COME VA LETTA E RECEPITA LA PAROLA DI DIO?

Aperto da Mario Barbella, 30 Settembre 2017, 19:10:41 PM

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Mario Barbella

COME VA LETTA E  RECEPITA LA PAROLA DI DIO?

           Al titolo aggiungeremmo anche: "chi ha scritto la parola di Dio..." dandone particolare rilievo in questa riflessione e facendone, anzi, il tema principale, perché la  Parola "di Dio", ritenuta già da tempo scritta, continua, invece, ad essere tuttora in lenta elaborazione e ancora sotto scrittura per mani umane ancorché sotto ispirazione più o meno divina; sta proprio in questa ispirazione una delle chiavi importanti da sottolineare, per quanto possibile, in questo non semplice argomento.
           Innanzi tutto diciamo che chi deve "leggere, comprendere, concepire o respingere la Parola di Dio " è, come per ogni altra cosa dell'universo, l'"Osservatore", anzi, l'Osservatore universale unico ovvero l'IO cosciente. Per capirci: l'Osservatore non è questo o quel tale, così come può essere inteso dal senso comune, ma, diciamo, una rappresentazione concettuale di una specie di mente o coscienza media di tutte le menti dell'universo, ciò può forse rendere un'idea del concetto ma è ben lungi dall'essere la definizione del termine evidentemente trascendente di "Osservatore" o di "Osservatore universale"; si può tuttavia dire, per esempio, che il legislatore non è chi materialmente scrive le leggi di uno stato, bensì un parlamento che le elabora politicamente; analogamente il comune "io", qui scritto in minuscolo, è il funzionario incaricato di redigerle per la gazzetta ufficiale.
           Qui sosterremo il concetto che la Parola di Dio è materialmente scritta da mano umana ma, è bene ribadirlo, soprattutto è scritta grazie alle fusioni ma anche agli scontri complessi di menti, idee, coscienze e di tante altre manipolazioni ed evenienze delle collettività umane, il tutto generando un flusso super complesso e assolutamente impersonale di idee e di fatti che scorre come un fiume disordinato o turbolento con tutte le relative influenze, anzi, auto-influenze, che operano nell'ambito del fluido medesimo ed in funzione delle situazioni ambientali, locali e temporali autodeterminantesi in esso. Questo fluido evidenzia in qualche modo e come si può intuire, la natura nella sua estrema complessità ed il pensiero del mondo. Dettagliare analiticamente questo flusso da parte dell'Osservatore è difficile per la presenza, appunto, dell'Osservatore stesso che vi è immerso in tutto e per tutto come fattore determinante ed auto-integrante del Tutto. Questo è proprio uno dei problemi che incontrò la fisica quantistica ai primi del '900 in conseguenza dei quali si presentarono certe fenomenologie apparse subito strane o contraddittorie e, almeno all'inizio, qualcuno legò inspiegabilmente all'Osservatore che, secondo la posizione "classica" della fisica di allora, avrebbe dovuto essere semplicemente la persona fisica dello sperimentatore, che, si badi bene, mai sarebbe stato considerato parte integrante dell'evento scientifico in sé stesso ma, al più, una causa disturbante e accidentale esterna!
           Ma, allora, cosa può fare l'Osservatore per captare ed esporre la parola di Dio barcamenandosi nella turbolenza della storia delle idee, con le connesse esigenze della ragione, per tentare di autodefinire, fidando nell'adattabilità di un linguaggio che si vorrebbe accettabilmente concreto, il senso profondo della parola di Dio? E' qui il problema.
           Un'idea di questo problema, cioè la risposta alla domanda "chi ha scritto la parola di Dio", la ravvisiamo nel fatto che essa non è semplicemente "stata scritta" ma è da sempre in corso di elaborazione, di critica, di riflessione e, quindi, di scrittura, ad opera non solo di specialisti coscienti di farlo, ma di tutti: credenti, miscredenti, asceti, promotori, avversatori, negazionisti, scettici, non importa di quale religione, se mai ne avessero avuto o ne abbiano avuto una, e, ancora,  apatici di qualsiasi ideologia o gruppo che mai si sarebbe pensato esservi compartecipi attivi della scrittura sacra. Un esempio concreto di questo "continuare a scrivere la Parola" ce la dà, molto semplicemente, la mera omelia di un sacerdote che, con la sua personale interpretazione di quanto già è scritto e inteso come "Parola di Dio", vi lascia pur sempre una sua traccia, il tempo e la storia faranno il resto.
           Concluderemmo, se così ci è lecito dire, che è l'IO, cioè l'Osservatore universale, che, meditando e studiando, seppure nei limiti spesso minimi e controversi delle sue disponibilità intellettuali e materiali ed altro (essendo l'Osservatore una sintesi del mondo degli "osservatori"), contribuisce  a sostanziare la Parola di Dio già scritta o ancora da scrivere. Ma... non sarà forse proprio l'IO l'obiettivo, la "singolarità"  universale, portata a termine dal Cristo, il Figlio dell'Uomo? ;)

