Ci sono cose che non andrebbero lette...

Aperto da bluemax, 09 Novembre 2016, 13:05:06 PM

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bluemax

Ci sono libri che non andrebbero letti... e ricerche che non andrebbero fatte... superata poi la miseria del conoscere ci si sente finalmente liberi, sereni, tranquilli, il tutto è come deve essere e non ci puoi far nulla.

Mi riferisco al fatto che essendomi avvicinato negli ultimi tempi (a causa dello studio sulla mente buddista) a testi neuroscientifici...

Beh... la domanda è semplice.
E' appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che il tutto avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.

Non c'è spiritualità, non c'è dolore ne gioia (se non ricompense chimiche volute dall'evoluzione), non c'è mente se non processi cerebrali, ma sopratutto non vi è un Se' un io... se non come sovrapposizione di mappature tra quel che l'occhio vede e quel che il corpo prova (è il mondo a muoversi o la testa ? Per valutare questo serve la creazione di un IO illusorio).

E non c'è amore, non c'è odio, non c'è Libero arbitrio...

la filosofia muore lentamente, l'arte pure, la spiritualità diviene inutile di fronte la realtà dei fatti... ossia che non siamo molto differenti da un minerale...

giona2068

Citazione di: bluemax il 09 Novembre 2016, 13:05:06 PM
Ci sono libri che non andrebbero letti... e ricerche che non andrebbero fatte... superata poi la miseria del conoscere ci si sente finalmente liberi, sereni, tranquilli, il tutto è come deve essere e non ci puoi far nulla.

Mi riferisco al fatto che essendomi avvicinato negli ultimi tempi (a causa dello studio sulla mente buddista) a testi neuroscientifici...

Beh... la domanda è semplice.
E' appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che il tutto avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.

Non c'è spiritualità, non c'è dolore ne gioia (se non ricompense chimiche volute dall'evoluzione), non c'è mente se non processi cerebrali, ma sopratutto non vi è un Se' un io... se non come sovrapposizione di mappature tra quel che l'occhio vede e quel che il corpo prova (è il mondo a muoversi o la testa ? Per valutare questo serve la creazione di un IO illusorio).

E non c'è amore, non c'è odio, non c'è Libero arbitrio...

la filosofia muore lentamente, l'arte pure, la spiritualità diviene inutile di fronte la realtà dei fatti... ossia che non siamo molto differenti da un minerale...
E già, ma chissà perché queste sensazioni/sentimenti nei minerali e nell'uomo morto/senza anima non esistono!

bluemax

Citazione di: giona2068 il 09 Novembre 2016, 13:14:52 PM
Citazione di: bluemax il 09 Novembre 2016, 13:05:06 PM
Ci sono libri che non andrebbero letti... e ricerche che non andrebbero fatte... superata poi la miseria del conoscere ci si sente finalmente liberi, sereni, tranquilli, il tutto è come deve essere e non ci puoi far nulla.

Mi riferisco al fatto che essendomi avvicinato negli ultimi tempi (a causa dello studio sulla mente buddista) a testi neuroscientifici...

Beh... la domanda è semplice.
E' appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che il tutto avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.

Non c'è spiritualità, non c'è dolore ne gioia (se non ricompense chimiche volute dall'evoluzione), non c'è mente se non processi cerebrali, ma sopratutto non vi è un Se' un io... se non come sovrapposizione di mappature tra quel che l'occhio vede e quel che il corpo prova (è il mondo a muoversi o la testa ? Per valutare questo serve la creazione di un IO illusorio).

E non c'è amore, non c'è odio, non c'è Libero arbitrio...

la filosofia muore lentamente, l'arte pure, la spiritualità diviene inutile di fronte la realtà dei fatti... ossia che non siamo molto differenti da un minerale...

E già, ma chissà perché queste sensazioni/sentimenti nei minerali e nell'uomo morto/senza anima non esistono!
Perchè non esistono neppure nell'uomo vivo, se non come mere illusioni create dal cervello... sono semplici reazioni chimiche che il cervello identifica come "emozioni". Le emozioni servono unicamente per stabilire se una qualsiasi azione (che ricordiamoci non deriva in alcun modo da libero arbitrio) ha effetto benefico sul corpo oppure no. Anche l'amore materno, che molti identificano come la piu' grande forma di amore, è del tutto semplice frutto di evoluzione.

