Cos'è l'amore ma soprattutto, da dove viene?

Aperto da Freedom, 29 Dicembre 2018, 12:23:12 PM

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Socrate78

#30
L'amore vero rende liberi, non certo schiavi, è un controsenso. Bisogna quindi amare ma senza nessuna dipendenza emotiva da ciò che si ama. Lo diceva anche Spinoza, tutto ciò che accade va accettato come espressione di un superiore Logos, di conseguenza non ha senso provare dolore anche quando si perde ciò che si ama, anche quando viene distrutto ciò che si ama, poiché esiste una superiore intelligenza che vuole questo e poi perché non ha senso disperarsi per qualcosa che non è in nostro potere cambiare.

Ipazia

La schiavitù dell'amore è più dolce di qualsiasi solitaria libertà. Come sanno bene i cuccioli umani anche da cresciuti. Soprattutto è più credibile di una libertà fondata su catene sovrannaturali. Ma ovviamente questo abisso ideologico tra atei e teisti è incolmabile per cui è inutile insistere su questo piano. Meglio ritrovarsi su un altro piano dove le ragioni di eros si manifestano incontrovertibilmente senza sforzo alcuno.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Socrate78

Ciò che è oltremodo dolce (in questo caso l'amore che genera dipendenza affettiva) tuttavia non è detto che sia meglio obiettivamente di ciò che lo è di meno, dalle sensazioni non si può ricavare con certezza ciò che è davvero bene, esistono molte cose che non sono affatto di per sé piacevoli eppure producono un bene obiettivo, come lo studio di discipline difficili che incrementa il sapere e le tue competenze, la fatica fisica per rafforzare il corpo, ecc. L'amore che genera dipendenza emotiva non è affatto dolce quando perdi ciò che ami, poiché anzi in quel caso genera un dolore che può diventare atroce, che causa depressioni, sofferenze, persino suicidi a volte.
Comunque sono d'accordo sul fatto che è meglio non insistere su questo piano perché le differenze tra l'amore concepito da un ateo e quello concepito da un credente sono di fatto incolmabili.

Ipazia

Citazione di: Socrate78 il 31 Dicembre 2018, 11:37:51 AM
Ciò che è oltremodo dolce (in questo caso l'amore che genera dipendenza affettiva) tuttavia non è detto che sia meglio obiettivamente di ciò che lo è di meno, dalle sensazioni non si può ricavare con certezza ciò che è davvero bene, esistono molte cose che non sono affatto di per sé piacevoli eppure producono un bene obiettivo, come lo studio di discipline difficili che incrementa il sapere e le tue competenze, la fatica fisica per rafforzare il corpo, ecc. L'amore che genera dipendenza emotiva non è affatto dolce quando perdi ciò che ami, poiché anzi in quel caso genera un dolore che può diventare atroce, che causa depressioni, sofferenze, persino suicidi a volte.
Comunque sono d'accordo sul fatto che è meglio non insistere su questo piano perché le differenze tra l'amore concepito da un ateo e quello concepito da un credente sono di fatto incolmabili.

Anche lo studio di discipline difficili può diventare una schiavitù quando conduce al dogmatismo. Per cui, come diceva un mio profeta, la scienza ha da essere gaia. La fatica fisica è dolorosa per il pigro, ma è gioiosa per l'atleta e per la natura che vi contribuisce con la chimica endorfinica. Insomma, come diceva Amleto: vi sono più cose in cielo e in terra di quanto ne sappiano le nostre filosofie. Io resto ghiotta di dolci da spartire con chiunque li apprezzi, teisti compresi.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Sariputra

