Da dove viene l'anima?

Aperto da Alberto Knox, 04 Aprile 2022, 14:18:54 PM

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Ipazia

Abbiamo una fervida immaginazione. Come cantava De André: "possiamo decidere i mondi sui quali guardare". E quanto più il mondo reale appare insoddisfacente alla nostra anima/psiche, tanto più ne inventiamo di nuovi: con l'immaginazione, la chimica e la tecnologia.

I poeti, e gli artisti in generale, (poiesis vuo dire creare) sono i maestri dei mondi percepiti e inventati dall'immaginazione, che è appunto l'immagine del mondo creata dalla psiche umana gettata nel flusso incessante del divenire laddove l'essere, come canta Guccini , è "sempre uguale e sempre diverso". Sempre uguale nel vivere il proprio costante mutare nel tempo.

Come la nicciana stella danzante, partorita dal caos, sconfitto dal rigore armonico della danza, supremo controllo sul, e affermazione del, proprio essere ; che non cede alla bruttezza, ma indica la via salvifica della bellezza: del corpo pensante e agente, dell'anima vedente e senziente.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

Citazione di: Ipazia il 09 Aprile 2022, 07:48:27 AMCome la nicciana stella danzante, partorita dal caos, sconfitto dal rigore armonico della danza, supremo controllo sul, e affermazione del, proprio essere ; che non cede alla bruttezza, ma indica la via salvifica della bellezza: del corpo pensante e agente, dell'anima vedente e senziente.
Sarà buona cosa e utile al lettore  parlare di questa via salvifica della bellezza...chi vuole essere il primo?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