m. barbella    (323013) 06530 12405
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doxa

#1
Mario, in due righe spiega cosa vuoi dire e cosa vuoi sapere. E' inutile ammantare di filosofia un concetto banale.

Chi ti assicura che sia la parola di Dio e non di chi l'ha scritta ?

Ti basta la fede ? Se ti dà questa certezza allora è inutile che chiedi l'opinione altrui

giona2068

Le cose si complicano quando vogliamo trattare con la mente, dico mente e non cervello, le cose che appartengono al cuore.
La certezza che la parola del Signore  Dio sia quella riportata dalla sacra bibbia ci viene data quando osserviamo che mettendola in pratica viviamo in pace,  sentiamo l'amore per il nostro prossimo e nel contempo sentiamo l'amore per Lui stesso. L'amore è vita, se sentendo l'amore sentiamo un'immensa vita dell quale siamo parte vuol dire che  il Signore  è proprio Colui  che ci  ha parlato e oltretutto che ciò che chiamiamo amore è amore vero.
Mi fanno pena quelle persone che sottopongono ad esegesi ogni versetto delle sacre scritture  e si accapigliano quando non trovano riscontro negli altri della loro interpretazione.  L'errore che commettono e che vogliono applicare la "logica"   umana alla logica divina. Un po' come se un criminale analizzasse il taglio di un chirurgo e pretendesse di criticarlo dicendo che il taglio che avrebbe fatto lui sarebbe più lungo o più corto, ma dimenticando che lui uccide e il chirurgo fa vivere la persona.

L'unico modo per leggere la parola del Signore Dio è quello di colui che  ha scoperto che è schiavo del peccato e sta cercando una via per liberarsi.  In chi cerca la sua liberazione c'è la disponibilità a mettere in discussione/rinnegare  se stesso. Questo gli frutta l'amicizia del Signore Dio il Quale lo guida e lo illumina affinché  arrivi a credere in Spirito e Verità.  
In ogni caso la parola del Signore Dio assume un significato diverso in ogni persona che  cerca veramente la sua salvezza. Il Signore parla ad ognuno  un linguaggio  a lui comprensibile e utile.
Chi si affida alle proprie capacità di comprendere e si istruisce , non per cercare la sua salvezza ma per essere più colto e capace di impressionare chi lo ascolta,  finisce fuori strada credendo di sapere tutto pur non avendo compreso nulla. La peggiore delle tenebre! Vedi scribi, farisei e teologi.
Che la parola   del Signore Dio sia sempre oggetto di elaborazione,  critica e riflessione è un'affermazione troppo pesante perché in questo caso l'uomo, il più delle volte legno secco per il fuoco dell'inferno,  diventa così superbo ed orgoglioso da pensare di poter correggere il Signore Dio!!! 
Non dimentichiamo che il Signore in persona ha detto che saranno maledetti quelli aggiungono o tolgono a quanto da Lui detto.
E' vero in ogni caso che le sacre scritture hanno subito manomissioni operate dai colti del momento, ma noi crediamo nel Signore Dio Onnipotente che non consente che venga stravolto il messaggio di base pur consentendo piccole modifiche delle quali qualcuno risponderà a Lui direttamente.
In ogni caso per credere non occorre gran conoscenza della teologia - vedi apostoli - basta  la conoscenza del primo comandamento o la croce quale simbolo di rinuncia al mondo che è la stessa cosa del primo comandamento.
Buona notte.

