Cristo dentro e oltre il dolore.

Aperto da PhyroSphera, 31 Dicembre 2023, 17:58:15 PM

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PhyroSphera

Interessante un frammento del Diario di Kierkegaard (il 2907) dove si trova una critica alla filosofia di Schopenhauer. Per il filosofo danese la vita, in generale, non è sofferenza, ma lo sarebbe l'essere cristiani... Fosse la cosa proprio così, non converrebbe! Io penso però che Kierkegaard alludesse al fatto che l'esistere, preso per sé stesso, è in una condizione ancora più manchevole di quanto descritto nel sistema di Schopenhauer: questi pensava alla fatalità del dolore ma in ciò si trova già un grado più alto del semplice esistere, che in quanto tale è dominato dalle privazioni più gravi. Significa questo che di base ci sono direttamente i guai; ed è invece a un grado superiore la trasformazione delle dirette privazioni (tra le quali anche la morte anticipata) in sofferenza. Soffrire cioè significa aver iniziato a lottare e questo sarebbe garantito in senso compiuto dall'esser cristiani. È dunque implicito che tale sofferenza deve essere un passaggio! Eppure c'è da dire che il cristianesimo non sembra proprio averne l'esclusiva; al lato opposto e speculare si colloca il buddhismo. La peculiarità della religione di Cristo sta nel fatto che c'è Dio presente e a farsi carico del dolore (che resta il nostro). Schopenhauer dunque col suo sistema avrebbe compiuto una grande astrazione, dimenticando che la consapevolezza del dolore esiste solo se rapportiamo la nostra relatività all'Assoluto o — e questo è il caso proprio del cristianesimo — se lasciamo che l'Assoluto entri in rapporto assoluto con noi. Insomma non si può dire di tale argomento senza entrare nella sfera religiosa della esistenza. Importante è capire che il messaggio di Cristo non serve per soffrire, ma per affrontare i guai e continuare a vivere mettendo da parte il dolore; e morte e resurrezione sono linguaggio particolare che indica l'attraversamento della morte cioè il sopravvivere, evitando di finire male (ma ovviamente non annullando i limiti della nostra vita).
Quante volte ho pensato alla questione, giungendo sempre alla stessa conclusione! Penso che l'Autore del Diario faccia in quel passo da più o meno occulto suggeritore, esponendo degli apparenti paradossi o enigmi, ponendo il lettore in grado di risolverli o di rifiutare tutto come assurdità. Insomma un pensiero solo apparentemente insostenibile.

Buon anno nuovo, che possa essere libero dal dolore o proprio senza sofferenza o che il soffrire sia il minimo indispensabile a raggiungere gli scopi della vita.


Mauro Pastore

anthonyi

Essere cristiani vuol dire "accettare la croce", accettare cioè quell'insieme di sacrifici che il destino ci assegna. Accettare la croce non aumenta la nostra sofferenza, ma la riduce.
Se ci capita una cosa negativa questa ci dà due tipi di sofferenza, quella generata dalla cosa stessa e la sensazione di ingiustizia che viviamo sul perché siamo stati proprio noi ad avere quella cosa.
Accettare la croce ci aiuta a ridurre questa seconda fonte di sofferenza, per cui io non condivido la tesi di kierkegaard, essere cristiani aiuta a soffrire meno, a vivere meglio già su questa terra.
L'augurio che faccio per l'anno nuovo é quello di imparare ad accettare il dolore necessario, evitando di caricarlo di ulteriori pesi psicologici.

Pensarbene


io sono dell'idea che l'uomo segue il piacere e non il dolore, ma il problema è che i due possono confondersi perché, guarda caso, i recettori del dolore e del piacere sono gli stessi.
Una carezza intensificata ad oltranza diventa dolorosa mentre un graffietto diminuito ad hoc diventa financo piacevole.
Sadismo e masochismo derivano da questo "scherzo" della natura 
e sono ineliminabili dalla vita umana essendo comunque evitabili.
Per quanto riguarda Cristo di cui si parla fin troppo e male, io ho detto la mia.
Non amo le croci ,i sacrifici animali e umani, la dinamica di capro espiatorio, suicidalita,omicidalità e pazzia.
A me piace la frase biblica:"Io non voglio sacrifici di sangue ma OPERE D'AMORE ", quindi,ringraziando Mario per i suoi auguri che contraccambio,auguro un 2024 umanamente umano libero da IA e da ogni genere di turlupinatura in buona o cattiva fede.
 