Pare che a differenza dei rettili che deponevano uova, e che quindi si disinteressavano della prole, i mammiferi (tutti) abbiano sviluppato la secrezione di certe sostanze all'interno del cervello (che noi definiamo amore perchè ricompensano con oppiacei quindi contentezza) quando la prole era al sicuro. Altrimenti i mammiferi non avrebbero potuto evolversi (come del resto chissà quante prove fallimentari nella scala evolutiva vi sono state).

Quindi, pare che non vi sia alcun chè di magico, trascendentale, inspiegabile al di fuori del cervello.
Cervello e mente coincidono. Superstizioni, Religioni, Credenze... tutto frutto di serotonina con il semplice scopo di far progredire la specie.
Anche la bontà e aggressività fanno parte di tutto questo... 

insomma... a quanto pare è finita l'era della filosofia e della spiritualità in quanto prettamente superate dai fatti... 

questo inizialmente angoscia (come ogni nuova idea che distrugge credenze precedenti pensate come vere ed inconfutabili) ma dopo aver assimilato il concetto (e visto che non c'è alternativa) devo ammettere che tutto diviene.... sereno...

ma inizialmente l'angoscia è notevole...

jsebastianB

#3
Citazione di: bluemax il 09 Novembre 2016, 13:05:06 PM
Ci sono libri che non andrebbero letti... e ricerche che non andrebbero fatte... superata poi la miseria del conoscere ci si sente finalmente liberi, sereni, tranquilli, il tutto è come deve essere e non ci puoi far nulla.
.

Quanto da te postato fa comprendere come mai:  Chi un tempo deteneva il controllo della coscienze ( il supponente clero ) temeva - e con ragione - il diffondersi della Conoscenza !

Questa sgretola ogni (supposta)  certezza  introiettata nelle menti dei semplici, degli incolti..  nel corso dei secoli.  
Hai mai letto A. Verrecchia ?  Nel commentare il pensiero di A. Schopenhauer ( colui che accusa la "pretaglia"  di intontire/rimbambire  la mente dei piccoli bimbi..)  riportava un eloquente fatto storico proprio su questo argomento.. l' imminente pericolo reso dalla possibilita' di accesso,  al "popolino",  di essere in grado di leggere e far di conto !

Questi i fatti ( trascrivo alla lettera ) :
- 3 gennaio 1870 (!) - il parlamento regio stava votando la legge che ( in Italia - per la prima volta in 2000 anni ! ) istituiva le prime 2 ( due ! ) classi ( elementari ) gratuite per tutti i sudditi del regno.
Il vicario diDio del tempo ( Mastai Ferretti / Pio IX ) scrive urgentemente al re Vittorio Emanuele II - per  scongiurarlo  di NON promulgare quella famigerata legge / un vero " flagello " che si abbatteva sul regno e sul mondo (sic! ).  
La cultura e lo scambio delle idee - questi - sono stati i veri nemici del clero del catto-cristiano.

Verracchia riporta Zarathustra che nell' Avesta esortava il devoto : ad essere diligente nell' acquisire il sapere, perchè esso è il seme della conoscenza / il suo frutto è la sapienza.

E dunque ?
E' proprio vero che le granitiche certezze, quelle stesse consolidatesi nel corso di secoli,  si sciolgono come neve esposto al sole ( la conoscenza ! ) potrebbe semmai provocare "melanconia" e/o uno stato d' angoscia  - ma questa è la cruda ed incontrovertibile Realta' !
Verracchia paragona questo stato di "confusione e amarezza "  che sperimenta un viandante; uno che cammina spedito e sicuro nell' Artico ,  essendo egli convintissimo della consistenza del ghiaccio.
Ma cocente e amara sara la sua  delusione nel dover constatare che basta un raggio di sole.. per far sciogliere quella  "secolare consistenza"  del Pack !

Invece è quanto mai utile leggere quei Libri che "svegliano" il sonnambulo che vaga come uno zombi..

- ( pag. 12 - A. Verracchia / Schopenhauer : O si pensa - o si crede _ Rizzoli )

Sariputra

@ bluemax
Non sono molto d'accordo con le tue conclusioni. Perchè sottintendono che la spiritualità sia solo una mancanza di conoscenza scientifica, come se spiritualità e scienza abitassero lo stesso ambito di indagine e che la spiritualità sia una forma di superstizione data dall'ignoranza delle leggi scientifiche. Non entro nel discorso sulla validità delle varie teorie scientifiche che tu mi sembra assumi fideisticamente, nello stesso modo che  imputi come "ignorante" ai credenti. In questo modo riveli che anche tu sei un credente, nella validità delle teorie scientifiche, che sono continuamente in discussione e in verifica e che spesso vengono confutate da nuove scoperte scientifiche. E questo come minimo impone una certa cautela prima di lanciarsi in "assoluti".