Mario Barbella

Temevo che le cose dette nel mio post di apertura potesse non essere molto chiaro e così è stato. 
La "parola di Dio" non può che essere di Dio (almeno per chi non è un comune miscredente, ma la scrittura, intendendo, con ciò la concretizzazione e la diffusione non può essere di un uomo singolo che una mattina decide di elaborarla e scriverla anche se questa persona possa esistere, ma una siffatta persona non è Dio ma scrive del suo. Io invece penso è una elaborazione tutt'altro che individuale o di un gruppo anche numeroso, ma un'elaborazione lunghissima e ipersedimentata nei secoli alla maniera di una sedimentazione simil-darwiniana che domina la vita dell'universo nella sua totalità. In questa prospettiva si vedono e si possono sedimentare e fermentano pensieri non certo di singoli ma della totalità "sedimentante" delle menti e delle coscienze nell'Universo (che mi piace chiamare "Osservatore")., un Ossrevatore impersonale. Non so e non credo di essere stato capito con queste poche  parole...!, in ogni caso grazie per l'intervento. :)
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giona2068

Citazione di: Mario Barbella il 02 Ottobre 2017, 11:05:31 AM
Temevo che le cose dette nel mio post di apertura potesse non essere molto chiaro e così è stato.
La "parola di Dio" non può che essere di Dio (almeno per chi non è un comune miscredente, ma la scrittura, intendendo, con ciò la concretizzazione e la diffusione non può essere di un uomo singolo che una mattina decide di elaborarla e scriverla anche se questa persona possa esistere, ma una siffatta persona non è Dio ma scrive del suo. Io invece penso è una elaborazione tutt'altro che individuale o di un gruppo anche numeroso, ma un'elaborazione lunghissima e ipersedimentata nei secoli alla maniera di una sedimentazione simil-darwiniana che domina la vita dell'universo nella sua totalità. In questa prospettiva si vedono e si possono sedimentare e fermentano pensieri non certo di singoli ma della totalità "sedimentante" delle menti e delle coscienze nell'Universo (che mi piace chiamare "Osservatore")., un Ossrevatore impersonale. Non so e non credo di essere stato capito con queste poche  parole...!, in ogni caso grazie per l'intervento. :)
Ma tu hai capito quello che ho scritto?

Mario Barbella

Citazione di: altamarea il 01 Ottobre 2017, 17:51:43 PM
Mario, in due righe spiega cosa vuoi dire e cosa vuoi sapere. E' inutile ammantare di filosofia un concetto banale.

Chi ti assicura che sia la parola di Dio e non di chi l'ha scritta ?

Ti basta la fede ? Se ti dà questa certezza allora è inutile che chiedi l'opinione altrui
.
Chi ha scritto la Parola di Dio non è questo o quel tale, intanto sarebbero, se mai, questi o quei tali. Con ciò voglio dire che la Parola è un'elaborazione (in senso complesso) della coscienza umana, meglio sarebbe dire: dell'IO Cosciente. Chi vuole può riconoscersi in esso e comprenderne da sé il senso profondo.
Un augurio di buona salute non si nega neppure a... Salvini ! :)
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giona2068

Citazione di: Mario Barbella il 04 Ottobre 2017, 10:01:49 AM
Citazione di: altamarea il 01 Ottobre 2017, 17:51:43 PM
Mario, in due righe spiega cosa vuoi dire e cosa vuoi sapere. E' inutile ammantare di filosofia un concetto banale.

Chi ti assicura che sia la parola di Dio e non di chi l'ha scritta ?

Ti basta la fede ? Se ti dà questa certezza allora è inutile che chiedi l'opinione altrui
.
Chi ha scritto la Parola di Dio non è questo o quel tale, intanto sarebbero, se mai, questi o quei tali. Con ciò voglio dire che la Parola è un'elaborazione (in senso complesso) della coscienza umana, meglio sarebbe dire: dell'IO Cosciente. Chi vuole può riconoscersi in esso e comprenderne da sé il senso profondo.
Così parla e ragiona chi adora il "dio" idea e non conosce in Spirito e Verità il Signore Dio Onnipotente,  se non come fantasia mentale.

doxa

#7
Giona tu che sei in confidenza con Lui,  che lo conosci "in Spirito e Verità il Signore Dio onnipotente",  spiegaci cosa intende il tuo "Superiore"  con i due sostantivi "spirito e verità", da scrivere  in minuscolo e non in maiuscolo. Questo è un forum e non pretende genuflessioni servili.

Onnipotente ? Da quando ?

