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Diavolo

Aperto da Mariano, 15 Settembre 2016, 14:36:46 PM

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Duc in altum!

**  scritto da altamarea:
CitazioneLibera la tua mente dalle sciocchezze e cerca di studiare cos'è l'Io
Perché lo studio è già riuscito a rivelare cosa sia davvero l'Io?

L'Io, proprio perché ha la peculiarità e il permesso di potersi sostituire a Dio, è insoluto per la mente umana. Ognuno, così come in riguardo a Dio, lo risolve in conformità con la propria fede. Ecco l'Io del filosofo, dello scienziato (psicologo), del teologo (credente nel trascendente), ecc. ecc.

Quindi è più che logico che se non si crede nell'esistenza del demònio, neanche si può pretendere di capire l'Io dal punto di vista della fede cristiana (ripeto: "nisi credideritis, non intelligetis" - Sant'Agostino), e molto meno si può esigere nel voler far credere che la cultura umana sia in grado (per adesso) di poter sapere e conoscere perfettamente cosa sia questo Io, l'Ego, l'Anima o la Coscienza.


Da ciò detto è possibile confutare a @verdeidea:
CitazioneOccorre disfarsi dell'ego  per far rivivere il nostro io più autentico e lasciar fiorire la vera spiritualità,

...che il disfarsi dell'ego è il non alimentare (quotidianamente) la tentazione diabolica da cui diviene la cattiva abitudine (il vizio), da cui nessuno è esente, e contro cui l'intervento stoico umano nulla può (l'ABC dell'inganno è proprio quello), per poter rinascere (la riviviscenza è solo per Lazzaro) partorendo (fiorendo) la nostra unica parte davvero vera (la vocazione, il destino di santità), disfacendoci della placenta e del cordone ombelicale che ci condannano a restare schiavi del mondo (la non vera spiritualità).


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**  scritto da giona2068:
CitazioneL'io è superbia, orgoglio ed egoismo che inducono l'uomo a mettersi al posto del Signore Dio o, se vogliamo, diventa il "dio" dell'uomo nell'uomo che adora/confida se/in stesso. Tutto questo rende la persona incarnazione di satana. In verità l'io può anche avere una sua positività se l'uomo ha fiducia in se stesso perché ha scoperto di essere il tempio del Signore Dio. In questo caso però sarebbe meglio parlare di fierezza e non c'è superbia perché se sono il tempio del Signore Dio nel contempo lo sono anche gli altri, ma oltretutto chi scopre di essere il tempio del Signore scopre la verità che consiste nel diventare consapevole che da soli non possiamo fare nulla. Questo toglie ogni spazio alla superbia quindi all'io.
Anche se non sempre condivido il tuo pedante "querelare", ieri sera, durante un incontro catechistico per adulti in parrocchia, ho presentato ( "...ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti..." -1Cor 1,27 ) per intero questa tua riflessione (giacché semplice e diretta al sodo), dalla quale è nata un'interessante analisi e discussione, rinnovata con spunti biblici, che ha incentivato una riflessione sull'introspezione (chiamasi anche meditazione, fare silenzio prolungato per ascoltarsi, ecc. ecc.)  carente o totalmente assente, quale causa di tante deficienze personali e sociali.
Mercì.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

doxa

Duc ha scritto "Perché lo studio è già riuscito a rivelare cosa sia davvero l'Io?"
Simpatico Duc, ti devi rassegnare. Fin dal 1923 Sigmund Freud con la pubblicazione del suo saggio "L'Io e l'Es"  formulò la sua teoria sulle strutture psichiche. Egli considerò l'Io l'istanza psichica che media tra l'Es ed il Super-Io.

Nell'ambito della psicologia e della filosofia l'Io designa l'individuo che ha coscienza di se stesso, rappresenta la nostra personalità cosciente, il modo in cui noi ci conosciamo.

Tu dici che l'Io non ha "il permesso di potersi sostituire a Dio". L'Io non ha nessuna intenzione di sostituirsi a Dio, anche perché sono due entità diverse. Perciò non tentare di stravolgere l'Io usandolo come categoria religiosa.  

