Cos'è la vita e da dove viene?

Aperto da Freedom, 15 Gennaio 2019, 09:21:19 AM

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Freedom

Ho messo sotto un gatto, con la macchina. Era buio, non me ne sono accorto. Non ricordo nemmeno di aver sentito un rumore. So solo che dallo specchietto retrovisore l'ho visto fermo, immobile, in mezzo alla carreggiata. Siccome l'evento è accaduto diversi anni fa non rammento nemmeno se mi aveva attraversato la strada o era fermo, instupidito dai fari. Ho avuto persino il dubbio di essere stato io o l'automobile che mi precedeva. E oggi, a distanza di anni, il dubbio ha assunto dimensioni maggiori.

Ho fatto il giro dell'isolato per vedere se potevo dargli aiuto, non c'è stato niente da fare: era morto.

L'evento mi ha ovviamente intristito e ho cominciato a riflettere: "un secondo, un attimo fa era vivo e ora non lo è più." Cosa è successo? Sì, certo, il suo cuore si è fermato ma le cellule organiche che costituivano la sua vita quale cambiamento di stato hanno subito?

In ultima analisi, la vita che lo animava, dov'è andata? E quando ha cominciato ad avere sensazioni, istinti, prima ancora di nascere, da dove veniva quella vita medesima? E ancora: c'è un momento preciso di "accensione" della vita così come ce n'è (almeno credo) uno di spegnimento?
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Socrate78

#1
In realtà la scienza e la medicina non possono MAI rispondere alla fatidica domanda del "Perché si muore?", la scienza infatti descrive il COME accadono i fenomeni, ma il perché profondo e nascosto rimane insondabile. Che cosa sia la vita o la morte rimangono quindi dei misteri. Infatti il resoconto di un decesso non è altro se non la descrizione del suo come, si dice ad esempio che il cervello rallenta la sua attività, il cuore non è più irrorato di sangue, ma non si riesce a spiegare che cosa è mancato che prima, un istante prima, invece c'era. Anche dire che il cuore si è fermato non risolve il problema, poiché non si comprende veramente che cosa abbia fatto cessare il battito. Infatti ci sono casi di persone anche in stato comatoso che resistono con il cuore che continua a battere nonostante tutto, quindi è come se ci fosse ancora un minimo di vita in loro, poi quando muoiono non si comprende (almeno, dal mio punto di vista) che cosa sia intervenuto di diverso che abbia fatto cessare quel residuo di vita. Io comunque da credente (non dogmatico) credo che ci sia qualcosa che si può definire "anima", ed è proprio la separazione dell'anima dal corpo a determinare la morte, il corpo non è più animato da questa spinta vitale e quindi si spegne, ritengo che anche gli animali abbiano una parte spirituale.

viator

Salve Freedom. Non capisco a quale significato di vita ti riferisci. Quella spirituale (infatti siamo all'interno della sezione "spiritualità") o quella biologica ?. Se si tratta di un quesito di radice biologica, potrei dire qualcosa solo dopo aver trasferito l'argomento in "scienza e tecnologia".
Diversamente lascio ad altri gli interventi su un ambito che mi vede agnostico. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

Salve Socrate78. Se il distacco dell'anima dal corpo fosse la causa della morte degli umani (per i non umani il possesso di uno spirito-anima è argomento troppo controverso) occorrerà correggere tutti i certificati di morte anagrafica ed i referti autoptici scrivendo "decesso dovuto a scollamento spirituale". Inoltre occorrerebbe riconvertire l'industria farmaceutica orientandola alla "R&S" (Ricerca e Sviluppo) di collanti ed adesivi.

Pensa che io, nella mia dabbenaggine, ho sempre pensato che la separarazione tra un corpo ed una supposta anima fosse un effetto, non una causa della morte !. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