Cos'è l'amore? Che tentazione nel voler rispondere di getto di fronte al più nobile dei quesiti. Quasi come un voler gettare il cuore oltre l'ostacolo e tentar di dire ciò che nessuno ha saputo compiutamente dire. Ma il Sari, temerario e furente, inebriato dal suo profumo, che gli sembra a volte di percepire, lontano e indefinibile, che sa di primavera e di morte nello stesso tempo, quasi come il sapore dolce dei cimiteri ad Aprile ha scritto ...o inciso su una lapide...quel che gli pare un dire sommesso e nello stesso tempo ardito...o forse quel che gli piacerebbe fosse scritto sulla nuvola che adesso ha oscurato, per un attimo, il bel cielo sopra la Villa e sopra i sui tetti ormai fatiscenti:

L'amore non ha il desiderio di possedere, sapendo bene che, in senso ultimo, non c'è né ciò che è posseduto né chi possiede: questo è l'amore più grande.
L'amore non parla di un 'io' e non lo concepisce, sapendo bene che questo 'io' è solo un'illusione.
L'amore non fa scelte né esclusioni, sapendo bene che l'agire così crea ciò che è l'opposto dell'amore: l'antipatia, l'avversione e l'odio.
L'amore abbraccia tutti gli esseri: grandi e piccoli, il Sari e il topo che squittisce in granaio, e non solo quelli che ci sono utili, che ci piacciono o ci divertono.
L'amore abbraccia tutti gli esseri,di animo nobile o ignobile, buoni o malvagi. Coloro che sono 'buoni' e d'animo nobile perché l'amore fluisce spontaneamente verso di loro. Coloro che sono malvagi e d'animo ignobile sono inclusi perché sono quelli che più hanno bisogno d'amore. In molti di essi il seme della bontà può essere morto solo perché è mancato il calore necessario per la sua crescita, per il gelo di un mondo senza amore.
L'amore abbraccia tutti gli esseri, ben sapendo che siamo tutti pellegrini nel ciclo dell'esistenza, che siamo tutti soggetti alla medesima legge della sofferenza.
L'amore non è il fuoco sensuale che brucia, scotta e tortura, che infligge ferite invece che curarle, che ora arde e il momento dopo è estinto, lasciando più freddezza e solitudine di prima.
L'amore invece accarezza con mano dolce ma ferma gli esseri sofferenti, sempre immutato nella sua compassione, incrollabile, indifferente alle reazioni che suscita. 
L'amore è il sollievo per coloro che bruciano nel fuoco della sofferenza e della passione; è il tepore che ridà la vita  a coloro che sono perduti nel freddo deserto della solitudine, che rabbrividiscono per il gelo di un mondo senza amore; a tutti coloro il cui cuore è desolato e arido per le ripetute richieste d'aiuto, per la più profonda disperazione.
L'amore è la sublime nobiltà del cuore e dell'intelletto che sa,  capisce ed è pronto ad aiutare.
L'amore , che è forza e cheforza è l'amore più grande.
L'amore, che è stato definito anche come "la liberazione del cuore" e "la bellezza sublime" è l'amore più grande.

Certo, tutto questo sarebbe arduo da far stare su una lapide...ma in un libro ci sta. Proprio il libro di un grande maestro buddhista, che rispetto moltissimo, e del quale condivido in tutto e per tutto questa definizione dell'amore e che perciò ho fatto mia. Perché noi siamo anche i nostri maestri di vita... :)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Ipazia

Citazione di: Sariputra il 02 Gennaio 2019, 15:24:05 PM
L'amore non ha il desiderio di possedere, sapendo bene che, in senso ultimo, non c'è né ciò che è posseduto né chi possiede: questo è l'amore più grande.
...
L'amore, che è stato definito anche come "la liberazione del cuore" e "la bellezza sublime" è l'amore più grande.

Bello. Viene voglia di glossarci, e magari glassarci, sopra. Sul molto che si è d'accordo e sul poco che non si condivide.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Sariputra ed Ipazia. Il primo ha ragione e la seconda ha ragione nel darti ragione. Ora siamo perlomeno in tre ad aver ragione. Un concetto del genere mi era già ben noto e lo avevo personalmente formulato dentro di me in modi poco diversi :

- L'amore è avere per godere e dare per piacere.
- L'amore consiste nel dare senza sentirsi privati di ciò che si sta dando.
- L'unione perfetta tra due persone è quella di due egoismi che riescano a soddisfarsi a vicenda.