"Quindi è più che logico che se non si crede nell'esistenza del demònio, neanche si può pretendere di capire l'Io dal punto di vista della fede cristiana (ripeto: "nisi credideritis, non intelligetis" - Sant'Agostino), e molto meno si può esigere nel voler far credere che la cultura umana sia in grado (per adesso) di poter sapere e conoscere perfettamente cosa sia questo Io, l'Ego, l'Anima o la Coscienza".
Duc, lascia perdere Agostino vescovo di Ippona, non mescolare il sacro ed il profano. Non c'è da "capire l'Io dal punto di vista della fede cristiana".

Purtroppo per te si sa bene "cosa sia questo Io, l'Ego, l'Anima o la Coscienza".  Non farti annebbiare il logos dalla religione.

giona2068

#47
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**  scritto da giona2068:
CitazioneL'io è superbia, orgoglio ed egoismo che inducono l'uomo a mettersi al posto del Signore Dio o, se vogliamo, diventa il "dio" dell'uomo nell'uomo che adora/confida se/in stesso. Tutto questo rende la persona incarnazione di satana. In verità l'io può anche avere una sua positività se l'uomo ha fiducia in se stesso perché ha scoperto di essere il tempio del Signore Dio. In questo caso però sarebbe meglio parlare di fierezza e non c'è superbia perché se sono il tempio del Signore Dio nel contempo lo sono anche gli altri, ma oltretutto chi scopre di essere il tempio del Signore scopre la verità che consiste nel diventare consapevole che da soli non possiamo fare nulla. Questo toglie ogni spazio alla superbia quindi all'io.

Scritto da Duc in Altum
Anche se non sempre condivido il tuo pedante "querelare", ieri sera, durante un incontro catechistico per adulti in parrocchia, ho presentato ( "...ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti..." -1Cor 1,27 ) per intero questa tua riflessione (giacché semplice e diretta al sodo), dalla quale è nata un'interessante analisi e discussione, rinnovata con spunti biblici, che ha incentivato una riflessione sull'introspezione (chiamasi anche meditazione, fare silenzio prolungato per ascoltarsi, ecc. ecc.)  carente o totalmente assente, quale causa di tante deficienze personali e sociali.
Mercì.

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La sapienza è il Signore Dio, l'uomo sapiente è l'uomo nel quale si manifesta il Signore Dio della sapienza. Quando San Paolo nella sua prima lettera ai corinzi dice che il Signore Dio ha scelto la stoltezza del mondo per confondere i sapienti sembra che stia dicendo una cosa non tanto logica. Sembrerebbe quasi che il Signore Dio  volesse fare uno scherzo a quelle persone che sono il tempio della sapienza la quale è Lui stesso, ma il Signore Dio non scherza mai. Allora San Paolo sta dicendo qualcos'altro! Sta cioè chiamando "sapienti" i colti - gli scribi - i farisei, i capi religiosi ecc.., cioè quelli che oggi si chiamano teologi, biblisti ecc.. anche se non sono il tempio della sapienza stessa. Fra l'altro quando era Saul lui era uno di loro. Un po' come quando il Signore Gesù ringrazia il Padre per aver voluto rivelare la verità ai semplici e non ai così detti sapienti.
Ciò che San Paolo sta dicendo riguarda quanto fatto dal Signore Dio.
Il Signore Dio è Amore e tutto ciò che fa lo fa per amore, cioè per salvare l'uomo che vive nelle tenebre. Confondendo costoro cerca di svegliarli sciogliendo il loro credere di essere ciò che non sono, cioè sciogliendo la loro superbia e il loro orgoglio e oltretutto facendo loro scoprire l'inganno nel quale stanno vivendo.
Occorre però tener presente che San Paolo non è un giornalista che racconta le cose per dovere di cronaca, ma è colui che per amore del Santo Vangelo ha dato la sua vita.
Ogni volta che leggiamo la Sacra Scrittura la storia non si ripete ma continua, quindi se in quel tempo parlava ai corinzi oggi sta parlando a noi e ci sta dicendo: Fate attenzione a non cadere nelle trappole sataniche credendo di essere nella luce solo perché conoscete la parola del Signore Dio, occorrono anche le opere.
Sta quindi dicendo in modo subliminale:  Esaminate la vostra coscienza, ma se questa non funziona perché, perché......  allora esaminate le vostre opere!
Purtroppo l'io, come già descritto,  non sempre lo permette, ma questo rifiuto è già un segno che indica quanto ancora ci sia  da scoprire in chi è in questa condizione.
Tu chiami tutto questo introspezione, io lo chiamo  scoprire chi siamo ma le due cose  sono collegate perché chi fa introspezione, beato lui,  arriva a scoprire chi è.
E' così che si  scioglie l'io e si crea umiliazione,  l'umiliazione e la via che porta all'umiltà, l'umile è già credente, non perché sa ma perché sente.