everlost

Freedom,
nessuno lo sa. Vorrei poterti rispondere...  :-\ ma sono agnostica e neppure la scienza offre risposte di questa portata.
A volte penso che la vita (non le sue manifestazioni) sia una forma di energia contenuta e non prodotta dai corpi materiali, e che per questo continui a esserci anche dopo che i corpi smettono di funzionare. 
Pensando ai computer, per analogia, quando si crea un guasto irreparabile l'hardware smette di funzionare in modo totale, ma l'energia (in questo caso l'elettricità della batteria o della rete) continua ad esserci.
In ogni caso, anche se la rete di casa fosse guasta e interrotta, l'elettricità non smette mai di esistere, semplicemente non viene più incanalata e diretta verso quel pc particolare.
Ma cosa sia questa energia vitale non lo so e non lo sa nessuno.
D'altra parte, se  fosse vincolata a un  solo corpo materiale, legata a una vita così breve, fragile e precaria, se in un attimo si perdesse per sempre tutta l'intelligenza e la coscienza che quella persona possiede, sarebbe uno spreco colossale, contrario alla logica e forse anche alle leggi della fisica. 
Suona un po' illusorio, ma in fondo se ci pensi il pianeta Terra non tollera bene gli sprechi, tutto è dosato per contribuire al suo sostentamento mantenendo l'equilibrio; e guardando dalla prospettiva dell'evoluzione naturale gli eccessi sono come le mancanze, non offrono vantaggi e conducono all'estinzione. Quindi, mi domando perché il mondo dovrebbe tollerare uno spreco del genere. Eppure avviene ogni secondo, migliaia e milioni di volte.
Siamo solo un errore evolutivo destinato a estinguersi, oppure facciamo parte di un progetto di Madre Natura (Dio secondo qualcun altro)?
Penso alla fine assurda del grande matematico John Nash, a bordo di un taxi, mentre tornava dalla Norvegia in cui gli avevano assegnato l'Abel Prize. Poteva andarsene prima, quand'era malato, ad esempio...o morire nel suo letto, data l'età. Solo una fra le tante morti assurde di ogni giorno, senza citare i bambini.
Magari hanno ragione i buddisti, esiste davvero la reincarnazione del karma. Veramente anche altri ci credono, ma quella buddista mi sembra la risposta più limpida dal punto di vista spirituale, sebbene sia molto più comprensibile per noi occidentali quella dell' antroposofia o della New Age.
Che altro aggiungere, illudersi un pochino è l'unica difesa che abbiamo e non credo faccia gran danno.

Se poi può consolarti, probabilmente non hai investito tu quel povero gattino. 
A me è successo tanti anni fa mentre viaggiavo in macchina, alla guida c'era mio marito e io stavo dal lato passeggero: un gatto è sbucato dalla campagna correndo come un pazzo ed è andato a sbattere contro la ruota anteriore destra, ti assicuro che il rumore è stato molto forte e scioccante...  :o malgrado ciò la bestiola è riuscita ad allontanarsi dalla strada e non l'abbiamo più vista, per cui spero tanto che si sia salvata. Poteva essere un incidente grave anche per noi, avessimo avuto un'automobile più leggera.

viator

Salve. Per Everlost. Per quanto riguarda la scienza, più che delle risposte esistono delle spiegazioni, delle analogie, delle quali sarei anche disposto ad occuparmi dal mio umile punto di vista. Poichè anche tu sembri coinvolta dal lato scientifico del quesito, provvederò a riaprire l'argomento all'interno della sezione "scienza e tecnologia".

Per quanto invece concerne il concetto di "spreco", già tu noti che il mondo sembra architettato in modi che escludono appunto tale concetto.
Infatti è così. Quello che ai nostri maldestri occhi appare uno spreco è semplicemente l'effetto che ci fa una certa "strategia" naturale. Quella che correttamente va chiamata "ridondanza".

Poichè in natura e nel mondo fisico "nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma", lo "spreco", cioè il consumo insensato e non recuperabile delle risorse, non può esistere.
Proprio perchè la natura può riprodurre e riproduce tutto, essa può (anza, addirittura deve) distruggere tutto per provvedere - attraverso il rinnovamento, a produrre nuove creazioni sempre uguali e sempre distinte, cioè a sopravvivere e persistere.

Ecco quindi che, attraverso appunto il suo sopravvivere complessivo, essa ci mostra la necessità della fine e dell'inizio delle vite particolari, individuali che sono in essa incluse.
E la ridondanza rappresenta il meccanismo che. senza badare alle quantità di energie e di vite messe in gioco, (tanto sono tutte riciclabili e riciclate), provvede a cercare le nuove forme di vita - cioè le nuove qualità della vita - producendone di nuove che, se adatte, daranno una discendenza mentre, se inadatte verranno riciclate con tutto il resto per provare ancora ed ancora ed ancora a creare il nuovo più adatto a garantire la sopravvivenza del mondo. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

