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Diavolo

Aperto da Mariano, 15 Settembre 2016, 14:36:46 PM

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giona2068

#105
Citazione di: Duc in altum! il 22 Ottobre 2016, 11:30:21 AM
**  scritto da InVerno:
CitazioneE' vero che a ragionar di fede non si cava niente
Come non si cava niente? ...ma se ognuno di noi decide, tranne per le Dio-incidenze, solo in funzione delle ragioni di fede, ossia, soltanto in conformità e sintonia con quella che per la nostra logica è la verità o il senso della vita, anche senza averne certezza piena.


CitazioneNon li meraviglia che questo "Satana" a quanto pare agisce o al di fuori della volontà di Dio (bi-teismo o caduta dell'onnipotenza) o all'interno della volontà di Dio (addio infinità bontà del creatore che gli permette beatamente di operare), deve esistere dicono loro, perchè me l'ha detto il parroco (sic!) o perchè io l'ho visto operare (santo egocentrismo)
Certo che meraviglia, mica tutti i "fedeli" accendono le candele per scaramanzia e non per atto di affidamento! Ma meraviglia maggiormente il fatto che davvero nessun essere umano è buono, o, per capirci meglio, agisce solo secondo i buoni propositi o le caritatevoli aspettative che gli gonfiano il petto di dignità e gli occhi di lacrime. Quindi, se in "ogni" essere umano, esiste questa battaglia personale (i due lupi della leggenda Apache), e, cosa più importante, nessuno ha la soluzione perfetta per far fronte a questa situazione che va oltre la volontà umana: Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto. Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. - (passo di San Paolo ai romani dove, ti piaccia o meno, non puoi che rispecchiarti, così come ognuno di noi), nasce, prima istintivamente, poi pian piano, grazie soprattutto alla ragione, la necessità di affrontare o meno, attraverso la fede personale, questo impaccio esistenziale: perché ho tutto e non sono felice? ..o perché sono felice ma non sereno? ...o perché esiste quel "bene", che ogni tanto sperimento, che mi concede vera gioia e vera serenità?
Ecco che a queste domande ognuno risponde come meglio desidera, c'è chi dice è solo colpa del caso o del determinismo, e quindi il diavolo non esiste, o chi incomincia a credere che non esiste nulla per caso e quindi sceglie l'alternativa, con eguali probabilità, del progetto divino sull'uomo.
Fatto strano, e non poco rilevante, è che in tutte le tre principali religioni monoteiste c'è la presenza del diavolo, che altro non è, se non la parte disobbediente alla perfezione, toh, guarda caso, la stessa dinamica presente in ogni individuo.
C'è chi, senza prove che le proprie schifezze siano influenzate da una forza totalmente avversa alla vita e alla bellezza della dignità umana, reagisce o meno, con la propria fede, a questa inevitabile depressione, facendo da Sé, c'è chi, sempre per fede, ne resta indifferente, e c'è chi, altrettanto per fede, decide di affidarsi a Colui che ha già ridotto il disumano e disamorato sobillatore, al nulla eterno.


CitazioneAl Pacino in quel film dice "la più grande opera del diavolo è far credere che non esiste"..
E chiamalo scemo!!  ...vorrei vedere chi non lo ripudiasse se si facesse presente a tutti!

Comunque, parlando di film, una scena eccellente per far comprendere che Dio non interviene "ancora", una volta per tutte (anche se con la Croce c'è stato il game-over), sul tentatore, perché a Lui tutto è possibile, ed è l'Unico che può trarre bene dal male, cioè, trasformare una cattiva intenzione, od una condotta iniqua, in Sua gloria, è quella che nel film Il Rito (dove un giovane sacerdote scettico, molto agnostico, accompagna, nel suo servizio alla Chiesa, un anziano esorcista navigato), che presenta la conversione, ossia il riconoscere che Gesù davvero esiste, del giovane prelato, solo nel momento in cui il demonio gli si presenta faccia a faccia.
La scena è emblematica non perché il curato accerta l'esistenza del diavolo per fede nella Parola di Dio, o per aver assistito agli esorcismi, ma perché avendo assodato della certa presenza dell'ignobile creatura, che lo sta minacciando, di conseguenza discerne che Dio esiste. Se questo è satana, allora invocando Gesù lo sconfiggo. Apriti cielo. Lo scettico riesce a dare profondità alle proprie disillusioni mettendo in pratica la verità recondita in un esorcismo: la preghiera del cuore.