forse ci avete pensato, o forse non abbastanza a come continuare questo importante discorso di cui Ipazia ne ha tracciato l'essenza. Cosa vuol dire:
Citazione di: Alberto Knox il 09 Aprile 2022, 19:29:49 PMaffermazione del, proprio essere ; che non cede alla bruttezza, ma indica la via salvifica della bellezza
di quale bruttezza sta parlando e di quale bellezza?
Non voglio presentare nessuna tesi al riguardo, a me quello che interessa è suscitare il dibattito.
Quello che sento , come iportante in quelle parole è arrivare a quella zona di confine e avere spazio dentro di me per le ragioni del sì e per le ragioni del no, per le ragioni che dicono sì alla vita e per le ragioni che dicono no alla vita.  Positività e negatività. é bello vivere? certo che è bello, la vita...provaca dolore? sì, anche quello. Da una parte di questo confine abbiamo, gioia, bellezza, salute vivacità, amore , fratellanza. Dall altra parte vedo Razzismo, violenza, intolleranza, guerra, odio, sangue, dolore, dolore innocente, malattie. Se mi metto da un punto di vista solamente razionale , io vedo che la mia mente, cade di fronte a questa contraddizione che quando viene vista e viene pensata in filosofia si chiama "antinomia" . E io appartengo a quel filone di pensiero che in Grecia è stato inaugurato da Empedocle, è stato inaugurato da Eraclito. Eraclito dice "Polemos è il padre di tutte le cose" cioè la guerra il conflitto e al contempo dice "la più bella armonia nasce dalla composizione dei contrasti" quindi hai polemos e armonia insieme. Empedocle , parla di "Neikos" e "Philia" dove Neikos è il confiltto, il nemico, l'odio. E Philia è l 'amicizia , l amore.  Ed hai così cocordia e discordia. Contesa e intesa . Platone, se leggete "la repubblica" vi imbattete nel mito della caverna .Che cos'è il mondo ? è una caverna . Cosa sono gli uomini? Prigionieri. Bene, andate avanti nei dialoghi di Paltone , leggete il Timeo e vi scontrate con una concezione del mondo che è l'opposto . Che cos'è il mondo? ....è un Dio sensibile. è Divino..il mondo.
Passate a Roma e trovate Plauto che vi parla dell essere umano, cioè di voi che stato leggendo dicendo  "homo homini, lupus" l'uomo è un lupo per l 'altro uomo , ha zanne e artigli l'uomo. Bene , 20 anni dopo, un commediografo latino che si chiamava Cecilio Stazio risponde a Plauto dicendo "homo homini, Deus"  l'uomo, per l'altro uomo ..è un Dio . E chi ha ragione? la vostra visione della storia e del mondo che cosa vi dice? ...Kant, formalizza tutto questo nell antinomia della ragion pura  , nell antinomia della ragion pratica e Hegel quando era giovane che era ancora sotto l'influenza di Kant (perchè dopo cambierà idea) in una delle tesi del dottarato recita così " contradictio est regula veri, non contradictio falsi" la contraddizione è la regola del vero, la non contraddizione , del falso. E capite che non è qualcosa che riguarda la logica mediante cui i pensieri vengono prodotti . Perchè è chiaro che i pensieri non possono essere contradditori. A cosa rimanda questa contradictio ? alla vita , che è bella ..e dolorosa. E tu cammini sul confine. Concludo con una citazione di Neils Bhor, uno dei padri della meccanica quantistica che dice così " Ci sono due tipi di verità , le verità semplici, il cui opposto è chiarmente falso. E le verità profonde , il cui opposto, è un altra verità" è non c'è niente di più profondo che riguarda la vita, il nostro essere qui. Però , e concludo, c'è una via a cui possiamo fare riferimento, camminare su quel confine attraverso la via , la via della bellezza. Che cosa vuol dire? vuol dire camminare non solo con la ragione. Conosco intellettuali che hanno fatto della ragione il loro ethos esistenziale che esercitato la ragione ma non camminano. Non cammini perchè non lo sai da che parte devi mettere il piede , dici è giusto che lo metta qui ma è anche giusto che la metta là .Pesi e soppessi i vari pro e contro senza mai venirne davvero a capo dei vari poli mediante cui l'esistenza si svolge , e sei fermo. E quindi dov'è la spinta per camminare? perchè si tratta di camminare in quella via che indicava Ipazia, si tratta di muoversi, la vita è movimento, una definizione della morte che da Schrodinger è "Equilibrio termodinamico" la vita è dis-equilibrio è dinamismo, movimento, chi si ferma è perduto. E dove la trovi tu, l energia per camminare?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Ipazia

La bellezza sta nel territorio dell'arte, punto d'incrocio, agorà, tra ragione e sentimento. L'arte esplica la funzione creativa della psiche e ovunque si applichi eleva il livello estetico del vivere. Nel contempo rende un servizio all'etica indicando la giusta via, più di tutti gli imperativi categorici e i canoni della metafisica. L'arte materializza la sfera emotiva fornendole una forma capace di stimolare la parte razionale della psiche. Una forma in cui l'io si può distendere con legittimo orgoglio, mente sale i gradini del Parnaso, con le ali di Mercurio ai piedi, per i più talentuosi, e con tanta fatica per chi dispone solo di buona volonta. Ma alla fine, l'opera d'arte della propria vita non è negata a nessuno che l'abbia meritata, avendo, come da novella evangelica, gestito bene i propri talenti.



pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Alberto Knox

#49
Citazione di: Ipazia il 13 Aprile 2022, 22:24:33 PML'arte esplica la funzione creativa della psiche e ovunque si applichi eleva il livello estetico del vivere.
vale a dire, l'arte è nutrimento per l anima. Ho detto infatti che bisogna camminare nella vita. E per camminare mi devo nutrire. Il nutrimento per il corpo sono le proteine, le vitamine, i carboidrati ecc . Poi anche la psiche ha bisogno di nutrimento , e come si nutre la mente? di emozioni , per questo ascoltiamo la musica, per questo leggiamo un libro o guardiamo un film, per questo camminiamo nella natura o ci incontriamo con gli amici o quando ci innamoriamo. Per nutrire la mente e come nutriamo il corpo in modo sano per stare bene, altrettanto nutriamo bene la mente per stare bene. E poi c'è un ulteriore aspetto, che è quello dell anima , anche l anima si nutre e di cosa si nutre l anima? Per me il nutrimento dell anima è il guardare ciò che c'è di bello , che non è solo l'arte dei dipinti delle sculture , ma guardando ciò che c'è di bello nel mondo in modo che guardando ciò che c'è di bello nel mondo posso sostenere il dolore che in certi momenti della vita possono succedere o più semplicementi di momenti di difficoltà nella vita. Se mi privassi di questo nutrimento sarei in balia della negatività . Scusate ma voi a cosa guardate per andare avanti? alle cose belle ? o alle cose brutte? è chiaro che l anima si nutre delle cose belle. Certo senza mai dimeticare che noi andiamo avanti , il mondo va avanti perchè dietro qualcuno è caduto , che c'è sofferenza , che ci sono persone con malattie genetiche , vittime di guerra e bambini che muoiono dilaniati dalle bombe o dalla miseria. Però ecco se c'è una mente che dall alto decide chi cade e chi va avanti, tu cadi, tu no. Capite che è qualcosa di inaccettabile? Cioè io non credo, che il dolore sia causa del peccato o come dice la catechesi che Dio permette il dolore per un bene maggiore. Poi certo, anche nel dolore si può trovare una spinta vitale positiva che ti indica la luce e di conseguenza la bellezza. Ma il dolore non è giustificabile come una colpa da scontare per uscire da una determinata condizione sbagliata o per un bene maggiore. Almeno io la penso così , io non sono nessuno per dire che è così o non è così. Dico che la mia coscienza mi dice che se il mondo è basato su questo meccanismo secondo cui il bene di qualcuno si ottiene attraverso il male di altri , ecco io dico di No. Io faccio come faceva Ivan Karamazov nella famosa pagina della rivolta dove dice "restituisco il biglietto" Non è Dio che non so accettare diceva è il mondo, è questo mondo che non so accettare caro Alyosha diceva l'ateo Ivan al fratello credente .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alexander

#50
Buongiorno a tutti

Proprio la difficoltà di accettare il mondo mi sembra indicare che l'anima "non è di questo mondo" (cit.). Se l'anima fosse una semplice emanazione del corpo, e quindi del mondo, non dovrebbe manifestare alcun disagio in esso. L'anima nel suo nucleo più intimo si potrebbe definire come quel qualcosa che è consapevole della propria morte nel mondo. Sa che accadrà e perciò diventa soggetto metafisico, come direbbe Schopenhauer, in quanto capace di stupirsi di fronte alla realtà del mondo. La capacità dell'anima di soffrire è profondissima. un abisso che può inghiottire l'universo intero (in senso metaforico). L'anima sa che ciò che vede, sente, tocca, ecc. finirà. Non sappiamo se altri esseri lo sanno, ma noi certamente lo sappiamo. Se poi fossimo gli unici esseri nell'universo a saperlo?