PhyroSphera

Citazione di: anthonyi il 31 Dicembre 2023, 18:32:43 PMEssere cristiani vuol dire "accettare la croce", accettare cioè quell'insieme di sacrifici che il destino ci assegna. Accettare la croce non aumenta la nostra sofferenza, ma la riduce.
Se ci capita una cosa negativa questa ci dà due tipi di sofferenza, quella generata dalla cosa stessa e la sensazione di ingiustizia che viviamo sul perché siamo stati proprio noi ad avere quella cosa.
Accettare la croce ci aiuta a ridurre questa seconda fonte di sofferenza, per cui io non condivido la tesi di kierkegaard, essere cristiani aiuta a soffrire meno, a vivere meglio già su questa terra.
L'augurio che faccio per l'anno nuovo é quello di imparare ad accettare il dolore necessario, evitando di caricarlo di ulteriori pesi psicologici.
Io dicevo che l'esistere in quanto tale non implica la consapevolezza del dolore, quindi in esso non si soffre ma si sta peggio, per esempio si muore prima senza la sofferenza di chi cerca di sfuggire a una fine prematura. Dicevo cioè di una sorta di insensibilità, per cui non si cerca neppure rimedio ai guai... Invece una condizione migliore sarebbe quella rappresentata al massimo grado dal cristianesimo, dove il trionfo dei guai è sostituito dalla lotta per sfuggire ad essi; e questo implica soffrire al posto che finir male... Dicevo poi che nel cristianesimo c'è anche il completo superamento della sofferenza, quindi non solo diminuizione come hai detto tu; e aggiungevo che Kierkegaard sembra nel suo Diario voler spingere il lettore a concepire tutto questo. Mentre cioè dice che essere cristiani significa soffrire, indica il completo superamento dell'orizzonte della sofferenza, nonostante le interpretazioni dominanti sulla vita di Gesù sembrino comunicare la visione opposta.

Mauro Pastore

Pensarbene

#4

La Terra non è stata mai giudicata ne condannata, nessun essere vivente terrestre compresi gli umani è stato mai giudicato,condannato o dannato.
Nel contempo ,nessun essere vivente terrestre compresi gli esseri umani,è stato eletto,premiato e considerato Santo ad oltranza e doc.
Nessun popolo lo è stato, in questi due sensi,nessuna nazione,nessuna cultura ,nessuna religione,nessuna scienza e tecnologia, niente e nessuno.
QUESTO DEVE ESSERE CHIARITO E IO LO DICO SENZA PRETENfDERE DI ESSERE CHISSÀ CHI E CHE COSA E TANTO MENO UN NUOVO MESSIA....
La Terra diventa come Roma Città Aperta:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://it.m.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_aperta%23:~:text%3DL'espressione%20citt%C3%A0%20aperta%20si,scopo%20di%20evitarne%20la%20distruzione.&ved=2ahUKEwjnwtrx6LuDAxXmhf0HHWLxDNkQFnoECBEQBQ&usg=AOvVaw2KdblBxVulXM1W7MS9FVLL

Capito?
Il pianeta, per esplicito accordo tra le parti belligeranti, vista la storia, la cultura,l'arte, le scienze e i suoi miliardi di miliardi di abitanti umani e non umani, viene dichiarato Città Aperta o, se volete, Pianeta Aperto.
Buon Anno a Tutti ma proprio a Tutti!













green demetr

Penso che il cristo sia oltre il dolore, a partire proprio dalla croce che è testimianza del dolore.
Kierkegaard pensatore con cui ho avuto un difficile rapporto, un pò come Sant'Agostino, sono i massimi pensatori di questo approfondimento platonico-orfico.
Non giova il mio rapporto tossico con cristianesimo.
L'attraversamento della morte come TESTIMONIANZA del nuovo DIO.
Il DIO ORFEO divorato dalle erinni di DIONISO.
COME HA OSATO attraversare L'ADE?
Il rinato, il perfetto oltre il desiderio degli DEI, verso IL DIO UNICO.
Temi su cui sto riflettendo
Aiutato da un canale youtube...che abbia scoperto un altro maestro?
PER ASPERA AD ASTRA continiamo il lavoro spirituale.

E BUON ANNO ALLE ANIME IN VIAGGIO CON NOI E SENZA NOI.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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