"La scienza non è in contraddizione con l'ipotesi di Dio. Piuttosto, ci offre una finestra su un universo dinamico e creativo che espande il nostro apprezzamento per l'opera divina che non avrebbe potuto essere così immaginata nei secoli passati. In qualità di schietto difensore dell'evoluzione, sono spesso sfidato da coloro che ritengono che se la scienza può dimostrare l'origine naturale della nostra specie, e sicuramente lo fa, allora Dio dovrebbe essere abbandonato. Ma la divinità che essi rifiutano così facilmente, non è quella che conosco.. Per essere minacciato dalla scienza, Dio dovrebbe essere niente più che un segnaposto per l'ignoranza umana. Questo è il Dio dei creazionisti, del "disegno intelligente", di coloro che cercano il loro Dio nelle tenebre.( Kenneth Miller,docente di biologia alla Brown University,premiato dalla American Society for Cell Biology e dalla AAAS per il suo contributo pubblico all'insegnamento dell'evoluzione negli Stati Uniti).

[font=Verdana, sans-serif, 'Trebuchet MS']"Molte persone sono convinte che scienza e religione siano inconciliabili. Io sono un fisico,faccio ricerca tradizionale, pubblico nelle riviste peer-reviewed, formo gli studenti e i ricercatori, cerca di imparare dalla natura come essa lavora. In altre parole, sono uno scienziato. Sono anche una persona di fede religiosa. Io frequento la chiesa, canto nel coro gospel, alla domenica vado al catechismo e prego regolarmente. In altre parole, sono una comune persona di fede. Uno scienziato serio che seriamente crede in Dio. Come faccio a credere in Dio? Questa non è una questione scientifica. Una dichiarazione scientifica deve essere falsificabile, mentre i contenuti a carattere religioso non lo sono necessariamente. ( William Phillips, fisico, premio Nobel)[/font]

[font=Verdana, sans-serif, 'Trebuchet MS']"Non vedo nessuna contraddizione tra scienza e fede: appartengono a due sfere diverse. Saremmo troppo ambiziosi e troppo arroganti se potessimo pensare di spiegare l'origine del mondo. Quello che possiamo fare noi scienziati è andare avanti passettino dopo passettino, e accumulare conoscenza.Ma, come diceva Newton, quello che conosciamo è una gocciolina e quello che non conosciamo un oceano, quindi siamo ben lontani dal rispondere a domande di quel tipo". (F.Gianotti)[/font]

[font=Verdana, sans-serif, 'Trebuchet MS']Ho riportato solo alcune citazioni di famosi scienziati che si dichiarano credenti, ma se ne trovano migliaia. Io non ci vedo alcuna contraddizione tra la scienza e la fede o la spiritualità. Certo che, come la scienza richiede continua ricerca e indagine, così anche la spiritualità ha questa necessità, pena il decadere, se presa alla lettera dei testi "sacri", nella schiera di quelli "che ceracano il loro Dio nelle tenebre".[/font]
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

giona2068

Citazione di: Sariputra il 09 Novembre 2016, 16:49:01 PM
@ bluemax
Non sono molto d'accordo con le tue conclusioni. Perchè sottintendono che la spiritualità sia solo una mancanza di conoscenza scientifica, come se spiritualità e scienza abitassero lo stesso ambito di indagine e che la spiritualità sia una forma di superstizione data dall'ignoranza delle leggi scientifiche. Non entro nel discorso sulla validità delle varie teorie scientifiche che tu mi sembra assumi fideisticamente, nello stesso modo che  imputi come "ignorante" ai credenti. In questo modo riveli che anche tu sei un credente, nella validità delle teorie scientifiche, che sono continuamente in discussione e in verifica e che spesso vengono confutate da nuove scoperte scientifiche. E questo come minimo impone una certa cautela prima di lanciarsi in "assoluti".