Alberto Knox

#51
Citazione di: Alexander il 15 Aprile 2022, 09:20:34 AMProprio la difficoltà di accettare il mondo mi sembra indicare che l'anima "non è di questo mondo" (cit.). Se l'anima fosse una semplice emanazione del corpo, e quindi del mondo, non dovrebbe manifestare alcun disagio in esso. L'anima nel suo nucleo più intimo si potrebbe definire come quel qualcosa che è consapevole della propria morte nel mondo.
ma se "non è di questo mondo" di che mondo è? del cielo, settimo cielo, altra dimensione? dimensione metafisica? è chiaro che si ricade alla domanda fuoriviante "da dove viene l'anima?" in questo modo. Ma se si pensa che l anima è un emergentismo dell essere che procede dal basso come soma che diventa bios , diventa vita e poi diventa vita zoologica e poi diventa vita psichica e continua , non si ferma , c'è un procedere dell essere che  continua il lavoro dell essere energia e giunge al "logos" che è la ragione . e poi continua! il procedere dell essere arriva a quello che i Greci indicavano riguardo a quello stato in cui l'essere umano giunge ad essere libero dalle determinazioni  biologiche e ambientali sia nel bene che nel male e questo è un ulteriore livello dell anima . Ecco la mela di Adamo della conoscienza del bene e del male , c'è una grande verità dietro la metafora di Adamo ed Eva. Che l'uomo giungendo al discernimento di ciò che bene e ciò che è male ha sancito il propio dramma esistenziale , ecco perchè delle antinomie ecco perchè risulta difficile accettare il mondo , ecco perchè è anche lecito dire "restituisco il biglietto" ma è anche lecito dire "no, non lo restituisco, cammino sul confine e guardo alla bellezza , che è il nutrimento dell anima" questa bellezza è l arte, è la fiducia nel prossimo, l'amore, la gioia , i figli , la profondità spirtuale di una religione , il coltivare una vita spirituale senza attaccarsi a nessuna religione ma abbracciandole tutte, per vedere cosa esse hanno da insegnare, estrarne l'essenza.
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alberto Knox

Citazione di: Alberto Knox il 15 Aprile 2022, 12:17:18 PMil coltivare una vita spirituale senza attaccarsi a nessuna religione ma abbracciandole tutte, per vedere cosa esse hanno da insegnare, estrarne l'essenza. 
Ecco , questo lavoro è precisamente ciò che costituisce il mio coltivare una vita Spirituale .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alexander

Buon pomeriggio Alberto Knox

I miei 2 cents  :)

L'anima non può essere di un "altro mondo" in quanto questo è un mondo, ciò che esiste in uno spazio e in un tempo, e l'anima non può essere determinata secondo queste categorie. L'anima è il mondo non-è, in quanto il mondo diviene nello spazio e nel tempo, movimento che non è dell'anima, Diventa perciò assurdo parlare anche di mondo-dietro-il-mondo, come se l'anima provenisse e ritornasse da un'altra riva di un fiume. Questo è un ragionamento mondano. E' ciò che non-è che sta sulle rive, non ciò che non ha bisogno di alcuna sponda. Viene usata la definizione di essenza spirituale, soffio, ecc. Termini forse utili per stabilire una differenza qualitativa, ma certamente solo se li intendiamo come una convenzione linguistica che ci siamo dati. Hai citato Adamo e Eva: prima di loro simbolicamente Genesi parla dello spirito che aleggiava sopra le acque.

«Lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque». (Genesi 1:1-25)

E' interessante notare come non Dio, ma la Spirito di Dio, aleggiava (dava vita) sulle acque. E' di questo spirito che noi facciamo esperienza e  che mezz'ora fa, simbolicamente, i cristiani ricordano sulla croce. E' con questo spirito, aleggiante e vivificatore, che noi siamo in comunione (insieme).

Ipazia

Citazione di: Alexander il 15 Aprile 2022, 09:20:34 AMBuongiorno a tutti

Proprio la difficoltà di accettare il mondo mi sembra indicare che l'anima "non è di questo mondo" (cit.)?

Invece è  proprio questa difficoltà a dimostrare che siamo soggetti autocoscienti di questo mondo. Ovvero di un mondo reale evolutosi proprio così: morte dei viventi e lotta per la sopravvivenza.

Così è il mondo reale e un'anima adulta, matura e saggia non può che prendere atto.

Il valore aggiunto, nella sue facoltà, è la mitigazione intelligente di tale dato di fatto. Oppure il suo inferocimento, come più spesso si può constatare.
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Le religioni hanno prodotto molta saggezza, ma anche molta stupidità e malvagità. Tra la saggezza,  includerei la pratica morale di saper separare il grano dal loglio. Tale pratica, nel campo ontologico, è meglio attuata dal metodo scientifico.

