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Crudeltà

Aperto da Mariano, 12 Novembre 2016, 21:43:34 PM

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Mariano

Stasera ho messo nel camino un vecchio legno mezzo marcio ; quando ha iniziato a prendere fuoco ho visto una miriade di insetti fuggire impauriti e senza scampo.
L'ho paragonato alle catastrofi umane e me ne sono sentito responsabile.
La considerate una sensibilità malata?

Angelo Cannata

Più che malata la definirei acritica.
Cioè, se vogliamo sentirci responsabili di ogni violenza causata dalla nostra presenza nel mondo, la conclusione sarebbe suicidarci, basti pensare a quanti microbi i nostri anticorpi distruggono in continuazione. La natura ci ha posto in una condizione in cui non è possibile vivere senza esercitare e senza ricevere violenza. In questa condizione abbiamo la possibilità di coltivare una condotta critica e tentare di ridurre la violenza di questo mondo.
Parlando di sensibilità alla violenza, è il caso di tener conto anche del fatto che per certi esseri la sofferenza, almeno per quanto oggi riusciamo a capire da un punto di vista scientifico, è più intensa e drammatica che in altri. Per esempio, se stacchi un ramo di un albero, l'albero reagisce nel tempo, quindi lascia intendere di aver sentito un danno, ma non possiede un sistema nervoso in grado di fargli percepire qualcosa che si chiami dolore. Un altro fattore che si può considerare è che certi soggetti soffrono in silenzio, altri fanno più chiasso: vogliamo lasciarci trascinare da chi piange più forte o indagare su chi davvero sta soffrendo di più?
Sulla base di questi interrogativi ognuno può organizzare il proprio cammino di crescita, provando a gestire le proprie sensibilità, per esempio cercando di resistere di più di fronte alla commozione provata per gli insetti impauriti e invece essere più sensibili per ingiustizie subìte nel silenzio, magari a causa del disinteresse dei mezzi di comunicazione, pilotati da chi sta al potere.
Nulla stabilisce che noi siamo più importanti degli insetti e infatti non ho escluso una lotta alla violenza contro gli insetti; si tratta piuttosto di stabilire da dove può essere meglio cominciare; il criterio su ciò lo stabilisce ognuno per sé, in base alle proprie esperienze. Nessuno te lo può dettare dall'alto, perché non ci sono criteri oggettivi.

Freedom

Citazione di: Mariano il 12 Novembre 2016, 21:43:34 PM
Stasera ho messo nel camino un vecchio legno mezzo marcio ; quando ha iniziato a prendere fuoco ho visto una miriade di insetti fuggire impauriti e senza scampo.
L'ho paragonato alle catastrofi umane e me ne sono sentito responsabile.
La considerate una sensibilità malata?
No, non malata, sana.

La vita va rispettata e ogniqualvolta non succede è giusto interrogarsi. Io, per esempio, ho sempre vissuto con conflittualità la puntura delle zanzare. Il prurito mi era insopportabile e mi accendevo di furore omicida ;D . Ma non mi permettevo di scatenarlo uccidendole. Non riuscivo a disattendere la semplice disamina: "non possono far altro che pungermi, è la loro natura nonché modo di sopravvivenza.

La cosa assumeva aspetti grotteschi: resistevo stoicamente a lungo ma poi, talvolta, vinto, mi lasciavo andare a battute di caccia spietate. Gli antizanzare comuni (zampironi, autan, etc.) aiutavano ma non erano risolutivi. Quando poi, diversi anni fa, cominciarono a colpire non più solamente la notte ma, anche, di giorno, la cosa assunse toni sconfortanti.

Un buon compromesso fu rappresentato dall'invenzione del Wape (quel macchinino elettrico con pastiglia che emana un odore che le allontana con efficacia) ma, l'uso, è ristretto all'abitazione.

Infine, sorprendentemente, miracolosamente, la soluzione definitiva: lasciarsi pungere e non grattarsi. Una grandissima prova di autocontrollo che, se superata con successo, risolve, in radice il problema.

Spero di non averti annoiato con questa piccola esperienza. Essa ci dice che c'è sempre un motivo e una risoluzione nella conflittualità innescata dal rispetto o dal mancato rispetto della vita anche nelle sue forme più infinitesimali. Apparentemente insignificanti e irrilevanti.

Continua dunque, se posso permettermi un suggerimento, a coltivare questa tua sensibilità e accogliere con attenzione le lezioni che essa ti porta.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

giona2068

Oggi ho sentito che per tv che l'ISIS ha ammazzato a freddo una quarantina di persone e dopo le ha appese a dei lampioni.
Per mia conoscenza e per istigazione a riflettere da parte di chi è sensibile alla morte di moscerini, piccoli insetti ecc...., questo fatto che effetto vi fa.
Quale sentimento hanno mosso il terremoto e relative vittime?
Buona notte.

