adorazione del Natale. Festa, vera festa seconda solo alla Pasqua? Farla rientrare nei nostri cuori strappandola alle rozze mani di coloro che la profanano in maniera insopportabile?

Che cosa dovrebbero dire quelli (purtroppo son tutti morti) che festeggiavano il Natale per la sua accezione originaria, celebrare il solstizio d'inverno, il sole nuovo che nasce e le giornate che cominciano ad allungarsi per prepararsi ad una nuova primavera, il creato che lentamente ritorna a risplendere dei raggi del sole, e la parabola solare del nuovo anno pronta a ricominciare? La sicurezza di una fertilità incombente che permetteva lo "spreco" delle riserve più vecchie (consumisti ante litteram!) e l'occasione di riunirsi per partecipare al dilapidarsi delle proprie riserve di cibo senza il terrore di un inverno infinito, di un sole che non tornerà più , ma con la gioia della speranza? Tutto questo soppiantato all'esatta data del solstizio, al sol fine di far dimenticare, di cancellare, come una qualsiasi chiesa edificata sopra un tempio di mitra, il culto del creato a favore del suo ipotetico creatore? Quale cattiveria vi spinse? Ti avrebbero probabilmente chiesto, perchè soppiantare questa festa del mondo intero con la festa del solo uomo? E di che ti sorprendi se poi la festa dell'uomo s'è trasformata nella festa dell'egoismo e del consumo? Non potevate farlo un altro giorno, e lasciare intatta la nostra festa del sole, non potevate farlo in silenzio come tu ora vai "riscoprendo"?
E non avrebbero ragione? La loro data era inscritta nelle stelle, la data cattolica è stata scelta arbitrariamente dall'uomo per soppiantare una tradizione preziosa, per eliminare un avversario in una stupida lotta di potere spirituale. Troppo tardi pentirsi oggi, e lamentarsi delle conseguenze di chi è in comunione con se stesso più che con il creato. I nodi vengono sempre al pettine.


Ma tu senti che ragionamento!
La festa del Santo Natale avrebbe dovute implementare la festa del sole non sostituirlo!
I non credenti come te guidati dal loro capo l'hanno trasformata in una festa del consumismo perché non vogliono che l'uomo creda in Spirito e Verità.
In ogni caso la festa del sole è sempre  la festa di chi da il calore al sole o comunque di chi  lo ha reso tale.

Angelo Cannata

Citazione di: giona2068 il 04 Dicembre 2016, 17:47:25 PM
I non credenti come te guidati dal loro capo l'hanno trasformata in una festa del consumismo perché non vogliono che l'uomo creda in Spirito e Verità.
A che serve esprimersi in questi termini?

Voglio dire, se so che per l'altro certi riferimenti non hanno alcuna importanza, una volta che egli, nella sua libertà, ha scelto di non dar loro importanza, a che serve insistere su di essi? Se si vuole dialogare, mi sembra ovvio che ci si debba muovere su ciò che viene individuato come comune. Se l'altro vuole parlare di matematica e io insisto sul fatto che l'unico punto di riferimento valido sono i cavolfiori, come ci potremo intendere, che dialogo ci potrà essere? La ricerca di elementi in comune non implica una rinuncia a ciò che si ritiene importante: implica solo ricerca. Nell'esempio che ho inventato, potremo vedere se è possibile contare quanti cavolfiori ci sono in un campo, o anche prendere atto che cibarsene può far bene al cervello, che così si potrà occupare fruttuosamente di matematica, ecc. Nel caso specifico di questa discussione, non sarebbe difficile prendere atto, per esempio, che se i Cristiani preferirono sovrapporre la festa del Natale a quella del Sole invitto, non lo fecero certo per pura cattiveria, ma semplicemente perché per i Cristiani il Sole che illumina l'esistenza è Gesù. Questo non impedisce a nessuno di celebrare il 25 dicembre una propria festa del Sole invitto, senza alcun riferimento a Gesù.