Il quale, a sua volta, è lerciato assai da interessi promiscui, consapevoli e inconsapevoli, per cui va preso pur'esso con molta cautela e diffidenza.

In campo etico invece è la filosofia, con le cautele di cui sopra, ad avere la supremazia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Filosoficamente, per me è tutto molto semplice :

  • Dio : l'Entità
  • l'anima di Dio : la forma dell'Entità
  • lo spirito di Dio : la volontà che anima l'anima di Dio, ovvero ciò che anima la forma dell'Entità.

Poi, certo, davanti alla marmitta degli ingredienti si affollano milioni di cuochi che cercano di insaporire - ciascuno a proprio modo - i piatti di cui i credenti son ghiotti.

A piatto preparato, nessuno dei commensali sarà poi in grado di riconoscere gli ingredienti rispetto agli insaporitori, i condimenti, i coloranti, i contorni, le guarniture................

Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Alberto Knox

Citazione di: Alexander il 15 Aprile 2022, 09:20:34 AMProprio la difficoltà di accettare il mondo mi sembra indicare che l'anima "non è di questo mondo" (cit.). Se l'anima fosse una semplice emanazione del corpo, e quindi del mondo,
Citazione di: Alexander il 15 Aprile 2022, 15:37:07 PML'anima non può essere di un "altro mondo" in quanto questo è un mondo, ciò che esiste in uno spazio e in un tempo, e l'anima non può essere determinata secondo queste categorie. L'anima è il mondo non-è, in quanto il mondo diviene nello spazio e nel tempo, movimento che non è dell'anima, Diventa perciò assurdo parlare anche di mondo-dietro-il-mondo, come se l'anima provenisse e ritornasse da un'altra riva di un fiume. Questo è un ragionamento mondano. E' ciò che non-è che sta sulle rive, non ciò che non ha bisogno di alcuna sponda.
Scusa , non capisco il ragionamento ...non è del mondo ma è del mondo , ma l anima è il mondo non-è? .
come fai a dire qualcosa riguardo a ciò che non-è?
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

Alexander

Citazione di: Alberto Knox il 15 Aprile 2022, 23:43:12 PMScusa , non capisco il ragionamento ...non è del mondo ma è del mondo , ma l anima è il mondo non-è? .
come fai a dire qualcosa riguardo a ciò che non-è?
Non è del mondo in quanto non diviene, come invece diviene il mondo. Non divenendo non viene e non va da nessuna parte: c'è semplicemente. Intendo in questo senso. La sua caratteristica è esserci.

Alberto Knox

Citazione di: Alexander il 16 Aprile 2022, 17:45:53 PMNon è del mondo in quanto non diviene, come invece diviene il mondo. Non divenendo non viene e non va da nessuna parte: c'è semplicemente. Intendo in questo senso. La sua caratteristica è esserci.
Ora è più chiaro ;) dici che l anima non diviene perchè non invecchia assieme al corpo, questo ci sta come ragionamento .
Noli foras ire , in teipsum redi, in interiore homine habitat veritas.

viator

Citazione di: Alberto Knox il 16 Aprile 2022, 18:00:04 PMOra è più chiaro ;) dici che l anima non diviene perchè non invecchia assieme al corpo, questo ci sta come ragionamento .

Salve alexander. Son contento che per te la età dell'anima - grazie alla spiegazione di Alberto - sia diventata un affare chiaro.

Io, certo, son proprio un caprone. Ma allora, se l'anima non diviene e non invecchia..............quando essa si insedia in un corpo (circostanza che evoca colossali problemi logici che - credo proprio - neppure Alberto saprà chiarirci, e sulla quale quindi è meglio sorvolare).............quando si insedia in un corpo, dicevo, quale età essa anima possiede ? E' anima embrionale ? Neonatale? Infantile? Adulta ? Matura ? Vegliarda ?.

Chiedo quindi ad Alberto ed a te un poco di comprensione per la limitatezza della mia mente. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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