COME VA LETTA E CONCEPITA LA PAROLA DI DIO?

Aperto da Mario Barbella, 21 Dicembre 2016, 18:14:49 PM

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giona2068

Citazione di: Angelo Cannata il 23 Dicembre 2016, 19:42:47 PM
Citazione di: giona2068 il 23 Dicembre 2016, 18:59:18 PM....quando ci inoltriamo nella vita partiamo puliti grazie al battesimo...
Continuo a vedere contraddizioni: questa frase che hai scritto dice l'opposto di ciò che vorrebbe far credere: noi ci inoltriamo nella vita con la nascita, non con il battesimo; se dici che partiamo puliti grazie al battesimo, stai affermando che prima del battesimo siamo sporchi. Quindi non è vero che partiamo puliti.

Citazione di: giona2068 il 23 Dicembre 2016, 18:59:18 PM
Mi domando cosa avrai trasmesso alle creature innocenti che hai battezzato, se battezzavi non credendo, non all'istituzione, ma alla scrittura! Dopo tutto se per te erano già innocenti, quindi già pieni di Spirito Santo, perché li battezzavi?
Te lo posso spiegare, mi richiederebbe abbastanza spazio, ma non penso che gli altri che partecipano a questa discussione sarebbero interessati.

Citazione di: giona2068 il 23 Dicembre 2016, 18:59:18 PMLe sacre scritture  dicono che le colpe dei padri ricadranno sui loro figli fino a sette generazioni.
Non serve appellarsi alle sacre scritture senza aver chiarito i criteri con cui decidi di interpretarle: la scrittura dice anche che se un occhio ti è occasione di peccato te lo devi cavare; se dobbiamo interpretare alla lettera, allora dobbiamo cavarci gli occhi; se non dobbiamo interpretare alla lettera bisogna chiarire quale criterio usare.

Citazione di: giona2068 il 23 Dicembre 2016, 18:59:18 PM
Il nascituro non è personalmente colpevole e non potrebbe esserlo, ma ciò nonostante porta su di se quello che gli hanno dato i genitori.
Tutti sappiamo come nascono i bambini. In quale momento i genitori trasmettono ai figli il peccato originale? Nel concepimento? Nel parto? Oppure fa parte del DNA? Oppure è un mistero?


Lasciamo perdere, è meglio. La polemica non porta a niente.
La cosa peggiore è che sei un ex sacerdote, purtroppo mentalmente bloccato e indisponibile a puntare il dito su te stesso.
Quanto a quello che hai trasmesso ai bambini che hai battezzato, non importa che lo dica a me, conta solo che tu ti renda conto, se ci riesci, di quello che potresti aver fatto!

Duc in altum!

**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneQuesta contraddizione non è tua, ma fa parte proprio della dottrina della Chiesa: essa stabilisce che nasciamo tutti macchiati del peccato originale, poi si sente costretta ad ammettere che non ci può essere peccato senza colpa, alla fine, non potendosi capire di cosa può essere colpevole un bambino che nascerà tra mille anni, tutto viene rinviato al mistero, all'incomprensibile, alle cose più grandi di noi, una scappatoia che funziona sempre quando vengono fuori le contraddizioni.
Ma a colpa è essere (nascere) intrisi già della colpa compiuta da chi per noi decise di non seguire virtude e canoscenza.
Se può esserci una colpa questa è contratta.
Eugenio Scalfari (non Papa Benedetto XVI), scriveva qualche anno fa: "...il legno con il quale siamo costruiti è storto!..." - non è la Chiesa ad aver "inventato" il peccato originale, ma – al contrario – è lei l'unica ad aver dato una spiegazione della nostra situazione. Se si toglie il peccato originale non si capisce più l'uomo.
Ma come sempre si ricade sul fondamento che nessuno è obbligato a credergli.

Interessante e profonda, secondo me, questa riflessione incontrata al riguardo:
«L'esistenza di un peccato all'origine del genere umano si accorda con quanto l'uomo può verificare empiricamente, nella storia dei popoli e nella sua esistenza personale. È paradossale che un essere intelligente, capace di pensiero filosofico e di progresso tecnico-scientifico, che se volesse potrebbe impiegare le proprie risorse e la propria intelligenza per aumentare la qualità di vita dei popoli, eliminando tante sofferenze e cooperando come in una sola famiglia, applichi invece il suo genio e la sua razionalità per combattere, distruggere, umiliare e uccidere. Non si tratta di un retaggio della nostra biologia animale: ad essere onesti è molto di peggio. Non è pura bestialità, ma intelligenza che concepisce il male e lo persegue razionalmente. Qualcosa non funziona in noi. Mentre gli altri animali suonano sempre con lo stesso registro, noi siamo capaci di interpretare le note più sublimi e quelle più ignobili. Qualcosa è misteriosamente avvenuto alle origini e qualcosa continua ad avvenire in ognuno di noi: siamo depositari di una promessa maggiore di quanto siamo capaci di mettere in pratica. Il testo sacro può essersi servito anche del linguaggio del mito per trasmettere questa verità originaria, ma essa rimane tanto reale quanto l'esperienza quotidiana di ciascuno».
(Giuseppe Tanzella-Nitti, ordinario di teologia fondamentale alla Pontificia Università della Santa Croce)
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

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