Freedom. La vita di quel gatto non so da dove provenga ma so dove è andata. Per un po' è rimasta solo con te ed ora è giunta anche a noi, tuoi lettori. Sarà nostra cura conservarla e apprezzarla e ci servirà da monito per andare piano in auto per evitare di uccidere inutilmente altri animali o per ricordarci che quando il fato si abbatte su di noi, la decisione più saggia è lasciare che sia.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

paul11

#7
Citazione di: Freedom il 15 Gennaio 2019, 09:21:19 AM
Ho messo sotto un gatto, con la macchina. Era buio, non me ne sono accorto. Non ricordo nemmeno di aver sentito un rumore. So solo che dallo specchietto retrovisore l'ho visto fermo, immobile, in mezzo alla carreggiata. Siccome l'evento è accaduto diversi anni fa non rammento nemmeno se mi aveva attraversato la strada o era fermo, instupidito dai fari. Ho avuto persino il dubbio di essere stato io o l'automobile che mi precedeva. E oggi, a distanza di anni, il dubbio ha assunto dimensioni maggiori.

Ho fatto il giro dell'isolato per vedere se potevo dargli aiuto, non c'è stato niente da fare: era morto.

L'evento mi ha ovviamente intristito e ho cominciato a riflettere: "un secondo, un attimo fa era vivo e ora non lo è più." Cosa è successo? Sì, certo, il suo cuore si è fermato ma le cellule organiche che costituivano la sua vita quale cambiamento di stato hanno subito?

In ultima analisi, la vita che lo animava, dov'è andata? E quando ha cominciato ad avere sensazioni, istinti, prima ancora di nascere, da dove veniva quella vita medesima? E ancora: c'è un momento preciso di "accensione" della vita così come ce n'è (almeno credo) uno di spegnimento?
come fanno amminoacidi, carboidrati, lipidi, acqua, sali, , materiale chimico fisico che in sè e per sè sono atomi, molecole, composti, inanimati, a prendere vita nesuno scienziato è mai stato in grado di ........dimostrare.
Flosoficamente, spirtualmente, la cosa incomprensibile è che nel frattempo sono tutti scientisti, agnostici, materialistici, come se i problemi da sempre insoluti abbiano trovato una risposta.  le teorie dell'abiogenesi sono le più disparate.
Perchè due sono le premesse: o energia e materia sono già predisposte in determinate condizioni e combinazioni a generare la vita (ma signifca anche predisporsi alle funzioni metaboliche, capacità di mantenimento dell'ambiente vivente interno rispetto al mondo esterno, riproduzione,ecc), o l 'energia vitale è qualcosa d'altro che non appartiene al dominio fisco, semmai ne è compenetrato nel senso che la vita sorge in corpi fisici..
C'è una simbiosi.
Qualcosa di simile è il pensiero, impalpabile  rispetto al cervello, materiale fisico.
La risposta l'ho già data a suo tempo, veniamo tutti e tutto da un origine. Ma la domanda per me ancora più importante è "che senso ha la vita"
in relazione all'universo. La vita torna da dove era venuta.
Queste problematiche sono oltre il dominio naturale ,delle sue regole e ordine, per questo sono contrario ai paradigmi moderni che credono alla natura  e materialità,come luogo della verità.

Ipazia

#8
Citazione di: paul11 il 16 Gennaio 2019, 01:18:48 AM

Flosoficamente, spirtualmente, la cosa incomprensibile è che nel frattempo sono tutti scientisti, agnostici, materialistici, come se i problemi da sempre insoluti abbiano trovato una risposta.

Non farci più cretini (interessante l'etimologia) di quello che noi materialisti siamo. Lo siamo diventati una volta scoperto che molti problemi rimasti da sempre insoluti finchè si usavano le preghiere si sono sciolti come neve al sole usando il metodo scientifico. Lo scientismo è altra cosa. In ogni caso non è che la religione abbia trovato risposte soddisfacenti neppure ai problemi non di competenza della scienza. Anzi, il principio di laicità è stato molto più fecondo e liberatorio anche in quel campo dell'universo antropologico.

Cos'è la vita lo dice la biologia. Da dove viene, la scienza lo spiega meglio della religione, pur avendo il pudore di non fingere ipotesi oltre quello che sa. Questo pudore è rispettoso anche del senso della vita: il senso della vita è la vita stessa. E qui si innesta un percorso etico e filosofico del tutto immanente - nella sua origine materiale e fondamento spirituale - e trascendente nel suo operare.
.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

sgiombo

#9
Paul11,

L' irrazionalismo scientistico é discretamente diffuso fra le persone colte dell' Occidente, ma non affatto così dominante come mostri di credere, nemmeno qui in Occidente (e perfino fra le persone colte ocidentali).
Altri irrazionalismi non meno peggiori (dal mio punto di vista di razionalista con note convinzioni politiche) sono altrettanto e più diffusi.