Lo so, sei un creazionista ! Hai letto ieri a chi hanno dato il Nobel per la fisica ?


Sono d'accordo con Mario, la cosiddetta "Parola"  è un'elaborazione  a più mani della cosiddetta "coscienza",  condizionata dalle situazioni sociali nelle varie epoche.  Mario ti accontento scrivendo "coscienza" ma senza aggiungere "umana", perché qui stiamo parlando degli umani e non di altri animali.

Mario, se possibile mettiamoci d'accordo sui termini. Cosa intendi per Io ? Quello descritto da Freud ?
Se ti dico che l'Io è l'istanza psichica che media  tra l'Es ed il Super Io è di tuo gradimento ?
Nell'ambito della psicologia e della filosofia l'Io designa l'individuo che ha coscienza di se stesso, l'individuo che comprende  la propria personalità,  come tale l'Io  non ha nulla a che fare con Dio.  

Per contrapposizione o simmetria all'Io cosciente corrisponde un "Io incosciente" ? 

Elia

Caro Mario Barbella, vogliamo tagliare corto e dire chiaramente che tutto (o quasi tutto) ciò che è stato scritto, concretizzato, divulgato materialmente dall'uomo  è diventato ciò che chiamiamo "religioni"?
La "Parola di Dio" invece, quella autentica ( non i falsi, le interpretazioni e le elaborazioni che circolano nel mondo, cosí come le ha descritte Altamarea) la può trovare ognuno di noi nel momento in cui riusciamo a svilupparci spiritualmente (il che lo potrebbe fare anche un ateo); in tal modo riusciamo a individuare e capire i falsi (le religioni), andare oltre,  e assimilare la vera Parola di Dio. Col termine "Dio" non dobbiamo intendere quell'essere personificato delle religioni che immaginiamo, ma null'altro che la Forza Intelligente che ha dato origine a tutta la Creazione (o quello che noi chiamiamo creazione).
Questa Forza (con le sue leggi) probabilmente in qualche modo guida ancora l'Universo e l'Umanità all'evoluzione.
Quell'"Osservatore" di cui tu parli è l'Umanità che, sotto la spinta della Forza divina che con l'intervento e l'influenza degli uomini piú saggi, viene spinta  all'evoluzione.
L'Evoluzione avrà termine quando nessun essere creato soffrirà piú.
Questo se vogliamo accontentare la sete di felicità che abita in ogni essere umano.
Con "Forza" possiamo intendere qualcosa che ha creato tutto l'Universo e tutte quelle cose e fenomeni che gli scienziati studiano e scoprono e per cui ricevono i Nobel; come i campi gravitazionali, i buchi neri, le stelle, ecc.. Cosí accontentiamo anche Altamarea a cui non chiediamo di genuflettersi davanti a niente.
Spero di aver risposto soddisfacentemente alla tua domanda.
"L'egemonia di sinistra ha creato un deserto e l'ha chiamato cultura".
(M.V.)

Mario Barbella

Citazione di: altamarea il 01 Ottobre 2017, 17:51:43 PM
Mario, in due righe spiega cosa vuoi dire e cosa vuoi sapere. E' inutile ammantare di filosofia un concetto banale.

Chi ti assicura che sia la parola di Dio e non di chi l'ha scritta ? ... IO

Ti basta la fede ? Se ti dà questa certezza allora è inutile che chiedi l'opinione altrui... ;)  La fede? significa non negare l'IO
Un augurio di buona salute non si nega neppure a... Salvini ! :)
A tavola potrebbe pure mancare il cibo ma... mai il vino ! Si, perché una tavola senza vino è come un cimitero senza morti  ;)  (nota pro cultura (ed anche cucina) mediterranea)