"La scienza non è in contraddizione con l'ipotesi di Dio. Piuttosto, ci offre una finestra su un universo dinamico e creativo che espande il nostro apprezzamento per l'opera divina che non avrebbe potuto essere così immaginata nei secoli passati. In qualità di schietto difensore dell'evoluzione, sono spesso sfidato da coloro che ritengono che se la scienza può dimostrare l'origine naturale della nostra specie, e sicuramente lo fa, allora Dio dovrebbe essere abbandonato. Ma la divinità che essi rifiutano così facilmente, non è quella che conosco.. Per essere minacciato dalla scienza, Dio dovrebbe essere niente più che un segnaposto per l'ignoranza umana. Questo è il Dio dei creazionisti, del "disegno intelligente", di coloro che cercano il loro Dio nelle tenebre.( Kenneth Miller,docente di biologia alla Brown University,premiato dalla American Society for Cell Biology e dalla AAAS per il suo contributo pubblico all'insegnamento dell'evoluzione negli Stati Uniti).

[font=Verdana, sans-serif, 'Trebuchet MS']"Molte persone sono convinte che scienza e religione siano inconciliabili. Io sono un fisico,faccio ricerca tradizionale, pubblico nelle riviste peer-reviewed, formo gli studenti e i ricercatori, cerca di imparare dalla natura come essa lavora. In altre parole, sono uno scienziato. Sono anche una persona di fede religiosa. Io frequento la chiesa, canto nel coro gospel, alla domenica vado al catechismo e prego regolarmente. In altre parole, sono una comune persona di fede. Uno scienziato serio che seriamente crede in Dio. Come faccio a credere in Dio? Questa non è una questione scientifica. Una dichiarazione scientifica deve essere falsificabile, mentre i contenuti a carattere religioso non lo sono necessariamente. ( William Phillips, fisico, premio Nobel)[/font]

[font=Verdana, sans-serif, 'Trebuchet MS']"Non vedo nessuna contraddizione tra scienza e fede: appartengono a due sfere diverse. Saremmo troppo ambiziosi e troppo arroganti se potessimo pensare di spiegare l'origine del mondo. Quello che possiamo fare noi scienziati è andare avanti passettino dopo passettino, e accumulare conoscenza.Ma, come diceva Newton, quello che conosciamo è una gocciolina e quello che non conosciamo un oceano, quindi siamo ben lontani dal rispondere a domande di quel tipo". (F.Gianotti)[/font]

[font=Verdana, sans-serif, 'Trebuchet MS']Ho riportato solo alcune citazioni di famosi scienziati che si dichiarano credenti, ma se ne trovano migliaia. Io non ci vedo alcuna contraddizione tra la scienza e la fede o la spiritualità. Certo che, come la scienza richiede continua ricerca e indagine, così anche la spiritualità ha questa necessità, pena il decadere, se presa alla lettera dei testi "sacri", nella schiera di quelli "che ceracano il loro Dio nelle tenebre".[/font]


Possiamo anche osare di più. Il Signore Dio è sapienza ed intelligenza, se uno scienziato o comunque uno che si interessa della scienza non ha l'intelligenza non può essere uno scienziato né capire quello che gli scienziati fanno.
L'intelligenza è il Signore Gesù in persona e l'uomo è immagine e somiglianza del Signore Dio, quindi la scienza, nella sua accezione positiva, è il Signore Dio stesso.
Il problema è un altro: Come l'uomo la applica.  Il medico tedesco delle SS era uno scienziato e faceva sperimenti, ma....... conosciamo la storia.

Una raccomandazione a JsebastianB: Evita di considerare i religiosi e il mondo dello Spirito come se fossero una cosa sola. E' vero che i religiosi ne hanno combinate di tutti i colori, ma l'esistenza di lupi vestiti di agnello non cambia le cose nel mondo dello Spirito. Essi sono la prova che esiste il Signore Dio, ma che satana non gradisce che questa verità venga vissuta e rivelata.

Phil

Citazione di: bluemax il 09 Novembre 2016, 13:05:06 PMNon c'è spiritualità, non c'è dolore ne gioia (se non ricompense chimiche volute dall'evoluzione), non c'è mente se non processi cerebrali, ma sopratutto non vi è un Se' un io [...] E non c'è amore, non c'è odio, non c'è Libero arbitrio... la filosofia muore lentamente, l'arte pure, la spiritualità diviene inutile di fronte la realtà dei fatti...
Forse conviene chiamare in causa la differenza fra ciò-che-costituisce-un-vissuto (la sua causa e il suo meccanismo) e l'esperienza-del-vissuto stesso (da parte della autocoscienza): il dolore, o meglio, quel tipo di esperienza fisica che noi abbiamo definito convenzionalmente come "dolore" (conferendole così un'esistenza concettuale-linguistica), viene sempre vissuto come tale; poi la scienza ci spiega che non è mandato dagli dei ma è un meccanismo neuro-fisiologico... ma ciò non cambia il modo in cui lo viviamo/percepiamo, nè è corretto sostenere che allora il "dolore non esiste più": esiste ancora sia come vissuto che come "definizione" di quel tipo di vissuto (l'esistenza ha differenti piani, Meinong docet). Non è che, sapendo come funziona il corpo ed il cervello, viene meno il sentire/provare dolore (semmai cambia solo la spiegazione di come si origina e come funziona).