CitazioneDavvero? La risposta che mi devo dare è la stessa che ho dato a lei , "se i mormoni esistono, non ti puoi meravigliare di niente riguardo alla fede".
Sono più che d'accordo, tutto è possibile grazie al dono della fede, c'è addirittura chi dice di non credere a niente, che la fede è solo per i "credenti", e fa progetti per le vacanze estive durante il cenone di Capodanno.


San Paolo  ammette di non fare quello che vuole e fare ciò che più detesta perché il peccato abita in lui
Con altre parole sta dicendo di essere impossessato.
La stesso problema è il problema di tutte le persone non sante, indifferenti violente, superbe, fumatrice, egoiste, attaccate ai piaceri della carne, tirchie, piene di odio, che vorrebbero credere ma non riescono, atee, agnostiche, che credono di avere fede ma non  lo si vede dalle opere ecc...
Bisogna però divederle in due gruppi in aggiunta al gruppo di quelle sante. In definitiva, l'umanità è fatta di persone che hanno conservato l'immagine e somiglianza del Signore, di quelle che l'hanno conservata in parte e per finire ci sono quelle che hanno perso ogni grazia.
Le prime non hanno bisogno di cambiare.
Le seconde sono quelle che devono decidere se recuperare la parte persa oppure no.
Una cosa è certa, non resteranno come sono, o torneranno sante, pure e perfette oppure perderanno ciò che è loro rimasto.
San Paolo, che sembrava tutto dire, ha scelto di migliorarsi, anzi  è stato indotto a cambiare dopo la caduta da cavallo.
Il primo passo per il miglioramento è la verità soggettiva, conoscere come sono messo, chi c'è in me e oltretutto dichiararlo per non continuare ad essere un lupo vestito di agnello. Da soli non possiamo fare nulla ma il Signore Gesù sta aspettando per aiutare i sinceri e veritieri che conoscono la loro condizione.
Se Saul non avesse ammesso che il peccato/satana non era in lui, non sarebbe diventato colui che grida: Non sono più io che vivo, ma lo Spirito del Signore Gesù che vive in me.
Riconoscere ciò che ha riconosciuto S. Paolo è un passaggio obbligato al quale, chi vuole recuperare, non può sottrarsi.
Allora è inutile cercare di scoprire chi è il Signore Dio se non ho scoperto, come tante volte ho detto, chi sono io.
Quando credo nella mia verità sono già nel credere.  
Quelli che appartengono al terzo gruppo,  ossia quelli che hanno perso tutto, è meglio lasciarle stare perché il Signore in persona a loro riguardo ha detto: Lasciate che i morti  seppelliscano i loro morti.
Nel'AP 12, è scritto che satana, dopo essere stato condannato a restare nello stagno di zolfo per 1.000 anni, viene liberato per vedere se si fosse un po' convertito ma ricomincia a sedurre gli umani di nuovo.
Visto che non c'era stato cambiamento viene definitivamente distrutto.
Il satana o belzebul o lucifero che abita nelle persone è lo stesso personaggio, per cui, dove lui ha vinto è inutile sperare o cercare di convincere la persona con qualche chiacchierata. In verità accorrerebbe convincere lo stesso satana che lo stagno di zolfo non ha convinto. Illusione.
Vorrei tanto in questo Forum si ponesse fine ai voli teologici, e insieme si facesse un viaggio all'interno di noi per scoprire a quale gruppo apparteniamo.
Un caro saluto - Giuseppe