Vedete bene che, al di là di certi miei "cinismi", in fondo in fondo io sono solo un gran mollacchione, no ?

Salutoni.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

everlost

#37
Citazione di: Sariputra il 02 Gennaio 2019, 15:24:05 PM
Cos'è l'amore? Che tentazione nel voler rispondere di getto di fronte al più nobile dei quesiti. Quasi come un voler gettare il cuore oltre l'ostacolo e tentar di dire ciò che nessuno ha saputo compiutamente dire. Ma il Sari, temerario e furente, inebriato dal suo profumo, che gli sembra a volte di percepire, lontano e indefinibile, che sa di primavera e di morte nello stesso tempo, quasi come il sapore dolce dei cimiteri ad Aprile ha scritto ...o inciso su una lapide...quel che gli pare un dire sommesso e nello stesso tempo ardito...o forse quel che gli piacerebbe fosse scritto sulla nuvola che adesso ha oscurato, per un attimo, il bel cielo sopra la Villa e sopra i sui tetti ormai fatiscenti:

L'amore non ha il desiderio di possedere, sapendo bene che, in senso ultimo, non c'è né ciò che è posseduto né chi possiede: questo è l'amore più grande.
L'amore non parla di un 'io' e non lo concepisce, sapendo bene che questo 'io' è solo un'illusione.
L'amore non fa scelte né esclusioni, sapendo bene che l'agire così crea ciò che è l'opposto dell'amore: l'antipatia, l'avversione e l'odio.
L'amore abbraccia tutti gli esseri: grandi e piccoli, il Sari e il topo che squittisce in granaio, e non solo quelli che ci sono utili, che ci piacciono o ci divertono.
L'amore abbraccia tutti gli esseri,di animo nobile o ignobile, buoni o malvagi. Coloro che sono 'buoni' e d'animo nobile perché l'amore fluisce spontaneamente verso di loro. Coloro che sono malvagi e d'animo ignobile sono inclusi perché sono quelli che più hanno bisogno d'amore. In molti di essi il seme della bontà può essere morto solo perché è mancato il calore necessario per la sua crescita, per il gelo di un mondo senza amore.
L'amore abbraccia tutti gli esseri, ben sapendo che siamo tutti pellegrini nel ciclo dell'esistenza, che siamo tutti soggetti alla medesima legge della sofferenza.
L'amore non è il fuoco sensuale che brucia, scotta e tortura, che infligge ferite invece che curarle, che ora arde e il momento dopo è estinto, lasciando più freddezza e solitudine di prima.
L'amore invece accarezza con mano dolce ma ferma gli esseri sofferenti, sempre immutato nella sua compassione, incrollabile, indifferente alle reazioni che suscita.
L'amore è il sollievo per coloro che bruciano nel fuoco della sofferenza e della passione; è il tepore che ridà la vita  a coloro che sono perduti nel freddo deserto della solitudine, che rabbrividiscono per il gelo di un mondo senza amore; a tutti coloro il cui cuore è desolato e arido per le ripetute richieste d'aiuto, per la più profonda disperazione.
L'amore è la sublime nobiltà del cuore e dell'intelletto che sa,  capisce ed è pronto ad aiutare.
L'amore , che è forza e cheforza è l'amore più grande.
L'amore, che è stato definito anche come "la liberazione del cuore" e "la bellezza sublime" è l'amore più grande.