In ogni caso l'io è la sintesi dell'autostima,  l'autostima è come una casa costruita sulla sabbia che prima o poi crolla. Sono grande perché primeggio nello sport, nella musica,  nell'arte, in politica e oltretutto perché sono abile nel sedurre, ma queste cose passano lasciando il posto alle  malattie mentali.
L'unica positività dell'io si ha quando esso è fondato sulla verità: Sono fiero di me stesso perché sono per origine e nelle opere figlio del Signore Dio.
Solo così potremo vivere nella gioia,  la quale gioia è vita perché è il Signore Dio nell'uomo.
Grazie per avermi dato l'opportunità di chiarire cosa nasconde l'io
Un caro saluto.
Giuseppe

Duc in altum!

**  scritto da altamarea:

Citazione
Nell'ambito della psicologia e della filosofia l'Io designa l'individuo che ha coscienza di se stesso, rappresenta la nostra personalità cosciente, il modo in cui noi ci conosciamo.
Benissimo, psicologia e filosofia, niente a che vedere con la metafisica/spiritualità.

CitazioneFin dal 1923 Sigmund Freud con la pubblicazione del suo saggio "L'Io e l'Es"  formulò la sua teoria sulle strutture psichiche. Egli considerò l'Io l'istanza psichica che media tra l'Es ed il Super-Io.
Se è una teoria (questo è il punto), così come quella enunciata da @giona2068, ci si può credere solo per fede.


CitazioneL'Io non ha nessuna intenzione di sostituirsi a Dio, anche perché sono due entità diverse
Allora Dio esiste?!?!


CitazioneNon c'è da "capire l'Io dal punto di vista della fede cristiana".
Sarà pure, ma con la stessa fede che tu utilizzi per credere in questa tua tesi ti posso confutare:  "L'uomo è diventato il dio di Sè stesso, esattamente come vuole il diavolo (cit. padre Amorth). Ecco perché ha "deciso" di non capire l'Io dal punto di vista cristiano".
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

giona2068

#49
Urge precisazione a riguardo del credere per fede.
Quando si parla di fede nelle persone o nelle cose del mondo e/o nelle teorie di provenienza umana si crede o per fede - meglio sarebbe dire per fiducia - o perché qualcuno mi ha detto o per avvenuta dimostrazione. Quest'ultima ipotesi poco ha a che con la fiducia.
Esempio: Monto su un aereo senza informarmi di quante ore di volo ha il pilota oppure vengo ricoverato d'urgenza e mi affido al medico di turno senza chiedergli il curriculae degli studi e/ esperienze di lavoro.
In ogni caso al massimo viene interessata la mente e non il cuore.
Quando trattasi di fede nel Signore Dio, non viene interessata la mente ma il cuore.
In altre parole la fede/credere non sono un sapere o il frutto di una elucubrazione mentale, ma sono un sentire dell'uomo che ha conservato almeno un raggio di vita che è lo SS in persona.
Purtroppo in questo forum, e non solo, la fede nel Signore Dio e la fiducia nelle cose/persone del mondo vengono considerata alla stessa stregua, con la conseguenza che si va avanti a postare per lunghi giorni senza arrivare ad una conclusione, anche perché si è più volte tentato di dimostrare, senza ovviamente riuscirci, l'esistenza o la non esistenza del Signore Dio.
Personalmente mi astengo da simili chiacchierate, ma con un po' di pazienza possiamo migliorare.
Dopo tutto siamo qui per questo.