paul11

Citazione di: Mariano il 15 Settembre 2016, 14:36:46 PM
Chi crede in Dio e ha fede (non è ateo) crede anche nel Diavolo, ma non ha fede in lui.
Allora avere fede non significa solo credere in Dio.
Allora anche un ateo può avere fede, anche se non riconosce un Dio (Bene) persona, ma rigetta il Diavolo (Male).
Sto andando fuori di testa o qualcuno può chiarirmi le idee?
Grazie
Un suggerimento, poi ognuno può ovviamente pensare ciò che ritiene più opportuno.
Ci sono stati due esorcisti famosi, padre Gabriele Amorth scomparso qualche mese fa e il suo maestro
padre Candido Amantini.
Ci sono alcune alternative; o è tutta una fandonia, o qualche dubbio che qualcosa di vero ci sia e infine che sia tutto vero
Onestamente ritengo che ci sia qualcosa di vero.Le descrizioni, persino le tipologie, il rituale, l'analisi iniziale per capire  se la persona ha problemi solo psico/fisici, le cure mediche utilizzate, quindi prima c'è l'analisi scientifica e solo successivamente il caso viene accettato e analizzato attraverso i tipi di manifestazioni.
Il mio dubbio che mi porta a cercare di capire sta nel fatto che se davvero esiste una manifestazione  diciamo"strana" e viene quella persona guarita attraverso rituali  o comunque con cure spirto/materiali, allora qualcosa di vero in quanto evidente c'è. E questa sarebbe una prova inconfutabile dei demoni.
E' lo stesso problema che c'è in ufologia con i tipi di contattismo di primo, secondo, terzo tipo,ecc.
Se vi possono essere migliaia di fandonie e di "bufale" mi basterebbe sapere di una prova evidente e inconfutabile su quelle migliaia. Viene quindi capovolta la veridictà scientifica dove si pensa che un fenomeno debba essere predittivo e quindi reiterabile, fra l'altro non è nemmeno più ritenuta questa una metodologia per la  "verità" scientifica, da quando la geometria  non euclidea modificò prima il  postulato della geometria sulla parallela per poi rimodificare tutti i postulati della matematica moderna ,,arrivando alla geometria iperbolica e sferica, che aprì alle teorie  della relatività e alla quantistica.

giona2068

Citazione di: paul11 il 23 Dicembre 2016, 00:54:57 AM
Citazione di: Mariano il 15 Settembre 2016, 14:36:46 PM
Chi crede in Dio e ha fede (non è ateo) crede anche nel Diavolo, ma non ha fede in lui.
Allora avere fede non significa solo credere in Dio.
Allora anche un ateo può avere fede, anche se non riconosce un Dio (Bene) persona, ma rigetta il Diavolo (Male).
Sto andando fuori di testa o qualcuno può chiarirmi le idee?
Grazie
Un suggerimento, poi ognuno può ovviamente pensare ciò che ritiene più opportuno.
Ci sono stati due esorcisti famosi, padre Gabriele Amorth scomparso qualche mese fa e il suo maestro
padre Candido Amantini.
Ci sono alcune alternative; o è tutta una fandonia, o qualche dubbio che qualcosa di vero ci sia e infine che sia tutto vero
Onestamente ritengo che ci sia qualcosa di vero.Le descrizioni, persino le tipologie, il rituale, l'analisi iniziale per capire  se la persona ha problemi solo psico/fisici, le cure mediche utilizzate, quindi prima c'è l'analisi scientifica e solo successivamente il caso viene accettato e analizzato attraverso i tipi di manifestazioni.
Il mio dubbio che mi porta a cercare di capire sta nel fatto che se davvero esiste una manifestazione  diciamo"strana" e viene quella persona guarita attraverso rituali  o comunque con cure spirto/materiali, allora qualcosa di vero in quanto evidente c'è. E questa sarebbe una prova inconfutabile dei demoni.
E' lo stesso problema che c'è in ufologia con i tipi di contattismo di primo, secondo, terzo tipo,ecc.
Se vi possono essere migliaia di fandonie e di "bufale" mi basterebbe sapere di una prova evidente e inconfutabile su quelle migliaia. Viene quindi capovolta la veridictà scientifica dove si pensa che un fenomeno debba essere predittivo e quindi reiterabile, fra l'altro non è nemmeno più ritenuta questa una metodologia per la  "verità" scientifica, da quando la geometria  non euclidea modificò prima il  postulato della geometria sulla parallela per poi rimodificare tutti i postulati della matematica moderna ,,arrivando alla geometria iperbolica e sferica, che aprì alle teorie  della relatività e alla quantistica.

Bisogna cambiare approccio - prescindere dalla scienza - perché la presenza del maligno e la sua esistenza non sono un sapere ma un sentire.
Di solito si parla di manifestazione diaboliche/sataniche e di malattie psichiche, ma sono la stessa cosa perché la malattia psichica è fondata su una erronea convinzione, la quale è opera di satana/divolo.

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