E invece no. L'unico Dio è Gesù e non si discute. E se tu non ne vuoi parlare te ne parlo io. E bisogna parlarne come credenti, altrimenti non ha senso parlarne.

A che serve? A chi serve?

Non serve a te, perché non penso che questo modo di fare ti dia benessere; non serve alla tua fede, perché non penso che facendo così dia testimonianza di fedeltà a Gesù, o di amore per il prossimo, o di meritare il paradiso; non serve all'immagine che gli altri si faranno di te, a meno che intendiamo come "altri" esclusivamente chi ha scelto questo stesso modo di procedere.

Non serve all'altro, perché sicuramente non si convertirà a Gesù attirato da questo modo di parlare.

A che serve e a chi serve?

Perché non lavorare su ciò che ci accomuna, piuttosto che su ciò che ci divide?

Io ho fatto una critica pesante contro il primo messaggio, ma ci sono delle parole magiche che spargo qua e là, come un po' di formaggio grattugiato, e rendono tutto più facile e appianano tutte le discussioni: "Mi sembra... penso che... a mio parere... forse... nella mia opinione...". Questo apre la strada al discutere, manifesta disponibilità a sottoporre a critica ciò che si è detto; con queste parole magiche ci si può permettere di sparare poi le critiche più pesanti e aggressive. Magari un cristiano non riterrà giusto dire "Mi sembra che Dio esista", ma potrà pur sempre dire "Secondo la mia fede... secondo il Cristianesimo... io sono fermamente convinto che..." e già cambia tutto.

InVerno

Citazione di: Angelo Cannata il 04 Dicembre 2016, 18:26:43 PM
Citazione di: giona2068 il 04 Dicembre 2016, 17:47:25 PM
I non credenti come te guidati dal loro capo l'hanno trasformata in una festa del consumismo perché non vogliono che l'uomo creda in Spirito e Verità.
Nel caso specifico di questa discussione, non sarebbe difficile prendere atto, per esempio, che se i Cristiani preferirono sovrapporre la festa del Natale a quella del Sole invitto, non lo fecero certo per pura cattiveria, ma semplicemente perché per i Cristiani il Sole che illumina l'esistenza è Gesù. Questo non impedisce a nessuno di celebrare il 25 dicembre una propria festa del Sole invitto, senza alcun riferimento a Gesù.

Specifico solo che non stavo facendo preciso riferimento al culto del sol invictus, quanto alle decine di forme diverse e senza nome che sono testimoniate dai vari calendari solari (Stonehenge, Nabta Playa etc) ritrovati in tutti i continenti a tutte le latitudini, ben prima che qualcuno ne facesse una religione e spartisse la torta del creato, ben prima che l'uomo si allontanasse cosi tanto dalla terra e dall'agricoltura da dimenticarsi che la sua vita proviene da li e dipende dai cicli solari.

@Giona. Si, discuto spesso con il capo (666) di queste vicende, non ci ostacolare o ti lanceremo il malocchio finale, attenzione!

giona2068

#10
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 18:45:28 PM
Citazione di: Angelo Cannata il 04 Dicembre 2016, 18:26:43 PM
Citazione di: giona2068 il 04 Dicembre 2016, 17:47:25 PM
I non credenti come te guidati dal loro capo l'hanno trasformata in una festa del consumismo perché non vogliono che l'uomo creda in Spirito e Verità.
Nel caso specifico di questa discussione, non sarebbe difficile prendere atto, per esempio, che se i Cristiani preferirono sovrapporre la festa del Natale a quella del Sole invitto, non lo fecero certo per pura cattiveria, ma semplicemente perché per i Cristiani il Sole che illumina l'esistenza è Gesù. Questo non impedisce a nessuno di celebrare il 25 dicembre una propria festa del Sole invitto, senza alcun riferimento a Gesù.