Certo, tutto questo sarebbe arduo da far stare su una lapide...ma in un libro ci sta. Proprio il libro di un grande maestro buddhista, che rispetto moltissimo, e del quale condivido in tutto e per tutto questa definizione dell'amore e che perciò ho fatto mia. Perché noi siamo anche i nostri maestri di vita... :)
Mah, Sari...esisterà davvero questo meraviglioso amore che tu descrivi in modo incantevole, con tanta dolcezza?
Perché io non l'ho mai visto né incontrato, se non nei romanzi, nei versi di alcuni poeti, in qualche brano musicale. Per pochi attimi sembra prendere forma, quasi lo tocco con mano, poi l'immagine soave e perfetta si dilegua.
Nella vita ho visto uomini e donne tormentarsi per un amore non ricambiato, genitori amareggiati e delusi da figli incapaci, ingrati o assenti, figli infuriati con i genitori, coppie divorate da continui litigi, vecchi amici che si allontanano, colleghi che non si aiutano...anche un po' di gente che ama riamata, sì, ma  tanto poca in confronto all'enorme  parte disamorata dell'umanità .

Non vorrei rattristare chi legge proprio all'inizio di un nuovo anno...e allora concludo con un pensiero che vuol essere positivo, il migliore che riesco a trovare in questo momento (scusate se non ho altro): chi ama davvero non si ferma di fronte al rifiuto e all'ingratitudine, continua ad amare anche con il cuore a pezzi, i polsi che tremano, la testa che gira.

Non so cosa c'entri tutto questo con l'egoismo o con la razionalità, ma è bellissimo e non m'interessa neanche un po' analizzarlo.

Per chi non dimentica le vecchie splendide canzoni francesi...oltre a Jean e a me, spero ci sia qualcun altro... :)

Tous les visages de l'amour  (C. Aznavour)
Citazione
Toi, parée de mille et un attraits
Je ne sais jamais qui tu es
Tu changes si souvent de visage et d'aspect
Toi, quelque soit ton âge et ton nom
Tu es un ange ou le démon
Quand pour moi tu prends tour à tour
Tous les visages de l'amour
Toi, si Dieu ne t'avait modelée
Il m'aurait fallu te créer
Pour donner à ma vie sa raison d'exister
Toi, qui est ma joie et mon tourment
Tantôt femme et tantôt enfant
Tu offres à mon cœur chaque jour
Tous les visages de l'amour
Moi, je suis le feu qui grandit ou qui meure
Je suis le vent qui rugit ou qui pleure
Je suis la force ou la faiblesse
Moi, je pourrais défier le ciel et l'enfer
Je pourrais dompter la terre et la mer
Et réinventer la jeunesse
Toi, viens faire moi ce que tu veux
Un homme heureux ou malheureux
Un mot de toi, je suis poussière ou je suis Dieu
Toi, sois mon espoir, sois mon destin
J'ai si peur de mes lendemains
Montre à mon âme sans secours
Tous les visages de l'amour
Toi! tous les visages de l'amour


Sariputra

#38
cit.Everlost: Mah, Sari...esisterà davvero questo meraviglioso amore che tu descrivi in modo incantevole, con tanta dolcezza?

Ma sì che esiste!...E' solo molto, molto intirizzito dal "gelo di un mondo senza amore"... :(
E' come una terra pronta a fiorire ma che mai fiorirà, perché si continua a depositare su di essa il gelo che fabbrichiamo incessantemente con la nostra avidità, le nostre avversioni e le nostre illusioni...

cit.Everlost: chi ama davvero non si ferma di fronte al rifiuto e all'ingratitudine, continua ad amare anche con il cuore a pezzi, i polsi che tremano, la testa che gira.

"Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro s'allontana. Oh no! Amore
è un faro sempre fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca, il cui valore è sconosciuto,
benché nota la distanza. Amore non è soggetto al Tempo,
pur se rosee labbra e gote dovran cadere
sotto la sua curva lama; Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio: se questo è errore
e mi sarà provato, io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato. "  :)

Se osserviamo bene però possiamo notare che, anche quando giunge la stagione del freddo, i pini e i cipressi non perdono le foglie...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Ipazia

Glossandoci sopra mi sono imbattuta nei fatti del Kerala e tutta la poesia mi si è sgonfiata come un palloncino bucato.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

everlost

Eh, sì. Cos'è l'amore, ma soprattutto da dove viene in questo mondo.  :'(
A parte i voli pindarici e la vie en rose. 
Povere donne. 
Non so se avete letto anche della polemica sullo stadio arabo di Jedda in cui gli uomini hanno un settore riservato,senza parlare di altri problemi ben più gravi che affliggono quel paese.
A volte mi chiedo se l'evoluzione sociale segua le stesse leggi di quella naturale.
Ovvero, se le società avanzano, si fermano e regrediscono a macchia di leopardo.