Lo stesso vale per l'arte, la spiritualità, le differenti visioni del mondo, etc.: pur essendo, a quanto pare, radicate nel cervello, il modo di viverle e la loro influenza sulla vita del soggetto non vengono automaticamente annullate da questa consapevolezza demistificante, anche perchè non viene necessariamente condivisa da tutti (un esempio triviale: se penso che l'apice del piacere fisico che provo con una donna, sia un'ascesi mistico-spirituale, oppure una mera secrezione di enzimi ed impulsi elettrici, ciò non cambia l'esperienza del piacere insito nel vissuto ed il desiderio di riviverlo  ;)).


P.s. Non sarebbe poi da sottovalutare il fatto che sono pur sempre altri cervelli a studiare/decifrare il cervello...

jsebastianB

Citazione di: giona2068 il 09 Novembre 2016, 17:14:22 PM
Citazione di: Sariputra il 09 Novembre 2016, 16:49:01 PM omande di quel tipo". (F.Gianotti)


Possiamo anche osare di più. Il Signore Dio è sapienza ed intelligenza, se uno scienziato o comunque uno che si interessa della scienza non ha l'intelligenza non può essere uno scienziato né capire quello che gli scienziati fanno.
L'intelligenza è il Signore Gesù in persona

Caro Giona.. come credente fai bene a mostrarti tenace paladino della dottrina, tuttavia essa va bene per i devoti ( e solo per questi ).

Quanto al tuo post - mi permetto di farti osservare ( pur non essendo catto-cristiano ) che la Sapienza/Intelligenza divina  è inconoscibile all' uomo. Almeno cosi' riportavano gli autori di  TUTTI  i Libri Sapienziali !

Ora cosa si vuol intendere ( biblicamente parlando ) con "sapienza" ?
Non certo il conoscere le cose ( e/o i fenomeni )  del mondo. Semmai grazie alla scienza / la conoscenza ha fatto scoprire quello che i furbaccioni del culto hanno sempre fatto credere ai devoti / ovvero: tutti i fenomeni della Natura -  sia quelli tragici che esaltanti dell' esistenza..  altro non erano che le giuste punizioni e/o benevoli manifestazioi divine - a seguito del comportamento del credente. ( Vedi Deuteronomio - la dottrina delle 2 (due) vie ).

Ma proprio grazie alla conoscenza.. tutto lo sparlare dei maghi del culto ( gli scialatori di falsita' - di menzogne ) ha invece dimostrato quanto essi stessi erano  profondamente ignoranti e purtuttavia - da abili truffatori come nel gioco delle tre carte - si presentavano come i sapienti illuminati dal (loro) Mono-dio.

Ora ritornando alle Scritture..  la Sapienza divina è impossibile conoscerla cosi' come è impossibile all' uomo poter accedere alla stessa.
SOLO il dioYahwè sa dove "ella" giace, dove si trova, solo lui la conosce.
Al devoto  non è dato sapere dove Ella sia - egli deve SOLO seguire la sua volonta' ( leggi Torah ) e nulla piu' !!

Se poi tu alludi alla sapienza ( o meglio al "mistero" della stessa ) RI-velata "solo"  al sommo apostolo - allora essa riguarda  esclusivamente (!)  i credenti del cristianesimo.

E dunque per ritornare al tema - quali sarebbero i libri che non andrebbero letti ?
Quelli che RI-destano l' individuo dal suo sonno profondo - oppure quelli che lo addormentano sempre piu' ??  