Specifico solo che non stavo facendo preciso riferimento al culto del sol invictus, quanto alle decine di forme diverse e senza nome che sono testimoniate dai vari calendari solari (Stonehenge, Nabta Playa etc) ritrovati in tutti i continenti a tutte le latitudini, ben prima che qualcuno ne facesse una religione e spartisse la torta del creato, ben prima che l'uomo si allontanasse cosi tanto dalla terra e dall'agricoltura da dimenticarsi che la sua vita proviene da li e dipende dai cicli solari.

@Giona. Si, discuto spesso con il capo (666) di queste vicende, non ci ostacolare o ti lanceremo il malocchio finale, attenzione!

Qualora stessi dicendo seriamente, sappi che non avete il potere su di me e che ogni forma di  maleficio contro di me ritorna indietro a chi me lo ha tentato di fare.
Non sto scherzando ne bleffando!
Piuttosto stai attento tu a quello che dici, perché.....
In ogni caso anche se credessi di scherzare, sappi che non stai scherzando e che se quello da te citato non fosse veramente il tuo capo non avresti avuto il coraggio di scrivere quello che hai scritto.

Freedom

Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PM
Che cosa dovrebbero dire quelli (purtroppo son tutti morti) che festeggiavano il Natale per la sua accezione originaria, celebrare il solstizio d'inverno, il sole nuovo che nasce e le giornate che cominciano ad allungarsi per prepararsi ad una nuova primavera, il creato che lentamente ritorna a risplendere dei raggi del sole, e la parabola solare del nuovo anno pronta a ricominciare?
Il paragone non regge: quello che sta accadendo attualmente non è una evoluzione della religione cristiana o la sostituzione di essa con religioni o "credi" di diversa natura. Quello che sta accadendo oggi, come ho detto, è la semplice distruzione della valenza spirituale del Natale sostituita, quando va bene, dalle riunioni familiari o, quando va male, da un'orgia di acquisti. Mi spiace se nel mio incipit ho usato la frase "riti pagani" per descrivere questi due aspetti che, in realtà, di rito pagano non hanno nulla. Comprendo che possa essere stato depistante e me ne scuso nuovamente.
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PM
La sicurezza di una fertilità incombente che permetteva lo "spreco" delle riserve più vecchie (consumisti ante litteram!) e l'occasione di riunirsi per partecipare al dilapidarsi delle proprie riserve di cibo senza il terrore di un inverno infinito, di un sole che non tornerà più , ma con la gioia della speranza?
"Consumisti ante litteram" mi pare inappropriato: c'è una sostanziale differenza tra il consumismo, fenomeno perverso sviluppatosi in conseguenza e funzionale ad una teoria economica più o meno condivisibile, ed il dare fondo, con la gioia di chi sa o comunque ripone fondate speranza sulla futura abbondanza. Tra l'altro, quest'ultimo comportamento, ritualizzato e caricato di una valenza simbolica e spirituale, come giustamente ricordi.
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PMTutto questo soppiantato all'esatta data del solstizio, al sol fine di far dimenticare, di cancellare, come una qualsiasi chiesa edificata sopra un tempio di mitra, il culto del creato a favore del suo ipotetico creatore?
Mi sembra riduttivo: "al sol fine di far dimenticare, di cancellare". Non è andata così. I fini sono stati tanti e articolati.
Citazione di: InVerno il 04 Dicembre 2016, 17:13:14 PM
Ti avrebbero probabilmente chiesto, perchè soppiantare questa festa del mondo intero con la festa del solo uomo?
Questa domanda, come anche quella precedente, la cui risposta non è certamente semplice, meritano uno studio articolato e approfondito di carattere storico, teologico e sociologico, non è oggetto del presente thread e se vuoi puoi riproporla in un Topic dedicato.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