Mariano

Mi rendo conto che tutte le volte che si cerca di affrontare un tema che ha a che fare con la religione si scatena un pandemonio (parola che etimologicamente si rifà al Diavolo).
È difficile non concordare con varie considerazioni espresse e riconosco di aver proposto l'argomento in maniera poco chiara, ma di fatto cercavo di distinguere il credere dal l'aver fede: 
si può credere ed aver fede in Dio (e non essere atei) anche credendo che le definizioni proposte dalle religioni siano solo tentativi poetici di rappresentarLo e si può credere nel Diavolo e contrastarlo, il tutto coerentemente con gli usi ed i costumi della società in cui si vive.
Era questa la mia semplice e forse puerile opinione della quale chiedevo condivisione o meno per poterla meglio approfondire o modificare.

giona2068

#51
Citazione di: Mariano il 01 Ottobre 2016, 00:25:46 AM
Mi rendo conto che tutte le volte che si cerca di affrontare un tema che ha a che fare con la religione si scatena un pandemonio (parola che etimologicamente si rifà al Diavolo).
È difficile non concordare con varie considerazioni espresse e riconosco di aver proposto l'argomento in maniera poco chiara, ma di fatto cercavo di distinguere il credere dal l'aver fede:
si può credere ed aver fede in Dio (e non essere atei) anche credendo che le definizioni proposte dalle religioni siano solo tentativi poetici di rappresentarLo e si può credere nel Diavolo e contrastarlo, il tutto coerentemente con gli usi ed i costumi della società in cui si vive.
Era questa la mia semplice e forse puerile opinione della quale chiedevo condivisione o meno per poterla meglio approfondire o modificare.
Forse non hai letto o forse non hai creduto o forse non spiegato  bene   quanto ho scritto appena aperto il Topic, ma sperando che forse non ricordi cerco di ripetermi.
La fede è un credere parziale, spero che avvenga quanto chiedo o penso che al 60/70% .. il Signore possa risolvere il mio problema - cioè   una speranza. Quando questa speranza diventa certezza - 100x100 -  la fede diventa credere. Sia la fede che il credere non appartengono alle religioni e non sono un sapere ma un sentire. Una volta che  il mio cuore sente allora scelgo la religione che secondo me mi farà da guida,  questo però non vuol dire che la scelta sia stata la migliore.
Ora posto che credere implica una totale fiducia, non possiamo dire che crediamo nel diavolo e  che nello stesso tempo lo contrastiamo perché il credere è un fidarsi al 100%.
Per questo  scrivi diavolo con la maiuscola a comprova che lo ritieni un entità rispettabile, in verità è quanto di più spregevole e malvagio esista.
In ogni caso spero che quando parli di credere nel diavolo tu voglia dire che credi che esista, ma....attenzione al lapsus froidiano e cerca di non dire credo nel diavolo ma credo che esista il diavolo.


P.S.

Tu ed Altamarea siete la stessa persona?

Mariano

Citazione di: giona2068 il 01 Ottobre 2016, 10:00:20 AM
Citazione di: Mariano il 01 Ottobre 2016, 00:25:46 AM
Mi rendo conto che tutte le volte che si cerca di affrontare un tema che ha a che fare con la religione si scatena un pandemonio (parola che etimologicamente si rifà al Diavolo).
È difficile non concordare con varie considerazioni espresse e riconosco di aver proposto l'argomento in maniera poco chiara, ma di fatto cercavo di distinguere il credere dal l'aver fede:
si può credere ed aver fede in Dio (e non essere atei) anche credendo che le definizioni proposte dalle religioni siano solo tentativi poetici di rappresentarLo e si può credere nel Diavolo e contrastarlo, il tutto coerentemente con gli usi ed i costumi della società in cui si vive.
Era questa la mia semplice e forse puerile opinione della quale chiedevo condivisione o meno per poterla meglio approfondire o modificare.
Forse non hai letto o forse non hai creduto o forse non spiegato  bene   quanto ho scritto appena aperto il Topic, ma sperando che forse non ricordi cerco di ripetermi.
La fede è un credere parziale, spero che avvenga quanto chiedo o penso che al 60/70% .. il Signore possa risolvere il mio problema - cioè   una speranza. Quando questa speranza diventa certezza - 100x100 -  la fede diventa credere. Sia la fede che il credere non appartengono alle religioni e non sono un sapere ma un sentire. Una volta che  il mio cuore sente allora scelgo la religione che secondo me mi farà da guida,  questo però non vuol dire che la scelta sia stata la migliore.
Ora posto che credere implica una totale fiducia, non possiamo dire che crediamo nel diavolo e  che nello stesso tempo lo contrastiamo perché il credere è un fidarsi al 100%.
Per questo  scrivi diavolo con la maiuscola a comprova che lo ritieni un entità rispettabile, in verità è quanto di più spregevole e malvagio esista.
In ogni caso spero che quando parli di credere nel diavolo tu voglia dire che credi che esista, ma....attenzione al lapsus froidiano e cerca di non dire credo nel diavolo ma credo che esista il diavolo.