                                                              ------------------------------
Tu scrivi : Una raccomandazione a JsebastianB: Evita di considerare i religiosi e il mondo dello Spirito come se fossero una cosa sola.

so bene che bisogna "distinguere"  /
Tuttavia sono loro che gestiscono il tutto, in quanto ( almeno cosi' vogliono far credere ) essi stessi sarebbero  illuminati dal loro mono-dio.
Se dunque questi furbacchioni ripetono quel famoso detto:  Fate quello che dicono e non quello che fanno - purtuttavia essi - come  pastori del gregge ( gli incolti del volgo.. ) - li si riconoscono dai  loro frutti marci.
Cio'  fa supporre che il loro parlare e/o  blaterare.. sia solo aria fritta.
( Le loro argomentazioni consistono in Nulla -Gb. 13.12 ) !!

giona2068

#8
Citazione di: jsebastianB il 09 Novembre 2016, 18:33:12 PM
Citazione di: giona2068 il 09 Novembre 2016, 17:14:22 PM
Citazione di: Sariputra il 09 Novembre 2016, 16:49:01 PM omande di quel tipo". (F.Gianotti)


Possiamo anche osare di più. Il Signore Dio è sapienza ed intelligenza, se uno scienziato o comunque uno che si interessa della scienza non ha l'intelligenza non può essere uno scienziato né capire quello che gli scienziati fanno.
L'intelligenza è il Signore Gesù in persona

Caro Giona.. come credente fai bene a mostrarti tenace paladino della dottrina, tuttavia essa va bene per i devoti ( e solo per questi ).

Quanto al tuo post - mi permetto di farti osservare ( pur non essendo catto-cristiano ) che la Sapienza/Intelligenza divina  è inconoscibile all' uomo. Almeno cosi' riportavano gli autori di  TUTTI  i Libri Sapienziali !

Ora cosa si vuol intendere ( biblicamente parlando ) con "sapienza" ?
Non certo il conoscere le cose ( e/o i fenomeni )  del mondo. Semmai grazie alla scienza / la conoscenza ha fatto scoprire quello che i furbaccioni del culto hanno sempre fatto credere ai devoti / ovvero: tutti i fenomeni della Natura -  sia quelli tragici che esaltanti dell' esistenza..  altro non erano che le giuste punizioni e/o benevoli manifestazioi divine - a seguito del comportamento del credente. ( Vedi Deuteronomio - la dottrina delle 2 (due) vie ).

Ma proprio grazie alla conoscenza.. tutto lo sparlare dei maghi del culto ( gli scialatori di falsita' - di menzogne ) ha invece dimostrato quanto essi stessi erano  profondamente ignoranti e purtuttavia - da abili truffatori come nel gioco delle tre carte - si presentavano come i sapienti illuminati dal (loro) Mono-dio.

Ora ritornando alle Scritture..  la Sapienza divina è impossibile conoscerla cosi' come è impossibile all' uomo poter accedere alla stessa.
SOLO il dioYahwè sa dove "ella" giace, dove si trova, solo lui la conosce.
Al devoto  non è dato sapere dove Ella sia - egli deve SOLO seguire la sua volonta' ( leggi Torah ) e nulla piu' !!

Se poi tu alludi alla sapienza ( o meglio al "mistero" della stessa ) RI-velata "solo"  al sommo apostolo - allora essa riguarda  esclusivamente (!)  i credenti del cristianesimo.

E dunque per ritornare al tema - quali sarebbero i libri che non andrebbero letti ?
Quelli che RI-destano l' individuo dal suo sonno profondo - oppure quelli che lo addormentano sempre piu' ??  

                                                              ------------------------------
Tu scrivi : Una raccomandazione a JsebastianB: Evita di considerare i religiosi e il mondo dello Spirito come se fossero una cosa sola.

so bene che bisogna "distinguere"  /
Tuttavia sono loro che gestiscono il tutto, in quanto ( almeno cosi' vogliono far credere ) essi stessi sarebbero  illuminati dal loro mono-dio.
Se dunque questi furbacchioni ripetono quel famoso detto:  Fate quello che dicono e non quello che fanno - purtuttavia essi - come  pastori del gregge ( gli incolti del volgo.. ) - li si riconoscono dai  loro frutti marci.
Cio'  fa supporre che il loro parlare e/o  blaterare.. sia solo aria fritta.
( Le loro argomentazioni consistono in Nulla -Gb. 13.12 ) !!

Com'è difficile il dialogo con chi ha chiuso il cuore al Signore Dio.
So bene che all'uomo è impossibile sapere in cosa consista la Sapienza, dal momento che la sapienza è il Signore Dio. Conoscere cosa sia la sapienza in spirito e verità equivale a conoscere chi è il Signore Dio. Ho già parlato di questo quando ho aperto un Topic dal titolo: Chi sono Io? Nel mio primo post di quel  Topic ho sostenuto che è impossibile per l'uomo sapere chi è il Signore Dio, ma, se scopro chi sono io, posso sapere chi è il Signore Dio per me. La stessa cosa dicasi per la Sapienza, almeno fino a quando non scopro la mia stoltezza.
In ogni caso quando nel cuore dell'uomo c'è il Signore che guida i suoi passi, la sapienza è il comportamento dell'uomo stesso che corrisponde al comportamento del santo.
Al difuori di questo ci sono solo parole, parole, parole... senza senso.