La scienza da più di un secolo ci ha fornito elementi di conoscenza in abbondanza per comprendere bene come può essersi originata la vita (la "materia vivente") dal mondo materiale (la "materia in generale") senza ricorrere a infondati ingredienti extranaturali.

Quella della coscienza é un' altra questione (non biologica, non scientifica in senso stretto) sulla quale non ripeto le mie convinzioni già fin troppe volte esposte con probabilissima noia per gli amici del forum (sono presuntuoso, ma ho ancora i piedi per terra).

Anche sul senso della vita mi sono ripetuto a iosa.
Per eventuali Giobbi: una delle ultime volte nella Risposta #22 del:17 Dicembre 2018, 17:55:50 pm »nella discussion Perché per la mente umana è così importante che la vita abbia un "senso"?

Freedom

Citazione di: Ipazia il 16 Gennaio 2019, 07:58:41 AM
Non farci più cretini (interessante l'etimologia)
Non lo sapevo:
http://www.treccani.it/vocabolario/cretino/
Di cose ce ne scambiamo  :) e a me, nonostante la vecchiaia incombente, piace ancora imparare. ;D
Citazione di: Ipazia il 16 Gennaio 2019, 07:58:41 AM
Cos'è la vita lo dice la biologia. Da dove viene, la scienza lo spiega meglio della religione, pur avendo il pudore di non fingere ipotesi oltre quello che sa.
Bè, insomma, la discussione è aperta e ben lungi dall'aver trovato una sintesi finale esaustiva e soddisfacente.
https://it.wikipedia.org/wiki/Vita

Quello che avevo in animo quando ho aperto il thread era proprio "spingere" la riflessione esattamente nel territorio di cui parla Paul11: cosa fa diventare degli atomi vivi? E cosa li fa ridiventare morti?
A me piace pensare che sia lo Spirito ma quello che a me piace pensare, oltre che essere irrilevante è anche poco interessante: lo so già! ;D
Quello che a me interessa è sapere cosa ne pensano gli altri.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Ipazia

Citazione di: Freedom il 16 Gennaio 2019, 08:42:54 AM
... cosa fa diventare degli atomi vivi? E cosa li fa ridiventare morti?
A me piace pensare che sia lo Spirito ma quello che a me piace pensare, oltre che essere irrilevante è anche poco interessante: lo so già! ;D
Quello che a me interessa è sapere cosa ne pensano gli altri.

Su questo ha ragione viator. E' più argomento da sezione scientifica che spirituale. Compresi i derivati filosofici, grandi come montagne e prolifici come conigli, conseguenti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

paul11

#12
Citazione di: Ipazia il 16 Gennaio 2019, 07:58:41 AM
Citazione di: paul11 il 16 Gennaio 2019, 01:18:48 AM

Flosoficamente, spirtualmente, la cosa incomprensibile è che nel frattempo sono tutti scientisti, agnostici, materialistici, come se i problemi da sempre insoluti abbiano trovato una risposta.

Non farci più cretini (interessante l'etimologia) di quello che noi materialisti siamo. Lo siamo diventati una volta scoperto che molti problemi rimasti da sempre insoluti finchè si usavano le preghiere si sono sciolti come neve al sole usando il metodo scientifico. Lo scientismo è altra cosa. In ogni caso non è che la religione abbia trovato risposte soddisfacenti neppure ai problemi non di competenza della scienza. Anzi, il principio di laicità è stato molto più fecondo e liberatorio anche in quel campo dell'universo antropologico.

Cos'è la vita lo dice la biologia. Da dove viene, la scienza lo spiega meglio della religione, pur avendo il pudore di non fingere ipotesi oltre quello che sa. Questo pudore è rispettoso anche del senso della vita: il senso della vita è la vita stessa. E qui si innesta un percorso etico e filosofico del tutto immanente - nella sua origine materiale e fondamento spirituale - e trascendente nel suo operare.
.
Nessuno è cretino in termini filosofici e spirituali.
E cosa ha trovato e spiegato  la scienza: il senso e il significato della vita o come materiali inanimati prendono vita?
Lo scientismo è quando uno scienziato moderno vuol fare il filosofo o discutere di spiritualità  dal suo punto di vista materialistico.