giona2068

Citazione di: Elia il 05 Ottobre 2017, 22:16:46 PM
Caro Mario Barbella, vogliamo tagliare corto e dire chiaramente che tutto (o quasi tutto) ciò che è stato scritto, concretizzato, divulgato materialmente dall'uomo  è diventato ciò che chiamiamo "religioni"?
La "Parola di Dio" invece, quella autentica ( non i falsi, le interpretazioni e le elaborazioni che circolano nel mondo, cosí come le ha descritte Altamarea) la può trovare ognuno di noi nel momento in cui riusciamo a svilupparci spiritualmente (il che lo potrebbe fare anche un ateo); in tal modo riusciamo a individuare e capire i falsi (le religioni), andare oltre,  e assimilare la vera Parola di Dio. Col termine "Dio" non dobbiamo intendere quell'essere personificato delle religioni che immaginiamo, ma null'altro che la Forza Intelligente che ha dato origine a tutta la Creazione (o quello che noi chiamiamo creazione).
Questa Forza (con le sue leggi) probabilmente in qualche modo guida ancora l'Universo e l'Umanità all'evoluzione.
Finalmente qualcuno vede la verità.  E' proprio così, la parola del Signore Dio, quella autentica, è dentro ognuno di noi e riusciamo a trovarla nel momento in cui ci sviluppiamo spiritualmente. Questo sviluppo spirituale consiste nella purificazione della nostra anima che apre il rubinetto del nostro cuore dal quale sgorgano  Pace, Amore, Serenità, Coraggio, Speranza, Dolcezza, Sapienza, Umiltà, Mitezza, Bontà  e oltretutto Verità e Verità.  Quando si arriva a questo cessa il credere fondato sulla conoscenza teoculturale e la fede diventa non più un sapere ma un sentire.  In questo caso l'uomo crede perché  sente la presenza dello Spirito dentro e fuori di se.
Solo così possiamo sentirci figli Suoi  e se io sono figlio lo è anche ogni persona che vive sotto la tenda Celeste il cui pavimento è la terra e il cui tetto è il Cielo.  Questo pone fine alle guerre, alle contese, alla superbia, all'orgoglio ecc.. generando rispetto verso  ogni persona e ci permette di comprendere il vero significato della preghiera che il Signore in persona ci ha insegnato: Pater nostro....... Se Lui è il nostro Padre noi siamo fratelli.
Buona giornata.
Giuseppe.  

PS
Una piccola precisazione terminologica.
Ciò che guida l'universo non è una forza, ma la vera potenza che è al disopra di ogni forza.  
Nel cuore dell'uomo non abita/dimora la sete di felicità che è un qualcosa di terreno, ma la sete di gioia che si appaga scoprendo il Signore Dio dentro di noi.

doxa

#11
Mario ha scritto
CitazioneLa fede? significa non negare l'IO

Mario,aiutami a capire il tuo pensiero.
Come già ti ho scritto in un precedente post l'Io è un termine psicoanalitico ideato da Freud, invece la fede invita al trascendentale non all'Io.  Perché vuoi unire due argomenti diversi ?  Qual è il collegamento tra fede ed Io ?

giona2068

Citazione di: altamarea il 06 Ottobre 2017, 14:19:11 PM
Mario ha scritto
CitazioneLa fede? significa non negare l'IO

Mario,aiutami a capire il tuo pensiero.
Come già ti ho scritto in un precedente post l'Io è un termine psicoanalitico ideato da Freud, invece la fede invita al trascendentale non all'Io.  Perché vuoi unire due argomenti diversi ?  Qual è il collegamento tra fede ed Io ?
E' giusta  la tua precisazione, la fede consiste proprio nel rinnegare se stessi - l'io. Dopotutto se ho fiducia in qualcuno - anche umanamente - non posso non  ascoltare questo qualcuno dal momento che gli riconosco delle capacità superiori alle mie.
Se guardiamo il Santo Vangelo già nel Pater Nostro troviamo: .... sia fatta la Tua volontà, fare la Sua volontà vuol dire rinunciare alla mia, ma nel momento che rinuncio alla mia volontà in tutto si scioglie l'io quale sintesi dell'autostima e si entra nella fede o nel credere a secondo di quanto spazio lascio alla Sua volontà.
In definitiva fede e io sono in antitesi fra loro!

viator

Buongiorno. Anzitutto una ovvia considerazione, fatta la quale si potrebbero ben chiudere tutte le discussioni di tutti forum del pianeta : per ciascuno di noi la verità consiste in ciò in cui crediamo. Avete mai visto qualcuno trovar vero qualcosa in cui non crede ?? La verità oggettiva non esiste perché coinciderebbe con l'Assoluto il quale è appunto Unico, totalizzante, da noi concepibile ma non interpretabile o descrivibile.
Tutte le religioni contengono secche contraddizioni logiche, ma avere fede significa udire solamente la voce della psiche (che i religiosi chiamano anima) la quale ci parla dell'unico suo contenuto : l'istinto di sopravvivenza, il quale riesce a sopraffare qualsiasi altro contenuto mentale. In realtà l'avere fede rappresenta l'unico antidoto escogitato da una psiche per opporsi alla paura della morte individuale. Quindi solo la fede in una vita eterna permette di placare psichicamente il fedele. Quella per lui è la Verità.