P.S.

Tu ed Altamarea siete la stessa persona?

Hai ragione, nel dire credere nel Diavolo intendevo dire credere nella sua esistenza.
Ma è proprio solo questa la mia opinione che desidero condividere o modificare e che mi rendo conto di non essere riuscito a trasmettere: aver fede è qualcosa in più del credere e non è necessario credere nel Dio definito da qualsivoglia religione.
Concordo ancora con il fatto che quando qualcuno "sente" di aver fede può essere utile scegliere una religione , ma questo significa smettere di cercare e rinunciare a comprendere il positivo di altre religioni.

P.S. il tuo dubbio indica una mancanza di fiducia nelle persone che partecipano a questo forum.

giona2068

Caro Mariano, o forse Altamarea, hai capito il contrario di quello che ho detto. E' il credere che va oltre la fede la quale è un credere parziale e non il contrario, come da te scritto.
Non esiste un Signore Dio per ogni religione, esiste un solo Signore Dio che si è manifestato al Suo popolo secondo la sua capacità di comprendere e secondo la sua  condizione  spirituale in cui era ed è. Le religioni sono la via per avvicinarsi a Lui e tutte hanno del buono perché sono la Sua parola. Fuori da questo principio c'è solo fanatismo che non viene da Lui, ma se non viene da Lui viene da satana per creare guerre e divisioni.
Il nostro sforzo non deve essere quello per comprendere cosa c'è di buono nelle altre religioni perché non ci aiuta, ma occorre conoscere la nostra verità, Chi siamo, per fare un passo significativo.
Il giorno in cui smetterai di scrivere diavolo con la maiuscola comprenderai qualcosa in più.

verdeidea




Il Dio, il  Dio dominatore,  Il Dio degli eserciti, il Dio Padre, il Dio Figlio, il Dio Spirito Santo. Il Signore, il Potente, l'Altissimo...  E poi c'è il Diavolo, Satana, l'Angelo decaduto... Tutto al maschile! Non c'è ombra di femmina, di donna, di femminile. È lampante che è tutto  inventato dagli uomini. E come se non bastasse , ad un certo punto della storia  arrivò un altro omuncolo, per giunta frustrato e con problemi psichici, Maometto, col suo Dio Allah, per inventare un'altra bella raccolta di norme, usanze e precetti e guarda caso che penalizzano le donne. E finché rimaneva confinato allà, nei paesi islamici, poco male per noi, ma  adesso si è spostato aqquà e con lui tutti i suoi "spostati"; un disastro!
Il patriarcato ha inventato e consolidato nei secoli le religioni monoteiste perché più confacenti ad affermare la supremazia maschile. Voi uomini  per millenni vi siete arrogati il potere, il diritto di comandare, di dominare, di distruggere, il potere di vita e di morte sugli altri, sulle donne, sui bambini, sui più deboli, sugli animali, su ogni essere vivente. Ora basta. Sinceramente me ne infischio delle religioni, e l'islam  lo tollero quanto una mosca sul naso.
Non sono atea; piuttosto mi definisco cristiana non credente, nel senso che riconosco l'alto valore umano degli insegnamenti di Gesù (che tra l'altro non ha mai espresso nulla contro le donne, tutt'altro,) ma non riesco a non dubitare ed essere scettica su molti aspetti che riguardano l'esistenza di un Dio, o meglio, di una Divinità creatrice dell'universo e quindi anche della donna e  dell'uomo.
In quanto alle regioni ho già detto cosa ne penso.
Quindi noi Occidentali abbiamo anche il meglio tra tutte le religioni, se proprio ne abbiamo ancora bisogno e vogliamo ancora avere una nostra religione. Non lasciamo che si avvilisca il Cristianesimo per fare spazio ad altre religioni in nome di una malintesa interpretazione della libertà o di uno sciocco quanto appositamente ingannevole multiculturalismo. Dobbiamo continuare a progredire, non regredire. 