Freedom

Citazione di: giona2068 il 12 Novembre 2016, 23:00:28 PM
Oggi ho sentito che per tv che l'ISIS ha ammazzato a freddo una quarantina di persone e dopo le ha appese a dei lampioni.
Per mia conoscenza e per istigazione a riflettere da parte di chi è sensibile alla morte di moscerini, piccoli insetti ecc...., questo fatto che effetto vi fa.
Quale sentimento hanno mosso il terremoto e relative vittime?
Buona notte.
Comprendo il tuo punto di vista e, in effetti, è anche il mio. Mi è sempre stato insegnato, e lo condivido al cento per cento, che chi ama troppo gli animali ama poco i cristiani.  Non sono, per intenderci, quello che fa battaglie in difesa degli animali, etc. c'è troppo da fare per gli esseri umani e non mi rimane tempo. Quando l'umanità sarà guarita potremo occuparci a tempo pieno anche degli animali.

Ma c'è un piccolo fraintendimento: in questo caso non si tratta di amore. Bensì di semplice rispetto verso la vita in ogni sua manifestazione. Per essere chiaro io rispetto anche la vita dei fiori: non li colgo per bellezza! Addirittura io rispetto anche le cose inanimate.......insomma rispetto il mondo a tutto tondo.

Ciao!
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

giona2068

#5
Citazione di: Freedom il 13 Novembre 2016, 08:37:57 AM
Citazione di: giona2068 il 12 Novembre 2016, 23:00:28 PM
Oggi ho sentito che per tv che l'ISIS ha ammazzato a freddo una quarantina di persone e dopo le ha appese a dei lampioni.
Per mia conoscenza e per istigazione a riflettere da parte di chi è sensibile alla morte di moscerini, piccoli insetti ecc...., questo fatto che effetto vi fa.
Quale sentimento hanno mosso il terremoto e relative vittime?
Buona notte.
Comprendo il tuo punto di vista e, in effetti, è anche il mio. Mi è sempre stato insegnato, e lo condivido al cento per cento, che chi ama troppo gli animali ama poco i cristiani.  Non sono, per intenderci, quello che fa battaglie in difesa degli animali, etc. c'è troppo da fare per gli esseri umani e non mi rimane tempo. Quando l'umanità sarà guarita potremo occuparci a tempo pieno anche degli animali.

Ma c'è un piccolo fraintendimento: in questo caso non si tratta di amore. Bensì di semplice rispetto verso la vita in ogni sua manifestazione. Per essere chiaro io rispetto anche la vita dei fiori: non li colgo per bellezza! Addirittura io rispetto anche le cose inanimate.......insomma rispetto il mondo a tutto tondo.

Ciao!


Condivido in pieno la distinzione fra amore per il prossimo e rispetto per le cose che Lui ha creato.
Il comandamento in effetti dice di amare Lui che ci riempie di amore da portare ai nostri fratelli che sono il tempio del Suo Santo Spirito.
Anch'io rispetto ogni cosa ed essere da Lui creato e non ho mai riscontrato che chiunque ami Lui disprezzi/distrugga ciò che ha creato, ma non è vero il contrario. Come tu stessi affermi, si arriva all'assurdo che a volte c'è amore per gli animali e non per le persone.
Per fare un esempio, in ogni supermercato c'è il reparto cibo per animali dove vengono spese delle cifre mentre c'è chi muore di fame. Personalmente mi ero convinto che al mondo ci fossero solo ricchi perché il mio lavoro mi portava a trattare solo con loro, ma non era vero. Mi sono accorto solo quando sono uscito da questa gabbia.
A riguardo di insetti e varie, uso il criterio di non ucciderli a meno che non siano dannosi per la persona. Dopo tutto in natura vige la legge che consente di mantenere l'equilibrio biologico.
La peggior crudeltà è essere in grado di aiutare, ma rifiutarsi perché costa tempo, denaro e/o sacrificio ecc... cioè l'egoismo che rende la persona indifferente alle altrui sofferenze.
La natura umana è tale da condividere spontaneamente con tutti gioie e dolori, quando l'essere umano trova piacere oppure è indifferente alle altrui sofferenze diventa crudele e quando la crudeltà arriva al massimo, non solo è indifferente alle sofferenze altrui, ma addirittura le causa.
In questo ultimo caso chi c'è nel cuore al posto del Signore Dio?

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