Se il senso della vita fosse  la vita stessa, era meglio nascere amebe e protozoi e non chiedersi nulla.
Vale a dire,l'intelligenza è un suppellettile fino a se stesso.

continuo a ritenere che sia ancora oggi assurdo pensare che "LA VITA VIENE DAL NULLA E FINISCE NEL NULLA"
Questa è un'aporia logica che infatti un ateo come Severino denuncia.
Questa problematica nacque già nell'antica Grecia e dimostra semmai che siamo culturalmente andati nella posizione opposta,
convinti che gli enti(le cose), gli essenti(enti esistenti), vengano e vadano senza un senso.Questa è l'aporia del fondamento che
l'Occidente ha scelto filosoficamente, culturalmente.
E' altrettanto chiaro, come conseguente logico, che se la vita non ha senso o fosse fine a se stessa, storicamente e culturalmente diventa semplice "cosa" come tutte le cose del mondo,perdendo importanza e relativizzandosi al dominio mondano.
Ne consegue che tutto ciò che è pertinente alla vita, non come biologia scientifica, ma come significato della vita, da cui le etiche e le morali, si relativizzano altrettanto, diventando merce (la biopolitica)

paul11

Citazione di: sgiombo il 16 Gennaio 2019, 08:33:04 AM
Paul11,

L' irrazionalismo scientistico é discretamente diffuso fra le persone colte dell' Occidente, ma non affatto così dominante come mostri di credere, nemmeno qui in Occidente (e perfino fra le persone colte ocidentali).
Altri irrazionalismi non meno peggiori (dal mio punto di vista di razionalista con note convinzioni politiche) sono altrettanto e più diffusi.

La scienza da più di un secolo ci ha fornito elementi di conoscenza in abbondanza per comprendere bene come può essersi originata la vita (la "materia vivente") dal mondo materiale (la "materia in generale") senza ricorrere a infondati ingredienti extranaturali.

Quella della coscienza é un' altra questione (non biologica, non scientifica in senso stretto) sulla quale non ripeto le mie convinzioni già fin troppe volte esposte con probabilissima noia per gli amici del forum (sono presuntuoso, ma ho ancora i piedi per terra).

Anche sul senso della vita mi sono ripetuto a iosa.
Per eventuali Giobbi: una delle ultime volte nella Risposta #22 del:17 Dicembre 2018, 17:55:50 pm »nella discussion Perché per la mente umana è così importante che la vita abbia un "senso"?
la scienza estende conoscenze, non la qualità della conoscenza che un tempo veniva definito come "essenza".
Le domande umane sono eluse e misconosciute ancora nonostante scopriamo esopianeti e spediamo sonde su Marte.

La scienza non ha affatto trovato risposte sulla vita come "genesi" e  nemmeno come una semplice cellula riesce a strutturarsi "strategicamente" creando citoplasma, mitocondri, ribosomi, rna e dna e creare una strategia riproduttiva.
E' tutto un mistero.Conosciamo come funziona, non come si è strutturata e sorta la vita.

E' lo stesso problema,  per certi versi come hai capito ,fra mente e cervello

Ipazia

#14
Citazione di: paul11 il 16 Gennaio 2019, 09:20:57 AM
E cosa ha trovato e spiegato  la scienza: il senso e il significato della vita o come materiali inanimati prendono vita?
Lo scientismo è quando uno scienziato moderno vuol fare il filosofo o discutere di spiritualità  dal suo punto di vista materialistico.
Se il senso della vita fosse  la vita stessa, era meglio nascere amebe e protozoi e non chiedersi nulla.
Vale a dire,l'intelligenza è un suppellettile fino a se stesso.

La scienza si limita a dare risposte plausibili sulla seconda che hai detto. E lo può fare perchè più di ogni altro sapere sa di cosa è fatta, e come funziona, la vita. Lo scientismo non è scienza, ma aberrante riduzionismo filosofico della realtà, come ce ne sono tanti anche in ambito teista. Il punto di vista materialistico non esclude la trascendenza umana e la sua spiritualità. Tenuto conto che materialismi, come teismi, ce ne sono molti.

Per un nicciano direi una pessima comprensione dell'amor fati. Se il senso della vita è la vita, questo comprende anche la sua evoluzione e la responsabilità che esserne autocoscienza, peraltro assai affaccendata, comporta.
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pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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