Come mai si dice sempre che Dio perdona solo a condizione del pentimento?

Aperto da Socrate78, 09 Luglio 2023, 13:40:23 PM

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Duc in altum!

Citazione di: taurus il 18 Luglio 2023, 10:12:57 AMAllego pertanto il link ufficiale _ ove potrai leggere (con la dovuta attenzione...) quello che pontica il (tuo) magistero.
Non penso che ti permetterai di criticare anche la  piu' autorevole fonte (almeno per i credenti catto-romani..).
Strano che fai l'emancipato e poi sei più talebano dei farisei dell'epoca.

Il Magistero lega tutto ciò per chi riceve il perdono attraverso gli Apostoli ("...proprio donando ai suoi Apostoli lo Spirito Santo, Cristo risorto ha loro conferito il suo potere divino di perdonare i peccati..." Gv 20,22-23), ma, grazie a Dio e purtroppo per chi è ortodosso (non sei solo, se può sollevarti), non è l'unica maniera - quindi, neanche l'unica esegesi possibile del finale del Credo/Simbolo.

Difatti, basta aggiungere la seconda parte dell'Articolo 10 - che sbadatamente o convenientemente non hai postato - chiamato in causa: "...la seconda parte del Catechismo tratterà esplicitamente del perdono dei peccati per mezzo del Battesimo, del sacramento della Penitenza e degli altri sacramenti, specialmente dell'Eucaristia. Pertanto qui è sufficiente richiamare brevemente qualche dato fondamentale..." - e il gioco è risolto.

Coloro che calano il paralitico dal tetto, ma soprattutto san Disma (il buon ladrone, per capirci) - quindi Vangelo, nuova ed eterna alleanza, grazie al Crocifisso - dimostrano, ineccepibilmente, che la loro fede nel perdono non accomuna né gli Apostoli, né la Chiesa, né lo Spirito Santo (come potevano, il Magistero non era stato ancora redatto), bensì soltanto la fiducia nella verità testimoniata dal Messia.

Oltretutto (come dice Totò: "abbondadis in abbondadum"), sempre coloro che calano il paralitico, evidenziano che chiunque (quindi anche chi non si è pentito, infatti non conosciamo un'eventuale contrizione perfetta del paralitico) può essere perdonato/assolto dalla Santissima Trinità, grazie alla fede sincera e autentica di un altro (incredibile ...ma vero!).

Stai sereno, non sono Salvatore Conte  intercederò per te: Vien', vien' cca! Viene a te Piglià 'o Perdono.  :)) :)) :))


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P.S.:
Iperbole = è una figura retorica che consiste nel portare all'eccesso il significato di un'espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per rafforzarne il senso e aumentarne, per contrasto, la credibilità.
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Dario

Offirò una risposta laterale al quesito "Come mai Dio per perdonare richiede il pentimento".

Io sto studiando una nuova religione, si dice che il paradiso è a portata di mano e si può raggiungere mentre si è in vita, il pentimento consisterebbe nel meditare per eliminare il falso sé. In questo caso il paradiso può essere raggiunto solo tramite la meditazione quindi ci si pente del falso sé per eliminarlo. Meditando con una particolare tecnica quindi si può raggiungere il Nirvana, il paradiso. E' possibile quindi raggiungere il paradiso in vita se ci si pente. Secondo questa interpretazione la domanda può essere ridotta ad un "come mai devo camminare per salire in cima alla montagna". La risposta è che per salire in cima alla montagna bisogna camminare. Il pentimento non diventa più una precondizione, ma la strada da seguire. Così come procurarsi cibo è la strada da seguire per mangiare. Sempre secondo questa interpretazione siamo tutti peccatori perchè abbiamo un Falso Sé e il perdono è a portata di tutti, basta meditare. Pentirsi è seguire la strada che porta alla montagna. Invece di essere dispiaciuti per l'azione compiuta, si è dispiaciuti per aver vissuto nel Falso Sé.
Brevi video di Filosofia, Psicologia e Religione:
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https://www.youtube.com/channel/UCmwD_FPN0TDF5yZFnaik-mg
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