anthonyi

Citazione di: giona2068 il 01 Ottobre 2016, 18:23:16 PM
Caro Mariano, o forse Altamarea, hai capito il contrario di quello che ho detto. E' il credere che va oltre la fede la quale è un credere parziale e non il contrario, come da te scritto.
Non esiste un Signore Dio per ogni religione, esiste un solo Signore Dio che si è manifestato al Suo popolo secondo la sua capacità di comprendere e secondo la sua  condizione  spirituale in cui era ed è. Le religioni sono la via per avvicinarsi a Lui e tutte hanno del buono perché sono la Sua parola. Fuori da questo principio c'è solo fanatismo che non viene da Lui, ma se non viene da Lui viene da satana per creare guerre e divisioni.
Il nostro sforzo non deve essere quello per comprendere cosa c'è di buono nelle altre religioni perché non ci aiuta, ma occorre conoscere la nostra verità, Chi siamo, per fare un passo significativo.
Il giorno in cui smetterai di scrivere diavolo con la maiuscola comprenderai qualcosa in più.

Giona2068 mi .sollecita. una riflessione, se le religioni sono tutte una guida verso l'unico Signore (Su questo sono d'accordo), mentre quando sono divisive sono un prodotto di satana, abbiamo il grande problema di interpretare l'Islam. La particolarità dell'Islam è infatti quella di essere una grande religione sviluppatasi dopo Cristo, e quindi in diretta competizione con il Cristianesimo, i cui effetti divisivi noi li vediamo al giorno d'oggi. Nello stesso tempo, però, i contenuti rivelati al Profeta nel VII secolo riprendono in toto i contenuti del messaggio biblico. E' possibile che satana sappia parlare di amore se questo può assecondare un suo fine malefico?
Rispondendo di si noi attribuiamo a satana una progettualità di dimensione storica, una progettualità che a mio parere si contrappone con la non progettualità che lo stesso esprime nella sua "collaborazione" alla passione e morte di Nostro Signore (Tentazione di Giuda e dei sacerdoti del Sinedrio).



Duc in altum!

**  scritto da anthonyi:
Citazionese le religioni sono tutte una guida verso l'unico Signore (Su questo sono d'accordo),
Certo, partendo dal presupposto che: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7,21); dove il Signore è solo Gesù Cristo, e il Padre colui che lo ha inviato come testimonianza finale della sua misericordia per gli esseri umani peccatori, e che quindi, grazie a Dio, non solo chi professa il cristianesimo può essere salvato (giacché, in fin dei conti, è questa la base della fede nel Redentore), sostenere che tutte le religioni conducano verso la santità donataci dal tre volte Santo è solo un inganno, dacché se non si frequenta la verità, la schiavitù della menzogna non ci rende liberi, e liberi davvero.

Pace&Bene
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

giona2068

#57
Citazione di: Duc in altum! il 03 Ottobre 2016, 09:29:25 AM
**  scritto da anthonyi:
Citazionese le religioni sono tutte una guida verso l'unico Signore (Su questo sono d'accordo),
Certo, partendo dal presupposto che: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7,21); dove il Signore è solo Gesù Cristo, e il Padre colui che lo ha inviato come testimonianza finale della sua misericordia per gli esseri umani peccatori, e che quindi, grazie a Dio, non solo chi professa il cristianesimo può essere salvato (giacché, in fin dei conti, è questa la base della fede nel Redentore), sostenere che tutte le religioni conducano verso la santità donataci dal tre volte Santo è solo un inganno, dacché se non si frequenta la verità, la schiavitù della menzogna non ci rende liberi, e liberi davvero.