Angelo Cannata

Citazione di: bluemax il 09 Novembre 2016, 13:05:06 PM
...ci si sente finalmente liberi...
...
...non c'è Libero arbitrio...
Giusto per divertimento cito l'apparente contraddizione presente nelle tue parole, in realtà sono d'accordo con te.

Citazione di: Phil il 09 Novembre 2016, 18:14:42 PM
... ciò non cambia il modo in cui lo viviamo/percepiamo...
Credo che un cambiamento ci sia e valga la pena di essere notato e coltivato: da ciò che ha detto bluemax consegue una necessità di umiltà, modestia. Tutto rimane come prima, ma tutto va vissuto con modestia, abbandonando ogni pretesa di verità.
Di per sé proprio l'acquisizione scientifica detta da bluemax potrebbe essere accusata di essere una pretesa di verità, quindi pretesa metafisica, realista, oggettivista, ma in realtà la scienza vera non ha pretese di verità intese in senso metafisico: la scienza fa ricerche e presenta i risultati, molto umilmente. Ciò che importa è che tali risultati, una volta ottenuti, non possono più essere trascurati, non ci si può esimere da un confronto, un dialogo con essi.
Ciò, però, suggerisce anche la situazione in cui considerare il resto della cultura: ogni filosofia, ogni  spiritualità, ogni umanesimo è costretto a modestia, ma, allo stesso modo, non può essere trascurato, non ci si può esimere da un dialogo con esso.

Duc in altum!

**  scritto da bluemax:
CitazioneBeh... la domanda è semplice.
E' appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che il tutto avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.
Benissimo, quindi la speranza sul perché il tutto avviene così è ancora vincolata alla "fede" personale, ossia il tuo:
Citazioneil tutto è come deve essere e non ci puoi far nulla.
...quindi è vero che non possiamo far nulla, ma solo per comprovare che Dio non esiste, dunque continuate a leggere!!
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Freedom

Citazione di: bluemax il 09 Novembre 2016, 13:05:06 PM
Ci sono libri che non andrebbero letti... e ricerche che non andrebbero fatte... superata poi la miseria del conoscere ci si sente finalmente liberi, sereni, tranquilli, il tutto è come deve essere e non ci puoi far nulla.

Mi riferisco al fatto che essendomi avvicinato negli ultimi tempi (a causa dello studio sulla mente buddista) a testi neuroscientifici...

Beh... la domanda è semplice.
E' appurato, e accettato, e consolidato, senza alcun dubbio, che il tutto avviene come semplice reazione chimica all'interno del cervello.

Non c'è spiritualità, non c'è dolore ne gioia (se non ricompense chimiche volute dall'evoluzione), non c'è mente se non processi cerebrali, ma sopratutto non vi è un Se' un io... se non come sovrapposizione di mappature tra quel che l'occhio vede e quel che il corpo prova (è il mondo a muoversi o la testa ? Per valutare questo serve la creazione di un IO illusorio).

E non c'è amore, non c'è odio, non c'è Libero arbitrio...

la filosofia muore lentamente, l'arte pure, la spiritualità diviene inutile di fronte la realtà dei fatti... ossia che non siamo molto differenti da un minerale...
E' una consapevolezza importante quella che hai raggiunto. Ma non è una novità. Pensa che gli antichi alchimisti c'erano già arrivati in tempi storici assai lontani dal nostro.

Eppure, ai fini della nostra esistenza, questa consapevolezza è del tutto irrilevante. Lo so non sembra e, al contrario, pare di aver fatto una scoperta decisiva eppure......eppure pensa al dolore che provi nella tua vita e rifletti cosa ti cambia sapere che è una reazione chimica.

Nulla. Assolutamente nulla. Ergo, appena metabolizzerai questa consapevolezza, tutto tornerà come prima.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

bluemax

#12
Oggi sono andato ancora piu' a fondo in certe letture... come dicevo certe cose non andrebbero lette per non compromettere quelle esigue certezze necessarie a giustificare il proprio e illusorio ego, ma ha vinto la curiosità. Curiosità dovuta al capire sino a quanto la filosofia buddista sia riuscita a "con-prendere" cose che solo oggi, in occidente, affrontiamo in modo scientifico.