Per quanto riguarda la tematica principale qui trattata (chi scrive, chi ha scritto, Dio esiste oppure no etc.), sempre in nome delle scelte di fede individuali, si veda quale delle due ipotesi sottostanti meglio soddisfa; quella sarà per noi la verità :

Ipotesi A) Dio esiste, ha creato il mondo e l'ha corredato con l'uomo, generato a sua immagine e somiglianza...........

Ipotesi B) Il mondo (il Tutto Assoluto) esiste, ha creato la vita poi l'uomo, quindi l'uomo, che attraverso l'acquisizione della coscienza era diventato consapevole di dover morire, per sperare di poter vivere in eterno ha dovuto crearsi un Dio QUASI a sua immagine e somiglianza (ad esempio, ha la barba bianca, possiede tutte le virtù umane, si occupa quasi esclusivamente di selezionare anime umane......stranamente Dio sembra possedere tutte e solo le caratteristiche che l'Uomo vorrebbe possedere in massimo grado !!).
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

giona2068

Citazione di: viator il 08 Ottobre 2017, 23:59:06 PM
Buongiorno. Anzitutto una ovvia considerazione, fatta la quale si potrebbero ben chiudere tutte le discussioni di tutti forum del pianeta : per ciascuno di noi la verità consiste in ciò in cui crediamo. Avete mai visto qualcuno trovar vero qualcosa in cui non crede ?? La verità oggettiva non esiste perché coinciderebbe con l'Assoluto il quale è appunto Unico, totalizzante, da noi concepibile ma non interpretabile o descrivibile.
Tutte le religioni contengono secche contraddizioni logiche, ma avere fede significa udire solamente la voce della psiche (che i religiosi chiamano anima) la quale ci parla dell'unico suo contenuto : l'istinto di sopravvivenza, il quale riesce a sopraffare qualsiasi altro contenuto mentale. In realtà l'avere fede rappresenta l'unico antidoto escogitato da una psiche per opporsi alla paura della morte individuale. Quindi solo la fede in una vita eterna permette di placare psichicamente il fedele. Quella per lui è la Verità.

Per quanto riguarda la tematica principale qui trattata (chi scrive, chi ha scritto, Dio esiste oppure no etc.), sempre in nome delle scelte di fede individuali, si veda quale delle due ipotesi sottostanti meglio soddisfa; quella sarà per noi la verità :

Ipotesi A) Dio esiste, ha creato il mondo e l'ha corredato con l'uomo, generato a sua immagine e somiglianza...........

Ipotesi B) Il mondo (il Tutto Assoluto) esiste, ha creato la vita poi l'uomo, quindi l'uomo, che attraverso l'acquisizione della coscienza era diventato consapevole di dover morire, per sperare di poter vivere in eterno ha dovuto crearsi un Dio QUASI a sua immagine e somiglianza (ad esempio, ha la barba bianca, possiede tutte le virtù umane, si occupa quasi esclusivamente di selezionare anime umane......stranamente Dio sembra possedere tutte e solo le caratteristiche che l'Uomo vorrebbe possedere in massimo grado !!).
Bravo!  Sei un esempio perfetto di persona che vive nelle tenebre e pretende di convincere altri che la luce non esiste.  Infatti la tua è la tipica convinzione di chi crede che credere sia un'idea che in ogni caso non è verificabile! Chi crede in Spirito e verità non è colui che ha aderito ad un partito diverso dal tuo ed ha ragione quanto te.  Infatti chi crede sente la presenza dello Spirito in lui che gli da forza, coraggio sapienza, compagnia , luce nel volto, amore, pace, gioia, serenità, dolcezza, umiltà, mitezza, bontà di cuore ecc..... in altri termini sente  di essere parte di un'immensa vita che generosa risplende intorno e dentro di lui.  Costui ha scoperto  che la fede non è un sapere ma un sentire. Chi è fuori da questa dimensione blatera, elucubra, ecc.. senza mai trovare vita o chiamando vita la morte in cui vive!

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