Sariputra

Questi fatti confermano purtroppo il gelo e l'ingiustizia che spesso viene coltivato nei cuori degli uomini verso quelli delle donne (ma anche molte donne sono gelide nei confronti di molti uomini, bisogna dirlo per onestà intellettuale...)  :(
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Ipazia

Citazione di: Sariputra il 04 Gennaio 2019, 09:58:28 AM
Questi fatti confermano purtroppo il gelo e l'ingiustizia che spesso viene coltivato nei cuori degli uomini verso quelli delle donne (ma anche molte donne sono gelide nei confronti di molti uomini, bisogna dirlo per onestà intellettuale...)  :(

Per onestà intellettuale bisogna anche dire che il gelo maschile ha fatto la storia che il gelo femminile ha subito e continua a subire.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Sariputra

#43
Citazione di: Ipazia il 04 Gennaio 2019, 15:15:03 PM
Citazione di: Sariputra il 04 Gennaio 2019, 09:58:28 AMQuesti fatti confermano purtroppo il gelo e l'ingiustizia che spesso viene coltivato nei cuori degli uomini verso quelli delle donne (ma anche molte donne sono gelide nei confronti di molti uomini, bisogna dirlo per onestà intellettuale...) :(
Per onestà intellettuale bisogna anche dire che il gelo maschile ha fatto la storia che il gelo femminile ha subito e continua a subire.

In questo concordo pienamente. La mia speranza è che un giorno le donne, una volta raggiunta l'uguaglianza nei diritti, non vogliano scimiottare troppo le caratteristiche negative di tanti maschi e quindi coltivare anche il gelo corrispondente... ma invece che portino a maturazione le qualità positive  che hanno spesso in sovrappiù rispetto ai maschi. Qualità di cui ho la massima considerazione e un altrettanto forte 'timore'...( come sai non mi vergogno di scrivere che amo follemente le donne ma ne ho un corrispondente terrore...specialmente di alcune   :-[ :( ).
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

Federico Mey2

L'amore per me è un sentimento di apertura e positività verso l'altra persona che consiste, quando lo si matura,nella fissazione di princìpi di ragionamento e comportamento che vengono posti alla base della relazione con essa. 

Esistono però almeno due livelli 
in cui questa "struttura direttiva" del proprio confronto con l'altro si forma.
Il primo lo chiamo "psicologico";  essa vive ad un livello conscio e comprensibile, e probabilmente è l'unica quando la relazione è più superficiale.
L'altro lo chiamo "dell'Anima", è meno conscia e comprensibile, e i Valori che si formano in essa sono "sentiti" più in profondità, anche se ciò non vuol dire che siano più considerati, e molti, i materialisti (coloro che vivono senza avere riflettuto sulla propria Anima), tendono ad agire sulla base del solo livello psicologico (ritrovandosi poi dentro di sè uno spazio oscuro che poi cercano di "coprire" come possono, contraddittoriamente, e vivono nell'irrazionalità).

Una questione con fondamentali conseguenze psicofilosofiche, morali, teologiche deriva, prima che dal chiedersi "da dove viene", dal capire "dove va".
Cioè potremmo indirizzare questo sentimento a una persona, possibilmente dell'altro sesso, o all'estremo opposto, indirizzarlo verso tutti (come consiglia il Cristianesimo).
E ci sono tanti altri casi intermedi, sia di categorizzazione più dettagliata, sia della qualità della sua intensità. 

Comunque se sapessi da dove viene sarei già lì ad aspettare che esca!!!!!

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