Devo dire che dopo i primi momenti di  "panico" (notare le virgolette in quanto non so se effettivamente si puo' parlare di panico, stupore, o riordino di certe credenze sviluppate negli anni) la tranquillità ha preso il suo posto. Quindi la serenità.

Se ci pensiamo, la stessa cosa avvenne alle persone cui Galileo invito' a guardare dentro il telescopio. La stessa cosa avviene ogni volta che le basi delle certezze (cui il proprio ego non puo' fare a meno) devono cambiare.

Ma poi, pensandoci, è bellissimo.

Devo cominciare a pensare, come avvenne per la teoria geocentrica difesa e ostentata dalla chiesa, che l' Essere umano, o meglio, questo EGO illusorio (mappa creata dal cervello unicamente per poter muoversi nel mondo circostante che sovrappone alla mappa dei colori che arrivano sulla retina) non è al centro dell'universo ma è semplicemente una combinazione di tante altre cose che hanno anch'esse una vita (parlo delle cellule che non sono alche che organismi viventi che "forse" (la ricerca va in questa direzione) hanno una coscienza "primitiva" visto che tale sensazione diviene necessaria ed avviene quando ci si DEVE relazionare con una realtà esterna).

E' bellissimo pensare che tramonta l'era IO-Centrica, che, come buddismo ricorda, l' IO che la nostra mente genera è falsato e che invece tutto è INTERDIPENDENZA...

beh... sinceramente è stupendo arrendersi alle evidenze.

Dopo un iniziale adeguamento, la visione delle cose diviene molto piu'... calma e tranquilla... sapendo che non esiste alcun Massimiliano, ma un continuo susseguirsi di cause e condizioni che determinano i pensieri cerebrali generano questo Massimiliano.
(Massimiliano sarei "io" :D )

Del resto uno degli insegnamenti fondamentali di Gautama è stato quello dell'interdipendenza di ogni cosa...
Se non ricordo male, dopo una meditazione osservo' una foglia... e vide che quella foglia in realtà non esisteva per come la mente la vedeva, ma vedeva in essa tutto il passato dalla notte dei tempi, ed il vento e la pioggia, e ogni essere vivente e non vivente che aveva permesso a quella foglia di essere cosi' come era in quel preciso istante... ed ogni stella ed ogni pianeta, ed ogni pensiero era riversato in quella foglia...

stupendo... :)
Ciao :) e scusate lo sfogo

Duc in altum!

**  scritto da bluemax:
CitazioneSe ci pensiamo, la stessa cosa avvenne alle persone cui Galileo invito' a guardare dentro il telescopio. La stessa cosa avviene ogni volta che le basi delle certezze (cui il proprio ego non puo' fare a meno) devono cambiare.
E chi ha detto che devono? ...c'è gente che nasce, vive e muore con gli stessi "dogmi". Già l'accettare che le certezze sono fondate sulla fede, quindi persuasioni irrazionali, è il primo passo per discernere che senza voler cambiare in funzione di essa (la fede), non siamo innanzi ad una trasformazione della psiche (intesa come anima, spirito),  ma alla scaltrezza dell'Ego.

Infatti non è l'Ego che non può farne a meno, ma quel irrisolvibile enigma chiamato desiderio d'amare e di essere amati, presente in ogni individuo, e che sempre ogni individuo può ascoltare, rifiutare, seguire o tradire,


CitazioneMa poi, pensandoci, è bellissimo.
E ti credo, è l'unica cosa che ha senso in un'esistenza!!  ;D
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

Angelo Cannata

Citazione di: bluemax il 10 Novembre 2016, 16:38:33 PM
Ma poi, pensandoci, è bellissimo.
Non è che sia poi tanto bello pensare che questo mondo, materiale e interdipendente, è anche capace di schiacciarti, torturarti e ucciderti senza alcuna pietà.
In questa questione ovviamente i credenti penseranno di trovare da pascere, ma io stesso sono stato credente per molti anni e so che le loro argomentazioni, più che argomentazioni sono solo minacce, il che non fa che confermare che questo mondo, materiale e interdipendente, non è poi un bel mondo in cui stare o perfino meditare.
Credo che comunque il meditare non per questo sia da buttar via; si tratta di coltivarlo con maturità, senza perdere di vista il fascino del silenzio, ma neanche il dramma insanabile del male.

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