Pace&Bene

Sono d'accordo nel cercare la verità, ma quale frequentazione porta a questo?
Forse la chiesa che ha trucidato i cristiani nel sud America? Forse quella della "santa" inquisizione? Forse quella che non si oppone con i fatti ai matrimoni omosex? Forse quella che ha un patrimonio immobiliare(solo immobili) di 6000 miliardi, quando il debito italiano è di 2200 miliardi e il patrimonio immobiliare di 300/400 miliardi? Forse quella che chiama la bestemmia intercalare?
Caro mio, la chiesa è la comunità dei credenti, un credente non può essere omosex, se intende cambiare lo si deve aiutare, ma fino a quando il problema rimane non può essere parte di una comunità di credenti, qualora ne esistesse una.
Accogliere incondizionatamente queste persone è il segno che ciò che conta è il numero dei frequentatori e non la qualità e oltretutto è un messaggio che le fa sentire normali, quando le scritture Lv .20/13 considerano i loro atti abominio. Quando saranno davanti  al Signore per il giudizio, come la metteranno coloro che dovevano  avvisarli e non lo hanno fatto?
La vera chiesa dovrebbe essere il cuore di ogni uomo, se non lo siamo,  è di questo che dobbiamo preoccuparci.
Tutte le religioni hanno del buono, senza sottacere che l'intervento umano ha tanto modificato il messaggio divino, ma questo è relativo perché ciò che conta è il messaggio di base. Sta a noi metterci in ascolto per comprendere ciò che il Signore Dio Verità vuole dirci perché siamo stati muniti dello spirito del discernimento che discerne a secondo di quello che cerchiamo e ci fa comprendere ciò che è buono, anche quando non è scritto.
Mesi fa siamo andati a trovare Francesco, una persona notoriamente tirchia. Siamo arrivati alle 21.30 ed eravamo partiti alle 18 circa. Costui al suo solito ha fatto finta di credere che avessimo già cenato pur sapendo l'ora della nostra partenza, quindi non ha preparato niente per cena. Non ti dico i mormorii di quelli del gruppo, ma una ha bambina ha detto: Papà vedi come ci vuole bene Francesco, ha voluto che digiunassimo perché oggi è venerdì.
Questo vuol dire che chi cerca trova anche dove non c'è!
Se ci arrocchiamo di essere gli unici ad avere la verità approdiamo al fanatismo che genera brutte storie.
In ogni caso è inutile cercare chiese e istituzioni se non sono disponibile a mettere me stesso in discussione per scoprire la verità soggettiva.

anthonyi

Citazione di: Duc in altum! il 03 Ottobre 2016, 09:29:25 AM
**  scritto da anthonyi:
Citazionese le religioni sono tutte una guida verso l'unico Signore (Su questo sono d'accordo),
Certo, partendo dal presupposto che: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7,21); dove il Signore è solo Gesù Cristo, e il Padre colui che lo ha inviato come testimonianza finale della sua misericordia per gli esseri umani peccatori, e che quindi, grazie a Dio, non solo chi professa il cristianesimo può essere salvato (giacché, in fin dei conti, è questa la base della fede nel Redentore), sostenere che tutte le religioni conducano verso la santità donataci dal tre volte Santo è solo un inganno, dacché se non si frequenta la verità, la schiavitù della menzogna non ci rende liberi, e liberi davvero.

Pace&Bene

Hai usato una parola forte, la parola verità, e l'hai contrapposta alla menzogna. Complimenti per le certezze che ti porti dentro! Solo che ogni volta che ti confronti con un altro essere umano puoi scoprire che anche lui si porta dentro delle certezze (non io, a me non piace avere certezze perché mi sembra che limitino i miei ragionamenti), che non è detto corrispondano alle tue. Tu puoi dire la mia verità è quella dell'unico Dio e dell'unico Salvatore, ma l'unico Dio e l'unico Salvatore nel quale tu credi è quello che ti è stato trasmesso da altri esseri umani, e non è detto coincida con l'unico Dio e Salvatore di un altro. Non sto mettendo in discussione l'assolutezza del messaggio Divino, sto solo sottolineando che quel messaggio passa per un filtro, un tramite, che è umano e quindi soggetto ad errore.

Duc in altum!

#59
@anthonyi

E' qui l'inganno, la Verità non è mia , ma quella testimoniata da Gesù:Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gv 18, 37 .
E siccome Gesù, attraverso lo Spirito Santo risiede in tutti, è normale, è più che logico che esiste, come Verità, anche nell'altro, ma ciò che lo sconfessa, ossia, ciò che rende inefficace il manifestarsi della pace e della gioia di quella Verità, è l'opposizione, il rifiuto, l'indifferenza, nei fatti, non nelle chiacchiere, di quella libertà donata per tutti dalla Verità testimoniata da Cristo. Non c'è nessun errore, a meno che, come fece Pilato, invece di credere, si tergiversi nel domandarsi cosa è la Verità? ...mente nel frattempo si sceglie, si decide, si esiste, a volte si vive, e poi si muore...


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@giona2068

"Chi va via dalla Chiesa a causa delle persone, non è mai entrato per Cristo". - H. Delgado

Ovviamente, ma è bene specificare, causa fraintendimenti, la Chiesa in evidenza è: Una, Santa, Cattolica e Apostolica.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

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