InVerno

@ Freedom

Sono d'accordo che la mia analisi è certamente riduttiva e sbrigativa, non mi sono dilungato perchè non voglio sabotare il thread, pensavo manco ci sarebbe stata risposta.
Il mio scopo era semplicemente quello di:
a) Sottolineare l'ironia dell'usurpatore che si sente usurpato, e di questo rimango convinto anche se pronto ad ascoltare l'altra campana.
b) Evidenziare che il consumo (ovvio, non capitalista\egoico, ma contestuale all'epoca) era "spirito del Natale" ben prima del Natale stesso
c) Teorizzare provocatoriamente che si tratti di una naturale deriva di un credo in grave declino, invece che una terra santa usurpata, che mi pare l'analisi più interessante e a cui dovresti rispondere secondo me con più vigore. Se tutto si riduce ad un "la coca cola mi ha colorato il natale di rosso" mi pare che non si va oltre al vittimismo. A me paiono vittime consenzienti, gaudenti e preganti. Sarà mica un macroscopico caso di sindrome di stoccolma?
c) Avvocare una causa persa di persone morte, che per tutti noi da sempre schierati nella difesa delle minoranze, è simile ad un autofellatio.

@Bluemax, il mio ego è sorretto dalle colonne di sodoma e gomorra, non noto nemmeno questi apprezzamenti quando ho già copiosi quelli del "capo".

Freedom

Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PM@ Freedom Sono d'accordo che la mia analisi è certamente riduttiva
Non è stata un'analisi ma un'affermazione.

Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PMal sol fine di far dimenticare, di cancellare, come una qualsiasi chiesa edificata sopra un tempio di mitra, il culto del creato a favore del suo ipotetico creatore? Quale cattiveria vi spinse?
Se poi la qualifichi con "cattiveria" è del tutto evidente che non si può lasciar correre ma è necessario richiedere una argomentazione articolata che, tuttavia, non puoi fare in questo thread perchè susciterebbe un Off Topic pesante. Ti ho dunque suggerito, qualora lo ritenessi opportuno, di aprire un thread dedicato.
Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PMa) Sottolineare l'ironia dell'usurpatore che si sente usurpato, e di questo rimango convinto anche se pronto ad ascoltare l'altra campana.
Anche qui si fa presto a parlare di usurpare tuttavia è del tutto fuori luogo usare questo parallelo: oggi il consumismo e il ritrovo familiare non sta usurpando un valore spirituale sostituendolo con un altro. Sta semplicemente facendo tabula rasa della spiritualità cristiana senza nemmeno rendersene conto.
Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PM b) Evidenziare che il consumo (ovvio, non capitalista\egoico, ma contestuale all'epoca) era "spirito del Natale" ben prima del Natale stesso
Non mi pare che lo Spirito del Natale abbia qualcosa a che vedere con l'abbondante consumo. Al contrario la quintessenza della spiritualità cristiana è sobrietà. Anzi povertà. Non miseria naturalmente ma certamente povertà nel senso di essenzialità. Non a caso Gesù Cristo nasce in povertà.
Citazione di: InVerno il 05 Dicembre 2016, 17:18:38 PM
c) Teorizzare provocatoriamente che si tratti di una naturale deriva di un credo in grave declino, invece che una terra santa usurpata, che mi pare l'analisi più interessante e a cui dovresti rispondere secondo me con più vigore. Se tutto si riduce ad un "la coca cola mi ha colorato il natale di rosso" mi pare che non si va oltre al vittimismo.
In effetti questa è l'osservazione di gran lunga più interessante e del tutto centrata rispetto all'argomento del thread. La risposta è davvero difficile. La cristianità andava meglio quando i cristiani si rifugiavano nelle catacombe e si facevano sbranare vivi nelle arene romane. Sarebbe forse per me facile cavarmi dal grave impaccio nel quale mi hai messo :o addossando tutta la colpa all'avidità di denaro, sesso e potere del clero cattolico. Ma non potrei escludere me stesso e tutti i credenti del mondo da questi gravissimi peccati. E' del tutto evidente che nessuno è innocente. A dire il vero la chiesa è anche figlia del tempo nel quale vive e dunque è la civiltà intera che mostra preoccupanti sintomi di decadenza. E direi che questa realtà è sotto li occhi di tutti.

Ma, a ben guardare, ciò che ho appena scritto è un insieme di effetti. Quali le cause? Perchè questo scempio? Secondo me è venuta a mancare la fede. Se uno è cristiano, davvero cristiano, allora seguire Gesù Cristo, e farlo con estrema soddisfazione diciamo pure con gioia, deve necessariamente essere naturale. Quasi istintivo. Perchè scatta un amore potentissimo e invincibile verso Gesù Cristo. E, nonostante le difficoltà della vita, la fede vera dona una simile gioia che tutto il resto delle cose diventano irrilevanti o, quantomeno, superabili agevolmente.

La cosa giusta che dovrebbe dunque fare la chiesa, a mio modo di vedere, dovrebbe essere quella di donare tutto, fino all'ultima moneta, ai poveri e ai malati. Le opere d'arte e di cultura ai musei. Seguire l'esempio di Francesco. Quello vero non il pallido riflesso che oggi, tanto successo, (apparente ed effimero!!) sembra riscuotere. Con la povertà non solo si aprirebbe una grandiosa opportunità di riscatto ma si farebbe piazza pulita di tutte le porcherie che hanno coinvolto, ignobilmente coinvolto un numero significativo delle gerarchie ecclesiastiche.

Se dunque è un problema di fede l'unica speranza di riaverla è di mettersi in condizione di essere salvati e cessare di salvarsi da soli. Ma il prezzo da pagare è il rischio di morire. E, dal momento che, prima o poi, si dovrà farlo tutti noi, è paradossale che proprio i sacerdoti della morte santa siano così pateticamente avvinghiati all'esistenza su questo pianeta. Anche quando in gioco è la sopravvivenza dell'istituzione cristiana. Perchè, in definitiva, non è certo lo sforzo della chiesa stessa che le consentirà di esserci sino alla fine dei tempi. Se così sarà, come promesso, sarà a causa della volontà del Dio cristiano.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Angelo Cannata

Citazione di: Freedom il 05 Dicembre 2016, 20:09:02 PM
La cosa giusta che dovrebbe dunque fare la chiesa, a mio modo di vedere, dovrebbe essere quella di donare tutto, fino all'ultima moneta, ai poveri e ai malati. Le opere d'arte e di cultura ai musei. Seguire l'esempio di Francesco. Quello vero non il pallido riflesso che oggi, tanto successo, (apparente ed effimero!!) sembra riscuotere. Con la povertà non solo si aprirebbe una grandiosa opportunità di riscatto ma si farebbe piazza pulita di tutte le porcherie che hanno coinvolto, ignobilmente coinvolto un numero significativo delle gerarchie ecclesiastiche.
Supponiamo che un Vescovo compri un profumo costosissimo, ora non sono un esperto di marche, mi vengono in mente Armani, Trussardi, e neanche so se producono solo moda o anche profumi. Il vescovo compra questo profumo, con i soldi delle offerte dei fedeli e dice che è necessario per profumare le vesti liturgiche, perché esse si usano per dare culto a Dio ed è giusto offrire a Dio le cose più preziose. Per fare del bene ai poveri c'è sempre tempo. Ti sembra un Vescovo che non segue Gesù? Proviamo a leggere il Vangelo, Marco 14,3-9:

Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto».

Ma Gesù non dovrebbe essere quello che difende i poveri? E invece difende il profumo costoso, che tanto per i poveri c'è sempre tempo?

Voglio dire: finché si passa il tempo a criticare la Chiesa o i Cristiani non si tocca il nocciolo del problema. Il nocciolo è Gesù e finché non si ha il coraggio di criticare Gesù stesso si faranno soltanto critiche confuse e inefficaci. Come fai a criticare le ricchezze della Chiesa se prima non critichi i comportamenti di Gesù che vi stanno all'origine?

Discussioni simili (5)